E' on line da oggi il sito www.vincilvirus.it, realizzato dall'Unita' di crisi del Comune dell'Aquila per sostenere esercenti, attivita' commerciali e aziende che svolgono servizio a domicilio in citta' e nelle frazioni. Obiettivo dell'iniziativa e' quello di facilitare l'incontro tra rivenditori e cittadini che, a causa delle restrizioni e delle limitazioni alla mobilita' legate all'emergenza coronavirus, hanno necessita' di reperire prodotti forniti da negozi attualmente con la serranda abbassata ma che possono garantire consegne a casa. Attualmente sono oltre settanta i punti vendita che hanno risposto all'appello lanciato nei giorni scorsi dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ad aderire al portale che, comunque, e' in continuo aggiornamento e potra' essere implementato con le eventuali richieste di altri commercianti che intendessero farne parte. Generi alimentari, supermercati e gastronomia, ma anche prodotti per animali, librerie, articoli per bambini, giardinaggio ed elettronica sono alcune delle categorie censite sul sito, raggiungibile anche dalla app "Comunicare per proteggere", che fornisce tutte le informazioni relative all'emergenza nell'ambito della campagna di informazione #vincilvirus promossa dall'ente.
Leggi Tutto »All’università dell’Aquila sedute telematiche di laurea
23 studenti dell'universita dell'Aquila del Corso di Laurea in Informatica del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell'Informazione e Matematica oltre ad altri 69 del Corso di Economia del Dipartimento di Ingegneria industriale e dell'informazione e di economia, sono stati i protagonisti delle prime sedute di Laurea telematiche previste dall'Ateneo svolte sulla piattaforma Microsoft Teams che l'Università degli Studi dell'Aquila ha deciso di utilizzare anche per tutta la didattica a distanza. Martedì 31 marzo sarà la volta di 9 laureandi del Corso di Laurea in Fisioterapia e di ben 42 laureandi in Medicina e Chirurgia. Il 3 e il 4 aprile le Lauree telematiche proseguiranno invece con 1 laureando in Tecnica della riabilitazione psichiatrica, 58 in Psicologia applicata, clinica e della salute e 16 dei Corsi di Laurea magistrali delle professioni sanitarie.
Leggi Tutto »CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: RIPA TEATINA
Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Ignazio Rucci, Sindaco di Ripa Teatina (Ch).
Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
L’emergenza sanitaria è pericolosa e bisogna necessariamente evitare che si espanda nel Centro -Sud del nostro paese, dove le strutture sanitarie non hanno la medesima capacità di reazione di quelle del Nord. Da amministratore, quella che mi preoccupa di più è la crisi economica, perché durerà molto a lungo prima di poter recuperare le perdite e cambierà anche l’assetto sociale, con la nascita di una nuova fascia di povertà. Noi Sindaci dovremo affrontarla stretti tra le direttive e i paletti che imporrà il Governo centrale e le necessità delle nostre popolazioni. Sarà nostra la porta dove i cittadini verranno a bussare in cerca di aiuto e di risposte. Pertanto, sarà necessario implementare le attività dei servizi sociali per gestire al meglio le richieste delle fasce sociali più disagiate. Infine, si dovrà gestire la transizione verso il ritorno alla normalità, che non sarà più la stessa di prima, con il persistere del distanziamento sociale ancora per mesi, attraverso l’organizzazione di incontri informativi e formativi della cittadinanza.
Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
Nell’immediato arrivano richieste di beni di prima necessità da parte di quei cittadini che versavano in condizione di parziale indigenza già prima della pandemia e che ora hanno perso anche piccoli lavori, spesso sommersi, che davano loro una fonte, seppur minima, di sussistenza. Un’altra fetta di popolazione inizia a preoccuparsi del pagamento dei tributi e chiede se sono previste dilazioni. Sicuramente assisteremo ad un’impennata di richieste di rateizzazioni degli stessi e si farà più lunga la fila di chi verrà a chiedere lavoro.
Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
L’Amministrazione Comunale, per quanto in suo potere, sosterrà le attività tipiche del territorio, a vocazione prettamente agricola, sia esistenti sia intraprese ex novo o per riconversione, attraverso gravi fiscali e abbassamento delle aliquote tributarie. Un altro strumento può essere l’istituzione di punti di ascolto per piccoli imprenditori e artigiani, dove trovare esperti che li aiutino a districarsi tra gli strumenti che saranno messi in atto, per consentire la ripartenza economica. L’Amministrazione continuerà a lavorare per incentivare il turismo e rendere Ripa Teatina fruibile tutto l’anno, stabilmente presente sia nei circuiti turistici regionali sia nelle iniziative di Associazioni di settore, cosicché la presenza di turisti possa favorire le attività commerciali del territorio. Infine, sarà fondamentale la collaborazione fattiva con i Comuni limitrofi, accomunati dalle medesime caratteristiche territoriali e socioeconomiche, per azioni condivise ed ottimizzazione delle risorse.
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Coronavirus: a Montesilvano i casi positivi salgono a 76, le vittime salgono a 11
Anche nella giornata di oggi si registra una vittima, si tratta di uomo di 71 anni, deceduto all'ospedale di Pescara. 2 sono i nuovi casi positivi al Covid-19 per un totale di 76. 11 invece sono le vittime a Montesilvano dall’inizio dell’emergenza.
Il sindaco De Martinis, sulla vittima di oggi molto conosciuta in città e suo amico personale ha espresso un pensiero di vicinanza alla famiglia. “Nei giorni scorsi ho mantenuto massimo riserbo relativamente all’identità dei defunti – afferma il sindaco Ottavio De Martinis - ma oggi mi sento di raccontare una storia. La storia è purtroppo quella del mio, nostro caro amico Giuliano Centorami, una persona davvero buona e sempre solare che ha lottato con tutte le forze, ma non ce l’ha fatta, raggiungendo la moglie Antonietta, scomparsa per lo stesso motivo qualche giorno fa. Ho ancora i suoi messaggi sul cellulare, con i quali dall’ospedale, nonostante le critiche condizioni, mi chiedeva di aiutare la moglie e i suoi due cognati diversamente abili, che con loro convivevano e ai quali era molto legato. Ho pregato in questi giorni affinché potesse farcela. Purtroppo non è andata come speravo, da sindaco e da amico rivolgo a lui un affettuoso pensiero e mi unisco, a nome della città tutta, al dolore della famiglia che vive da giorni momenti davvero terribili”.
Al Centro operativo comunale oggi sono state circa 20 le chiamate per la spesa e i farmaci consegnati a domicilio dai volontari della Protezione civile e della Croce rossa.
Oggi il personale dalla polizia locale ha effettuato 100 controlli nei supermercati e tabacchini, rilevati 10 trasgressori.
Leggi Tutto »CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: FRANCAVILLA AL MARE
Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
Mi sento di affermare che l'emergenza sanitaria ci sta mettendo a dura prova. Abbiamo nel cuore la difficoltà delle diverse famiglie che hanno all'interno componenti positivi o in quarantena, ed anche il disagio legato alla limitazione della libertà di muoversi che riguarda tutti quanti noi. Se le misure adottate sino ad ora continueranno ad essere rispettate, ne usciremo presto e ne usciremo forti. L'emergenza economica è già tangibile. Controllare il territorio ogni giorno e contare una ad una le serrande abbassate è un colpo al cuore, una dinamica che va affrontata in maniera seria e centralizzata, traducendo in pratica quanto già previsto nel decreto Cura Italia ed affinando piccole sbavature in modo da poter incontrare ancora meglio le esigenze dei cittadini. A Francavilla, le categorie che maggiormente pagano la causa di forza maggiore legata all'emergenza Coronavirus sono quelle legate al comparto commerciale, specie del piccolo commercio, e turistico ricettivo, ma un'altra fetta di lavoratori in difficoltà è composta dai professionisti con partita iva e dai lavoratori in cassa integrazione. L'emergenza economica subentra a quella sanitaria, noi faremo tutto il possibile per quanto di competenza per sostenere le famiglie in difficoltà lavorative e mi sento di sperare che, come storicamente dopo ogni periodo di forte recessione, si possa verificare un nuovo miracolo economico, un periodo di benessere.
Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
Attualmente la richiesta più concreta è quella della fornitura di dispositivi di protezione individuale mascherine, per muoversi per la spesa o per i motivi previsti dal decreto. Noi come Comune abbiamo effettuato alcuni ordini, ma le forniture non sono ancora arrivate. Il problema è che le grandi quantità sono molto difficili da reperire in tempi brevi, da parte nostra stiamo attivando tutti i canali a disposizione. Le altre richieste riguardano, prevalentemente, l'interpretazione dei DPCM in materia di spostamenti, prescrizioni alle quali la comunità dei francavillesi sta rispondendo con grande senso di responsabilità.
Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
Ci auguriamo che l'emergenza passi in un tempo che non sia troppo lungo. In tal caso, saremo pronti per una bella estate che speriamo possa essere vissuta appieno e in libertà. Questo potrebbe consentire,per esempio, alle attività economiche di recuperare il tempo perso accogliendo turisti e cittadini che si muovono, cercano, consumano. Poi ripartiranno i cantieri, le opere. Tra tutte, c'è un porto da ultimare, un ponte da costruire, una spiaggia che aspetta di essere preparata per poter essere calpestata dai bambini. E tanto altro. Bisogna ripartire da dove ci si era fermati. E ripartiremo.
CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: TOLLO
Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Angelo Radica, Sindaco di Tollo (Ch).
Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
Temo più quella sanitaria in questa fase. Ora bisogna garantire la sicurezza sanitaria ai cittadini e dare qualche aiuto.
In questa direzione abbiamo avviato tante iniziative: il servizio spesa a domicilio, il servizio di supporto psicologico, la consegna ad oggi di 2.400 mascherine di 4.1000 abitanti, l’igienizzazione e il lavaggio di strade, marciapiede e parchi, una capillare informazione su divieti, spostamenti, aperture e chiusure delle attività economiche e commerciali.
Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
Mascherine, informazioni su spostamenti, aperture delle attività commerciale produttive, notizie sui positivi o le persone in quarantena.
Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
Faremo un incontro con tutti gli esercenti per creare un Consorzio d’imprese e un Gas (Gruppo d’acquisto Solidale) di cittadini per l’acquisto massivo di servizi (gas, elettricità, ecc), un marchio locale #Tollosana e la proroga di tutte le scadenze delle tasse comunali che abbiamo fatto già slittare di due mesi.
Pescara, il Comune gestirà le tumulazioni attraverso Attiva
Sara' il Comune di Pescara, tramite la societa' Ambiente spa, a concedere le autorizzazioni per i 50 loculi e le 118 fosse attualmente disponibili nel cimitero di San Silvestro. Il sindaco Carlo Masci ha firmato l'ordinanza con cui ne acquisisce la disponibilita' per far fronte all'incremento dei casi di decesso registrati a causa del Coronavirus che hanno determinato una carenza di spazi per le tumulazioni e le inumazioni. Un provvedimento d'urgenza quello preso "per ragioni- spiega ancora il primo cittadino- di igiene pubblica e per le richiesta che stanno pervenendo all'amministrazione".
"Attualmente, infatti- prosegue- ci sono a San Silvestro ancora 17 salme in attesa di sepoltura, 15 sono deposte nella camera mortuaria e due all'interno della chiesetta. Questa responsabilita' data ad Ambiente Spa mira a risolvere queste carenze, ha scadenza al 20 luglio prossimo ma e' chiaro che, se fosse necessario, perdurera' fino al termine dell'emergenza".
Leggi Tutto »Coronavirus, 2.500 mascherine per i medici di base
La Fimmg (federazione dei medici di famiglia) di Teramo ha coordinato il reperimento sul mercato, per i propri iscritti e per quelli delle altre province abruzzesi, di 2500 mascherine di tipo Ffp2 e di 150 kit composti da tute e occhiali che sono in corso di distribuzione ai medici di base e guardia medica iscritti al sindacato. In particolare, 1000 mascherine sono state acquistate dalla Fimmg di Teramo (che ne ha prenotate 200 anche per il sindacato Snami di Teramo), 400 dalla Fimmg dell'Aquila, 500 dalla Fimmg di Chieti e 400 dalla Fimmg di Pescara. L'acquisto delle mascherine e dei kit colma un bisogno che, soprattutto nel Teramano, era particolarmente sentito e che era stato denunciato nei giorni scorsi dal segretario provinciale della Fimmg, Glauco Appicciafuoco
Leggi Tutto »Pescara, problemi in una casa di riposo per il coronavirus
Trentaquattro pazienti, una decina di suore e alcuni operatori sanitari sottoposti a tampone dei quali a distanza di tempo non sono ancora arrivati i risultati. Sempre più delicata la situazione all'Istituto Sorelle della Misericordia di Verona, casa di riposo che si trova a Pescara, in zona Colli. Le suore, in isolamento in attesa degli esiti dei test, si definiscono "abbandonate, avvilite e scoraggiate". La maggior parte degli operatori non è al lavoro, un'infermiera si e' ammalata, cosi' come alcune suore, e diventa sempre piu' difficile gestire le anziane pazienti.
"Gli Oss della cooperativa che ci seguiva - sottolinea una delle sorelle - non vengono piu', sono rimasti solo due operatori. Ora ci sta dando una mano un'altra cooperativa, ma abbiamo bisogno di infermieri. Un'infermiera si e' ammalata e ne e' rimasta solo un'altra, una suora, che pero' non puo' fare tutto da sola. Le nostre ospiti sono anziane e in molti casi non autosufficienti, abbiamo bisogno di aiuto". "Ci sono quattro suore ed alcune ospiti con la febbre - aggiunge - e ieri sera anche l'infermiera, stremata, e' finita a letto con la febbre. Il nostro medico e' in contatto con la Asl, ma ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta. Una ditta ci ha mandato mascherine e Dispositivi di protezione individuale (Dpi), ma il problema e' a livello sanitario: abbiamo bisogno di un'infermiera. Il timore e' che finche' non arrivano i risultati dei tamponi nessuno voglia venire a lavorare qui. Siamo chiuse qui dentro, non sappiamo cosa fare", conclude scoraggiata la suora.
Leggi Tutto »Coronavirus, D’Amario: i kit sierologici non danno nessun tipo di certezza
I kit sierologici non sono validati "ne' a livello nazionale ne' a livello mondiale e non danno nessun tipo di certezza. Anzi, creerebbero falsi negativi ancora piu' pericolosi delle strategie del contatto". Dopo l'allarme lanciato dall'assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Veri', sull'uso dei kit sierologici reperibili sul mercato, anche il direttore generale della Direzione generale dell'Area prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Claudio D'Amario, torna sul tema in un'intervista alla redazione di "Sos Coronavirus". D'Amario spiegato che il "falso positivo del test sierologico potrebbe creare perfino procurato allarme". D'Amario, che sara' posto dalla Giunta regionale abruzzese a capo del Dipartimento della Salute, aggiunge anche che "ci sono studi di confronto in Lombardia secondo i quali il 50 per cento dei pazienti positivi al tampone nasale sono risultati negativi al test sierologico". D'Amario conferma che sono in corso verifiche su test, farmaci e sperimentazioni a livello nazionale dalle agenzie autorizzate, mentre si e' in "attesa di un pre esame dell'Oms su 200 kit rapidi, ma tutti da tampone nasale, da faringe e da saliva". Si sta lavorando anche a un uso di test da sangue per capire se le persone Covid positive siano in grado di sviluppare una capacita' immunocompetente. "In sostanza - conclude D'Amario - si vuole capire, per il futuro, se i soggetti che hanno avuto il virus sono immunizzati o ancora suscettibili di nuovo contagio".
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