Il reparto di Oncologia dell'ospedale di Pescara, dopo l'intervento di sanificazione dei locali, e' tornato operativo. Tre giorni fa l'attivita' del reparto era stata infatti parzialmente sospesa in quanto erano stati accertati almeno quattro casi di positivita' al coronavirus, alcuni dei quali avevano riguardato persone.I pazienti negativi al Coronavirus erano stati trasferiti, mentre quelli positivi erano stati spostati nei reparti dedicati. Eseguiti i tamponi sia ai degenti sia al personale sanitario. L'attivita' in day hospital non e' mai stata sospesa.
Leggi Tutto »D’Amario: la circolazione del virus e’ ancora molto importante
C'e' stata una "grande mitigazione del rischio contagio ma la circolazione del virus e' ancora molto importante". Lo afferma, Claudio D'Amario, componente il Comitato tecnico scientifico incaricato dalla Giunta regionale Abruzzo per l'emergenza Covid 19. "Si parla di fase 2 - spiega alla redazione di 'Sos Coronavirus' - ma l'epidemiologia non fa distinzioni temporali, segue l'andamento dei contatti sociali. Possiamo dire che sicuramente cambiano gli approcci ed e' chiaro che il distanziamento non puo' piu' essere il solo antagonista al Covid". Secondo D'Amario, nella gestione della fase 2 le regioni dovranno garantire anzitutto la gestione della malattia Covid in "percorsi separati, avere cioe' ospedali o padiglioni dedicati, completamente isolati; una attenta gestione delle strutture residenziali, e l'intercettazione dei focolai domestici per la gestione precoce delle complicanze, con un monitoraggio attento a domicilio". Si tratta di "elementi di garanzia" finalizzati alla ripartenza e a prevenire nuovi focolai.
"Oggi - spiega D'Amario - siamo in grado di individuare il grado di rischio in relazione alle tipologie di attivita' produttive; possiamo dire che il rischio e' inferiore nella silvicoltura, nell'edilizia e nel manifatturiero mentre e' piu' consistente nelle attivita' di tipo turistico. Sicuramente ci si e' dotati di protocolli avanzati tra parti sociali e datoriali che prevedono anche una nuova cultura della sanificazione, maggiori turnazioni, e il prolungamento degli orari di lavoro, ma ci vuole gradualita'".
Leggi Tutto »Muore un infermiere a Popoli contagiato dal Covid, il cordoglio dell’Opi di Pescara
“Oggi la nostra comunità professionale piange un collega che lavorava nel presidio ospedaliero di Popoli e si stringe al dolore dei suoi familiari. Vorremmo ricordare Francesco per la bella persona che era: affamato di conoscenza e sempre pronto a dare una mano ed essere vicino ai suoi colleghi. Ci lascia in questa battaglia efferata che non sta risparmiando la nostra professione. Alla sua famiglia e alla sua equipe di lavoro vanno le più sentite condoglianze da parte del consiglio direttivo dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Pescara e di tutti gli infermieri”. Con queste parole il consiglio direttivo dell’OPI di Pescara esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Francesco Di Berardino, l’infermiere di Scafa, in servizio all’ospedale di Popoli, che è stato tra i primi a essere risultato positivo al Covid e il primo infermiere abruzzese vittima del virus.
“La notizia della morte di Francesco - aggiunge Irene Rosini, presidente dell’OPI di Pescara – ci lascia sgomenti e addolorati. È una vicenda che colpisce da vicino tutta la nostra compagine professionale perché questo non vuol dire morire da eroi, ma morire da martiri. La guerra contro l’epidemia da Covid-19 è stata combattuta da tutto il personale sanitario senza armi e con scarse protezioni. Noi avevamo già denunciato la carenza dei dispositivi di protezione individuale e le tante dotazioni non a norma. Da adesso iniziamo a pagarne le conseguenze”. “Non è questo il momento delle polemiche – conclude Rosini – questo è il momento del dolore. Tuttavia ci fa tanta rabbia pensare che probabilmente il nostro dolore possa derivare dalle mancanze di qualcun altro”.
Coronavirus: Coldiretti, a rischio sicurezza alimentare europa
Senza una robusta iniezione di liquidità alle imprese agricole è a rischio la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari per i cittadini in Europa e con essa uno degli obiettivi fondanti dell’Unione Europea fissato nei Trattati di Roma del 1957. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’Unione Europea per effetto degli sconvolgimenti provocati dall’emergenza coronavirus rischia di perdere quest’anno il suo ruolo di principale esportatore mondiale di alimenti per un valore di 151,2 miliardi di euro, con un surplus commerciale nell’agroalimentare di 31,9 miliardi. Il primo importante pacchetto di misure in favore dell'agricoltura colpita dall'emergenza Covid 19 proposto dalla Commissione europea va completato – sottolinea la Coldiretti - con risorse straordinarie che consentano ai settori più colpiti di resistere in questo momento di crisi acuta.
Negli Stati Uniti il presidente Donald Trump - continua la Coldiretti - ha annunciato aiuti per il settore agricolo statunitense di 19 miliardi di dollari (16 miliardi di aiuti diretti e 3 per gli acquisti di latte, carne e ortofrutta da distribuire agli indigenti) che si aggiungono ai 28 miliardi già messi in campo per risarcire i produttori Usa delle perdite provocate dalla guerra commerciale con la Cina.
La Coldiretti ritiene indispensabile stanziare più finanziamenti per realizzare quel piano Marshall proposto per risollevare l'agricoltura Ue dai gravissimi danni prodotti dalla pandemia. Per quanto riguarda le misure adottate il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini ha rilevato che “L’adozione di finanziamenti, pur insufficienti, per misure di ammasso privato nei settori bovino, ovi-caprino e dei formaggi dimostrano che quando si riconosce una necessità si trovano gli strumenti ed i mezzi, anche finanziari, per rispondere. È per questo che chiediamo a Bruxelles uno sforzo ulteriore per adeguati interventi nel settore suinicolo, attraverso misure di stoccaggio soprattutto per i prosciutti DOP e per le cosce, così come un finanziamento europeo per aiutare uno dei settori più colpiti dalla crisi che è quello florovivaistico.
Non basta infatti l’attivazione della misure relativa agli accordi per i ritiri dal mercato, ma servono misure eccezionali opportunamente finanziate. Anche il settore vitivinicolo, duramente colpito, - continua la Coldiretti - ha bisogno di ulteriori misure di flessibilità rispetto a quelle proposte e di interventi finanziari più efficaci, così come per il comparto del latte di bufala, per gli allevatori di vitelli da carne e per i pastori". Per la Coldiretti, inoltre, servono azioni anche per lo Sviluppo rurale: “Sarebbe importante - ha aggiunto Prandini - assicurare la possibilità di un uso più flessibile delle risorse sia per l'attuale programmazione che per i primi anni della prossima per assicurare così una rete di protezione ai nostri agricoltori attraverso la possibilità di attivare misure compensative straordinarie sia con le risorse non ancora spese sia con l'impiego di parte di quelle future”. La Politica Agricola Comune (PAC) ha dimostrato di avere solo alcuni strumenti per rispondere alla crisi, e che se non sufficientemente finanziati, rischiano di essere inefficaci. Su questo si dovrà lavorare fin da subito sia nel quadro del processo di riforma, sia in vista del futuro Quadro Finanziario Pluriennale. Mentre si pongono le basi della modifica della proposta UE relativa al Quadro Finanziario Pluriennale è importante stabilire ancora una volta la centralità dell’agricoltura nel bilancio UE. I tagli alla PAC, oltre che inaccettabili, si dimostrano oggi più che mai poco lungimiranti per garantire la necessaria protezione ad un settore che resiste ad una crisi che, soprattutto in alcuni contesti, rimette in gioco la sicurezza alimentare. “L'Unione europea ha bisogno di uno sforzo di investimento, di un Piano Marshall per alimentare la ripresa e modernizzare l'economia, attraverso investimenti massicci per implementare efficacemente la transizione verde lanciata dal Green Deal europeo.
E’ necessario - ha concluso il presidente della Coldiretti – che il bilancio UE sia dotato di strumenti per rispondere alle crisi finanziati al di fuori del bilancio PAC e attivabili rapidamente”. In considerazione poi della drammatica situazione che in molti settori non esaurirà l'impatto negativo quest'anno, secondo Coldiretti si dovrebbe anche pensare alla proroga del Quadro temporaneo in materia di aiuti di Stato per il 2021.
Leggi Tutto »Svaligiano tre abitazioni nell’Aquilano, arrestati dopo 17 mesi
Avevano svaligiato tre abitazioni in localita' "I Cerri" nel comune montano di Rocca di Mezzo nella notte del 3 novembre 2018 facendo perdere le proprie tracce: dopo circa un anno e mezzo di indagini i carabinieri della Compagnia di Avezzano hanno eseguito misure cautelari nei confronti di quattro persone, una in carcere, due ai domiciliari ed un obbligo di dimora, con l'accusa di furto aggravato e continuato. Coinvolti tre marocchini ed un italiano che avrebbero agito con la complicita' di una donna italiana indagata a piede libero.
I malviventi, dopo il furto, sono fuggiti con la refurtiva, tra cui elettrodomestici, TV, monili in oro e piccole somme di denaro, a bordo un'autovettura, rubata nel centro montano, che successivamente e' stata abbandonata in un canale del Fucino nel comune marsicano di Ortucchio. Nel corso delle indagini i carabinieri di Rocca di Mezzo e di Avezzano avrebbero costruito un quadro accusatorio dettagliato e sostenuto da riscontri ritenuti inconfutabili.
Leggi Tutto »Coronavirus, 43 sindaci lamentano il ritardo delle risposte sui tamponi
"Drammatico, inaccettabile e soprattutto inspiegabile il ritardo con cui vengono effettuati e refertati i tamponi naso-faringei per diagnosticare l'infezione da Coronavirus. I decreti del Governo prevedono la risposta nel tempo massimo di 36 ore". Lo hanno scritto 43 sindaci dei comuni Frentani in una lettera al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, alla Asl Lanciano Vasto Chieti, al prefetto di Chieti e al presidente dell'Anci, Antonio Decaro. "Noi abbiamo risposte dopo 10-15 giorni, in particolare nella nostra Asl i tempi sono anche piu' lunghi e ci chiediamo quale ne sia la causa - aggiungono i sindaci, compresi quelli di Lanciano e di Vasto - Una situazione di questa portata, che genera ritardo nelle cure, nella quarantena dei familiari e un rischio personale e per la comunita', e' insostenibile e richiede urgenti risposte e provvedimenti. Nella nostra provincia i cittadini hanno reagito in maniera esemplare e rispettosa delle disposizioni impartite dalle Autorita' nazionale, regionale e sindacale. Ciononostante centinaia di persone si sono ammalate di Covid-19. Tanti cittadini sono stati sottoposti piu' volte a tampone senza aver mai avuto contezza dei risultati. Si da' per certa la presenza al laboratorio analisi dell'ospedale di Lanciano di un macchinario idoneo alla refertazione dei tamponi, di fatto non utilizzato. Queste e altre situazioni gravissime - rimarcano i sindaci - hanno dell'incredibile, se si pensa a cosa potrebbe generare in termini di contagio inconsapevole e incolpevole"
Leggi Tutto »Tar annulla il ricorso sulla piscina comunale di Sulmona
La piscina comunale di Sulmona resta nelle mani della societa' Roma Nuoto. Il Tar Abruzzo ha bocciato il ricorso del Centro Nuoto Sulmona presentato contro la determina dirigenziale del Comune, emessa il 21 gennaio scorso, che ha aggiudicato la concessione della gestione della piscina comunale dell'Incoronata alla societa' Roma Nuoto. Con la sentenza pronunciata mercoledi' scorso, i giudici amministrativi stabiliscono che "la garanzia provvisoria presentata dall'aggiudicataria appare conforme alle previsioni del decreto legislativo 50 del 2016". Quanto ai requisiti di capacita' tecnica e professionale contestati dai ricorrenti, i giudici affermano che tali asserzioni sono attinenti alla sfera della "discrezionalita' tecnica" riservata all'amministrazione e insindacabile in sede giurisdizionale "se non in presenza di manifesta illogicita' e irragionevolezza". Anche la composizione della commissione aggiudicatrice, per i giudici, e' conforme alle previsioni di legge.
Leggi Tutto »Coronavirus, a Pescara il macchinario che esegue fino a 2.400 tamponi al giorno
Arrivato al laboratorio della Asl di Pescara - centro di riferimento regionale per l'emergenza coronavirus - il 'super macchinario' in grado di analizzare fino a 2.400 tamponi al giorno. In queste ore, nei locali appositamente individuati, e' in corso l'allestimento dei dispositivi. Stanno operando due ingegneri informatici per conto della Asl, in contatto telematico con dei colleghi americani. Sara' necessaria almeno tutta la prossima settimana perche' la nuova strumentazione sia operativa. Di tecnologia americana e produzione cinese, il macchinario, partito da Shenzhen, e' arrivato stamani, dopo settimane di attesa. "E' una strumentazione molto complessa - spiega il direttore dell'Unita' operativa complessa di Microbiologia e virologia clinica a valenza regionale della Asl di Pescara, Paolo Fazii - sono arrivati undici colli, per un totale di 800 chilogrammi di materiale. I dispositivi devono essere montati e calibrati, poi ci sara' una fase piu' che altro informatica e solo successivamente sara' operativo". "Poter fare fino a 2.400 test al giorno ci consentira' di eseguire una vera mappatura del territorio e servira' a spegnere focolai futuri, nel caso in cui ve ne dovessero essere. Potremo sottoporre a tampone tutti coloro che per questioni lavorative o per contesto in cui vivono anche durante il lockdown hanno continuato ad avere relazioni interpersonali".
Leggi Tutto »Sospesa parzialmente l’attivita’ dell’Unita operativa complessa di Oncologia a Pescara
Sospesa parzialmente l'attivita' dell'Unita operativa complessa di Oncologia dell'ospedale di Pescara dopo che alcuni pazienti sono risultati positivi al Covid-19. E' attualmente in corso la sanificazione del reparto, che dovrebbe tornare pienamente operativo da lunedi'. Almeno quattro i casi di positivita' al coronavirus, alcuni dei quali riguardano persone ricoverate. I pazienti negativi al Covid-19 sono stati trasferiti, mentre quelli positivi sono stati spostati nei reparti dedicati. Sottoposti a tampone sia i degenti sia il personale sanitario. Alcuni test hanno dato esito negativo, altri sono ancora in corso. L'attivita' in day hospital non e' stata sospesa.
Leggi Tutto »Comune di Filetto, si torna alle urne dopo la decisione del Tar
Con sentenza del 22 aprile la sezione del Tar di Pescara ha disposto il ritorno al ballottaggio al comune di Filetto dopo aver ritenuto valida una scheda annullata il 26 maggio 2019, giorno delle amministrative, che vide prevalere come sindaco, con 304 voti, Maddalena Ruscitelli della lista "Filetto nel cuore". Al concorrente Rocco Di Nanno, lista "Il coraggio delle idee", venne invece conteggiati 303 voti, senza la scheda erroneamente annullata dall'ufficio elettorale, perche' si ritenne che un elettore avesse utilizzato una matita diversa da quella consegnata dal ministero dell'Interno. A seguito di perizia, molto rara, disposta dai giudici, ed effettuata da una grafologa e un tecnico di laboratorio forense, e' stato accertato che la matita era quella giusta, sia pur umettata con la saliva o eventualmente bagnata. A seguito della sentenza anche il candidato sindaco Di Nanno, patrocinato dall'avvocato Ennio Totaro, ha ottenuto anch'egli 304 voti. Il ricorso e' stato proposto anche dai suoi 9 consiglieri in lista.
Il comune di Filetto era difeso dall'avvocato Paolo Sperduti. Per i giudici amministrativi, presidente Paolo Passoni, e i consiglieri Renata Emma Ianigro e Massimiliano Balloriani (estensore) il ricorso e' fondato, con annullamento del provvedimento con cui e' stato dichiarato invalido il voto e ricorso al ballottaggio. In base alla perizia, l'elettore contrassegno' la scheda con una x per il simbolo della lista del candidato sindaco Di Nanno ed espresse la preferenza per un candidato consigliere, sempre con la matita copiativa fornita dal seggio. Sulla sentenza del Tar potrebbe esserci eventuale appello al Consiglio di Stato.
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