Redazione Notizie D'Abruzzo

Di Stefano: al di la’ della sentenza, l’incompatibilita’ di D’Alfonso resta tutta

“La sentenza odierna sull’incompatibilità di D’Alfonso non sancisce la legittimità del suo doppio incarico , che resta assolutamente illegittimo, ma semplicemente, non entra nel merito e rimanda alla sede Parlamentare l’adempimento. Se nella forma i 5stelle hanno avuto torto, nella sostanza continuano ad avere ragione!", lo afferma Fabrizio Di Stefano. "D’altro canto dal 4 marzo ad oggi sono stati almeno 100 i casi di incompatibilità di neo-parlamentari che, senza le astruserie di D’Alfonso, hanno effettuato le loro scelte in ossequio all’art. 122 della Costituzione e senza tenere in ostaggio le istituzioni di provenienza.  Per cui la situazione non muta di un millimetro e l’incompatibilita di D’Alfonso sarà risolta nei prossimi giorni dal l’imparziale senso delle istituzioni del Sen. Gasparri e di tutti i componenti della Commissione sulle Incompatibilità del Senato. La sola fortuna del Senatore/Presidente D’Alfonso sono le ferie di Striscia la notizia e delle Iene,altrimenti lo avremmo visto ancora splendido protagonista".

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Ispra, 91% Comuni a rischio per dissesto idrogeologico

Sono piu' di 9 su 10 (91%) i comuni italiani a rischio per il dissesto idrogeologico. Percentuale che sale drammaticamente al 100% in nove Regioni, mentre sono oltre 3 milioni (e circa 7 milioni di persone) le famiglie residenti in zone a rischio. Questi dati principali che emergono dalla seconda edizione del rapporto "Dissesto idrogeologico in Italia" in cui l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) aggiorna la mappa nazionale del rischio, presentato questa mattina in conferenza stampa alla Camera dei Deputati. Si aggiorna dunque lo scenario del dissesto idrogeologico in Italia: nel 2017 e' a rischio il 91% dei comuni italiani (88% nel 2015) ed oltre 3 milioni di nuclei familiari risiedono in queste aree ad alta vulnerabilita'. Aumenta la superficie potenzialmente soggetta a frane (+2,9% rispetto al 2015) e quella potenzialmente allagabile nello scenario medio (+4%); tali incrementi sono legati a un miglioramento del quadro conoscitivo effettuato dalle Autorita' di Bacino Distrettuali con studi di maggior dettaglio e mappatura di nuovi fenomeni franosi o di eventi alluvionali recenti. Complessivamente, il 16,6% del territorio nazionale e' mappato nelle classi a maggiore pericolosita' per frane e alluvioni (50 mila km2). Quasi il 4% degli edifici italiani (oltre 550 mila) si trova in aree a pericolosita' da frana elevata e molto elevata e piu' del 9% (oltre 1 milione) in zone alluvionabili nello scenario medio. Complessivamente, si legge nel rapporto Ispra, sono oltre 7 milioni le persone che risiedono nei territori vulnerabili: oltre 1 milione vive in aree a pericolosita' da frana elevata e molto elevata (Pai - Piani di Assetto Idrogeologico) e piu' di 6 in zone a pericolosita' idraulica nello scenario medio (ovvero alluvionabili per eventi che si verificano in media ogni 100-200 anni). I valori piu' elevati di popolazione a rischio si trovano in Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Lombardia, Veneto e Liguria. Le industrie e i servizi posizionati in aree a pericolosita' da frana elevata e molto elevata sono quasi 83 mila, con oltre 217 mila addetti esposti a rischio. Il numero maggiore di edifici a rischio si trova in Campania, Toscana, Emilia-Romagna e Lazio. Al pericolo inondazione, sempre nello scenario medio, si trovano invece esposte ben 600 mila unita' locali di impresa (12,4% del totale) con oltre 2 milioni di addetti ai lavori, in particolare nelle regioni Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia e Liguria dove il rischio e' maggiore. Minacciato anche il patrimonio culturale italiano. I dati dell'Ispra individuano nelle aree franabili quasi 38 mila beni culturali, dei quali oltre 11 mila ubicati in zone a pericolosita' da frana elevata e molto elevata, mentre sfiorano i 40 mila i monumenti a rischio inondazione nello scenario a scarsa probabilita' di accadimento o relativo a eventi estremi; di questi piu' di 31 mila si trovano in zone potenzialmente allagabili anche nello scenario a media probabilita'. Per la salvaguardia dei Beni culturali, e' importante stimare il rischio anche per lo scenario meno probabile, tenuto conto che, in caso di evento, i danni prodotti al patrimonio culturale sarebbero inestimabili e irreversibili. I comuni a rischio idrogeologico sono il 91% di quelli italianai, ma : in nove Regioni (Valle D'Aosta, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Molise, Basilicata e Calabria) abbiamo il 100% dei Comuni e' a rischio. L'Abruzzo, il Lazio, il Piemonte, la Campania, la Sicilia e la Provincia di Trento hanno percentuali di Comuni a rischio tra il 90% e il 100%. 

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Acciano: presentato il progetto Village in a bottle, per la rinascita dei piccoli paesi

Tre paesi uniti per puntare sul rilancio e combattere lo spopolamento. A darsi la mano sono i comuni di Acciano, Castelvecchio Calvisio e San Benedetto In Perillis, tutti nella provincia dell’Aquila. Insieme per partecipare al progetto “Village in a bottle”. L’iniziativa prevede anche una raccolta fondi per la realizzazione di un documentario curato da Oliver Kyr, documentarista tedesco impegnato nelle tematiche ambientali. L’autore che a settembre sarà in Abruzzo per avviare le riprese, lavorerà con Martin Blake uno dei maggiori esperti mondiali di blu economy e insieme all’associazione Borghi in Comune, ispiratore del progetto. Quest’ultimo è stato presentato nel Comune di Acciano alla presenza di tante persone e amministratori del territorio.

“Il video che sarà girato a settembre e poi diffuso sul Web”, ha detto il sindaco di Acciano e consigliere Provinciale Fabio Camilli, “punta sul coinvolgimento emotivo delle persone, soprattutto di quelli che hanno dovuto lasciare il proprio paese per spingerli a sostenere politiche attive contro lo spopolamento e dare il loro contributo alla terra di origine”. Il video che rappresenta il punto di partenza del progetto, sfrutterà le potenzialità del Web proprio per arrivare alle tantissime persone che da questi paesi sono emigrate nel resto del mondo. Insieme al primo cittadino di Acciano anche i sindaci Luigina Antonacci e Gianfranco Sirolli, rispettivamente alla guida di Castelvecchio Calvisio e San Benedetto in Perillis. Al loro fianco l’associazione Borghi in Comune presieduta da Gianni Smarrelli. “Oltre ai comuni che hanno aderito siamo in contatto con altre amministrazioni interessate, auspichiamo che la partecipazione sia più corale possibile”, ha aggiunto Smarelli, “tanto più riusciamo a creare sinergia, tanto più forte sarà il messaggio che manderemo al mondo”. In particolare, le azioni del progetto, dovrebbero interessare anche le seconde e terze generazioni di emigranti che magari, proprio attraverso un loro coinvolgimento, possano arrivare a riscoprire la terra di origine. Alla presentazione ad Acciano hanno preso parte, tra gli altri, il commissario della comunità Montana Sirentina e Sindaco di Molina Aterno Luigi Fasciani e il consigliere Regionale Gianluca Ranieri. Per la raccolta fondi si può fare un versamento al numero di conto corrente postale 1039421381 intestato ad Associazione Borghi in Comune con causale donazione.

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Fossacesia, entra in servizio il taxi sociale

Il progetto per il Taxi Sociale a Fossacesia, è diventato una realtà. Domenica sera, in piazza Fantini, il Taxi è stato presentato alla cittadinanza. “E’ un servizio essenziale per la comunità ed era tra i punti del nostro programma politico-amministrativo - ha dichiarato il sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. Siamo riusciti a trovare i fondi necessari per dotarci di un veicolo attrezzato che potrà essere utilizzato nei prossimi giorni per offrire un servizio di trasporto per gli anziani e i soggetti più deboli e diversamente abili, favorendo l’inclusione e il miglioramento della qualità di vita dei cittadini con difficoltà motorie”.
Il Comune ha predisposto un regolamento che disciplina le modalità del servizio, che sarà svolto da personale formato. Le richieste dovranno pervenire allo Sportello di Segretariato Sociale. “Il Taxi Sociale – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali, Maria Angela Galante - darà un aiuto concreto alle famiglie, che per motivi lavorativi non sono in grado di soddisfare le esigenze di mobilità dei propri anziani. Permetterà a tutti quei cittadini che ne avranno bisogno di usufruire di un servizio di accompagnamento dedicato e flessibile, effettuando viaggi individuali per recarsi presso strutture sanitarie, di riabilitazione o di utilità sociale”.

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Calano gli  incidenti stradali, ma si registrano più morti

Diminuiscono gli incidenti stradali, ma si incrementa il numero dei morti durante gli scontri tra auto e moto o gli investimenti di pedoni sulle strade italiane, dove c'è sempre più distrazione alla guida e velocità troppo elevata. Il mese di agosto è quello dove si registrano gli episodi più gravi. Non confortano i numeri dell'Istat relativi al 2017, anno che ha visto 174.933 incidenti stradali con feriti, in leggero calo rispetto al 2016, mentre il numero dei morti purtroppo sale al +2,9% dopo la riduzione registrata lo scorso anno. Tra le vittime sono in aumento i pedoni (+5,3%) e soprattutto i motociclisti (+11,9%) mentre risultano pressoché stabili gli automobilisti(1.464, -0,4%). In calo le vittime tra i ciclisti (-7,6%) e chi guida il motorino -(20,7%). Secondo l'Istat gli incidenti e i feriti registrano una lieve diminuzione (-0,5% e -1,0%). Stabile il numero dei feriti gravi: sulla base dei dati di dimissione ospedaliera nel 2017 sono stati 17.309, più o meno come nel 2016 (-0,1%). Il rapporto tra feriti gravi e deceduti è sceso a 5,1 da 5,3 dell'anno precedente. Il numero di morti è aumentato soprattutto sulle autostrade e sulle strade extraurbane (296 e 1.615 morti; +8,0% e +4,5% sull'anno precedente). Un aumento più contenuto si registra, invece, sulle strade urbane (1.467 morti; +0,3%). In base alle stime del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il costo sociale totale per gli incidenti stradali con lesioni a persone, è di circa 19,3 miliardi di euro, pari all'1,1% del Pil nazionale. "La carenza di sicurezza stradale è una piaga sociale, anche perché i costi sociali del fenomeno sfiorano ormai i 20 miliardi di euro, ben oltre un punto di Pil", ha osservato il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli. Il ministro oggi ha annunciato un pacchetto "strade sicure" che "innanzitutto protegge i ciclisti". "Siccome gli incidenti su strade urbane incidono enormemente sul totale, parliamo di oltre 130 mila casi su un totale di poco meno di 175 mila - ha spiegato - il Governo e questo ministero hanno messo a punto proprio partendo dalle città una serie di provvedimenti che ridurranno fortemente gli incidenti e le lesioni". Tra le prime cause degli incidenti, vi sono la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza o del semaforo e la velocità troppo elevata (nel complesso il 40,8% dei casi). I mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti stradali e vittime, in particolare maggio, giugno e luglio, con picchi di oltre 16mila sinistri e 300 vittime per ogni mese. Agosto è il periodo in cui si verificano gli incidenti più gravi, con 2 morti ogni 100 incidenti. Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano l'eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l'uso di telefono cellulare alla guida. Nel 2017 le prime iscrizioni di veicoli aumentano del 7% rispetto all'anno precedente mentre il parco veicolare cresce dell'1,7%. Le percorrenze autostradali sulla rete in concessione crescono del 2,2% rispetto al 2016, con quasi 84 miliardi di km percorsi. 

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Ferisce 5 carabinieri e minaccia di sgozzare figli, arrestato a Giulianova

I carabinieri di Giulianova hanno dovuto far ricorso allo spray al peperoncino per avere ragione su un operaio senegalese che ha anche minacciato di sgozzare i quattro figli minorenni. I carabinieri hanno faticato per bloccare un 40enne senegalese al termine di una mattinata movimentata iniziata prima all'interno del proprio appartamento poi al pronto soccorso. Tutto ha avuto inizio alle 5 quando l'uomo tornato a casa in evidente stato di ubriachezza, suscitando paura della moglie che ha subito avvertito i carabinieri. Alla vista dei militari dell'Arma l'uomo e' andato su tutte le furie tanto che il personale medico del 118 e' stato costretto a sedarlo. Al pronto soccorso, il senegalese ha avuto la forza di inveire contro il personale medico e gli stessi carabinieri prima che il sedativo facesse effetto. Il 40enne ha preteso di tornare a casa per "sgozzare i figli". Nel corso dei momenti concitati i militari feriti sono stati costretti ad utilizzare anche uno spray urticante. Le accuse per l'uomo arrestato sono di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale oltre a lesioni personali, nei riguardi di 5 carabinieri, finiti all'ospedale per contusioni varie, oltre a danni alle macchine di servizio dell'Arma. 

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Fuggono dopo il tentato furto e finiscono fuori strada

Scoperti durante un tentativo di furto in un'azienda, fuggono in automobile e nella corsa si ribaltano con l'auto; a quel punto fanno perdere ogni traccia scappando a piedi. E' quanto accaduto nella notte a Montesilvano. I due hanno tentato il colpo in una carrozzeria di via Cavallotti, ma sono stati scoperti da un operaio dopo aver forzato gli accessi. Sono quindi risaliti sull'auto e si sono dati alla fuga. Nella corsa, all'altezza della rotatoria nei pressi del Bingo, il veicolo si è ribaltato e i due sono scappati a piedi, abbandonando il mezzo. E' stato accertato che l'auto, una Fiat 500, era stata presa a noleggio in Campania. Indagini sono in corso da parte dei militari che, tra l'altro, stanno visionando le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza. 

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Incompatibilità D’Alfonso, sentenza in arrivo

Il Tribunale civile dell'Aquila, riunito in Camera di Consiglio collegiale, si pronuncerà nelle prossime ore sull'incompatibilità del governatore abruzzese e senatore del Pd, Luciano D'Alfonso, nell'ambito del giudizio abbreviato innescato dal ricorso delle opposizioni in Consiglio regionale del Movimento Cinque stelle. Nell'udienza di oggi i giudici hanno terminato l'istruttoria dopo aver ascoltato le tesi dei legali delle parti. La sentenza, secondo fonti del tribunale, dovrebbe arrivare nelle prossime 24 ore. D'Alfonso, eletto senatore il 4 marzo scorso, pur avendo optato per il Senato, non si è dimesso dalla presidenza della Regione facendo scattare il conto alla rovescia per elezioni regionali anticipate, sostenendo che lascerà l'Abruzzo dopo il pronunciamento della Giunta per le elezioni del Senato che si è insediata nei giorni scorsi. Il Consiglio Regionale nelle passate settimane aveva respinto con i voti della maggioranza di centrosinistra il provvedimento di incompatibilità tra i due ruoli, accogliendo la tesi del governatore secondo cui lo status ufficiale di senatore si ha solo con la convalida della Giunta per le elezioni di palazzo Madama, unico organismo che può stabilire l'esistenza di aspetti di incompatibilità, ineleggibilità e incandidabilità.

"In questo procedimento sommario si confrontano due tesi che hanno pari dignità". Così l'avvocato Carlo Montanino, del foro di Pescara, legale del governatore abruzzese e senatore del Pd, Luciano D'Alfonso, nel processo che si sta celebrando al tribunale civile dell'Aquila sulla incompatibilità tra i due ruoli elettivi nato dal ricorso dell'opposizione in Consiglio regionale del Movimento cinque stelle. "Secondo i ricorrenti non si può appartenere a due Camere se sei stato proclamato da entrambe - spiega ancora il legale -, un aspetto senz'altro vero, però per noi si può optare solo dopo la convalida del ruolo di senatore da parte della Giunta per le elezioni. Infatti, in quel momento la carica è ufficiale e quindi ci sarà l'incompatibilità. In teoria prima di allora la elezione potrebbe essere annullata". Il legale, per rafforzare il concetto, sottolinea anche che per questioni legate alle elezioni nella Camera dei deputati e nel Senato, "il Tribunale non è quello ordinario, ma sono le Camere stesse". "Il processo sulla incompatibilità infatti si svolge in tribunale perché si riferisce all'incompatibilità in Regione Abruzzo", precisa. Oggi il collegio giudicante costituito da Daria Lombardi, presidente e relatore, (Stefano Iannacone e e Cristian Corbi a latere) si è riservata una decisione che, secondo fonti del tribunale, sarà resa nota nel giro di 24 ore. "La legge non prevede un termine perentorio per la decisione dei giudici, pertanto non posso fare una previsione - ha tagliato corto il legale non commentando le voci di una sentenza nella prossime ore.

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Rave party non autorizzato a Cocullo, denunciati 60 giovani 

Avevano pensato di organizzare un rave party all'ombra delle pale eoliche installate sulle colline di Cocullo. Una sessantina di giovani hanno dovuto però rinunciare all'idea, grazie all'intervento dei carabinieri della compagnia di Sulmona che dopo averli identificati li hanno denunciati per invasione di terreno di proprietà comunale. La segnalazione è arrivata l'altro giorno alla caserma dei carabinieri di Sulmona da parte di alcuni residenti preoccupati della presenza sospetta di una ventina di giovani che stavano montando delle strutture leggere per attrezzare la zona, trasformandola in una discoteca a cielo aperto. Al rave sarebbero arrivati giovani da tutta Italia. I carabinieri, appena giunti nell'area interessata dal progetto del rave, hanno subito disposto lo smantellamento delle strutture. Altri giovani pronti all'appuntamento in Valle Sagittario, provenienti da più parti d'Italia, sono stati fermati e identificati nella stazione di Sulmona e poi rispediti a casa. 

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D’Alfonso: la legislatura durerà qualche mese in meno

"Sarò il garante di un riequilibrio dei tempi. La precedente legislatura è durata sei mesi in più del previsto: questa legislatura durerà qualche mese in meno". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, a pochi giorni dalla prossima riunione della Giunta del Senato per le elezioni chiamata a decidere sul doppio ruolo di presidente della Regione e senatore della Repubblica, in vista delle prossime elezioni regionali. "Non costo un euro in più - ha tenuto poi a sottolineare il governatore-senatore a margine di un evento a Chieti - svolgendo due attività che mi danno la ragione per la quale ogni giorno riconosco e misuro il valore dell'Abruzzo". "Come ho sempre detto - ha spiegato - attendo che si attivi la procedura di convalida dell'elezione da Senatore: a breve si insedierà anche il 'Comitato per le incompatibilità' cui sottoporrò un dossier affinché l'ordinamento faccia il suo lavoro. Nel frattempo non mi sono mai risparmiato nell'attività che svolgo in Abruzzo per l'Abruzzo e in Italia per l'Italia evitando ogni conflitto di interesse individuale". "Se i cittadini saranno richiamati al voto in autunno - ha risposto D'Alfonso sollecitato dai giornalisti - penso che la macchina elettorale sia sottoposta a delle scansioni che sono già conosciute: dal giorno nel quale dovessi essere sollevato dalla responsabilità della regione Abruzzo, scatterebbero 120 giorni per gli adempimenti". 

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