Redazione Notizie D'Abruzzo

Sosta a pagamento nell’area comunale del centro commerciale Megalo’ 

Sosta a pagamento nell'area commerciale del Megalo': l'ufficio traffico del Comune di Chieti ha emanato l'ordinanza che da' il via alla fase attuativa per istituire parcheggi a pagamento nell'area di proprieta' del Comune attigua al centro commerciale. Lo rende noto l'assessore al traffico e viabilita' Mario Colantonio. In particolare, il provvedimento, che segue una delibera della Giunta comunale dello scorso 6 ottobre, mette a pagamento 859 posti auto, ogni giorno dalle 8 alle 24, precisando che la sosta avra' un costo di 80 centesimi per la prima ora e di 50 centesimi per le successive ore fino ad un massimo di otto ore.

"La fase attuativa proseguira' con il successivo affidamento del servizio alla societa' partecipata 'Chieti Solidale' nei confronti della quale si stanno predisponendo anche gli atti di affidamento per la gestione dei parcheggi cittadini" dice Colantonio. L'effettiva attivazione della sosta a pagamento e' vincolata alla realizzazione della segnaletica a cura della societa' che gestira' il servizio. La stessa provvedera' anche alla relativa manutenzione''. 

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Lanciano, investimenti di 11 milioni di opere pubbliche

Un investimento totale di 11 milioni di euro nelle opere pubbliche gia' appaltate e quelle in partenza, finanziato con fondi comunali e regionali, pari al 60%. Sono alcune delle cifre fatte dal sindaco di Lanciano Mario Pupillo tracciando il bilancio dell'attivita' svolta dall'Ente nel 2017. Solo sulla sicurezza delle scuole, anche con interventi antisismici, sono stati investiti 3,2 milioni di euro. Pupillo ha poi rimarcato "che la pressione fiscale e' rimasta invariata senza alcun aumento di tributi". "Dall'inizio del mio mandato abbiamo pagato un prezzo altissimo sui fondi statali passati da 12 milioni di euro l'anno a 1,5". Il sindaco ha poi ricordato il vice sindaco Pino Valente scomparso lo scorso 26 settembre.

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Federalberghi, 2,6 milioni di persone in viaggio per l’Epifania

Circa 2 milioni e 662 mila italiani (+10,7% rispetto al 2017) saranno in movimento durante il fine settimana dell'Epifania. Nel 95,2% dei casi la destinazione sara' l'Italia, mentre per il restante 4,8% verranno privilegiate mete estere. "Le previsioni sul movimento turistico per la festivita' dell'Epifania, mostrano un Paese che torna ad essere prudentemente ottimista'', dice il presidente di Federalberghi, Bernabo' Bocca alla lettura dei risultati dell'indagine realizzata con il supporto dell'istituto ACS Marketing Solutions

Circa 2 milioni e 662 mila italiani (+10,7% rispetto allo scorso anno) saranno in movimento durante il fine settimana dell'Epifania. Nel 95,2% dei casi la destinazione prescelta sara' l'Italia, mentre per il restante 4,8% verranno privilegiate mete estere. Tra i vacanzieri, 1 milione 455 mila si mettera' in movimento esclusivamente per l'Epifania, 367mila sono gia' in viaggio da Capodanno e ben 840 mila hanno optato per la vacanza "lunga", dal Natale alla Befana. Per coloro che faranno vacanza solo in occasione dell'Epifania, la durata media si assestera' sulle 3,1 notti, con una spesa media pro capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) di 397 euro, di cui 387 euro per chi rimarra' in Italia e 594 euro per chi scegliera' l'estero. Il giro di affari si attestera' sui 577 milioni di euro (contro i 437 dell'Epifania 2017, con un incremento del +32%). L'alloggio preferito sara' la casa di parenti o amici nel 32,7% dei casi (36,7% lo scorso anno), seguito dall'albergo con il 26,1% (rispetto al 20,1% del 2017). Moltissimi italiani (il 47,9%, contro il 28,3% dello scorso anno) hanno prenotato o intendono prenotare la vacanza utilizzando il sito internet dell'albergo o contattando la struttura tramite telefono o e-mail (45,2% vs 12,8%). La prenotazione diretta piace sempre di piu' anche perche' puo' consentire di ottenere soluzioni tagliate su misura e condizioni piu' vantaggiose. A conclusione delle festivita', e' possibile tracciare un bilancio dei motivi di "non vacanza". Il numero di coloro che rinunciano alla vacanza per motivi economici e', come di consueto, consistente (45,2%) ma in netto calo rispetto allo scorso anno (51,1%). Il 21,4% e' rimasto a casa per motivi di salute, il 18,1% per motivi familiari e il 14,3% a causa di impegni di lavoro. Da citare anche un 13,1% che fara' le vacanze in un altro periodo. "Sembra che gli italiani si stiano risvegliando da una sorta di stasi, provocata dall'onda d'urto della crisi, mettendo tra le priorita' il progetto-viaggio, principalmente in Italia e per un periodo di tempo economicamente sostenibile". Spiega ancora il presidente di Federalberghi, Bernabo' Bocca. "Stiamo assistendo all'espressione di un nuovo impulso - aggiunge Bocca - che contribuisce a far superare il timore dell'incognita di spesa cui solitamente si va incontro in occasione di un soggiorno fuori casa." "Lo scenario che si e' configurato conferma il trend di crescita registrato a Natale e Capodanno - prosegue il presidente di Federalberghi - il giro di affari previsto tocca i 577 milioni di euro, con un incremento consistente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". "Con questo non possiamo dire che la crisi sia totalmente alle spalle, ma senza dubbio si evidenzia l'approccio piu' fiducioso dell'italiano in viaggio per le festivita'". "Vale la pena di cogliere il senso di un "avanti tutta" - conclude Bocca - nella consapevolezza che quanto piu' si dara' sostegno concreto al settore che lavora per l'Italia, tanto piu' si potra' proseguire sulla strada dell'ottimismo". L'indagine, realizzata dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell'Istituto ACS Marketing Solutions, e' stata effettuata tra il 1 e il 6 dicembre, ascoltando con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) 3.003 persone maggiorenni, per un campione rappresentativo di oltre 50 milioni di individui maggiorenni ed il campione e' stato costruito in modo da rispettare le quote della popolazione italiana maggiorenne e minorenne, in termini di sesso, eta', grandi ripartizioni geografiche ed ampiezza dei centri abitati. 

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Aeroporto d’Abruzzo, 667.800 passeggeri nel 2017

Per l'aeroporto d'Abruzzo il 2017 si è concluso con un totale di 667.800 passeggeri, con un aumento in percentuale del 16,6% rispetto ai 572.753 totalizzati a fine 2016. Quasi centomila presenze in più rispetto al totale passeggeri del 2016. L'intero 2017 ha registrato un incremento costante del volume di utenti che hanno utilizzato lo scalo abruzzese per volare verso le destinazioni nazionali ed internazionali raggiungibili da Pescara. Per il 2018 è prevista l'attivazione di Ryanair a partire da aprile di collegamenti aerei fra Pescara Malta e Varsavia con voli diretti bisettimanali. A seguito di un accordo siglato con la compagnia Mistral Air l'aeroporto d'Abruzzo ha avviato a partire dallo giugno collegamenti con le maggiori isole italiane. L'attivazione dei voli per la Sicilia e la Sardegna, raggiungibili tutto l'anno con voli diretti plurisettimanali, risponde all'esigenza di diversificare le rotte operate da e per lo scalo abruzzese. 

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Migranti, De Martinis: Con la chiusura dei Centri di accoglienza straordinaria, oggi a Montesilvano 50 migranti

«I benefici dello SPRAR (il Sistema di protezione rifugiati e richiedenti asilo) sono molteplici e soprattutto già evidenti. Grazie a questa tipologia di accoglienza, infatti, i due CAS, i centri di accoglienza straordinari che per anni sono stati aperti negli hotel Ariminum ed Excelsior, e che hanno ospitato oltre 350 uomini, sono ora definitivamente chiusi, e i migranti sono stati trasferiti in altre strutture regionali. Nella nostra città attualmente accolte 51 persone, tra donne, bambini e uomini».  A dichiararlo è il vicesindaco Ottavio De Martinis. «La ricerca di immobili per ampliare ulteriormente la rete di accoglienza dello SPRAR è costante, tanto da aver aperto un avviso pubblico per individuare nuove sedi, che non presenta termini di scadenza. Questo ci permetterà di ridurre al minimo il numero dei migranti accolti in ciascuna struttura. Con lo SPRAR attiviamo un’accoglienza numericamente controllata, entro un massimo di 161 tra donne, uomini e bambini.  Queste persone vengono accolte in diverse strutture diffuse su tutto il territorio, proprio per non dare vita a concentrazioni a cui siamo stati purtroppo abituati fino ad oggi.  Abbiamo voluto fortemente entrare a far parte della rete SPRAR – specifica ancora De Martinis – per sviluppare un progetto di accoglienza, risultato il migliore su scala nazionale, secondo una valutazione ministeriale e  gestito da  Azienda Speciale e dall'Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice che vedrà i profughi costantemente impegnati in attività formative e professionali, in attività gratuite per lavori socialmente utili».

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Il sindaco di Lanciano non si candida alle Politiche

Il sindaco di Lanciano Mario Pupillo (Pd), presidente della Provincia di Chieti, non si candidera' alle Politiche 2018. L'annuncio e' stato fatto oggi in Municipio dal presidente del consiglio comunale Leo Marongiu (Pd) a margine della conferenza stampa che lo stesso Pupillo ha indetto, presenti tutti gli assessori, per tracciare il resoconto amministrativo 2017. "Il sindaco, ha detto Marongiu, ha inteso non partecipare alla prossima competizione elettorale con senso di responsabilita', pur avendone titoli e capacita', decidendo di non interrompere il mandato fino alla scadenza del 2021". 

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Rincari autostrade, D’Alfonso: è un aumento giuridicamente insostenibile

"Auspichiamo l'apertura di un dossier da parte dell'Autorita' dei Trasporti che spinga poi ad una revisione normativa che imponga un limite invalicabile per quanto riguarda l'aumento dei pedaggi autostradali. Questo e' un aumento giuridicamente insostenibile poiche' avra' solo l'obiettivo di uccidere la vita autostradale". A sostenerlo e' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, che ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio e al Presidente dell'Autorita' di Regolazione dei Trasporti Andrea Camanzi, in cui chiede un intervento in merito all'aumento del 12,89% dei pedaggi autostradali sull'A24 e A25.

"Siamo davanti ad una grande anomalia che fa male all'autostrada - ha spiegato D'Alfonso in una conferenza stampa - e che produce all'allontanamento delle utenze e dei pendolari. Con questo aumento di pedaggi, scendera' il numero delle utenze, ed e' come immaginare che il bar dell'ospedale faccia pagare venti euro per un caffe'. Sono preoccupato che al fianco della possibile discesa delle utenze ci sia anche una discesa della qualita' manutentiva: scenderanno le utenze e con esse si abbasseranno le consistenze economiche, anche quelle che saranno destinate alla sicurezza e alla vita autostradale. Noi dobbiamo sapere - ha aggiunto - che c'e' un limite che e' quello del 2% di integrazione annua. Questo limite doveva essere stabilito nel 2001 quando si tenne la gara d'appalto, e ora noi lo vogliamo recuperare adesso, da una parte operando per i pendolari con un progetto di convenzione e dall'altra portando, con istruttoria aperta dall'Autorita' dei Trasporti, ma anche con le Commissioni competenti dell'Europa, a fare in modo che l'autostrada sia vissuta come una infrastruttura che ci tolga dall'isolamento. Bisogna vedere da un punto di vista normativo quale deve essere l'indice che non puo' essere valicato". 

Il presidente della Regione Luciano D'Alfonso questa mattina ha mostrato ai giornalisti, nel corso della conferenza stampa tenuta a Pescara, la lettera inviata alle autorita' nazionali politiche e alle Commissioni Europee, avente come oggetto l'aumento del pedaggio autostradale sulle autostrade A24 e A25. "Faccio riferimento - scrive D'Alfonso nella missiva - all'increscioso e notevole aumento del pedaggio autostradale del 12,89% che, in questi giorni, ha comprensibilmente scatenato il malcontento dei cittadini abruzzesi, utenti delle autostrade A24 e A25, per i quali tale infrastruttura rappresenta l'unica modalita' di connessione veloce, funzionale e capillare, capace di toglierci dall'isolamento regionalista. Mi appello - scrive ancora il presidente della Regione Abruzzo - ai poteri esercitati da Codesta Spettabile Autorita' di Regolazione dei Trasporti, che la stessa Autorita' provveda a definire, se ritenuto necessario, in relazione alle condizioni di concorrenza effettivamente esistenti nei singoli mercati dei servizi dei trasporti nazionali e locali, i criteri per la fissazione da parte dei soggetti competenti delle tariffe, dei canoni, dei pedaggi, tenendo conto dell'esigenza di assicurare equilibrio economico delle imprese regolate, l'efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese, i consumatori". In un'altra parte della lettera, D'Alfonso dice che "con questa integrazione economica insopportabile che allontana i cittadini abruzzesi dall'utilizzo dell'infrastruttura si rischia di avere un vertiginoso calo dell'utenza con una conseguente riduzione di redditivita' e aumento del rischio di insicurezza strutturale dell'Autostrada. In ragione della gravita' e dell'impatto negativo che questo meccanismo genera, dobbiamo lavorare con urgenza per apre in modo che il pedaggio annuale necessario alla copertura delle spese di personale, investimento e manutentive, trovi una rivisitazione contrattuale a garanzia degli utenti anche attraverso un intervento del corpus normativo europeo e nazionale. Per tali ragioni - - ha concluso il presidente della Regione Abruzzo - nello spirito di una leale collaborazione, auspico un Vostro immediato e risolutivo intervento a favore delle esigenze della collettivita' abruzzese che rappresento". La lettera e' stata inviata, fra gli altri, al Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, al Presidente dell'Autorita' di Regolazione dei Trasporti Andrea Camanzi, al Commissario Europeo per la Concorrenza Margrethe Vestager, al Commissario Europeo per i Trasporti Violeta Bulc e al Commissario Europeo per la Politica Regionale Corina Cretu. 

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La Befana del Vigile diventa maggiorenne a Montesilvano

Compie 18 anni la Befana del Vigile, l’iniziativa di solidarietà organizzata dal Comando della Polizia Locale di Montesilvano, nell’ambito della manifestazione “Solidarietà e Sport”. Dal 4 al 6 gennaio, i vigili allestiranno un gazebo nel piazzale antistante il supermercato Oasi di Montesilvano, dalle 8:30 alle 20, per raccogliere derrate alimentari. «Grazie alla volontà di tutte quelle persone che vogliono essere di nuovo con noi  -  spiega Roberto Marzoli, mister del gruppo sportivo di calcio a 5 del comando e coordinatore dell’iniziativa -  riusciamo attraverso lo Sport con la partecipazione al “Trofeo San Sebastiano 2018”, torneo interforze di calcio a 5, ad abbattere anche se solo per qualche giorno il muro dell’indifferenza, rafforzando il senso di solidarietà, di amicizia, di aggregazione e collaborazione tra le Forze di Polizia».

Al Trofeo Interforze parteciperanno dal 17 al 20 gennaio: Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato ed il Gruppo Sportivo della Polizia Municipale di Montesilvano. L’evento si concluderà il 20 gennaio con la celebrazione della Santa Messa in onore di San Sebastiano protettore dei Vigili Urbani d’Italia.

«La Befana del Vigile -  spiega l’assessore alla Polizia Locale, Valter Cozzi -  è un appuntamento consolidato per la nostra collettività. Ogni anno i montesilvanesi danno prova di grande altruismo e solidarietà. In questa bella storia, avviata 18 anni fa, sono state devolute, con le molteplici iniziative organizzate, 170 tonnellate di alimenti ed un valore di circa 78.000 euro ad associazioni, case famiglia, reparti ospedalieri ed altre organizzazioni benefiche. L’invito, a tutta la comunità, è a fare sempre meglio, per dare aiuto a chi ne ha bisogno».

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I governatori e i social network, per D’Alfonso buona performance

Circa 5 milioni di pagine indicizzate, poco meno di 3 milioni di follower sui principali siti di networking, quasi 42 mila risultati conteggiati su youtube. Sono questi i numeri generati dai governatori delle regioni italiane alla base del Regional Popularity Index di Demoskopika per il 2017. Tre i presidenti sul podio per popolarità complessiva misurata dal sistema di rating di Demoskopika: Debora Serracchiani, Marcello Pittella e Luca Zaia. Maglia nera, sul versante opposto, al governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino. Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia) risulta, in assoluto, la più popolare tra tutti i suoi colleghi delle altre realtà territoriali dimostrando di possedere, più di tutti, una maggiore popolarità su web e social. Per lei il Regional Popularity Index ha raggiunto il valore massimo ottenuto, ossia 124,6, su cui pesano significativamente i posizionamenti ottenuti dalla governatrice del Friuli Venezia Giulia al vertice delle classifiche parziali di tre dei cinque canali osservati: facebook, twitter e google search. Spiccano, nel dettaglio, al momento della rilevazione, gli oltre 193 mila like sulla sua pagina di facebook, i 291 mila follower di twitter e ben 353 mila pagine indicizzate su google. A seguire, a debita distanza, Marcello Pittella (Basilicata) che, forte principalmente del suo primato italiano su youtube, risultando in relazione alla popolazione residente tra i più presenti, ottiene il secondo posto nel medagliere del Regional Popularity Index con un valore pari a 108,3. A completare il podio della social popularity, il governatore del Veneto, Luca Zaia. A lui, il sistema di misurazione ideato da Demoskopika, attribuisce un valore pari a 105,1 merito principalmente del primo posto nell'instagram ranking e del secondo posto nel facebook ranking ottenuto grazie ad una dote complessiva di circa 312 mila like e follower. 

Buone perfomance di popolarità, inoltre, per altri quattro governatori regionali, con valori al di sopra della media. Si tratta di Giovanni Toti (Liguria) con un valore pari a 102,3, Luciano D'Alfonso (Abruzzo) con un valore pari a 100,9, Catiuscia Marini (Umbria) con un valore pari a 100,3 e Michele Emiliano (Puglia) con un valore pari a 100,1. Nella parte centrale del Regional Popularity Index si collocano, in ordine decrescente nel sistema di misurazione, altri sette governatori: Paolo Di Laura Frattura (Molise) con un valore pari a 99,9, Vincenzo De Luca (Campania) con un valore pari a 99, Nicola Zingaretti (Lazio) con un valore pari a 98,9, Enrico Rossi (Toscana) con un valore pari a 98,2. E, a seguire, Mario Oliverio (Calabria) con un valore pari a 97,7, Nello Musumeci (Sicilia) con un valore pari a 96,3 e Francesco Pigliaru (Sardegna) con un valore pari a 94,9. In coda alla classifica, infine, con risultati e perfomance più deludenti in relazione alla loro popolarità sul web, il governatore della Lombardia, Roberto Maroni che ha ottenuto un valore pari a 92,2 seguito verso il basso della classifica generale da Luca Ceriscioli (Marche) con un valore pari a 92,1, Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) con un valore pari a 91,4 e, infine, Sergio Chiamparino (Piemonte) con un valore pari a 91. 

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Il rialzo dell’euro frena le esportazioni Made in Italy negli Stati Uniti

Il rialzo dell’euro frena le esportazioni Made in Italy negli Stati Uniti dopo che nel corso del 2017 si è registrato un aumento complessivo del 9% per un importo record di circa 40 miliardi di euro. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento al tasso di cambio dell’euro che ha raggiunto nei confronti del dollaro il livello massimo da tre anni.

 La nuova strategia Usa 'America First' - sottolinea la Coldiretti - sembra avere i primi effetti in una politica monetaria aggressiva che rischia di costare caro all’ Italia. Gli Stati Uniti - continua la Coldiretti - sono di gran lunga il principale mercato di riferimento per il Made in Italy fuori dall’Unione Europea con un impatto rilevante anche per l’agroalimentare. Le esportazioni di cibo e bevande dall’Italia sono aumentare del 6% nel 2017 per un totale di circa 4 miliardi di euro, il massimo di sempre. Gli Usa, continua la Coldiretti, si collocano al terzo posto tra i principali italian food buyer dopo Germania e Francia, ma prima della Gran Bretagna. Il vino, conclude la Coldiretti, risulta essere il prodotto più gettonato dagli statunitensi, davanti a olio, formaggi e pasta.

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