Cronaca

Coronavirus, Giuliante guarda al futuro

 "La popolazione viaggia pochissimo e solo in alcune corse rileviamo una presenza che è comunque marginale. In qualche caso segnaliamo casi di utenti che usano corse intercomunali, privi delle necessarie autorizzazioni". Il presidente di Tua, società di trasporto unico abruzzese, Gianfranco Giuliante, spiega "che dopo l'emergenza si dovranno "affrontare non pochi problemi. Dalle corse bis alla differenziazione dei percorsi, tenuto conto che sugli autobus potrà salire un numero di utenti inferiori di circa la metà rispetto al pregresso e che questo forse comporterà anche l'acquisto di nuovi autobus". Secondo Giuliante anche l'aria condizionata "rappresenterà un problema da risolvere perché considerata un veicolo per la recrudescenza del virus"

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Coronavirus, Fazii punta ad accelerare le risposte dei tamponi al pronto soccorso

Ridurre al minimo la permanenza dei pazienti con sospetto di Covid19 nei pronto soccorso e attuare celermente il protocollo sanitario in caso di positivita'. Risponde anche a questa necessita' l'ulteriore dotazione di dispositivi sanitari che "dopo Pasqua consentiranno di aumentare ancora il numero dei test con una produttivita' elevata". Lo spiega il direttore dell'Unita' operativa complessa di microbiologia e virologia dell'ospedale di Pescara, Paolo Fazii, componente del Comitato tecnico-scientifico, istituito dalla Giunta regionale, alla redazione di "Sos Coronavirus". "L'alta produttivita' non vuol dire pero' che faremo tamponi a tappeto; cosa che sarebbe oltre che estremamente costosa anche del tutto inutile". L'alta produttivita', approfondisce Fazii,"consentira' di lavorare su setting particolati di soggetti a rischio come gli operatori sanitari, i detenuti, le forze di polizia, i lungodegenti in Rsa, negli ospizi, i giornalisti o anche gruppi limitati e trovare soggetti asintomatici o paucisintomatici che potrebbero essere fonte di nuovo contagio. Alla somministrazione del tampone si potrebbe accompagnare anche il test sierologico per la verifica dell'immunita'". Sulle tecniche sierologiche Fazii avverte pero' "che c'e' un dibattito scientifico in corso perche' nessuno sa se tale immunita' possa durare nel tempo. Certo e' che la ricerca sierologica da sola e' fuorviante e, soprattutto, puo' essere praticata solo in strutture altamente professionalizzate e competenti abilitate alla esecuzione dei tamponi". Secondo Fazii in Abruzzo siamo ancora "sul plateau, vedremo una discesa ma sara' una lenta discesa. Speriamo di poter vedere la fine tra maggio ed i primi di giugno". 

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Coronavirus, obbligo di mascherina a Pescara, Montesilvano, Spoltore

Ordinanza del governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, che introduce nuove restrizioni nell'area metropolitana pescarese, in particolare a Pescara, Montesilvano e Spoltore (Pescara), per uniformare i provvedimenti gia' adottati dai sindaci. Vietata, tra le altre cose, l'attivita' motoria o sportiva all'aperto, cosi' come c'e' il divieto di circolare a piedi o con velocipedi, fatte salve le situazioni di necessita'. I cittadini, negli spostamenti, "sono tenuti a rispettare il principio secondo il quale deve essere percorso il tragitto piu' breve per raggiungere il luogo di destinazione e sono contestualmente chiamati ad adottare tutte le misure precauzionali consentite e adeguate a proteggere se stessi e gli altri dal contagio, utilizzando la mascherina o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca", si legge nel testo

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Coronavirus, le storie di due pazienti dimessi

Un uomo di 56 anni, residente in un Comune del Pescarese, e una donna di 82 anni contagiata in Ortopedia a Lanciano, sono stai dimessi rispettivamente dalla Pneumologia dell'ospedale di Chieti e dall'unita' operativa Malattie infettive dell'ospedale di Vasto. L'uomo, risultato positivo al test del coronavirus, era arrivato a Chieti dal Pronto soccorso di Pescara e ricoverato nella Medicina Covid. A distanza di qualche giorno le sue condizioni erano peggiorate, tanto da rendere necessario un trattamento di tipo sub intensivo in Pneumologia. Il paziente e' stato quindi sottoposto a trattamento Cpap con casco per alcuni giorni e poi, appena la respirazione si e' fatta meno faticosa, e' stato avviato alla fase di 'svezzamento', con graduale riduzione dell'ossigenoterapia. "Le condizioni dell'uomo sono nettamente migliorate - spiega Stefano Marinari, responsabile della Pneumologia - e a casa seguira' solo la terapia farmacologica, in affidamento fiduciario all'Usca, l'Unita' speciale di continuita' assistenziale che insiste sulla sua citta' di residenza. Altri pazienti ricoverati nel nostro reparto sono in netto miglioramento e pronti per passare a un regime assistenziale a piu' bassa complessita' nel Covid Hospital di Atessa". La donna guarita a Vasto "era arrivata da noi in barella - mette in evidenza la responsabile Maria Pina Sciotti - ma piano piano ha recuperato e, sotto il profilo ortopedico, ha cominciato a riacquistare anche la mobilita'. E' andata via, sottobraccio a un nipote, camminando appoggiata a un bastone".

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Coronavirus, centinaia di tamponi in zona rossa pescarese

Centinaia di tamponi saranno effettuati nella zona rossa pescarese, con l'obiettivo di contrastare la diffusione del coronavirus. Sono tutte residenti nei cinque comuni dell'area con maggiori restrizioni: Penne, Montebello di Bertona, Farindola, Civitella Casanova e Picciano. Al lavoro cinque team della Asl di Pescara, composti da un medico e un tecnico, che stanno eseguendo i test casa per casa, per limitare quanto piu' possibile gli spostamenti di potenziali contagiati. Le attivita', gia' iniziate, andranno avanti anche nei prossimi giorni. Sono oltre 700, nella zona rossa pescarese, le persone in isolamento domiciliare: coloro che sono risultati positivi al Covid-19 e sono in sorveglianza attiva della Asl, soggetti che hanno avuto contatti con dei contagiati e altri con sintomi specifici. Per l'esecuzione dei tamponi la Asl si sta dando delle priorita', concentrandosi in particolare sulle persone con sintomi e su coloro che hanno avuto contatti conclamati con pazienti Covid-19. L'azienda sta inoltre implementando l'attivita' di sorveglianza sanitaria nei confronti dei soggetti risultati positivi, ma asintomatici, cosi' da sottoporli precocemente a eventuale terapia ed evitare le forme piu' acute della patologia. Il tutto con un duplice obiettivo: da un lato il benessere del paziente, dall'altro evitare il ricorso al ricovero, allentando cosi' la pressione sugli ospedali. Prosegue, infine, l'attivita' di monitoraggio da parte della Asl sulle case di riposo presenti sul territorio provinciale. Verifiche costanti sono in corso nelle strutture in cui sono emersi dei casi positivi, prevedendo il trasferimento in ospedale degli ospiti con sintomi piu' acuti. 

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D’Eramo (Lega) chiede test rapidi sul covid19 nell’Aquilano

"Con un investimento molto contenuto il laboratorio analisi dell'ospedale San Salvatore, all'Aquila, potrebbe implementare di molto la sua capacita' di fare tamponi rapidi per la ricerca del Covid-19". Cosi' il coordinatore regionale della Lega, il deputato aquilano Luigi D'Eramo. "La Lega - spiega D'Eramo - in queste settimane ha lavorato intensamente per far si' che anche all'Aquila si possano fare i tamponi per la diagnosi. Finalmente si vedono i primi risultati. Nel laboratorio analisi del 'San Salvatore', infatti, e' gia' presente da tempo una strumentazione di biologia molecolare in grado di analizzare i tamponi in pressoche' completa sicurezza per gli operatori. Lo stesso strumento e' stato successivamente adottato anche dal centro di Pescara per supportare e velocizzare le analisi tradizionali. Appena usciti in commercio i relativi reagenti per il Covid-19, la Direzione del laboratorio ha provveduto a ordinarli e al momento si e' in attesa, a breve, di poter iniziare le analisi sui tamponi". La strumentazione, informa D'Eramo, a costi estremamente contenuti, permettera' di analizzare ogni 90 minuti 16 tamponi con risposta a cadenza di 45 minuti. "Il sistema, estremamente affidabile, di semplice impiego e', al momento, tra i piu' veloci sul mercato - continua D'Eramo - La produttivita' giornaliera potrebbe superare gia' inizialmente gli 80-100campioni al giorno, ulteriormente implementabili con un modestissimo incremento di spesa per l'Asl. Nel laboratorio analisi dell'ospedale vengono analizzati anche gli anticorpi IgG ed IGM anti COVID 19 che sono in grado di completare il quadro diagnostico permettendo di studiare il paziente nell'evoluzione della malattia e sono utilizzabili anche per indagini epidemiologiche sul personale e sulla popolazione generale. Altre Regioni utilizzano lo stesso nostro test. Tutti i test hanno l'approvazione degli organismi sanitari nazionali preposti"

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Covid. Montesilvano, nuove misure restrittive dal 10 al 13 aprile

Continuano le iniziative del Comune di Montesilvano per affrontare l'emergenza coronavirus. Il Sindaco Ottavio De Martinis ha emesso una ordinanza con nuove misure restrittive dal 10 al 13 aprile.

Ecco le linee guida dell'ordinanza:

  • l'interdizione assoluta al transito pedonale su entrambi i marciapiedi del lungomare di Montesilvano, dal confine con il Comune di Pescara all’intersezione di via Maresca, salvi il rientro e l’uscita dei cittadini che abbiano l’accesso ai propri residenza, domicilio o abitazione nel predetto tratto di strada;

  • l'interdizione assoluta al transito di velocipedi e acceleratori di velocità sulla pista ciclabile e in tutto il tratto di strada del lungomare di Montesilvano, dal confine con il Comune di Pescara all’intersezione con via Maresca;

  • l'interdizione assoluta al transito pedonale lungo il tracciato della c.d. “Strada Parco”, salvi il rientro e l’uscita dalla propria abitazione dei cittadini che abbiano l’accesso ai propri residenza, domicilio o abitazione nel predetto tratto di strada;

  • l'interdizione assoluta al transito di velocipedi e acceleratori di velocità sulla pista ciclabile e sul tracciato della c.d. “Strada Parco”;

  • l'interdizione assoluta all’accesso su tutte le spiagge del litorale di Montesilvano, dal confine con il Comune di Pescara al fiume Saline;

  • il divieto di stazionamento all’interno di tutte le aree verdi comunali e zone esterne alle carregiate, al di fuori delle previsioni di chiusura al pubblico dei parchi, giardini e aree verdi comunali.

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Coronavirus, crisi anche per i nidi d’infanzia privati

Nidi, scuole dell'infanzia e servizi educativi privati, oltre 12mila in Italia, hanno sospeso l'attivita' all'inizio dell'emergenza coronavirus e c'e' il rischio concreto che non sopravvivano senza l'introito delle rette mensili. "In ogni decreto il segmento 0-6 anni e' stato puntualmente dimenticato; le strutture private, il 40% del servizio pubblico, sono perlopiu' microimprese che impiegano circa 50.000 persone fra educatrici, insegnanti, cuoche, ausiliarie". E' il grido d'allarme, in una lettera al presidente del Consiglio Conte, al ministro Azzolina e al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, della Federazione Italiana Nidi e Scuole Infanzia (Finesi), costituitasi di recente in Abruzzo con l'adesione di 30 nidi e referente, sul territorio, per il Comitato EduChiAmo, nato in Lombardia.

Vengono anche lanciate alcune proposte per salvarle: un contributo mensile per ogni bimbo iscritto, almeno 200 euro, fino ad agosto compreso; estendere il credito d'imposta previsto dal Dl 18/20 a tutte le categorie catastali; protrarre la cassa integrazione fino al 31 agosto; prorogare la sospensione dei termini per versamenti fiscali e contributivi fino al 30 settembre, con pagamento successivo rateale senza carichi aggiuntivi. "Chiediamo piena applicazione della Legge 10/2015 e del conseguente Dl 65/2017 che inquadra l'istruzione del sistema integrato 0-6, la 'Buona Scuola' - prosegue Saponara - L'unico intervento previsto dal Dl 18 per le Pmi e' per il personale dipendente, con possibilita' di accedere alla cassa integrazione ordinaria. Il personale - ricorda la presidente di Finesi - incide sui nostri ricavi tra 50% e 60%. La sospensione dei termini per versamenti fiscali e contributi previdenziali e' un semplice sostegno per chi dovesse trovarsi a corto di liquidita'. I costi dell'affitto incidono per il 15% sui ricavi, i contratti di manutenzione per circa il 7%, i contratti con commercialisti, consulenti del lavoro, medicina del Lavoro per il 10%. Senza aiuti le strutture dovranno chiudere". 

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Coronavirus, Bluserena dona 50mila euro

Bluserena, leader in Italia del segmento vacanze mare, lancia una raccolta fondi in favore dell'Istituto Mario Negri di Bergamo per la ricerca anti Covid-19. La compagnia alberghiera verserà un primo contributo da 50mila euro sul conto corrente dedicato. A questo si aggiungeranno le donazioni dei clienti e partner Bluserena (1,2 milioni le presenze la scorsa estate), che saranno informati e sensibilizzati a contribuire tramite una campagna di comunicazione mirata. ''Avviamo la raccolta fondi da Bergamo e dalla Lombardia - spiega l'amministratore Bluserena SpA, Silvio Maresca - perché per decenni la città e la regione sono state una comunità elettiva, affezionata e amica di Bluserena. Questa volta vogliamo essere noi ad andare da loro per esprimere con un gesto concreto tutta la nostra solidarietà per quello che sta succedendo''. Concentrare la solidarietà in favore della ricerca ''è una scelta - aggiunge Maresca - fatta nella consapevolezza che un presidio di eccellenza come l'istituto Mario Negri saprà certamente dare valore alle donazioni''. E già si registrano le prime adesioni tra i partner che lavorano per le 13 strutture del gruppo dislocate in Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Abruzzo e Piemonte.

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Coronavirus, alla Asl di Chieti si punta all’assistenza domiciliare

La Asl Lanciano Vasto Chieti userà kit farmacologici e un saturimetro per evitare l'arrivo di casi gia' gravi in ospedale. Questo l'obiettivo, come spiega il direttore del dipartimento di medicina e coordinatore del progetto dell'ospedale di Chieti, Francesco Cipollone, del nuovo approccio deciso dall'Azienda sanitaria, proposto dal direttore generale Thomas Schael e approvato dall'Unita' di crisi. Un percorso terapeutico che si sposta dunque, dal nosocomio alle abitazioni dei pazienti presi in carico siano essi gia' risultati positivi, in attesa dell'esito dei tamponi o semplicemente affetti da alcuni sintomi che potrebbero indicare il contagio da Covid 19.

A segnalare i casi dovra' essere il medico di base. Solo allora un medico e un infermiere si recheranno dal paziente per fare un controllo, lasciarli il kit di farmaci e consegnarli il saturimetro capace di individuare tempestivamente un'eventuale mancata ossigenazione e, dunque, una possibile crisi respiratoria. La cura farmacologica durera' 14 giorni nel corso dei quali il monitoraggio sara' fatto due volte al giorno telefonicamente. Al termine della prima settimana medico e infermiere torneranno pero' dal paziente e valuteranno l'eventuale necessita' di fare, in wireless, un elettrocardiogramma e una ecografia polmonare le cui immagini saranno trasmesse in diretta alla Radiologia dell'ospedale di Chieti per una valutazione specialistica. Controllo che si ripetera' al temine dei 14 giorni e che se non rivelera' anomalie determinera' la guarigione. Se cosi' non fosse ma le condizioni fossero stabili la cura proseguira', mentre in caso di peggioramento il paziente sara' trasferito in Pronto soccorso per gli approfondimenti e, in ultima istanza, il ricovero.

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