Cronaca

Chieti, se ne va il nuovo amministratore di Teateservizi

E' durata esattamente un mese la parentesi di Giovanni D'Amico al vertice, quale amministratore unico, di Teateservizi, la societa' interamente partecipata dal Comune di Chieti e che gestisce i parcheggi a pagamento, la scala mobile e ilo sottostante parcheggio, lo stadio del nuoto, cura la riscossione dei tributi e la manutenzione di alcune aree verdi cittadine oltre al collegamento a mezzo navetta fra il policlinico e un parcheggio che si trova non lontano dall'ospedale. D'Amico, 54 anni, laureato con 110/110 in Geologia presso l'universita' di Bologna, specializzato in Economia dell'Energia e dell'Ambiente, svolge l'attivita' di consulente commerciale nel settore delle perforazioni petrolifere ''Mi sono dimesso ma non sono uscito perche' garantiro' un breve periodo di transizione nell'attesa che venga nominato il successore - ha detto D'Amico. La societa' ha le sue complessita', piu' che altro io faccio un lavoro che mi porta a viaggiare all'estero e quando ho accettato il ruolo avevo dato una disponibilita' di alcuni giorni alla settimana che e' la normale attivita' di un amministratore o di un membro di consiglio di amministrazione: venire in azienda, vedere l'andamento e dare delle direttive. Qui - aggiunge D'Amico - per alcuni mesi ci sara' da lavorare in modo un po' piu' pesante perche' ci sono i parcheggi che stanno partendo, ci sono alcune cose da sistemare e questo non e' compatibile con la mia attivita' personale. Ci sono delle complessita' che si possono risolvere ma soprattutto nella parte iniziale ci vorra' molto tempo: se fossi stato in pensione l'avrei fatto volentieri''. D'Amico aveva preso il posto di Carlo Festa che, nominato amministratore unico a fine novembre del 2017, si e' dimesso per motivi personali lo scorso 26 febbraio. 

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Sequestro preventivo di 700 mila euro a un imprenditore vinicolo

Un sequestro preventivo patrimoniale del valore di 700 mila euro e' stato disposto dal gip di Lanciano Massimo Canosa, su richiesta del procuratore Mirvana Di Serio, a seguito di indagini della Guardia di Finanza, nei confronti di un imprenditore vitivinicolo con sede dello stabilimento a Casoli. Contro di lui l'accusa di frode fiscale nei confronti dell'erario per il mancato pagamento di Iva su 700 mila euro, attraverso un presunto sistema di false fatturazioni. L'indagine della Finanza di Lanciano, coordinata dal capitano Francesco Dascanio, ha permesso di appurare come l'imprenditore avrebbe simulato compravendita di mosto d'uva utilizzato per la produzione di vini regionali abruzzesi attestando viaggi di spedizione e consegna in realta' mai avvenuti. Il sequestro preventivo riguarda conti correnti e una villa di cui ha simulato la vendita fittizia a un familiare.

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Università L’Aquila, Alesse è il nuovo rettore

Edoardo Alesse, 61 anni, professore ordinario di Patologia generale, e' il nuovo rettore dell'Universita' dell'Aquila. Alla prima votazione utile che richiedeva un quorum qualificato, Alesse, gia' candidato nel 2007, ha ottenuto 379 voti con la quota fissata in 341. Il medico ha sconfitto nettamente il suo collega Carlo Masciocchi, 63 anni, aquilano, prorettore vicario uscente e ordinario di Radiologia e primario del reparto diagnostica per immagini dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila. Alesse che rimarra' in carica per sei anni, sostituisce la rettrice uscente Paola Inverardi. Il docente e' stato eletto a maggioranza assoluta degli aventi diritto, quindi, grazie ad un netto consenso ed anche una grande affluenza.

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Termalismo, Mazzocca: La Regione si eclissa

La cenere si consuma e il morto non cammina. Il tempo passa inutilmente senza che la Regione, nonstante i proclami della recente campagna elettorale, abbia mosso un dito per elaborare la benchè minima proposta risolutiva della vertenza delle Terme di Caramanico. Una situazione insostenibile, quella del principale centro termale abruzzese, soprattutto da parte dei 192 dipendenti direttamente impiegati e relative famiglie, di tutti i lavoratori dell’indotto e dei tanti operatori turistici e commerciali operanti e attivi sull’intero comprensorio stanno vivendo una situazione di disagio e sofferenza ormai a un passo dal punto di non ritorno. Il danno al comparto socio-economico del comprensorio sta subendo un colpo che può rivelarsi letale, a meno che la Regione non intervenga subito utilizzando risorse economiche disponibili e norme già esistenti.

«Dopo l’immane lavoro svolto negli ultimi anni - dichiara il Capogruppo Regionale PD Silvio Paolucci -, volto a sostenere il Termalismo abruzzese (non del concessionario), la nuova Regione ha da tempo la nostra proposta, per altro confacente con il piano di rientro della società privata, dapprima sollecitata con una "Interpellanza" consiliare e con una specifica "Risoluzione" con la quale si invita l’Ente Regionale:

1. ad applicare tempestivamente il documento tecnico ASR “Qualificazione sanitaria nel settore termale - Modello assistenziale. Linee di indirizzo" che contempla la possibilità per le Terme di Caramanico di erogare prestazioni riabilitative;

2. ad attivare speditamente le procedure per l'impiego dei 900mila Euro stanziati dalla Legge di Stabilità Regionale 2019, dando seguito con atto di programmazione tipico alla Delibazione del 1.02.2019 avente ed oggetto indirizzo di prendere atto del documento tecnico “Qualificazione sanitaria nel settore termale - Modello assistenziale: Linee di indirizzo” elaborato dall’ASR, che conferma gli obiettivi per la risoluzione della crisi delle Terme di Caramanico;

3. ad avviare la sperimentazione di un modello organizzativo assistenziale che, senza gravare di maggiori oneri il SSR, sia in grado di ottimizzare i risultati sotto l’aspetto clinico e organizzativo».

«Le istituzioni - dichiara il Capogruppo in Comune Mario Mazzocca -, nell’ambito delle proprie competenze, possono contribuire a scongiurare la chiusura delle strutture termali di Caramanico e, soprattutto, impedire l'interruzione del funzionamento dello stabilimento termale, oltre che dei due alberghi collegati, perché ciò determinerebbe danni irreversibili all'economia non solo di Caramanico Terme, ma del comprensorio pescarese e si tutto il comparto termale abruzzese. E il documento della Agenzia Sanitaria adottato dalla Regione Abruzzo declina la vigente legge che dispone sia favorita la sperimentazione di modelli di assistenza che realizzino un contenimento della spesa sanitaria, anche attraverso sinergie tra strutture pubbliche e private, ospedaliere ed extraospedaliere, che la Società Delle Terme S.p.A possa erogare servizi di riabilitazione respiratoria e motoria, da ricomprendersi, senza aumento di budget, nel relativo contratto per le prestazioni sanitarie termali dalla rete privata accreditata per gli anni 2019-2021, che deve essere ancora sottoscritto».

«Le Terme possono e devono riaprire al più presto - chiosa Mazzocca -. A meno che, come da voci ormai ricorrenti, non ci sia l’interesse di qualcuno a far morire 'Sansone con tutti i filistei', ovvero far sì che la situazione degeneri a tal punto da rendere 'appetibile' un eventuale nuovo assetto societario del private, sì da mettere una pietra tombale sull’ancora possibile avvio immediato delle attività. Anche per questi motivi, abbiamo richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario, la prima di altre e più evidenti inziative di evidenza pubblica».

«La Regione si assuma le proprie responsabilità - conclude Paolucci -. Nella scorsa legislatura è stato fatto il 90% del percorso, dall’unificazione delle concessioni termali all’accreditamento istituzionale delle strutture, dallo stanziamento di 1,6 milioni di euro per le piscine termali al rifinanziamento - dopo anni di attesa - della legge sul termalismo con 900mila euro; risultati ciclicamemente promessi da altri e mai ottenuti prima. Mentre la nuova Regione quel 10% poteva e doveva già da tempo, sì da scongiurare l’inoperatività della stagione ormai sull’orlo del baratro. Lo facciano ora, come promesso in campagna elettorale. E’ ampiamente spirato il tempo dei proclami, ora sta scadendo anche quello dei fatti».

 

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Ragazzina avviata alla prostituzione dalla mamma

Sei anni di violenze ai danni di una ragazzina avviata alla prostituzione dalla madre. E' l'accusa mossa a un pensionato di 64 anni residente a Pescara e accusato di atti sessuali e persecutori nei confronti di una ragazza ora 21enne. I carabinieri del Nucleo Investigativo sono intervenuti grazie alle confidenze fatte a una educatrice sociale e all'ex insegnante dalla ragazza "venduta" all'aguzzino nel 2010, quando aveva appena 12 anni. Gli abusi sarebbero andati avanti fino al 2016 quando, dopo la morte della madre, la ragazza ha trovato la forza di rifiutare ulteriori incontri con il 64enne destinatario della misura cautelare. Da lì sono scattati i pedinamenti e gli appostamenti davanti a scuola da parte dell'uomo, che sarebbe arrivato a tormentare la ragazzina con telefonate continue, più di 400 le chiamate e gli sms in chat tra il 2017 e il 2019.

Al pensionato, che ha regolare famiglia a carico, è stato vietato l'avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima e la comunicazione con qualsiasi mezzo con lei. Un altro 80enne è stato indagato per fatti analoghi e per questo ha subito una perquisizione domiciliare: da tempo aveva interrotto la frequentazione con la vittima dopo averla abusata nel 2006 e nel 2007. 

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Sporcizia e criticita’ in cantina teramana, sequestrati 182mila litri di vino

Carenze igienico sanitarie e detenzione di prodotti vinosi di provenienza sconosciuta sono state scoperte dai Carabinieri del Nas di Pescara nel corso di un'ispezione, condotta in collaborazione col il personale dell'Ispettorato Centrale Repressione Frodi (Icqrf), in una cantina vinicola di un'azienda agricola della costa teramana. A tutela dei consumatori, i militari hanno sequestrato l'intero quantitativo di vino, cioe' 182.300 litri, per un valore di 100mila euro circa. Il responsabile e' stato segnalato alle autorita' sanitarie ed amministrative. 

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Ubriaco alla guida investe e uccide anziano, arrestato

Con l'accusa di omicidio stradale G.R., 62 anni, e' stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Avezzano dopo aver investito mortalmente, la scorsa notte, R. D. M. di 82 anni. La vittima al momento dell'impatto stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. All'arrestato, risultato positivo all'alcol test, e' stata ritirata la patente di guida, mentre il veicolo e' stato sequestrato.

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Stalking su una coppia, in manette ex poliziotto aquilano

Un ex poliziotto in pensione da oltre dieci anni dei delitti con la grave accusa di atti persecutori e danneggiamento ai danni di una coppia aquilana, del loro avvocato di fiducia e di un appartenente alla Polizia di Stato. A.R.S., 63 anni dell'Aquila, e' stato arrestato e condotto in carcere ieri dal personale della Squadra Mobile, in esecuzione di una ordinanza di custodia disposta dal Gip del Tribunale di L'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella.

Secondo la ricostruzione della polizia, negli anni scorsi, lo stalker ha mostrato "un particolare accanimento nei confronti della coppia mettendo in atto una lunga serie di episodi persecutori, nonostante fosse stato gia' raggiunto da diverse misure cautelari, tra cui gli arresti domiciliari e il divieto di avvicinamento alle parti offese, nonche' da due condanne in primo grado, emesse dal Tribunale di L'Aquila". A suo carico, sono in corso altri tre procedimenti penali sempre relativi a fatti a danno della stessa coppia.

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A fuoco un appartamento a Sulmona, evacuata una famiglia

Tragedia sfiorata  in un appartamento nei pressi di piazza Venezuela a Sulmona. Un corto circuito partito dal frigorifero ha provocato un principio di incendio che si e' sviluppato rapidamente all'interno della casa dove vivono tre persone. A segnalare che qualcosa non andava in quell'appartamento sono stati i due cani presenti che hanno iniziato ad abbaiare svegliando l'intero stabile. Subito e' scattato l'allarme con l'intervento tempestivo dei vigili del fuoco.

Momenti di panico per gli occupanti, mamma, figlio e fidanzata di lui, che hanno dovuto in tutta fretta abbandonare l'appartamento invaso dal fumo.

I vigili del fuoco hanno operato in una situazione di grande pericolo per i fumi tossici presenti nell'abitazione. Subito e' stato disposto lo sgombero degli inquilini dello stabile che sono potuti rientrare al termine delle operazioni di spegnimento dell'incendio e di bonifica dell'appartamento. Il lavoro è andato avanti per oltre due ore. La famiglia interessata dell'incendio non potra' rientrare a casa resa inagibile dal propagarsi delle fiamme. E i servizi sociali gia' si sono attivati per trovare alle tre persone una sistemazione provvisoria.

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Demolito agglomerato di baracche abusive nel Parco Nazionale d’Abruzzo

Ha preso il via con la prima demolizione di un agglomerato di baracche alla periferia di Pescasseroli, la campagna del Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise per il recupero delle aree degradate da abusi edilizi. La prima demolizione si riferisce ad un agglomerato di baracche, costruite in modo completamente abusivo con materiali di recupero (lamiere, legno, cemento) per ricovero di animali, ai margini del comune sede del Parco, tra le belle praterie della Difesa, su terreno comunale.

Come previsto dalla legge nazionale sulle aree protette e da quella sull'edilizia, l'Ente Parco ha tra i suoi compiti quello di ordinare ai responsabili - ricorda lo stesso Parco d'Abruzzo - la demolizione degli abusi edilizi e, in caso di mancata esecuzione, di procedere direttamente addebitando poi le spese al responsabile, contestualmente viene anche acquisito al patrimonio del Parco il terreno su cui insiste l'abuso. In tal senso il ministero dell'Ambiente ha assegnato appositi fondi per una efficace azione di ripristino dei luoghi alterati dagli abusi.

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