Cronaca

Furto alla gioielleria in centro commerciale a Chieti

I carabinieri della Compagnia di Chieti indagano per individuare i responsabili di un furto messo a segno questa notte intorno alle 2 ai danni della gioielleria Sarni che si trova all'interno del centro commerciale Megalò a Chieti Scalo. I ladri sarebbero almeno otto ed hanno agito con il volto coperto. I malviventi hanno dapprima tagliato all'esterno con tronchi e rami di alberi con i quali hanno bloccato le due strade di acceso al centro commerciale, quindi sono entrati nella galleria commerciale.

Le immagini dell'impianto di videosorveglianza che riprendono l'interno della gioielleria mostrano la saracinesca d'ingresso che viene forzata e, uno dopo l'altro, l'ingresso in rapida successione di cinque malviventi, mentre di un sesto si intravede un braccio: i ladri una volta entrati nel negozio, con tanto di borsoni nei quali sistemare la refurtiva, saltano il bancone ed iniziano a fare razzia degli oggetti preziosi che si trovano nei cassetti. Le immagini mostrano anche l'attivazione dell'impianto di antifurto nebbiogeno. A mettere in fuga i malviventi è stato l'arrivo sul posto, dopo pochi minuti, di due pattuglie dei carabinieri, e una della polizia che ha partecipato alle ricerche: verosimilmente ad avvertire dell'arrivo delle forze dell'ordine è stato il 'palo' della banda.

I ladri sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti, ma non si può escludere che abbiano proseguito la fuga a bordo di auto lasciate nella zona in luoghi appartati. 

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Maltrattamenti nella casa di riposo, condannata a tre anni e mezzo

Per l'accusa di maltrattamenti e sevizie agli anziani nella Casa di Riposo Arcobaleno di Vasto la Corte di Assise di Lanciano ha condannato a tre anni e sei mesi di reclusione la titolare C.G., di 50 anni. L'imputata è stata invece assolta dal reato più grave dell'evento morte di un altro anziano ospite della casa di riposo. Il Pm Gabriella De Lucia aveva chiesto complessivamente 7 anni di reclusione. Sull'esito della sentenza si è detto soddisfatto il difensore Alessandra Cappa, la quale ha detto "fortemente ridimensionate le contestazioni alla mia assistita". La stessa Corte di Assise presieduta da Marina Valente, giudice a latere Andrea Belli più sei giudici popolari, ha inoltre riconosciuto il risarcimento danni per sole due parti su tre che si erano costituite parti civili, le quali avevano chiesto mezzo milione di euro ciascuno. I danni saranno ora quantificati in separata sede dinanzi al tribunale civile. L'inchiesta sulla casa Arcobaleno era scattata a primavera del 2015 e portò anche al sequestro temporaneo della struttura. I carabinieri di Vasto avevano arrestato oltre alla Guglielmo il suo compagno Lucio Ramundi, deceduto lo scorso anno e pertanto uscito dal processo per l'estinzione del reato.

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Maltempo nel pescarese e nel teramano

Nubifragi sulla costa nel pomeriggio tra il pescarese e teramano. In pochi minuti caduti diversi millimetri di pioggia con allagamenti in diverse zone anche dell'interno anche con grandine, tuoni e bombe d'acqua. Repentino abbassamento della temperatura che in un'ora è passata da 29 a 23 gradi. Numerose le chiamate arrivate ai centralini delle forze dell'ordine. Diversi gli interventi in atto. Controllo sui sottopassi e sui corsi d'acqua. A Pescara allagate alcune strade. Piogge anche nelle zone interne. Nella giornata di sabato assisteremo ad una graduale attenuazione della nuvolosità e dei fenomeni con ampie schiarite su tutto il territorio regionale.

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Trattore si ribalta nel Chietino, grave un 57enne

Un uomo di 57 anni è rimasto gravemente ferito nel tardo pomeriggio a Casacanditella ed è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione del policlinico di Chieti. L'uomo era a bordo di un trattore, su terreno scosceso, quando il mezzo agricolo si è ribaltato schiacciandolo. Soccorso dai Vigili del Fuoco e dal 118 è stato portato con l'elisoccorso all'ospedale di Chieti dove gli è stato riscontrato un trauma addominale. 

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Tentò una rapina col machete, condannato a due anni e due mesi 

Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti Isabella Maria Allieri ha condannato a due anni, due mesi di reclusione ed 450 euro di multa oltre a 5.000 euro di risarcimento dei danni L.D.F., 63 anni di Chieti. L'uomo la notte del 27 giugno 2014 a Chieti Scalo tentò di rapinare, brandendo un machete con una lama di 40 centimetri, il titolare dell'attività commerciale 'Chieti Bet', al quale, secondo l'accusa, aveva chiesto soldi per continuare a giocare al 10 e lotto. L.D.F, che dopo la minaccia aveva desistito, era accusato anche della detenzione presso la propria abitazione, senza averne fatto denuncia all'autorità di pubblica sicurezza, di un pugnale con una lama di 14 centimetri. 

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Crollo hotel Rigopiano, ascoltato anche l’ex presidente Chiodi

"Sulla Carta di localizzazione dei pericoli di valanga ritengo di avere fatto tutto ciò che potevo e dovevo". Lo ha detto Gianni Chiodi, presidente della giunta regionale abruzzese dal 15 dicembre 2008 al 25 maggio 2014, stamani nel palazzo di giustizia di Pescara, al termine del l'interrogatorio durato circa un'ora, nell'ambito dell'inchiesta sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola. Chiodi è indagato, insieme ad altre 14 persone, nell'ultima tranche dell'inchiesta, condotta dal procuratore capo di Pescara, Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia. Le contestazioni che riguardano l'ex governatore abruzzese, in particolare, vertono sulla mancata realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga (Clpv).

"Mi rendo conto che questa inchiesta attiene fatti molto dolorosi - ha proseguito Chiodi, accompagnato dagli avvocati Enrico Mazzarelli e Mauro Di Dalmazio - e quindi mi auguro che, se ci sono, vengano accertate tutte le responsabilità. Per quanto mi riguarda - ha rimarcato Chiodi - anche se quell'evento non si poteva prevedere, ho attivato tutto quanto serviva a prevenire i rischi ai quali la Regione Abruzzo andava incontro, tra cui anche la Clpv". L'ex presidente della giunta abruzzese è poi entrato nello specifico, evidenziando di avere "fatto una riorganizzazione della Protezione civile, creando un sistema di allertamento e per la casistica dei rischi, subito dopo il terremoto. L'ultima delibera che abbiamo fatto - ha affermato Chiodi - è proprio quella che la legge prevede, prescrivendo che sulla Clpv venga dato un indirizzo politico e che poi la Carta venga fatta dalla struttura e dal servizio, insieme a Coreneva e Forestale, con la Giunta che poi deve approvare la Carta storica, e qui c'era anche il mandato rinnovato, contenuto già nella legge,di procedere alla Clpv". Quanto al fatto che la Giunta successiva, presieduta da Luciano D'Alfonso, secondo quanto sostenuto dall'accusa non abbia portato a compimento tale mandato, Chiodi ha detto: "Non è questione che devo spiegare io, lo spiegheranno i giudici".

"Io sono andato a dire quello che ho fatto, contrariamente ad altri, che devono dire perche' non lo hanno fatto". L'ha dichiarato Gianfranco Giuliante, assessore regionale dell'Abruzzo con delega alla Protezione civile dal 31 gennaio 2011 al 25 maggio 2014, oggi pomeriggio, al termine dell'interrogatorio in procura, a Pescara. "Il mio assistito", ha riferito l'avvocato Luigi Di Massa, difensore di Giuliante, "ha chiarito tutti i punti oggetto di contestazione. Ha esaurientemente chiarito tutto cio' che e' stato fatto durante la sua presenza nella giunta, ovvero tutto quello che serviva per predisporre la Carta valanghe". "C'era gia' stata una delibera regionale per l'individuazione della Carta storica delle valanghe", ha aggiunto Di Massa, "che costituiva un documento propedeutico all'individuazione del rischio valanghe, perche' ovviamente se non si sapeva dove stavano le valanghe non era possibile sapere dov'era il rischio".

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Inchiesta su Fosso Vallelunga, Alessandrini pronto a chiarire

 "E' chiara la mia volontà di chiarire il prima possibile questa storia che per quanto mi riguarda non esiste, ma tutto questo verrà accertato nelle competenti sedi". Lo ha detto questa mattina il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, indagato dalla Procura di Pescara per sversamenti d'acqua a fosso Vallelunga.

"Ovviamente ho naturalmente chiesto al mio avvocato di favorire il più presto possibile i miei chiarimenti e spiegare quello che è accaduto rispetto ad un rivo che è Fosso Vallelunga oggetto di pluri interventi da parte del Comune, del soggetto gestore del servizio idrico integrato che è l'Aca, di concerto con il sistema pubblico e i riflessi di questo sono visibili coram popolo nel senso che se l'anno scorso quel tratto di spiaggia era soggetto ad acque scarse e a divieto temporaneo di balneazione, questo divieto l'anno in corso è stato tolto. Spiegheremo questo con una dettagliata relazione quelli che abbiamo fatto dal nostro insediamento del 2014 ad oggi,e mi auguro che tutto questo non venga utilizzato - ha concluso Alessandrini - per letture distorte che abbiamo visto tante volte tese a fare allarmi che non sussistono, a screditare un comparto, quello del turismo che fa passi in avanti e non vuole fare i conti con il partito della paura che non aiuta a risolvere le questioni".

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Rapporto sulla Asl Chieti, primato nelle aggressioni agli operatori 

E' la Asl di Chieti a detenere il primato delle aggressioni subite dal personale nell'ambito dell'azienda sanitaria locale 2: dei 30 episodi che sono avvenuti negli ultimi cinque anni all'interno della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 13 sono i casi registrati nella provincia teatina. + il dato che emerge dal progetto "Più forti della violenza" promosso dalla Asl per contrastare il fenomeno della violenza verbale e fisica nell'ambito delle tre strutture sanitarie abruzzesi. Nelle altre sedi si sono registrati sette casi a Vasto, quattro rispettivamente a Lanciano e Ortona, uno ad Atessa e uno a Guardiagrele. I reparti dove si verificano maggiormente gli episodi sono il Servizio dipendenze, il Pronto soccorso e il Dipartimento salute mentale. Nonostante non vengano segnalati tutti gli episodi, si registra un'aumento dei casi: sei nel 2014 e altrettanti nel 2015, quattro nel 2016, otto nel 2017 e sei nel solo periodo da gennaio a maggio di quest'anno. 

Secondo i dati, che riguardano il periodo 2014-2018, ad essere aggrediti sono soprattutto gli infermieri (54%), poi i medici (26%), altri operatori (11%) e vigilantes o forze dell'ordine (9% dei casi). Gli aggressori sono prevalentemente i pazienti (64%), i loro familiari (21%) e addirittura pazienti e familiari insieme (7%), altri utenti (4%) e un altro 4% di figure non definite. 

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Spazi tv e radio, accordo Corecom – Rai

Protocollo d’intesa tra Co.Re.Com Abruzzo e Rai  per l’accesso televisivo e radiofonico alle trasmissioni regionali. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Presidente del Co.Re.Com Abruzzo Filippo Lucci, il capo redattore del Tg3 Abruzzo Silvano Barone e il responsabile della Rai sede regionale Abruzzo Massimo Liofredi. “L’obiettivo di questo importante accordo – ha spiegato Lucci - è consentire gratuitamente ad associazioni culturali, di volontariato e del terzo settore, sindacati, enti e movimenti politici il diritto d’accesso alle trasmissioni televisive e radiofoniche regionali della Rai,  attraverso programmi della durata massima di 5 minuti per la televisione e di 3 minuti per la radiofonica”. I soggetti interessati possono presentare domanda al Co.Re.Com per poter partecipare ai programmi radiotelevisivi Rai a diffusione regionale e svolgere attività di comunicazione attraverso le trasmissioni autogestite. Il Co.Re.Com esamina le richieste, ne valuta l’ammissibilità e adotta il piano trimestrale delle trasmissioni radiofoniche e televisive, che viene pubblicato sul sito del Corecom e trasmesso alla Sottocommissione Parlamentare per l’accesso, svolgendo inoltre l’attività di vigilanza. La decisione sulla domanda di accesso viene comunicata direttamente agli interessati ed è possibile inoltrare ricorso entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione. Queste trasmissioni possono essere realizzate con mezzi propri o con la collaborazione tecnica gratuita della sede regionale Rai. La Direzione della sede regionale per l’Abruzzo, effettuerà la messa in onda concordata con Rai3 dalle ore 7,30 alle ore 8,00 di  ogni sabato e dalle ore 23,30 alle 23,50 del sabato su Radiouno. "Il Co.Re.Com Abruzzo – ha concluso Lucci - si conferma punto di riferimento per la comunicazione regionale con iniziative e attività che vanno a vantaggio di tutti i cittadini, con particolare riguardo ai più deboli e alle comunità locali”.

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Allagamenti a Montesilvano, riunione a palazzo di città con l’Aca

Risolvere i problemi relativi agli allagamenti. Questo il tema della riunione che si è svolta questa mattina a Palazzo di città tra l’assessore ai lavori pubblici Valter Cozzi, il neo assessore alle Politiche di Efficientamento del sistema smaltimento acque Annalisa Fumo, il dirigente comunale di settore Gianfranco Niccolò e il direttore tecnico Aca, Lorenzo Livello.

Sul tavolo sono state poste le azioni da mettere in campo in maniera coordinata Aca -  Comune per risolvere l’annosa problematica degli allagamenti. Nello specifico sono state individuate alcune priorità in determinate zone quali via Lazio, via Maremma, via Sarca, via d’Agnese, via De Gasperi, Contrada Collevento e il collettore rivierasco. «L’Aca  -  sottolinea l’assessore Cozzi -  ha già programmato alcuni interventi in via Lazio. Dal canto nostro abbiamo già avviato i lavori di adeguamento idraulico su via Maremma, ma anche su via Piemonte e le traverse di via Emilia. L’obiettivo è chiaro e definito: eliminare definitivamente il problema degli allagamenti che da sempre affligge i residenti ma per troppi anni è stato ignorato dalle precedenti amministrazioni. Il lavoro in sinergia ci permetterà di ottenere risultati risolutori a problematiche che sono particolarmente complesse. I cittadini devono essere consapevoli che il percorso è lungo e lastricato di difficoltà, ma l’impegno e l’attenzione di questa Amministrazione sono altissimi».

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