Redazione Notizie D'Abruzzo

Pescara, la storia della città dai libri della parrocchia Madonna dei Sette Dolori

Presentato ieri lo studio “Libri parrocchiali, prospettive di ricerca”

Dai registri della Parrocchia della Madonna dei Sette Dolori la storia della città

 

Si è svolta ieri in Sala Consiliare di Palazzo di Città la presentazione dello studio “Libri parrocchiali. Prospettive di ricerca”, uno studio a firma di due docenti dell’Università d’Annunzio, Carmelita Della Penna e Francesco Berardi, voluto dalla parrocchia della Madonna dei Sette Dolori e svolto in collaborazione con l’Università di Chieti, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Comunale che racconta la storia della città ante prima Guerra Mondiale dagli archivi della chiesa della Madonna dei Sette Dolori. Accolti dal sindaco Marco Alessandrini e dal presidente del Consiglio Comunale Francesco Pagnanelli, gli autori hanno ripercorso la storia del quartiere e della parrocchia con il parroco della basilica Padre Vincenzo di Marcoberardino, gli autori della pubblicazione, coadiuvati dal professor Andrea Bixio, docente dell'Università La Sapienza e con il contributo di William Di Marco in veste di moderatore.

“Abbiamo presentato un lavoro che spero venga completato per restituirci una parte importante della nostra storia di quartiere e di città – così il presidente del Consiglio Comunale Francesco Pagnanelli – Lo studio degli archivi della parrocchia ripercorre infatti un pezzo considerevole della vita di Pescara ricostruita attraverso i registri di quella che è stata la sua prima comunità religiosa. La città ha potuto scoprire notizie e informazioni rispetto al suo passato, in particolare quella che vede le sue origini storiche in Castellammare, per scoprire aspetti della propria storia che affiora dai registri del tempo e riporta alla vita cittadina di epoche lontane e antiche. Un viaggio affascinante che ci auguriamo possa essere al più presto completato con i volumi relativi a matrimoni e morti vissuti in una lunga parabola della storia cittadina”.

“La parrocchia risale al 1665, ha un'origine particolare, in precedenza la chiesa si trovava dentro a quella che oggi è la Questura, la Madonna del Carmine – così padre Vincenzo di Marcoberardino, parroco della Madonna dei Sette Dolori - gli abitanti di Pescara Colli erano pochissimi e chiesero al Vescovo di Penne di poter elevare a parrocchia quella chiesa e così avvenne, così quella divenne la prima parrocchia. E’ dalle origini che inizia il nostro viaggio che per ora ha riguardato la documentazione dei battesimi, ma abbiamo una storia precedente alla fusione di Pescara e Castellammare con dati che precedono quelli del Comune stesso. Era dunque opportuno computerizzare questi dati perché si conservassero ancora, un lavoro iniziato con la Soprintendenza archivistica 25 anni fa, ma che grazie alla collaborazione con l’Università d’Annunzio è andato avanti e oggi è diventato un libro, dopo tre anni di gestazione delle operazioni di archiviazione dei dati. Un impegno grande dovuto anche alla diversità delle calligrafie, nonché alle aggiunte che i parroci succedutisi hanno fatto fino ai giorni nostri, per questo si tratta di un’opera preziosa perché non si limita a dati anagrafici, ma racconta la storia della città attraverso il tempo”.

“La fonte archivistica è importante e interessante è il fatto che padre Vincenzo l'avesse protetta – illustra Carmelita Della Penna, docente associata di Scienze Giuridiche e Sociali dell'Università d’Annunzio e una delle autrici – Abbiamo accolto con gioia l'invito a informatizzare il materiale. Le fonti sono i registri parrocchiali dove si appuntano battesimi, matrimoni e morti, con degli schemi fissi ma che i parroci arricchivano inserendo informazioni di altro genere legate a mestieri, etnia, flussi migratori, un materiale che offre tanti spunti di ricerca. La parrocchia è stata unica per un lungo periodo e racconta momenti importanti di trasformazione, dalle dominazioni (angioine, aragonesi, borboniche) all’Unità d'Italia. Importanti anche le differenze fra le due realtà cittadine. In principio il progetto comportava la sola informatizzazione, ma durante il cammino è divenuto un libro che è un ulteriore modo per conservare le informazioni: per ora lo abbiamo fatto per i battesimi, auspichiamo di completarlo per matrimoni e atti di morte, allargando i confini di una ricerca voluta tutta dalla parrocchia e sostenuta da questa anche per le borse di studio che hanno preso gli studenti che hanno elaborato il materiale”.

“Abbiamo registrato e informatizzato 13 volumi di atti di battesimo – conclude l’altro autore Francesco Berardi - selezionando tutte le informazioni: un volume di circa 260.000 dati, sui 25.700 nati dal 3 settembre 1667 al 31 dicembre 1914, data convenzionale per la ricerca, sia per l’importanza che ebbe lo scoppio della Prima guerra mondiale, sia perché dalla fine dell'800 la parrocchia non era più l'unica di Castellammare. E' un archivio che in continuità presenta tutti i dati per ricostruire tasselli importanti di storia e che consente un lavoro di tutela che ha salvato i volumi e ciò che contenevano”.

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Celano, rimborso spese trasporto in favore soggetti portatori di handicap

Il consigliere delegato alle Politiche sociali Dott.ssa Maria Antonietta Zaurrini, comunica che in attuazione  della  legge 104/92 e delle leggi regionali in conformità all’attuale politica sociale (legge 328/2000) è stato emanato un apposito avviso pubblico per garantire il servizio di trasporto per mobilità, necessario per le esigenze di cura e terapia dei soggetti portatori di handicap. Riguarda la concessione di contributi a titolo di rimborso spese in favore di portatori di handicap gravi impossibilitati sul piano motorio, che hanno utilizzato un mezzo di trasporto privato per recarsi presso i centri di cura e di riabilitazione. Possono richiedere il contributo i soggetti disabili ai sensi della legge 104/92 (art. 3 comma 3) o loro familiari, residenti nel Comune di Celano da almeno due  anni,  che utilizzano un  mezzo di trasporto privato per recarsi presso i centri di riabilitazione convenzionati ASL. Il  presente  contributo  non  è cumulabile  con  altre agevolazioni aventi la medesima finalità.

Il  rimborso   potrà   essere  richiesto   per   le   spese   di  trasporto sostenute nel periodo dal 01/ 10/2016 al 30/09/2017. I soggetti interessati o un loro familiare, a pena d’esclusione, dovranno presentare domanda redatta sul modello predisposto dall ’Ufficio Servizi Sociali, allegando la documentazione richiesta al protocollo del Comune, entro e non oltre il 30 maggio 2017.

 

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XLIV edizione del Premio Teramo per un racconto inedito 2016

 

 

Dopo due rinvii - dovuti agli eventi sismici di ottobre e alla nevicata eccezionale di febbraio – giovedì 4 maggio 2017, alle ore 17.30, presso la Sala Ipogea di Piazza Garibaldi a Teramo, si terrà la cerimonia di premiazione della XLIV edizione del Premio Teramo per un racconto inedito. Nel corso della manifestazione saranno consegnati i riconoscimenti ai vincitori delle tre sezioni in cui si articola il Premio: Premio Teramo per un racconto inedito, Premio Teramo “Giacomo Debenedetti” riservato a uno scrittore giovane, Premio Teramo “Mario Pomilio” riservato a uno scrittore abruzzese. Il giornalista e scrittore Corrado Augias, ospite della serata, riceverà un premio speciale per la promozione del libro e la diffusione della cultura. L'evento, presentato da Laura De Berardinis e arricchito dalle letture di Mauro Di Girolamo della compagnia teatrale Spazio Tre e dagli interventi musicali del Melos Clarinet Ensemble, formato da allievi ed ex allievi del Conservatorio Statale “G. Braga” di Teramo, vedrà la partecipazione del vicesindaco Mirella Marchese, dell’assessore alla Cultura Caterina Provvisiero, del Segretario del Premio Teramo Paolo Ruggieri e dei membri della commissione giudicatrice: Raffaella Morselli, Lucilla Sergiacomo, Renato Minore, Attilio Danese, Stefano Traini, Roberto Michilli, Arianna Giorgia Bonazzi. La Sala Ipogea accoglierà una mostra fotografica dal titolo “Alle origini del Premio Teramo. I primi vent’anni (1959-1978)”, composta da dieci pannelli con foto d’archivio delle prime venti edizioni del Premio.

I vincitori:

Premio Teramo per un racconto inedito

Vincitrice Nadia Levato

Biografia

Nadia Levato è nata in un piccolo centro della Calabria. Si è laureata in Scienze Politiche a Pisa. In Toscana si è occupata di progetti per l’immigrazione e l’intercultura. Vive attualmente a Roma, dove lavora nel campo della cooperazione internazionale allo sviluppo. La scrittura è una componente importante del suo lavoro ma è altresì una passione sperimentata in diversi ambiti. Ha partecipato a vari concorsi letterari ottenendo riconoscimenti e pubblicazioni in antologie. Tra queste si menzionano “Anime sommerse”, in Racconti Capitolini, Il giorno più bello”, nell’antologia Odio l’estate, “Fragili Fiori” in La mia sfida al male. A Giugno 2016 ha pubblicato il suo primo libro per bambini, Bobo e Mister Heimlich. È risultata vincitrice del concorso Chiamatelo Amore, con il romanzo “L’amore. Quando muore”, pubblicato nel dicembre 2016.

 

Com’è nato il racconto? “La scrittura del racconto “Volo Via” è stato un istintivo tentativo di elaborare un forte turbamento emotivo. Il 24 agosto del 2016 le immagini trasmesse in tv parlavano di un’onda sismica devastante che, in pochi minuti, aveva raso al suolo interi centri abitati nel cuore dell’Italia, lasciando sotto le macerie vite umane, tra cui numerosi bambini. Da madre ho provato, come tutti, un dolore sordo e, nella precarietà delle nostre vite, ho pensato alla fortuna di poter godere ancora dell’immenso privilegio di baciare mia figlia e stringerla tra le mie braccia. Mentre, altrove, altre madri e altri padri non avrebbero più potuto fare lo stesso. Il terremoto, seppur fisicamente lontano, ha scosso il mio cuore da vicino.”

Premio Teramo “Giacomo Debenedetti” riservato a uno scrittore giovane

Vincitrice Ilaria Vajngerl

Biografia

Ilaria Vajngerl (Thiene, 1985) ha pubblicato con le riviste inutile, «Colla», «Cadillac», «Grafemi», «Soft Revolution», «I Sognatori». Ha scritto lo spettacolo teatrale Il ciclo, diretto da Lorenzo Maragoni e interpretato da Laura Serena. Nel 2016 è tra gli autori selezionati al concorso 8x8. Il suo racconto, “Grammatica” è segnalato dal Premio Treccani Web. Il suo blog è Il Pesce Volante.

Com’è nato il racconto? “La roulotte è un racconto che nasce da un racconto. Mi avevano detto di una donna anziana che aveva lasciato all'improvviso un marito austero. Si era trasferita in una casetta piccola ed era felice. Così ho pensato che mi sarebbe piaciuto scrivere di un amore in vecchiaia. Volevo che ci fosse l'estate, che ci fosse una bambina e ci fosse quiete. Spero di aver fatto un buon lavoro.”

Premio Teramo “Mario Pomilio” riservato a uno scrittore abruzzese

Vincitrice Manuela Ferri

Biografia

Manuela Ferri, nata a Pescara nel 1981, si è laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Teramo. Frequentando il suo primo laboratorio di scrittura creativa per i media scopre che la sua passione per la scrittura può diventare un mestiere. Ha vissuto in tre continenti e lavorato per aziende e piccole agenzie pubblicitarie come copywriter e Communications Specialist. È appena rientrata in Italia dal Kuwait, dove ha lavorato per alcuni anni come Marketing & Branding Manager. In questi mesi sta scrivendo il suo primo romanzo.

Com’è nato il racconto? “Facevo delle ricerche per il romanzo che sto scrivendo. Ho chiesto a mia nonna di raccontarmi bene la sua storia. Mi sono seduta con quaderno e penna e l’ho ascoltata. Quando mi sono alzata, sapevo che quella storia dovevo raccontarla così, esattamente come la ricorda lei. Per le mie origini, per la mia terra, per emularne la forza.”

La prima edizione del Premio Teramo risale al 1959. Sin dall’inizio, il Premio si è distinto per l’attenzione riservata al racconto inedito, per il numero e la qualità degli autori che hanno partecipato alle varie edizioni – ricordiamo, fra gli altri, Edith Bruck, Andrea Zanzotto, Piero Chiara, Alberto Bevilacqua, Maria Luisa Spaziani, Mario Pomilio, Giovanni Raboni, Ferdinando Camon, Carlo Sgorlon, Giorgio Soavi, Renato Minore, Grazia Livi, Carlo Bernari –, per lo spessore culturale dei membri delle commissioni giudicatrici, che hanno visto avvicendarsi nomi del calibro di Diego Valeri, Carlo Bo, Giacomo Debenedetti, Luigi Baldacci, Michele Prisco, Mario Pomilio, Raffaele Nigro, Giuseppe Pontiggia. Tutto ciò ha dato vita a un felice connubio di rigore e di appassionata dedizione alla scrittura narrativa, che nel corso degli anni ha reso il Premio Teramo un importante appuntamento letterario e una preziosa occasione di confronto per gli scrittori che desiderino mettersi in gioco sul terreno della narrazione breve.

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La Casa della Memoria. Secondo appuntamento teatrale al Museo Genti d’Abruzzo

 

La Casa della Memoria, la prima edizione della rassegna teatrale a cura di Muré Teatro, continua domenica 7 maggio, alle ore 18:00, presso il Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo, con lo spettacolo teatrale “Maja, storie di donne dalla Majella al Gran Sasso”. In scena l’attrice e regista di Muré Teatro, Francesca Camilla D’Amico, fondatrice del gruppo insieme a Marcello Sacerdote e Manuel Borgia. Con Muré Teatro, è finalista al Premio Scenario per Ustica nel 2015 per la regia di “Courage!”. L’attrice pescarese partecipa a rassegne e festival a livello nazionale, con “Maja” sarà in scena a Milano dall’11 al 18 giugno all’interno del MilanoOff F.I.L Festival:

questo spettacolo nasce dalla volontà di ricostruire, attraverso le testimonianze degli anziani, alcuni momenti di vita delle donne, nella cultura contadina abruzzese.

Queste memorie hanno dato vita ad un piccolo grande racconto che somiglia a un album fotografico o ad una valigetta piena di ricordi, da cui escono frammenti di canti popolari femminili, leggende fiabesche legate alle montagne abruzzesi che emergono quasi come personaggi: la Majella e il Gran Sasso. Sono loro a parlare: Adelina, Mariacinta, Annuccia, Za Rosa, Maria e tante altre. Loro che hanno attraversato ogni giorno, a piedi, scalze, cantando, faticando, i campi del '900. Un'attrice e una pianta di basilico, "Vasanicola", per uno spettacolo dove teatro e racconto si intrecciano con i fili della poesia e del dialetto, senza dimenticare la leggerezza dell'incontro e della relazione.

“LA CASA DELLA MEMORIA è fatta di volti, voci, paesaggi, profumi, ma anche di cose che non si possono raccontare se non con quella poesia di cui tutti abbiamo bisogno. Immagini che si intrecciano con il luogo che abitiamo, con la Storia che attraversiamo e ci lega a doppio filo con quelli che l'hanno abitata prima di noi questa “casa”, questa Storia. Senza conoscerla è difficile capire il presente e immaginare il futuro, ed è questa “casa” che va fortificata, che ci portiamo dentro, quando scegliamo di restare o di tornare.” - spiega Francesca Camilla D’Amico - “per questo la rassegna si chiama “La Casa della Memoria”, una casa per “smemorati”e “esuli” della propria terra. Una casa che sarà abitata dal teatro e dall’incontro.”

La Casa della Memoria prosegue ospitando uno spettacolo ogni domenica, fino al 21 maggio. L’appuntamento è sempre alle ore 18:00 presso il Bagno Borbonico. Domenica 14 maggio sarà la volta di “Lupo in-canto” , racconto teatrale in musica con Marcello Sacerdote e le musiche di scena di Flavia Massimo al violoncello.

 

 

 

 

 

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Oltre un quarto dei giovani italiani è senza lavoro

Oltre un quarto dei giovani italiani tra i 15 e i 34 anni e' senza lavoro e fuori dai percorsi educativi e formativi: nel 2016 - secondo le tabelle pubblicate dall'Eurostat - il 26% degli under 35 del nostro Paese risultava neet (neither in employment nor in education and training ) a fronte di una media Ue del 15,6%. Il dato italiano e' il peggiore in Europa nel 2016 e pur migliorando rispetto al 2015 (era al 26,9%) sorpassa anche la media greca (25,6% dal 27,1% del 2015). La percentuale di neet aumenta ancora se si guarda alla fascia di eta' tra i 25 e i 35 anni, quella nella quale in genere si e' terminato il percorso formativo: in questa fascia i neet sono al 31,4% a fronte del 19% medio in Ue. L'Italia e' al top in Europa anche per neet tra i 20 e i 34 anni con il 30,7%, oltre otto punti in piu' rispetto al periodo pre crisi (22,4%). Il nostro Paese sconta l'alto numero di abbandoni scolastici, la scarsa percentuale di giovani che studiano dopo il diploma (solo il 26,2% i laureati tra coloro che hanno tra i 30 e i 34 anni, penultimo paese in Ue) e le difficolta' nel trovare lavoro.

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Fondi europei, le Regioni del Mezzogiorno accelerano

Le regioni italiane del Mezzogiorno negli ultimi mesi hanno accelerato sull'attuazione della programmazione dei Fondi europei per lo sviluppo regionale (Fesr), ma occorre uno scatto in piu' sulla spesa, anche per raggiungere i target della revisione sulla performance prevista per il 2019. Lo si apprende da fonti Ue all'indomani dell'incontro, tra gli esperti delle Politiche regionali della Commissione Ue, i rappresentanti dell'Agenzia per la Coesione territoriale e quelli delle Autorita' di gestione delle otto regioni destinatarie di circa l'83% del pacchetto da 20,6 miliardi di euro di Fesr, assegnati all'Italia, per il 2014-2020. Di queste, a prendere le fette piu' consistenti sono Sicilia, 3,418 miliardi; Campania, 3,085 miliardi; Puglia, 2,788 miliardi e Calabria, 1,529 miliardi. Alla fine di gennaio (ultimo dato disponibile - il prossimo aggiornamento e' previsto a luglio) le otto regioni avevano selezionato il 35,2% dei progetti, rispetto ad una media italiana del 32,4% e a quella europea del 27,4%. Pari a zero (a quella stessa data) invece il numero dei rimborsi partiti da Bruxelles verso gli otto territori, a causa dei ritardi nei processi di designazione. Senza la definizione di queste strutture che in sostanza garantiscono il controllo a livello nazionale del sistema di attuazione dei programmi, la Commissione europea infatti non puo' rimborsare. Tuttavia anche su questo punto sono stati fatti passi avanti. A settembre scorso era stata la stessa commissaria europea per le Politiche regionali Corina Cretu a lanciare l'allarme perche' nessuna delle Regioni italiane aveva ancora completato alcun processo di designazione. A otto mesi di distanza l'Italia ne ha conclusi 25 su 30. Restano da definire quelli di Abruzzo, Puglia, Bolzano, Valle d'Aosta, e del programma nazionale Innovazione. Ma l'Italia non e' l'unica in Ue a non aver concluso, si trova infatti in un gruppo di altri nove Paesi, tra questi anche la Francia, dove si trova comunque al di sopra della media. 

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Premio Asimov a Burioni per ‘Il vaccino non e’ un’opinione’

 Roberto Burioni con il libro "Il vaccino non e' un'opinione", edito da Mondadori, si e' aggiudicato la seconda edizione del "Premio Asimov" per la divulgazione scientifica. Il verdetto, espresso da una giuria di oltre 1400 studenti, e' stato annunciato nel corso di una cerimonia congiunta a L'Aquila, Cagliari e Lecce. Medico immunologo, ricercatore e professore Ordinario di Microbiologia e Virologia presso l'Universita' Vita-Salute San Raffaele di Milano, Burioni e' noto per la sua attivita' divulgativa, svolta soprattutto attraverso la sua pagina Facebook, a difesa della verita' scientifica sui vaccini e contro le tesi antivacciniste.

"Questo premio e' per me una sorpresa e una gioia - dichiara Burioni - Una sorpresa perche' un anno fa non sapevo di essere in grado di scrivere e comunicare la scienza; una gioia perche' e' un premio prestigioso e perche' il libro e' stato votato da giovani delle scuole superiori, il futuro del nostro Paese. Il motivo per cui l'ho scritto e' proprio guardando il futuro, del quale loro saranno protagonisti, immaginando un mondo piu' sicuro grazie alle vaccinazioni, ma soprattutto una societa' dove la verita' e la scienza trionfano sulle falsita' e la superstizione, dove chi lavora umilmente per migliorarsi riceve rispetto e considerazione. Un mondo che i ragazzi di oggi potranno costruire con l'impegno, il lavoro e l'istruzione". Il Premio Asimov, istituito e organizzato per la prima volta nel 2016 in Abruzzo dal Gran Sasso Science Institute (GSSI) dell'Aquila, nella sua seconda edizione si e' ampliato a Puglia e Sardegna, grazie all'adesione del Dipartimento di Matematica e Fisica "E. De Giorgi" dell'Universita' del Salento e delle sezioni dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) di Lecce e Cagliari che hanno coordinato i 32 Istituti Superiori partecipanti all'iniziativa. Per selezionare le migliori recensioni e' stato costituito un comitato scientifico di docenti, ricercatori, scrittori e giornalisti provenienti dagli Istituti Superiori coinvolti nel progetto e da realta' scientifiche e culturali nazionali tra cui Laboratori Nazionali del Gran Sasso INFN, Universita' dell'Aquila, Universita' di Cagliari, CNR, Radio3Scienza e Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP). Il comitato scientifico ha premiato anche gli studenti - tre per libro - distintisi come autori delle migliori recensioni, chiamati a presentare le cinque opere in gara. L'attivita' di lettura, analisi e recensione delle opere da parte degli studenti e' stata certificata dagli Enti organizzatori ed e' valida ai fini dei percorsi di alternanza scuola-lavoro e dell'attribuzione dei crediti formativi, previo riconoscimento delle scuole partecipanti. L'iniziativa e' patrocinata da Regione Abruzzo, Accademia dei Lincei, Societa' Italiana di Fisica (SIF), Societa' Italiana di Relativita' Generale e Fisica della Gravitazione (SIGRAV), Universita' di Cagliari e CICAP. L'evento di premiazione che si e' svolto a Lecce e' un'iniziativa inserita nel progetto "Lecce Citta' del Libro 2017".

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A Torricella Peligna la I Edizione del Premio Letterario Nazionale Valeria Di Fabrizio

Grande successo di partecipanti per la I Edizione del  Premio Letterario Nazionale Valeria Di Fabrizio, organizzato dal Comune di Torricella Peligna, in collaborazione con la famiglia Di Fabrizio. Il concorso, riservato agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori, è dedicato alla piccola Valeria Di Fabrizio, una bambina di Torricella Peligna scomparsa nel 2015. A lei è dedicata la casetta sull’albero, costruita nel 2016 all’interno della pineta di Torricella.

Innumerevoli le opere pervenute: la giuria ha dovuto esaminare 287 elaborati in prosa, composti da singoli autori o frutto di lavori scolastici di gruppo. I partecipanti sono stati 773, provenienti da tutta Italia: le regioni coinvolte sono state dieci, venti le province, 50 i comuni, 65 le scuole, 165 le classi. Un risultato, insomma, che inorgoglisce l’Amministrazione Comunale, la famiglia Di Fabrizio e l’ideatore del Premio, Antonio Monte.

I vincitori per ciascuna sezione sono: per la scuola primaria il 1° Premio andrà all’elaborato Due inseparabili amici, composto dagli alunni Domenico Impicciatore, Umberto Costantini, Francesco Spinelli  e Claudio Cocan della IV B della Scuola Principe di Piemonte di Lanciano (CH); Benedetta Santone, dell’Istituto Comprensivo di Orsogna (CH), con il racconto Il colore dell’amicizia è la prima classificata per la sezione dedicata alla scuola media; il vincitore della sezione riservata alla scuola secondaria è Lorenzo De Cesaris, iscritto alla III A del Liceo Saffo di Roseto degli Abruzzi (TE), autore del testo Gli occhi del cuore. Data l’elevata qualità dei testi pervenuti, la giuria ha ritenuto di attribuire ulteriori premi speciali e segnalazioni.

La premiazione avverrà il 20 maggio prossimo, alle ore 10, presso la pineta di Torricella Peligna.

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Tollo. Due importanti progetti per l’agricoltura

"Ieri 5 maggio 2017 in Giunta abbiamo approvato lo Statuto del Biodistretto del Vino di Tollo, Canosa Sannita e Giuliano Teatino e il Regolamento della Banca della Terra di Tollo. Sono due progetti importanti per lo sviluppo. Inoltre abbiamo richiesto la stato di calamità per le gelate del 21 e 22 Aprile che hanno colpito diversi vigneti". Lo afferma il Sindaco di TolloAngelo Radica.

"A Tollo capitale del vino in Abruzzo e uno dei paesi più importanti in Italia per la produzione di vino lavoriamo da qualche anno a importanti progetti strategici di sviluppo in collaborazione con le aziende agricole locali. Elaborazione di pacchetti turistici sull’enoturismo, partecipazione ad Expò e Abruzzo Open Day, Distretto Rurale, Strade del Vino, Piano Regolatore a consumo negativo di suolo e Carta di Tollo sono i progetti strategici attuati negli ultimi 5 anni a Tollo. Ora è il momento di rilanciare. Tollo nel panorama agricolo abruzzese si è sempre contraddistinto per la capacità d’innovazione: negli anni ’60 la scelta delle cantine sociali (Cantina Tollo e Cantina Cooperativa Coltivatori Diretti che hanno oltre 1.000 soci), l’uva da tavola in serra negli anni ’80 e la Doc Tullum negli anni 2000. La scelta dell’agricoltura ecosostenibile - prosegue Radica - è già stata fatta nel Dicembre quando abbiamo approvato un PRG che vincola/tutela l’84.6 % del territorio comunale rendendolo inedificabile e retrocedendo a destinazione agricola circa 22 ettari di terreni, riducendo gli indici di costruzione da 1.2 a 0.8 metri cubi su metri quadri, concedendo incentivi volumetrici e monetari a costruisce utilizzando materiali in bioedilizia e garantendo performance ambientali elevate".

I progetti strategici in campo agricolo su cui l’amministrazione comunale di Tollo sta lavorando da mesi sono:
il Biodistretto, la Banca della Terra e la Cooperativa di Comunità in agricoltura.

 

  1. BIODISTRETTO.

Un biodistretto è una realtà che ha come obiettivo la valorizzazione dell’economia e delle tradizioni locali. Per fare questo si cerca di soddisfare sia le esigenze dei produttori con la ricerca di mercati locali, l’attivazione di servizi integrati territoriali, il riconoscimento del ruolo del Bio-agricoltore, sia quelle dei consumatori con la sicurezza alimentare, la conoscenza dei luoghi di produzione del cibo e la ricerca di prezzi equi con il coinvolgimento della istituzioni pubbliche.

 Nel Bio-distretto, la valorizzazione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue peculiarità, per raggiungere un pieno sviluppo delle potenzialità economiche, sociali e culturali. per raggiungere questo scopo si incentivano anche le produzioni a filiera corta, la creazione di GAS (gruppi di acquisto solidali) o GAC (gruppi di acquisto collettivi) e le mense pubbliche biologiche.

Oggi sono quasi mezzo milione gli italiani che vivono nei 13 bio-distretti, distribuiti in 10 regioni e oltre 120 comuni con più di 2000 le aziende biologiche che vi operano occupando una superficie totale di 6.400 chilometri quadrati, per un totale di oltre 8.000 ettari di superficie agricola utilizzata. IL NOSTRO SARA’ IL PRIMO IN ABRUZZO.

 

  1. LA BANCA DELLA TERRA

E’ definita come un inventario, completo e aggiornato, dei terreni e delle aziende agricole di proprietà pubblica e privata che possono essere messi a disposizione di terzi, tramite operazioni di affitto o di concessione. Si tratta quindi di un elenco costantemente aggiornato di particelle catastali agricole e/o forestali che possono essere date in uso a chi le richiede. L’elenco è dinamico in quanto settimanalmente vengono inseriti nuovi bandi, mentre vengono eliminati quelli per cui sono scaduti i termini per la presentazione delle domande.

Chiunque può partecipare alle selezioni per la concessione/affitto di un terreno o di un’azienda inserita in banca della Terra. Nel caso delle terre pubbliche, così come anche per i terreni abbandonati, al fine di rispondere all’esigenza di favorire l’accesso dei giovani ai terreni, la normativa prevede, qualora ci fossero pluralità di richieste di assegnazione, di tener conto dell’obbiettivo del ricambio generazionale e pertanto di valutare l’età (maggiore o minore di quaranta anni) e l’eventuale qualifica professionale (titolo di Imprenditore Agricolo Professionale - IAP) dei richiedenti.  A Tollo, così come in tutto il resto del paese, è diffuso il fenomeno del “ritiro” dei campi dalla coltivazione; tale fenomeno, talvolta connesso a difficoltà oggettive nel ricambio generazionale e nell’eccessivo frazionamento dei terreni, può creare pericolosi fenomeni di dissesto idrogeologico e di rischio di incendi, oltre ad un deterioramento ambientale e una perdita di produzione locale. Per cercare di arginare il fenomeno, e nell’ottica di permettere l’apertura o l’ampliamento di aziende agricole, con una spinta alla imprenditoria agricola, la legge regionale n°26/2015 stabilisce che i Comuni censiscano i terreni abbandonati presenti sul proprio territorio al fine di renderli disponibili a coloro che ne faranno richiesta per la coltivazione.

 

 

 

 

                                                                                                         

 

 

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Crolla il consumo di pane e pasta

Pane e pasta non fanno piu' la parte del leone sulla tavola degli italiani, mentre a 'volare' e' a sorpresa il riso. Se l'acquisto di riso nel 2016 e' infatti aumentato del 3%, crollano invece quelli di pasta dell'1,3% e di pane del 3%, raggiungendo il minimo storico dall'Unita' d'Italia. A scattare la fotografia delle nuove abitudini alimentari e' la Coldiretti, con un'analisi sulla base dei dati Ismea/Nielsen relativi al 2016, in occasione della campagna 'Abbiamo riso per una cosa seria' con FOCSIV, che in 1000 piazze e mercati vede 4000 volontari offrire pacchi di riso 100% italiano per una donazione con l'obiettivo di difendere chi lavora la terra. I consumi di pane degli italiani, sottolinea Coldiretti, si sono praticamente dimezzati negli ultimi 10 anni ed hanno raggiunto il minimo storico con appena 85 grammi a testa al giorno per persona rispetto a 1,1 chili che ogni cittadino portava quotidianamente in tavola ai tempi dell'Unita' d'Italia nel 1861. Con il taglio dei consumi, si e' verificata una svolta anche nelle abitudini a tavola e sale l'interesse per il pane biologico e quello a chilometri zero, ma sono nati anche nuovi prodotti senza glutine o a base di cereali alternati. Una tendenza che riguarda anche la pasta secca dove in controtendenza al calo generale del 2016 si registra un incremento per quella garantita al 100% con grano italiano e per quella integrale, con un vero e proprio boom per il senza glutine. A pesare nell'andamento di mercato, sottolineaColdiretti, "sono anche le percezioni errate degli effetti sulla bilancia. Pane e pasta sono ricchi di carboidrati complessi, dovrebbero costituire circa il 60% delle calorie quotidiane e non fanno ingrassare se ovviamente si evitano gli eccessi. La ricerca di prodotti senza glutine, invece, e' spesso il risultato della convinzioni sbagliate che aiutino a mantenere la linea". L'Italia si conferma tuttavia leader nel consumo di pasta con 24 chili a testa davanti a Tunisia (16 kg), Venezuela (12 kg), Grecia (11,2 kg), Svizzera (9,2), Usa e Argentina (8,8 kg). Un primato detenuto anche nella produzione, con 3,2 milioni di tonnellate all'anno davanti a Usa, Turchia, Brasile e Russia e che consente di realizzare un fiorente flusso di esportazioni che nel 2016 hanno superato i 2,013 miliardi di chili, in aumento del 3%. Nuovo protagonista e' invece il riso: l'Italia e' il primo produttore europeo di riso per una produzione di 1,58 miliardi di chili, che "sarebbe piu' che sufficiente per coprire i consumi interni", rileva Coldiretti. 

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