Redazione Notizie D'Abruzzo

Sedici anni di euro, come sono cambiati i prezzi in Italia

Sono passati 16 anni dall'introduzione dell'euro, era il primo gennaio del 2002, e il 'changeover' e' passato alla storia come la piu' grande conversione valutaria di tutti i tempi. Da subito iniziarono le polemiche, in Italia, su come era stato gestito il passaggio dalla lira alla nuova moneta, sul cambio non ritenuto corretto da molti (1 euro=1.936,27 lire), sui controlli sui prezzi. In ogni caso, da 16 anni a oggi la moneta unica e' stata oggetto di scontro politico (non solo in Italia) e dalle premesse, l'euro, sara' uno dei protagonisti anche di questa campagna elettorale. E' vero che in molti casi i prezzi di alcuni beni sono aumentati ma bisogna tenere conto che sono passati 16 anni e che, probabilmente, con la lira sarebbero aumentati molto di piu'. In altri settori invece, quello dell'elettronica su tutti, si e' assistito al fenomeno contrario, ovvero una netta riduzione del prezzo grazie all'evoluzione tecnologica.

Tra il 2002 e il 2015 - come scrive Pagella Politica - l'inflazione annua ha avuto una media intorno al 2%, con picchi nel 2008 (3,5%) e nel 2012 (3,3%). Se si guarda invece l'indice generale dei prezzi al consumo, passiamo dal 75,9 del 2001 al 99,9 del 2016. Un aumento quindi c'e' stato tra il 2001 e il 2016: in particolare, se un bene di consumo nel 2001 costava l'equivalente in lire di 75,9 euro oggi costerebbe 99,9 euro, con un aumento complessivo del 31,6%.

Anche secondo l'Ufficio Studi di Confcommercio non c'e' nulla di "anomalo" nell'andamento dell'inflazione in questi anni. Anzi. "Una serie storica cosi' bassa dell'inflazione non l'abbiamo mai avuta. Quest'anno il dato si attesta all'1,2% ma l'anno scorso abbiamo chiuso in negativo (-0,1%) unica volta nella storia dal 1959 quando chiuse al -0,4%. Collegare l'euro a un ipotetico aumento dei prezzi non ha senso. Anzi da quando e' stata introdotta, la moneta unica ha garantito una maggiore stabilita' dei prezzi. Basti pensare che nel 1995 l'inflazione segno' un +5,2%, nel 1985 un +9,2%, nel 1986 un +5,9%. Se si facesse l'analisi al contrario, andando a ritroso, vedremmo che con la lira l'andamento dei prezzi al consumo era molto piu' instabile rispetto a ora". Per Confcommercio "gli aumenti che abbiamo in un anno, in passato, li avevamo in un mese. Il confronto ci porta a dire che con l'euro l'Italia ha conosciuto una stabilita' di prezzi mai vista prima". A conferma di tutto cio', bisogna considerare quanto scritto dai due economisti della Banca d'Italia Paolo Del Giovane e Roberto Sabbatini, autori del libro 'L'euro e l'inflazione': "Variazioni anche molto grandi del prezzo di un singolo prodotto incidono marginalmente sull'inflazione media se tale prodotto ha un peso contenuto nel paniere". Anche in un working papers pubblicato dall'Istituto centrale i due studiosi ribadiscono il concetto: "Non vi sono evidenze che suggeriscano una sistematica sottostima dell'inflazione" da parte dell'Istat nel calcolo dell'indice dei prezzi

Andiamo a vedere come sono cambiati i prezzi in questi 16 anni, tenendo conto dell'inflazione cumulata per ogni anno. Nel 2001 prendersi un caffe' al bar costava 900 lire (46 centesimi di euro) oggi 90 centesimi, esattamente il doppio (+95%), per un cono gelato si spendevano 1.500 lire (77 cent di euro) oggi 3 euro (+206%), un prezzo quadruplicato. Non parliamo poi della penna a sfera che si comprava con 500 lire (25 centesimi) mentre oggi vale 1 euro (+300%). Per un tramezzino si spendevano 1.500 lire (0,77 euro) oggi 2 euro (+160%) cosi' come per un Big Mac 4.900 lire (2,5 euro) a 4,20 euro (+96%), la pizza margherita da 6.500 lire (3,36 a euro) agli attuali 7,5 euro con un rialzo pari al 123%, la giocata minima del Lotto, passata dalle 1.500 lire del 31 dicembre 2001 all'euro del primo gennaio 2002 e da li' mai piu' cambiata. Pasta integrale al Kg 1.850 lire (0,95 euro) oggi 2 euro (+110%) Spaghetti 1.680 lire (0,86 euro) oggi 2,50 euro al kg (+190%) Fettine di vitello 23.200 lire al kg (12 euro) oggi 26 euro al kg (+116%) Passata di pomodoro 1.200 lire (0,62 euro) oggi 1,39 euro (+124%) Latte 2.100 lire (1,08 euro) oggi 1,8 (+66%) Burro 250 gr 4.620 lire (2,4) oggi 2,70 euro (+12,5%) Sogliola 27.000 lire al kg (14 euro) oggi 35 euro al kg (+150%) Patate 1.200 lire al kg (0,62 euro) oggi 1,3 euro (+109%) Quotidiani 1.500 lire (0,77 euro) oggi 1,50 (+95%) Jeans 125.000 lire (64,5 euro) oggi 130 euro (+100%) Biglietto autobus 1.500 lire (0,77 euro) oggi 1,5 (+95%) Elettricita' 647.000 lire (334 euro) 535 euro (+60%) Gas 1.700.000 (877 euro) a 1.044 euro (+19%) Benzina al litro 2.000 lire (1,03 euro) agli 1,5 euro attuali (+45%). Taglio parrucchiere 26.000 (13,4) oggi 25 euro (+86%) Cinema 13.000 (6,7 euro) oggi 8 euro (+19,4%) Dove invece si registra un netto calo dei prezzi e' nel settore dell'elettronica, complice l'evoluzione tecnologica: Tv 46 pollici 6.500.000 lire (3.356 euro) ai 450 euro (-86%) Fotocamera da 1,9 megapixel 890.000 lire (460 euro) ai 100 euro di oggi (-78%) Telefono cellulare Motorola Startac 2.000.000 lire (1.030 euro) oggi smartphone equivalente si trova a 150 euro (-85%) Cd musicale 39.000 (20,15) oggi 20 euro (-0,74%)

 

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‘La Raggi dichiari l’emergenza ed una Regione come la nostra ha il dovere di dare una mano ‘

"La Raggi dichiari l'emergenza ed una Regione come la nostra ha il dovere di dare una mano alla Capitale (come gia' accade ed accaduto in passato), ma se fanno pure i sostenuti dicendo che loro non hanno problemi allora non vi e' necessita' dell'Abruzzo, quindi ognuno si tiene i propri rifiuti". Ad affermarlo e' il consigliere regionale abruzzese del Pd, Camillo D'Alessandro. "Tuttavia mi chiedo - riprende D'Alessandro - cosa sarebbe accaduto a parti inverse? Se per caso a governare Roma ci fossimo noi, mentre alla Regione i 5Stelle, i vari esponenti locali, i vari Pettinari? Ci vuole leale collaborazione tra Istituzioni - chiarisce D'Alessandro - tuttavia l'accoglienza ha senso solo in condizione di emergenza di un territorio, della Capitale, altrimenti perche' saturare i nostri impianti per incapacita' altrui? "

Un vertice tecnico amministrativo e' in programma domani in Regione Abruzzo tra il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale con delega all'Ambiente, Mario Mazzocca, e il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, per valutare la questione del trasferimento dei rifiuti dal Comune di Roma in Abruzzo. Lo ha annunciato lo stesso Mazzocca sottolineando che saranno fatte "valutazioni politiche" sulla vicenda

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Lotteria Italia, in Abruzzo venduti oltre 200 mila biglietti

E' Chieti la provincia che in Abruzzo con 71.740 tagliandi (+8,8%) ha registrato la maggior vendita della Lotteria Italia 2017, sorpassando L'Aquila, dove i biglietti venduti sono stati 64,580 (-9%). Al ribasso - riporta Agipronews - anche le restanti due province: a Pescara il totale e' di 37.680 tagliandi (-9,7%), Teramo e' arrivata a 50.450 (-1,2%). Nell'intera regione sono stati venduti 224.450 biglietti. 

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E’ morto Daniele Becci, presidente della Camera di Commercio Chieti – Pescara

E' morto a 63 anni Daniele Becci, appena eletto, lo scorso 29 dicembre, presidente della Camera di Commercio unica Chieti-Pescara. Storica guida dell'Ente camerale del capoluogo adriatico, Becci e' morto questa sera nell'Unita' di Terapia Intensiva Cardiologica (Utic) dell'ospedale di Pescara, dove era ricoverato per problemi cardiologici. In serata ha avuto una crisi, a quanto appreso. Inutili i tentativi di rianimarlo. Becci era nato a Senigallia (Ancona), il 16 dicembre del '54. E' stato presidente per due mandati della Cassa edile di Pescara, dal 2001 al 2002 e poi dal 2008 al 2009; dal 2001 al 2007 presidente dell'Ance Pescara e, nello stesso periodo, vicepresidente dell'Ance Abruzzo; dal 2007 al 2014 vicepresidente di Confindustria Pescara. Dall'agosto del 2009 era alla guida della Camera di Commercio di Pescara fino all' elezione alla Camera di Commercio Chieti-Pescara.

Verranno celebrati lunedì 8 gennaio alle 15, nella chiesa di Sant'Antonio, in viale Sabucchi, a Pescara, i funerali di Daniele Becci, storico presidente della Camera di Commercio del capoluogo adriatico e neo presidente del nuovo ente camerale unico Chieti Pescara, morto ieri sera, a 63 anni, in ospedale, a causa di un problema cardiaco. Il corteo funebre partira' dalla Camera di Commercio, in via Conte di Ruvo, dove e' stata allestita la camera ardente, che restera' aperta fino alle esequie.

Imessaggi di cordoglio

"La morte improvvisa di Daniele Becci mi ha lasciato senza parole. Provo un grande dolore per la perdita di un 'superpescarese', che ho visto sempre in prima linea per la citta' e sempre pronto a fare squadra, perche' il territorio potesse crescere, progredire, andare avanti". Cosi' il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, sulla scomparsa del neo presidente della Camera di commercio unica Chieti-Pescara. "Perdiamo un amico sincero, un uomo di carattere, un leader - afferma Alessandrini che firma la nota di cordoglio anche a nome della Giunta comunale - che ha saputo guardare oltre i confini d'Abruzzo per trovare al comparto economico pescarese e al suo indotto nuove strade da percorrere. Era molto preso dal processo di unificazione che lo aveva visto a capo della nuova squadra camerale, un ruolo a cui teneva tantissimo e per cui si era speso con tutta l'energia di cui era capace, perche' significava poter fare di piu' e meglio per la sua terra". "La sua scomparsa - prosegue il sindaco di Pescara - ci lascia attoniti, in lui abbiamo avuto sempre un interlocutore competente e operativo, un compagno di viaggio, anche, per il solido lavoro di collaborazione e le tante intese siglate con la Camera di Commercio di cui e' stato guida e motore"

"Il Consiglio Regionale partecipa alla prematura scomparsa di Daniele Becci. Uomo di grande impegno, dinamico e competente che proprio di recente si era misurato per l'allargamento del bacino economico territoriale costiero". Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio in una nota. "Tutto il valore di Becci - ha sottolineato Di Pangrazio - sta nell'idea di sviluppo del territorio che perde un capitano coraggioso, apprezzato e stimato da chi ha avuto il piacere di conoscerlo. Alla sua famiglia va il mio pensiero e quello dell'intera Assemblea regionale".

Numerosi i messaggi di cordoglio uniti ai ricordi di politici e sindaci abruzzesi per la prematura scomparsa del presidente della Camera di Commercio di Chieti-PESCARA, Daniele Becci, stroncato ieri da un infarto. "L'Abruzzo ha perso - scrive il gruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo - un rappresentante istituzionale di grande lungimiranza e capacita', ma soprattutto un uomo dalla personalita' spiccata e profonda, un uomo dalle grandi intuizioni e visioni, dalle grandi progettualita' e dalla necessaria capacita' realizzativa, un dolore immenso. Ci stringiamo alla sua famiglia, nostro compito sara' ora quello di portare avanti le sue battaglie e i suoi progetti, continuando quel processo di sviluppo che aveva saputo imprimere alle Camere di Commercio e che ha contribuito per anni a dare alla citta' di Pescara ". "Personalmente piango la perdita dell'amico prim'ancora che il rappresentante delle Istituzioni - ha sottolineato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri -. Con Daniele abbiamo condiviso idee, iniziative, progetti, inerenti il rilancio della nostra economia, la tutela del nostro porto, in difesa della marineria che, nel suo Ente Camerale ha sempre trovato un punto di riferimento fondamentale e irrinunciabile. Ma soprattutto con Daniele Becci abbiamo condiviso il sogno della rinascita turistica dell'area dell'ex Cofa, condividendo uno straordinario progetto di riqualificazione urbana che avrebbe fatto della riviera sud di Pescara il nuovo Polo turistico della citta', con la realizzazione di alberghi, esercizi pubblici, uffici e attivita' di intrattenimento". Il segretario regionale dell'Udc, Enrico Di Giusepantonio ha ricordato che "solo pochi giorni fa il mondo politico e imprenditoriale abruzzese aveva salutato con soddisfazione la sua elezione a Presidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara, fusione sulla quale Becci aveva lavorato moltissimo". "La sua scomparsa, improvvisa e inattesa - ha aggiunto - mi addolora profondamente. L'intera regione perde un imprenditore e un uomo che si e' contraddistinto per dinamicita', caparbieta' e il coraggio di portare avanti scelte che hanno segnato momenti importanti per Pescara e per l'Abruzzo. Esprimo il cordoglio dell'Udc abruzzese". Per il sindaco di Penne, Mario Semproni si tratta di "una notizia terribile, sono sconvolto". "Il mondo produttivo pescarese - ha sottolineato - perde un valido rappresentante, un uomo di grande abilita', da sempre impegnato nella valorizzazione delle imprese abruzzesi all'interno del sistema di Confindustria. Daniele Becci e' stata l'icona dei costruttori pescaresi; grazie a lui l'associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) di Pescaraha ricevuto una spinta straordinaria. Con lui avevamo avviato il rilancio del comparto produttivo vestino attraverso iniziative mirate sul territorio". "Siamo costernati - ha commentato il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno - per l'improvvisa e tragica scomparsa di Daniele Becci. Il territorio di Pescara e la regione intera perdono un punto di riferimento per il tessuto commerciale ed imprenditoriale, una guida salda e sicura. Daniele Becci lascia un vuoto incolmabile non solo nel mondo economico ma per la comunita' tutta. Alla sua famiglia vanno le piu' sentite condoglianze a nome personale e dell'amministrazione di Montesilvano". Per il presidente della Provincia Pescara, Antonio Di Marco "Daniele Becci era un imprenditore coraggioso, di grande talento e prospettiva, impegnato e legatissimo al suo territorio, ispirato alla leale collaborazione istituzionale; perdiamo tutti una figura di rilievo, una risorsa amministrativa ed un punto di riferimento per l'intera comunita'". "A nome mio personale, dei 46 Sindaci della Provincia di Pescara, del Consiglio Provinciale e di tutta l'Amministrazione provinciale - ha dichiarato in una nota - esprimo profondo cordoglio per la sua improvvisa e prematura scomparsa e gli rivolgo un ringraziamento per l'impegno profuso e la lungimiranza delle scelte assunte nei progetti avviati dalla Camera di Commercio di Pescara, sempre col pieno coinvolgimento della Provincia e dei Comuni. Le mie piu' sentite condoglianze. Siamo vicini alla sua famiglia, ai suoi collaboratori e colleghi e agli amici - nel ricordo di Daniele, con grande riconoscenza". 

Messaggi di cordoglio da associazioni di categoria e sindacati per la prematura scomparsa del presidente della Camera di Commercio di Chieti-Pescara , Daniele Becci, stroncato ieri da un infarto. "Tutta la CdlT Cgil di Pescara , unitamente alle categorie sindacali - si legge in una nota della segreteria della Cgil di Pescara - esprime profondo cordoglio per la prematura ed improvvisa scomparsa del Presidente della Camera di Commercio Pescara -Chieti Daniele Becci. Alla sua famiglia vanno le nostre piu' sentite condoglianze". Per il presidente della Confcommercio di Pescara , Francesco Danelli "con Daniele Becci perdiamo un uomo che si e' sempre speso per la crescita del nostro territorio e per portare avanti progetti ed iniziative lungimiranti per lo sviluppo del comparto economico pescarese e abruzzese"."E' stata una figura - ha aggiunto - in grado di far convergere l'unanimita' di tutte le associazioni imprenditoriali e si era speso con tutte le sue forza per portare a compimento la fusione delle due Camere di Commercio di Chieti e Pescara di cui era stato con totale consenso nominato Presidente." "La scomparsa di Daniele Becci e' un grande dolore per il mondo delle imprese abruzzesi. E' andato via un punto di riferimento ed un amico personale con cui abbiamo condiviso in questi tre anni la costruzione di un grande progetto per il nostro territorio e per tutte le imprese, la Camera di Commercio unica Chieti Pescara ". Lo affermano, a nome di tutta la Confesercenti, il presidente regionale Daniele Erasmi, il direttore Lido Legnini, i presidenti provinciali di Pescara e Chieti Raffaele Fava e Franco Menna, i direttori Gianni Taucci e Simone Lembo, la presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della ex Camera di Pescara Sonia Di Naccio. "Un'avventura - ricordano i dirigenti Confesercenti, molti dei quali hanno lavorato con Becci nelle vesti di consiglieri della Camera di Commercio di Pescara ed in quella unificata Chieti-PESCARA - appena iniziata e che avrebbe visto fra qualche giorno il suo completamento con l'elezione di tutta la squadra che l'avrebbe affiancato. Daniele era una persona dal carattere forte, ha avuto la capacita' di unire le associazioni di categoria, di farle lavorare insieme in piena fiducia, ha osato nel fare gruppo e c'e' riuscito pienamente. Un grande amico che non dimenticheremo mai". Il presidente regionale della Cna Abruzzo, Savino Saraceni, ha sottolineato che "in questi anni abbiamo avuto modo di apprezzare l'impegno, la competenza e la dedizione che Daniele ha messo al servizio dello sviluppo dell'economia e delle imprese del nostro territorio". "In particolare, alla guida dell'ente camerale pescarese, prima, e nella fase di costruzione del nuovo organismo unitario nato dalla fusione con Chieti, poi - ha proseguito in una nota - abbiamo avuto modo di apprezzarne il profondo spirito di collaborazione avuto con la Cna, il senso della moderazione, il valore che attribuiva alla condivisione delle scelte. Con Daniele Becci e' l'Abruzzo intero che perde un protagonista della vita economica e sociale, un difensore dei suoi interessi: stara' a tutti noi saper interpretare con continuita', lo spirito e i valori che ci ha lasciato". Anche il presidente e il direttore della Cna di Pescara , Cristian Odoardi e Carmine Salce partecipano al cordoglio generale per la scomparsa di Daniele Becci. "Se n'e' andato un uomo dell'unione - hanno dichiarato - mai della divisione". Un legame solido, inossidabile, quello tra l'ex presidente della Camera di Commercio di Pescara e la confederazione artigiana, nato nel lontano 2008: "Allora gettammo le basi per un rapporto stretto e unitario, fondato sulla condivisione, tra le diverse associazioni d'impresa - ricorda Salce - e proprio in Daniele trovammo la persona in grado di rappresentare la sintesi. Ed e' questa la ragione per cui per ben due volte e' stato confermato alla guida dell'ente camerale adriatico". 

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In migliaia al Presepe Vivente di Rivisondoli

In migliaia hanno assistito ieri sera alla 67/a edizione del Presepe vivente di Rivinsondoli, il piu' antico d'Italia, quest'anno all'insegna della solidarieta' con le popolazioni dell'Umbria colpite dal terremoto e nel segno di San Francesco d'Assisi. Nei panni della la Madonnina infatti Giulia Marconi, 18 anni, di Todi, studentessa del quinto anno del Liceo linguistico. In quelli di San Giuseppe, Giacomo Sciamanna, 20 anni, di Assisi, studente nella Facolta' di Teologia. Il piccolo Eduardo Vittoria, Gesu' Bambino, come da tradizione l'ultimo nato in paese. Eduardo infatti e' stato dato alla luce lo scorso 3 dicembre. Il cielo sereno e le temperature miti hanno favorito l'afflusso di una grande folla, proveniente da ogni parte d'Italia, nella Piana di Pie' Lucente. All'incirca trecento i figuranti: del paese ma anche provenienti dal Molise, con gli zampognari del Matese, di S.Polo, il gruppo Terzo Millennio di Termoli, i Briganti di S.Elia a Pianisi) ed il coro "La figlia di Iorio" di Orsogna. La corale che alla fine della rappresentazione ha reso omaggio alla Sacra Famiglia con canti della tradizione natalizia. In occasione del Presepe vivente, e' stato sancito il gemellaggio tra gli zampognari del Matese e il coro di Orsogna, che vanta di essere il piu' antico d'Italia. Grande la soddisfazione per la felice riuscita della manifestazione espressa dal sindaco di Rivisondoli, Roberto Ciampaglia, dal parroco del paese, don Daniel Carde'nas e dall'organizzatore Geppy Lepore

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Cgia, evasione delle imprese e’ di 93 miliardi

In Italia a causa della non corretta dichiarazione dei redditi sono presenti 93,2 miliardi di euro di imponibile evaso imputabili direttamente alle imprese e alle partite Iva. Lo sostiene la Cgia di Mestre, secondo la quale questo avviene nonostante l'evasione sia diminuita di oltre 6 miliardi di euro rispetto all'anno precedente. L'incidenza dell'evasione attribuibile alle aziende sul totale del valore aggiunto prodotto dall'economia non osservata (207,5 miliardi) e' pari al 44,9%. Un altro 37,3% dell'evasione e' riconducibile al lavoro irregolare (pari ad un valore aggiunto di 77,4 miliardi) e, infine, un ulteriore 17,8 e' ascrivibile alle attivita' illegali e ai fitti in nero (36,9 miliardi). Nella quota strettamente in capo alle aziende, il macro settore con la maggiore propensione all'evasione e' quello dei servizi professionali (attivita' legali e di contabilita', attivita' di direzione aziendale e di consulenza gestionale, studi di architettura e di ingegneria, collaudi e analisi tecniche, altre attivita' professionali, scientifiche e tecniche e servizi veterinari). Secondo l'Istat, infatti, l'incidenza della sotto-dichiarazione del reddito di impresa sul valore aggiunto totale prodotto dal mondo delle libere professioni e' la piu' elevata tra tutti i macro settori presi in esame (16,2%); segue la percentuale riferita al commercio all'ingrosso e al dettaglio, trasporti, alloggi e ristorazione (12,8) e quella riferita alle costruzioni (12,3). Piu' contenuto, invece, il rischio evasione presente nei servizi alle persone, nella produzione di beni alimentari e di consumo, nell'istruzione e nella sanita', negli altri servizi alle imprese, nella produzione di beni di investimento e nella produzione di beni intermedi, energia e rifiuti. "Per combattere questa piaga sociale ed economica - sostiene il coordinatore dell'Ufficio studi Cgia Paolo Zabeo - la strada da percorrere e' una sola: ridurre il peso del prelievo fiscale e rimuovere i numerosi ostacoli burocratici che condizionano, di fatto, coloro che ogni giorno fanno impresa. In altre parole: pagare meno per pagare tutti". La ripartizione geografica che registra la percentuale di rivalutazione del valore aggiunto sotto-dichiarato piu' elevata d'Italia e' il Mezzogiorno (7,6%). Seguono il Centro (6,5), il Nordest (6) e il Nordovest (5,4). A livello regionale, invece, e' il Molise la regione con la quota piu' elevata (8,4%), seguono l'Umbria, Marche e Puglia, Campania, Abruzzo e Calabria, e Sicilia e Toscana. Diversamente, il Friuli Venezia Giulia (5,8%), il Lazio, la Lombardia, la provincia autonoma di Trento e quella di Bolzano sono i territori che presentano un rischio evasione piu' contenuto.

Oltre ai 93,2 miliardi di sotto-dichiarazione che sfuggono al fisco, la Cgia ricorda che, secondo l'Istat, l'economia non osservata e' composta da altri 77,4 miliardi di euro ascrivibili al lavoro irregolare e da 36,9 miliardi riconducibili alla voce altro (fitti in nero, mance) che include anche la quota di fatturato imputabile alle attivita' illegali (prostituzione, traffico di stupefacenti e contrabbando di tabacco). Pertanto, tra l'economia sommersa (data dalla somma dell'evasione da sotto-dichiarazione, da lavoro irregolare e altro), il valore aggiunto complessivo generato nel 2015 dall'economia non osservata e' stato di 207,5 miliardi di euro. Di questi 207,5 miliardi di euro di imponibile sottratto al fisco, l'Ufficio studi della Cgia ha stimato una evasione di imposta di circa 114 miliardi di euro l'anno. Per ogni 100 euro di gettito incassato, a causa dell'infedelta' fiscale degli italiani, a livello nazionale l'erario perde 16,3 euro. Le differenze territoriali sono notevoli: se nel Mezzogiorno il gettito che sfugge alle casse pubbliche ogni 100 euro prelevati e' di 22,2 euro, a Nordovest si scende a 13,4 euro. 

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Autostrade, Pezzopane: Bloccare i rincari per i pendolari

"C'e' una prima cosa concreta da fare immediatamente. Bloccare i rincari per i pendolari. L'aumento pesa in maniera sostanziosa sui bilanci familiari e chi si muove su queste autostrade (A24 e A25, ndr) per motivi costanti di studio e lavoro non puo' sopportare l'aumento. Il Governo blocchi subito gli aumenti dei pedaggi autostradali per i pendolari e apra un confronto con le due regioni Abruzzo e Lazio sulla prospettiva complessiva. Perche' anche le merci con l'aumento delle tariffe, subiranno aumenti inaccettabili. Ed ogni attivita' economica, commerciale e turistica subira' conseguenze". Lo afferma in una nota la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.

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L’Aquila, rimossa la gru pericolosa

Rimossa, a L'Aquila, la gru che nei giorni scorsi si era inclinata su alcuni edifici del centro storico rendendo necessario evacuare alcune famiglie. Oggi il sindaco ha firmato l'ordinanza per il ripristino della viabilita' e per consentire alle famiglie interessate di rientrare nelle loro case. La zona e' quella di via Sallustio, piazza Fontesecco, via Buccio di Ranallo, via delle Carceri, via del Bargello, via del Falco e via Angioina, nel centro storico del capoluogo abruzzese. La misura di sicurezza si era resa necessaria a causa dell'inclinazione di una gru di cantiere, installata su area privata e ricadente su un aggregato della zona. Le operazioni di smontaggio, a cura della ditta che l'aveva in carico per eseguire i lavori sullo stesso aggregato, si sono protratte oltre i tempi previsti a causa di un inconveniente tecnico.

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Eroina e hashish in casa, arrestato un teramano

Arrestato dopo un controllo stradale, quando gli agenti della Polstrada di Giulianova lo hanno trovato in possesso di stupefacenti, un 40enne rosetano, D.M.. Dopo il mezzo su cui viaggiava, gli agenti hanno perquisito anche la sua abitazione trovando, nascosti in un cassetto, due grammi di eroina e un bilancino, in un cofanetto sopra il televisore 7 grammi di hashish e altri 2 di marijuana. In camera c'era anche del metadone. 

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Intercettata la cocaina per la costa Teramana, un arresto a Grottammare

Arresto, la scorsa notte, in un'operazione congiunta della Squadra Mobile di Teramo e del Commissariato di San Benedetto del Tronto, di un 27enne ritenuto un punto di riferimento di numerosi assuntori di sostanze stupefacenti della costa teramana. Il giovane e' stato bloccato nel suo appartamento dove sono stati trovati, in camera da letto e in cucina, in un cassetto del comodino ed in una scatola contenente proteine per uso sportivo, involucri di cellophane con oltre 7 etti di cocaina. Nella perquisizione sono stati trovati anche due bilancini elettronici di precisione e 940 euro, con un foglietto con riferimenti a nomi di fantasia che dovranno essere "decifrati" per individuare gli acquirenti.

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