Cronaca

Discarica di Bussi, il Consiglio di Stato condanna Edison alla bonifica

Il Consiglio di Stato ha definitivamente sancito che la multinazionale dell'energia Edison, in quanto responsabile dell'inquinamento ambientale, deve provvedere alla bonifica dei due siti piu' inquinati della cosiddetta discarica dei veleni di Bussi sul Tirino. Si chiarisce cosi' il contenzioso piu' importante che ha visto la Edison contro Provincia di Pescara, Comune di Bussi, il Ministero dell'Ambiente e la Regione Abruzzo, entrambi difesi dall'avvocatura di Stato, in particolare dalla dottoressa Cristina Gerardis, ex direttore generale dell'ente regionale abruzzese. La sentenza e' stata pubblicata oggi e prevede un intervento milionario, in particolare nelle aree 2A e 2B: dalla partita rimane fuori la discarica Tremonti che si trova sotto i viadotti autostradali. Ora i circa 50 milioni relativi al bando pubblico per la bonifica dei siti 2A e 2B e della stessa Tremonti assegnato dall'allora commissario per emergenza, il compianto Adriano Goio, fermo da anni, possono essere utilizzati per altre aree inquinate

"Spero che dopo questa sentenza, che ha definito con mirabile chiarezza ogni questione, non si debba piu' sentire, in alcuna sede giudiziaria, come "scusa" per non intervenire sulle aree contaminate di Bussi, che all'epoca dei fatti era lecito seppellire rifiuti pericolosi sotto terra o buttarli a tonnellate nei fiumi; o che la Montedison (oggi Edison) non e' responsabile per avere negli anni ceduto ad altri l'azienda, con complesse operazioni societarie". Lo dichiara a l'avvocato dello Stato Cristina Gerardis, gia' dg della Regione Abruzzo e legale di parte civile nel processo in Corte d'Assise d'Appello a Chieti sulla mega discarica dei veleni di Bussi sul Tirino. "Il Consiglio di Stato ha detto chiaramente che il danno all'ambiente e' ab origine ingiusto, che e' la nostra Costituzione a dirlo, ben prima del decreto Ronchi del 1997. E che non basta liberarsi di un ramo di azienda per sottrarsi agli obblighi di bonifica e alle responsabilita' per le contaminazioni causate nell'esercizio dell'industria - insiste la Gerardis - Ha dato inoltre un contenuto sostanziale al principio "chi inquina paga"".

"Ora il Ministero firmi subito il contratto con la societa' che si e' aggiudicata la gara per la bonifica delle due discariche della Montedison: se prima poteva esserci il pericolo di una rivalsa della Edison, ora con questa sentenza tutto viene a cadere. Quindi il Ministero dell'Ambiente faccia il contratto e si parta con i lavori". Lo dichiara  il sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta

 In riferimento all'area produttiva, la Provincia di Pescara ha recentemente emesso una ordinanza nella quale individua come responsabile dell'inquinamento la stessa Edison: il provvedimento ha innescato un altro contenzioso alla luce del ricorso al Tar da parte della multinazionale. "La sentenza, credo storica, riconosce in maniera cristallina la responsabilita' della Edison che ora e' chiamata ad un intervento di risanamento integrale - spiega l'avvocato Matteo di Tonno, del foro di Bologna, legale della Provincia di Pescara -, come difensore dell'ente provinciale pescarese sottolineo la piena soddisfazione nell'aver visto riconosciuta la bonta' del poderoso lavoro amministrativo che ha reso giustizia al territorio e all'intera regione Abruzzo"

 "Il Consiglio di Stato ha confermato che Edison dovra' provvedere alla bonifica delle aree inquinate 2A e 2B e zone limitrofe situate a ridosso del centro abitato di Bussi sul Tirino, una sentenza storica per l'Abruzzo e per quei territori che finalmente dopo anni di attesa possono sperare nel futuro". Lo rende noto il consigliere regionale PD, Antonio Blasioli, che e' presidente della Commissione regionale d'inchiesta.  

"Esprimiamo grande soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato che conferma la bonta' dell'operato della Polizia Provinciale di Pescara che aveva individuato in Edison la responsabile delle attivita' di messa in sicurezza e bonifica per le discariche 2A 2 2B". E' quanto dichiara Augusto De Sanctis del Forum H2O.
"La sentenza del Consiglio di Stato e' un fatto storico. Ora il Ministero non ha piu' scuse per tergiversare rispetto alla firma del contratto con la ditta che deve effettuare la bonifica. Sono due anni che il Ministero rinvia con la scusa del contenzioso di Edison. Siano subito affidati i lavori e poi si mandi il conto a Edison. Ora evitiamo trucchi a favore di Edison da parte della politica: e' noto che la societa' vorrebbe fare un suo piano di intombamento per ridurre costi. Il nostro territorio ha pagato un prezzo gia' salatissimo all'irresponsabilita' sociale delle imprese e all'ignavia della politica". Lo afferma Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea.

 "Quella del Consiglio di Stato e' una sentenza storica, che pone fine a qualunque dubbio. Edison dovra' provvedere alla bonifica delle aree inquinate 2A e 2B e delle terre intorno a Bussi sul Tirini in provincia di Pescara. Le responsabilita' sono state finalmente accertate, Edison ha purtroppo inquinato quelle zone, ed Edison deve provvedere a bonificarle, pulirle, ripristinarle com erano precedentemente. Una sentenza attesa da tanti abruzzesi, che ci auguriamo possa servire da esempio per tutti coloro che non rispettano il territorio e la natura. Dobbiamo avere cura di queste nostre terre, il miglioramento e la salvezza della Terra passano anche da queste battaglie". Lo dichiara Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera

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Coronavirus, mille abruzzesi in assistenza domiciliare sorvegliata

Sono circa mille gli abruzzesi in assistenza domiciliare sorvegliata. Lo ha detto oggi l'assessore alla salute Nicoletta Veri' a margine della conferenza stampa con il governatore Marsilio in regione a Piazza Unione. "Anche se manca la cura diretta e il vaccino, ora sappiamo come dare adeguata assistenza, e abbiamo evitato il collasso delle terapie intensive. Stiamo entrando nella fase nella quale ci serviranno delle strutture alberghiere per ospitare i parenti dei positivi, e a tal proposito ci stiamo muovendo nel teramano. Vogliamo abbassare i contagi, dividendo le famiglie". In merito al personale medico, l'assessore ha rivelato che che verra' chiesta una mobilita' ai medici regionali, per inviare il personale dove piu' serve in quel momento. 

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L’Aquila ricorda le vittime del terremoto del 2009

Breve e intensa cerimonia per l'undicesima commemorazione delle vittime del sisma 2009 in piazza Duomo a L'Aquila. Un momento inevitabilmente condizionato dalla restrizioni legate all'emergenza coronavirus, che non ha consentito lo svolgimento della fiaccolata come accaduto negli anni scorsi. Come 11 anni fa, si ripete la circostanza per cui il 5 aprile cade nella domenica delle Palme, e il 6 di lunedi'. Il Comune dell'Aquila ha inteso sostituire il rito collettivo della fiaccolata attraverso l'illuminazione del centro storico con installazioni posizionate in alcuni luoghi simbolo della tragedia del 2009 - via XX Settembre, Casa dello Studente, Piazzale Paoli, via D'Annunzio e Convitto - resi tristemente noti dalla furia distruttrice del sisma. Un fascio di luce azzurra, inoltre, simbolo di speranza, e' proiettato verso il cielo e illumina piazza Duomo, luogo di svolgimento della breve celebrazione. Alle 19 il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, che nel 2009 era sindaco del piccolo Comune di Villa Sant'Angelo, martoriato dalle perdite, e l'arcivescovo metropolita, cardinale Giuseppe Petrocchi, hanno deposto un ramoscello d'ulivo benedetto sul luogo dove sorgeva la Casa dello Studente e dove persero la vita 8 studenti.

Alle 23.30 un vigile del fuoco ha acceso un braciere posizionato nei pressi della Chiesa di Santa Maria del Suffragio. Presenti il prefetto della provincia dell'Aquila, Cinzia Torraco, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, e il sindaco di Barisciano, Francesco Di Paolo, in rappresentanza dei comuni del cratere del terremoto 2009. Le tre autorita', su mandato dei Comitati dei familiari delle vittime, stanno rappresentando il sentimento della popolazione colpita dal drammatico evento del 2009. Dopo l'accensione, le autorita' sono entrate in chiesa. Il prefetto ha reso omaggio alle lapidi commemorative delle vittime del terremoto nella Cappella della Memoria della Chiesa di S. Maria del Suffragio, mentre il primo cittadino Biondi ha pronunciato, alle 23.50, una breve allocuzione a ricordo delle vittime del terremoto nella contingenza dell'epidemia da Covid-19. Successivamente il sindaco dara' lettura del messaggio con cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto testimoniare i sentimenti di sostegno e vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. Al termine, il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita della Citta' dell'Aquila, ha celebato la funzione religiosa rigorosamente a porte chiuse.

 Alle 3.32, orario del tragico terremoto del 6 aprile 2009 sono stati suonati 309 rintocchi dal campanile della chiesa in memoria delle vittime. Nei giorni scorsi e' stato lanciato l'appello (accolto da numerosi Comuni italiani, Anci, e associazioni) sottoscritto dai Comitati familiari delle vittime e dal sindaco Biondi, di accendere un lume o il proprio cellulare alla finestra, nella notte tra il 5 e il 6 aprile per commemorare le vittime del sisma e tutti coloro che in questi giorni stanno perdendo la vita in solitudine a causa del coronavirus.

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Coronavirus, Adricesta pronta a consegnare i primi fondi raccolti per l’ospedale di Pescara

L’appello di ADRICESTA (Associazione Donazione Ricerca Italiana Cellule Staminali Trapianto e Assistenza) ha colto nel segno e sta moltiplicando le partnership per aiutare concretamente l’ospedale di Pescara attraverso l’acquisto di respiratori, ventilatori e monitor. Si allunga sempre di più l’elenco di personaggi e associazioni che hanno raccolto l’invito a dare un contributo fiscalmente detraibile attraverso l’IBAN o il sito www.retedeldono.it e stanno inviando un video sul canale youtube dell’associazione per invitare a donare. Questa settimana sarà consegnato il primo assegno da 12.000 euro e saranno donate delle uova di Pasqua di cioccolato a medici e infermieri messe a disposizione dalla Pescara calcio.

Lo slogan scelto “È ora di donare” è stato rilanciato in questi giorni da società sportive, come appunto Pescara calcio, Acqua e Sapone calcio a 5, Pescara basket e Amatori basket, da moltissime associazioni come Will Clown, Gruppo Abruzzese Linfomi, Abruzzo Nomade. Insieme a loro personaggi del mondo dello spettacolo da Antonello Angiolillo a Giò Di Tonno, da Tiziana Di Tonno a Sebastiano Somma, Vincenzo Olivieri e Marco Papa, per arrivare a Dario Ricchizzi, Arianna Ciampoli, Michele Di Toro cui si sono aggiunti Jennifer Di Vincenzo, conduttrice di "Chef in cucina", Milo Vallone, la giornalista Mila Cantagallo, senza dimenticare l’assessore del Comune di Montesilvano, Anthony Aliano e l’azienda Maico.

«Abbiamo trovato la generosità di tanti benefattori – spiega Carla Panzino, presidente di ADRICESTA e motore di questa nuova iniziativa – alcuni dei quali hanno voluto dare il loro contributo in maniera del tutto anonima ma importante. Voglio ringraziare tutte le persone che ci stanno sostenendo in questo momento, in una battaglia epocale che saremo in grado di vincere solo se riusciremo a restare uniti. Abbiamo già raggiunto un primo obiettivo in pochi giorni. Man mano che raggiungeremo le cifre necessarie a comprare i macchinari andremo immediatamente a girare i fondi alla ASL per acquistare gli strumenti che possono salvare delle vite umane».

Per donare si potrà fare un versamento con questo IBAN:  IT65S0200815412000102632085
UNCRITM1RM2 intestato ad ADRICESTA Onlus con la causale: aiutiamo l'ospedale
. La donazione è fiscalmente detraibile e rappresenta un modo concreto per aumentare la dotazione strutturale del nosocomio di Pescara, centro di riferimento per l’emergenza Coronavirus. In alternativa si può andare sul sito www.retedeldono.it e donare con carta di credito.

«Nei prossimi giorni andremo a realizzare nuove iniziative di sostegno a tutto lo splendido personale medico e infermieristico dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara che sta lottando con tutte le sue forze contro questo virus – spiega ancora Carla Panzino – ma occorre uno sforzo ulteriore di generosità da parte del nostro territorio. Solo con più respiratori, più monitor, più mascherine, più dispositivi di protezione individuale riusciremo a salvare più vite umane. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai medici ciò di cui c’è maggior bisogno istante per istante, per questo è importante mantenere un flusso costante di donazioni».

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Fiesa Assopanificatori: a Pasqua colombe in ospedali

A Pasqua colombe e uova negli ospedali. A lanciare l'appello a tutti i fornai sono Fiesa Assopanificatori Confesercenti e l'Associazione Fornai Milano, impegnate ad organizzare le adesioni sul territorio. All'iniziativa hanno già garantito la partecipazione i panificatori della Lombardia, del Piemonte, della Val d'Aosta, della Liguria, del Veneto, dell'Emilia-Romagna, della Toscana, dell'Abruzzo, del Molise, della Puglia, del Lazio, della Campania, delle Marche, della Calabria, della Sicilia. Contribuiscono all'iniziativa anche AIBI, l'Associazione Italiana Bakery Ingredients, e ASSITOL, l'Associazione Italiana dell'Industria olearia. "Intendiamo sostenere i panificatori in questa straordinaria operazione di solidarietà - spiegano dalle due associazioni - fornendo gli ingredienti di base per la produzione del pane e dei dolci, insieme all'olio d'oliva". "In queste settimane drammatiche - si legge in una nota della Presidenza nazionale Fiesa Assopanificatori Confesercenti - abbiamo sperimentato sulla nostra pelle la dura fatica di tenere aperti i nostri panifici, con tanti problemi economici, e garantire un servizio tra mille difficoltà legate alla sicurezza sanitaria dei nostri dipendenti e dei nostri consumatori. Con la paura viva del contagio, e allo stesso tempo con l'attenzione rivolta alle persone coinvolte e contagiate e ai tanti tantissimi concittadini che non sono più tra noi, non possiamo non pensare di manifestare un segno di solidarietà e di vicinanza a medici ed infermieri, che più di tutti in questi mesi si sono spesi a loro rischio e pericolo per salvare vite umane e debellare questo terribile virus che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo. A queste persone che anche nel giorno di Pasqua saranno al lavoro in ospedale non faremo mancare il segno del nostro ringraziamento e affetto, simboleggiato dalla colomba".

 

immagine di repertorio

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Bussi, Blasioli su pronunciamento Consiglio di Stato: sentenza storica, Edison dovrà bonificare le aree 2A e 2B

“Il Consiglio di Stato ha confermato che Edison dovrà provvedere alla bonifica delle aree inquinate 2A e 2B e zone limitrofe situate a ridosso del centro abitato di Bussi sul Tirino, una sentenza storica per l’Abruzzo e per quei territori che finalmente dopo anni di attesa possono sperare nel futuro”, annuncia il consigliere regionale PD e membro della Commissione regionale d’Inchiesta su Bussi Antonio Blasioli.

 

“Questo pronunciamento era nell’aria dall’inizio di Marzo, quando la sentenza era stata presa in carico dal collegio giurisdizionale, oggi sappiamo con certezza che il Consiglio attribuisce a Edison la responsabilità di agire ed è una notizia importante per il futuro delle discariche e del territorio – sottolinea Blasioli - La sentenza lo dice a chiare lettere e finalmente scioglie dubbi e controversie fra Edison e la decisione della Provincia che aveva individuato proprio nella multinazionale il soggetto inquinatore delle aree e dunque anche quello che avrebbe dovuto accollarsi il ripristino dello stato naturale dei luoghi.  Un pronunciamento atteso, anche perché preceduto da una sentenza del Tar che andava in tal senso, quella a cui Edison aveva opposto ricorso. 

Mi preme fare arrivare un grazie alla Provincia di Pescara a guida dell’ex Presidente Antonio Di Marco, il quale ai sensi dell’art 244 del Codice dell’Ambiente aveva chiesto alla Spa di adottare le misure di messa in sicurezza delle aree delle due discariche, la 2°A e 2B e aree limitrofe, appunto.

Già la sentenza del Tar Abruzzo aveva riconosciuto cose importanti anche nella giurisprudenza nazionale in tema di individuazione del soggetto responsabile, in questo caso Edison e sulla competenza della Provincia quale Ente capace di esprimersi anche nelle aeree del SIN (Sito di interesse nazionale). Edison della sentenza del Tar non aveva chiesto la sospensiva, ma neanche aveva proceduto a mettere in sicurezza i teli del capping squarciati e divelti, il cui stato avevo denunciato già a fine novembre. 

La sentenza del Consiglio di Stato è oggi una pietra miliare per il nostro Abruzzo, perché individua in Edison in soggetto inquinatore anche di queste aree, oltre che delle aree Tre Monti (su cui la giustizia penale aveva già deciso) e lo obbliga alle misure di sicurezza, le MISE e alla bonifica. E’ questo un risultato importantissimo per tutti i Comuni ricompresi nel Sin, il perché va ricercato nella possibilità di utilizzo dei 50 milioni di fondi inizialmente stanziati dalla legge per il terremoto dell’Aquila, di cui proprio oggi ricorre l’undicesimo anniversario. Fondi destinati alla bonifica proprio di quest’area e che ora potranno essere utilizzati per ripristinare anche altre zone dello stesso Sin. Questa sentenza, inoltre, costituisce un precedente rilevante anche per il sito ex Montecatini di Piano d’Orta, anche questo oggetto di una specifica ordinanza della Provincia di Pescara, come pure per le aree industriali che sorgono fra la discarica 2A e 2B e la Tre Monti. 

E’ un passo avanti per l’Abruzzo Regione Verde d’Europa, per tutta la vallata dei fiumi Tirino e Aterno che l’aspettava e anche per l’area di Pescara e il nostro mare, ed è un risultato di cui voglio ringraziare un giovane ed esperto avvocato, Matteo Di Tonno, il quale, incaricato dalla Provincia di Pescara, si è battuto come un leone per avere questo riscontro contro un colosso come la Edison. Questo fatto ci induce a guardare con speranza anche all’esito della causa di risarcimento civile che la Regione Abruzzo ha intentato contro Edison, condotta dall’avvocato Cristina Gerardis, mentre noi, come Commissione d’inchiesta regionale, dovremo ora essere bravi a fare in modo che i circa 50 milioni di fondi stanziati restino nell’area Sin di Bussi.  Un pensiero va ai tanti cittadini di Bussi che per anni hanno atteso questa importante sentenza, che contribuisce a restituire loro speranza nella giustizia e nel futuro, è un inizio da cui ripartire”.

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Coronavirus, imminente la consegna delle mascherine prodotte dalla Fater

Domani saranno pronte le prime 50 mila mascherine prodotte dalla Fater, altre 200 mila sono previste in consegna per mercoledi': la produzione aumentera' nel corso del tempo, e a pieno regime l'azienda sara' in grado di produrre almeno un milione di pezzi a settimana. Ringrazio tutti per il grande gioco di squadra messo in campo". Lo ha annunciato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. "E' stata una corsa contro il tempo e contro la burocrazia - racconta Marsilio - ma ce l'abbiamo fatta! Venerdi' mattina la Fater mi aveva scritto una mail che descriveva una grande situazione di difficolta'. Dopo aver chiesto l'autorizzazione alla produzione il 21 marzo, l'Istituto Superiore di Sanita' aveva richiesto l'esecuzione di test di laboratorio per autorizzare alla commercializzazione. Purtroppo, il laboratorio della Fater poteva consegnare i risultati solo venerdi' prossimo, rinviando a dopo Pasqua la produzione. Con l'aggravante che almeno due aziende della filiera sono oggi ferme perche' non dispongono del codice Ateco autorizzato a lavorare, e il Prefetto le puo' autorizzare solo dopo che l'Iss autorizza a sua volta la commercializzazione. Il classico 'cane che si morde la coda'. Ho passato la giornata di venerdi' a parlare con il ministro Speranza, il commissario Arcuri e il presidente dell'Iss Brusaferro, oltre che con la Fater, per venire a capo del problema. Tutti si sono messi al lavoro ventre a terra nella comune volonta' che un risultato cosi' importante non venisse vanificato. L'Istituto Superiore di Sanita' in particolare ha indirizzato la Fater verso un percorso piu' rapido per eseguire i test, indispensabili per garantire la qualita' e la sicurezza di un prodotto destinato a uso sanitario. Ieri, il ministro Speranza in persona mi ha anticipato la notizia, confermata dalla Fater, che era in arrivo l'autorizzazione alla commercializzazione, a seguito di prove di laboratorio che hanno certificato l'ottima qualita' del prodotto. Ora il Prefetto puo' sbloccare le due aziende fornitrici e Fater puo' finalmente partire".

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Coronavirus, risultati incoraggianti dalla cura col Tocilizumab

La sperimentazione con il Tocilizumab contribuisce ad alleggerire la pressione sull'ospedale di Pescara. Su quarantaquattro pazienti trattati precocemente, ovvero con il venticinque per cento di polmone compromesso ed una iniziale progressione del danno si è avuto un peggioramento in sei casi. L'ottantasei per cento è invece migliorato. Lo si apprende dalla regione. In totale sono ottanta i pazienti Covid sintomatici trattati con Tocilizumab e a breve si potrà avere un quadro scientifico sull'efficacia del farmaco. I dati sono stati resi noti da Giustino Parruti, direttore dell'Unità operativa complessa malattie infettive dell'Ospedale di Pescara e componente del Comitato tecnico scientifico istituito dalla Giunta regionale, alla redazione di "Sos Coronavirus". Per la verità, non l'unica strada di cura sperimentata a Pescara come spiega ancora Parruti: "Spero dopo la settimana di Pasqua di poter iniziare a trattare i pazienti in rianimazione con gli anticorpi neutralizzanti contenuti nel plasma dei donatori guariti. Si tratta di una scelta di spessore eccezionale, sulla quale sono molto ottimista". Già da lunedì, sempre a Pescara potrebbe nascere un nosocomio dedicato ai Covid positivi, con una rianimazione dotata di quaranta posti letto. "Le strutture che stiamo realizzando - spiega Parruti - grazie alla vicinanza tra tutte le forze politiche, serviranno a lungo perché queste malattie emergenti e riemergenti avranno importanti colpi di coda, fino alla completa immunizzazione della popolazione". Si vanno perfezionando anche i gruppi di continuità assistenziale per monitorare il gran numero di positivi in trattamento domiciliare e "qui - evidenzia Parruti - i medici di medicina generale stanno dimostrando di essere una componente essenziale del sistema. La Regione Abruzzo non ha dato loro la possibilità di una prescrizione autonoma ma speriamo di migliorare anche questo aspetto". L'intervista integrale a Giustino Parruti è pubblicata su fb, tw, instagram e sul portale regionale

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Coronavirus, le tappe per l’ospedale Covid nell’ex palazzina rossa Ivap

Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha presieduto la conferenza dei sindaci della Asl per affrontare l'urgenza di realizzare nel capoluogo adriatico un ospedale per soli malati Covid-19, utilizzando a questo scopo la palazzina ex Ivap che ha ospitato per decenni i reparti di maternita' ed ostetricia. Una nuova struttura, su cui e' in atto la procedura di finanziamento da parte della Regione, che dovrebbe sorgere in 60 giorni, un tempo record senza precedenti per arrivare a contare su 214 posti letto, destinati a pazienti ricoverati, e a 40 posti di terapia intensiva. Alla conferenza dei sindaci della Asl di Pescara hanno partecipato l'Assessore regionale alla Sanita', Nicoletta Veri', e il direttore sanitario generale dell'Azienda Sanitaria locale di Pescara, Antonio Caponetti. I primi cittadini dei comuni ricadenti nel territorio provinciale hanno sostenuto l'urgenza dell'intervento vista l'emergenza in atto, che procede su numeri della pandemi'a ancora alti, e la necessita' per le aree interne di poter contare su un polo unico di riferimento sul quale fare conto per l'assistenza ai contagiati.

"Da questa riunione usciamo con la rassicurazione - ha detto il sindaco Masci - che in 20 giorni dall'inizio dei lavori apriremo il primo settore della struttura con 36 posti-letto, nei successivi 10 giorni arriveremo a completare un intero livello con 50 posti, di cui 15 di terapia intensiva. Il piano complessivo comprende la creazione di 40 posti di terapia intensiva al settimo livello della palazzina". Il cantiere procedera' a tappe forzate - hanno garantito dalla Regione - con turni di lavoro sulle 24 ore, grazie alla disponibilita' delle imprese locali, per rispettare la tempistica promessa. "Aspetto non meno importante - ha aggiunto il sindaco di Pescara - e' quello che permettera' di separare le patologie infettive dalle altre cliniche, cercando cosi' di ritrovare almeno parte della normalita' e di eliminare con certezza i rischi di contagio anche all'interno de nosocomio". L'investimento necessario ammonta a circa 11 milioni di euro. Per la piena funzionalita' del progetto "in questi giorni verra' avviato un piano parallelo di assunzioni - ha affermato il Direttore sanitario generale Caponetti - per permettere alla struttura clinico-medica che sta nascendo la necessaria copertura di ruoli sia di profilo medico che di rianimazione. L'incidenza economica e' infatti di circa 7 milioni di Euro". La Asl ha anche annunciato una campagna di raccolta fondi per sostenere la nascita del nuovo ospedale per le patologie infettive che, superata auspicabilmente la fase piu' importante dell'emergenza, "diverrebbe un baluardo - ha concluso Masci - contro le malattie infettive a servizio della nostra comunita'"

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Coronavirus, casi di positività alla Rsa di Spoltore

Ci sarebbero casi di positivita' al Covid-19 nella rsa De Cesaris di Spoltore. I risultati sarebbero emersi dalle analisi eseguite nelle ultime ore dal laboratorio della Asl di Pescara e riguarderebbero, a quanto si apprende, alcuni pazienti ed operatori sanitari. Ai gestori delle strutture presenti sul territorio provinciale l'azienda sanitaria ha inviato una circolare in cui si ribadiscono le misure di sicurezza da adottare. Numerosi, inoltre, i tamponi eseguiti nelle rsa, con l'obiettivo di avere un quadro della situazione. Oggi nella struttura di Spoltore e' intervenuto il 118 per verifiche sulle condizioni degli ospiti. In caso di sospetti o di casi accertati, i pazienti vengono isolati o, se i sintomi sono piu' acuti, trasferiti in ospedale, come gia' avvenuto in alcuni casi.

Dopo che alcuni ospiti erano nei giorni scorsi risultati positivi al Covid-19 all'interno dell'Istituto Sorelle della Misericordia di Verona, casa di riposo che si trova a Pescara, in zona Colli, e il successivo intervento delle autorita' sanitarie e della Protezione Civile, dalle 7 del 2 aprile, la gestione della struttura e' stata affidata al Comitato di Spoltore della Croce Rossa Italiana che per bocca del suo presidente intende rassicurare sulle condizioni delle persone ospitate all'interno della struttura. "Dopo l'emergenza dei giorni scorsi - spiega il presidente del Comitato CRI di Spoltore Pierluigi Parisi - stiamo lavorando per il ripristino delle migliori condizioni. Oggi nella casa di riposo la situazione e' sotto controllo. Interloquiamo quotidianamente con la ASL e proprio per questo abbiamo predisposto di ripetere il tampone per gli ospiti e le suore. Vogliamo anche rassicurare tutti che le condizioni delle persone che assistiamo sono buone. Abbiamo anche predisposto un servizio di video chiamate per gli ospiti con i loro parenti, visto che da oltre un mese non c'e piu' contatto con l'esterno. Dalla struttura non entra e non esce nessuno". Attualmente, come riferisce il Comitato della CRI, nella struttura ci sono 26 ospiti, tutte donne e nove religiose. Vi prestano assistenza poi due infermieri professionali e quattro operatori socio-sanitari. 

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