Cronaca

Giovanna Brandelli e’ il nuovo presidente dell’Aca

Giovanna Brandelli e' il nuovo presidente dell'Aca, Azienda Comprensoriale Acquedottistica. La scelta e' arrivata al termine dell'Assemblea dei 30 sindaci appartenenti alle 3 Province, con 40 quote di area centrodestra. Ingegnere chimico, Giovanna Brandelli dal 2007 ad oggi, si legge dal suo curriculum, esercita la sua professione con un suo studio nel settore dell'ingegneria ambientale con attivita' orientate a progettazione e direzione lavori opere di rigenerazione urbana, bonifiche di siti contaminati, messa in sicurezza di discariche, caratterizzazione e movimentazione sedimenti portuali, mitigazione dell'erosione costiera, mitigazione ambientale di comparto. 

"Mi fa molto piacere la fiducia dimostrata dai sindaci. E' un'attestazione di stima, nonche' un riconoscimento dell'impegno che ho profuso in questi anni. Ma sento anche tutto il peso della responsabilita', perche' l'Aca e' una macchina complessa e c'e' molto da lavorare, soprattutto per il miglioramento del servizio all'utenza"

"In questi anni di mandato da consigliera - aggiunge - ho cominciato a conoscere l'Aca e ne conosco anche le criticita'. Sento la responsabilita' di migliorare la qualita' del servizio e l'utenza dovra' percepirlo. Anche le nuove norme, rispetto al passato, impongono un servizio che sia di qualita' e dovremo lavorare in questa direzione". "Centrale anche il tema dell'ambiente - prosegue Brandelli - dal prossimo anno la normativa ambientale si integrera' con quella sulla salute e chiaramente ci impegneremo anche su questo fronte. Ogni scelta sara' condivisa con il consiglio di amministrazione, la cui presenza e' garanzia di democrazia. Spero di fare del mio meglio", conclude la neopresidente

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Archi, 769mila euro per l’adeguamento sismico delle scuole

Sono stati finanziati 769mila euro per l'adeguamento sismico della scuola dell'infanzia e secondaria di primo grado in via SS. Salvatore a Piane d'Archi. L'intervento, che rientra nel Piano Regionale di Edilizia scolastica per il 2018, prevede l'avvio di una procedura di gara e stipula dei contratti d'appalto entro 180 giorni in caso di progettazione esecutiva ed entro 365 nel caso di studio di fattibilita' e progettazione esecutiva. Sono solo 14 i progetti finanziati in tutto l'Abruzzo; il plesso scolastico di Piane d'Archi dovrebbe essere adeguato entro il 2023 come previsto dal Decreto interministeriale

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Turista muore in acqua per un malore nel Teramano

Un turista di 58 anni della provincia di Milano e' morto a Martinsicuro. Secondo quanto ricostruito dagli uomini della Capitaneria di porto, l'uomo stava facendo il bagno nei pressi della scogliera frangiflutti con la moglie, quando ha avuto un malore. La donna ha dato l'allarme. Pronto l'intervento dei bagnini, che lo hanno subito riportato a riva,  ma malgrado i tentativi di rianimazione del personale del 118 l'uomo è morto.

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Concorsi all’università, docenti indagati in tutta Italia

La Polizia di Stato di Catania, su delega della locale Procura Distrettuale della Repubblica, ha dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa della misura interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio a carico del Rettore dell'Università di Catania e di ulteriori nove docenti (con posizioni apicali all'interno dei Dipartimenti) ritenuti a vario titolo responsabili dei delitti di associazione a delinquere, corruzione, turbativa d'asta ed altro. Nel fascicolo aperto su accertamenti della Digos sono iscritti complessivamente 66 indagati: 40 professori dell'Universita' di Catania e 20 degli atenei di Bologna, Cagliari, Catanzaro, Chieti-Pescara, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Padova, Roma, Trieste, Venezia e Verona. Indagate anche altre sei persone a vario titolo collegate con l'Universita' di Catania. Sarebbero 27 i concorsi 'truccati' ma si indaga anche su altre 97 procedure concorsuali. L'inchiesta ha svelato quella che gli investigatori hanno definito un'associazione a delinquere, che avrebbe avuto come capo il rettore dell'Universita' di Catania Francesco Basile e di cui sarebbe stato promotore il suo predecessore, Giacomo Pignataro, finalizzata a commettere un numero indeterminato di reati per alterare il naturale esito dei bandi di concorso per il conferimento degli assegni, delle borse e dei dottorati di ricerca, per l'assunzione del personale tecnico-amministrativo, per la composizione degli organi statutari dell'Ateneo, per l'assunzione e la progressione in carriera dei docenti. Per le elezioni del CdA sarebbero anche stati usati dei 'pizzini' per i componenti del Senato accademico. Le regole del codice sommerso prevedevano anche sanzioni: ritardi nella progressione in carriera o esclusioni da ogni valutazione oggettiva del proprio curriculum scientifico. Il sistema, secondo gli investigatori, non sarebbe riferito solamente all'Universita' etnea ma sarebbe esteso ad altri Atenei italiani. Il provvedimento del Gip - per il rettore ed i nove professori erano stati chiesti gli arresti domiciliari - e' stato emesso sulla base di indagini svolte dal giugno del 2016 al marzo del 2018 partite da una querelle che c'era stata in precedenza tra un professore e l'ex rettore Pignataro e che riguardava una procedura amministrativa. Dopo quella vicenda, il giorno della sua elezione, Basile, incontrando Pignataro avrebbe chiesto se la stanza fosse stata bonificata da eventuali cimici. Tutti i concorsi, secondo chi indaga, sarebbero stati organizzati prima, sulla base del vincitore. Il bando, secondo gli accertamenti della Digos, sarebbe stato costruito ad hoc attorno al vincitore, le pubblicazioni sarebbero stata stabilite in base a quelle che lui aveva e l'ordine di chiamata sarebbe stato deciso in base alla possibilita' di avere una persona invece che un'altra. Si sarebbero inoltre creati finti eventi culturali per poter pagare le trasferte ai commissari.

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In Abruzzo solo 15 comuni su 305 sono ‘Rifiuti free’

In Abruzzo, su 305 comuni, sono 15 quelli 'Rifiuti free', cioe' il 5% del totale; gli abitanti coinvolti sono 44.338, pari al 3% della popolazione complessiva. Il dato e' piu' basso della media dell'Italia, dove i comuni 'Rifiuti free' sono il 7% del totale, con una popolazione coinvolta pari al 6%. Questi i numeri per l'Abruzzo di Comuni Ricicloni 2019, l'indagine presentata oggi a Roma, a conclusione della seconda giornata dell'EcoForum sull'Economia circolare dei rifiuti, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club. I Comuni Rifiuti Free sono quelli in cui ogni cittadino produce al massimo 75 chili di secco residuo all'anno. In base ai dati, in Abruzzo i vincitori sono Tollo (Chieti) per i comuni al di sotto dei 5mila abitanti e Pratola Peligna (L'Aquila) per i comuni tra i 5mila e i 15mila abitanti; nessun comune capoluogo e' 'Rifiuti free'. Il 77% dei comuni Rifiuti Free (pari a 421) si trova al Nord, l'8% (pari a 42) al Centro e il 15% (84) al Sud, confermando una situazione abbastanza stabile e senza variazioni significative soprattutto nelle regioni del centro-sud Italia. Nel complesso in Italia, rileva Legambiente, la produzione dei rifiuti rimane ancora alta, con 487 kg/ab/anno e se la raccolta differenziata intercetta, mediamente a livello nazionale, oltre la meta' dei rifiuti prodotti con il 55,5% (dato ISPRA 2017), si registra ancora un forte divario tra Nord (66%), Sud (42%) e Centro Italia (52%).

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Incidente mortale in un cantiere del Chietino

Grave incidente sul lavoro   in un cantiere edile in centro a San Salvo. A perdere la vita un uomo di 56 anni, G.S., titolare di un'impresa edile. L'uomo, originario della provincia di Campobasso, è rimasto travolto da un carico di legno che alcuni operai stavano scaricando per la copertura di un tetto  al quarto piano  di una palazzina in costruzione. La tragedia si è consumata in pochi attimi, inutile il tempestivo intervento dei santari del 118. Infatti quando i soccorsi sono arrivati l'uomo aveva già cessato di vivere. 

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Evasione fiscale, 15 indagati in 4 regioni nell’inchiesta della Finanza

 La Guardia di finanza di Venezia ha dato esecuzione ad un provvedimento del Gip del il Tribunale di Venezia con cui e' stato disposto il sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilita' finanziarie per oltre 3 milioni di euro, per i reati di evasione fiscale, indebite compensazioni di crediti di imposta, emissione ed utilizzo di false fatturazioni al fine di evadere le imposte sui redditi e l'Iva. Il provvedimento e' scattato nell'ambito di una indagine diretta dalla Procura della Repubblica lagunare, originata da accertamenti di natura fiscale che hanno permesso di scoprire un meccanismo finalizzato ad evadere il fisco realizzato da alcuni consulenti tributari con studio a Mestre e nell'hinterland veneziano. Nel procedimento sono indagate 15 persone residenti nelle provincie di Venezia, Pescara, Chieti, L'Aquila, Treviso e Ravenna e sono coinvolte 11 aziende con sede legale a Venezia, Scorze', Caorle, Mira, Roma, Pescara e Vasto. Dalle indagini svolte e' emerso che un professionista con studio a Mestre, avvalendosi del supporto di suoi collaboratori o di altri studi di consulenza a lui riconducibili, aveva elaborato un sistema per realizzare crediti Iva fittizi con false fatture 11.340.000 euro, che poi venivano utilizzati da soggetti economici per compensare imposte effettivamente dovute

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Sulmona, progetto per il reinserimento dei detenuti

La direzione generale per il coordinamento delle Politiche di Coesione del Ministero della Giustizia ha finanziato, per un valore di 750mila euro, il progetto, predisposto dal Servizio regionale "Autorità di Gestione Unica Fesr-Fse, Programmazione e Coordinamento Unitario" per favorire l'inclusione attiva ed il reinserimento lavorativo di persone in regime detentivo. Le risorse destinate al reinserimento dei detenuti del carcere di Sulmona fanno capo al progetto, finanziato con le risorse del PON Inclusione 2014-2020, prevede un Modello sperimentale di intervento per il lavoro e l'inclusione attiva delle persone in esecuzione penale, con l'obiettivo di avviare, presso la casa circondariale di Sulmona, la produzione di manufatti in legno per soddisfare l'intero fabbisogno nazionale di arredi carcerari, attraverso il lavoro dei detenuti. Il progetto prevede la presa in carico globale dei detenuti, che comprende gli aspetti psico-sociali, formativi e lavoristici degli stessi e la successiva erogazione di attività di formazione e qualificazione delle competenze del settore della falegnameria da parte di soggetti titolati. E' prevista la formazione di 45 detenuti che conseguiranno la qualifica di "Falegname", rientrante nel Repertorio delle Figure Professionali della Regione Abruzzo, attraverso corsi della durata di minimo 400 ore, tra formazione teorica e formazione pratica, per la quale i detenuti percepiranno una indennità oraria di frequenza. 

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Pesce sequestrato dalla Guardia Costiera di Pescara

Reti sequestrate e pesce donato in beneficenza al termine di una serie di operazioni portate a termine dalla Guardia Costiera di Pescara fra Abruzzo e Molise. In particolare nella zona ad est della Fossa di Pomo, a circa 25 miglia dalla costa, dove ha fermato e sottoposto ad un controllo un motopeschereccio. All'esito e' stato riscontrato che a bordo c'era una rete tipo palangaro, con 1280 ami e pesi in cemento, non a norma di legge, che e' stata sequestrata. Il comandante del peschereccio e' stato multato con una sanzione amministrativa di 2mila euro. Posto sotto sequestro, da parte dei militari, anche il pescato rinvenuto, e in particolare gallinelle, naselli, pesci san pietro, per un totale di 180 kg, che, in quanto pesce ancora fresco e di pregio e' stato donato in beneficenza ad associazioni onlus caritatevoli.

Durante un'altra operazione la Guardia Costiera ha sequestrato diverse reti da posta e cestelli abusivi, e posizionati senza i segnali identificativi, contravvenendo alle disposizioni di Legge, ma anche pericolosi per la navigazione. Oltre 35 kg di pesce sequestrato, 25 illeciti amministrativi, reti da pesca requisite insieme a 100 attrezzi sono invece i numeri di una serie di controlli, messi in atto dalla Capitaneria di porto di Termoli per il contrasto alla pesca abusiva e per la tutela dei consumatori, con verbali elevati per un ammontare complessivo di 58mila euro. Anche la Guardia Costiera di Giulianova, nei giorni scorsi aveva provveduto al sequestro di 50 chili di pesce nella cucina di uno chalet di Tortoreto, comminando una sanzione al titolare dello stabilimento di 1.500 euro.

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Controlli del Nas in pasticcerie e ristoranti  

Sospese le attivita' di un laboratorio di pasticceria, di un bar ristorante dell'alto Teramano e di due ristoranti di pesce della costa teatina. E' il bilancio di una serie di controlli condotti in Abruzzo dai Carabinieri del Nas di Pescara. In particolare il laboratorio di pasticceria e' stato sospeso per le pessime carenze igienico sanitarie dei locali: percolato di creme sui banchi di preparazione e un deposito ricavato senza autorizzazione in un garage. Nel ristorante del Teramano, invece, e' stato rinvenuto materiale non food in commistione con alimenti, oltre a pareti sporche e cicche di sigarette nei locali biliardo.

I due ristoranti del Chietino effettuavano operazioni di bonifica dei prodotti ittici destinati ad essere consumati crudi o praticamente crudi, in assenza dell'obbligatoria comunicazione alla Asl. I militari, inoltre, hanno segnalato alla Procura della Repubblica il responsabile di uno delle due attivita' di ristorazione del chietino per aver omesso di informare correttamente la clientela che le portate annoverate nel menu' erano preparate con prodotti di origine congelata o surgelata. Nell'altro ristorante sono stati avviati a distruzione 28 chilogrammi di prodotti ittici congelati non tracciabili. Le violazioni amministrative contestate ai gestori delle attivita' ispezionate ammontano a 12mila euro. Le contestazioni hanno riguardato le carenze igienico-sanitarie, l'omessa applicazione delle procedure di autocontrollo aziendale e la rintracciabilita' dei prodotti alimentari. I controlli sono stati eseguiti in collaborazione con il personale dei dipartimenti di prevenzione delle Asl competenti delle province di Chieti, L'Aquila e Teramo. 

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