Cronaca

Pericolo valanghe, Regione Abruzzo attiva unità di crisi

La Regione Abruzzo comunica ai sindaci dei comuni interessati dal pericolo di slavine che possono richiedere un sopralluogo di tecnici esperti compilando il file presente al link https://cor.regione.abruzzo.it/images/scheda_segnalazione.xls e inviandolo all'indirizzo email: salaoperativa@regione.abruzzo.it. "Si provvedera' a trasmetterlo - dice la Regione - all'Unita' di Crisi-Nucleo Tecnico-operativo del Rischio Valanghe istituita presso il COC di Penne

 

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Scuole chiuse sine die nella Valle dell’Aterno

Scuole chiuse sine die nella Valle dell'Aterno, dopo l'emergenza neve combinata con le scosse di terremoto, per non parlare dell'allarme su possibili eventi di magnitudo 6-7 lanciato dalla nota della Protezione civile con la sintesi del verbale della commissione Grandi rischi. Gli istituti sono chiusi a Pizzoli, Barete, Montereale, Cagnano, Capitignano e Campotosto. Aperti piu' distanti dall'epicentro gli istituti comprensivi di Navelli (cui afferiscono anche Poggio Picenze e Capestrano) e di San Demetrio (che serve anche Fossa, Ocre, Fagnano e Fontecchio). Scuole aperte, invece, all'Aquila, da domani anche il liceo 'Cotugno' che e' si' agibile, ma con basso indice di sicurezza sismica, del 25% circa secondo quanto appreso, e 5 aule che resteranno chiuse per lavori.

"Dopo l'allarme della Grandi rischi il sindaco di Leonessa ha chiuso le scuole, ma la stessa ordinanza l'avevo predisposta anch'io prima dell'allarme e l'ho formalizzata oggi, le scuole a Montereale non hanno mai riaperto come d'altronde in tutti i Comuni della Valle dell'Aterno", spiega il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi.

"La Commissione non ha fatto altro che aumentare l'allarme in una situazione gia' allarmata - afferma - ma ora si dovrebbe capire bene se quello che hanno detto e' fondato o meno perche' mi pare stiano ritrattando", in riferimento alla correzione delle dichiarazioni del presidente della Cgr, Sergio Bertolucci, sul "rischio-Vajont" legato a una delle dighe di Campotosto. "Dichiarazioni del genere in situazioni di tranquillita' hanno un peso, dopo 5 scosse forti hanno creato il panico generale - denuncia Giorgi - e' una situazione difficile e a noi serve qualcuno che ci aiuti, non che crei problemi. La nota l'abbiamo appresa dai media, e questo la dice lunga: servirebbero protocolli operativi e di comunicazione definiti e collaudati e invece non ci sono".

Anche il sindaco di Pizzoli, Gianni Anastasio, conferma che "le scuole a Pizzoli sono chiuse ma stiamo lavorando per riaprirle in un'altra struttura". Quanto al primo cittadino di Capitignano, Maurizio Pelosi, dopo un incontro con il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, annuncia che "da domani cominceranno le verifiche di agibilità".

Campotosto aveva dovuto chiudere la propria scuola essendoci solo 9 alunni, sotto le soglie di legge: parte frequentava nel Teramano, a Crognaleto, parte ad Amatrice. Ma tra scosse e gelo, che hanno obbligato una trentina di persone a emigrare all' Aquila, attualmente anche questi ragazzi non frequentano.

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Black out in Abruzzo, restano 6.500 utenze senza corrente elettrica

"Grazie al lavoro di coordinamento guidato dalla Prefettura di Teramo, dalla Protezione Civile e dalla Provincia di Teramo, si stanno risolvendo gradualmente i problemi di accessibilità alle zone rimaste al buio nella provincia di Teramo". Lo fa sapere E-distribuzione spiegando che "continua il lavoro incessante degli oltre 1.600 tecnici della task force di e-distribuzione e migliora il dato dei clienti senza energia elettrica in Abruzzo. Sono circa 6.500 i clienti da rialimentare in circa 30 centri del Teramano".

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Forum H2O, rischi ignorati per hotel Rigopiano

"In Abruzzo sono decenni che rischi noti vengono ignorati. Carte ufficiali mostrano che l'hotel Rigopiano e' costruito al centro di un'area con colate detritiche, dette conoidi". A denunciarlo e' il Forum H2O Abruzzo, secondo cui "la prima mappa elaborata dalla Regione che segnalava criticita' importanti e' del periodo 1989-1991 ed e' stata ripresa tal quale e, quindi, confermata dalla Giunta Regionale abruzzese con tanto di delibera il 27 dicembre 2007, la numero 1383, con cui e' stato adottato il Piano di assetto idrogeologico".

In sostanza, spiega il movimento, l'albergo "sorge su un'area rialzata formata proprio dai detriti che arrivano giu' dal canalone a monte dell'albergo. Il fatto che ci fosse una struttura preesistente non vuol dire granche' perche' i tempi di ritorno di questi fenomeni estremi possono essere piu' lunghi di qualche decina di anni. Le carte del rischio tengono appunto conto di questa periodicita' perimetrando aree sempre piu' vaste al crescere del tempo di ritorno. I geologi identificano le aree di rischio non solo attraverso gli eventi gia' noti, riportati nel catasto di frane e valanghe, ma anche e soprattutto basandosi su alcune caratteristiche specifiche del terreno cui ricollegano il tipo di eventi che puo' verificarsi. E li' questi segnali dovevano essere evidentissimi, tanto che da decenni sono evidenziati sulle mappe ufficiali. D'altro lato, senza conoscere queste carte che oggi divulghiamo, solo interpretando le foto aeree, in questi giorni questo processo lo hanno spiegato benissimo diversi geologi. Ora abbiamo anche le mappe che dicono che gli enti avevano almeno gli elementi conoscitivi. Riportati ufficialmente".

Pertanto, "al momento della ristrutturazione principale avvenuta circa dieci anni fa, che ha ampliato le capacita' ricettive della struttura e quindi il rischio intrinseco, c'erano tutti gli elementi, sia sul terreno, sia nelle carte, per accorgersi dei problemi".

Nel quadro, conclude il Forum H2O, "risalta anche la gravissima omissione della regione Abruzzo che si era dotata di una legge sulle valanghe 25 anni fa, la numero 47/1992, in cui si prevedeva l'inedificabilita' per le aree a rischio potenziale di caduta e la chiusura invernale delle strutture preesistenti in caso di pericolo. La mappa in 25 anni non e' stata mai redatta".

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Riaperta la SS 5 Tiburtina

Anas ha effettuato interventi su strade comunali e provinciali per circa 290 km di in Abruzzo e 350 km nelle Marche in supporto agli Enti locali, in coordinamento con le Prefetture e la Protezione civile. In Abruzzo, le turbine e gli sgombraneve hanno operato ininterrottamente nel fine settimana consentendo nella serata di ieri la riapertura della strada statale 5 "Tiburtina Valeria" in corrispondenza del valico di Forca Caruso, tra Collarmele e Castelvecchio Subequo. Nelle provincie di Teramo e L'Aquila resta invece chiusa la strada statale 80 "del Gran Sasso d'Italia" dal km 37 al km 41, tra Ortolano (frazione di Campotosto) e Aprati (frazione di Crognaleto), a causa di una frana in movimento. Il personale Anas sta comunque operando ininterrottamente con turbine e mezzi sgombraneve per allargare i tratti gia' riaperti. Nelle Marche sono proseguite nel fine settimana le attivita' di Anas in supporto agli Enti locali per liberare la viabilita' locale nelle frazioni dei comuni di Arquata del Tonto, Acquasanta Terme e Ascoli Piceno. Sulla viabilita' di competenza Anas sono invece proseguiti gli interventi per allargare i tratti gia' riaperti nei giorni scorsi. 

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Hotel Rigopiano, trovati vivi tre cuccioli nell’albergo

Sono stati ritrovati vivi i tre cuccioli di pastore abruzzese, figli di Nuvola e Lupo: i carabinieri forestali li hanno scovati in buono stato tra le macerie dell'hotel Rigopiano. I genitori si erano salvati dal crollo ed erano scesi piu' a valle nei giorni scorsi. Sono nati il 4 dicembre scorso i tre cuccioli di pastore abruzzese trovati vivi nel locale caldaia del distrutto hotel Rigopiano. I soccorritori hanno dovuto abbattere un muro per salvarli. Sono in buone condizioni e saranno presto visitati dal veterinario.

Nella foto i due pastori abruzzesi Nuvola e Lupo. 

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Hotel Rigopiano, i fidanzati di Giulianova dimessi dall’ospedale

Sono stati dimessi dall'ospedale di Pescara i primi superstiti della tragedia dell'hotel Rigopiano. Si tratta dei due fidanzati Vincenzo Forti e Giorgia Galassi che erano arrivati nella struttura sanitaria nella notte tra venerdi' e sabato. Le loro condizioni fin dall'inizio sono state giudicate buone dai medici e poco fa hanno lasciato l' ospedale. I due giovani di 25 e 22 anni, originari di Giulianova sono stati dimessi alle 11.30 dall'ospedale civile di Pescara. Lo ha dichiarato il dottor Rossano Di Luzio, dirigente medico della Asl di Pescara.

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Permane il rischio valanga a Lama dei Peligni

"Non ritengo si possa rientrare nelle case, almeno finche' non avro' dati analitici dai tecnici che mi assicurano allarme cessato". Permane il rischio valanga a Lama dei Peligni, sotto al massiccio della Majella, dove il sindaco due giorni fa ha emesso un'ordinanza di sgombero per 12 case. Le 35 persone che ci vivono sono ospiti presso parenti, amici e strutture alberghiere. "I cittadini vogliono risposte - dice il sindaco Andrea Di Fabrizio - Sono in parte arrabbiati, ma il primo sono io. Dopo l'eccezionale nevicata del 2012, con l'ausilio di relazioni Meteomont abbiamo preparato, per ampliare la rete di paravalanghe, progetti trasmessi al ministero dell'Ambiente e alla Protezione civile regionale, ma nonostante le mie sollecitazioni non abbiamo mai avuto risposta".

Il progetto di cui parla il sindaco prevede l'ampliamento dei fronti delle rastrelliere fermaneve a monte e del cuneo spaccafronte a valle. Per realizzarlo servirebbero 2 milioni di euro. "Al momento dalla Protezione civile abbiamo ottenuto uno stanziamento d'urgenza di 150mila euro per la manutenzione straordinaria dei paravalanghe in legno" spiega ancora di Fabrizio.

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Enel, ‘non si rileva alcun danno alla diga di Campotosto’

A seguito dei recenti eventi sismici "non si rileva alcun danno alla diga di Campotosto". Lo afferma l'Enel che gestisce l'infrastruttura, rilevando che "alla luce della difficile situazione idrogeologica di questi giorni si e' comunque deciso, come misura cautelare, estrema, di procedere ad una ulteriore progressiva riduzione del bacino". La diga si trova, secondo la valutazione della commissione Grandi Rischi, su una faglia che si sarebbe riattivata. Il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci ha però precisato che "non c'e' un pericolo imminente di un 'effetto Vajont'. Da tempo - ha informato - la diga di Campotosto viene studiata dalla Protezione Civile in collaborazione con l'Enel e con tutti gli organismi deputati". 

"Il buono stato delle opere - rileva l'Enel - e' confermato da tutti i controlli previsti eseguiti da Enel in questi giorni, compreso il volo con elicottero effettuato nella giornata di venerdi'. Il volume attualmente invasato e' di circa il 40%, quindi molto basso". "Le necessarie autorizzazioni alla riduzione del bacino - prosegue la societa' - sono gia' state chieste alle competenti autorita' e le operazioni si stanno svolgendo sotto lo stretto controllo dei tecnici di Enel, gia' presenti in zona". Enel ricorda che "dopo il sisma del 2009 sono stati effettuati studi e approfondimenti di analisi per determinare l'ubicazione della faglia presente nell'area, che hanno escluso che questa interessi le fondazioni della diga. Inoltre sono state effettuate verifiche sulla resistenza al sisma delle dighe, eseguite con il supporto di esperti di altissima specializzazione. I risultati hanno evidenziato la sicurezza delle dighe anche in queste condizioni". Enel ricorda poi che "a valle di ogni sisma avente magnitudo maggiore di 4 della scala Richter vengono effettuati controlli sulle dighe secondo le modalita' stabilite dalla Direzione Dighe del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorita' Nazionale preposta alla sicurezza delle grandi Dighe, con la quale i tecnici della societa' sono in costante contatto".

 

 

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Protezione Civile, paracadutati aiuti a Crognaleto

"Sono stati effettuati voli dove possibile, in particolare e' stato fatto un volo per paracadutare viveri in tre frazioni di Crognaleto". E' quanto ha detto Paolo Molinari del Dipartimento della Protezione civile parlando dalla Dicomac di Rieti.

 Resta delicata la situazione emergenziale nel Comune di Valle Castellana, in provincia diTeramo, dove e' in corso l'evacuazione delle circa 65 persone del capoluogo comunale ospitate dalla locale caserma dei carabinieri. "Al momento - spiega Paolo Molinari dal Dipartimento della Protezione Civile, nel corso di un nuovo punto stampa tenuto presso la Di.Coma.C. di Rieti - circa 30 persone sono state gia' trasferite presso strutture alberghiere della provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche, e l'operazione e' ancora in corso. In contemporanea sono state raggiunte di nuovo le frazioni di Ceraso e Pietralta, che erano state gia' messe in contatto con i soccorritori, ma che dovevano essere raggiunte ulteriormente, e sono in corso due operazioni importanti sempre nel territorio do questo comune, che ha piu' di 30 frazioni diffuse su territorio montano e difficili da raggiungere, perche' gia' in condizioni di normalita' sono raggiunte da viabilita' secondaria". 

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