Redazione Notizie D'Abruzzo

La Befana del Vigile diventa maggiorenne a Montesilvano

Compie 18 anni la Befana del Vigile, l’iniziativa di solidarietà organizzata dal Comando della Polizia Locale di Montesilvano, nell’ambito della manifestazione “Solidarietà e Sport”. Dal 4 al 6 gennaio, i vigili allestiranno un gazebo nel piazzale antistante il supermercato Oasi di Montesilvano, dalle 8:30 alle 20, per raccogliere derrate alimentari. «Grazie alla volontà di tutte quelle persone che vogliono essere di nuovo con noi  -  spiega Roberto Marzoli, mister del gruppo sportivo di calcio a 5 del comando e coordinatore dell’iniziativa -  riusciamo attraverso lo Sport con la partecipazione al “Trofeo San Sebastiano 2018”, torneo interforze di calcio a 5, ad abbattere anche se solo per qualche giorno il muro dell’indifferenza, rafforzando il senso di solidarietà, di amicizia, di aggregazione e collaborazione tra le Forze di Polizia».

Al Trofeo Interforze parteciperanno dal 17 al 20 gennaio: Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato ed il Gruppo Sportivo della Polizia Municipale di Montesilvano. L’evento si concluderà il 20 gennaio con la celebrazione della Santa Messa in onore di San Sebastiano protettore dei Vigili Urbani d’Italia.

«La Befana del Vigile -  spiega l’assessore alla Polizia Locale, Valter Cozzi -  è un appuntamento consolidato per la nostra collettività. Ogni anno i montesilvanesi danno prova di grande altruismo e solidarietà. In questa bella storia, avviata 18 anni fa, sono state devolute, con le molteplici iniziative organizzate, 170 tonnellate di alimenti ed un valore di circa 78.000 euro ad associazioni, case famiglia, reparti ospedalieri ed altre organizzazioni benefiche. L’invito, a tutta la comunità, è a fare sempre meglio, per dare aiuto a chi ne ha bisogno».

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I governatori e i social network, per D’Alfonso buona performance

Circa 5 milioni di pagine indicizzate, poco meno di 3 milioni di follower sui principali siti di networking, quasi 42 mila risultati conteggiati su youtube. Sono questi i numeri generati dai governatori delle regioni italiane alla base del Regional Popularity Index di Demoskopika per il 2017. Tre i presidenti sul podio per popolarità complessiva misurata dal sistema di rating di Demoskopika: Debora Serracchiani, Marcello Pittella e Luca Zaia. Maglia nera, sul versante opposto, al governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino. Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia) risulta, in assoluto, la più popolare tra tutti i suoi colleghi delle altre realtà territoriali dimostrando di possedere, più di tutti, una maggiore popolarità su web e social. Per lei il Regional Popularity Index ha raggiunto il valore massimo ottenuto, ossia 124,6, su cui pesano significativamente i posizionamenti ottenuti dalla governatrice del Friuli Venezia Giulia al vertice delle classifiche parziali di tre dei cinque canali osservati: facebook, twitter e google search. Spiccano, nel dettaglio, al momento della rilevazione, gli oltre 193 mila like sulla sua pagina di facebook, i 291 mila follower di twitter e ben 353 mila pagine indicizzate su google. A seguire, a debita distanza, Marcello Pittella (Basilicata) che, forte principalmente del suo primato italiano su youtube, risultando in relazione alla popolazione residente tra i più presenti, ottiene il secondo posto nel medagliere del Regional Popularity Index con un valore pari a 108,3. A completare il podio della social popularity, il governatore del Veneto, Luca Zaia. A lui, il sistema di misurazione ideato da Demoskopika, attribuisce un valore pari a 105,1 merito principalmente del primo posto nell'instagram ranking e del secondo posto nel facebook ranking ottenuto grazie ad una dote complessiva di circa 312 mila like e follower. 

Buone perfomance di popolarità, inoltre, per altri quattro governatori regionali, con valori al di sopra della media. Si tratta di Giovanni Toti (Liguria) con un valore pari a 102,3, Luciano D'Alfonso (Abruzzo) con un valore pari a 100,9, Catiuscia Marini (Umbria) con un valore pari a 100,3 e Michele Emiliano (Puglia) con un valore pari a 100,1. Nella parte centrale del Regional Popularity Index si collocano, in ordine decrescente nel sistema di misurazione, altri sette governatori: Paolo Di Laura Frattura (Molise) con un valore pari a 99,9, Vincenzo De Luca (Campania) con un valore pari a 99, Nicola Zingaretti (Lazio) con un valore pari a 98,9, Enrico Rossi (Toscana) con un valore pari a 98,2. E, a seguire, Mario Oliverio (Calabria) con un valore pari a 97,7, Nello Musumeci (Sicilia) con un valore pari a 96,3 e Francesco Pigliaru (Sardegna) con un valore pari a 94,9. In coda alla classifica, infine, con risultati e perfomance più deludenti in relazione alla loro popolarità sul web, il governatore della Lombardia, Roberto Maroni che ha ottenuto un valore pari a 92,2 seguito verso il basso della classifica generale da Luca Ceriscioli (Marche) con un valore pari a 92,1, Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) con un valore pari a 91,4 e, infine, Sergio Chiamparino (Piemonte) con un valore pari a 91. 

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Il rialzo dell’euro frena le esportazioni Made in Italy negli Stati Uniti

Il rialzo dell’euro frena le esportazioni Made in Italy negli Stati Uniti dopo che nel corso del 2017 si è registrato un aumento complessivo del 9% per un importo record di circa 40 miliardi di euro. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento al tasso di cambio dell’euro che ha raggiunto nei confronti del dollaro il livello massimo da tre anni.

 La nuova strategia Usa 'America First' - sottolinea la Coldiretti - sembra avere i primi effetti in una politica monetaria aggressiva che rischia di costare caro all’ Italia. Gli Stati Uniti - continua la Coldiretti - sono di gran lunga il principale mercato di riferimento per il Made in Italy fuori dall’Unione Europea con un impatto rilevante anche per l’agroalimentare. Le esportazioni di cibo e bevande dall’Italia sono aumentare del 6% nel 2017 per un totale di circa 4 miliardi di euro, il massimo di sempre. Gli Usa, continua la Coldiretti, si collocano al terzo posto tra i principali italian food buyer dopo Germania e Francia, ma prima della Gran Bretagna. Il vino, conclude la Coldiretti, risulta essere il prodotto più gettonato dagli statunitensi, davanti a olio, formaggi e pasta.

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Crolla la spesa che le famiglie italiane dedicano all’abbigliamento

Crolla la spesa che le famiglie italiane dedicano all'abbigliamento (-24,8%); mentre s'impenna il costo dell'abitazione (+19,3%). Guardando la lista degli acquisti di 10 anni fa, e confrontandola con quella di oggi, si notano molti cambiamenti, avvenuti all'interno di un saldo rimasto quasi inalterato. Se nel 2006 il budget medio mensile era di 2.461 euro, nel 2016 è arrivato a 2.524 euro, con un incremento di appena 63 euro (+2,6%). I dati contenuti nelle tabelle dell'Istat, ed elaborati dall'Adnkronos, confermano le difficoltà che da anni sta attraversando il settore dell'abbigliamento e calzature, denunciato dai commercianti che operano nel settore.

La divisione nelle due categorie principali (alimentare e non alimentare) mostra che ad essere penalizzato è stato il comparto alimentare, che ha visto ridurre la spesa mensile da 467 euro a 448 euro (-4,1%). Le uscite per i beni non alimentari sono invece passate da 1.994 euro a 2.076 euro, con un incremento del 4,1%. All'interno della macro area si registrano però delle eccezioni, come la quota che viene destinata per l'acquisto di vestiti e scarpe, che è passata da 157 euro a 118 euro. Si tratta di 39 euro in meno al mese, che corrisponde a un taglio annuale di 468 euro. In crescita la spesa per la salute, con la quota destinata ai servizi sanitari che passa da 86 euro a 114 euro, registrando un incremento del 32,6% nel decennio. In forte calo, invece, le uscite destinate alla voce trasporti, che passano da 362 euro a 271 euro, con un calo del 25,1%. La quota già risicata, destinata all'istruzione, si riduce ulteriormente passando da 27 euro a 14 euro (-45,4%). Per il tempo libero e cultura le uscite nel 2006 erano pari a 111 euro e dieci anni dopo sono arrivate a 130 euro (+17,1%). Cambia anche la spesa delle famiglie italiane per prodotti alimentari, con la voce 'frutta e verdura' che cresce da 84 euro a 102 euro (+21,4%) e quella 'carne' che scende da 106 euro a 93 euro (-12,3%). Per latticini e uova le uscite arrivavano a 64 euro nel 2006 e sono scese a 58 euro nel 2016 (-9,4%); in calo anche la quota destinata ai prodotti ittici, che da 42 euro è arrivata a 36 euro (-14,3%). 

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Apre ad Avezzano l’emporio solidale per le famiglie bisognose 

L'apertura, domani, di un emporio solidale, negozio di generi di prima necessita', destinati alle famiglie bisognose, e l'apertura, anche di sera, della Caritas, per permettere a chi e' in difficolta' di consumare o portare via il pasto. Sono le iniziative per le famiglie piu' bisognose, adottate dal Comune di Avezzano. Con l'attivazione dell'emporio, prende vita cosi' il progetto "Rete solidale", promosso dal Comune di Avezzano, Ente capofila, in collaborazione con la Caritas diocesana e i Comuni di Magliano de' Marsi e di Massa d'Albe. Sono 90 i nuclei familiari di Avezzano che beneficeranno di una particolare "card" su cui verra' caricato del credito utilizzabile all'interno del negozio. Due sono quelli di Massa d'Albe mentre il Comune di Magliano ha gia' elaborato una trentina di domande. Il negozio si trova in piazza Matteotti, al numero 40 e sara' aperto dal lunedi' al sabato con l'orario: dal lunedi' al venerdi' dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 mentre il sabato solo di mattina, sempre dalle 10 alle 13. All'evento sono stati invitati i rappresentanti del Comune di Magliano e di Massa d'Albe e saranno presenti il sindaco, Gabriele De Angelis, e l'assessore alle Politiche sociali, Angela Salvatore. Interverranno il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, accompagnato dal direttore della Caritas don Carmine Di Bernardo e dalla vice Lidia Di Pietro. Saranno presenti anche tutti i volontari che gestiranno l'emporio.

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Sentenza Sanitopoli, le motivazioni della Corte d’Appello di Perugia

 "Nel caso di specie e' solo risultato che Angelini aveva effettivamente eseguito varie illecite dazioni a Del Turco, con il concerto di Cesarone, ma non vi e' modo di ritenere in positivo che esse furono frutto di un preordinato disegno, sorretto da una organizzazione stabile a tal fine, con identita' di programma e piena consapevolezza da parte di tutti gli eventuali partecipi di farne parte". E' uno dei passaggi centrali della motivazione depositata nei giorni scorsi dalla Corte d'appello di Perugia relativa all'assoluzione dell'ex governatore abruzzese, Ottaviano Del Turco, dal reato di associazione per delinquere "perche' il fatto non sussiste" nell'ambito della cosiddetta "sanitopoli" abruzzese. La sentenza di assoluzione era stata emessa il 27 settembre scorso dai giudici umbri, dopo che la Cassazione nel dicembre 2016 aveva confermato la condanna di Del Turco per induzione indebita della Corte d'Appello dell'Aquila, ma aveva annullato con rinvio la condanna riguardante l'accusa di associazione a delinquere. I giudici umbri, sulla base delle osservazioni e delle indicazioni statuite dalla sentenza di rinvio della Cassazione, pervengono alla conclusione "della insussistenza del contestato reato associativo". "E' del tutto evidente - scrivono - come le argomentazioni spese al riguardo dalla Corte abruzzese (proprio per questo annullata) siano insufficienti a ritenere provata l'esistenza di una associazione organizzata criminosa". La vicenda prese il via dalle accuse dell'ex titolare della clinica Villa Pini di Chieti, Vincenzo Maria Angelini. Per questa vicenda Del Turco fu arrestato il 14 luglio 2008 assieme ad altre nove persone, tra cui assessori e consiglieri regionali. 

Relativamente all'elemento della necessaria pluralita' dei partecipanti, i giudici di Perugia osservano che "anche a voler ritenere una comunione stabile di intenti da parte di Del Turco e Cesarone (pur nel non elevato numero dei reati-fine da loro commessi), va in primo luogo preso atto che Quarta, indicato come principale artefice ed ideatore della condotta associativa, non e' risultato colpevole e partecipe di nessuno dei reati-fine, tanto da esserne assolto perche' assolutamente estraneo ad essi". La Corte sottolinea anche che "neppure e' risultato con la dovuta certezza che Quarta fosse pienamente consapevole (e neanche almeno connivente) delle induzioni illecite commesse dagli altri, circostanza questa richiesta dalla Cassazione per ritenere plausibile l'esistenza di un sodalizio criminoso cui avrebbe partecipato anche Quarta". "La Suprema Corte - aggiungono i giudici umbri - ha gia' trattato dei contenuti delle telefonate intercettate di Quarta, per ritenerne l'insufficiente valenza probatoria, quanto meno per inferirne l'esistenza dell'associazione criminosa. Non e' dato comprendere, poi, come (e soprattutto se) Quarta partecipasse alla suddivisione dei proventi delittuosi, in caso negativo acclarandosi ancor piu' l'ipotesi che poteva essersi trattato invece di condotte piu' o meno estemporanee, frutto comunque di scelte pronte a cogliere l'attimo favorevole per l'arricchirsi ai danni di Angelini. E' pertanto da escludere con riguardo a Quarta la partecipazione ad associazione stabile e organizzata". "Quanto al Mazzocca- si legge nelle motivazioni- e' significativo rilevare che e' stato giudicato colpevole di un solo episodio di induzione illecita, del tutto disomogeneo ed asincrono rispetto ai reati - fine e poco collegato ad essi". "Ancor meno argomenti - proseguono i giudici - in senso accusatorio possono trarsi dalla posizione di Boschetti, addirittura assolto da ogni altro reato diverso da quello associativo, qui in esame".
Secondo i giudici di Perugia, i "profili di implausibilita' segnalati dalla Cassazione "valgono poi ad inficiare e/o svilire l'ipotesi accusatoria". Inoltre, anche "la diversa prospettiva di inquadramento dei reati - fine (tra I e II grado) svilisce ancor di piu' l'ipotesi associativa (oltre a spostare grandemente i termini delle questioni civilistiche)". La Corte perugina propende "per la occasionalita'/episodicita' dei vari eventi illeciti, frutto piu' dell'approfittamento della situazione che si era venuta creando, piuttosto che di un programmatico accordo tra gli imputati, addirittura supportato da una stabile organizzazione a cio' finalizzata". "In effetti - scrivono ancora i giudici umbri - a ben leggere la sentenza della Cassazione (nella parte conclusiva in cui si definisce concretamente l'esame demandato a questo giudice di rinvio) va osservato che la Corte ha ancorato l'eventuale sussistenza del reato associativo alla sola ipotesi in cui risulti effettivamente dimostrata (cosa che non e') una 'strumentale gestione della sanita', funzionale al compimento di azioni di induzione indebita', solo in tal caso infatti prendendo corpo l'ipotesi di 'un definito e comune programma delittuoso'". Secondo la Corte di Perugia, "in mancanza di riscontrate risultanze circa un organizzato sviamento della funzione politico-amministrativa (solo strumentalmente prospettata), deve allora ritenersi che alla base delle condotte illecite accertate vi fosse un medesimo disegno criminoso (integrativo della riconosciuta continuazione dei reati), ma non una associazione stabile ed organizzata, con tanto di programma prefissato, al fine di vessare sostanzialmente il solo Angelini". Del Turco, Cesarone, ex capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, e Quarta, ex segretario generale della Presidenza della Giunta regionale, nel settembre scorso sono stati dunque assolti dal reato associativo. Per Del Turco, di conseguenza, la pena relativa all'accusa di induzione indebita a dare o promettere utilita', reato gia' confermato dai Supremi giudici, e' stata ridotta da quattro anni e due mesi a tre anni e 11 mesi. Per Cesarone la pena e' stata invece rideterminata a 3 anni e nove mesi dai 4 anni e 2 mesi del secondo grado. Per effetto della sentenza, Quarta, al quale sono state revocate anche tutte le statuizioni civili, e' stato invece completamente assolto. Rideterminata anche la pena per l'ex assessore regionale alla sanita', Bernardo Mazzocca, ridotta a 2 anni con la sospensione e la non menzione. La pena di Mazzocca e' "per aver indotto Angelini ad assumere nove persone, pur non avendone la necessita' imprenditoriale". Revocate anche tutte le statuizioni civili emesse a carico dell'ex assessore regionale alle Attivita' produttive, Antonio Boschetti, che esce dalla vicenda completamente assolto.

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Radio Parsifal festeggia i 40 anni con un doppio appuntamento

Grande successo per i 40 anni di Radio Parsifal, la prima emittente radio abruzzese per numero di ascoltatori. Una folla di 45.000 persone, tra i presenti al Pala Dean Martin di Montesilvano, durante l’evento del 31 dicembre “Spaziovita Amicizia 2018”, e il pubblico radunato ieri in piazza della Rinascita a Pescara per il concerto di Capodanno con Ermal Meta, ha accompagnato i due giorni di festeggiamenti della radio fondata il 1° gennaio 1978 grazie a un’intuizione di Luciano Marrone.
Per celebrare con il suo pubblico quarant’anni di trasmissioni ininterrotte, sempre dalla stessa sede all’ottavo piano di viale Bovio, Radio Parsifal ha voluto collaborare all’organizzazione di due appuntamenti a Montesilvano e a Pescara: l’iniziativa “Spaziovita Amicizia 2018”, a cura del noto imprenditore e organizzatore di eventi Alex Anconitano, inserita nel cartellone delle manifestazioni natalizie del Comune di Montesilvano, e il concerto gratuito di Ermal Meta in piazza della Rinascita a Pescara, in sinergia con l’Assessorato al Turismo e Grandi eventi del Comune di Pescara.
Sono stati cinquemila i partecipanti all’appuntamento “Spaziovita Amicizia 2018” tra collaboratori e speaker di Radio Parsifal, amici e voci note dell’emittente che ha scritto un pezzo della storia delle radio abruzzesi. Un’iniziativa trasmessa durante la diretta fiume, dalle 23 del 31 dicembre 2017 fino alle 3 del 1° gennaio 2018, trasmessa sia sulle sue frequenze tradizionali – Pescara 91.9, Chieti 98.1, Teramo 107.1 e costa teramana 103.7 – e sia in streaming sul sito www.parsifal.ito sulla app gratuita “Radio Parsifal”. Numeri ancora più alti sono stati registrati il giorno successivo, il 1° gennaio in piazza della Rinascita a Pescara, quando sono state toccate le 40.000 presenze sia durante i momenti di gioco live con i bravi ragazzi di Parsifal e sia durante il concerto del cantautore italo-albanese Ermal Meta, reduce dal successo allo scorso festival di Sanremo e già in lizza tra i favoriti della nuova edizione della manifestazione canora.

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Teramo, autista Team colto da malore danneggia auto col furgone

Un furgone della Teramo Ambiente e' finito contro cinque autovetture in sosta dinanzi alla casa di riposo in viale Crispi a causa di un malore accusato dal conducente verso le 9. Il dipendente della TeAm, un teramano di 59 anni, non ricorda nulla di quanto accaduto: e' stato soccorso dal personale del 118 e trasferito al pronto soccorso dell'ospedale dove i sanitari lo tengono sotto osservazione. Il mezzo coinvolto nell'incidente e' quello adibito all'installazione della cartellonistica e alla pittura delle strisce: durante la marcia ha deviato contromano sulla sinistra, finendo sugli stalli del parcheggio, ribaltando un'auto e sfasciandone altre quattro, senza per fortuna scontrarsi con nessun'altra in direzione opposta. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per la messa in sicurezza e i vigili urbani per i rilievi dell'incidente

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Famiglie bloccate in montagna salvate dai vigili del fuoco

Intervento di soccorso dei Vigili del Fuoco di Chieti, nel tardo pomeriggio di ieri, su una strada a circa 2000 metri di altitudine nel Comune di Pretoro, in localita' Maielletta, per due famiglie, rimaste bloccate in due auto, nei pressi del Rifugio "Pomilio", per un'improvvisa bufera di vento e neve che ha reso impraticabile in transito. Nonostante le condizioni meteo, due squadre di Vigili del Fuoco sono riuscite a raggiungere e recuperare le due famiglie - quattro adulti e due bambini - portate a valle in area sicura. Per tutti sono state riscontrate buone condizioni di salute.

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Lotteria Italia, dimenticati 27 milioni di premi

Supera i 27 milioni di euro il totale dei premi delle diverse categorie della Lotteria Italia non riscossi dai vincitori dal 2002 a oggi. E in una circostanza si tratto' del primo premio assoluto. Nella sola edizione del 2016, con estrazione finale il 6 gennaio 2017, sono stati poco piu' di 1,2 i milioni di euro 'dimenticati'. Nell'edizione precedente, quella del 2015, il black out fu da 2 milioni di euro: era uno dei premi di prima categoria, biglietto venduto nell'area di servizio di San Nicola La Strada, in provincia di Caserta sull'A1 Milano-Napoli. Quattro anni fa il totale dei premi lasciati all'erario fu di 1,7 milioni di euro, tra cui il quarto premio da 1 milione abbinato a un biglietto venduto a L'Aquila, a cui si aggiunsero 6 premi da 60mila euro e 19 invece da 20mila euro. Eppure, ce n'e' di tempo a disposizione per mettere all'incasso il biglietto vincitore: sei mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'elenco dei tagliandi vincenti della Lotteria Italia. Per riscuotere il premio, occorre presentare il tagliando vincente, integro e in originale, agli sportelli di Banca Intesa Sanpaolo oppure all'Ufficio Premi di Lotterie Nazionali. Il pagamento avviene entro 30 giorni dalla data di presentazione del biglietto. Il biglietto puo' anche essere spedito direttamente all'Ufficio Premi, con una raccomandata A/R, indicando le generalita', l'indirizzo del richiedente e la modalita' di pagamento (assegno circolare, bonifico bancario o postale).

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