Redazione Notizie D'Abruzzo

Falso allarme per una donna sul tetto a Pescara

I condomini vedono una donna su un tetto e pensano ad un tentativo di suicidio, facendo scattare l'emergenza, ma in realta' si tratta soltanto di una persona che parlava al telefono ed era uscita all'esterno perche' dentro non c'era segnale.

L'episodio e' avvenuto stamani in pieno centro a Pescara, in un palazzo dell'area pedonale. Alcuni condomini, nel vedere la donna che si spostava sul tetto, hanno lanciato l'allarme e sul posto sono arrivati Vigili del Fuoco e Carabinieri. I militari dell'Arma della Compagnia di Pescara hanno appurato che la donna stava telefonando ed hanno cosi' capito che non c'era nessuna emergenza in atto. 

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Al via la riqualificazione della Sala Aternum al Comune di Pescara

"Al via la riqualificazione della Sala Aternum, sede dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Pescara. Gli spazi, dove risiedono libri, documenti e cimeli della storia della citta', dopo i lavori per manutenzione, per eliminare infiltrazioni e umidita', nonche' recuperare la funzionalita' delle finestre, sara' nuovamente fruibile e aperta al pubblico, come 'un piccolo museo', dice il presidente del consiglio comunale, Francesco Pagnatelli. "Una delle cose che promuovero' una volta fatti i lavori - ha aggiunto - sara' proprio il suo utilizzo a fini non solo istituzionali. Quindi: visite e aperture perche' la citta' la conosca meglio con il suo contenuto di documenti e testimonianze storiche e non appena i lavori la riconsegneranno piu' bella e in sicurezza, come un piccolo museo, la Sala tornera' ad essere anche la sala operativa del Presidente del Consiglio, com'e' accaduto fino ad oggi. Nel frattempo, nessun collaboratore della presidenza sara' sfrattato. Per tutti - conclude Pagnatelli - una collocazione provvisoria da cui si potra' continuare senza problemi a svolgere le attivita' di segreteria, finche' non finiranno i lavori che cominceranno nei prossimi giorni".

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Madre e figlia ustionate da un ritorno di fiamma del camino nel Pescarese

Due donne di 74 e 51 anni, madre e figlia, sono finite in ospedale in gravi condizioni per le ustioni riportate mentre accendevano il camino di casa. L'incidente e' avvenuto stamani a Cepagatti, in localita' Villanova. Le due, secondo le prime informazioni dei soccorritori, sono state investite da un ritorno di fiamma mentre accendevano il camino usando dell'alcol. Subito soccorse dal 118, sono state trasportate negli ospedali di Pescara e Chieti. Hanno riportato ustioni di secondo e terzo grado e sono entrambe in prognosi riservata. E' stato disposto il trasferimento nei centri grandi ustionati di Roma e Cesena. Le due donne non sarebbero in pericolo di vita. Sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Pescara.

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Cresce il numero di occupati in agricoltura in Abruzzo

Cresce il numero di occupati nel comparto agricolo abruzzese: nel 2016 e' stato registrato un + 7,8% rispetto all'anno precedente; nella classifica e' la regione del centro-sud d'Italia che ha registrato un trend positivo. Mentre, sempre nel 2016, secondo i dati di Coldiretti, il Montepulciano d'Abruzzo e' la Doc che ha offerto piu' lavoro in Italia in termini di ore lavorative: 19.359.600 (il dato e' riferito alla provincia di Chieti). Seguono, al secondo posto, Puglia Igt (16.519.200 ore) e al terzo, Sicilia Doc (16.032.264). Ora c'e' il nodo voucher in vendemmia che potrebbe causare un drastico calo di occupati, soprattutto tra giovani e pensionati. "Occorre individuare uno strumento ad hoc che sostituisca i voucher e che tenga conto delle specifiche del lavoro occasionale che sempre piu' caratterizza il settore dell'agricoltura - ha osservato l'assessore Dino Pepe -. E' necessario avere uno strumento normativo agile al fine di fornire risposte immediate rispetto a un settore che bisogno di aiuti concreti".

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Le opere del Maestro Ventrone in esposizione fino al 28 maggio al Museo delle Genti d’Abruzzo

Dopo una lunga attesa è tornato a esporre in Italia l’artista Luciano Ventrone con la mostra “Punti di Vista”, a cura di Mariano Cipollini. Il lungo percorso espositivo, allestito nelle sale del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, è stato aperto al pubblico il 4 febbraio scorso e, dato il grande successo di pubblico e di critica, sarà visitabile eccezionalmente fino al 28 maggio 2017.

L’esposizione, promossa dall’Associazione Archivi Ventrone, con il patrocinio della Regione Abruzzo, si è avvalsa di un nutrito e importante numero di opere provenienti sia dalla raccolta del maestro sia da collezioni pubbliche e private. L’enorme successo della mostra di Luciano Ventrone ha dato ragione alla Fondazione Museo delle Genti d’Abruzzo che, per la prima volta, ha voluto mettere a disposizione di un unico artista tutte le tredici sale espositive del museo in via delle Caserme, a Pescara.

Oltre alla proroga di “Punti di Vista” il Museo delle Genti d’Abruzzo ha inaugurato un accordo con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). A partire da sabato 22 aprile 2017 e fino alla chiusura della mostra, in tutti i weekend (sabato e domenica alle ore 17,00 e alle ore 18,30) i volontari del FAI accompagneranno i visitatori gratuitamente tra le sale del museo, guidandoli alla scoperta del percorso espositivo.

Nell’intento di creare un movimento sinergico tra le opere presenti nella collezione permanente e l’incontro con i nuovi lavori di Ventrone, la mostra traccia un percorso espositivo particolarmente strutturato, che mette in correlazione passato e presente dell’artista attraverso una narrazione “atemporale, ammaliatrice e ingannevole” che Ventrone fa della realtà. La mostra “Punti di Vista” non si presenta solo come una rilettura filologica delle nature morte del maestro, ma è protesa a riconsiderare e rivedere alcuni aspetti fondamentali che fanno di Ventrone un artista delle avanguardie. I lavori dell'ultimo ventennio sono messi in relazione con le sperimentazioni che l'hanno formato, dai primi anni Sessanta, per circa un quindicennio. Mostra dalle molteplici sfaccettature, “Punti di Vista” ci svela un Ventrone maturo e complesso, stimolato dall’ambiente che lo accoglie a relazionarsi in uno spazio in cui il manufatto esposto è parte in causa anche del suo narrato.

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Pil pro capite italiani -10,8% tra 2007 e 2015

Dal 2007 al 2015 (anno di cui sono disponibili i dati più recenti), il Pil pro capite degli italiani è sceso del 10,8%, passando da 28.699 a 25.586 euro (-3.113 euro). Questo calo non si è comunque distribuito in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Altrettanto disomogeneo appare il calo degli occupati nel nostro Paese, che restano ancora inferiori ai dati registrati nel 2007, alla vigilia della lunga crisi economica ancora in atto. Lo rivela una ricerca del Centro studi ImpresaLavoro, realizzata su elaborazione di dati Istat.Nessuna Regione italiana è riuscita ancora a tornare ai livelli precedenti la crisi economica, ma in alcuni casi il calo del Pil pro capite medio dei suoi cittadini è stato più sensibile. In fondo alla graduatoria, ordinata per variazione percentuale negativa, troviamo Molise (-19,3%), Umbria (-18,3%), Lazio (-17,7%) e Campania (-16%). Restano al di sotto del dato nazionale anche regioni del Nord come Friuli Venezia Giulia (-11,4%), Liguria (-11,6%), Piemonte (-12,3%) e Valle d’Aosta (-12,6%). Meno colpite, anche se sempre in territorio negativo, sono state invece Trentino Altro Adige (-3,2%), Basilicata (-4,5%), Abruzzo (-6,2%) e Lombardia (-7,9%) che fanno registrare performance sensibilmente migliori della media nazionale.

Nel 2016 in Italia risultano poi occupate 22.757.840 persone, un dato ancora inferiore di 136.107 unità a quello del 2007, quando gli occupati erano 22.893.947. Anche in questo caso i dati regionali si muovono in modo molto disomogeneo. Rispetto al 2007 già oggi risultano occupate più persone nel Lazio (+201.070, +9,42%), in Trentino Alto Adige (+31.645, +7.04%), in Toscana (+35.856, +2,34%), in Emilia Romagna (+42.685, +2,22%) e in Lombardia (+90.958, +2,15%). E se il Veneto è sostanzialmente quasi ritornato agli stessi livelli del periodo pre-crisi (-18.698, -0,89%), ancora lontane dai livelli occupazionali fatti registrare nove anni fa restano regioni del Nord come la Liguria (-23.607, -3,73%), il Friuli Venezia Giulia (-20.384, -3,93%) e la Valle d’Aosta (-2.391, -4,21%). In questo stesso periodo di tempo si registra una contrazione più marcata degli occupati in tutte le regioni del Sud: Campania (-74.139, -4,33%), Molise (-5.539, -4,97%), Puglia (-80.425, -6,31%), Sardegna (-43.816, -7,23%), Sicilia (-129.443, -8,74%) e Calabria (-69.093, -11,67%).Non mancano comunque timidi segnali di ripresa dell'occupazione. Un confronto tra i dati 2015 e 2016 evidenzia come nell’ultimo anno il nostro Paese abbia complessivamente recuperato 293.088 posti di lavoro. Le tre Regioni che hanno registrato le migliori performace in valori assoluti sono Lombardia (+71.878), Campania (+59.787) ed Emilia Romagna (48.823). In termini percentuali rispetto alla base occupazionale crescono invece più di tutti Campania (+3,79), Molise (+3,75%), Emilia Romagna (+2,55%), Puglia (+1,98%) e Basilicata (+1,95%). Il dato più negativo viene invece fatto registrare dall'Umbria, che nell'ultimo anno ha perso 5.414 posti di lavoro (-1,51%)

"Mentre tutti gli altri nostri principali competitor europei sono da tempo ritornati ai livelli di crescita pre crisi, l'Italia continua a registrare valori di reddito pro capite e occupazione inferiori a quelli del 2007", osserva l'imprenditore Massimo Blasoni, presidente del Centro studi ImpresaLavoro. "Purtroppo - continua - non si è voluto approfittare di questa crisi decennale per cambiare drasticamente le regole del mercato del lavoro e per allegerire le nostre imprese dal peso esorbitante (e disincentivante) di una tassazione eccessiva nonché di leggine e regolamenti che imbrigliano la loro azione quotidiana. I vari bonus sono pannicelli caldi che non aiutano a rilanciare l'economia e che disperdono risorse. Occorre cambiare passo: rilanciare gli investimenti pubblici e mettere finalmente gli imprenditori nelle condizioni di creare nuovi posti di lavoro e quindi nuova ricchezza".

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L’Aquila, nuovo Prg per 137 mila abitanti teorici

E' di 137.521 abitanti il dimensionamento di abitanti in teoria insediabili nel Comune dell'Aquila, otto anni dopo la distruzione del terremoto del 6 aprile 2009, grazie al nuovo piano regolatore generale, approvato giorni fa in prima stesura dal Consiglio comunale del capoluogo. Dei cittadini teorici 129.521 sono frutto di diritti acquisiti e situazione attuale derivanti dal vecchio Prg del 1979 e 8 mila sono in piu' tra residui di piano e nuove previsioni. E' quanto emerso oggi in un incontro con la stampa che ha illustrato i dettagli dello strumento alla presenza del sindaco, Massimo Cialente, del vice sindaco e assessore alla Pianificazione Pietro Di Stefano e della dirigente del settore Chiara Santoro. I residenti attuali sono, invece, 69.691. Inevitabile affrontare il tema delle "casette", i manufatti temporanei post-terremoto del 2009.

"Il nuovo piano non contiene una sanatoria ne' puo' contenerla, perche' non e' potesta' degli enti locali - ha evidenziato l'assessore - un ragionamento che, una volta approvata l'ultima stesura, diventera' norma, ma presuppone il rispetto delle procedure corrette - ha rimarcato l'assessore - Per una casetta regolare andava presentata una domanda al Comune, doveva essere protocollata, dove sarebbe stata edificata non era secondario, non certo nelle aree di esondazione: insomma la delibera 58 qualche paletto lo aveva eccome".

Il prossimo sindaco e' stato "sfidato" dagli uscenti, dal momento che si trovera' di fronte "due strade, la prima e' di riprendere questo Prg, arricchirlo con la propria visione e poi portarlo a compimento in un tempo certo. Avra' l'onore della firma, io e Cialente non ci saremo - ha aggiunto Di Stefano - Oppure lo gettera' nel cestino, ma mentre noi abbiamo certificato e documentato i soldi spesi per consulenze e attivita', in quel caso i nuovi dovranno dire alla Corte dei conti perche' abbandonano questo lavoro".

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Emozione e successo di pubblico alla Sacra Rappresentazione della via Crucis a Montesilvano

«Una grandissima emozione che ha letteralmente investito tutto il pubblico presente. Ancora una volta gli attori sono stati bravissimi e hanno ricreato un’atmosfera suggestiva e piena di pathos». E’ il commento dell’assessore alle manifestazioni, Ottavio De Martinis, in merito alla Sacra Rappresentazione della via Crucis che si è svolta ieri sera nel borgo di Montesilvano Colle.

La manifestazione, organizzata dall'associazione Vides Pescara Onlus, presieduta da Ivana Zuccarini, con la regia di Oliviero Zimuel, ha visto gli attori del laboratorio teatrale “La Carriole” mettere in scena la Passione di Cristo, con abiti d’epoca e meditazioni in vernacolo, a cura del poeta Guido Antonioli. Il tutto è stato arricchito dall’intervento musicale dei cori Beato Nunzio di Pescara e Polyphonia di Spoltore, diretti da Gianni Golini, sulle musiche di Giuseppe Di Leo. «Questa terza edizione - aggiunge De Martinis – è stata una nuova conferma del successo di questa manifestazione, allestita con impegno, attenzione e professionalità. La cornice scelta ha ulteriormente valorizzato la messa in scena, resa ancora più intensa dal naturale paesaggio del borgo. La Sacra Rappresentazione della Via Crucis diventa così un appuntamento tradizionale della Pasqua della nostra città, che riproporremo senza esitazioni anche il prossimo anno, nuovamente nel borgo che ci sembra lo scenario ideale per questa manifestazione».

Le prime 9 stazioni della Passione di Cristo sono state rappresentate lungo il percorso tra la chiesa San Michele Arcangelo e piazza Luigi Calabresi, mentre la rappresentazione delle ultime 6 si è svolta su un palco allestito in piazza. Nel ruolo di Gesù Francesco Morelli ed in quello di Maria, Laura D’Agostino. A supportare l’organizzazione dell’evento anche le associazioni AlberghiaMo e Montesilvano Colle e le sue Contrade.

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Americo Di Benedetto vince le primarie del centrosinistra a L’Aquila

E' Americo Di Benedetto il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra "Vivendo L'Aquila" per le elezioni amministrative in programma l'11 giugno prossimo. Il presidente della Gran Sasso Acqua, per le primarie di coalizione si e' votato domenica e ieri sino alle 20, ha vinto con il 49,91% delle preferenze (5.197 voti) lasciandosi dietro il consigliere regionale del Pd Pierpalo Pietrucci (orlandiano) che si e' fermato al 43,95% dei consensi (4.576 voti). L'altro competitor, il segretario regionale dell'Idv, Lelio De Santis, ha ottenuto il 6,12% delle preferenze (638 voti). La citta' ha risposto in massa alle primarie di coalizione: Tra domenica e lunedi' ai seggi si sono recate 10.527 persone, una mobilitazione che ha annullato il record del 2007 quando i votanti che videro prevalere l'attuale sindaco Masssimo Cialente furono 8.747. Nessuna schermaglia tra i due candidati del Pd: "lavoreremo insieme per il bene della citta'", ha detto Di Benedetto al quale gli ha fatto eco Pietrucci. Alla fine del conteggio dei voti una stretta di mano tra i due ha suggellato un lavoro che sara' comune. "E' chiaro - ha commentato Pietrucci - che per gli aquilani il mio posto e' in Consiglio regionale". Infatti, se Pietrucci fosse diventato sindaco L'Aquila avrebbe perso un consigliere di "peso" all'Emiciclo dove sarebbe subentrato l'ultimo dei non eletti che e' della Marsica. Nel centrodestra, intanto, si naviga ancora in alto mare. Manca l'unita' di coalizione. Proprio ieri sera Luca Bergamotto, ex consigliere regionale di Forza Italia ed attuale direttore dell'emittente televisiva Laqtv, sul quale sembravano convergere gran parte dei partiti di centrodestra, ha rinunciato definitivamente a mettersi in gioco quale candidato sindaco. Rimanendo nel centrodestra non fa un passo indietro Pierluigi Biondi, di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionle, la cui investitura a sindaco sara' definitivamente ufficializzata giovedi' in citta' alla presenza della leader del partito Giovanna Meloni. Al di la' dei due schieramenti tradizionali, sono comunque pronte a scendere in campo diverse liste civiche tra cui quella dell'ex vice sindaco Nicola Trifuoggi, dimessosi di recente dall'incarico, quella di Carla Cimoroni con "L'Aquila chiama". A correre per la poltrona di sindaco dell'Aquila, a meno di ripensamenti, sara' anche un'altra civica, quella che fa capo a Giancarlo Silveri, ex manager della Asl dell'Aquila, che ha preso le distanze dal centrodestra dicendosi comunque alternativo al centrosinistra. La situazione, insomma, e' ancora in evoluzione

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