Cronaca

Lavori sull’immobile di via Aldo Rossi destinato al distaccamento cinofili della Polizia

Sono partiti i lavori di riconversione dello stabile di via Aldo Rossi, precedentemente destinato a comando stazione del Corpo forestale dello Stato (ora Carabinieri forestali) che, nel giro di qualche settimana, ospiterà il distaccamento cinofili della Polizia di Stato.

«Ho fatto un sopralluogo per constatare l’avvio dei lavori», spiega il sindaco, Francesco Maragno, «A breve potremo contare su questa nuova e importante area di legalità che sarà un forte deterrente al fine di contrastare eventualità attività criminose. La presenza in città di un distretto della Polizia di Stato, distaccamento della Questura di Pescara, è motivo di orgoglio e rappresenta un ulteriore presidio e una forte deterrenza nei confronti di chi vuole agire nell’illegalità. Il nostro primo obiettivo è sempre quello di garantire la massima sicurezza ai montesilvanesi e a chi viene in città per passare le vacanze. La presenza del distretto Cinofili della Polizia rafforzerà il controllo del territorio».

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Sporcizia in ristorante tipico del Chietino, chiuso dal Nas

Un'ispezione dei Carabinieri del Nas di Pescara in un ristorante di cucina tipica abruzzese che si trova nel Chietino ha fatto emergere una situazione di totale degrado. I militari, nel corso del controllo hanno documentato sia l'assenza dei requisiti minimi tecnologici, organizzativi e strumentali, quali la cappa aspira odori e vapori, gli armadietti per il personale e gli attestati da alimentarista, sia di quelli igienico sanitari. E' stata disposta l'immediata sospensione dell'attivita'. La cucina, anche a causa dell'assenza di aspirazione meccanica su uno dei due gruppi fuochi, era pericolosamente permeata da muffe e invasa da sporcizia. Viste le gravi criticita' e i pericoli di contaminazione tra ambiente malsano e alimenti, il dirigente medico della Asl ha disposto l'immediata sospensione di tutte le attivita'. Il ristorante potra' riaprire al pubblico solamente dopo che l'autorita' competente avra' positivamente verificato il possesso dei requisiti previsti dal pacchetto igiene. Salate le sanzioni contestate all'esercente. 

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Processo per i tetti di spesa per le cliniche private, ascoltato Pierangeli

"Dopo aver firmato il contratto il 10 aprile, tra il 23 aprile e il 25 maggio ci fu pagato un importo complessivo di 25 milioni di euro". Cosi' Luigi Pierangeli, il testimone dell'accusa che con un suo esposto fece scattare l'inchiesta, oggi pomeriggio davanti al tribunale collegiale di Pescara, nell'ambito del processo sui tetti di spesa alle cliniche private del 2010. Nel processo sono imputati, con le accuse di abuso d'ufficio, l'ex presidente della giunta regionale Gianni Chiodi e l'ex assessore regionale alla Sanita' Lanfranco Venturoni. Entrambi, nei mesi scorsi, hanno rinunciato alla prescrizione.  "Il contratto del 2010 era caratterizzato da una chiara disparita' di trattamento e conteneva condizioni inaccettabili - ha detto Pierangeli nel corso dell'esame a cui e' stato sottoposto in qualita' di testimone dell'accusa - tanto che a Villa Pini furono assegnate mensilita' per il periodo in cui aveva avuto la sospensione dell'accreditamento a causa del mancato superamento delle inadempienze". L'udienza e' stata aggiornata al 9 maggio per il completamento dell'esame e l'inizio del controesame

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Scontro bus-auto a Ortona, muore una guardia giurata

Una guardia giurata di 48 anni e' morta in un incidente stradale avvenuto sulla statale 16 ad Ortona. La Fiat Multipla guidata dall'uomo, per cause in corso di accertamento, ha tamponato un pullman di linea dell'azienda di trasporto pubblico Tua, che aveva appena fatto salire alcuni passeggeri in attesa alla fermata del bus. L'impatto e' stato violento: il vigilante e' deceduto sul colpo.  In base ai primi accertamenti, la guardia giurata stava tornando a casa dopo il turno di notte. La polizia stradale di Chieti, diretta da Fabio Polichetti, sta ricostruendo la dinamica dello schianto. Sul posto sono intervenuti anche il 118 e i vigili del fuoco.

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Investita da due auto a Vasto, muore una 78enne

E' morta nella notte la donna di 78 anni investita ieri pomeriggio a Vasto, in via Dalmazia, mentre stava attraversando la strada. L'anziana, a una ventina di metri dall'incrocio con via Martiri Istriani, e' stata colpita da due automobili che viaggiavano in direzione opposta. La dinamica dell'incidente non e' ancora chiara: sono in corso accertamenti della polizia locale. Trasportata in gravi condizioni all'ospedale Santissima Annunziata di Chieti, la donna e' deceduta dopo qualche ora a causa delle lesioni riportate.

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Inchiesta sul divieto di balneazione, assolti Alessandrini e Del Vecchio

Assolti "perchè il fatto non sussiste" dal gup del tribunale del Pescara Gianluca Sarandrea, il sindaco Marco Alessandrini e l'ex vice sindaco Enzo Del Vecchio, accusati di omissione di atti d'ufficio in concorso e giudicati con il rito abbreviato in merito alla vicenda riguardante la cosiddetta ordinanza di divieto di balneazione "fantasma" dell'agosto 2015. Per la stessa vicenda il giudice ha dichiarato il non luogo a procedere per il dirigente comunale Tommaso Vespasiano. I tre imputati erano finiti a giudizio in seguito alla condotta del depuratore, che nell'estate di quattro anni fa provocò un ingente sversamento di liquami in mare. 

L'inchiesta prese origine da un'intercettazione telefonica svolta nell'ambito delle indagini sul caso La City, riguardante la procedura che avrebbe dovuto portare alla realizzazione dei nuovi uffici della Regione Abruzzo. Il pm Anna Rita Mantini aveva chiesto condanne a 6 mesi per Alessandrini e Del Vecchio, e il rinvio a giudizio di Vespasiano.

 

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Inchiesta La City, assolti Albore Mascia e Antonelli

Assolti "perchè il fatto non sussiste" dal gup del tribunale del Pescara Gianluca Sarandrea, l'ex sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, di Forza Italia, e il capogruppo comunale dello stesso partito Marcello Antonelli, accusati di concorso in abuso d'ufficio e giudicati con il rito abbreviato nell'ambito del procedimento nato dall'inchiesta La City, sulle presunte irregolarità nella procedura che avrebbe dovuto portare alla realizzazione dei nuovi uffici della Regione Abruzzo. Rinviati a giudizi gli altri 12 imputati, che saranno giudicati con il rito ordinario dal tribunale collegiale di Pescara , davanti al quale compariranno per la prima udienza l'8 maggio. A processo, sempre con l'accusa di abuso edilizio, l'imprenditore Marco Sciarra, legale rappresentante della società Iniziative Immobiliari Abruzzese; l'amministratore unico della società Imar Costruzioni, il costruttore Giovanni Pagliarone; il direttore dei lavori per le opere strutturali, l'ingegnere Carlo Galimberti; il direttore dei lavori architettonici, l'architetto Mario D'Urbano. Tra gli imputati anche una serie di dirigenti della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara : Antonio Sorgi, Carla Mannetti, Gaetano Silverii, Emilia Fino, Pierluigi Caputi, Gaetano Pepe, Lanfranco Chiavaroli, Enrico Iacomini. Il pm Anna Rita Mantini aveva chiesto condanne a 8 mesi per Mascia e Antonelli. 

"Questo procedimento, che poteva avere una natura tecnica tutta da verificare in sede processuale, forse per quanto riguarda gli amministratori non doveva neanche iniziare e la formula ampia con la quale siamo stati assolti la dice lunga". Così l'ex sindaco di Pescara , Luigi Albore Mascia, commenta l'assoluzione "perchè il fatto non sussiste" nel procedimento, con rito abbreviato, nato dall'inchiesta La City, che lo vedeva imputato con l'accusa di abuso d'ufficio in concorso. "Questa vicenda, negli ultimi 3 anni e mezzo - ha proseguito Albore Mascia - da un punto di vista psicologico aveva limitato la mia azione politica, che in 5 anni da sindaco e in oltre 20 al Comune di Pescara è stata sempre irreprensibile, per cui l'ho vissuta molto male". Il capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara , Marcello Antonelli, anche lui assolto con formula piena, esprime "grande soddisfazione, nella consapevolezza che il nostro operato era stato assolutamente corretto e che avevamo sempre mantenuto alta la linea della salvaguardia dell'interesse pubblico"

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Falsi certificati sportivi agonistici, medico denunciato dal Nas

Avrebbe indotto in errore alcuni atleti, spacciandosi per un medico iscritto all'albo delle strutture sanitarie abilitate al rilascio dei certificati di idoneità all'attività agonistica, pur non essendolo. L'uomo, un medico aquilano, è stato scoperto dai Carabinieri del Nas di Pescara, che lo hanno denunciato al termine di una complessa attività d'indagine. Nei guai è finito il titolare di uno studio specializzato in medicina dello sport. I militari del Nas, nell'ambito delle indagini, sono riusciti a ricostruire l'accaduto ascoltando numerosi testimoni ed hanno così accertato che il professionista e la struttura non erano abilitati al rilascio dei certificati di idoneità all'attività agonistica. 

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Furti e danni ad auto a Teramo, arrestato un 42enne

Un albanese di 42 anni è stato arrestato perché sarebbe il responsabile di almeno 8 casi di danneggiamento con furto all'interno di altrettante auto. Il provvedimento è del gip Roberto Veneziano che ha accolto la richiesta di ordinanza di custodia cautelare in carcere per furto aggravato del pm Bruno Auriemma. La contestazione più grave è relativa a un solo furto: durante la perquisizione domiciliare i poliziotti avrebbero trovato prove della sua responsabilità in altri 7 colpi denunciati alla Polizia dai proprietari delle autovetture. A tradire l'albanese è stato il colpo commesso su un'auto in sosta il 12 dicembre 2018. Dopo avere spaccato il finestrino stava rovistando nell'abitacolo quando, sorpreso da un'amica della proprietaria del veicolo, si allontanò in fretta con 100 euro. A casa sua gli agenti hanno trovato, tra l'altro, la borsa di un medico completa di ricettari e medicinali e attrezzatura da palestra, oggetti che, insieme ad altro materiale scoperto, potrebbero provenire da una ventina di furti denunciati nel centro storico. 

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Carabinieri Forestali, nel 2018 oltre 100 mila controlli

 "Ci piace perseguire i reati, ma ancor di più prevenirli, soprattutto in una regione come l'Abruzzo dalla grande valenza ambientale, ma fragile e sotto attacco, come dimostrano i 935 reati accertati, i 10 arresti e le 797 denunce". Così il comandante della Regione Carabinieri Forestali Abruzzo e Molise, generale di brigata Giampiero Costantini, nell'illustrare all'Aquila l'attività operativa svolta nel corso del 2018 dai Carabinieri per la Tutela Forestale. L'evento si è svolto alla presenza degli alunni delle scuola primaria 'Torretta' dell'Aquila, a cui è stato donato il calendario 2018 Cites, dedicato alla cooperazione internazionale dedita al contrasto di traffico illecito di animali protetti. Presenti il comandante del reparto Biodiversità di Isernia, colonnello Federico Padovano, il comandante del reparto Parco Gran Sasso Monti della Laga, tenente colonnello Carlo Consoli, il comandante del Nucleo di Campobasso, colonnello Luca Brugnola. Nel 2018 sono stati effettuati oltre 100 mila controlli, con 935 reati accertati con 10 arresti e 797 denunce. Sono stati effettuati 211 sequestri, scoperti 3.639 illeciti amministrativi, che hanno portato a oltre 2,5 milioni di euro di sanzioni. In tutta Italia le sanzioni sono state, per fare un confronto, circa 29 milioni di euro. Numeri considerati "notevoli" dal comandante Costantini, alla luce anche della transizione rappresentata dalla fusione del corpo Forestale con quello dei Carabinieri.

I 10 arresti, ha specificato il comandante Costantini, "hanno riguardato altre tipologie di reato, come detenzione e spaccio di droga, che sono emerse nell'ambito delle nostre indagini". Tra le azioni di particolare rilievo, Costantini ha citato "l'intensa attività di indagine relativa ai fatti avvenuti a seguito della valanga di Rigopiano, il 18 gennaio 2017. Ci stiamo occupando, con le nostre capacità tecniche, all'accertamento della situazione strutturale dei cavalcavia ricadenti nei tratti autostradali A24 e A25, nell'ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Pescara".

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