Cronaca

Marco Rapino: Paolucci, lavoro straordinario in favore di sanità e Abruzzo

“Fraterna e politica solidarietà all’assessore Silvio Paolucci, non solo per le importanti, difficili e delicate riforme messe in campo per migliorare la sanità abruzzese, ma sopratutto per le sue qualità umane e istituzionali – dichiara il segretario regionale Pd Abruzzo Marco Rapino -. “Come Partito Democratico la nostra condanna contro chi vuole creare un clima di odio, di discredito e intimidazione è fermissima. Saranno le forze dell’ordine a indagare su un episodio tanto grave e siamo certi che le indagini saranno scrupolosissime. A nome di tutto il PD voglio sottolineare che l’assessore Paolucci lavora con  straordinaria tenacia nel portare avanti i piani di rilancio e tutela della sanità abruzzese, i cui bilanci ora sono in piena sicurezza, dopo che il sistema regionale, in profondo rosso economico, aveva rischiato  il fallimento. Oggi possiamo dire grazie a Silvio Paolucci per aver realizzato riforme e ridato forza alla sanità, difendendola dagli sprechi, inefficienze, mala gestione. Lo ringraziamo anche per la grande attenzione posta verso le richieste degli operatori della sanità e dei cittadini che chiedono servizi più efficienti e soprattutto sicuri. Non saranno le intimidazioni, le notizie false e con esse i fomentatori di odio a fermare il Pd, l’assessore Paolucci e quanti hanno a cuore il bene dall’Abruzzo, della sua sanità e dei suoi cittadini”. 

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In Abruzzo, nel 2018 primo seme certificato per pasta e pane Made in Italy

Sarà il primo raccolto con “seme certificato” quello del 2018 per l’Abruzzo. Un traguardo importante evidenziato questa mattina nel corso dell’assemblea per l’approvazione dei bilanci del Consorzio Agrario Centro Sud, con sede a San Giovanni Teatino. In occasione dell’incontro annuale è stato evidenziato che il 2017 è stato l’anno della “svolta” in merito ai contratti di filiera: sono stati infatti sottoscritti, sotto la regia di Coldiretti,  importanti accordi con industrie pastaie tra cui vanno ricordati Di Vella e Barilla e grandi importatori tra cui il gruppo Casillo per il bio. Accordi che hanno come punto di forza la possibilità di rintracciare il percorso del seme abruzzese dalla semina alla raccolta.

Si tratta infatti di un seme certificato da Sis (società italiana sementi) di cui il Consorzio conosce tutto il processo produttivo e le qualità organolettiche (tra cui naturalmente il valore proteico che è uno dei parametri maggiormente rappresentativi della qualità del seme) potendone identificare il percorso, sia a monte che a valle, anche attraverso la specifica assistenza tecnica fornita alle aziende cerealicole che hanno creduto nel progetto. Un seme abruzzese di qualità certificata per un pane e una pasta italiana fin dalla semina della materia prima.

“Attraverso i contratti di filiera con gli agricoltori il 2018 sarà ricordato come l’anno del primo raccolto di seme certificati per una filiera veramente made in Italy e un prodotto trasformato reale espressione della qualità del nostro territorio  – spiegano al Consorzio centro Sud - l’Abruzzo non poteva esimersi da questa importante sfida che sta coinvolgendo un migliaio di cerealicoltori e che ne coinvolgerà sempre più”. Soddisfatta anche Coldiretti Abruzzo. “Gli accordi di filiera che stiamo realizzando attraverso Consorzi agrari d’Italia (Cai) rappresentano un esempio concreto del nuovo ruolo di Coldiretti come sindacato imprenditoriale di filiera che, di fatto, consentirà agli agricoltori di eliminare una buona parte dei rischi di mercato, ai trasformatori e ai distributori di avere stabilità nell’approvvigionamento di prodotti di qualità e di origine e ai consumatori di acquistare il vero Made in Italy al giusto prezzo. In particolare – aggiunge coldiretti Abruzzo - per la cerealicoltura abruzzese si apre un’importante occasione di crescita e di sviluppo che riconoscere il valore delle qualità delle nostre produzioni, ne valorizza l’origine territoriale e fa emergere valore economico nell’immediato e nel futuro per le imprese agricole”.

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Fabrizio Di Stefano: solidarieta’ a Paolucci, atto viagliacco e inqualificabile

“Un gesto che si può definire solo inqualificabile, quello dell’invio di una busta contenente un proiettile all’Assessore Silvio Paolucci da parte di ignoti vigliacchi che si nascondono dietro l’anonimato” ha dichiarato in una nota Fabrizio Di Stefano. “Nessuno meriterebbe un atto del genere” ha continuato Di Stefano, “tanto più una persona come Silvio Paolucci, a cui va tutta la mia solidarietà, e che, al di là delle differenze politiche, reputo una persona per bene” ha concluso Fabrizio Di Stefano.

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Pescara, arrestato con due kg eroina nello zainetto

Aveva con sé due chili di eroina nascosti in uno zainetto e per questo è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Pescara: si tratta di un albanese di 30 anni, accusato di traffico di sostanze stupefacenti. La droga, contenuta in quattro panetti, era occultata all'interno di una scatola di cartone di una marca di cereali. Accompagnato al comando, lo straniero è stato identificato, mentre la sostanza polverosa compattata, attraverso un'analisi speditiva del narcotest, risultava essere eroina. Lo stupefacente, una volta immesso nel mercato clandestino, avrebbe fruttato all'incirca ottomila dosi, con enormi guadagni per i pusher locali, stimati sui 160 mila euro.

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Fossacesia, sopralluogo per il risanamento dell’abbazia di San Giovanni in Venere

Si è tenuto nei giorni scorsi un nuovo sopralluogo per verificare lo stato di salute dell’Abbazia di San Giovanni in Venere ed in particolare la questione relativa alle infiltrazioni che interessano il tetto del monumento di origine benedettina. Presenti all’incontro, oltre al Sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio, il vice Prefetto della Prefettura di Chieti, Luciano Conti, gli architetti della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo Giorgio Pezzi e Vincenzo Scarci , l’architetto della Provincia di Chieti Giuseppe Faraone, Micaela Fasciani del Fec (Ministero dell’Interno) , Padre Pierluigi, padre Vincenzo Fabbri e padre Saverio Pippa , rispettivamente Priore di San Giovanni in Venere, economo dell’Ordine ed economo abruzzese della Comunità dei Padri Passionisti, Silvano Sgariglia, ingegnere responsabile dell’Ufficio Tecnico di Fossacesia e Domenico Moretti, Responsabile dell’Ufficio Urbanistica. La presenza delle infiltrazioni sul tetto dell’Abbazia di San Giovanni in Venere era stata già da tempo ed in più occasioni oggetto di segnalazioni da parte del sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio agli organi competenti, ossia la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo ed il Ministero per i Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ma, nel corso dell’ultimo incontro, il primo cittadino di Fossacesia ha invitato la Soprintendenza ad attuare tutti gli interventi utili a risolvere definitivamente la questione, affinchè non si creino danni irreversibili al monumento.

“Ringrazio le autorità competenti ed in particolare la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo per aver accolto il mio appello e soprattutto per aver assicurato un tempestivo intervento presso il Ministero dei Beni Culturali per risolvere la questione delle infiltrazioni – dichiara Enrico Di Giuseppantonio – San Giovanni in Venere è un monumento prestigiosissimo che necessita di controlli costanti, di una manutenzione attenta e scrupolosa che ne preservi la bellezza”.
La Soprintendenza archeologica, infatti, durante il sopralluogo ha assicurato che a breve avvierà tutti i lavori utili per risolvere la questione delle infiltrazioni, nonché altre problematiche che interessano il monumento. Nel corso dell’incontro, infine ,l’Amministrazione comunale di Fossacesia ha dato l’ultimatum alla Provincia di Chieti, affinchè, entro il mese di maggio, si avviino, con i 50.000€ richiesti a suo tempo allo Stato dalla Giunta Provinciale Di Giuseppantonio, i lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

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Maltempo in Abruzzo, allagamenti sulla costa

La pioggia battente ha creato qualche problema lungo la costa dove vengono segnalati allagamenti - nel Teramano ma anche a Pescara e Montesilvano - di alcuni sottopassi e scantinati. Diverse le chiamate arrivate in mattinata al centralino del Comando Provinciale di Pescara dei Vigili del Fuoco. Sotto la soglia di guardia il livello delle acque del fiume Pescara. Il Settore Tecnico del Comune di Pescara sta monitorando i punti sensibili. La Polizia Municipale si sta occupando della viabilità cittadina che al momento risulta regolare anche nelle aree golenali dove sono attivi i semafori che segnano rosso, in caso di pericolo. Il Centro Funzionale d'Abruzzo comunica che è stato emesso dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale l'avviso di condizioni meteorologiche avverse dalle prime ore di oggi, giovedì 3 maggio, e per le successive 24-36 ore, con il persistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di temporali.

«Sin dalle prime ore di questa mattina tutta la macchina comunale si è messa in moto per gestire al meglio l’emergenza che si è verificata sul nostro territorio a causa delle intense precipitazioni. Nel primo pomeriggio tutte le strade erano state liberate dall’acqua e la viabilità è rientrata perfettamente nella normalità, grazie all’intenso lavoro di uomini e mezzi della Protezione Civile del Comune, degli operatori della polizia locale e dei tecnici comunali oltre che della Protezione Civile regionale». A dirlo è il sindaco Francesco Maragno che questa mattina ha disposto l’apertura del Coc, il Centro Operativo Comunale, al fine di programmare tutti gli interventi necessari alla gestione dell’emergenza.

Intanto il Centro Funzionale d’Abruzzo ha comunicato che dalla tarda mattinata di domani, venerdì 4 maggio  e per le successive 18 -  24 ore si prevede il persistere di precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio o temporale su tutta la regione. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Attivi h24 per richieste e segnalazioni i numeri telefonici del COC: 085-4481216 e 085-4481326.

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Gli italiani saranno 59 milioni nel 2045

Si stima che in Italia la popolazione residente attesa sia pari, secondo lo scenario mediano, a 59 milioni nel 2045 e a 54,1 milioni nel 2065. La flessione rispetto al 2017 (60,6 milioni) sarebbe pari a 1,6 milioni di residenti nel 2045 e a 6,5 milioni nel 2065. Tenendo conto della variabilità associata agli eventi demografici, la stima della popolazione al 2065 oscilla da un minimo di 46,4 milioni a un massimo di 62. La probabilità che aumenti la popolazione tra il 2017 e il  2065 è pari al 9%.

Il Mezzogiorno perderebbe popolazione per tutto il periodo mentre nel Centro-nord, dopo i primi trent’anni di previsione con un bilancio demografico positivo, si avrebbe un progressivo declino della popolazione soltanto dal 2045 in avanti. La probabilità empirica che la popolazione del Centro-nord abbia nel 2065 una popolazione più ampia rispetto a oggi supera il 30% mentre nel Mezzogiorno è nulla.

È previsto negli anni a venire uno spostamento del peso della popolazione dal Mezzogiorno al Centro-nord del Paese. Nel 2065 il Centro-nord accoglierebbe il 71% di residenti contro il 66% di oggi; il Mezzogiorno invece arriverebbe ad accoglierne il 29% contro il 34% attuale.

Le future nascite non saranno sufficienti a compensare i futuri decessi: dopo pochi anni di previsione il saldo naturale raggiunge quota -200 mila, per poi passare la soglia -300 e -400 mila nel medio e lungo termine.

La fecondità è prevista in rialzo da 1,34 a 1,59 figli per donna nel periodo 2017-2065. Tuttavia, l’incertezza aumenta lungo il periodo di previsione. L’intervallo di confidenza proiettato al 2065 è piuttosto alto e oscilla tra 1,25 e 1,93 figli per donna.

La sopravvivenza è prevista in aumento. Entro il 2065 la vita media crescerebbe di oltre cinque anni per entrambi i generi, giungendo a 86,1 anni e 90,2 anni, rispettivamente per uomini e donne (80,6 e 85 anni nel 2016). L’incertezza associata assegna limiti di confidenza compresi tra 84,1 e 88,2 anni per gli uomini e tra 87,9 e 92,7 anni per le donne.

Si prevede che il saldo migratorio con l’estero sia positivo, mediamente pari a 165 mila unità annue (144 mila l’ultimo rilevato nel 2016), seppure contraddistinto da forte incertezza. Non è esclusa l’eventualità ma con bassa probabilità di concretizzarsi (9,1%) che nel lungo termine esso possa diventare negativo.

Il saldo naturale della popolazione risente positivamente delle migrazioni. Sempre nello scenario mediano l’effetto addizionale del saldo migratorio sulla dinamica di nascite e decessi comporta 2,6 milioni di residenti aggiuntivi nel corso dell’intero periodo previsivo.

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Doppio furto in provincia di Chieti

Due colpi in una notte a Lanciano e Mozzagrogna, con i ladri che hanno portato via preziosi per 50mila euro da un'abitazione e oltre 30mila euro in contanti da un bancomat. A Lanciano da una cassaforte aperta con una mola elettrica, sono stati rubati oro, gioielli e orologi. I ladri hanno approfittato dell'assenza dei proprietari dell'appartamento, al quinto piano di un condominio, e sono entrati in mansarda dove si trovava la cassaforte. Il bancomat dell'agenzia Bper di Mozzagrogna è stato fatto saltare con esplosivo; 30 mila euro sono stati portati via, banconote per migliaia di euro sono rimaste sul posto. I ladri, ripresi in questo caso dalle telecamere di sorveglianza del Comune, indossavano caschi da lavoro con torce frontali.

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Furto di rame all’hotel Rigopiano, due denunciati

Avevano rubato rame nella zona ancora sotto sequestro dell'Hotel Rigopiano di Farindola, quando sono stati intercettati e bloccati dai carabinieri della stazione di Penne  e denunciati per per violazione di sigilli e furto aggravato in concorso. I militari sono prontamente intervenuti per bloccare una autovettura sospetta segnalata da un cittadino. I militari hanno intercettato auto con due persone e un rilevante quantitativo di rame. All'interno del mezzo c'erano un pescarese 47enne e la sua compagna tedesca 35enne che si erano introdotti all'interno dell'area dell'Hotel Gran Sasso Resort di Rigopiano, ancora sottoposta a sequestro, provvista di un circuito di video sorveglianza, e dove stanno andando avanti incessantemente le operazioni di bonifica, impossessandosi di circa 130 kg di rame, per un valore di 500 euro.

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