"Salgono i numeri di Garanzia Over Abruzzo. L'ultima graduatoria di aziende finanziate, la quinta da quando e' partito il bando europeo, porta l'asticella delle assunzioni a tempo indeterminato a quota 743". Lo rende noto la Regione Abruzzo. Nell'attuale graduatoria ci sono quelle aziende che hanno presentato richiesta di assunzione nel periodo 1° febbraio-31 marzo 2017. "E' un bando che mantiene quell'attualita' richiesta dalle aziende - spiega l'assessore alle Politiche del Lavoro Andrea Gerosolimo -. Le circa 750 assunzioni finora finanziate sono il frutto di cinque mesi di lavoro, partiti tra novembre e dicembre quando abbiamo chiesto ai disoccupati abruzzesi di entrare nella piattaforma Borsa Lavoro e alle aziende di programmare piani di sviluppo partendo dall'occupazione stabile. Abbiamo aggiunto poi un impegno preciso concentrando gli sforzi sugli Over 50, prevedendo per loro il massimo dell'incentivo. Delle 743 assunzioni, 193 riguardano gli Over 50, settore particolarmente delicato nel marcato del lavoro". "Ci sono aree di crisi che hanno risposto benissimo al bando - aggiunge l'assessore -. In Valle Peligna e Alto Sangro, per esempio, su circa 50 assunzioni 29 riguardano Sulmona, a conferma di un territorio vivo che vuole uscire dalla crisi e che ha gia' dimostrato in passato, mi riferisco ai contratti di sviluppo, di voler riprendere il percorso di crescita interrotto dalla crisi. Segnali della stessa natura giungono da Chieti (57 richieste di assunzione) da San Salvo (44), da Ortona (30)". Il futuro di Garanzia Over dipende dalla disponibilita' finanziaria. "Tutti i fondi messi a disposizione dalla programmazione Fse sono stati impegnati - sottolinea Gerosolimo -. Abbiamo gia' previsto altri finanziamenti al bando in grado di coprire le domande degli ultimi tre mesi. Dico alle aziende - conclude Gerosolimo - che la misura avra' un suo futuro e soprattutto avra' tutte le coperture finanziarie".
Leggi Tutto »Un Weekend nel Parco: tre giorni di iniziative a Salle
Dal 18 al 20 agosto, in programma a Salle la manifestazione "Un Weekend nel Parco", una tre giorni di festa destinata a grandi e piccini. Tra gli eventi previsti un torneo di briscola a coppie, le "bimbolimpiadi", alle quali potranno partecipare bambini dai 6 ai 12 anni che, divisi in squadre, gareggeranno per vincere i coloratissimi premi; e una gara di torte.
Ad arricchire ulteriormente la manifestazione, sabato 19 agosto, si svolgerà una mostra ornitologica ufficiale, organizzata dall'Associazione Pescarese Ornicoltori e destinata ai parrocchetti ondulati, che vedrà svariati campioni italiani e mondiali concorrere insieme ai loro variopinti e bellissimi pappagallini. La festa si chiuderà domenica 20 pomeriggio con la premiazione dei vincitori e quindi con la degustazione delle torte partecipanti alla gara mattutina. Per informazioni e/o prenotazioni, e' possibile contattare il numero 3288062312.
Istat, in povertà relativa il 10,6% delle famiglie
La stima dell'incidenza della povertà relativa (percentuale di famiglie e persone povere) viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà), che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi. La soglia di povertà per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media mensile pro-capite nel Paese, e nel 2016 è risultata di 1.061,50 euro (+1,0% rispetto al valore della soglia nel 2015, quando era pari a 1.050,95 euro). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale valore sono classificate come povere. Per famiglie di ampiezza diversa il valore della linea si ottiene applicando un'opportuna scala di equivalenza, che tiene conto delle economie di scala realizzabili all'aumentare del numero di componenti (Cfr. Glossario e Nota metodologica). Nel 2016, si stima siano 2 milioni 734mila le famiglie in condizione di povertà relativa (con un'incidenza pari a 10,6% tra tutte le famiglie residenti), per un totale di 8 milioni 465mila individui (14,0% dell'intera popolazione). Di questi, 4 milioni 339mila sono donne (14,0%), 2 milioni e 297mila sono minori (22,3%) e 1 milione e 98mila anziani (8,2%).
L'incidenza della povertà relativa risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2015 in termini di famiglie (da 10,4 a 10,6%) e di persone (da 13,7 a 14,0%); tale stabilità è confermata anche nelle diverse ripartizioni territoriali. L'intensità della povertà nel 2016 è pari a 24,3% e corrisponde ad una spesa media equivalente delle famiglie povere di 803,79 euro mensili; nel 2015 era di 808,36 euro (23,1%). Nel Nord e al Centro l'intensità è in crescita, rispettivamente da 19,9% a 24,7% e da 18,8% a 23,7% mentre nel Mezzogiorno alla più ampia diffusione della povertà si associa una riduzione dell'intensità, che passa da 25,2% a 24,3%. Analogamente alla povertà assoluta, l'incidenza di povertà relativa si mantiene elevata per le famiglie più numerose con 5 o più componenti (30,9%); nel Mezzogiorno il valore raggiunge il 39,7%. In generale, si tratta per lo più di coppie con tre o più figli e di famiglie con membri aggregati, tipologie familiari tra le quali l'incidenza di povertà è pari, rispettivamente, a 28,1% e 19,9% a livello nazionale, arrivando a 34,8% e 30,5% nel Mezzogiorno. Il disagio economico si fa più diffuso se all'interno della famiglia sono presenti figli minori: l'incidenza di povertà è al 20,1% tra le famiglie con due figli minori e al 42,0% tra quelle che ne hanno almeno tre; se queste famiglie sono residenti nel Mezzogiorno sale, rispettivamente, a 26,8% e a 59,9%. Le famiglie di coppie con 1 o 2 figli mostrano valori superiori alla media nazionale (10,9% e 16,8%) così come quelle di monogenitori (13,9%, in particolare nel Mezzogiorno 26,7%) e le famiglie con 2 figli minori del Centro (20,5%).
Valori inferiori alla media nazionale si registrano invece tra i single (5,3%), le coppie senza figli con persona di riferimento di età inferiore ai 65 anni (7,5%) e le famiglie con almeno un anziano (7,8%). Rispetto all'età, le famiglie più colpite sono quelle con persona di riferimento sotto i 45 anni (14,6%); di contro, si rilevano valori inferiori alla media nazionale tra le famiglie con persona di riferimento di 55 anni o più (9,4% tra i 55-64enni e 7,9% tra gli ultra sessantaquattrenni). Per quanto riguarda gli individui, l'incidenza cresce in maniera significativa fra i minori, attestandosi a 22,3% da 20,2% del 2015. Se il livello d'istruzione della persona di riferimento è basso (nessun titolo di studio o licenza elementare) l'incidenza di povertà è elevata, ma in leggero miglioramento rispetto al 2015 (15% da 15,9% del 2015) mentre tra le famiglie con titoli di studio più elevati è inferiore alla media nazionale: 6,3% se la persona di riferimento ha almeno il diploma. La diffusione della povertà relativa tra le famiglie con persona di riferimento in posizione di operaio e assimilato (18,7%) è decisamente superiore a quella osservata tra le famiglie di lavoratori indipendenti (9,0%), sebbene questi ultimi presentino un valore in crescita rispetto al 7,6% del 2015.
I valori più elevati si osservano tra le famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione (31,0%). Rispetto al 2015 l'aumento significativo dell'incidenza riguarda le famiglie del Centro con persona di riferimento con titolo di studio più elevato (diploma e oltre) (6,5% da 4,7% del 2015) e non occupata (7,0% da 5,1% del 2015). Nel Mezzogiorno, invece, si trovano profili di disagio più differenziati: l'incidenza aumenta per le famiglie con tre o più figli minori (quasi una famiglia su tre, pari a 59,9% da 43,7% del 2015) e con persona di riferimento con occupazione indipendente (18,5% da 14,7% del 2015). Tra le famiglie che vivono nei comuni più piccoli (fino a 50mila abitanti ma non appartenenti alla Periferia delle aree metropolitane) si osserva un valore dell'incidenza di povertà relativa pari a 11,8%, più elevato sia della media nazionale sia di quello dei comuni Centro di area metropolitana (5,7%). Questi ultimi mostrano un miglioramento rispetto al valore del 2015 (8,2%). Emerge tuttavia una diversa combinazione di fattori sul territorio: nel Nord e al Centro si ripropone quanto osservato per l'Italia nel suo complesso (valori più elevati - rispettivamente 6,7% e 9,4% - nei comuni fino a 50mila abitanti contro 3,9% e 4,8% dei Comuni metropolitani); nel Mezzogiorno, invece, l'incidenza nei comuni della Periferia dell'area metropolitana e comuni oltre 50mila abitanti (22,2%) è superiore a quella dei comuni più piccoli (fino a 50mila abitanti) (20,4%) e oltre il doppio rispetto a quella dei comuni Centro di area metropolitana (10,3%). L'incidenza di povertà relativa migliora rispetto all'anno precedente per le famiglie residenti nei comuni Centro area metropolitana (da 8,2% nel 2015 a 5,7% nel 2016), in particolate al Nord (3,9% da 7,4%) dove la stessa dinamica si osserva anche per le famiglie di altra tipologia con membri aggregati (15,3% da 22,2% del 2015)
Infine, l'incidenza di povertà relativa è decisamente più elevata nelle famiglie dove sono presenti stranieri, con valori oltre tre volte superiori rispetto alle famiglie di soli italiani (8,5%): nelle famiglie miste è pari a 36,1% (in aumento rispetto al 2015) e in quelle di soli stranieri a 31,5% (Prospetto 17). Tale dinamica è particolarmente marcata per le famiglie miste del Nord (27,1% da 17,9% del 2015) e del Mezzogiorno (58,8% da 40,3% del 2015). Nel dettaglio territoriale, Toscana (3,6%), Emilia-Romagna (4,5%), Valle d'Aosta (4,8%), Lombardia (5,0%), Veneto (5,5%) e Piemonte (6,0%) mostrano i valori più bassi dell'incidenza di povertà relativa e inferiori alla media nazionale (Prospetto 16). La Calabria, discostandosi significativamente dalle altre regioni del Mezzogiorno e dalla media di ripartizione, presenta il valore più elevato (34,9%), seguita da Sicilia (22,8%) e Basilicata (21,2%). La Puglia (14,5%) e l'Abruzzo (9,9%) registrano valori dell'incidenza di povertà relativa statisticamente inferiori rispetto alla media ripartizionale.
La classificazione delle famiglie in povere e non povere, ottenuta attraverso la linea convenzionale di povertà, può essere maggiormente articolata utilizzando soglie aggiuntive, come quelle che corrispondono all'80%, al 90%, al 110% e al 120% di quella standard. Nel 2016 le famiglie "sicuramente" povere (che hanno livelli di spesa mensile equivalente inferiori alla linea standard di oltre il 20%) sono il 5,6%, quota che sale a 10,5% nel Mezzogiorno. È "appena" povero (ovvero ha una spesa inferiore alla linea di non oltre 20%) il 5,0% delle famiglie residenti (9,2% nel Mezzogiorno); tra queste, più della metà (2,8%), presenta livelli di spesa per consumi molto prossimi alla linea di povertà (inferiori di non oltre il 10%); il valore nel Mezzogiorno è pari a 5,5%. È invece "quasi povero" il 7,0% delle famiglie (spesa superiore alla linea di non oltre 20%) mentre il 3,3% ha valori di spesa superiori alla linea di povertà di non oltre 10%, quote che salgono rispettivamente a 11,1% e 5,9% nel Mezzogiorno. Le famiglie "sicuramente" non povere, infine, sono l'82,4% del totale, con valori pari a 90,1% nel Nord, 84,8% nel Centro e 69,2% nel Mezzogiorno
Leggi Tutto »Gli italiani fortunati dimenticano di riscuotere i premi della Lotteria
Gli italiani continuano a dimenticarsi della dea bendata. Anche quest'anno infatti sono stati numerosi, per l'esattezza 120, i premi non riscossi tra quelli assegnati nella classica serata dell'Epifania e quelli dei ricevitori. I premi dell'ultima edizione della Lotteria Italia, i cui termini di riscossione scadevano alla mezzanotte del 10 luglio scorso, dimenticati quest'anno ammontano - ricorda Agimeg - ad oltre 1,2 milioni di euro. Si tratta di una cifra ottenuta dai biglietti non riscossi soprattutto nelle categorie inferiori di premio, visto che tutti i premi di prima categoria, tra cui quello da 5 milioni centrato a Ranica (Bergamo), hanno trovato un proprietario. Non è la prima volta che accade: la storia della Lotteria Italia è piena di 'dimenticanze' milionarie. Dal 2002 a oggi non sono infatti stati riscossi premi per oltre 27,2 milioni di euro. Nell'edizione 2015-2016, sono stati lasciati per strada oltre 2,9 milioni di euro. In particolare, non è stato incassato il secondo premio da 2 milioni di euro vinto a San Nicola La Strada, in provincia di Caserta.
Ma il record in termini assoluti spetta all'edizione 2008-2009, quando un giocatore di Roma non passò a riscuotere addirittura il primo premio da 5 milioni di euro, poi rimesso in palio l'anno successivo. Quell'edizione va ricordata anche per il record negativo di premi non incassati, il cui totale toccò addirittura i 7 milioni di euro. Ma anche nell'edizione 2012 ci fu un clamoroso caso di vincita dimenticata. Non venne infatti mai riscosso il secondo premio da 2 milioni di euro, e in totale furono quasi 3 i milioni lasciati nelle casse dello Stato, mentre nel 2014 furono scordati 1,7 milioni, tra cui il quarto premio finito a L'Aquila. Nelle edizioni ancora precedenti spiccano anche gli oltre 5 milioni non incassati nel biennio 2003-2004. Ammontarono invece a 856 mila euro le vincite non riscosse nell'edizione 2014-2015: per legge, i premi non ritirati entro i 180 giorni dalla data di pubblicazione dei biglietti vincenti in Gazzetta Ufficiale vengono incamerati dallo Stato.
Leggi Tutto »Regione Abruzzo sottoscrive l’intesa sugli incendi coi Vigili del Fuoco
Regione Abruzzo e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco hanno sottoscritto una convenzione con la quale viene disciplinata l'attivita' di spegnimento degli incendi boschivi sul territorio della regione Abruzzo. Il documento e' stato siglato questa mattina, all'Aquila, dal Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso e dal Prefetto dell'Aquila, Giuseppe Linardi, alla presenza del Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco prefetto Bruno Frattasi, del Direttore regionale Abruzzo Giorgio Alocci e dei comandanti provinciali dell'Aquila, Pescara, Teramo e Chieti. Per effetto del Decreto Legislativo n. 177/2016, ai Vigili del Fuoco sono state attribuite specifiche competenze del Corpo Forestale dello Stato in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi, da espletarsi in concorso con le Regioni, anche per quanto concerne l'impiego dei gruppi di volontariato antincendi. La convenzione scaturisce dall'Accordo Quadro Nazionale tra il Governo e le Regioni in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. L'accordo disciplina il potenziamento stagionale delle squadre dei VVF per la specifica finalita' antincendio boschivo, con l'impiego di risorse e personale sul territorio dove sono dislocate ed operanti le squadre antincendio volontarie della Regione. La convenzione prevede anche, nel periodo di maggiore criticita' climatica, gli assetti dei Direttori Operazioni di Spegnimento e del personale di collegamento. Durante il periodo di grave pericolosita' per il rischio di incendi boschivi, individuato dalla Regione nel periodo compreso tra l'1 luglio e il 15 settembre 2017, la Regione attiva presso la sede della Protezione Civile in via Salaria Antica Est, all'Aquila, la Sala Operativa Unificata Permanente (Soup) alla quale e' demandato il coordinamento degli interventi Aib. I VVF si impegnano al potenziamento del dispositivo di soccorso delle forze in campo e all'impiego di personale qualificato per il coordinamento delle attivita' di spegnimento, che operera' anche secondo le disposizioni delle procedure per il concorso della flotta aerea dello Stato. In particolare, la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco mettera' a disposizione nel periodo 24 luglio-3 settembre quattro squadre di cinque componenti nei comandi di L'Aquila, Pescara, Chieti e Teramo. Gli oneri finanziari per il conseguimento degli obiettivi e' quantificato forfettariamente in 450 mila euro a carico della Regione Abruzzo. La sala operativa regionale, che in questi giorni ha rafforzato la propria attivita' di allerta e di vigilanza, e' operativa H24 per tutti i giorni della settimana con il numero verde 800861016.
Leggi Tutto »Processo Ruby Ter, gli atti dello stralcio di Pescara trasmessi a Milano
Il gup del tribunale di Pescara, accogliendo la richiesta delle parti in merito alla incompetenza territoriale, ha disposto la trasmissione degli atti alla procura di Milano relativi alla richiesta di rinvio a giudizio di Miriam Loddo, l'ex 'meteorina' abruzzese accusata di falsa testimonianza nell'ambito del processo Ruby Ter, che vede imputato Silvio Berlusconi, insieme ad altre 30 persone, con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. Il caso di Miriam Loddo era approdato a Pescaradopo che il gup del tribunale di Milano, Laura Marchiondelli, ha spacchettato il procedimento: la maggior parte degli imputati resta a Milano, mentre altre posizioni, che vedono sempre l'ex premier nelle vesti di imputato, erano state trasferite a Torino, Pescara, Treviso, Roma, Siena e Monza. La vicenda riguarda la presunta corruzione di testimoni del processo Ruby, finalizzata a ottenere false testimonianze in favore di Berlusconi. Quanto alla posizione di Miriam Loddo, la giovane abruzzese ha sostenuto che la sera in cui Ruby venne rilasciata dalla questura di Milano e affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti, anche lei era presente. Il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini, ha contestato la circostanza, accusandola di falsa testimonianza.
Leggi Tutto »Cansano: due serate dedicate alla cucina tradizionale abruzzese
Le atttività estive della Pro loco di Cansano (Aq) proseguono con due serate dedicate all'enogastronomia: Agnello Pecora e Transumanza. I piatti della nostra pastorizia. Venerdì 11 agosto 2017 la serata, ospite lo lo chef Clemente Maiorano, che proporrà un menù con antipasto del pastore, gnocchi con ragu' di castrato, zuppa del pastore, pecora "agliu cutture", mentre sabato 12 agosto 2017 ai fornelli si cimenteranno le massaie di Cansano con il menù
sagne in brodo "alla pastora", pancotto, arrosticini, zuppa di legumi, funghi ed agnello. Il tutto accompagnato da vini regionali.
I travolgenti ritmi della D-band, con un repertorio di folk irlandese, taranta e musica popolare italiana, saranno la cornice musicale alle due serate.
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Torre dei Passeri: la chiesa riapre a otto anni dal sisma dell’aprile 2009
La comunità di Torre de’ Passeri si è riunita per condividere e celebrare la riapertura al culto della chiesa della Beata Vergine Maria delle grazie, la chiesa madre gravemente danneggiata dal sisma del 2009. Lo sforzo della comunità è stato grande per trovare i fondi necessari per la ristrutturazione, ma è stata altrettanto grande la gioia oggi alla messa di riapertura.
«Che il Signore possa dimorare in questo luogo, perché in questo luogo rinnovato, restaurato nella bellezza – così come una sposa di adorna per il suo sposo – il Signore possa veramente incontrare la sua sposa, che è la Chiesa, la comunità dei credenti che siamo noi e che siete tutti voi, carissimi fratelli di questa comunità parrocchiale. Sì, perché la sposa si è fatta bella nelle mura, si è fatta bella nei luoghi liturgici e si deve ancora perfezionare nella bellezza – essendoci ancora degli spazi da ristrutturare -, ma soprattutto la sposa – la Chiesa e il popolo santo di Dio – si è fatta bella», ha detto l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, il quale ha riconsacrato l’altare e l’intero luogo di culto, concelebrando la liturgia eucaristica con il parroco don Mauro Pallini e molti altri sacerdoti diocesani, molti dei quali originari del luogo.
"In piccola parte ho partecipato anche io alla gioia di questa comunità, preparando e dirigendo il coro che ha accompagnato cantando e pregando la lunga messa tenuta da Don Mauro Pallini e dal vescovo della diocesi Pescara-Penne Monsignor Tommaso Valentinetti", afferma Marco Vignali, direttore d'orchestra, musicista e compositore.
Al termine della liturgia eucaristica, oltre al presule, anche il sindaco di Torre de’ Passeri Piero Di Giulio, il comandante di stazione dei Carabinieri, i sacerdoti concelebranti e alcuni fedeli hanno sottoscritto il verbale di riapertura e riconsegna della chiesa madre, secondo il diritto canonico: «Quello di ieri – commenta il sindaco Di Giulio – è stato un giorno bello per la comunità torrese che, dopo anni di vicissitudini, ritrova questo edificio dedicato al culto e importante, oltre che dal punto di vista religioso,anche dal punto di vista sociale. Una bella giornata di festa per il paese, dopo gli anni di sacrifici per la funzioni religiose vissute nella limitazione della tensostruttura che avevamo, però la comunità è andata avanti e questo giorno è arrivato».
Un’Estate Qua. Cartellone Estate Tollese 2017
Parte stasera, giovedì 13 Luglio alle ore 21.15, con lo spettacolo di teatro dialettale con il gruppo amatoriale "Lu Passatempe" con lo spettacolo "Accusci tante, accucci poche".
Un'estate Qua. Questo è il nome del tanto atteso cartellone delle manifestazioni estive organizzate dal Comune di Tollo per l'estate 2017 in collaborazione con le associazioni e le imprese locali. Musica, rievocazioni storiche, tradizione, arte, teatro, cultura, spettacoli per bambini, prodotti tipici, promozione del territorio e tanto altro. 24 appuntamenti per 27 serate che si svolgeranno nell'ampio e suggestivo teatro all'aperto, nelle 2 ampie piazze del centro, nel borgo antico e in alcuni spazi recuperati come Parco Marcellina e l'EnoMuseo. Un cartellone variegato, ricco e ampio che verrà realizzato con meno di 20.000,00 € e con il contributo di alcune aziende locali come Cantina Tollo, Vigneti radica e Conad City.
"Con questo programma abbiamo voluto valorizzare le risorse ed i talenti locali e abruzzesi, i prodotti tipici, le tradizioni e le rievocazioni, la cultura e la musica popolare, l'arte collegata al vino e alla gastronomia, lo sport, la musica di qualità, gli spettacoli e le animazioni per bambini", afferma il sindaco Angelo Radica.
L’Aquila, fissato il primo Consiglio Comunale
Il primo Consiglio comunale dell' attuale mandato e' stato convocato dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, per venerdi' 14 luglio, alle 9.30, nell'Aula consiliare 'Tullio De Rubeis' di Villa Gioia. All'ordine del giorno, la convalida degli eletti nella consultazione dell'11 e 25 giugno scorso (Sindaco, Consiglieri comunali, Consigliere straniero aggiunto) e l'elezione del Presidente e dei due vice Presidenti del Consiglio comunale. Successivamente il sindaco Biondi prestera' il giuramento di osservare lealmente la Costituzione e, a seguire, formalizzera' davanti al Consiglio i componenti della Giunta comunale. Infine, l'Aula sara' chiamata a nominare la Commissione elettorale comunale.
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