Redazione Notizie D'Abruzzo

Paolucci presenta il bilancio di previsione dell’Abruzzo

L'assessore regionale al bilancio dell'AbruzzoSilvio Paolucci ha presentato questa mattina all'Emiciclo, a L'Aquila il Bilancio 2018 della Regione. Nello schema di Bilancio di previsione finanziario 2018-2020 inviato al Consiglio regionale per la discussione e la successiva approvazione dice Paolucci è "Un bilancio solido che non si arrampica sugli specchi, ma dove le entrate e le uscite sono coerenti un bilancio che porta in dote la norma "Salva Abruzzo" che ci consente di spalmare il debito regionale in venti anni liberando risorse maggiori, per tre milioni di euro, per il sociale rispetto allo scorso anno. Quindi un bilancio di cui essere soddisfatti, a cui si aggiunge il grande lavoro svolto per operare il riallineamento dei documenti contabili come i rendiconti degli anni 2015 e 2016 che a breve saranno approvati dalla Giunta". "L'altro data che emerge -continua Paolucci -è che abbiamo abbattuto l'indebitamento ed il disavanzo di 500 milioni di euro senza rinunciare al finanziamento di servizi importanti ed essenziali come il trasporto ed il sociale. In quattro anni siamo passati da 770 milioni di euro a 680 milioni di euro mentre l'indebitamento è passato da 1.261.976.804,43 del 2014 a 874.676.423,36 del 2019. Inoltre vorrei sottolineare che la nostra è stata una legislatura che non ha prodotto neanche un mutuo. L'ultimo risale al 2013 e fa riferimento ai 174 milioni di euro contratti con il Ministero dell'Economia e Finanze per il ripianamento del disavanzo della Sanità degli anni passati." Il bilancio 2018 come manovra complessiva è di 6.014.735.396,48 euro e si suddivide in: bilancio del perimetro sanitario 2.779.437.437,30 e bilancio senza perimetro sanitario 3.235.297.959,18 euro. La spesa regionale effettiva è di 1.196.033.149,08 euro e si suddivide in "Spese obbligatorie" per 258.830.887,71 e "Spese vincolate" 783.622.887,70 euro, "Altre spese" per 153.579.373,67. Tra le "Spese obbligatorie" figurano: Personale 78.566.224,88 euro, Imposte e tasse 5.327.226,21 euro, Acquisto di beni e servizi 22.967.300 euro, Trasferimenti correnti pari ad euro 4.596.286,84, Interessi passivi 60.251.680,25 euro, Rimborsi e poste correttive delle entrate pari ad euro 2.837.620,25, Altre spese correnti 5.570.000,00 euro, Quote capitale mutui e prestiti 78.714.549,28 euro. La "Spesa vincolata" è così finalizzata: Vincolati regionali (voce che comprende la quota di cofinanziamento regionale per programmi comunitari Fesr e Fse per un importo di euro 14.338.617,60) 31.106.038,98 euro, Altri Vincoli Statali ed Europei pari ad euro 752.516.848,72. La restante Spesa, cosiddetta "Libera" (ovvero non legata a Spese vincolate ed Obbligatorie): Fondo unico trasporti 45.227.000, Funzionamento Consiglio regionale 24.400.000, Compensazioni Stato regioni ecoincentivi 11.000.000, Fondo sociale (L.r. 135 /96) 11.000.000, Fondi rischi ed accantonamenti 9.425.535,01, Spesa per il sociale 6.000.000,00, Indennizzi da vaccinazioni 5.600.000,00, Spese nel settore agricolo 4.827.482,13, Adsu 4.300.000, Protezione civile e geni civili 3.803.318,80, Altra spesa settore sociale 3.700.000 Trasporto scolastico disabili 3.300.000, Piano marketig Aereoporto 2.500.000,00, Trasferimenti a province ed altri 2.485.000,00, Spese per informatica 1.980.000 Aree protette (L.38/96)1.535.000,00, Aric/Arit 1.500.000,00, Cultura 1.155.000, Borse di studio studenti universitari 980.000, Parco velino Sirente 800.000, Arta 750.000, Saga 540.000,Sport 510.000, Autorità di bacino 200.000. 

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Violenza sessuale, secondo arresto a Pescara

 Violenza sessuale di gruppo, rapina aggravata e lesioni i reati contestati ad un 35enne tunisino arrestato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pescarasulla base di una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale. L'arresto e' avvenuto nell'ambito delle indagini su una violenza sessuale subita il 28 febbraio scorso da una 22enne. A giugno scorso, per lo stesso fatto, fu arrestato un marocchino di 22 anni, riconosciuto grazie all'esame delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza presenti in zona e all'accurata descrizione fornite dalle vittime dell'aggressione. Ai primi di marzo, infatti, la giovane denuncio' di cui l'uno aggredi' l'amico e l'altro la violento'. I due prima di fuggire si impossessarono del telefonino e del portafoglio della ragazza. Dall'ospedale la giovane fu dimessa con una prognosi di 7 giorni per "sospetta violenza sessuale ed un ematoma alla mandibola destra". Il suo amico ebbe una prognosi di 3 giorni. 

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Imprese rosa, un quarto è gestito da donne di origine straniera

Le imprese gestite da donne di origine straniera in Italia sono pari a quasi un quarto del totale delle imprese a titolarita' straniera (poco piu' del 23%). Rispetto alle imprese a guida femminile la loro incidenza e' pero' pari al 9,3% con picchi in alcuni settori: nel tessile-abbigliamento arrivano al 27,2% (quasi 10 mila imprese) e il commercio in cui le imprese guidate da donne di origine straniera sono 1 su 3 (oltre 40 mila). Seguono ristorazione e servizi alberghieri con 15 mila casi. Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto Idos 2017 su immigrazione e imprenditoria presentati oggi a Roma da cui risulta che la componente piu' attiva e' quella cinese, con 21.526 immigrate titolari di ditte individuali. Molto significativa e' la loro presenza nel tessile-abbigliamento con oltre 7 mila titolari, anche se in assoluto il settore piu' importante e' quello del commercio (8.600). Al secondo posto c'e' la componente rumena (9.717) e al terzo il gruppo marocchino (7.411 titolari, di cui oltre 5 mila gstiscono attivita' commerciali), "una smentita della passivita' e dipendenza delle donne originarie di Paese a prevalenza musulmana". Un altro dato interessante e' l'incidenza in alcuni settori di imprenditrici provenienti da Paesi sviluppati, come nel caso dell'agricoltura in cui spiccano titolari provenienti da Germania e Svizzera. Diferenze territoriali. Le imprese guidate da donne di origine straniera si concentrano nelle regioni centro-settentrionali: erano oltre 90 mila attivita' nel 2014 e sono 97 mila nel 2016, ovvero 3 su 4. In testa alla classifica delle regioni c'e' la Lombardia (20.182 nel 2014 e 22.972 nel 2016 ovvero 1 su 6), segue il Lazio (quasi 15 mila imprese femminile immigrate nel 2014 e oltre 16 mila due anni dopo) e al terzo posto c'e' la Toscana (quasi 13 mila nel 2014 e oltre 14 mila nel 2016), che precede Veneto ed Emilia-Romagna. Al Sud vanno segnalate la Campania con 8.500 attivita' guidate da donne straniere nel 2014 e 9.700 nel 2016 e la Sicilia con oltre 7 mila, "fanno pensare che anche in territori difficili sotto vari aspetti le donne immigrate mostrano capacita' di iniziativa". La Toscana e' la regione in cui e' piu' elevata l'incidenza delle donne immigrate sul lavoro in proprio femminile: 13,7%. Prato e' la citta' in cui il fenomeno raggiunge i valori piu' alti: circa 3 mila imprese nel 2014, pari al 38,1% dell'imprenditoria femminile complessiva, specializzata nel tessile-abbigliamento. Firenze e' al secondo posto con circa 4 mila imprese, pari al 18% dell'imprenditoria femminile sul territorio. Trieste e Milano sono al terzo e quarto posto (intorno al 16%), mentre Teramo e Rimini sono nelle posizioni immediatamente successive. Le caratteristiche dell'imprenditoria femminile migrante. Lo sviluppo dell'imprenditoria femminile migrante e' legato a diversi fattori, in primis al sistema di welfare del Paese ospitante. "Secondo alcuni studi la conciliazione vita-lavoro e' la principale motivazione per la quale le donne diventano imprenditrici, ovvero per guadagnare flessibilita' - si legge nel Report - Quando piu' lo Stato sostiene questo bilanciamento tanto piu' le donne sono motivate dal criterio dell'opportunita'. Inoltre, nei Paesi in cui esiste un elevato sostegno all'imprenditorialita', femminile e migrante, esiste un impegno concreto e stabile per la crescita sociale ed economica del Paese". Un altro fattore e' la motivazione personale, "gli uomini diventano imprenditori per migliorare le proprie condizioni di lavoro, le donne per ottenere un equilibrio vita-lavoro e/o opportunita' di lavoro migliori. I motivi principali di uscita sono legati alle motivazioni personali di conciliazione e/o alla perdita dell'impatto sociale generato dall'attivita' di impresa. Secondo gli studi dell'Ocse, le donne diventano imprenditrici per necessita' perche' mancano opportunita' nell'occupazione dipendente, lo fanno per opportunita' quando hanno facile ed equo accesso al mercato del lavoro. In quest'ultimo caso, vi e' un'associazione positiva con un grado di istruzione elevato". Il terzo fattore e' il grado di istruzione, "un basso livello di istruzione porta a considerare la scelta imprenditoriale per motivi di necessita', all'opposto per opportunita'. In Europa le imprenditrici hanno un livello di istruzione superiore ai loro omologhi maschi". Infine, c'e' l'ecosistema del Paese di origine. "La cultura e i valori del Paese di origine caratterizzano l'etnia e quindi la propensione del singolo all'avvio di un'impresa". La promozione. Sia a livello nazionale che europeo sono molti i programmi di promozione dell'imprenditorialita'. "Negli ultimi decenni un numero crescente di questi si concentra sull'imprenditoria migrante e femminile e alcuni di essi offrono non sono incentivi finanziari ma anche servizi di supporto alle imprese, networking e mentoring - si legge nel Report - Gli interventi pero' mirati specificamente all'imprenditoria femminile migrante sono principalmente legati a progettualita' isolate". Sono 130 i programmi/politiche analizzati con caratteristiche e limiti comuni: circa la meta' degli interventi sono generici e non specifici rispetto all'imprenditoria femminile migrante, la maggior parte dei programmi si concentrano quasi esclusivamente su interventi singoli, mentre le sfide richiedono uno scenario piu' olistico, la maggior parte dei servizi forniti si focalizza sulla fase di start up, non considerando il tasso di uscita piu' elevato per l'imprenditoria femminile rispetto alla controparte maschile.

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Bomba artigianale per scardinare un bancomat, presi padre e figlio

 Trasporto e detenzione di materiale esplodente con l'aggravante di aver agito in associazione: sono le accuse per le quali padre e figlio, quest'ultimo di 17 anni, ed una complice donna, tutti risultati residenti in provincia di Foggia, sono stati arrestati la scorsa notte dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Vasto. Viaggiavano su un'Audi A3 di colore bianco e sono stati fermati in una stazione di servizio nei pressi del casello Vasto Nord - Casalbordino dell'A14 e si ritiene che si preparassero ad assaltare sportelli bancomat del territorio abruzzese. Nella perquisizione del mezzo, infatti, e' stato trovato un ordigno esplosivo contenente 450 grammi di polvere pirica, costruito in maniera artigianale, ad alto potenziale detonante (la cosiddetta marmotta), un involucro con circa 15 chilogrammi di chiodi a tre punte, comunemente utilizzati per impedire gli inseguimenti da parte delle Forze dell'Ordine, un manufatto in acciaio da utilizzare come ariete, passamontagna, guanti da lavoro e attrezzi utilizzabili per lo scasso. L'ordigno esplosivo e' stato disinnescato e messo in sicurezza dagli artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Chieti. 

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Prodotti ortofrutticoli spacciati per biologici scoperti dal Nas

 Prodotti ortofrutticoli spacciati per biologici, ma contenenti tracce significative di fitosanitari. E' quanto hanno accertato in un'azienda agricola dell'area frentana i Carabinieri del Nas di Pescara, che hanno proceduto alla denuncia della titolare dell'attivita'. I fatti sono stati accertati al termine di una serie di controlli condotti con il Dipartimento ispettorato centrale della tutela della qualita' e repressioni frodi di Pescara. Dall'ispezione e' emerso che l'azienda commerciava prodotti ortofrutticoli etichettandoli come biologici, mentre invece le analisi di laboratorio hanno dimostrato che all'interno degli stessi vi erano delle tracce significative di fitosanitari

Ed è stato chiuso dalla Asl, dopo un controllo dei Carabinieri del Nas di Pescara, un supermercato in un comune della Val Pescara. I militari hanno appurato che nell'attivita' erano in vendita 200 chilogrammi di pesce in cattivo stato di conservazione. Accertate, inoltre, diverse violazioni di tipo amministrativo, come carenze igieniche nei laboratori per la preparazione di alimenti, l'avvio di un deposito abusivo e l'utilizzo di due furgoni per il trasporto di bevande senza averne dato comunicazione all'autorita' competente. La proprietaria del supermarket e' stata denunciata. Il valore della struttura e' di un milione di euro.

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Vianale (Confartigianato): necessaria un’operazione di marketing territoriale

Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, incontra il direttivo di Confartigianato Pescara, in carica da poco meno di un anno, per fare il punto della situazione sullo stato di salute e sulle esigenze dell'artigianato sul territorio provinciale. "Una rete di artigianato che funziona -dice il governatore- rappresenta la precondizione per rendere attrattivo il territorio: la presenza delle imprese artigiane fa la compiutezza della gradevolezza territoriale". Dopo una breve analisi dei numeri di Confartigianato Pescara da parte del direttore provinciale Fabrizio Vianale, più di 2.000 imprese associate, di cui oltre 400 nel settore del commercio alimentare e non alimentare, e più di 500 pensionati, sono stati toccati diversi temi, a partire dai trasporti e dal turismo. "C'è bisogno di un'operazione di marketing territoriale -ha detto Vianale a D'Alfonso- accompagnata dalla promozione della cultura dell'accoglienza, magari creando una vera e specifica formazione turistica, anche prevedendo degli incentivi fiscali per chi attiva determinati percorsi". 

Sul fronte dei trasporti, al governatore è stato consegnato un documento relativo ai costi delle autostrade A24 e A25, per le quali si chiede una doppia tariffazione per agevolare gli autotrasportatori che operano in regione, alla sicurezza delle due autostrade gestite da Strada dei Parchi e allo sviluppo dei porti ai fini del trasporto intermodale. Dal canto suo, D'Alfonso, ascoltando le istanze degli artigiani, ha sottolineato l'importanza della futura istituzione della zona franca urbana (zfu) a Pescara e della zona economica speciale (zes) in Abruzzo. Il governatore si è inoltre detto disponibile a promuovere un nuovo incontro, prima di Natale, cui prenderanno parte anche il direttore del Dipartimento della Regione competente su artigianato e industria, il presidente della Fira, quello di Abruzzo Sviluppo e quello dell'Arap.

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Edilizia scolastica, miglioramento sismico della scuola Fonte d’Olmo a Montesilvano

Prosegue il percorso di riammodernamento e potenziamento della sicurezza delle scuole di Montesilvano. La Giunta, guidata dal sindaco Francesco Maragno, ha approvato un progetto di miglioramento sismico della scuola Fonte d’Olmo dell’Istituto Comprensivo Rodari.

«Dopo i lavori di miglioramento sismico che abbiamo eseguito nella scuola dell’infanzia De Zelis, il completamento della scuola di via Adda, i lavori conclusi alcune settimane fa nella scuola don Bruno Cicconetti, l’avvio delle procedure per la realizzazione di una nuova scuola in via Sospiri -  ricorda l’assessore all’edilizia scolastica Maria Rosaria Parlione -  stiamo arricchendo questo radicale percorso di riammodernamento del patrimonio scolastico cittadino con un altro importante progetto. Si tratta degli interventi di miglioramento sismico della scuola Fonte d’Olmo, che si compone di due corpi di fabbrica. Il progetto definitivo che abbiamo approvato in Giunta riguarda il corpo più antico dei due».

Il progetto, per un importo complessivo di 300.000 euro, prevede di realizzare interventi di miglioramento dell’indice di vulnerabilità sismica del corpo A. Il corpo B, invece, realizzato nel 2003, presenta già un indice per il quale non occorrono lavori di miglioramento strutturale.

«Il nostro obiettivo -  annuncia la Parlione -  è quello di procedere in tempi strettissimi all’esecuzione della gara per l’affidamento dei lavori, in modo da consegnare la struttura completamente rinnovata già nel prossimo anno scolastico. Vogliamo che tutti i bambini di Montesilvano possano affrontare il proprio percorso scolastico in luoghi sicuri, accoglienti e confortevoli. Così come il luogo di lavoro influisce sulle prestazioni professionali, allo stesso modo, una buona didattica deriva anche dall’ambiente nella quale essa si svolge».  

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Lavoro, finanziati gli incentivi per l’occupazione al sud

Con un rifinanziamento pari a 65 milioni di euro l'Anpal ha garantito la copertura finanziaria dell'Incentivo Occupazione Sud, per le ulteriori richieste dei datori di lavoro privati che perverranno all'Inps entro il 31 dicembre 2017. E' quanto si legge in una nota, L'incentivo, finanziato con le risorse del Fondo sociale europeo relative al Programma operativo nazionale Spao (Sistemi di politiche attive per l'occupazione), ricorda il comunicato, ha il fine di incentivare le assunzioni a tempo indeterminato nel Mezzogiorno. L'ammontare disponibile per l'anno in corso e' pari a 30 milioni di euro per le Regioni "in transizione" (Abruzzo, Molise e Sardegna) e di 500 milioni di euro per Regioni "meno sviluppate" (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Il rifinanziamento ora disposto dall'Anpal aggiunge rispettivamente 10 milioni di euro per le Regioni "in transizione" e 55 milioni di euro per le Regioni "meno sviluppate". Nello specifico, il bonus Sud e' rivolto ai datori di lavoro privati che assumano giovani disoccupati di eta' compresa tra i 16 e i 24 anni oppure lavoratori con almeno 25 anni di eta' privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. L'incentivo si sostanzia in una decontribuzione nel limite massimo di 8.060 euro per lavoratore assunto, da fruire nell'arco di 12 mensilita' a partire dalla data di assunzione. Al 30 novembre 2017, grazie al bonus Sud sono state assunte 113.495 persone, tutte a tempo indeterminato. Nel 73,2% dei casi si tratta di nuovi contratti a tempo indeterminato, nel 21,6% di trasformazioni da tempo determinato e nel 5,2% di nuovi contratti di apprendistato.

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Maltempo, disagi per il forte vento

Il maltempo, in particolare il vento, ha creato disagi soprattutto in provincia di Chieti. A Lanciano, dove ieri sera e' stato aperto il Coc (Centro operativo comunale), due pini alti circa 20 metri, caduti sulla carreggiata in via Santo Spirito e in via per Fossacesia, senza danni a persone, sono stati rimossi per consentire la regolare circolazione. Il Coc resta aperto fino a conclusione di monitoraggi e verifiche sulle scuole. In corso anche controlli dei Vigili del Fuoco su cornicioni e tegole. A Treglio alberi e rami spezzati, insegne pubblicitarie divelte; dalla notte sono in corso interventi per liberare le strade. Problemi in particolare sulla strada di collegamento fra centro storico e contrada Sacchetti e sulla provinciale Castellana. Il sindaco Massimiliano Berghella annuncia per la mattinata controlli su viabilita' comunale, provinciale e statale e invita i cittadini a segnalare eventuali criticita' all'ufficio tecnico del Comune 0872.54132

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Sciopero nella sanita’, aderisce l’intersindacale medici Abruzzo

 "La decisione di scioperare non e' stata presa a cuor leggero. Siamo ben consci della difficolta' di attuare uno sciopero in sanita'. Piaccia o non piaccia e' pero' l'unica arma fra quelle previste dallo Statuto dei Lavoratori e dal Codice di autoregolamentazione dei Servizi Pubblici". Cosi' l'intersindacale abruzzese dei medici sulla partecipazione allo sciopero nazionale degli operatori della sanita' proclamato per oggi per protesta contro "il perseverante de-finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale che mette a rischio il diritto alla salute dei cittadini e umilia la vita professionale del personale sanitario che non ha un rinnovo del Contratto Nazionale da otto anni". Protesta anche contro "il mancato riconoscimento, da parte del Governo, delle condizioni di lavoro gravose e usuranti dei dirigenti medici e l'ostinazione di Regioni e Aziende Sanitarie nel pretendere di ridurre la durata delle ore di riposo minimo e accentuare i carichi di lavoro. Mancano le condizioni per erogare i nuovi Livelli di Assistenza.

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