Redazione Notizie D'Abruzzo

Unimpresa: Lotta ai furbetti delle tasse deve ancora rafforzarsi

"Il richiamo del presidente Draghi sull'evasione fiscale che in Italia ha toccato livelli record e per la quale ci sono ampi margini per contrastarla è più che corretto: è giusto sottolineare che la lotta ai furbetti delle tasse deve compiere ancora passi in avanti significativi". Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci, commentando le dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, secondo il quale "le autorità nazionali hanno ampi margini per trovare e combattere l'evasione fiscale e anche le istituzioni europee sono attive su questo punto"

Nel nostro Paese resta da affrontare anche il problema del recupero delle somme evase. Negli ultimi 10 anni l'attività di riscossione tributaria ha portato nelle casse dello Stato quasi 120 miliardi di euro, ma lo stock di arretrati delle 'esattorie' fiscali ammonta a 730 miliardi. Sul totale di 850 miliardi, dunque, è stato recuperato solo il 14%. Del totale di incassi da riscossione, 85 miliardi sono il frutto di attività ordinaria, mentre 35 miliardi sono legati a misure una tantum approvate dai vari governi. Il 'record' di gettito dariscossione è stato raggiunto nel 2016 con 19 miliardi: di questi, però, 8 miliardi sono derivanti da interventi occasionali e, nel dettaglio, 4 miliardi dalla regolarizzazione dei capitali illegalmente detenuti all'estero. Al netto della voluntary disclosure e di altri interventi non strutturali, l'incasso si è attestato a quota 11 miliardi, in linea con il trend degli anni precedenti. Secondo una analisi del Centro studi di Unimpresa sulla riscossione delle tasse dal 2007 al 2016, nel magazzino delle esattorie risultano iscritti molti crediti inesigibili (da contribuenti deceduti a poste

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Lo stress da lavoro aumenta il 78% il rischio di infarto del miocardio

Lo stress da lavoro aumenta il 78% il rischio di infarto del miocardio. Questi dati sono emersi nel corso della settima Conferenza Internazionale di ICOH (International Commission on Occupational Health) sull'ambiente di lavoro e le malattie cardiovascolari, per la prima volta ospitata in Italia, all'Universita' degli Studi dell'Insubria, a Varese, dopo le edizioni di Tokyo (2013), Cracovia (2009), Newport Beach (2005), Dusseldorf (2002), Tel Aviv (1998) e Copenaghen (1994). "Grazie alla collaborazione tra il Centro Epimed (Epidemiologia e Medicina preventiva) dell'Universita' degli Studi dell'Insubria e la struttura complessa di Medicina del Lavoro dell'Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese, abbiamo portato a termine uno studio ventennale su un campione di popolazione formato da oltre 4.100 lavoratori della Brianza, uomini appartenenti alle categorie dei colletti bianchi e colletti blu", spiega il professor Ferrario in una nota. È emerso "che esiste il 78% in piu' di rischio di infarto del miocardio tra coloro considerati ad alto stress da lavoro percepito; basato sulla rilevazione del metodo proposto da Karasek (uno dei partecipanti al Congresso), che individua 4 livelli di stress: il livello maggiore, cosiddetto appunto di 'alto stress', che si riferisce a coloro che hanno carichi di lavoro molto alto, scarso potere decisionale e scarse risorse (ossia basse skills e poca possibilita' di ripartire il lavoro). In questa categoria di lavoratori, indipendentemente dal fatto di essere colletti blu o bianchi, l'incidenza del rischio di infarto del miocardio e' molto piu' alta rispetto ai 'colleghi'" conclude Ferrario.

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Coldiretti: Agricoltura italiana più green d’Europa

L’agricoltura italiana è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati e proibire gli ormoni negli allevamenti per al carne. È quanto afferma la Coldiretti in occasione del G7 ambiente. "L’Italia - sottolinea Coldiretti in un comunicato - è l’unico Paese al mondo con 4.965 prodotti alimentari tradizionali censiti, 291 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma è anche leader in Europa con quasi 60mila aziende agricole biologiche"

Sul territorio nazionale, spiega la Coldiretti, ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole ma nel Belpaese si trovano ben 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione. "Un bene prezioso che non ha solo un fine naturalistico ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole Made in Italy" ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che "investire sulla distintività è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni ed affrontare così il mercato globalizzato, salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo”. In Italia grazie alla Coldiretti è nata anche la più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero dove acquistare lungo tutta la Penisola prodotti alimentari locali con una azione di sostegno della biodiversità e un impegno contro l’inquinamento ambientale per i trasporti che non ha eguali negli altri Paesi dell’Unione e nel mondo.

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Oltre il 77% delle famiglie ha casa proprieta’, 8,8% le affitta

La casa resta sempre un asset fondamentale per gli italiani: quasi 20 milioni di famiglie, ovvero il 77,4% del totale, sono infatti proprietarie dell'abitazione in cui abitano. E tra le diverse parti del Paese, il maggior numero di proprietari risiede al Sud e nelle Isole (82,9% delle famiglie), mentre quello piu' basso e' al Centro (73,9%); al Nord invece le famiglie proprietarie di casa sono il 75,3%. Le case valgono in media circa 170 mila euro (1.450 euro al metro quadro, in calo del 2,4%), con valori pero' nettamente superiori nelle grandi citta', Roma in primis (in media circa 354 mila euro al metro). E' questa la fotografia del patrimonio immobiliare italiano al 31 dicembre 2014 scattata dall'Agenzia delle Entrate e dal Mef nel rapporto 'Gli immobili in Italia', nel quale si sottolinea come solo l'8,8% dello stock abitativo sia dato in locazione. Possedere una casa, comunque, via via negli ultimi anni e' diventato meno oneroso. A confermarlo e' stata anche Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle Entrate, secondo cui nel 2016 c'e' stato un "calo significativo" del peso delle tasse sugli immobili, con una riduzione di 4,4 miliardi di euro (di cui 3,6 miliardi grazie all'abolizione della Tasi) traducibili in risparmio medio pro capite di 175 euro annui. Ma per Fabrizia Lapecorella, direttore delle Finanze del Mef, il prelievo sulla casa "non potra' scendere di molto" anche se "esistono spazi per migliorare l'equita'". Gli italiani proprietari di un appartamento, secondo il rapporto, sono oltre 25,7 milioni (dipendenti e pensionati nell'81,7% dei casi), mentre i locatari sono 4,7 milioni. La superficie media di un'abitazione e' pari a 117 metri quadri, mentre per quello che riguarda le agevolazioni fiscali, nel 2014 ne sono state erogate per quasi 3,7 milioni per interventi di ristrutturazione, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici. 

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Disponibili 31,8 milioni di euro per l’area di crisi del Piceno

La Giunta regionale delle Marche ha approvato l'Accordo di programma per la riconversione e la riqualificazione (Prri) dell'area di crisi industriale complessa della Val Vibrata-Valle del Tronto. L'intesa, per essere operativa, verra' sottoscritta digitalmente, nei prossimi giorni, dalle Regioni Marche e Abruzzo, dalle Province di Ascoli Piceno e Teramo, dai Ministeri dell'Economia, Infrastrutture, Ambiente. Alle Marche sono destinate risorse nazionali per 17 milioni di euro alle quali si aggiungeranno altri 14,8 milioni della Regione. L'Accordo avvia il progetto di riqualificazione industriale (Prri) per il Piceno (32 i Comuni interessati) e il Fermano (8 Comuni). "Il Prri prevede, tra i suoi ambiti di intervento, la promozione di iniziative imprenditoriali, il ricollocamento lavorativo del personale e interventi infrastrutturali prioritari per l'area di crisi - ricorda l'assessore alle Attivita' produttive Manuela Bora -. La scelta e' quella di completare la Pedemontana Marche-Abruzzo, per la cui realizzazione verra' avviato un percorso parallelo che puntera' a reperire nuove risorse da investire". La vice presidente Anna Casini ribadisce che la Regione Marche interverra' con le risorse del Por Fesr e Fse 2014-2020 per sostenere gli interventi previsti dall'Accordo: "agevoleremo gli investimenti produttivi con il sostegno alla startup, con misure destinate allo sviluppo delle piccole e medie imprese, la promozione di progetti innovativi nelle filiere dell'eccellenza (imprese artistiche e culturali), oltre a misure che sosterranno l'attivita' dei Gal (Gruppi azione locale) Piceno e Fermano e con varie misure di politica attiva del lavoro". Casini e Bora sottolineano che "si apre una fase di rilancio per le opportunita' occupazionali e di sviluppo economico del Piceno. Le risorse destinata al progetto sono quelle che il territorio e' in grado di gestire, sulla base delle manifestazioni d'interesse pervenute che hanno rappresentato le fondamenta per costruire un progetto industriale calibrato alle richieste avanzate".

A partire da marzo 2016 si e' svolto, nel territorio interessato, un'intensa attivita' di animazione finalizzata a far emergere i fabbisogni di investimento da parte delle imprese e a individuare le aree su cui localizzare gli interventi. Con il supporto di Invitalia, sono stati coinvolti tutti i portatori di interesse: dalle associazioni di categoria agli enti locali, agli istituti di credito. Invitalia ha pubblicato una call il 14 settembre 2016 per raccogliere le manifestazioni di interesse delle imprese a investire nell'area, sia per le misure a titolarita' nazionale (legge n. 181 del 1989), sia per le misure di cofinanziamento regionale, limitate a progetti di impatto piu' ridotto (inferiori a 1,5 milioni di euro). Sono pervenute 756 disponibilita', di cui il 55% ha interessato la Valle del Tronto-Piceno. Dalla call e' scaturita una progettualita' che ha fornito elementi utili alla definizione dei contenuti del Prri e degli incentivi nazionali e regionali necessari.

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Ucciso durante operazione antidroga ad Alba Adriatica, il gip archivia

Hakin Haji, tunisino di 35 anni, era morto il 18 dicembre del 2014 ucciso da un colpo di pistola partito dall'arma di un carabiniere durante un'operazione antidroga in un appartamento di Alba Adriatica. Una morte per la quale i due militari che avevano effettuato il blitz erano stati indagati per omicidio preterintenzionale e per i quali adesso il gip Giovanni De Rensis ha disposto l'archiviazione del fascicolo. Archiviazione che era stata chiesta dalla stessa Procura e alla quale si era opposta la famiglia del tunisino. Nel disporre l'archiviazione il gip ha fatto proprie le ragioni esposte dal pubblico ministero, ritenendo sussistenti entrambe le scriminanti della legittima difesa e dell'uso legittimo delle armi.

I due militari, entrambi difesi dall'avvocato Gabriele Rapali, il 18 dicembre del 2014, sulla scorta di un'informazione confidenziale, avevano fatto irruzione in un'appartamento di Alba Adriatica dove si trovavano il tunisino e il fratello (che era riuscito a fuggire per poi essere arrestato a Napoli qualche giorno dopo). Secondo quanto ricostruito all'epoca l'uomo, alla vista dei Carabinieri, avrebbe cercato di allontanarli brandendo un coltello. A quel punto uno dei due militari avrebbe esploso un colpo di pistola, per spaventarlo. Colpo che, ha stabilito la perizia, fu sparato dall'alto verso il basso colpendo il 35enne alla gamba e recidendo l'arteria femorale.

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Montesilvano, agente Municipale spara a un cane durante un controllo alla Stella Maris

Un agente della Polizia locale spara ad un cane che, secondo quanto riferito, stava per avventarsi contro di lui: e' accaduto all'interno della Stella Maris, l'ex colonia sul lungomare di Montesilvano, durante un controllo di routine all'interno della struttura, usata come ricovero di fortuna da stranieri e senzatetto. Nell'edificio gli agenti hanno trovato due stranieri con altrettanti cani. Un pitbull, sempre secondo la ricostruzione della Polizia locale, stava per aggredire uno dei due operatori che, a quel punto, ha estratto la pistola e ha sparato. L'animale e' stato ferito a una zampa ed e' poi stato affidato ad una clinica veterinaria. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri ed e' stato informato il magistrato dell'accaduto. I due stranieri sono stati identificati e invitati ad allontanarsi. A breve, secondo quanto appreso, gli accessi della Stella Maris dovrebbero essere murati.

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Crollo hotel Rigopiano, via libera dei familiari alla fiction di Michele Santoro

I familiari delle vittime della tragedia dell'Hotel Rigopiano hanno dato il via libera alla messa in onda del documentario "C'e' qualcuno", scritto da Michele Santoro. Il documentario sara' trasmesso venerdi' prossimo, 2 giugno, dalla Rai. L'ok e' arrivato dopo la visione in anteprima del lavoro di Santoro. "Al termine - si legge in una nota del comitato dei familiari delle vittime, presieduto da Gianluca Tanda - abbiamo ritenuto giusto approvare che il filmato venga messo in onda il 2 giugno, con la richiesta che ora segua un'inchiesta giornalistica finalizzata a ricercare antefatti e responsabilita'. Michele Santoro ha espresso il suo personale impegno a non spegnere le telecamere su Rigopiano il 2 giugno". Oltre a Tanda, erano presenti all'anteprima Santoro, altri familiari delle vittime e i loro legali

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Muore a 19 anni a Pratola Peligna, fissata l’autopsia

E' stata fissata per le 11,00 di martedi' 30 maggio all'ospedale di Sulmona l'autopsia per accertare le cause della morte di Antonio Di Pillo, 19enne di Pratola Peligna. A disporla il sostituto procuratore del tribunale di Sulmona, Aura Scarsella, che, in seguito al sopralluogo dei carabinieri di Pratola Peligna, ha deciso di affidare ad un esame peritale piu' approfondito, il compito di scoprire la verita'. Il giovane e' deceduto nel primo pomeriggio di sabato scorso mentre si trovava all'interno della sua cameretta. In un primo momento si era pensato che il decesso fosse avvenuto a seguito di un improvviso malore scatenato da qualche patologia congenita. Poi alcuni indizi che i carabinieri avrebbero rinvenuto nella casa del giovane, ma soprattutto le testimonianze dei genitori e di alcuni amici del 19enne, hanno spinto i carabinieri ad aprire un fascicolo per ora contro ignoti, in cui si ipotizza una morte diversa da quella naturale

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Matteoli: alleanza tra Fi e Pd mi spaventa

"L'alleanza con il Partito Democratico non e' paventata, mi spaventa. Non sono certamente d'accordo". Cosi' l'ex ministro delle infrastrutture Altero Matteoli, parlamentare di Forza Italia e presidente della commissione Lavori pubblici del Senato, parlando a margine di un evento politico all'Aquila, sulla possibilita' di accordo alle elezioni politiche tra il suo partito e il Pd. "Una cosa e' un'alleanza tecnica per fare una legge elettorale, che c'e' sempre stata. Anche nella prima Repubblica c'erano delle cose che si facevano insieme tra Partito comunista e Movimento sociale italiano. Ma questo non c'entra nulla con un accordo politico", ha detto.

"Approvato l'emendamento per la messa in sicurezza dei viadotti per le autostrade A24 e A25, messi a dura prova dalle scosse, ora speriamo che il concessionario Strada dei Parchi dell'imprenditore Abruzzese Carlo Toto faccia l'intervento non piu' rinviabile per gli abruzzesi gia' colpiti da numerosi terremoti". Cosi' l'ex ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, parlamentare di Forza Italia e presidente della commissione Lavori pubblici del Senato, parlando a margine di un evento politico all'Aquila, del 'caso' sull'emendamento alla 'manovrina' approvato in Commissione Bilancio della Camera sulla messa in sicurezza delle due autostrade che insistono su Lazio e Abruzzo. Matteoli ha sottolineato che il gruppo Toto ha gia' avuto "117 milioni di euro per i pulvini ma non ha fatto nulla. Ora, considerando che ha diritto ad avere i fondi per questo intervento, faccia subito i lavori". In quanto al braccio di ferro tra Anas e Mit per l'assegnazione dei 100 milioni, Matteoli ha spiegato che "ognuno cerca di accaparrarsi piu' fondi possibile. L'Anas per la manutenzione ha avuto 1 miliardo 300 milioni e con questo emendamento ne perdera' 400, ma l'importante ora e' fare i lavori".

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