Completata l'acquisizione delle dichiarazioni sugli aiuti di Stato, prevista entro la prima meta' di gennaio 2018, si procedera' al pagamento dell'indennita' 'una tantum' di 5.000 euro, ai sensi dell'articolo 45 commi 1 e 4 del decreto legislativo n. 189/2016 convertito in legge n. 229/2016, in favore dei lavoratori autonomi, collaboratori coordinati e continuativi, titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, di attivita' di impresa e professionisti iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza che hanno dovuto sospendere l'attivita' dopo gli eventi sismici di agosto e ottobre 2016. Lo annuncia, in una nota, il Segretario particolare del presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, Enzo Del Vecchio. L'indennita' 'una tantum' e' concessa non solo al titolare d'impresa individuale, ma anche ai soci lavoratori di societa' di persone. Questo tipo di indennita' viene concessa nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di aiuti di Stato ed e', pertanto, soggetta al regime 'de minimis'. Sono state ben 1.400 le istanze presentate e gia' istruite dagli uffici competenti, cui si deve aggiungere unicamente la dichiarazione sugli aiuti di Stato per consentire l'erogazione dell'indennita'. Liquidazione che potra' avvenire gia' a partire dalla seconda meta' di gennaio senza soluzione di continuita' e fino al soddisfacimento di tutte le richieste pervenute e in regola con la normativa in vigore.
Leggi Tutto »Città Sant’Angelo, inaugura la mostra “a’mare” di Daniela d’Arielli
Diciotto giorni in mezzo all’Atlantico, imbarcata su un cargo mercantile, fotografando e documentando la vita di bordo di uomini d’altri tempi, che hanno scelto il mare come compagno di vita.
Nasce da questa esperienza la mostra “a’mare”, nuovo progetto artistico della fotografa abruzzese Daniela d’Arielli, che sarà inaugurata sabato 16 dicembre, alle 19 al Museolaboratorio di Città Sant’Angelo. La mostra (a cura di Enzo De Leonibus, aperta fino al 3 febbraio) non è pensata come semplice esposizione fotografica, ma soprattutto come viaggio empatico con lo spettatore, invitato a seguire un percorso per metà alla luce e metà al buio, proprio come la luce scandisce il passare dei giorni in mezzo al mare.
“Il tema centrale del mio lavoro è il viaggio - ha raccontato l’artista - un viaggio fisico, ma soprattutto emotivo, all’interno dei miei ricordi e del mio vissuto. Al mare sono nata ed è stato l’elemento che ho sentito dalla mia finestra per tutta la vita (nata a Ortona, Daniela d’Arielli vive da sempre a Francavilla al Mare).
Il suo viaggio inizia dalla Francia, Normandia, nel gennaio 2013, a bordo della nave cargo Grande San Paolo. La rotta lambisce le coste del Portogallo, del Senegal e da qui poi solo oceano, diciotto giorni in mare fino a Rio de Janeiro. “Ho ripercorso esattamente la stessa rotta che mio padre ha seguito per quindici anni della sua vita, imbarcato per lavoro sulle navi mercantili. Viaggiare su una nave cargo è un lavoro sulla perdita del controllo, una prova di resistenza. Si perde il senso del tempo. Il giorno e la notte visti attraverso l’oblò della mia cabina. Ho fotografato quell’oblò tutte le mattine alla stessa ora. In seguito, mesi dopo il mio ritorno dal Brasile, ho casualmente ritrovato una foto in bianco e nero scattata da mio padre durante uno dei suoi lunghi periodi in mare. È la foto di un oblò. Fuori, il mare e il ponte di una nave mercantile”.
Particolarità della mostra “a’mare” la tecnica con cui sono impresse le foto: tutte stampate su carta cotone, sostituendo però al cloruro di sodio l’acqua di mare, il sudore e le lacrime, tutte soluzioni saline, così l’acqua incontra la materialità del corpo e della fatica, come avviene nelle navi cargo.
Leggi Tutto »Rapporto Ispra, in 34 citta’ superato limite Pm10
Il livello di inquinamento nelle citta' italiane e' preoccupante. Le polveri sottili (Pm10) sono ancora oltre la norma in molte citta' italiane: al 10 dicembre 2017, il valore limite giornaliero e' stato oltrepassato in 34 aree urbane, gran parte di queste localizzate nel bacino padano. Torino e' la citta' con il numero maggiore di superamenti giornalieri (103). Situazione ancora piu' critica per l'ozono: nella stagione estiva, sempre 2017, ben 84 aree urbane vanno oltre l'obiettivo a lungo termine. Nel 2016 il limite annuale per l'NO2 (biossido di azoto) e' stato superato in 21 aree urbane, mentre va meglio per il Pm2,5 (25 g/m): solo 7 citta' superano il limite annuale. Questi i dati relativi all'aria, aggiornati al 10 dicembre 2017 e contenuti nella XIII edizione del Rapporto Ispra sulla qualita' dell'ambiente urbano, presentato questa mattina a Roma. Il report, che porta la firma del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (Snpa), raccoglie i dati relativi a 119 aree urbane attraverso dieci aree tematiche: fattori sociali ed economici, suolo e territorio, infrastrutture verdi, acque, qualita' dell'aria, rifiuti, attivita' industriali, trasporti e mobilita', esposizione all'inquinamento elettromagnetico ed acustico, azioni e strumenti per la sostenibilita' locale, descrive la qualita' delle vita e dell'ambiente nelle citta' italiane.
Nel rapporto sulla Qualita' dell'Ambiente Urbano, presentato questa mattina a Roma si legge che nel 2016 si sono registrati piu' incidenti, ma meno vittime sulle strade. Rispetto al 2015, nei 119 comuni, nonostante l'aumento degli incidenti (+0,5%) e dei feriti +(0,3%), il numero dei morti scende del 9,7%, a fronte di una diminuzione nazionale che supera il 4%. Il numero piu' alto di incidenti ogni 1.000 autovetture circolanti si rileva a Genova (oltre 15 incidenti ogni 1.000 autovetture circolanti), seguita da Firenze (13,4) e Bergamo (13). Il comune con il valore piu' basso e' quello di Aosta con 1,4 incidenti ogni 1.000 autovetture circolanti. In linea generale e nel lungo periodo (2007-2016), calano gli incidenti stradali nei 119 comuni passando da 112.648 a 81.967 (-27,2%). Su 119 comuni analizzati dal rapporto, 85 risultano caratterizzati da frane, mentre 34 ricadono prevalentemente in aree di pianura. Complessivamente sono state censite 23.729 frane con una densita' media sul territorio dei 119 comuni di 1,12 frane per chilometro quadrato (sia frane attive che non). Alcuni comuni ne hanno piu' di 9 per chilometro quadrato (Lecco, La Spezia, Lucca, Cosenza e Sondrio), mentre 14 presentano una densita' compresa tra 3 e 9 frane (Pistoia, Torino, Vibo Valentia, Livorno, Ancona, Genova, Bologna, Bolzano, Fermo, Perugia, Catanzaro, Pesaro, Campobasso e Massa). Dal 1999 al 2016, nei comuni in esame sono in atto 384 interventi urgenti per la difesa del suolo gia' finanziati, per un ammontare complessivo delle risorse stanziate di circa 1 miliardo e 476 milioni di euro. Le citta' che hanno ricevuto i maggiori contributi statali per la messa in sicurezza e la riduzione del rischio idrogeologico sono in assoluto Genova (354,52 milioni), Milano (171,06 milioni) e Firenze (106,18 milioni), mentre, tra i comuni che hanno il maggior numero di interventi finanziati spiccano il comune di Lucca con 21 interventi, seguito da Vibo Valentia (15), Terni (13), Genova e Messina con 12 interventi e dalle citta' di Milano, Firenze e Roma con 10. Le citta' che con il maggior numero di interventi gia' conclusi e' Lucca con 21 interventi, seguita dai comuni di Terni (13) e Messina (12). Le piu' alte percentuali di suolo consumato rispetto alla superficie territoriale si raggiungono, al 2016, a Torino 65,7%, Napoli 62,5%, Milano 57,3% e Pescara 51,1%. Tra il 2012 e il 2016 e' la citta' di Roma, con oltre 13 milioni di euro all'anno a sostenere i costi massimi piu' alti in termini di perdita di servizi ecosistemici, seguita da Milano con oltre 4 milioni di euro all'anno
Il 90,4% delle acque di balneazione, si legge ancora nel rapporto Ispra, e' classificato come eccellente e solo 1,8% come scarso. Su 82 province, 50 detengono solo acque eccellenti, buone o sufficienti e, in particolare, 26 hanno tutte acque eccellenti. In generale, comunque, il numero di acque eccellenti supera l'80% del totale provinciale in 65 casi. La presenza della microalga potenzialmente tossica, Ostreopsis ovata, durante la stagione 2016, e' stata riscontrata almeno una volta in 32 province campione su 41, anche con episodi di fioriture, mentre il valore limite di abbondanza delle 10.000 cell/l e' stato superato almeno una volta in 17 province. In un caso e' stato emesso il divieto di balneazione (Ancona) come misura di gestione a tutela della salute del bagnante. Le percentuali di verde pubblico sulla superficie comunale restano piuttosto scarse, con valori inferiori al 5% in 96 dei 119 citta' analizzate, compresi i 3 nuovi comuni inclusi per la prima volta nel campione di quest'anno, nei quali il verde pubblico non incide piu' del 2% sul territorio. Solo in 11 aree urbane, prevalentemente del Nord, la percentuale di verde pubblico raggiunge valori superiori al 10%; i piu' alti si riscontrano nei comuni dell'arco alpino, in particolare a Sondrio (33%) e a Trento (29,7%). La scarsa presenza di verde si riflette ovviamente sulla disponibilita' pro capite, compresa fra i 10 e i 30 m2 /ab nella meta' dei comuni (compresa Guidonia Montecelio). A Giugliano in Campania, invece, si registra il valore minimo (2,2 m2 /ab). In linea generale, le aree urbane "piu' verdi" sono quelle con una significativa presenza di aree protette: Messina, Venezia, Cagliari e L'Aquila. Un dato interessante che emerge dal rapporto Ispra e' che diminuiscono le aree agricole, altro importante tassello dell'infrastruttura verde comunale: il trend della superficie agricola utilizzata negli ultimi 30 anni e' negativo in ben 100 dei 119 comuni indagati, con valori percentuali compresi tra il -1,4% di Viterbo e il -83,7% di Cagliari. Le installazioni AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) statali e regionali presenti nei 119 comuni, ammontano a 938 (comprese quelle non operative ma con autorizzazione vigente) e sono situate in particolare nelle citta' di Forli', Cesena, Ravenna, Modena, Prato, Brescia, Venezia, Verona e Torino. In particolare, sono 46 le installazioni AIA statali concentrate soprattutto a Venezia (7), Ravenna (7 di cui 6 operative), Brindisi (5), Taranto (4), Ferrara e Mantova (3). In particolare, la presenza maggiore di centrali termiche si rileva a Venezia (4), di impianti chimici a Ravenna (4 di cui 3 operativi). L'unica acciaieria integrata sul territorio nazionale e' nel comune di Taranto. Le installazioni AIA regionali sono invece 892 e vedono la citta' di Forli' con il maggior numero di impianti (pari a 58 di cui 44 operativi) seguita da Ravenna (50 di cui 46 operativi), Prato (47) e Cesena (45 di cui 36 operativi).
Sostanzialmente stabile, rispetto all'anno passato, il tasso di crescita delle imprese a livello provinciale, anche se, nel 2016, il saldo e' positivo +0,7%. Il tasso di natalita' delle imprese del 6% e' il piu' basso degli ultimi dieci anni e quello di mortalita' del 5,3% conferma il rallentamento delle cessazioni registrato negli ultimi due anni (5,4% nel 2015 e 5,6% nel 2014). Sono gli imprenditori under 35, quelli stranieri e le imprenditrici donne che hanno contribuito al saldo positivo con una crescita rispettivamente del 10,2%, del 4,1% e dell'1%. Sul piano dell'inquinamento delle auto, si rileva che e' ancora alto il numero delle auto euro 0: anche se in calo rispetto al 2015 di quasi 640 mila vetture, il numero delle auto da euro 0 ad euro 2 rimane ancora troppo alto, quasi 10 milioni, sugli oltre 37 totali. Nel 2016, e' Napoli a presentare la quota piu' alta (28,3%) di auto intestate a privati appartenenti alla classe euro 0, contro una media nazionale del 10,1%. Varia poco invece, la composizione del parco per tipo di alimentazione rispetto all'anno precedente: Trieste, Como e Varese a continuano a detenere la quota piu' alta di auto alimentate a benzina, intorno al 70%, contro circa il 26-28% di autovetture a gasolio, mentre ad Isernia, Andria e Sanluri, circolano essenzialmente vetture a gasolio (dal 50 al 54% circa). Dal 2012 al 2016 il parco auto alimentato a Gpl a livello nazionale segna un +18,8%, con Parma e Lanusei che raggiungono le variazioni positive piu' alte, superiori al 40%, contro Villacidro e Sanluri che riportano, invece, contrazioni rispettivamente del 16 e 15%. Alle Marche, in particolare a Macerata, Fermo e Ancona, soprattutto grazie alla presenza di numerosi distributori in una limitata estensione territoriale, spetta il primato delle auto a metano circolanti (dal 13 al 18% circa). Secondo l'Organizzazione mondiale della sanita', un'insufficiente attivita' fisica e' associata in Europa a circa 1 milione di morti l'anno. Spostarsi regolarmente a piedi e in bicicletta per 150 minuti a settimana con attivita' fisica di intensita' moderata, riduce per gli adulti tutte le cause di mortalita' di circa il 10%. Da questo presupposto e' nato il focus del rapporto "Citta' a piedi", quest'anno dedicato, appunto, alla mobilita' pedonale. Diversi i temi trattati tra cui il legame tra mobilita' attiva e lavoro agile: i risultati dell'esperienza "Giornata del lavoro agile", istituita dal Comune di Milano, mostrano nel 2016 un risparmio nei tempi di spostamento di 106 minuti a persona.
Leggi Tutto »Si presenta il movimento Azione Politica
Questo pomeriggio, alle 17,30, al Museo delle Genti di Pescara, Gianluca Zelli presenterà il suo movimento Azione Politica.
L’incontro sarà l’occasione per affrontare temi cari al movimento, ritenuti fondanti per la rinascita dell’Abruzzo: sanità, Europa, lavoro e impresa, e turismo.
“In questi mesi abbiamo attivato laboratori tematici con esperti per definire strategie di rilancio e soluzioni alle criticità di cui tutti, indistintamente, subiscono le conseguenze. L’evento è un’opportunità per discuterne e ne seguiranno altre. Inizieremo, infatti, la raccolta di idee e suggerimenti con l'obiettivo di migliorare e completare la nostra proposta per l’Abruzzo”, ha detto Zelli.
Leggi Tutto »In calo le rapine in banca
Diminuiscono le rapine in banca: nei primi nove mesi, sono stati 188 i colpi compiuti allo sportello, con un calo del 36,9% rispetto ai 298 dello stesso periodo dell'anno precedente. In netto calo anche il cosiddetto indice di rischio - cioe' il numero di rapine ogni 100 sportelli - che e' passato da 1,2 a 0,9. Sono questi i principali risultati dell'indagine condotta da Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, presentati oggi al convegno "Stati generali della Sicurezza", l'evento Abi che approfondisce i temi della sicurezza in banca e negli altri settori a rischio rapina. Sempre nei primi 9 mesi, e rapine sono diminuite in: Calabria ( -60%, da 5 a 2), Campania (-25%, da 20 a 15), Emilia Romagna (-44,4%, da 36 a 20), Lazio (-31,3%, da 32 a 22), Liguria (-33% da9 a 6), Lombardia (-52,8%, da 53 a 25), Molise (-50% da 2 a 1), Piemonte (-34,5% da 29 a 19), Sicilia (-80,4%, da 46 a 9), Toscana (- 42,9%, da 28 a 16) e Veneto (-57,1%, da 14 a 6). Nessun colpo in banca in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta. Invariate le rapine in Basilicata (solo una) e in Umbria (solo tre). Aumenti si sono invece verificati in: Abruzzo (6 rapine da 5), Marche (5 rapine da 4), Puglia (31 rapine da 11) e Sardegna (1 rapina da 0). Secondo l'ottavo Rapporto Intersettoriale OSSIF sulla Criminalita' Predatoria, nel biennio 2015-2016 le rapine totali denunciate dalle Forze dell'ordine all'Autorita' giudiziaria sono diminuite di 15 mila casi rispetto al biennio precedente, pari ad un calo del 18%.
Leggi Tutto »Traffico di rifiuti, arresti in varie regioni
Sei persone sono state arrestate dai carabinieri forestali, in esecuzione di una misura di custodia cautelare ai domiciliari disposta dal gip su richiesta della Dda fiorentina, nell'ambito di un'inchiesta per traffico illecito di rifiuti. I reati contestati sono traffico di rifiuti, associazione per delinquere e truffa aggravata ai danni della Regione Toscana, quantificata in circa 4 milioni di euro. I militari stanno perquisendo abitazioni, sedi legali e discariche di persone fisiche e societa' operanti nel settore dei rifiuti, procedendo al sequestro di documenti e materiale informatico. Nell'operazione sono coinvolti circa 150 carabinieri del comando per la tutela forestale in servizio in Toscana e nella province di Chieti, Cuneo, Bologna e La Spezia.
Leggi Tutto »Il ‘carrello della spesa’ aumenta a novembre
Il 'carrello della spesa' aumenta a novembre. L'Istat sottolinea che i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,3% su base mensile e dell'1,6% su base annua (da +1,7% di ottobre).
A novembre l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,9% rispetto a novembre 2016 (era +1% a ottobre). Lo rende noto l'Istat, confermando la stima preliminare. L'inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2% per l'indice generale e +0,6% per la componente di fondo. L'ulteriore lieve frenata dell'inflazione per il terzo mese consecutivo, spiega l'istituto, si deve per lo più al rallentamento, dal lato dei beni, della crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,2% da +3,8% di ottobre) e, dal lato dei servizi, dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9% da +1,4%), attenuato in parte dall'accelerazione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+5,0% da +4,3% del mese precedente). La diminuzione su base mensile dell'indice generale è dovuta prevalentemente al calo, influenzato da fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,0%), solo in parte compensato dall'incremento dei prezzi dei Beni energetici non regolamenti (+1,3%), spinti dal rialzo di quelli di carburanti e gasolio. Su base annua la crescita dei prezzi dei beni accelera, seppur lievemente, e si attesta a +1,3% (da +1,2% di ottobre) mentre rallenta quella dei servizi (+0,5% da +0,7%). Il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si conferma quindi negativo e pari a -0,8 punti percentuali (era -0,5 a ottobre). Pertanto, precisa l'Istat, l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, scende di un decimo di punto percentuale (+0,4% da +0,5% di ottobre) come quella al netto dei soli Beni energetici, che si attesta a +0,6% (da +0,7%). I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,3% su base mensile e dell'1,6% su base annua (da +1,7% di ottobre). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto salgono dello 0,3% in termini congiunturali e dell'1,7% in termini tendenziali (come a ottobre). A novembre, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dell'1,1% su base annua (come a ottobre), confermando la stima preliminare. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dello 0,8% rispetto a novembre 2016.
Leggi Tutto »Pescara, scende dal bus e viene rapinato
Mentre scende dall'autobus è stato raggiunto e spintonato da due individui che lo fanno cadere a terra e gli portano via una busta contenente dei profumi appena acquistati in un centro commerciale. Vittima della rapina, avvenuta nel pomeriggio, in via Tiburtina, a Pescara, e' un uomo di 77 anni, poi soccorso dal 118 ed accompagnato in ospedale per accertamenti. Sul posto e' intervenuta la Polizia, al lavoro per individuare i responsabili, anche attraverso la visione delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza presenti in zona. Le condizioni del 77enne non sarebbero gravi.
Leggi Tutto »Export, Di Stefano: il rapporto sulla pmi abruzzese e’ decisamente sconfortante
"Quando si parla dell'export abruzzese, bisogna dire che molto di questo viene 'dedotto' dalla grande industria, in particolare dal settore automotive. Quando si parla di piccola e media impresa bisognerebbe scorporare questo dato, perche' il rapporto sulla pmi abruzzese e' decisamente sconfortante". Queste le parole del deputato di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano sui dati dell'indagine presentata dalla Cna Abruzzo che ha rilevato una frenata nell'incremento dell'export regionale: tra gennaio e settembre 2017, rispetto allo stesso periodo del 2016, l'indotto e' passato da 6.131 a 6.272 milioni di euro, ma mentre la crescita sul 2015 era stata di 600 milioni quella attuale si e' fermata a 141, pari al 2,3%. Un dato che si scosta notevolmente dalla media nazionale, pari al 7,3%. Secondo Di Stefano, "questo dipende anche dal fatto che la Regione non sta attuando nessuna politica ne' di marketing ne' di sviluppo: se consideriamo che i bandi in quasi tutti i settori sono fermi, ivi compresi promozione e internazionalizzazione, che siamo fuori ormai da tutti i circuiti comunitari, sempre a causa della Regione, e' chiaro che il dato della capacita' dell'impresa abruzzese di penetrare nei mercati esteri diventa non confortante". Per il deputato "il ruolo chiave in questo campo e' quello della Regione, che dovrebbe fare una promozione territoriale piu' valida: non partecipiamo piu' in maniera organizzata alle grande fiere, non c'e' piu' quell'immagine dell' Abruzzo venduta all'estero in maniera armonica e omogenea, non e' stata mai messa in campo una politica di marketing e conoscenza del territorio in grado di promuovere l' Abruzzo e le sue peculiarita' nel mondo". E, ha sottolineato Di Stefano, "parliamo sia del prodotto abruzzese, e quindi dell'impresa e delle tipicita' dall'agricolo all'artigianato, che della piccola e media produzione, food e non solo, fino ad arrivare all'intera immagine dell' Abruzzo come regione capace di attrarre anche turismo e fondi di investimento. Resta la fortuna dell'enorme e vitale importanza che riveste per la nostra regione la grande industria, che assicura numeri occupazionali importanti ma che, di fatto, copre il quadro reale della pmi abruzzese".
Leggi Tutto »Auto contro camion, muore donna nell’aquilano
Un grave incidente stradale si è verificato questa mattina sulle strade della Marsica lungo l'arteria che collega Antrosano con Cappelle dei Marsi. Una donna di 58 anni, G.G., alla guida di di una Fiat Panda, è andata a schiantarsi contro un camion che proveniva dalla direzione di marcia opposta. L'urto è stato tremendo e per la donna non c'è stato nulla da fare: quando sono arrivati i soccorsi e i sanitari del 118 aveva già cessato di vivere. Polizia e carabinieri stanno ancora ricostruendo le cause dell'incidente ma è molto probabile che a determinare l'urto sia stato l'asfalto reso viscido dalla pioggia
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