Redazione Notizie D'Abruzzo

Si infortuna su un sentiero durante un pellegrinaggio, salvato dal soccorso alpino

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) del Lazio e' intervenuto la scorsa notte per recuperare un uomo di 55 anni infortunatosi ad una caviglia su un sentiero nella valle di Canneto, nel comune di Settefrati. L'uomo, partito in pellegrinaggio notturno con un gruppo di fedeli da Civitella Alfedena verso il Santuario della Madonna di Canneto, ha allertato il 118 in seguito ad una caduta che gli ha procurato un grave infortunio alla caviglia.

Una squadra di tecnici della stazione del Cnsas di Cassino, allertata dal 118, e' giunta nella tarda serata di ieri sul luogo dell'infortunio e ha stabilizzato l'uomo sulla barella portantina. Da li' e' stato trasportato in barella fino all'ambulanza del 118 che lo ha condotto all'ospedale di Sora

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Incendio sul Morrone, chiesto l’intervento dell’esercito 

Il fuoco non da' tregua al Monte Morrone. Nonostante l'opera incessante dei due canadair che da questa mattina continuano a riversare migliaia di ettolitri di acqua sulla montagna in fiamme, dei vigili del fuoco, dei carabinieri della forestale e dei volontari della protezione civile, il fronte dell'incendio che dal pomeriggio di ieri sta interessando il Monte Morrone continua ad avanzare verso nord. Un'avanzata piu' lenta rispetto a questa mattina a causa del vento che gira continuamente e riavviva focolai anche verso sud che sembravano ormai spenti. L'immagine che appare agli occhi di chiunque attraversa la Valle Peligna e' di una montagna interamente in fiamme. Vista la drammaticita' della situazione il vicesindaco del Comune di Sulmona ha chiesto l'intervento dell'esercito. "C'e' ancora una situazione di massima allerta e abbiamo richiesto l'intervento dell'esercito e il potenziamento dei mezzi di soccorso atti allo spegnimento del fuoco che sta distruggendo il nostro Morrone da ieri pomeriggio - afferma Mariella Iommi - Attualmente il vento non facilita la situazione. Da ieri - prosegue il vicesindaco - e' stato attivato il C.O.C. con funzione tecnica, di protezione civile, di volontariato, di assistenza alla popolazione e alla viabilità". 

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Lotta all’abusivismo tra gli infermieri a Chieti

Lotta all'abusivismo nell'esercizio della professione infermieristica a Chieti. L'Ipasvi provinciale, federazione che rappresenta 3.400 infermieri e ne gestisce l'Albo, ha aumentato le verifiche sugli iscritti dopo il caso dell'infermiera abusiva all'ospedale di Pescara, la cui posizione irregolare è stata scoperta proprio del collegio Ipasvi. Casi come questo "sono inaccettabili, soprattutto perché in questo modo si mette a rischio la salute dei cittadini", dice in una nota il presidente dell'Ipasvi di Chieti, Giancarlo Cicolini, sottolineando la funzione di tutela del Collegio "nell'interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori delle competenze che l'appartenenza a un Ordine di per sé certifica". Dai primi mesi del 2017 l'Ipasvi Chieti ha avviato un'azione di controllo su tutti i propri iscritti, verificando per tutti i professionisti in servizio attivo l'effettiva iscrizione all'Albo. I controlli sono stati già completati e segnalati i casi di professionisti iscritti all'Albo di Chieti non in regola, e che ugualmente esercitavano la professione sia nella Asl Lanciano Vasto Chieti sia nella Asl di Pescara. "La fattiva collaborazione con le due aziende sanitarie - spiega Cicolini - ci ha permesso di rilevare alcune anomalie tempestivamente segnalate e per le quali sono state avviate le procedure previste dalla normativa vigente, che possono avere, se non sanabili, anche il licenziamento". Alla luce di quanto accaduto, continua Cicolini, "l'attività di controllo sarà intensificata riducendo i tempi per i controlli sulle altre Asl della regione Abruzzo, sulle strutture private sanitarie e sociosanitarie e nelle agenzie interinali. A queste ultime chiederemo di verificare le autodichiarazioni dei professionisti di avvenuta iscrizione all'Albo professionale".

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Si ribalta cisterna col Gpl a Pianella, vigili del fuoco al lavoro

 I Vigili del fuoco del Comando provinciale di Pescara sono al lavoro per mettere in sicurezza la zona di localita' Ponte Sant'Antonio di Castellana nel Comune di Pianella dove una cisterna che trasporta Gpl si e' ribaltata mentre stava scaricando il carburante in un'azienda. Non ci sono stati feriti. I Vigili ora in attesa di una speciale squadra proveniente da Roma che dovra' provvedere al travaso del carburante dal mezzo incidentato

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In Abruzzo si prevedono 18.020 assunzioni tra agosto e ottobre del 2017

In Abruzzo si prevedono 18.020 assunzioni tra agosto e ottobre del 2017. E' quanto emerge dell'analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere-Anpal, i cui risultati sono stati resi noti dalla Camera di Commercio dell'Aquila. Le previsioni occupazionali riguardano le imprese private dell'industria e dei servizi, che a livello nazionale hanno espresso una volonta' di assumere 875 mila persone nei tre mesi presi in esame. Per quanto riguarda l'Abruzzo, il 36,5% delle assunzioni riguarda l'industria e il 63,5% i servizi, con il 21,7% delle assunzioni che sono considerate di difficile reperimento. I programmi occupazionali delle imprese della provincia dell'Aquila prevedono assunzioni per 4.250 persone: il 14,5% riguardera' dirigenti, professioni specifiche e tecnici, il 43,4% impiegati, addetti alla vendita e servizi, il 24,4% operai specializzati e il restante 17,7% professioni non qualificate.

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Torna la tendopoli dei giovani al Santuario di San Gabriele

Comincera' domani, a partire dalle 18.30, al santuario di San Gabriele, la 37/a Tendopoli dei giovani dal titolo 'Alzati e va in preghiera', organizzata come ogni anno dal fondatore padre Francesco Cordeschi e dai suoi collaboratori: l'inaugurazione sara' affidata al vescovo di Teramo-Atri monsignor Michele Seccia e aal Superiore generale dei Passionisti, l'australiano padre Joachim Rego. Centinaia di ragazzi arriveranno da tutta Italia per partecipare al grande meeting giovanile. I giovani si incontreranno fino al 26 agosto per riflettere sul tema. Alle 23 di domani arrivera' al santuario anche la Fiaccola della speranza, portata dal gruppo podistico di Montorio al Vomano. Benedetta da Papa Francesco, la Fiaccola della speranza quest'anno e' partita da Cascia e, dopo aver attraversato alcuni dei luoghi colpiti dal terremoto dello scorso anno (Norcia, Cittareale, Amatrice, Campotosto e Montorio al Vomano), arrivera' al santuario per l'apertura ufficiale della Tendopoli. La manifestazione giovanile prevede incontri con personalita' del mondo della religione e della cultura, testimonianze e concerti. La Tendopoli si chiudera' sabato con la festa dei giovani e l'intervento di monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno e Assistente ecclesiastico generale dell'Azione cattolica italiana

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Spiagge accessibili. Montesilvano citato su la Repubblica

Le spiagge di Montesilvano a cinque stelle, è questo il risultato di un’indagine nazionale che vede la terza Città d’Abruzzo unica eccellenza nella Regione. Secondo un articolo pubblicato oggi su la Repubblica, Montesilvano è l’unica città abruzzese nella quale l’Amministrazione ha attrezzato due spiagge libere per disabili. L’articolo riflette proprio sulla carenza di campeggi, villaggi, alberghi e stabilimenti balneari circa la loro capacità di accogliere persone con disabilità. Fish, la Federazione italiana superamento handicap, denuncia che solo un’attività turistica su dieci è dotata di confort per disabili. «Siamo orgogliosi di essere citati da un quotidiano nazionale – afferma il Sindaco Francesco Maragno – come una Città con una spiaggia a cinque stelle per la sua dotazione a misura di disabili. Leggendo con attenzione l’articolo de la Repubblica da una parte mi rendo conto come in Italia ci sia ancora molto da fare in tema di accessibilità dei luoghi pubblici ai disabili, dall’altra il fatto che Montesilvano abbia avuto un riconoscimento così prestigioso per la sua spiaggia accessibile, aumenta la mia responsabilità come amministratore che ha il dovere morale di abbattere, prima ancora che quelle materiali, le barriere culturali. La disabilità in un Paese civile non è una condizione che riguarda una minoranza di persone, ma è uno dei tanti aspetti in cui la realtà si presenta e che impone di essere affrontato». Montesilvano ha attrezzato le sue due spiagge all’altezza di Via Dante (tra gli stabilimenti Rosa dei Venti e Bagni Giulietta) e di Via Bocca di Valle (al lato della casetta della Croce Rossa). Si tratta di spiagge dotate di passerelle che consentono di andare dal lungomare alla battigia. Quattro palme tropicali per l’ombreggiatura, inoltre, sono presenti sulle piazzole di stazionamento, insieme a quattro tavolini ed idonei servizi igienici. Gli ospiti delle spiagge accessibili possono contare anche su due sedie job, ovvero carrozzine dotate di grandi ruote di plastica adatte ad accedere in mare, nonché dell’assistenza di due operatori facenti parte del personale dell’Azienda Speciale, uno per ogni spiaggia, in grado di assistere le persone con problemi motori ad entrare in acqua. «I risultati che le nostre spiagge accessibili hanno conseguito – aggiunge il Sindaco Maragno – ci auguriamo diventino una best practice anche per altre spiagge della Regione Abruzzo, al fine di diffondere l’importanza del rispetto dei diritti civili e delle pari opportunità consentendo anche ai disabili di poter usufruire di quei momenti di svago con l’autonomia e la dignità che è preziosa per ogni essere umano. È innegabile che se Montesilvano è balzato sulle pagine nazionali per un fatto finalmente positivo, lo si deve anche ad un altro primato: la nostra Città è forse l’unica tra i Comuni italiani ad avere un Ufficio Disabili attraverso il quale negli anni è aumentata la sensibilità al tema della disabilità. Un plauso va fatto a Claudio Ferrante, il nostro dipendente che sin dall’inizio ha creduto e tiene vivo l’ufficio. Non si dimentichi, inoltre, che la nostra Amministrazione ha persino attivato un Tavolo sulla Disabilità nel quale partecipano tutte le Associazioni impegnate nel mondo della disabilità proprio per mantenere sempre viva l’attenzione sul tema».

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Musaica. Il museo dei mosaici in festa

L'arte musiva in festa nel borgo dei novanta mosaici a cielo aperto. Sabato 26 agosto 2017, l'associazione Amici del Mosaico Artistico presenta "Musaica. Il museo dei mosaici in festa", una serata ricca di appuntamenti che rappresenta l'evoluzione della famosa rassegna Un Mosaico per Tornareccio, grazie alla quale il borgo in provincia di Chieti si è trasformato dal 2006 nel museo en plein air nato dall'idea del mecenate Alfredo Paglione.

Si inizia alle 18,00 nella sala polifunzionale "Remo Gaspari" in viale don Bosco dove saranno presentati i  mosaici di Ennio Calabria, Franco Ferrari, Edelweiss Molina, Franco Mulas, Marilisa Pizzorno, Luciano Primavera,Francesca Tulli e Tommaso Cascella, opere che nel mese di settembre saranno collocate nei pressi del santuario della Madonna del Carmine e che andranno ad arricchire il museo di Tornareccio. Nel corso dell'incontro, sarà presentato lo splendido catalogo definitivo del Museo  di Tornareccio, edito dalla prestigiosa casa editrice Allemandi. Infine, sarà inaugurata anche la mostra personale di Edelweiss Molina, vincitrice dell'edizione 2016 di Un Mosaico per Tornareccio, che rimarrà in esposizione fino al 31 agosto.

Musaica continuerà  nella splendida cornice del centro storico dove avranno luogo una serie di eventi mirati ad animare le "sale" del museo a cielo aperto di Tornareccio. Si Inizierà alle 20.30 con una cena (gradita la prenotazione) e, a seguire, "mosaico prezioso", le creazioni della parigina Beatrice Serre e dell'artista veroneseFederica Casanova  in una splendida sfilata tra le strade del borgo a cura di Eveline Sorge. In programma anche la chiusura della scuola di mosaico, in svolgimento in questi giorni a Tornareccio sotto la guida dei maestri Marco Santi, Beatrice Serre e Rosanna Fattorini, con la consegna degli attestati e l'esposizione dei lavori realizzati durante i corsi. La serata si concluderà con un djset a cura di Manuel D'Amario.

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Sisma, crolla del 15% il raccolto di grano

Nelle aree colpite dal terremoto crolla del 15% il raccolto di grano per effetto congiunto delle condizioni climatiche e della riduzione dei terreni seminati dopo le scosse mentre la produzione di latte è calata addirittura del 20% anche per stress, decessi e chiusura delle stalle crollate. E' quanto stima la Coldiretti nel fare un bilancio della situazione nelle campagne a distanza di un anno dalla prime scosse. Le difficoltà - sottolinea la Coldiretti - non ha però scoraggiato agricoltori e allevatori i quali, al prezzo di mille difficoltà e sacrifici, non hanno abbandonato il territorio ferito e sono riusciti a garantire la produzione della maggior parte delle tipicità delle zone terremotate. Il caldo e la siccità hanno tagliato del 20% la produzione della lenticchia di Castelluccio seminata dopo le scosse che, salvata dalle difficoltà provocate dal terremoto, ha dovuto fare i conti con le bizzarrie del clima secondo la Coldiretti che stima, tuttavia, una produzione di ottima qualità per un totale stimato in circa 3.000 quintali. E sulle tavole rimane anche il ciauscolo, il caratteristico salame spalmabile marchigiano, seppur con un calo di produzione stimato nel 15%, a causa del crollo dei laboratori di trasformazione. Lo stesso discorso vale per il pecorino dei Sibillini, per il quale le quantità sono ridotte del 10-15% a causa soprattutto della diminuzione nella produzione di latte determinata dallo stress al quale sono stati sottoposti gli animali rimasti per lunghi mesi all'aperto. Ma non mancano all'appello neppure altre specialità, come la patata rossa di Colfiorito, lo zafferano, il tartufo, il prosciutto di Norcia Igp o la cicerchia. Sono 292mila ettari i terreni agricoli coltivati nei 131 comuni terremotati di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, soprattutto a seminativi e prati e pascoli, da imprese per la quasi totalità a gestione familiare (96,5%), secondo le elaborazioni Coldiretti sull'ultimo censimento Istat. Quasi la metà del terreno agricolo per un totale di circa 140mila ettari è coltivato - precisa la Coldiretti - a seminativi, dal grano duro per la pasta all'orzo per la birra artigianale, dal farro all'avena, dai girasoli alle lenticchie e agli altri legumi. 

Significativa la presenza di allevamenti con quasi 65 mila bovini, 40mila pecore e oltre 11mila maiali dai quali scaturisce anche un fiorente indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi che garantiscono specialità di pregio famose in tutto il mondo. Il crollo di stalle, fienili, caseifici e la strage di animali hanno limitato l'attività produttiva nelle campagne, ma a pesare sono anche le difficoltà di mercato. L'abbandono forzato delle popolazioni, trasferite sulla costa, e la fuga dei turisti - spiega la Coldiretti - hanno fatto venir meno la clientela, mettendo in grave difficoltà le aziende agricole che non hanno più un mercato locale per i propri prodotti. Un aiuto determinante per la commercializzazione - continua la Coldiretti - è garantito dalla più grande rete di vendita diretta dell'Unione Europea realizzata dagli agricoltori di Campagna Amica che ospita nei mercati, dalla Capitale a tutta la Penisola, i prodotti degli agricoltori terremotati rimasti senza possibilità di vendita, garantendo l'originalità dell'offerta e il rapporto diretto tra produttore e consumatore. 

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Crolla l’apporto dei comuni all’attività di accertamento delle imposte evase

Crolla l'apporto dei comuni all'attività di accertamento delle imposte evase: nel 2016 gli accertamenti realizzati dall'Agenzia delle Entrate con il contributo dei comuni sono diminuiti del 41,3% rispetto al 2015. In calo anche le somme riconosciute agli Enti locali per tale attività. E' quanto evidenzia la Corte dei Conti nel Rendiconto generale. Un calo, quello del 2016 che conferma un trend in atto da anni. Si è scesi da 3.455 accertamenti del 2012 a 1.156 del 2016 passando per i 2.916 del 2013, i 2.701 del 2014 e i 1.970 del 2015. Nonostante l'innalzamento della quota riconosciuta ai comuni, che dal 33% inizialmente previsto, è passata prima al 50% e poi dal 2012 al 100%, dunque, l'impegno degli Enti nel contrasto all'evasione erariale registra un progressivo calo. Diverse le ragioni di tale disimpegno. "Anzitutto -spiega all'Adnkronos Guido Cstelli, delegato Anci alla fiscalità e sindaco di Ascoli Piceno- abbiamo notato che rispetto alle nostre segnalazioni l'Agenzia delle Entrate ha sempre maggiori difficoltà a lavorarle. All'inizio, quando la normativa fu introdotta vi fu una adesione significativa dei Comuni, soprattutto nelle regioni del Centro". "Siccome tale attività di segnalazione comporta un lavoro e l'impiego di risorse da parte dei comuni nel tempo gli Enti -aggiunge Castelli- hanno deciso di concentrare l'attività di collaborazione, che all'inizio riguardava anche casi di piccola evasione, sui casi più significativi dai quali ci si attende un risultato economico in termini di recupero adeguato. E ciò anche per evitare di utilizzare risorse per una attività dispendiosa non sempre in grado di produrre un ritorno

Tornando ai dati la Corte dei Conti evidenzia che considerando l'intero quinquennio 2012-2016 la diminuzione degli accertamenti realizzati con il contributo dei comuni raggiunge il 66,5%. A livello regionale i comuni che maggiormente hanno utilizzato lo strumento nel 2016 sono quelli della Calabria con 230 segnalazioni seguiti dagli Enti della Lombardia con 161 segnalazioni e dall'Emilia Romagna con 160 segnalazioni. Fanalino di coda la Basilicata con zero segnalazioni, preceduta da Valle d'Aosta con una segnalazione, Abruzzo con 4 e Molise con 5 segnalazioni. Nel quinquennio il crollo più significativo nelle segnalazioni si è registrato in Lombardia passata da 1.127 del 2012 a 161 del 2016 e in Emilia Romagna passata da 1.061 a 160. In calo anche le somme riconosciute dal fisco ai Comuni. Nel 2015 l'ammontare complessivamente riconosciuto ai Comuni è diminuito di oltre il 22,6% rispetto al 2014 passando da 21,7 milioni a 16,8 milioni. A fare la parte del leone negli incassi gli Enti di Lombardia e Emilia Romagna che nel 2015 assorbono il 64,6% del totale. Dopo un periodo di crescita delle somme ricevute dai comuni passate 10,9 milioni del 2012 a 17,6 mln nel 2013 e 21,7 mln nel 2014 dal 2015 il calo delle segnalazioni inizia a ripercuotersi sugli incassi dei Comuni. Dopo gli Enti di Lombardia e Emilia Romagna ai quali va rispettivamente 6,4 mln e 4,4 mln troviamo i comuni del Piemonte che nel 2015 incassano 1,2 milioni seguiti da quelli della Liguria con 1,1 mln, del Veneto con 1,0 mln e della Toscana con 960 mila euro. Ma come invertire la tendenza e ridare slancio all'impegno dei Comuni nel contrasto all'evasione dei tributi erariali? Per Castelli la soluzione passa per il superamento dell'attuale meccanismo premiale.

Nella tabella che segue riportiamo l'andamento degli accertamenti realizzati con il contributo dei Comuni

Regioni..........2012.....2013.....2014.....2015.....2016

Abruzzo...........38........16.........27.........8.........4

Basilicata..........0.......... 2..........3...........5........0

Calabria...........65.......318......486.......353....230

Campania.........27........22.......19..........12......12

Emilia R.......1.061......770......475........341....160

Friuli Vg...........17........69........53..........36......26

Lazio.................5........17........28..........18......11

Liguria...........281.......181.......406........234....153

Lombardia...1.127.......851.......453........345....161

Marche...........113........62.........49..........48.....26

Molise................0.........0...........1............6.......5

Piemonte.........177.....134.......109..........69.....42

Puglia.................2.......13...........8..........20.....19

Sardegna...........12......12............7.........11......39

Sicilia.................22......37.........267......220......91

Toscana...........369.....209..........150.....140.....108

Trentino Aa..........0........3..............8.........1........6

Umbria...............19......13..............9.........0........9

Valle D'Aosta........4........3..............7..........1........1

Veneto.............116.....184..........136.......102......53

Totale...........3.455....2.916......2.701...1.970...1.156. 

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