Cronaca

Raccolta porta a porta, Montesilvano Colle resta sopra l’85%

«Anche il mese di maggio è stato connotato dal raggiungimento di risultati eccellenti che portano la percentuale di raccolta differenziata a valori ben al di sopra della media». A dirlo è il sindaco Francesco Maragno. Dallo scorso 6 marzo, l’Amministrazione Comunale ha introdotto il sistema di raccolta porta a porta per 300 utenze di Montesilvano Colle. Dopo aver raggiunto ben l’87% di differenziata nei primi 50 giorni, la percentuale resta altissima anche nel mese di maggio, attestandosi all’85,30%.

«Questi numeri - dichiara ancora il sindaco - sono l’evidente dimostrazione che l’unico sistema per rendere un comune virtuoso nell’ambito della differenziazione dei rifiuti è quello della raccolta porta a porta. Dobbiamo dare un grande merito ai cittadini di Montesilvano Colle che di fronte a questa importante novità si sono impegnati con attenzione e cura, rispettando tutte le indicazioni che gli sono state fornite nel corso della campagna informativa preparatoria. I risvolti positivi di questa progettualità – aggiunge Maragno – sono palpabili anche in termini di decoro urbano. L’introduzione del sistema porta a porta ci ha infatti permesso di eliminare i bidoni stradali, migliorando così concretamente l’immagine della parte alta della città. Convinti del positivo impatto ambientale nonché turistico, e del fatto che una città più pulita e più ordinata è il primo deterrente per gli incivili del rifiuto, in concertazione con i balneatori, abbiamo deciso di eliminare i cassonetti anche dal lungomare».

L’Ati Formula Ambiente e Sapi avvierà la graduale rimozione dei bidoni nel corso della prossima settimana. Sempre con l’obiettivo di offrire a montesilvanesi e villeggianti un servizio ancora più efficiente, la Giunta ha deliberato di estendere per tutti i mesi estivi, sino a settembre, la raccolta dei rifiuti solidi urbani anche nei giorni festivi, nonché di potenziare il servizio di spazzamento e pulizie, in luoghi interessati da manifestazioni. «Nel corso di questo anno - afferma il primo cittadino - abbiamo avviato una stagione nuova per la città di Montesilvano. Il percorso intrapreso è evidentemente quello giusto, visti i risultati positivi che stiamo ottenendo. Le percentuali di raccolta differenziata aumentano, il servizio migliora passo dopo passo e con esso l’immagine della città e la qualità della vita per i cittadini. Nei prossimi mesi estenderemo il servizio porta a porta a tutta la zona collinare oltre che alle aree del PP1, per poi nel prossimo anno arrivare a tutta la città».

Leggi Tutto »

Sempre piu’ coppie a sposarsi sulla spiaggia di Pineto

Sempre di più i matrimoni sulla spiaggia di Pineto. Sono state infatti quattro le coppie che solo nelle prime due settimane di giugno si sono giurate amore eterno sul litorale pinetese. Due le coppie inglesi, mentre due donne di Milano hanno scelto Pineto per la loro unione civile. “Oltre a tante coppie italiane, stiamo accogliendo numerose coppie straniere, grazie anche alla capacità dei nostri operatori turistici, che scelgono Pineto per la bellezza del suo territorio”, ha commentato il sindaco Robert Verrocchio.

Dopo la delibera del 2016 che ha aperto ai matrimoni anche nelle strutture private, sempre più numerose sono stati infatti le coppie che hanno scelto il mare di Pineto per sposarsi. “È la dimostrazione che abbiamo fatto la cosa giusta – ha aggiunto il sindaco – Di fatto Pineto è sempre più la città dei matrimoni, che con la bellezza del suo mare e della sua pineta riesce ad attrarre ed essere conosciuta da sempre più persone”.

Numerose sono state anche le unioni civili. “Ci fa piacere che tante coppie abbiano scelto la nostra città per celebrare la loro unione civile – ha dichiarato Verrocchio – Credo che sia dovere di qualunque sindaco applicare una legge come quella voluta dal governo Renzi che ha giustamente allargato i diritti anche alle coppe omosessuali”.  

Leggi Tutto »

Trivellazioni: i Comuni di Bellante, Campli e Mosciano e la Provincia di Teramo vincono anche al Consiglio di Stato.

Confermato l'annullamento del decreto del Ministero dello Sviluppo che consentiva la ricerca di idrocarburi in una vasta fascia pedemontana del territorio teramano

Il Consiglio di Stato ha confermato la decisione con cui il TAR Lazio ha accolto l'impugnazione del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato "Colle dei nidi" (rilasciato a Rockhopper Italia - già Medoil Gas) presentata dalla Provincia di Teramo e dai Comuni di Bellante, Campli e Mosciano Sant’Angelo.

Con la decisione di ieri, il Consiglio di Stato ha ribadito che l’azione giudiziaria promossa dagli enti locali (al momento del ricorso i Sindaci erano Mario Di Pietro, Orazio Di Marcello  e Gabriele Giovannini) fosse fondato e ha confermato l’annullamento del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, per non aver consentito alle amministrazioni locali di partecipare al procedimento.

Sulla vittoria esprimono soddisfazione gli attuali Sindaci dei Comuni promotori e la Provincia di Teramo, che si è affiancata nel ricorso nel 2014 sotto la presidenza di Renzo Di Sabatino. Con la loro azione giudiziaria gli enti locali teramani hanno assicurato a tutte le altre Amministrazioni locali del territorio interessato (una vasta fascia pedemontana che attraversa sia la provincia teramana che quella ascolana) il diritto di essere sentiti prima del rilascio dei titoli minerari.

Già la decisione di primo grado aveva costituito il primo caso di successo giudiziale avverso un titolo minerario in terraferma emesso dal Governo e assume, perciò, un'importanza strategica nel settore. Un particolare ringraziamento va all’impegno del professor Enzo Di Salvatore (Diritto Costituzionale UNITE) e all'avvocato Paolo Colasante, che seguono la vicenda sin dall’inizio rispettivamente in qualità di consulente e di difensore, e al professore Stelio Mangiameli, anche lui costituzionalista, cui è stata affidato il patrocinio delle Amministrazioni dinanzi al Consiglio di Stato.

Secondo i legali: “non si può escludere la valenza di precedente di questa decisione anche nei confronti di altri titoli minerari rilasciati, o in corso di rilascio, nelle Regioni Abruzzo e Marche, così come nel resto del territorio nazionale”.

“Siamo di fronte ad un precedente estremamente significativo – afferma il presidente Renzo Di Sabatino – al di là del valore giuridico della sentenza e aspettiamo di leggere il dispositivo, questa vicenda, sollecita riflessioni politiche e istituzionali in merito ai grandi temi legati allo svilluppo sostenibile,  all’ambiente e alle politiche di approvvigionamento energetico. Questioni che hanno un enorme impatto sulle comunità locali: escluderle dai percorsi decisionali significa solo aumentare i conflitti e la risoluzione dei problemi come dimostra, per altri versi, la vicenda legata alla captazione delle acque del Gran Sasso e agli interventi di messi in sicurezza a suo tempo realizzati dalla gestione commissariale del Governo senza alcun coinvolgimento delle istituzioni locali”.

Leggi Tutto »

Presunti abusi su minore, rito abbreviato per l’ex parroco di Spoltore

Accoglimento della richiesta di rito abbreviato e contestuale rinvio, al proseguo del giudizio, della decisione sull'eccezione presentata dalla difesa dell' imputato. E' quanto stabilito questa dal tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Maria Michela Di Fine, nell' ambito del processo a carico dell'ex parroco di 44 anni di Villa Raspa di Spoltore accusato di abusi sessuali su un ragazzo di 15 anni, ai tempi in cui guidava la parrocchia di San Camillo de Lellis a Villa Raspa di Spoltore. I fatti sarebbero avvenuti nel 2011 e nel 2012.

La difesa del parroco, rappresentata dall'avvocato Giuliano Milia, aveva sollevato la questione del "ne bis in idem" davanti alla Cassazione, che aveva giudicato inammissibile l'istanza. La difesa sostiene, in sostanza, che poiche' il parroco e' gia' stato condannato dal tribunale ecclesiastico per la stessa vicenda e sta gia' scontando la pena, non puo' essere giudicato una seconda volta da un tribunale penale. Il parroco, nell' ambito del processo canonico, e' stato condannato all' interdizione perpetua dallo svolgimento di attivita' parrocchiali a contatto con i minorenni, alla sospensione per tre anni dal ministero sacerdotale, all'obbligo di dimora per cinque anni all'interno di un monastero di Roma e alla prescrizione di "un percorso psicoterapeutico". In attesa di conoscere le motivazioni della Cassazione, la difesa del parroco ha ripresentato la stessa eccezione davanti al tribunale collegiale, con il pm Salvatore Campochiaro e il legale di parte civile, Vincenzo Di Girolamo, che si sono opposti. Il tribunale collegiale ha scelto di posticipare la decisione sull'eccezione al proseguo del giudizio. La difesa, a quel punto, ha avanzato una richiesta di rito abbreviato condizionata all'acquisizione di documentazione relativa ad una chat tra la persona offesa ed altre persone, avvenuta tre anni dopo i fatti contestati. La richiesta era gia' stata presentata e respinta in fase di udienza preliminare, ma oggi e' stata accolta dal tribunale collegiale, che "alla luce della situazione esistente al momento della valutazione negativa del gup, ritiene ingiustificato il dissenso relativo all' antieconomicita' del rito". Si tornera' dunque in aula il 23 novembre prossimo, quando saranno ascoltate due delle persone che hanno partecipato alla chat prodotta dalla difesa e un consulente di parte.

Leggi Tutto »

Tar decide su Megalo’ 2, Wwf si costituisce in giudizio

Il Wwf Chieti Pescara sara' presente domani, con un proprio ricorso 'ad opponendum', dinanzi al Tribunale amministrativo regionale nell'udienza cautelare in programma domani in cui verra' esaminato il ricorso proposto dalla societa' Sile Costruzioni di Barzana, la ditta interessata alla realizzazione del centro commerciale noto come Megalo' 2 a Chieti Scalo. La societa' ha fatto ricorso contro la decisione del Comitato Via della Regione che il 24 marzo scorso ha dichiarato improcedibile il progetto rigettando la richiesta di proroga del parere favorevole quinquennale rilasciato nel 2012 e chiede l'annullamento della decisione del Comitato previa sospensiva. Il Wwf sara' affiancato, ma nell'udienza di merito che dovra' essere fissata, da alcune associazioni di categoria quali Confcommercio, Confesercenti, Legambiente, Consorzio Chieti Centro, Upa, Cna, Cia e Casartigiani che loro volta presenteranno ricorso 'ad opponendum'. Il Wwf chiede ai giudici amministrativi di riconoscere la validita' delle scelte del Comitato Via, che di fatto ha bocciato le nuove costruzioni ma non il completamento dell'argine, e dunque di respingere il ricorso della Sile Costruzioni. 

Leggi Tutto »

Sanitopoli, processo bis a Perugia per reato associativo

Fissata al 4 luglio prossimo, alla Corte d'Appello di Perugia, l'udienza del processo bis sulla sanitopoli abruzzese, che vede imputati l'ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, e altre persone. I giudici del tribunale umbro dovranno valutare la sussistenza o meno del reato di associazione a delinquere ed eventualmente ricalcolare la pena gia' stabilita in appello dalla Corte aquilana. Nel dicembre scorso la Cassazione aveva confermato la condanna di Del Turco per induzione indebita, ma aveva annullato con rinvio la condanna d'appello riguardante l'accusa piu' pesante, quella di associazione a delinquere. Un reato, quest'ultimo, contestato anche all'ex segretario generale della presidenza della Giunta regionale, Lamberto Quarta e all'ex capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, Camillo Cesarone. Il nuovo processo servira' dunque per riesaminare gli elementi di prova del reato associativo a carico dei tre imputati. Alla luce della decisione della Corte perugina, potrebbe essere rivista la condanna che per Del Turco, in appello, era stata ridotta da nove anni e sei mesi a quattro anni e due mesi. I giudici della Corte d'Appello umbra, infine, sono chiamati a rivalutare anche le posizioni dell'ex assessore regionale alla Sanita', Berbardo Mazzocca e dell'ex assessore regionale alle Attivita' produttive, Antonio Boschetti, relativamente alle statuizioni civili di condanna. 

Leggi Tutto »

Tragedia in spiaggia a San Salvo, annega un giovane

Un giovane e' annegato e una ragazza e' stata salvata dalle onde nei pressi del porticciolo turistico di San Salvo. La tragedia si e' consumata in pochi minuti, attorno alle 13.00, nello spazio antistante il lido n. 25 quando B.C. 28 anni, di nazionalita' romena e residente a San Salvo, era in acqua con Giuseppe Fusco, 33 anni di Benevento, ma a causa del forte vento e della corrente che spingeva al largo si sono trovati entrambi in difficolta'. Sono intervenuti un bagnino e un bagnante che hanno notato la coppia: sono riusciti a portare a riva la ragazza, mentre i flutti hanno inghiottito il ragazzo. Per le ricerche e' giunto sul posto il personale della Guardia Costiera di Vasto per le ricerche in mare con una motovedetta, mentre da Pescara e' stato fatto intervenire un elicottero della Capitaneria di Porto. Dopo oltre un'ora il 33enne e' stato recuperato da un sommozzatore, che si e' calato con un verricello dall'elicottero, nei pressi della barriera frangiflutto antistante il porticciolo turistico, ma nelle acque territoriali di Montenero di Bisaccia. Per le cure mediche la 28enne e' stata trasportata con un'ambulanza del 118 all'ospedale di Vasto e non sarebbe in pericolo di vita. Per i rilievi di legge sono intervenuti i carabinieri di San Salvo e Montenero di Bisaccia e la Polizia Locale di San Salvo. La salma del giovane e' stata trasferita all'obitorio a Vasto.

Leggi Tutto »

Furto al discount, ladri inseguiti dai dipendenti e arrestati dalla Polizia

Dopo il furto in un discount, vengono inseguiti dai dipendenti dell'attivita' commerciale che non li perdono di vista, consentendo alla Polizia di arrestarli: protagonisti dell'episodio, avvenuto stamani a Pescara, sono due romeni di 32 e 46 anni, finiti in carcere per furto aggravato in concorso. I due sono entrati in un supermercato di via Punta Penna, hanno infilato della merce nei vestiti ed hanno pagato alle casse solo alcuni prodotti, per poi allontanarsi. Scoperti dal personale dell'attivita', sono stati invitati a restituire la refurtiva, ma si sono dati alla fuga a piedi. I dipendenti li hanno allora seguiti in automobile per alcune centinaia di metri ed hanno fornito la loro posizione alla Polizia. Sul posto sono arrivati gli agenti della squadra Volante, che li hanno arrestati.

Leggi Tutto »

Oltre 80 milioni di euro evasi da 15 imprese dell’e-commerce

Oltre 80 milioni di euro evasi da 15 imprese dell'e-commerce, risultate fantasma per il fisco, scoperti dalla Guardia di Finanza di Rimini nell'operazione "Mercurio web", che ha disarticolato un'associazione per delinquere con reati di frode fiscale internazionale nel settore del commercio online di apparati elettronici. Le fiamme gialle hanno individuato elementi utili a dimostrare che due societa' con sede a San Marino svolgevano la propria attivita' prevalentemente in Italia, attraverso un sito Internet con dominio e server in Italia. I finanzieri, avvalendosi di informazioni trasmesse dal Tribunale sammarinese, hanno constatato la "esterovestizione" (cioe' appunto la fittizia localizzazione all'estero della residenza di un soggetto che vive od opera in Italia, allo scopo di godere di un regime fiscale piu' vantaggioso) delle due societa', identificando l'amministratore di fatto, un 42enne residente a Santa Maria Capua Vetere e il magazzino di stoccaggio della merce, a Rimini.

E' stato cosi' scoperto l'occultamento di ricavi per circa 70 milioni e sono state ricollegate al giro d'affari altre 13 imprese nelle province di Napoli, Caserta, Roma, Pescara e Pisa che, pur avendo fornito circa 10 milioni di apparati elettronici alle due societa' esterovestite, risultavano aver omesso le prescritte dichiarazioni dei redditi per le annualita' interessate dalle operazioni. Sono stati quindi denunciati l'amministratore della societa' sammarinese, il 42enne di Santa Maria Capua Vetere, un 63 enne residente a Citta' di Castello (Perugia) e un 44enne di Santarcangelo di Romagna per associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale internazionale. Denunciati anche i 13 rappresentanti legali delle imprese fornitrici delle due aziende estero-vestite per il reato di omessa dichiarazione. Il sostituto procuratore Paolo Gengarelli, che ha coordinato le indagini, ha chiesto un sequestro preventivo di 33 milioni di euro, disposto dal gip ed eseguito dai finanzieri nelle province di Rimini, Forli' Cesena, Caserta, Perugia e Viterbo e, attraverso un'apposita richiesta di assistenza giudiziaria, esteso nella Repubblica di San Marino. Il campano inoltre e' stato anche denunciato per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: le indagini economico-patrimoniali hanno permesso di rilevare elementi che portano a ipotizzare che l'indagato, dopo la notifica dei verbali, al solo fine di sottrarsi al pagamento delle imposte ovvero di interessi o sanzioni amministrative relative a dette imposte, abbia venduto al padre parte dei propri beni, al fine di rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva. 

Leggi Tutto »

Inchiesta Soget, rinvio a giudizio per gli indagati eccellenti

 Il gup del tribunale di Pescara, Antonella Di Carlo, su richiesta del pm Gennaro Varone, ha rinviato a giudizio il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Mario Mazzocca, il capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, il direttore generale della Soget, Gaetano Monaco e il responsabile del settore esecutivo della stessa, Domenico Ludovico, nell'ambito del procedimento relativo all'inchiesta Soget, sui presunti crediti inesigibili, tra tasse, multe e affitti delle case popolari, del Comune di Pescara. Mazzocca deve rispondere di abuso d'ufficio in concorso, Sospiri di abuso d'ufficio in concorso e falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale sull'identita' o su qualita' personali proprie o di altri, Monaco e Ludovico di abuso d'ufficio e falso ideologico in concorso. Secondo l'accusa, Mazzocca avrebbe indebitamente beneficiato della mancata riscossione di un debito di 22.300 euro nei confronti della societa' acquedottistica, attraverso una condotta illecita "da lui consapevolmente promossa". Per quanto riguarda Sospiri, sempre secondo l'accusa, Monaco e Ludovico avrebbero acconsentito "immotivate rateizzazioni del debito di Sospiri", riguardante sanzioni per violazioni del codice della strada e tributi comunali, con l'unico scopo di consentire a Sospiri "di non pagare alcunche' e di restare inadempiente". L'udienza e' stata fissata per il prossimo 24 ottobre.

"Prendo atto della decisione assunta dal Gup del Tribunale di Pescara di disporre il mio rinvio a giudizio nell'inchiesta inerente la vicenda Soget sulle presunte multe non pagate, e invece da me tutte puntualmente saldate prima dell'inizio dell'inchiesta. Non ho pero' timore di dire che ritengo l'accusa a mio carico assolutamente immotivata: non sono io che mi sono attribuito una rateizzazione per il pagamento delle sanzioni, rateizzazione peraltro gravata da interessi e che, ancor piu', non ho mai utilizzato, visto che ho deciso di saldare l'intero importo dovuto in un'unica soluzione, con more e interessi compresi, e molto prima che si parlasse dell'indagine. Attendero', a questo punto, la prima udienza con grande serenita', ma anche con l'amarezza di dover ascoltare un'accusa che fatico a comprendere". E' il commento del Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri non appena raggiunto dalla notizia del rinvio a giudizio per la vicenda Soget.

Leggi Tutto »