Cronaca

Teramo, una app del Comune per comunicare ai cittadini

Si chiama 'Comunica Teramo' ed e' un'applicazione, sviluppata dal Comune di Teramo, che mette in contatto diretto i cittadini con l'amministrazione. Legata adesso all'emergenza sanitaria del Coronavirus, sara' poi utilizzabile per comunicazioni sui servizi comunali. A presentare l'iniziativa e' stato il vicesindaco e assessore alla Protezione civile, Giovanni Cavallari. "Era stata programmata per un futuro prossimo - ha detto - ma l'emergenza sanitaria del Coronavirus ne ha accelerato i tempi per la necessita' di poter comunicare tra noi e i cittadini. In essa sono riportati il piano di protezione civile comunale, le informazioni sull'emergenza, oltre alla possibilita' di geolocalizzare il cittadino, per rintracciarlo in caso di soccorso. Oggi serve per l'emergenza sanitaria, ma domani potrebbe essere utile per altri servizi comunali, come in occasione di manifestazioni pubbliche, informazioni sulla raccolta differenziata, insomma, per un colloquo diretto tra amminisrazione e cittadino". L'applicazione sviluppata dal Comune e' a disposizione delle altre amministrazioni locali che vorranno personalizzarla.

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Coronavirus, polemiche per la processione del Cireneo a Lanciano

"Atto incosciente e molto grave". In questo modo l'arcivescovo di Lanciano -Ortona, Emidio Cipollone, ha stigmatizzato l'uscita ieri sera del solo Cireneo, con addosso la pesante croce, dopo l'annullamento della secolare processione degli Incappucciati organizzata dall'arciconfraternita Morte e Orazione di San Filippo Neri. Al blitz hanno partecipato tanti cronisti e operatori di Pc. In una nota, il presule dice "Ieri sera, a Lanciano, si e' svolto un rito religioso che ha impegnato le strade del centro cittadino. Tralasciando il principio di buon senso che e' venuto meno dal momento stesso della decisione di organizzare l'evento, ci tengo a dire che la cultura del rispetto della persona supera di molto quella riguardante ogni sorta di individualismo e protagonismo, non giustificati dalla vera Tradizione. In accordo con le normative emanate dalla Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti e dalla Conferenza Episcopale Italiana, il Decreto dell'8 marzo 2020 e le Disposizioni sulla Settimana Santa del 28 marzo 2020 non lasciano spazio ad alcuna libera interpretazione. Il motivo che mi ha spinto a prendere una decisione cosi' restrittiva e' derivato dalla necessita' di prevenire il rischio e tutelare il bene comune. La celebrazione di ieri sera e' divenuta una vera e propria processione, che ha messo a rischio e pericolo i partecipanti e l'impegno di tanti cristiani che, in questi giorni, chiusi in casa, stanno negandosi le celebrazioni della Pasqua in Comunita'".

" Subito dopo Pasqua, saranno ascoltati tutti i responsabili e presi provvedimenti a livello canonico per le singole persone e per l'Associazione in questione". Il priore Raffaele Sabella dice "Non commento in attesa di chiarimenti. Quanto fatto e' venuto dal cuore". All'arrivo del Cireneo dinanzi alla Basilica, con un percorso accorciato, il sindaco Mario Pupillo, con fascia Tricolore, si e' inginocchiato partecipando alla lunga e silenziosa preghiera. Morte e Orazione risale al 1068 ed e' tra le prime arciconfraternite nate in Italia per assistere i malti di peste. "Non ho dato nessun permesso, e non l'avrei mai dato. Mi e' stato solo chiesto in qualita' di sindaco di scendere dal comune e omaggiare il Cireneo con la croce, cosa che ho fatto. Ma non sapevo nulla di questa uscita e mi e' stata comunicata solo poco prima". Cosi' Mario Pupillo, il sindaco di Lanciano, che commenta brevemente l'episodio accaduto ieri sera nel centro della cittadina frentana in barba alle disposizioni governative, con dirette delle tv locali, siti e cronisti. "La stampa era presente per le iniziative pasquali relative a musica via filodiffusione di questi giorni, non cosa facessero le altre persone ma non erano moltissime - prosegue il sindaco - e' stata una operazione autonoma di un associazione, ma non era autorizzabile". Fonti della questura lancianese spiegano che la 'solitaria processione' si e' tenuta per un breve tratto di strada, che non c'e' stato nessun corteo, ma solo rappresentati della Protezione Civile di supporto, cronisti e forze dell'ordine. L'uscita era stata comunicata solo qualche ora prima e non sarebbe stata una manifestazione pubblica.

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Sedici pazienti e sei operatori sanitari della Geriatria dell’ospedale di Ortona positivi al Covid19

Sedici pazienti e sei operatori sanitari della Geriatria dell'ospedale di Ortona  risultano positivi al contagio da Coronavirus. Il reparto e' stato isolato, per precauzione i ricoveri nel Pronto Soccorso sono stati sospesi. La positivita' - si legge in una nota della Asl Lanciano Vasto Chieti - e' stata individuata grazie ai tamponi e ai test che la Asl sta facendo eseguire sul personale e sui ricoverati nelle proprie strutture preventivamente, anche in assenza di sintomi. I pazienti al momento non saranno trasferiti, in quanto il reparto, al quinto piano, e' stato completamente isolato e sono stati messi in sicurezza i degenti i quali, peraltro, non mostrano i segni di contagio da Coronavirus e sono tutti in buone condizioni. Per questa ragione - conclude la nota - la Direzione sanitaria aziendale ha ritenuto essere la migliore soluzione, al momento, non disporre il trasferimento dei ricoverati in altre strutture, salvo nel caso intervengano diverse esigenze di assistenza a piu' alta intensita'. I malati hanno gia' iniziato la terapia farmacologica somministrata a tutti i pazienti affetti da Coronavirus, cosi' come il personale seguira' i protocolli previsti, compresa la dotazione di dispositivi di protezione destinati ai reparti Covid, qual e' in questo momento la Geriatria di Ortona.

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Coronavirus, sanificata la casa di cura di Loreto Aprutino

Sanificata la Casa di Cura di Loreto Aprutino che ora e' pronta ad essere utilizzata per altri scopi al fine di fronteggiare l'emergenza Coronavirus. A dirlo e' il sindaco della citta' vestina Gabriele Starinieri. Una struttura finita agli onori delle cronache per la mancanza di personale che aveva portato la Regione ad intervenire inviando operatori per prendersi cura degli ospiti della struttura dove, l'esito dei tamponi, aveva purtroppo determinato, ci racconta, il contagio della gran parte degli ospiti: solo 4 negativi dei 24 ospitati con uno deceduto proprio li' e altri 4 che la malattia l'hanno vissuta e purtroppo presa in ospedale. Pochi giorni dopo l'evacuazione decisa in accordo con la Protezione civile per evitare che si creasse un focolaio che rischiava di coinvolgere una fetta importante della comunita', come avvenuto, a causa degli alti contagi in ospedale, nella vicina Penne finita nella zona rossa. Una soluzione preventiva che ha permesso di fermare il contagio tra gli operatori, spiega Starinieri con 5 dei 14 risultati alla fine positivi, ma tutti "con sintomi lievi". Pazienti trasferiti quindi in diversi ospedali del territorio e allo Sgaroni di Citta' Sant'Angelo e che difficilmente torneranno nella struttura che, di fatto, entra tra quelle cui la Regione potra' fare riferimento per fronteggiare l'emergenza. Di potenziali utilizzi della Casa di Cura di proprieta' comunale ma di competenza Asp (Aziende Pubbliche di servizi alla persona),  conferma il sindaco, si sta gia' parlando con la Asl, ma nulla per ora e' stato ancora deciso.

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Asl Lanciano Vasto Chieti, kit di farmaci e saturimetro a ciascun paziente con Covid19

Alla Asl Lanciano Vasto Chieti risultati positivi dalla sperimentazione a domicilio di Kit di farmaci e saturimetro a ciascun paziente con Covid-19, integrata con il monitoraggio da remoto delle condizioni cliniche del paziente con Codiv-19. Tale modello persegue "una strategia centrata sulla presa in carico, a domicilio, di tutte le persone risultate positive al test, anche con pochi sintomi, e quelle in attesa di risultati che presentino, pero', una condizione clinica riconducibile al Coronavirus", e riprende opportunamente la sperimentazione avviata con la firma della Convenzione tra l'Asl 2 Abruzzo e i Comuni dell'Area Interna Basso Sangro Trigno. Infatti lo slogan "dall'ospedale si passa al territorio" dovrebbe essere adottato anche nelle aree urbane per tutta la fase post emergenza Codiv-19, quella di ritorno alla normalita'. Risulta indubbio che nella fase post-epidemica, quando i giovani e gli adulti torneranno gradualmente a svolgere le proprie attivita' quotidiane, le persone anziane e fragili, sia al proprio domicilio che in Residenza assistenziale, debbano essere confinate e protette ancora a lungo dal virus. Questo si puo' fare proprio ampliando e potenziando le iniziative sperimentate con il nuovo modello proattivo per la fragilita' nell'Area Interna Basso Sangro Trigno: la telesalute, gli infermieri e ostetriche di comunita', la Palestra della Mente Montessori e, in generale, il sostegno socio-sanitario alla fragilita' nei luoghi di vita della popolazione piu' fragile, identificata e monitorata dal Sistema Informativo Socio Sanitario Territoriale. Le evidenze emerse nell'ultimo mese di epidemia sull'approccio esclusivamente ospedaliero per il contrasto all'epidemia (quello adottato dalla Regione Lombardia) indicano chiaramente e non fanno che consolidare il modello adottato dal Programma Strategico Salute 2018-2020 SNAI, con l'assistenza centrata sulla persone, cioe' orientata al potenziamento delle capacita' residue, all'attenzione, al rispetto e alla dignita' della persona fragile, alla necessita' di continue e prolungate interazioni inter-personali, l'attenzione alle capacita' di adattamento e di self-care. In questo contesto risulta vincente l'adozione della tecnologia e-health, con contatti frequenti da remoto di un operatore che si prende cura della persona, con l'ausilio del teleconsulto, della verifica dell'aderenza alla terapia, del monitoraggio elettronico dei parametri clinici e, soprattutto, della presenza nominativa, periodica, che tranquillizza, riduce la solitudine del confinamento e rafforza l'auto cura

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Coronavirus, Monsignor Valentinetti prega per le zone rosse

"Ai cittadini di Penne e delle aree limitrofe va un augurio particolare perche' quella e' zona rossa e spero per questo che la resurrezione sia che al piu' presto siano liberati da questo segno cosi' difficile che impedisce loro di far cose che gli altri almeno possono fare. L'augurio migliore oggi e' quello di una buona Pasqua a tutti nella gioia e soprattutto nella speranza. Dico di non avere paura, timore, angoscia perche' la paura, il timore e' l'angoscia vengono dal maligno, mentre noi oggi dobbiamo essere pronti a sperare di nuovo, a credere di nuovo a risorgere di nuovo con il Signore". Cosi' l'arcivescovo della Diocesi Pescara-Penne Mons. Tommaso Valentinetti che ha voluto rivolge un pensiero particolare alla cittadinanza della zona rossa di Penne e dell'area Vestina.

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Processione del Venerdì Santo a Chieti, si stacca il Cristo dalla croce

 Come mai accaduto nella sua storia millenaria, niente processione del Venerdi' santo anche a Chieti con il Miserere di Selecchy che, a causa del coronavirus, e' risuonato per le vie e abitazioni, grazie ai cittadini che hanno aderito all'iniziativa dell'Arciconfraternita del Sacro Monte dei monti. L'arcivescovo Bruno Forte si e' fatto carico di un sofferenza collettiva, portando da solo un antico crocefisso dal Seminario Regionale, dove ha celebrato la liturgia, al sagrato di San Giustino, in cui ha benedetto la citta', rappresentata dal sindaco Umberto Di Primio in fascia tricolore, e l'Arcidiocesi. Dal crocifisso durante la processione le braccia del Cristo si sono staccate dalla croce facendolo quasi roteare, tra lo stupore dei presenti che hanno pensato a un cattivo presagio. A soccorrere l'alto prelato un altro sacerdote e due carabinieri in alta uniforme. "Ho chiesto al Signore Gesu' - ha detto Forte - non solo di benedire questa citta' tanto amata, e tutta la nostra chiesa diocesana, ma di benedire l'Italia e il mondo, di liberarci da questa pandemia, di donarci il segno della sua misericordia, lui che sulla croce si e' consegnato per amore nostro".

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Venerdì Santo, si ferma la processione a Chieti

"Si ferma per la prima volta dopo 370 anni la Processione del Venerdi' Santo a Chieti, ma il Miserere di Selecchy risuonera' per le vie della citta' se i cittadini aderiranno all'iniziativa lanciata dall'Arciconfraternita del Sacro Monte dei morti - dice Loris Medoro, direttore dal 2004 del coro che segue la Processione e che attualmente e' composto da 200 cantori e accompagnato da 120 strumenti -". "L'idea e' quella di far trasmettere dai balconi dei palazzi di Chieti il suggestivo brano in due orari precisi: alle 12.00 in punto e subito dopo la benedizione che verra' impartita in serata dell'arcivescovo Bruno Forte trasmessa su Rete 8 dalle 18.00". Quest'anno per contenere qualsiasi tipo di diffusione del contagio da Coronavirus la Processione non si terra', ma l'Arcivescovo Bruno Forte al termine della liturgia della Passione che si svolgera' presso il Seminario Regionale di Chieti a porte chiuse, simbolicamente ripercorrera' un tratto del tragitto storico della Processione e impartira' la Benedizione da piazza S. Giustino dove giungera' attraversando da solo Corso Marrucino. "Abbiamo pensato a questo momento che coinvolgera' i cittadini per vivere un momento di fede e di devozione nonostante il momento difficile - prosegue Loris Medoro - e per mantenere la tradizione. E' la prima volta nella storia che ufficialmente non si svolge la storica Processione del Venerdi' Santo a Chieti: secondo una vox populi nel '44, durante l'occupazione tedesca, nonostante il divieto imposto dai tedeschi la processione si sarebbe tenuta in forma ridotta cosi' come accadde anche nel '56 nonostante l'abbondante nevicata che ne pregiudico' il rito completo. "La prima uscita ufficiale della Processione - racconta Giampiero Perrotti, Governatore della Confraternita del Sacro Monte dei morti - risale,secondo i documenti,al 1650 quando in occasione dell'anno Santo l'Arciconfraternita,nata nel 1603, organizzo' la prima edizione della Processione che si reco' a Roma in pellegrinaggio a piedi. Secondo storici del '500 - conclude Perrotti- la prima Processione risalirebbe invece all' 842 quando si concluse la riedificazione della Cattedrale dopo la distruzione di Chieti ad opera dei Franchi che combatterono contro Chieti poiche' all'epoca la citta' era la punta estrema del Regno dei Longobardi". La prima processione con i simboli e le statue che avrebbero sfilato anche domani sera, tra i quali la statua del Cristo Morto che da il nome alla rievocazione, risale al 1855.

 

immagine di repertorio

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Adricesta consegna uova di Pasqua ai sanitari e il primo assegno della raccolta fondi

È ora di donare” entra nel vivo. La raccolta di fondi lanciata da ADRICESTA (Associazione Donazione Ricerca Italiana Cellule Staminali Trapianto e Assistenza) vivrà oggi, venerdì 10 aprile, alle ore 16 un momento molto importante. Sarà difatti consegnato il primo assegno da 12.000 euro per acquistare macchinari, monitor e altro materiale utile per l’ospedale di Pescara. In diretta web su internet sui canali social della Pescara calcio si ritroveranno medici, infermieri e dirigenti della Asl Pescara, il presidente di ADRICESTA, Carla Panzino, il presidente della Pescara calcio Daniele Sebastiani col capitano Vincenzo Fiorillo, e alcuni dei testimonial dell’iniziativa come i cantanti Giò Di Tonno e Dario Ricchizzi, e poi Antonello Angiolillo, Michele Di Toro, Marco Papa, Guerino Testa, Tiziana Di Tonno, e gli atleti della Amatori Basket col tecnico Matteo Di Iorio.

Tutti insieme procederanno in maniera “virtuale” a far pervenire l’aiuto e un dolce pensiero: oltre 200 uova di Pasqua di cioccolato donate dal Pescara calcio all’ADRICESTA che – di comune accordo – è stato deciso di regalare ai medici e agli infermieri dei reparti più direttamente interessati dall’emergenza coronavirus, ricevendo un contributo dall’azienda Maico.

«Abbiamo voluto dare un primo segnale di sostegno concreto – spiega Carla Panzino, presidente di ADRICESTA  - ma la raccolta fondi continua e vogliamo aiutare ancora il nostro ospedale. “È ora di donare lo voglio ricordare a tutti, perché la battaglia contro questa emergenza sarà ancora lunga e non intendiamo mollare. Uniti ce la faremo».

Si può dare un contributo fiscalmente detraibile attraverso l’IBAN o con carta di credito sul sito www.retedeldono.it come hanno invitato a fare tanti protagonisti del territorio: società sportive Pescara calcioAcqua e Sapone calcio a 5Pescara basket e Amatori basket, moltissime associazioni come Will Clown, Gruppo Abruzzese Linfomi, Abruzzo Nomade e personaggi del mondo dello spettacolo da Antonello Angiolillo a Giò Di Tonno, da Tiziana Di Tonno a Sebastiano SommaVincenzo Olivieri Marco Papa, per arrivare a Dario RicchizziArianna Ciampoli, Michele Di Toro cui si sono aggiunti Jennifer Di Vincenzo, conduttrice di "Chef in cucina", Milo Vallone, i giornalisti Mila Cantagallo Paolo Minnucci, senza dimenticare il consigliere regionale Guerino Testa e l’assessore del Comune di Montesilvano, Anthony Aliano e l’azienda Maico. 

Molti di loro hanno registrato un video che è presente sul canale youtube dell’ADRICESTA.

«Nei prossimi giorni vogliamo completare nuove iniziative di sostegno – aggiunge Carla Panzino – per questo dobbiamo continuare a chiedere uno sforzo ulteriore di generosità. Solo con più respiratori, più monitor, più mascherine, più dispositivi di protezione individuale riusciremo a salvare più vite umane. Il personale sanitario sinora è stato magnifico e merita tutto il nostro ringraziamento con un gesto concreto. Ci tengo infine a precisare che – in nome della totale trasparenza delle nostre iniziative – sono disponibili anche gli elenchi dei versamenti che dimostrano dove vanno a finire le donazioni».

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Fondazione Paolo VI, Monsignor Valentinetti scrive alle famiglie

Un lavoro silenzioso ma costante, per il bene di tante persone e delle loro famiglie, nell’attesa di riprendere le attività all’insegna della necessaria sicurezza. È il contenuto della lettera che monsignor Tommaso Valentinetti, presidente della Fondazione Paolo VI, ha scritto alle numerose persone e famiglie che quotidianamente si affidano ai servizi della struttura di riabilitazione.

“Come ben sapete – scrive il presidente - dagli inizi di marzo abbiamo dovuto interrompere ogni attività riabilitativa, certamente con grande fatica per la sospensione di alcuni trattamenti, che stavano dando beneficio ai vostri figli ed a voi tutti. Non ci è stata ancora comunicata la data in cui potremo riprendere il nostro servizio a vostro favore. Stiamo già pensando – continua monsignor Valentinetti - di organizzarci in modo che i trattamenti possano essere eseguiti rispettando tutte le norme di sicurezza sanitaria, che probabilmente ci saranno imposte”.

In questi giorni, la Fondazione si è comunque molto impegnata per venire incontro alle tante esigenze, avendo anche dato vita ad un fortunato blog “Riabilitazione a distanza”, ricco di suggerimenti, approfondimenti e video a cura di esperti, psicologi, neuropsichiatri e operatori della Fondazione stessa, per affrontare la situazione di emergenza: “Per quel che abbiamo potuto – scrive monsignor Valentinetti - abbiamo messo a disposizione su questo sito della Fondazione, tutti i consigli possibili che in questo momento, potrebbero alleviare le difficoltà che voi famiglie state incontrando. Probabilmente molti sentono la fatica di questo momento. In tanti altri c’è lo scoraggiamento, questo non è il momento di cedere alle pur inevitabili debolezze. Vi sono vicino non solo come presidente e responsabile della Fondazione ma anche come pastore della nostra arcidiocesi Pescara-Penne, di cui la maggior parte di voi fa parte. Questo mio scritto vuole raggiungervi, perché anche se siamo in una Pasqua particolarmente più unica che rara, vorrei farvi giungere il mio augurio di grande speranza e di sostegno alla vostra vita ed alle vostre famiglie. È vero – conclude - forse c’è un po' di buio intorno a noi, quello stesso buio dell’ora della croce del Signore, ma non dobbiamo dubitare che l’alba della Risurrezione è vicina e nuovamente potremo continuare insieme il nostro cammino, per il vostro bene e dei vostri figli. Buona Pasqua a tutti”.

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