Cronaca

Bloccati dopo il furto di igienizzanti

Si sarebbero introdotti nel magazzino di un supermercato Carrefour per impossessarsi di una grande quantita' di prodotti igienizzanti per superfici e ambiente. E' accaduto la scorsa notte a Pescara. In azione due uomini che, dopo aver scavalcato e danneggiato con un coltello una rete di recinzione, sono entrati nel magazzino e hanno rubato i prodotti igienizzanti. I ladri poi sono fuggiti a bordo di due biciclette, ma poco dopo sono stati individuati e fermati dagli agenti della squadra Volante. La merce, del valore complessivo di 350 euro, e' stata restituita all'esercente. I due, un italiano e un romeno, sono stati invece denunciati per furto aggravato in concorso. Il romeno e' stato denunciato anche per possesso ingiustificato di armi ed oggetti atti ad offendere, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale.

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Coronavirus, Cna Pensionati chiede sostegni per il reddito delle famiglie

"Occorre attivarsi a livello nazionale affinche' si crei un sostegno concreto alle situazioni di poverta', in modo da avere una condizione di vita piu' dignitosa: per questo serve una pressione verso il governo per una rivalutazione delle pensioni almeno fino a quota 1.500 euro mensili". E' l'appello di Cna Pensionati Abruzzo, che in una nota analizza i dati relativi agli anziani colpiti dal coronavirus ed evidenzia che "i numeri dicono che sono i soggetti piu' vulnerabili dell'epidemia, anche perche' sono le case di riposo il punto piu' debole dell'attuale catena del contagio. Ma dicono anche che la perdita di un anziano, in famiglia, puo' voler dire perdere una entrata certa: ed e' per questo, anche, che occorre rivedere i parametri per l'erogazione delle pensioni minime". "Gli anziani - spiega il presidente regionale di Cna Pensionati, Franco Cambi - rappresentano i soggetti piu' vulnerabili all'infezione del corona virus: gli over settanta sono il target piu' colpito dal virus. La maggior parte di queste persone presentano malattie croniche concomitanti di natura polmonare, cardiovascolare, oncologica e diabetologica, le cui terapie prolungate possono provocare l'indebolimento del sistema immunitario".
Un problema, a giudizio di Cna, aggravato dai dati che l'epidemia propone anche in Abruzzo come nel resto d'Italia: "Purtroppo - aggiunge Cambi - si stanno contando numerosi infetti e decessi nelle case di riposo: sono sempre di piu' quelle investite dal contagio e c'e' allarme per gli oltre 300mila nonni ospitati nelle circa settemila strutture italiane, anche se gli studi confermano che la concentrazione avviene nelle tre regioni piu' colpite, ovvero Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna".

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Coronavirus, isolamento per la struttura del San Raffaele a Sulmona

Isolamento cautelare per i ricoverati e operatori della casa di cura San Raffaele. Il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, firma l'ordinanza, con effetto immediato fino al 18 aprile prossimo, per il focolaio epidemico da Covid-19 che si e' registrato nella struttura. "Un provvedimento che si rende necessario e urgente, che ho adottato di concerto con il prefetto, con il quale sono stata in continuo contatto in questi giorni - spiega - l'evidenza dei numerosi casi accertati di contagio ha reso motivata sotto un profilo tecnico-scientifico la necessita' di misure restrittive con disposizioni tese a isolare la casa di cura e rafforzare le misure gia' disposte dalla Asl e dalla struttura stessa. Sono preoccupata per gli effetti che il focolaio puo' aver prodotto in citta'. Per questo ho chiesto ai vertici regionali l'istituzione della zona rossa".

Nello specifico, con l'ordinanza (n 13 del 4/04/2020), si dispone l'isolamento cautelare nella struttura stessa dei ricoverati e operatori; la sospensione delle procedure riabilitative, non strettamente indispensabili o urgenti, e del ricovero di nuovi pazienti; la predisposizione di alloggi per il personale nella struttura, in considerazione degli alloggi individuati dal Comune e dalla Protezione civile regionale; la somministrazione di tampone ai pazienti dimessi nelle ultime due settimane e a tutto il personale non strettamente coinvolto nella rete dei contatti stretti gia' accertati. Per gli operatori ai quali non e' stata ancora accertata la positivita' da Covid-19 e per chi e' in attesa di un tampone, isolamento cautelare, con limitazione alla circolazione per effettuare solo il trasferimento tra il proprio domicilio e la casa di cura, prescrivendo inoltre a tutti i coabitanti o a coloro che abbiano avuto contatti stretti con gli operatori stessi, di rimanere in isolamento domiciliare, previa mappatura e presa in carico del competente Dipartimento di Prevenzione e sanita' dell'Asl.

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Coronavirus, il sindaco di Penne guarisce e torna al suo lavoro come medico

Il sindaco di Penne Mario Semproni e' risultato negativo a entrambi i test al tampone effettuati dopo il periodo di isolamento domiciliare obbligatorio dovuto alla positivita' al Covid-19 accertata l'8 marzo 2020. Le analisi sono state appena comunicate dal laboratorio di Pescara. Finora i malati di Covid-19 accertati a Penne sono 89, mentre i decessi registrati sono 8. Il territorio del Comune di Penne, dal 25 marzo, a seguito dell'incremento della curva dei contagi, e' stato dichiarato dalla Regione Abruzzo zona rossa."E' stato un periodo difficile per me e per la mia famiglia - ha detto il sindaco Mario Semproni -. Tornero' ad occuparmi dell'attivita' amministrativa in Comune, affianchero' i componenti della Giunta che sono impegnati con spirito di abnegazione nella gestione dell'emergenza. Nel frattempo tornero' a lavorare in ospedale per aiutare i miei colleghi medici che da giorni, come e' noto, non hanno un turno di riposo per curare i malati di coronavirus".

"Non e' tempo di abbassare la guardia - ha osservato Semproni - bisogna rimanere vigili e rispettosi di tutte le regole di distanziamento sociale fin quando le autorita' nazionali e l'istituto superiore di sanita' non ci diranno che le maglie potranno essere gradualmente allentate". 

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Coronavirus, Coal dona oltre 350 mila euro

Coal, la Cooperativa marchigiana di alimentaristi, attiva in 6 regioni (Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio, Molise e Romagna oltre che a San Marino) in oltre 250 Comuni, con oltre 300 punti vendita e 4 marchi (Coal, Sigma, Eccomi e D'Italy) ha raccolto l'invito a sostenere le strutture sanitarie marchigiane e abruzzesi in questo drammatico momento nel quale Covid-19 ha messo in ginocchio l'Italia intera. Il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa ha deliberato a favore delle due regioni una donazione di oltre 350 mila euro. Il presidente Carlo Palmieri ha sottolineato che e' "assolutamente naturale, per un'azienda che vive il proprio territorio come Coal, essere al fianco di chi in questi interminabili giorni combatte in prima linea negli ospedali, e non solo, questa guerra: medici, infermieri, il personale degli ospedali e delle associazioni ad essi collegate". La donazione di Coal sostiene il Progetto 100 della Regione Marche e per l'Abruzzo per l'acquisto di materiale di alta protezione per i sanitari. 

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Montesilvano, donate 10 tonnellate di derrate alimentari al Coc

L’azienda Cosmo Srl di Montesilvano, guidata da Luigi Sorrentino e da Andrea Vadini, questa mattina ha donato 10 tonnellate di generi alimentari (pasta, farina, latte e passata di pomodoro) al Centro operativo comunale. Le derrate sono destinate alle famiglie meno abbienti della città. 

“La Cosmo Srl impianti  è un’azienda presente sul territorio da 20 anni - affermano Sorrentino e Vadini - costruisce impianti, chiavi in mano per i centri commerciali, essendo una realtà sana e fortunata e amando questa città abbiamo creduto che in questo momento è importante essere accanto alle famiglie più bisognose”.

Il sindaco Ottavio De Martinis ha ringraziato i titolari per la generosa donazione: “Un sentito grazie alla Cosmo Srl e a tutti coloro che in questi giorni si stanno impegnando in una straordinaria gara di solidarietà per Montesilvano. Stiamo predisponendo dei pacchi da consegnare alle persone che in questo periodo vivono il disagio causato dall’emergenza sanitaria. Vi ricordo che ieri è stato aperto un conto corrente (Iban: IT87U0311177340000000001492), gestito direttamente dal Centro operativo comunale e attivo per ogni piccola o grande donazione”.

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Bozza DL Scuola, Cgil: per uscire dall’emergenza sono necessarie risorse e interventi condivisi

"Apprendiamo dalle indiscrezioni di stampa che starebbe per essere approvato dal Consiglio dei Ministri uno specifico provvedimento sulla scuola che prevede diverse misure in materia di valutazione degli alunni, esami di stato, conclusione dell’anno scolastico, limitate alla situazione di emergenza determinata dall’epidemia da COVID-19". Lo afferma in una nota la segreteria FLC CGIL Abruzzo Molise.

"Si tratta di alcune delle questioni sulle quali abbiamo ripetutamente chiesto un intervento normativo specifico, avanzando proposte di merito e offrendo la propria disponibilità al confronto e alla collaborazione, al fine di individuare soluzioni idonee al periodo di emergenza, tenendo soprattutto conto dell’interesse e dei diritti degli studenti. Sottolineiamo come ancora una volta la Ministra non ha scelto la strada del confronto, assumendo unilateralmente decisioni che riguardano milioni di studenti, di famiglie, di lavoratori. Tale impostazione è rafforzata dal proposito di congelare il ruolo del CSPI per tutta la durata dell’emergenza. Ciò comporterà che la Ministra potrà varare i provvedimenti sulla scuola senza dover chiedere il previsto parere obbligatorio del CSPI, facendo venir meno così il ruolo partecipativo del massimo organismo di rappresentanza della scuola. Le bozze di decreto trapelate prospettano soluzioni diversificate a seconda di quella che sarà l’evoluzione epidemiologica e la necessità di prorogare le misure di contenimento del virus, ma nulla contengono in merito all’impegno del governo sullo stanziamento di fondi e risorse per una riqualificazione del sistema scolastico e un avvio del prossimo anno con le condizioni necessarie a restituire agli alunni di tutti gli ordini di scuola quanto loro sottratto nella fase dell’emergenza. L’idea che sembra emergere, infatti, è che l’anno scolastico prossimo si possa aprire non apprestando provvedimenti eccezionali che mettano le scuole del Paese, così duramente provate dalla sospensione delle attività didattiche in presenza, in una condizione di forza per recuperare il tempo perduto. Ricordiamo che in Abruzzo quest’anno solo tra i docenti ci sono state oltre 2000 supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche (di cui quasi 1500 sul sostegno). A queste, se ne aggiungeranno altre 600 derivanti dai  pensionamenti, con il rischio di trovarci a settembre con una vera e propria emergenza precariato. Occorrono provvedimenti immediati, per consentire che dal primo giorno della ripresa ogni classe abbia tutti gli insegnanti al loro posto, non vi siano balletti di supplenti, si immettano in ruolo docenti e Ata con procedure semplificate, ogni scuola abbia un suo dirigente scolastico e un suo DGSA, si assumano tutti i docenti di sostegno che sono necessari, si confermi l’organico dell’anno in corso anche in presenza di calo di alunni, si riconducano ad organico di diritto i posti ormai consolidati da tre anni in organico di fatto, si semplifichino e proroghino le procedure di mobilità. Per tutte queste ragioni, è necessario che la ministra attivi immediatamente i tavoli di confronto sui numerosi temi affrontati e soprattutto non agisca senza prima aver consultato le forze sociali, che sono pronte a dare il loro contributo  su questioni vitali per impedire la deriva del sistema scolastico del paese".

                                                         

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Coronavirus, il sindaco di Sulmona pensa alla ‘zona rossa’

Il sindaco Annamaria Casini nel corso della conferenza dei capigruppo consiliari ha lanciato la proposta di istituire la 'zona rossa'. "I dati degli ultimi giorni, a cominciare dal caso della clinica San Raffaele, ci dicono che e' in crescita il numero di persone risultate positive al test covid-19 - sottolinea il sindaco - e' chiaro che c'e' gia' un forte e deciso impegno per prevenire e contenere la diffusione del coronavirus in citta' ma a questo punto ritengo sia necessario il ricorso ad un provvedimento ancor piu' stringente, per tutelare nel modo piu' efficace la citta' dal contagio". 

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Coronavirus, l’ordine degli Avvocati di Chieti critica le ‘offerte social’

Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Chieti, riunito sotto la presidenza di Goffredo Tatozzi, in videoconferenza ha approvato una delibera, con cui stigmatizza, si dissocia e condanna fermamente il comportamento di avvocati, studi professionali e associazioni che sui social da alcuni giorni offrono prestazioni professionali anche gratuite. Secondo gli autori dei messaggi tali prestazioni sarebbero finalizzate a difendere cittadini colpiti da provvedimenti dell'autorita' giudiziaria per aver violato i vari decreti governativi che limitano gli spostamenti, ad assistere i familiari di persone vittime di Covid 19 in azioni di risarcimento dei danni per responsabilita' sanitaria nei confronti di strutture ospedaliere, medici e infermieri, ma anche ad assistere medici e infermieri qualora venissero chiamati in giudizio per colpa medica. Tatozzi ha scritto ai presidenti degli Ordine di Medici, Farmacisti e Professioni Infermieristiche per esprimere a tutti i professionisti della sanita' di Chieti e provincia, si legge - ''profonda vicinanza e sentita solidarieta' per lo sforzo sovrumano giornalmente posto in essere per fronteggiare la grave situazione di emergenza epidemiologica, mettendo a repentaglio la salute propria e dei propri congiunti''.

Secondo l'Ordine degli Avvocati di Chieti, che annuncia anche segnalazioni al Consiglio di disciplina e all'autorita' giudiziaria qualora le condotte fossero tenute da soggetti privi del titolo professionale, ''il contenuto dei messaggi pubblicati per lo piu' ingannevole ha il palese ed unico intento di accaparramento della clientela spesso attraverso forme di pubblicita' non conformi al Codice Deontologico forense e sono accompagnate da fuorvianti e pericolose promesse di risultato assicurato''. 

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Coronavirus, Fazii: casi, anche se pochi, fino a giugno

 "In Abruzzo siamo sul cosiddetto 'plateau', cioe' sul pianoro della curva dei contagi. Ci dobbiamo attendere l'inizio della discesa, che sara' molto, molto graduale. A mio avviso avremo casi, anche se pochi, fino a giugno". Lo ha detto il direttore dell'Unita' operativa complessa di Microbiologia e virologia clinica a valenza regionale della Asl di Pescara, Paolo Fazii, aggiungendo che "la 'spada di Damocle' e' l'eventuale ritorno del contagio in autunno, anche se a quel punto saremo preparati". Il direttore del laboratorio di Pescara - la struttura e' centro di riferimento regionale per l'emergenza coronavirus - sottolinea che la discesa sara' "molto lenta" e che il "vero calo ci sara' in estate piena". L'esperto si dice inoltre convinto che sia necessario "convivere con il virus in attesa del vaccino almeno per tutto il biennio 2020-2021", con tutto cio' che questo comporta rispetto alle misure di precauzione e alle abitudini quotidiane delle persone

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