La Regione Abruzzo sosterrà l'edizione 2017 del "World Snowkite Freeride/Race", in programma da oggi sulle nevi di Roccaraso. La giunta regionale abruzzese, su proposta dall'assessore allo sport Silvio Paolucci, ha infatti deliberato di erogare un contributo di 20mila euro al Comune di Roccaraso per l'organizzazione della manifestazione. "Abbiamo ritenuto - spiega Paolucci - di voler essere accanto all'amministrazione comunale che promuove una kermesse, in grado di richiamare in Abruzzo atleti provenienti da tutto il mondo, con positive ricadute non solo sull'ospitalità alberghiera, ma anche sull'immagine turistica della nostra regione sul cui rilancio il governo regionale sta concentrando importanti sforzi. In questo progetto, il comprensorio sciistico dell'Alto Sangro rappresenta uno dei pilastri della strategia, alla luce degli ingenti investimenti messi in campo sia dal pubblico, sia dagli imprenditori privati
Leggi Tutto »Raccolta porta a porta, Maragno: “Sabato 4 marzo, appuntamento informativo in piazza Luigi Calabresi”
Prosegue la campagna informativa del Comune di Montesilvano, in collaborazione con Formula Ambiente e Sapi per promuovere le novità relative alla raccolta differenziata porta a porta. Dopo gli incontri nelle scuole e al centro sociale per anziani di Montesilvano Colle, sabato 4 marzo, verrà allestito un punto informativo in piazza Calabresi, dalle 9:30 alle 12:30.
«Lunedì 6 marzo sarà un grande giorno per il nostro Comune – afferma il sindaco Francesco Maragno -. Per la prima volta anche Montesilvano intraprenderà il percorso della raccolta porta a porta, l’unico sistema capace realmente di aumentare le percentuali di raccolta differenziata. Per questa prima fase verranno coinvolte circa 350 utenze del centro di Montesilvano Colle, ma intendiamo estendere quanto prima il progetto a tutta la città. Nei giorni scorsi è stata eseguita la consegna dei kit necessari alla raccolta a privati e condomini, oltre al materiale contenente tutte le informazioni utili. Per sciogliere eventuali dubbi e fornire ulteriori chiarimenti abbiamo organizzato per sabato, una mattinata informativa».
Coloro che hanno ricevuto la cartolina di mancata consegna dei mastelli, perché assenti al momento della distribuzione, potranno ritirare i contenitori sabato mattina recandosi al punto informativo. Le vie che saranno interessate dalla raccolta porta a porta sono: Largo Belvedere, Piazza Giardino, Piazza Osvaldo Galli, Piazza Umberto I, Strada Comunale della Fonte, Via dei Ciclamini, Via dei Ciliegi, Via delle Azalee, Via delle Ginestre, Via di Mezzo, Via Melchiorre Delfico, Via Parco degli Ulivi, Strada Comunale per Spoltore, Via Vittorio Emanuele II.
«Sul sito istituzionale - dice ancora il sindaco - abbiamo predisposto inoltre un banner con contatti, consigli pratici sul conferimento dei rifiuti e calendario, proprio per informare il maggior numero di utenti. E’ molto importante l’impegno di tutti per raggiungere risultati ottimali, per tale motivo stiamo facendo il possibile per fornire gli strumenti necessari».
L’umido dovrà essere conferito, all’interno di un sacco biodegradabile, nel mastello di colore marrone. La raccolta avverrà il lunedì, il mercoledì e il venerdì. La plastica e il metallo, da conferire nel mastello giallo, senza sacchetto, verranno raccolti il martedì; il vetro, all’interno del contenitore verde (senza sacchetto) verrà ritirato il mercoledì; la carta e il cartone (senza sacchetto), da conferire nel mastello azzurro, verranno raccolti il giovedì; il residuo indifferenziato (senza sacchetto) nel contenitore grigio, verrà ritirato il sabato. Gli utenti dovranno esporre il mastello corretto nel giorno antecedente a quello di raccolta a partire dalle 20.
Per ulteriori informazioni sono attivi i contatti: 0858620522, fax 0858620741 e mail montesilvano@formulambiente.it. Per programmare la raccolta di rifiuti ingombranti è necessario prendere un appuntamento, telefonando al numero verde 800195315.
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Omicidio di Vasto, parla l’avvocato Cerella: Di Lello voleva uccidersi
"Il giudizio abbreviato richiesto e' condizionato a una perizia psichiatrica per affermare le necessita' della seminfermita' mentale di Fabio Di Lello e l'esclusione della premeditazione" ha spiegato all'uscita dal Tribunale di Lanciano uno dei legali di Fabio Di Lello, l'avvocato Giovanni Cerella.
"Di Lello la pistola l'ha acquistata sei mesi prima dell'omicidio per usarla contro se stesso. L'acquisto non era finalizzato ad uccidere D'Elisa, ma ad eliminare se stesso. Questa sua sensibilita' ha toccato anche la difesa. Di Lello andava al cimitero quotidianamente, fino a sera. Pensava sempre alla moglie Roberta Smargiassi. Per questo ha preso la pistola, per eliminare se stesso e per questo motivo dovrebbe essere tolta la premeditazione. Non e' stata vendetta lucida per l'investimento mortale della moglie Roberta".
"Il processo e' iniziato e lo facciamo in aula dando la parola ai tecnici e agli schieramenti, e' chiara la nostra linea difensiva - ha aggiunto il secondo legale dell'imputato, Pierpaolo Andreoni. "Di Lello, lo avete visto oggi, e' ragazzo provato, sofferente. E' ingrassato 30 chili. Un percorso di grave sofferenza psicologica il suo. Non sempre ha momenti di contatto con realta' e vive nella sua immaginazione, nel suo mondo. Noi lo dobbiamo difendere"
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Hotel Rigopiano, i parenti delle vittime tornano sul luogo della tragedia
I parenti delle vittime dell'Hotel Rigopiano per la prima volta sul luogo della tragedia del 18 gennaio scorso. Il magistrato ha infatti autorizzato il dissequestro e il prelievo di undici dei 18 veicoli presenti e i familiari dei proprietari delle auto hanno raggiunto il sito per portare via i mezzi. Un passaggio tecnico che, pero', ha consentito loro di vedere dal vivo, per la prima volta, il luogo in cui hanno perso la vita i propri cari. C'e' chi si e' fermato a pregare sui resti dell'hotel e chi ha deposto un mazzo di fiori. I presenti hanno poi osservato un minuto di silenzio. Oltre ai parenti di alcune delle 29 vittime, e' andato a recuperare l'automobile anche Giampiero Parete, uno degli undici superstiti, quello che e' riuscito a sopravvivere alla valanga e che per primo ha lanciato l'allarme, facendo mettere in moto i soccorsi. Gli undici mezzi sono stati portati via con dei carroattrezzi.
Leggi Tutto »Progetto antiviolenza ‘Sibilla’, il Comune Pescara è capofila
Potenziare le attivita' dei Centri antiviolenza presenti in tre province abruzzesi partendo dai bisogni emersi nell'accoglienza e nel supporto delle donne nei percorsi di uscita dalla violenza. E' l'obiettivo del progetto Sibilla, che vede come capofila l'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Pescara e come partner i Comuni di Chieti, Vasto, L'Aquila, le associazioni "Ananke onlus" (centro antiviolenza Pescara), "Donatella Tellini" (centro antiviolenza L'Aquila), "Donna Attiva" (centro antiviolenza Vasto) e la cooperativa sociale Alpha (centro antiviolenza Chieti). Un tavolo di lavoro, che ha riunito per la prima volta la parte politica e quella operativa negli uffici dell'assessorato per l'avvio delle attivita' previste dal progetto.
"Le donne vittima di violenza fisica e sessuale in Abruzzo sono circa 1 su 3, due punti sopra la media nazionale, secondo quanto ha riportato una recente indagine Istat" ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali, Antonella Allegrino. "Solo nel 2016 sono state 150 le donne prese in carico da Ananke e 597 i contatti avviati. Hanno chiesto aiuto ai centri che rientrano nel progetto donne tra i 30 e i 49 anni, in maggioranza italiane, con un livello di istruzione medio, figli a carico che vivono in case in affitto o di proprieta' del partner o dei genitori. Il progetto Sibilla ci consentira' di potenziare le soluzioni di aiuto, in un'ottica di collaborazione interistituzionale".
Per realizzarlo ci sono 206mila euro: 180 sono stati concessi dal Dipartimento delle Pari Opportunita', la restante parte e' cofinanziata da Comuni e Centri antiviolenza (9mila euro dal Comune di Pescara). Al tavolo di lavoro hanno partecipato per il Comune di Pescara, oltre all'assessore Allegrino, le assistenti sociali Simona Proietto e Luisa Annese, la responsabile del servizio Politiche Sociali, Piera Antonioli e la funzionaria per la progettazione e coordinatrice del progetto Sibilla, Roberta Pellegrino; per il Centro Ananke, la presidente Rita Pellegrini e Oriana Gagliardone; per il Comune di L'Aquila, l'assessore Emanuela Di Giovambattista e la dirigente Daniela Aniceti; per l'associazione "Donatella Tellini" che gestisce il centro antiviolenza del capoluogo la presidente Simona Giannangeli e Antonella Soldati, membro dell'associazione; per il centro antiviolenza di Vasto "Donna Attiva", Licia Zulli; per il Comune di Chieti, l'assessore alle Politiche Sociali, Emilia Di Matteo e la dirigente Elisabetta Raspa; per il Centro antiviolenza di Chieti "Alpha", la responsabile Maria Laura Di Loreto.
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Mille panchine per Zeman
"Rimpianti? No, forse potevo andare prima all'estero, c'erano degli interessamenti dalla Spagna per me ma ero impegnato e non si e' concretizzato niente". Zdenek Zeman si guarda indietro e non cambierebbe nulla o quasi a pochi giorni dalla sua millesima panchina in carriera. Intervistato da Premium Sport, il tecnico boemo non si sente emozionato per il traguardo raggiunto, anzi, "mi sembra di aver iniziato ieri con le panchine tra i professionisti e poi ne avro' fatte altre 500 tra dilettanti e settore giovanile.
Sabato a Genova, in occasione della sfida con la Sampdoria, Zeman festeggera' le mille panchine in carriera. "Emozionato per la millesima panchina in carriera? - dice il boemo - No, mi sembra di aver iniziato ieri con le panchine tra i professionisti e poi ne avro' fatte altre 500 tra dilettanti e settore giovanile. La prima fu a Licata ma non ricordo il risultato". Qual e' stata l'esperienza piu' bella da allenatore? "Mi sono trovato bene ovunque sia stato - risponde Zeman -. A Licata e' stata un'esperienza molto sentita e molto bella perche' avevo tutti i ragazzi della Primavera e siamo riusciti a vincere il campionato di C2. Poi ho continuato con il Foggia ma anche a Messina mi sono trovato bene. Poi Roma, Lazio e anche Napoli che sono tre grandi squadre e dove abbiamo giocato per traguardi importanti". Ha qualche rimpianto? "No, forse potevo andare prima all'estero, c'erano degli interessamenti dalla Spagna per me - rivela - pero' ero impegnato e non si e' concretizzato niente". E il giocatore migliore che ha allenato? "La risposta e' facile, il giocatore piu' importante che ho allenato e' Totti. Anche se ne ho allenati tanti bravi, come Cafu e Aldair che sono stati campioni del Mondo". E uno che gli sarebbe piaciuto allenare? "Alla Roma avremmo potuto prendere Shevchenko e non l'abbiamo preso. Peccato, perche' era un giocatore che avrebbe potuto farci fare la differenza". Cosa e' cambiato nel calcio rispetto a quando Zeman ha cominciato ad allenare? "Per me il calcio e' sempre meno calcio e sempre piu' business - risponde il boemo -. Tutte le societa' si orientano su dove poter fare soldi invece che pensare ai risultati". Chi e' l'erede di Zeman? "Vedo tanti ragazzi che fanno gli allenatori e cercano di seguirmi. Ma per me seguire senza capire e' impossibile. Ogni allenatore deve avere la sua idea sul calcio e se va bene si va avanti". E quale squadra gioca il miglior calcio in questo momento? "Penso che il miglior calcio lo giochino le squadre spagnole - sottolinea -. Alle squadre inglesi manca qualcosa a livello tattico anche se in Inghilterra i giocatori danno tutto per 90 minuti". Il Pescara sara' per Zeman l'ultima tappa della carriera? "Ora sono a Pescara e penso al Pescara, poi si vedra'. Poi dipende anche dai presidenti, tanti mi hanno scartato perche' vecchio ma io spero di fare ancora qualcosa di positivo". Meglio il Foggia di Zemanlandia o il Pescara del 2011-2012 con Verratti, Immobile e Insigne? "Tutte e due hanno fatto bene. Col Foggia abbiamo vinto il campionato al secondo anno, col Pescara al primo. Quel Pescara fece 90 gol e io spero sempre che le mie squadre giochino per fare gol. Quel dato quindi mi diede molta soddisfazione". Inevitabile una domanda sulle tante polemiche per gli aiuti arbitrali alla Juve... "Un aiutino c'e' sempre per tutte le squadre - ammette il boemo -. Gli arbitri magari giudicano in maniera diversa rispetto a quello che c'era. Ma come sbagliano i giocatori cosi' sbagliano anche gli arbitri. Non credo che quest'anno la Juve abbia avuto piu' favori arbitrali ma sicuramente in Coppa Italia giudicare da rigore l'intervento di Reina e' stato sbagliato".
Leggi Tutto »Inchieste sulla Regione Abruzzo, D’Alfonso replica alle accuse
Il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso in una conferenza stampa ha ricostruito dal suo punto di vista l'inchiesta che lo vede indagato dalla procura dell'Aquila per corruzione in merito al filone di Penne, affermando di "aver perseguito solo l'interesse pubblico: se c'e' stata qualche 'rottura' delle leggi a volte e' stato necessario proprio per raggiungere l'interesse della collettività".
D'Alfonso e' indagato insieme all'ex sindaco del paese Rocco D'Alfonso e un architetto della Soprintendenza per aver fatto pressioni sull'ente in merito alla sdemanializzazione di un locale commerciale vincolato. ''Ho letto che si evoca una condotta grave nei miei confronti, corruzione, che e' rottura vera con le leggi penali del paese. Escludo ogni atto di interesse privato, non so chi sia l'acquirente, c'era solo un piano demaniale di dismissioni spinto dai revisori dei conti del Comune di Penne''.
D'Alfonso ha portato come prova del suo impegno una mail da lui sottoscritta indirizzata alle Belle Arti d'Abruzzo del 29 dicembre 2015, due giorni prima la scadenza dei termini per la caduta del vincolo necessario per la vendita dell'immobile ai fini del rispetto del Patto di Stabilita' ''la mail - ha detto D'Alfonso - data il mio impegno nella vicenda, ora trovatemi un pelo fuori posto''. Nella richiesta di proroga delle indagini la procura dell' Aquila ''accerta'' i reati contestati ''in Pescara e L'Aquila nel luglio del 2015, 16/12/2015 e tuttora persistenti''. D'Alfonso era stato iscritto sul registro degli indagati il 16 dicembre di quell'anno insieme al suo segretario particolare Claudio Ruffini per corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, istigazione alla corruzione e abuso d'ufficio in concorso con altri. Era stato lo stesso D'Alfonso, dopo il blitz dei carabinieri in Regione dello scorso 16 febbraio, a rivelare di essere stato iscritto nel registro degli indagati oltre che per le vicende dell'Ater di Pescara e il parco didattico del fiume Lavino, anche sulle vicenda di Penne, i cui contorni sono stati svelati successivamente.
A riprova del suo interesse 'istituzionale', D'Alfonso ha anche portato una interrogazione parlamentare presentata dal deputato Gianluca Fusilli (Pd) in merito proprio ai presunti ritardi della vicenda di Penne, in data 20 aprile 2016 D'Alfonso, che non e' stato ancora ascoltato dagli inquirenti aquilani, non ha negato il suo interessamento nella vicenda: ''In passato - ha detto - ho fatto aprire tribunali o scuole senza le autorizzazioni e se un comune mi chiede di essere aiutato per il rispetto del Patto di Stabilita' mi impegno anche per quello. Non c'e' nessun interesse privato, quando si edifica una chiesa, diceva un vescovo, non c'e' mai reato. Ho rispetto per i giudici, e non mi sento ne' inseguito ne' perseguitato. A Penne e' stato tutto lecito, anzi meritorio, tanto che al termine della vicenda mi aspetto di essere nominato cittadino onorario di Penne. Ma di queste cose ne ho fatte altre 100, e' il mio protagonismo istituzionale che mi spinge a velocizzare le pratiche. Devo convincere i miei avvocati e devo provare a demitizzare l'acquisizione di documenti. Al mio avvocato Milia non ho detto della convocazione di questa conferenza stampa e non ho ucciso il vescovo di Canterbury - ha concluso - per statuto io devo aiutare i Comuni a risolvere i problemi, e i comuni sono quei luoghi del bene inventati da Dio. Se un comune mi chiede, sono precettato".
Leggi Tutto »Casa d’appuntamento nella Marsica, in tre ai domiciliari
Avevano trasformato un affittacamere nella zona ovest di Avezzano in una casa d'appuntamenti. Per questo motivo ieri mattina i poliziotti della squadra Mobile della questura aquilana hanno arrestato due italiani e una donna straniera che avevano organizzato la fiorente attivita'. Alla luce di quanto riscontrato, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di L'Aquila, accogliendo le richieste avanzate dal sostituto procuratore Stefano Gallo, titolare del procedimento, ha emesso l'ordinanza di custodia cautelate agli arresti domiciliari nei confronti di A.D.C., 69 anni, e di G.C., 70. La posizione della cittadina straniera, di nazionalita' dominicana, e' stata stralciata e inviata per competenza territoriale alla procura della Repubblica di Avezzano. Secondo quanto accertato, c'era anche una "dépendance": quando le stanze erano tutte occupate, gli indagati dirottavano i clienti in una casa d'appuntamento del centro citta'.
Il sistema per attirare clienti era semplice ed efficace: siti Internet specializzati, annunci su quotidiani abbinati a numeri di telefono da contattare che cambiavano con l'avvicendamento delle ragazze e dei transessuali, che concordavano con toni molto sensuali gli appuntamenti, fornendo dettagli sulle prestazione fornite e sul "regalino" per ognuna di esse, che variava da 50 a 100 euro. Nel corso dell'attivita' di indagine, durata circa 8 mesi e condotta con l'ausilio di intercettazioni telefoniche, sono stati effettuati pedinamenti e appostamenti e, in alcune circostanze, sono stati fermati, fuori dall'edificio, alcuni clienti subito dopo che avevano consumato un rapporto sessuale. Inoltre, sono state identificate piu' di 20 persone dedite all'attivita' di prostituzione.
Leggi Tutto »Chiavaroli: ‘Ncd resta all’opposizione’
"La delega al consigliere D'Ignazio non ha nessun valore politico, non ci sara' ingresso nella maggioranza di centrosinistra. Rimaniamo all'opposizione, non abbiamo ceduto a lusinghe ben piu' allettanti". Cosi' il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, senatrice pescarese del Nuovo Centro Destra e leader del partito in Abruzzo, sulla vicenda della delega assegnata dal presidente della Giunta, Luciano D'Alfonso, al consigliere di minoranza D'Ignazio, incaricato di seguire Commercio e artigianato regionali e Attivita' produttive nel cratere sismico 2016. Chiavaroli sgombra il campo dai dubbi sulla posizione politica di D'Ignazio che spesso, in passato, visti i numeri risicati della maggioranza, era stato accostato al centrosinistra. "D'Ignazio rimane al suo posto all'opposizione, per questa delega non c'e' stato nessun passaggio politico e non ce ne saranno", continua Chiavaroli, la quale spiega: "A mio avviso non bisogna strumentalizzare la cosa perche' il nostro consigliere quel lavoro lo fa gia' da tempo senza la delega di D'Alfonso, soprattutto alla luce delle gravi problematiche legate al terremoto". "L'impegno verso i territori e verso l'Abruzzo e' insito nel ruolo del consigliere regionale - conclude - e' quindi un contributo normale al di la' delle appartenenze e degli schieramenti".
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