Redazione Notizie D'Abruzzo

Entra nel vivo l’atmosfera natalizia a Montesilvano

Entra nel vivo l’atmosfera natalizia a Montesilvano. Domenica 17 dicembre alle 11, Babbo Natale porterà i suoi doni nel parco Giovanni e Francesca Falcone.

«Grazie ancora una volta all’entusiasmo e allo spirito di collaborazione e di cittadinanza attiva del comitato Queen Park, presieduto dal vulcanico Emiliano Clivio -  dichiara l’assessore agli Eventi Ottavio De Martinis -  domenica sarà una bella mattinata di festa nel parco, rinnovato da pochissimo. Quei principi di sussidiarietà e di partecipazione dei cittadini alla gestione e alla cura del bene comune non si sono esauriti nel lavoro che ha portato al completo restyling del parco intitolato al giudice assassinato dalla mafia, ma continuano ad alimentarsi proprio grazie a queste bellissime iniziative». A partire dalle 11, Babbo Natale porterà doni, caramelle e gioia ai bambini e alle loro famiglie. 

Nel pomeriggio, si terrà un altro evento ormai consolidato nel Natale montesilvanese. Il gruppo scout Agesci Montesilvano 2 organizza la manifestazione del “Presepe Vivente” giunto alla 4° edizione.  L'evento si terrà domenica 17 dicembre  dalle ore 18.00 alle ore 20.30 presso piazza Guy Moll, vicino la chiesa Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Il presepe sarà realizzato da ragazzi dagli 8 ai 17 anni con la collaborazione dei loro genitori. Verrà rappresentata la Natività in modo particolare: con un tocco scout e con un'atmosfera di gioia e condivisione nell'attesa del Santo Natale. 

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Istat, la soddisfazione per la propria vita mostra netti segnali di miglioramento nel 2016

 In Italia, rileva l'Istat, la soddisfazione per la propria vita mostra netti segnali di miglioramento nel 2016, con il 41% degli individui che ne dà una valutazione molto buona (esprimendo un voto tra 8 e 10), contro il 35,1% del 2015. Sembra così avviarsi alla chiusura un periodo di forte insoddisfazione, che ha avuto inizio nel 2012, quando l'indicatore è diminuito di oltre 10 punti percentuali in un anno, passando da 45,9% a 35,3%. Contemporaneamente aumenta l'incertezza rispetto al futuro: la quota di quanti non sono in grado di esprimere una previsione sull'evoluzione della propria situazione nei prossimi 5 anni sale al 25,4% dal 23,5% del 2015. Diverse sono le componenti che si possono tenere in considerazione nel valutare la soddisfazione per la vita: la percezione della situazione economica personale, la salute, le relazioni familiari e amicali, la soddisfazione per il proprio tempo libero, le aspettative sul futuro. Tra queste, la percezione della propria situazione economica sembra giocare un ruolo preminente, seguita da salute e relazioni familiari. La soddisfazione non varia in misura rilevante nelle diverse fasi della vita, ad eccezione del picco che si rileva tra i giovanissimi. Strettamente collegato all'età è invece il giudizio positivo rispetto alle prospettive future: è espresso da oltre il 55% dei giovani fino a 24 anni ma diminuisce, fino a valori molto bassi (tra 7% e 3%), oltre i 65 anni di età.

Negli anni 2015-2016 si possono cogliere diversi segnali di discontinuità, rileva l'Istat, rispetto alle tendenze negative osservate negli anni precedenti. Tornano a crescere la spesa pubblica per la cultura e gli investimenti nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale, un dato incoraggiante quest'ultimo per la gestione di un patrimonio immenso, che i vincoli imposti dalla crisi economica hanno reso più fragile negli ultimi anni. Sale l'attenzione per il paesaggio nelle politiche agricole. Il nuovo Registro nazionale dei paesaggi rurali storici mette in campo un approccio innovativo per la protezione di questo patrimonio mentre il continuo successo dell'agriturismo testimonia l'efficacia delle strategie di sviluppo rurale basate sull'incentivazione della multifunzionalità e sulla valorizzazione del territorio (7,5 aziende ogni 100 km2 nel 2016 contro 5,5 di dieci anni prima). Il peso dell'abusivismo edilizio, aumentato durante la crisi economica congiuntamente alla pesante riduzione della produzione edilizia, conosce finalmente una battuta d'arresto (19,6 costruzioni abusive ogni 100 autorizzate, in lieve calo rispetto alle 19,9 dell'anno precedente). La pressione sul territorio diminuisce anche per la flessione dell'attività estrattiva ma negli ultimi anni aumentano gli incendi boschivi (nel 2015 hanno interessato 1,4 km2 ogni 1.000), ulteriore fattore di impatto che sollecita maggiore attenzione al governo del territorio.

Sul versante degli indicatori soggettivi, nel 2016 si osservano variazioni contenute rispetto all'anno precedente: la quota di italiani insoddisfatti del paesaggio del luogo in cui vivono è pari al 21,5% (22,7% nel 2015) mentre quanti considerano il degrado del paesaggio un problema prioritario in campo ambientale sono il 15% (15,0% nel 2015). L'intero quadro è caratterizzato dal persistere di forti disuguaglianze regionali. In particolare, emerge la debolezza del Mezzogiorno nella valorizzazione delle risorse culturali, che trova conferma nell'indicatore di diffusione e rilevanza del patrimonio museale (calcolato come densità territoriale dei musei con peso variabile in funzione del numero annuo di visitatori) pari nel 2015 a 0,8 per 100 km2 nel Mezzogiorno, contro 3,9 nel Centro e 1,4 nel Nord. Simili indicazioni emergono considerando la spesa comunale per la gestione del patrimonio culturale, pari nel 2015 a 4,2 euro pro capite nei comuni del Mezzogiorno, a 11,4 in quelli del Centro e a 14,1 nei comuni del Nord.

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Record di trapianti al rene all’Aquila, 51 nel 2017 

Record di trapianti di rene all'ospedale di L'Aquila dove quest'anno si e' toccata quota 51, il numero piu' alto in assoluto in 16 anni di attivita'. Si tratta di un picco nettamente superiore al 2002, anno che finora aveva marcato il primato, quando i trapianti di rene furono 43. L'anno che sta per concludersi e' stato quindi assai fruttuoso, segnato dalla grande generosita' delle famiglie dei donatori e dal consueto impegno di tutto l'apparato del centro regionale trapianti Abruzzo e Molise che ha sede all'ospedale di L'Aquila. Dei 51 trapianti di rene 49 sono stati effettuati con prelievo da cadavere e gli altri 2 da donatore vivente. Nonostante la grande soddisfazione per i positivi 'numeri' dell'attivita' trapiantologica nel 2017 occorre continuare a incentivare la campagna pro-donazione perche' c'e' un crescente bisogno di organi non solo per il trapianto dei reni (che si effettua all'Aquila) ma anche per fegato, cuore e polmoni che invece, dopo il prelievo nel capoluogo regionale, vengono trapiantati in altre regioni. A tale proposito, domani e dopodomani, in ospedale, 40 rianimatori e coordinatori aquilani e di ospedali abruzzesi e molisani parteciperanno al corso di formazione per analizzare vari aspetti, tra cui l'alto numero di opposizioni (i rifiuti al momento di donare gli organi), molto forti in particolare per i tessuti oculari. "La 'cultura' della donazione va piu' che mai sostenuta anche per incidere su alcune criticita' che riducono la possibilita' di fare trapianti, tra cui le opposizioni (cioe' i rifiuti) dei familiari al momento di concedere l'autorizzazione al prelievo - spiegano i medici. Nel 2017 i no alla donazione sono stati particolarmente alti per i tessuti oculari con quasi il 40% dato superiore, anche se di poco, alla media nazionale. Uno degli aspetti che verra' analizzato, in collaborazione con la Banca degli occhi, durante l'annuale corso di formazione, da titolo: "Incontro della rete trapiantologica', riservato alle figure dei coordinatori locali degli ospedali e dei rianimatori di Abruzzo e Molise. La formazione saranno seguite da una tavola rotonda con le associazioni di volontariato Aido, Aned e Antr, con cui la Asl lavora congiuntamente per incentivare la diffusione del messaggio della donazione. 

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Tentarono furto in casa di anziani a Silvi, due arresti

Erano riuscite a entrare nell'abitazione di due anziani coniugi a Silvi, il 20 ottobre scorso, fingendosi interessate all'acquisto della casa da poco tempo messa in vendita. Erano in quattro: in due avevano distratto la coppia, una terza si era intrufolata in camera per cercare monili e denaro. In casa, pero', in un'altra stanza, c'era la figlia degli anziani che gridò chiedendo aiuto. Tre componenti del quartetto, tra i quali un complice che attendeva su un'auto poi usata per la fuga, sono stati identificati grazie alle immagini della videosorveglianza, due di loro sono stati arrestati a Chieti dagli uomini del Commissariato di Atri. Si tratta di un 57enne e della compagna di 64 anni, accusati di concorso in tentativo di furto in abitazione. Contestualmente, ai due e' stato notificato il divieto di ritorno a Silvi per un periodo di tre anni, emesso dal questore di Teramo. Analogo provvedimento ha colpito la terza identificata, figlia della donna arrestata, che per il tentativo di furto e' stata denunciata. Sono in corso le indagini per identificare il quarto componente del gruppo

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Processo per il bimbo morto sul campo di calcio a Pineto, sentenza a febbraio

Nuova udienza in Tribunale a Teramo per il processo con rito abbreviato per la morte di Marco Calabretta, il bimbo di 9 anni di Pineto stroncato da una fibrillazione ventricolare dopo aver avuto un malore sul campo sportivo della cittadina costiera; imputato per omicidio colposo un medico del 118. Come disposto dal gup Domenico Canosa e' stato riascoltato l'infermiere che si trovava sulla prima ambulanza (il medico arrivo' infatti 7-8 minuti dopo a bordo di un secondo mezzo), che aveva dichiarato in una precedente udienza come in realta' il defibrillatore fosse stato usato e come fosse stato proprio quest'ultimo, non rilevando le condizioni, a non far partire la scarica elettrica. Circostanza confermata anche oggi, quando sono stati ascoltati anche i due allenatori che si trovavano quel giorno sul campo di calcio e uno dei due consulenti della Procura, il medico cardiologo che ha collaborato alla perizia. La Procura aveva chiesto l'archiviazione per il medico, finito poi a processo su imputazione coatta disposta dal gip. Il processo e' stato aggiornato a febbraio. 

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Terzo colpo in un mese lungo la superstrada Teramo-Mare

Hanno usato l'acetilene per compiere il terzo colpo in un mese alla stazione di servizio Q8 di Terrabianca, lungo la superstrada Teramo-Mare. Il boato dell'esplosione che, verso le 3.30, ha fatto saltare la cassaforte non e' stato forte abbastanza, pero', da svegliare i camionisti che dormivano nei loro mezzi nell'area di sosta del distributore. Stavolta la banda ha preso di mira la cassa automatica dove il personale versa il denaro alla chiusura dell'esercizio. Ieri sera c'erano poco piu' di 1.200 euro, i ladri li hanno presi, lasciando cadere solo qualche banconota bruciata. Ingenti i danni alla struttura. La stazione di servizio Terrabianca e' stata presa di mira gia' il 20 novembre scorso, quando fu rapinata la commessa del bar annesso all'area di servizio, aggredita da un uomo incappucciato che si fece consegnare 30mila euro, e il 4 dicembre, con un bottino di oltre diecimila euro.

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Bando Caregiver, Progetto Noemi: questa battaglia e’ stata vinta

"Dal mese di aprile lottavamo per avere queste risorse a bilancio. Avevamo chiesto in realta' una copertura di 280 mila euro, per ampliare la platea dei beneficiari, ma ci riteniamo comunque contenti, l'importante era attivare il bando nel piu' breve tempo possibile. Almeno questa battaglia e' stata vinta". A esprimere soddisfazione per l'approvazione dell'avviso per i 'Caregiver' e' l'Associazione Progetto Noemi, attraverso il suo presidente, Andrea Sciarretta, padre di Noemi, bimba di 5 anni di Guardiagrele affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1). Il Consiglio regionale martedi' scorso ha approvato all'unanimita' un emendamento alle legge relativa alla "Istituzione del servizio per l'assistenza alla famiglia, all'infanzia, alla maternita' e alla paternita' responsabili" con cui si destinano 200mila euro a favore dei familiari che devono assistere 24 ore su 24 minori in eta' pediatrica con disabilita' gravissime. Il bando del cosiddetti Caregiver 2017 e' stato pubblicato sul Bura ed entro fine anno saranno assegnate le risorse. Il bando assegnera' 10 mila euro l'anno netti "esclusivamente a favore di genitori conviventi, inoccupati o disoccupati, residenti nella regione Abruzzo" nel cui nucleo familiare "sono presenti soggetti in eta' pediatrica affetti da malattie rare, croniche, gravi e invalidanti e che necessitano di un'elevata intensita' assistenziale di cure tempestive, intensive e continue da parte dei familiari stessi". Ci saranno 10 giorni di tempo a partire da oggi per fare domanda, dunque fino al 23 dicembre prossimo. Il contributo e' compatibile con altri benefici e servizi fruiti. Il 70% del contributo sara' assegnato in acconto, il 30% restante a seguito della presentazione di una relazione semestrale trasmessa al Servizio regionale competente da parte del Servizio Sociale del Comune che ha in carico il minore, nella quale si attesti la permanenza dei requisiti che hanno dato luogo alla concessione del contributo. Con 200 mila euro a disposizione e assegni fissati a 10 mila euro i potenziali beneficiari, pero', non potranno essere piu' di 20.

"Certo, il budget dovrebbe essere ben superiore - ribadisce Sciarretta - i potenziali beneficiari sono infatti molto superiori ai 20 che potranno essere soddisfatti, ma evidentemente piu' di questo la Regione non riesce a fare per il settore del sociale. Ci auguriamo che nei prossimi anni si riesca a garantire una copertura adeguata, e soprattutto il nostro auspicio e' di non essere costretti a una battaglia estenuante come avvenuto anche quest'anno, per ottenere quello che in fondo e' un nostro diritto". Nel gennaio scorso era stata approvata la legge sui 'caregiver', su iniziativa del consigliere regionale di opposizione Mauro Di Dalmazio (Abruzzo futuro), ma la legge e' rimasta senza copertura e quindi inattuata. 

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Ricerca e innovazione, le grandi imprese a sostegno delle PMI

Il secondo step della politica industriale della Regione Abruzzo parte da un patto tra grandi imprese e Pmi per la crescita armonica dello sviluppo regionale. A Pescara Giovanni Lolli, vicepresidente della Giunta regionale, in apertura del seminario "Ricerca e Innovazione: grandi imprese e Pmi-informazione", lancia l'idea: "Ogni grande azienda presente in regione prenda sotto braccio piccole e medie imprese e le accompagni in un percorso di accrescimento delle capacita' progettuali". L'idea nasce dall'esperienza registrata negli ultimi anni in ambito di programmazione europea Fesr e Fse, che ha evidenziato una "buona vivacita' della grande azienda" in tema di progettualita' e partecipazione ai bandi pubblici. In tema di Ricerca e Innovazione si sono registrate le migliori performance delle grandi imprese, a conferma soprattutto della "bonta' delle scelte che ha fatto la Giunta regionale quando avvio' la programmazione Fesr puntando sul settore della Ricerca e dell'Innovazione. Quella - sottolinea Lolli - e' stata una scommessa vinta e la risposta dell'Abruzzo e' stata sorprendente anche a livello nazionale. Ora il passaggio successivo deve necessariamente volgere lo sguardo verso la piccola e media impresa, in modo da creare le condizioni per garantire uno sviluppo armonico su tutto il tessuto produttivo regionale". In questi anni "non da meno rispetto alla grande impresa, anche la piccola e media impresa ha mostrato una grande capacita' progettuale. L'intenzione - aggiunge Lolli - e' indirizzare le scelte delle Pmi verso la Ricerca e l'Innovazione e, in questo senso, la strada segnata dalle grandi imprese puo' servire da esempio, perche' solo in questo modo le aziende rimangono competitive e riescono a guadagnare fette di mercato". La possibilita' di una "formazione" verso le Pmi da parte dei manager della grande industria, e' stata valutata positivamente da tutti. A dare l'assenso sono state in primis le grandi imprese che hanno ottenuto il finanziamento dal bando Fesr Ricerca e Innovazione, presenti all'incontro: Giovanni Podda di Thales Italia, Sergio Galbiati di LFoundry, Giovanni Teodorani Fabbri di Fater, Marcello Vinciguerra di Honda Italia. L'Abruzzo in questo percorso trovera' al suo fianco la Banca del Mezzogiorno: Mario Torrisi, direttore Mercato dell'istituto di credito controllato al 100% da Invitalia, ha garantito "tutto l'appoggio necessario all'iniziativa, perche' essa guarda alla piccola e media impresa considerata prioritaria nelle politiche di sviluppo della Banca del Mezzogiorno. Ma soprattutto perche' - ha aggiunto Torrisi - questa iniziativa tende a colmare quel quadro di contraddizioni che contraddistingue la politica industriale del Mezzogiorno, capace di presentare grandi eccellenze, ma anche di non saper penetrare i mercati internazionali a livello di Pmi. Questo e' possibile solo se si investe in innovazione e ricerca". Lo stesso Lolli, a chiusura del seminario, ha tracciato una sorta di cronoprogramma: "Metteremo insieme tutto il materiale di oggi, avvieremo subito dopo il reclutamento e la disponibilita' delle piccole e medie imprese al progetto e vediamo anche che tipo di sostegno, sotto forma di formazione specifica, sono i grado di dare la Regione e il sistema della grande impresa". 

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Massimo Ranieri e Enrico Iannello sul palco in Abruzzo

La nuova settimana degli eventi si apre questa sera, giovedi' 14 dicembre, con lo spettacolo "Lo Schiaccianoci", della compagnia Balletto del Sud, al Teatro Comunale di Teramo. A Pescara, al Futuro Imperfetto 2.0, c'e' il monologo teatrale "Noi tre", di Serena Di Gregorio. Sonorita' blues a Casematte, a L'Aquila, in compagnia dei Black Snake Moan (saranno anche a L'Officina di Teramo il 15 dicembre e a Cantina Majella di Caramanico Terme il 16 dicembre). Venerdi' 15 dicembre, alla Cattedrale dei Marsi di Avezzano, c'e' l'atteso concerto dell'artista napoletano Massimo Ranieri (si replica il giorno dopo). Jazz all'Auditorium Cianfarani di Chieti, con il doppio concerto di Matteo Di Battista, Luca Di Battista, Fabio D'Onofrio e Michelangelo Brandimarte, e del Luca Santaniello Quartet. Hip hop al Dejavu di Sant'Egidio alla Vibrata: protagonista Frah Quintale. Salto indietro nel tempo al Vico degli Artisti di Vasto, dove i Dixie Hogs propongono un ampio repertorio sul genere dixieland. Al convitto G.B. Vico di Chieti si esibisce il Coro Selecchy. Sabato 16 dicembre, al Politeama Ruzzi di Vasto, in scena "La Cantata dei Pastori", per la regia di Stefano Angelucci Marino (il 17 dicembre al Teatro Studio di Lanciano e il 20 dicembre al Teatro Tosti di Ortona). Al Teatro Comunale di Orsogna in programma "La bisbetica domata", della Factory Compagnia Transadriatica. Davide Granato porta in scena il reading "Caos calmo sostegno" allo Spazio Rimediato dell'Aquila. "Concerto di Natale" nella Chiesa di Sant'Andrea a Pescara , dove si alternano sul palco Coro Sant'Andrea, Coro Giovanile Abruzzo e Molise, e Coro Diapason. All'Aurum di Pescara i Four on Six propongono lo spettacolo jazz "Woody Allen On Air". Sempre a Pescara , all'Auditorium Petruzzi, concerto di musica popolare abruzzese interpretata dagli Andamarosa. Ritmi garage al Fazenda di Teramo, in compagnia di Bee Bee Sea. Domenica 17 dicembre, al Teatro Tosti di Ortona, si conclude la stagione tostiana con il concerto "The song of a life": Monica Bacelli (soprano), Marc Mihlofer (tenore) e Antonio Ballista (piano). Al Teatro Rossetti di Vasto c'e' "Storie (d')amare e d'amore", con Giusi Cataldo (voce), Liliana Bernardi (violino) e Elena Matteucci (piano). Nella Chiesa del Santissimo Crocifisso di Chieti Scalo si esibisce il Coro Puccini. Sonorita' folk jazz al Gran Caffe' Letterario di Sulmona, con i Blue Reed che ospitano Michele Villari. La cantautrice svedese Cajsa Siik esalta melodie autenticamente pop all'Artemide di Martinsicuro. Concerto gospel in Piazza Sirena a Francavilla al Mare. Al Teatro Comunale di Lanciano, la Compagnia Giallo Mare porta in scena "Cappuccetto e la nonna". Lunedi' 18 dicembre, al Teatro Massimo di Pescara c'e' lo spettacolo "New Magic People Show", con Enrico Iannello e Tony Laudadio. Restando nella citta' adriatica, nella Chiesa di San Cetteo, "Concerto di Natale" in compagnia de Le Voci del Borgo. Martedi' 19 dicembre, concerto del Coro Puccini al convitto G.B. Vico di Chieti. All'Irish Cafe' dell'Aquila c'e' il cantautore Amelia. Mercoledi' 20 dicembre, infine, concerto al Fratelli Il Bacaro dell'Aquila: protagonisti Les Petits Papiers. Hard rock allo Scumm di Pescara , dove suonano i The Devils. 

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Pescara, gli over 65 sono il 52,2% dei residenti in centro

Immigrati, famiglie ristrette, anziani ma anche, a sorpresa, moltissimi giovani. E' l'identikit degli abitanti dei centri storici italiani che emerge dalla ricerca condotta dall'Ancsa (Associazione nazionale centri storici e artistici) in collaborazione con il Cresme. I dati, di fonte Istat, si riferiscono al 2011: nei 109 centri storici esaminati sono censiti 174.151 residenti stranieri, il 3,8% dei 4,57 milioni di stranieri residenti in Italia ma e' l'11% della popolazione residente nei centri storici. Nella parte di citta' non centro storico la percentuale di stranieri sulla popolazione e' pari al 7,9%, la media italiana e' 7,7%. Ovviamente anche qui la situazione si presenta a macchia di leopardo: nei centri storici di Modena, Roma, Brescia, Reggio Emilia, Prato un abitante su quattro e' straniero. Lo scenario muta nelle citta' che offrono poche chance di lavoro, come Taranto, Bari, Potenza, Brindisi, Enna: qui la percentuali di stranieri sono bassissime. Ma sono basse anche a Sondrio, a Bergamo Alta, Matera e Salerno. Gli over 65 sono pari al 22,6% della popolazione residente in centro, e' un valore alto - sottolinea l'indagine - ma inferiore a quello della popolazione anziana che risiede nella parte di citta' che non e' centro storico (22,8%) e non distante da quello medio nazionale (20,8%). Pescara, Treviso, Venezia e Siena hanno il maggior numero di anziani, nel centro storico del capoluogo abruzzese gli over 65 sono addirittura il 52,2% della popolazione residente. Palermo, Taranto, Modena e Grosseto sono invece le realta' dove il processo di "ricentralizzazione" si e' basato soprattutto sulle fasce demografiche piu' giovani e in eta' lavorativa. 

Nella Citta' Vecchia di Taranto, dove molte attivita' produttive sono state avviate da giovani, gli anziani sono diminuiti del 31,6%. "Certamente i centri storici si presentano come luoghi dove nascono pochi bambini - sottolinea la ricerca - ma se misuriamo la dinamica tra 2001 e 2011 della popolazione con meno di 15 anni, vediamo come siano in atto interessanti fenomeni di crescita in alcune realta'" ad esempio nel centro storico di Verbania i giovani sono cresciuti del 68,8%, a Prato del 67,8%, a Latina del 37,6%. Di contro il centro storico di Siracusa ha perso nel 2011 il 34,3% dei giovani che c'erano nel 2011, Brindisi il 31,6%, Foggia il 27,7%. Sud, quindi, grande protagonista della crisi delle nascite. Il 73% delle famiglie che abitano i centri storici dei comuni capoluogo e' di piccolissima dimensione, composta cioe' da uno o due persone. Il record lo detiene Roma, dove nel perimetro delle Mura Aureliane il 62% delle famiglie e' composto da una sola persona. Seguono Genova (58,7%), Bologna (58,3) e Perugia (57,9). Il Sud resta il baluardo della famiglia tradizionale: nelle citta' pugliesi si registra infatti la percentuale piu' bassa di famiglie uni-nucleari tra i 109 centri storici esaminati, tutte con percentuali attorno a 30%. Ma tutto il Mezzogiorno presenta ancora valori piu' contenuti rispetto a quelli del Centro-Nord anche se e' prevedibile che la situazione si adeguera' rapidamente.

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