Redazione Notizie D'Abruzzo

Inflazione, Istat: stima confermata, a dicembre prezzi +0,4% su mese e +0,9% annuale

A dicembre 2017, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,4 per cento su base mensile e dello 0,9 per cento rispetto a dicembre 2016 (stessa variazione tendenziale di novembre). La stima preliminare è confermata. Lo rende noto l'Istat. In media, nel 2017 i prezzi al consumo registrano una crescita dell'1,2 per cento dopo la lieve flessione del 2016 (-0,1 per cento). L'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, si attesta a +0,7 per cento, un tasso solo di poco più elevato rispetto a quello del 2016 (+0,5 per cento). La stabilità dell'inflazione a dicembre 2017 è diffusa tra le diverse tipologie di prodotto. Fa eccezione l'accelerazione della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,8 per cento, da +2,2 per cento di novembre) bilanciata dal rallentamento della crescita dei prezzi sia dei Beni alimentari non lavorati (+2,4 per cento, da +3,2 per cento del mese precedente) sia dei Beni energetici non regolamentati (+4,4 per cento da +5 per cento di novembre).

A dicembre sia l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sia quella al netto dei soli beni energetici confermano le stesse variazioni registrate nel mese precedente (rispettivamente +0,4 per cento e +0,6 per cento). L'incremento su base mensile dell'indice generale è dovuto prevalentemente agli aumenti dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,5 per cento), cui si accompagna quello degli Energetici non regolamentati (+0,6 per cento), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4 per cento) e degli Alimentari non lavorati (+0,3 per cento).Su base annua, la crescita dei prezzi dei beni si riduce a +1,1 per cento (da +1,3 per cento di novembre) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi accelera di un decimo di punto percentuale (+0,6 per cento da 0,5 per cento). Il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si conferma quindi negativo e pari a -0,5 punti percentuali (era -0,8 a novembre).

 L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,3 per cento su base mensile e dell'1,0 per cento su base annua (era +1,1 per cento a novembre), confermando la stima preliminare. La variazione media annua del 2017 è pari a +1,3 per cento (era -0,1 per cento nel 2016). Nel quadro di ripresa dell'inflazione che caratterizza il 2017, diversamente dal 2016 sono le famiglie con minore capacità di spesa a registrare una variazione dei prezzi al consumo lievemente più elevata (un decimo di punto percentuale) rispetto a quelle con maggiore capacità di spesa: per le prime l'inflazione media annua è pari a +1,4 per cento mentre per le seconde si attesta a +1,3 per cento. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,3 per cento su base mensile e dello 0,8 per cento su base annua. La variazione media annua relativa al 2017 è pari a +1,1 per cento (era -0,1 per cento nel 2016). 

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Nasce il coordinamento degli enti di promozione sportiva regionale in Abruzzp

Una nuova entitá sportiva si affaccia nel panorama regionale, in perfetta armonia con i principi fondamentali ed i programmi del CONI. Fortemente voluto da diversi rappresentanti degli Enti regionali, l’Organo darà seguito al lavoro svolto negli anni passati dall’omonima organizzazione che spesso si riuniva e si rapportava con le Istituzioni al fine di sviluppare azioni tese alla promozione dello sport in regione attraverso il volontariato sportivo, l’accrescimento dell’associazionismo, i valori della gratuità e del servizio alla persona in tutte sue fasi della vita. Il Coordinamento sarà guidato da Andrea Padovani dell’AICS, in qualità di Coordinatore, e da Simone D’Angelo dell’ENDAS, Vice Coordinatore, e vi aderiscono tutti gli Enti riconosciuti dal CONI che si impegnano a rispettare il Regolamento attraverso l’esplicita volontà di aderirvi. L’obiettivo è quello di sviluppare un’adeguata politica sportiva nel territorio in linea con i valori comuni e caratterizzanti l’associazionismo sportivo, con particolare attenzione alla costituzione e alla crescita di associazioni e società nelle zone che ne sono carenti, organizzando attività sportive, ludiche, ricreative e solidaristiche. Sarà fondamentale migliorare i rapporti con le Federazioni, le Discipline Associate e le Istituzioni tutte, tramite convenzioni e accordi finalizzati alla crescita della cultura sportiva in regione. Ad oggi il Coordinamento è composto, oltre ai nomi giá citati, da Alfredo Pellecchia (ACSI), Gavino Truddaiu (ASI), Angelo De Marcellis (CSI), Ugo Salines (CSEN), Roberto Standoli (MSP ITALIA) e Alberto Carulli (UISP).

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Lanciano, protestano i sindacati di polizia penitenziaria, 14mila giorni di ferie non godute 

Astensione dalla mensa di servizio al carcere di Lanciano: e' la protesta proclamata dai sindacati di polizia penitenziaria Uil-Sappe-Osapp-Sinappe-Cnpp e Csil contro la prevista riapertura di un reparto per la detenzione comune chiuso da anni. "Nuovamente l'Amministrazione ha deciso unilateralmente di ignorare i diritti dei lavoratori e pensare solo a una parte del problema - scrivono i sindacati in una nota - ovvero agli spazi detentivi. Le organizzazioni sindacali di Lanciano non ci stanno, non si possono comprimere i diritti dei lavoratori. Con il nuovo reparto non si riuscira' a garantire che il 50% delle ferie spettanti e ogni lavoratore vedra' negarsi il sacrosanto diritto al recupero psicofisico, in aggiunta agli oltre 14.000 giorni di ferie non godute degli anni precedenti". "A oggi ogni dipendente ha in media 100 giorni di ferie non godute da recuperare - informano ancora i sindacati - e secondo l'Amministrazione Penitenziaria dovremmo accettare la diminuzione delle ferie annua. La riunione urgente di oggi con il direttore del carcere non ha portato a nulla, pertanto la protesta prosegue con la richiesta d'incontro urgente anche al Provveditore, che pochi mesi fa ci aveva garantito che non era stata disposta l'apertura di nessun nuovo reparto. Inoltre prevediamo un sit-in di protesta nei prossimi giorni. Chiediamo: invio di personale in missione per garantire lo smaltimento delle ferie arretrate, invio del personale indispensabile per gestire il nuovo reparto, almeno 15 unita', e rivisitazione dei posti di servizio in base al personale effettivamente a disposizione". 

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Lanciano, atti vandalici e furto al Centro di aggregazione psico-sociale

 Atti vandalici e furto al Centro di aggregazione psico-sociale a Sant'Onofrio di Lanciano. La scoperta alla riapertura dopo le vacanze natalizie. "Quanto accaduto e' squallido" dice lo psichiatra referente Danilo Montinaro. Al centro diurno e di aggregazione sono ospitati una trentina di ragazzi. Dopo aver forzato gli ingressi i ladri hanno messo a soqquadro tutti gli ambienti e rubato i lavori realizzati dai ragazzi, utensili elettrici, attrezzi e prodotti di ferramenta per il laboratorio di arte-terapia, stereo e due stufe, tra cui quella a pellet, unica fonte di riscaldamento. Il danno stimato e' di 4 mila euro. La Polizia indaga dopo avere svolto un sopralluogo. 

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Smog a Pescara, convenzione fra sei Comuni per ridurre l’inquinamento

Un'associazione e un convenzione dei sei comuni dell'area metropolitana per studiare misure per contrastare il problema smog a Pescara e comuni limitrofi. E' l'obiettivo della riunione  voluta dal sindaco, Marco Alessandrini che ha riunito i colleghi di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, di Montesilvano, Francesco Maragno, di Spoltore, Luciano Di Lorito, di Citta' Sant'Angelo, Gabriele Florindi, e di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci. Al Tavolo di lavoro anche gli assessori comunali di Pescara, Simona Di Carlo (Politiche Ambientali) e Stefano Civitarese (Mobilita' e Viabilita'), per l'Arta Abruzzo il direttore, Francesco Chiavaroli. "Occorre il coordinamento della Regione Abruzzo e la creazione di parcheggi di scambio" ha detto Marinucci. "Credo che quello di oggi debba diventare un tavolo strutturato e permanente - ha dichiarato Di Lorito - Abbiamo parlato anche di eventuali misure quali targhe alterne, spegnimento delle auto ai semafori e allargamento del bike sharing ai comuni confinanti con Pescara". Per Luciani "questa associazione di comuni e' probabilmente la strada migliore per affrontare un problema che non riguarda solo Pescara, ma tutta l'area metropolitana con oltre 260mila residenti". "Con la nascita di un'associazione di comuni - ha aggiunto Maragno - metteremo a punto un decalogo di provvedimenti e buone maniere da sottoporre alla cittadinanza. Nella nostra citta' speriamo di partire a breve con la filovia leggera". 

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Hotel Rigopiano, il verbale del Comitato Operativo Regionale per le Emergenze tra le carte degli inquirenti

 C'e' anche il verbale del Core, il Comitato Operativo Regionale per le Emergenze, del 18 gennaio 2017, tra le carte acquisite a suo tempo dagli inquirenti, ed inserito in un ulteriore filone di inchiesta su Rigopiano che riguarda la Carta Valanghe mai realizzata dalla Regione Abruzzo. Si tratta del verbale della riunione del primo pomeriggio tenutasi alla Provincia di Pescara, alla presenza non solo dell' ex prefetto Francesco Provolo, ma anche del presidente della Regione Luciano D'Alfonso. Gli inquirenti hanno ritenuto ininfluente il contenuto della riunione ai fini dell'emergenza in quanto il Core e' si' istituito da legge regionale per eventi di calamita' naturale ma, mancando sia il Piano Regionale Rischi sia la Carta Valanghe, mai redatti, nulla avrebbe potuto stabilire o valutare anche in caso di Rigopiano. Diverso e' il suo utilizzo per le vicende che riguardano la mancata realizzazione della Carta di rischio per le valanghe

"La viabilita' allo stato non preoccupa particolarmente, anche se il Prefetto ha disposto il fermo di mezzi pesanti in alcune zone per non intralciare i soccorsi". E' quanto comunicato dall'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, tra le 15.40 e le 17.25 del 18 gennaio scorso, mentre l'Hotel Rigopiano di Farindola stava per essere travolto da una valanga, durante la riunione del Centro operativo regionale per le Emergenze (Core), convocata dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso. E' quanto emerge dalla trascrizione contenuta nel verbale della riunione che si tenne nel Palazzo della Provincia di Pescara . "Il Prefetto di Pescara comunica molte criticita' a Montebello - si legge nel documento - i Carabinieri e i Vigili del Fuoco stanno intervenendo e la Provincia sta coordinando gli interventi". Il verbale prosegue con la segnalazione di "difficolta' per raggiungere le case isolate" e della situazione piu' critica legata alla "mancanza di energia elettrica", per poi concludersi con un riferimento ai "problemi che sicuramente ci saranno per il fiume Pescara e per Spoltore.

Nel lungo elenco di emergenze contenuto nel verbale della riunione del Centro operativo regionale per le Emergenze (Core), convocata dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, nella Sala Tinozzi del Palazzo della Provincia di Pescara non ci sarebbe l'hotel Rigopiano. "In relazione all'emergenza in atto - si legge nel verbale - causata dall'eccezionale precipitazione nevosa che ha colpito l'intero territorio regionale, aggravata dall'evento sismico verificatosi nella mattinata". La seduta si apre alle 15.40 del 18 gennaio e si chiude alle 17.25, piu' o meno mezzora dopo che una valanga ha travolto l' Hotel Rigopiano, causando la morte di 29 persone. In quelle ore l'Abruzzo e' flagellato da una miriade di criticita' segnalate da sindaci e amministratori, molti dei quali presenti alla riunione del Core, ma anche da semplici cittadini. Rigopiano non viene considerata tra quelle emergenze. Nel verbale si fa riferimento alle "forti criticita' nel versante Vestino della Provincia di Pescara e in quello della Maiella", alla situazione di Chieti, sommersa dalla neve, dove "per aprire i varchi nel centro storico" si stanno utilizzando i militari, al "crollo in un supermercato" a Penne, alle "110.000 utenze disalimentate", agli interventi effettuati ad Arsita, dove "un bambino e' stato tratto in salvo a seguito di un crollo", e a molti altri fronti alle prese con gravi problemi. Il presidente D'Alfonso "chiede se Anas ha la disponibilita' di personale capace di portare le turbine che si stanno recuperando" e "riferisce che ha fatto intervenire l'esercito per cinque situazioni piu' gravi: Chieti, Atri, Cellino Attanasio, Castellalto e Civitella del Tronto". Inoltre "assicura che chiedera' il riconoscimento dello stato di emergenza". 

Nel verbale, inoltre, si legge che il presidente D'Alfonso, insieme al segretario particolare Claudio Ruffini, "informa che stanno arrivando le turbine, che saranno distribuite (vedere allegato) tecnicamente secondo l'istruttoria degli organi competenti ad opera del Centro operativo di soccorso ed emergenza". Nell'allegato e' scritto che ci sono "due turbine che provengono da Anas" e che la prima "viene portata su Pescara verso i comuni di Farindola, Villa Celliera e Montebello", con l'appunto che "se ne sta occupando Sarra, sindaco di Bolognano". La seconda turbina sarebbe invece destinata verso i comuni della Val Fino, nel Teramano. Sempre nel verbale vengono poi indicate altre due turbine provenienti da Strada dei Parchi e altre tre turbine in arrivo da Autostrade per l'Italia, tutte destinate verso localita' distanti da Farindola. La richiesta di intervento dell'hotel Rigopiano e' in una mail delle 15:44, poco prima del disastro, firmata dall'Amministratore unico, Bruno Di Tommaso e indirizzata al prefetto, al Presidente della provincia di Pescara, al Comando della Polizia Provinciale di Pescara e al sindaco del Comune di Farindola. "Con la presente comunichiamo che a causa degli ultimi eventi la situazione e' diventata preoccupante. In contrada Rigopiano ci sono circa 2 metri di neve e nella nostra struttura al momento 12 camere occupate (oltre al personale). Il gasolio per alimentare il gruppo elettrogeno dovrebbe bastare fino a domani, data in cui ci auguriamo che il fornitore possa effettuare la consegna. I telefoni invece sono fuori servizio. I clienti sono terrorizzati dalle scosse sismiche e hanno deciso di restare all'aperto. Abbiamo cercato di fare il possibile per tranquillizzarli ma, non potendo ripartire a causa delle strade bloccate, sono disposti a trascorrere la notte in macchina. Con le pale e il nostro mezzo siamo riusciti a pulire il viale d'accesso, dal cancello fino alla Ss42. Per quanto sopra, consapevoli delle difficolta' generali, chiediamo di predisporre un intervento al riguardo. Certi della vostra comprensione, restiamo in attesa di un cenno di riscontro". 

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Vasta operazione antidroga dei carabinieri di Pescara

E' stata smantellata a Pescara dai carabinieri un'organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione, denominata "Sparta", ha portato a 14 arresti (13 in carcere e 1 ai domiciliari), di cui tre sono ancora da eseguire. Nel corso dell'attivita' del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Pescara, che ha preso il via nell'ottobre del 2015, sono stati eseguiti anche 6 arresti in flagranza di reato. In totale sono 45 gli indagati, tra cui tre minorenni. Nel corso delle indagini e' stata sequestrato oltre 1,5 kg di droga (cocaina, marijuana e hashish). Il giro di affari e' di circa un milione di euro, con 10 kg di droga smerciata. La centrale dell'attivita' di spaccio e' stata individuata nei quartieri Rancitelli e San Donato e fa capo alla famiglia di origine Rom Spinelli.

I carabinieri hanno accertato decine e decine di episodi di cessione di droga. Due i canali di approvvigionamento: albanese e criminalita' meridionale. Gli arresti e le perquisizioni odierne (28) hanno interessato Pescara e le province di Bari, Reggio Calabria, Roma, Napoli e Chieti. Impiegati 150 carabinieri, le Unita' cinofile e l'elicottero. L'ordinanza di custodia cautelare e' stata emessa dal gio del Tribunale di Pescara Nicola Colantonio, su richiesta del pm Andrea Papalia. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati, stamane, nel corso di una conferenza stampa dal comandante die carabinieri di Pescara, Colonnello Marco Riscaldati, dal maggiore Massimiliano Di Pietro e dal colonnello Gaetano La Rocca. 

Le indagini hanno preso il via dall'attivita' di monitoraggio del territorio e dagli accertamenti su persone dedite alla commissione di rapine a distributori di carburante "i cui proventi venivano impiegati per acquistare droga". Secondo i carabinieri, uno dei due canali di approvvigionamento della droga faceva capo ad un calabrese, sfuggito all'arresto perche' latitante da diversi mesi. In via Rio Sparto e in via Lago di Capestrano era stata creata una vera e propria centrale di spaccio. Gli investigatori hanno infatti rilevato un via vai continuo di clienti, appartenenti a tutte le fasce di eta' e ceto sociale. L'organizzazione utilizzava anche un collaudato sistema di "vedette", che vigilava sull'eventuale arrivo delle forze dell'ordine . Da queste postazioni, inoltre, venivano filtrati e selezionati i clienti. "Con questa operazione - ha commentato il colonnello Riscaldati - crediamo di aver inferto un duro colpo all'attivita' di spaccio di droga nella citta' di Pescara, che si conferma importante centro di smercio, e provincia. Nel 2017 - ha sottolineato - come Arma dei Carabinieri di Pescaraabbiamo arrestato oltre 80 persone, sequestrando in totale oltre 40 kg di droga. Questo vuol dire che a Pescara circola droga, con un consumo consistente anche nella provincia". 

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Gasdotto Snam, il sindaco di Sulmona ritira le dimissioni

Il sindaco di Sulmona Annamaria Casini ha ritirato le dimissioni e resta così alla guida dell'amministrazione comunale: lo ha annunciato in una conferenza stampa spiegando le ragioni che l'hanno portata a tornare sui suoi passi dopo avere annunciato le dimissioni per protestare contro il via libera del Governo al progetto Snam per le realizzazione di una centrale di compressione a Sulmona. "La scelta di dimettermi, presa da me, senza coinvolgere la maggioranza, e' stata dettata da dolore e protesta per il fatto che il consiglio dei ministri, tenendo tutti all'oscuro, avesse adottato la delibera favorevole alla realizzazione della centrale Snam - ha spiegato il sindaco - una circostanza che ha dimostrato tutta l'impotenza degli amministratori locali ed in particolare di un sindaco davanti a certe decisioni". "Le mie dimissioni sono servite a sollecitare attenzione sul caso della centrale Snam e sulla contrarieta' di tutto un territorio a quel progetto - ha proseguito Casini - "Ora la battaglia va avanti. D'accordo con i Comuni del comprensorio e con la stessa Regione stiamo lavorando al ricorso al Tar Lazio contro quella delibera del consiglio dei ministri". 

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Elicottero del 118 caduto, sei indagati

Sarebbero sei gli indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica de L'Aquila aperta per fare luce sulla tragedia avvenuta il 24 gennaio dell'anno scorso, quando un elicottero del 118 dell'ospedale dell'Aquila si schianto' tra la nebbia a quota duemila metri sul Monte Cefalone, nel territorio comunale di Lucoli, con sei vittime, cinque soccorritori e un turista che era stato recuperato dalle piste da sci di Campo Felice.  Tra i reati ipotizzati dal sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli, pm titolare del fascicolo, quella di omicidio colposo. Sotto inchiesta ci sarebbero manager e tecnici privati. 

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Tumore non diagnosticato, radiologa a processo a Teramo

Nel refertare una mammografia non si sarebbe accorta della presenza di una massa tumorale. Per questo una radiologa e' finita a processo a Teramo davanti al giudice Massimo Biscardi, con l'accusa di lesioni colpose. I fatti contestati risalgono al 2011, quando una quarantenne, con familiarita' per patologie tumorali, si reco' in ospedale per effettuare una mammografia. Quando ritiro' il referto non era segnalata la presenza di alcuna anomalia. A distanza di un anno, dopo una visita dal suo medico, la donna effettuo' una nuova mammografia che evidenzio' la presenza di un tumore. Una volta avviate le cure in una diversa struttura sanitaria, i medici, confrontando le due mammografie, rilevarono che il tumore era gia' presente nella prima. Da qui la denuncia, con il fascicolo finito prima sul tavolo della Procura e successivamente davanti al giudice. 

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