Cronaca

Il Nas scopre deposito abusivo di farmaci

L'andirivieni di un anonimo furgoncino all'interno di un anonimo locale ha fatto emergere la presenza di un deposito abusivo di farmaci. Lo hanno scoperto, in una localita' della costa teramana, i Carabinieri del Nas di Pescara. Nel deposito, sprovvisto della specifica autorizzazione regionale, c'erano farmaci ad uso umano stipati su di bancali di legno insieme a pneumatici, batterie per auto ed altro materiale.

I medicinali rinvenuti, 1.074 confezioni, sono stati sequestrati, mentre i titolari del deposito sono stati denunciati. Ai militari per la tutela della salute sono stati sufficienti pochi servizi di appostamento per capire quale attivita' si nascondesse dietro l'andirivieni del veicolo. I Carabinieri hanno inoltre accertato che il trasporto dei farmaci sarebbe avvenuto mediante un furgone privo dei requisiti necessari, non registrato ne' coibentato termicamente. 

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Cade dal ponteggio, trasportato a Pescara

Un uomo di 72 anni, di Castel Frentano e' rimasto gravemente ferito stamani a seguito di caduta da un ponteggio durante dei lavori edilizi in un magazzino di Fossacesia Marina . Il pensionato e' improvvisamente precipitato da un'altezza di oltre 2 metri ed ha battuto la testa sul pavimento. Soccorso e' stato elitrasportato dal 118 all'ospedale di Pescara dove e' giunto in codice rosso per un politrauma riportato. 

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Centrale Snam di Sulmona, via libera del Tar

Il Tar del Lazio ha respinto un ricorso proposto dalla Regione Abruzzo e conferma la delibera con la quale il Consiglio dei ministri nel gennaio dello scorso anno ha deciso il superamento del dissenso emerso in sede di Conferenza di servizi, disponendo la prosecuzione del procedimento di autorizzazione alla costruzione della Centrale di compressione gas di Sulmona, proposta dalla societa' Snam Rete Gas.

In contestazione c'era anche l'ulteriore decreto ministeriale del successivo marzo 2018 con il quale il Mise ha autorizzato la realizzazione, non solo della Centrale, ma anche di un tratto di metanodotto della lunghezza complessiva di 1.880 metri. Un'opera contestata dalla popolazione sulla quale hanno espresso contrarieta' tutti o quasi i candidati abruzzesi, di destra centro e sinistra, alle ultime elezioni politiche e regionali. Il Movimento 5 stelle, ora al governo partecipo' a bandiere spiegate alla manifestazione di Sulmona dell'aprile 2018. La centrale di compressione dovra' essere realizzare a Case Pente, vicino Sulmona, nel cuore della valle Peligna, per "spingere" il gas nel gasdotto che dovra' essere collocato ad una profondita' di 3 metri, e avra' un diametro di 1,5 metri, e che dovrebbe attraversare per 170 chilometri la provincia aquilana da Sulmona a Montereale, passando per i comuni Collepietro, Navelli, Caporciano, San Pio delle Camere, Prata d'Ansidonia, San Demetrio Ne' Vestini, Poggio Picenze, Barisciano, L'Aquila, Pizzoli, Barete, Cagnano Amiterno, e Montereale, per poi proseguire fino a Foligno. L'impianto di compressione di Sulmona e' funzionale al trasporto sulle dorsali della rete nazionale - e alla successiva distribuzione nelle reti regionali - dei quantitativi di gas previsti dai punti di entrata a sud (25 milioni di metri cubi standard al giorno) e dei quantitativi giornalieri aggiuntivi previsti per il campo di stoccaggio di Cupello (Chieti). L'area interessata dall'impianto di Sulmona sara' circa di 12 ettari, di cui 4 ettari con impianti fuori terra, mentre i rimanenti 8 saranno destinati a verde. L'area e' stata acquistata da Snam tramite accordi bonari con i proprietari. Il tratto Sulmona-Foligno e' solo un tratto della Rete Adriatica che dovrebbe collegarsi con il metanodotto gia' esistente e proveniente da Campochiaro in Molise, e che corre lungo il Parco nazionale della Majella. Con il primo motivo di ricorso, la Regione Abruzzo contestava il mancato assoggettamento a VAS del progetto relativo alla Centrale di compressione. Per il Tar pero' "nel caso in esame, non era necessario l'assoggettamento a VAS per la localizzazione dell'opera", trattandosi "di valutazione che spettava all'Autorita' competente che gode, al riguardo, di ampio potere discrezionale"; in piu', l'impianto "e' anche destinato ad essere sottoposto ad una futura Autorizzazione Integrata Ambientale, senza la quale non potra' essere messo in esercizio". Con altro motivo di ricorso, la Regione Abruzzo deduceva che la deliberazione assunta dal Consiglio dei Ministri "avrebbe svolto un'inadeguata comparazione e ponderazione degli interessi coinvolti, lasciando prevalere l'interesse 'economico' dell'operatore rispetto a quello 'ambientale' e sottovalutando gravemente, in particolare, il rischio derivante dall'inquadramento sismico del territorio di Sulmona". I giudici amministrativi, pero' hanno ritenuto che nel complesso "non puo' dirsi che vi sia stato uno sbilanciamento, nella comparazione e valutazione degli interessi confliggenti, a tutto vantaggio dell'interesse economico-imprenditoriale della Snam e a discapito dell'interesse ambientale e della sicurezza dei cittadini", anche perche' "l'opera fa parte di un articolato progetto, di sicuro rilievo strategico, il quale mira ad assicurare l'approvvigionamento energetico ai cittadini e alle imprese nell'ambito di vaste aree regionali e dell'intero Paese". Quanto ai sollevati rischi ambientali e sismici, infine, "e' bene ribadire che la valutazione compiuta in materia di VIA dall'Amministrazione e' espressione di discrezionalita' tecnica e, pertanto, essa e' insindacabile, se non per vizi macroscopici di irragionevolezza, illogicita', contraddittorieta' e infondatezza". 

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Sospetta intossicazione al ristorante, in 4 in ospedale nel Pescarese

Quattro persone - tre donne e un uomo - finite all'ospedale di Popoli con una sospetta tossinfezione alimentare. Sabato sera avevano cenato, insieme ad una comitiva, in un ristorante della val Pescara e poi hanno accusato sintomi gastroenterici. La Asl ha quindi attivato la procedura prevista in questi casi. I Carabinieri del Nas di Pescara , in collaborazione con l'azienda sanitaria, ieri hanno effettuato un primo sopralluogo nel ristorante, bloccando tutte le materie prime, quali prodotti caseari e a base di carne, utilizzate per la cena. Sono in corso ulteriori accertamenti sui campioni prelevati per risalire alle possibili cause. 

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Pescara, un arresto per la rapina al terminal bus

La Polizia di Stato ha arrestato un nigeriano per una rapina in zona terminal bus a Pescara dove ieri pomeriggio era stato segnalato un uomo di colore che stava malmenando un anziano. Giunti repentinamente sul posto i poliziotti hanno individuato la vittima della rapina, un 70enne originario di Chieti, che presentava la camicia strappata e lesioni al petto ed alle braccia, e che ha riferito di essere stato malmenato e rapinato di euro 400 e delle chiavi della sua autovettura da un nigeriano che si era appena allontanato verso il bar Terminal.

Alcuni passanti hanno poi indicato il giovane che e' stato trovato dai poliziotti con le chiavi appena sottratte alla vittima. Il soggetto, poi identificato per un cittadino nigeriano di anni 28 ha opposto resistenza e colpito uno degli agenti, causandogli lesioni. I poliziotti della Squadra Volante lo hanno cosi' tratto in arresto lo straniero in flagranza di reato per rapina, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. 

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Guardie mediche in sciopero all’Aquila

 I medici di Continuita' Assistenziale dell'Aquila sciopereranno dalle 20 alle 24 dei giorni 10 e 11 giugno 2019 per protestare contro il mancato pagamento per le visite ambulatoriali, l'adeguamento del rimborso forfettario per il carburante ed il pagamento di alcune prestazioni aggiuntive previste dall'Accordo Integrativo regionale Abruzzo, mai erogate. "Osserviamo con preoccupazione quello che sta nuovamente accadendo in Abruzzo - spiega Tommasa Maio, Segretario nazionale del settore FIMMG CA - per l'ennesima volta non si vuole dare la giusta attenzione alle istanze dei colleghi, gia' lungamente provati dalla questione determinata dalla revoca delle indennita' di rischio". "Adesso - disattendendo l'Accordo Integrativo Regionale - continua - non si vuole far partire un'attivita' regolarmente negoziata, gia' avviata da parte delle Aziende sanitarie". "Quello che sta accadendo in Abruzzo e' molto grave, vengono infatti bloccate attivita' regolarmente negoziate da un accordo firmato da tutti e quattro Direttori Generali delle ASL. Chiediamo di sapere perche' alcune Aziende non hanno ancora onorato questo Accordo e questa sera saremo idealmente vicini ai Colleghi abruzzesi in sciopero - conclude Maio - con una presenza sui social a loro fianco, a sostegno delle giuste rivendicazioni". 

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Chieti, con doppio intervento salvate mamma in attesa e bimba in ospedale

Un doppio intervento in sinergia tra cardiochirurghi, cardiologi, cardioanestesisti e ginecologi la notte scorsa nell'Ospedale di Chieti ha salvato la vita a una donna di 39 anni, alla 37ma settimana di gravidanza, e alla sua bambina. La donna ha avvertito in serata un aggravarsi dell'affanno e si è recata dal proprio cardiologo, Stefano Volpe, il quale, eseguendo un ecocardiogramma, ha individuato una grossa massa nel cuore e ha inviato prontamente la paziente al pronto soccorso. Qui il consulto di un'équipe formata proprio da cardiochirurghi, cardiologi, cardioanestesisti e ginecologi ha deciso di sottoporre in urgenza la paziente a un parto cesareo nelle sale della Cardiochirurgia , diretta da Gabriele Di Giammarco, e successivamente a un intervento di asportazione della massa che avrebbe potuto embolizzare con gravi conseguenze per la vita sia della madre sia del nascituro. Nella notte i ginecologi Luciano Di Tizio e Claudio Celentano hanno così eseguito il parto cesareo che ha portato alla luce una splendida bambina, che ora sta bene, mentre l'équipe formata dai cardiochirurghi Gerardo Liberti e Omar Aziz, coadiuvati dalla cardioanestesista Roberta Aquilani, ha eseguito un delicato intervento in circolazione extracorporea per la rimozione della massa dall'atrio destro del cuore. In sala operatoria si sono alternate anche due équipe di infermieri, ferristi, perfusionisti e altre figure professionali per assicurare la riuscita dei due interventi. Ora anche la mamma sta bene e spera di abbracciare per la prima volta la sua bambina. Una pronta diagnosi e un buon lavoro di équipe multidisciplinare ha permesso di salvare la vita a entrambe

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Fatture per operazioni inesistenti, maxi sequestro nel Pescarese

Maxi sequestro operato dalla Guardia di Finanza di Popoli  nei confronti di una società operante nel settore delle costruzioni edili, con sede nella provincia di Pescara ma attiva in ambito nazionale, del loro legale rappresentante e del gestore di fatto. La misura restrittiva è stata emessa per un totale di oltre 3 milioni di euro a completamento di un'inchiesta durante la quale era già stata disposta la nomina di un amministratore giudiziario. L'indagine, spiegano gli inquirenti, ha permesso di individuare una vera e propria organizzazione criminale dedita a vari reati tributari. In sostanza gli indagati avevano creato numerose società - rappresentate da soggetti collegati al dominus del sodalizio - con anomale operatività e che, dopo aver svolto la funzione di emissione di fatture per operazioni inesistenti, venivano cedute a prestanome di fatto irreperibili, tali da rendere difficoltoso il reperimento della contabilità e nulla ogni pretesa; inoltre è emersa la mancanza della documentazione contabile obbligatoria da parte delle società che hanno emesso le ingenti fatture nei confronti della società oggetto di accertamento, rendendo di fatto impossibile verificare a monte l'effettiva titolarità da parte delle stesse sia delle attrezzature/impianti che dei materiali oggetto di fatturazione come anche il reale valore commerciale

La guardia di finanza contesta anche l'emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, attraverso contratti artificiosamente predisposti, con lo scopo principale di creare indebiti crediti Iva che sono stati compensati in modo tale da non versare alcunché all'Erario. Sono otto infatti le ulteriori società individuate in ambito nazionale che, a fronte di sedi legali di fatto irreperibili e di documentazione inesistente, hanno nel tempo generato ingenti costi (nella maggior parte di consulenza e/o prestazioni varie) apparentemente giustificati anche dalla realizzazione di cantieri stradali che in alcuni casi sono risultati essere anch'essi totalmente inesistenti.Ad oggi sono state accertate compensazioni di crediti Iva inesistenti per oltre 800mila euro ed emissioni e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 6 milioni di euro. Complessivamente sono 5 le persone a vario titolo coinvolte nella vicenda quali responsabili delle nove realtà aziendali oggetto d'indagine.

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Malmenava genitori e fratelli, arrestato nel pescarese

Avrebbe maltrattato e minacciato gli anziani genitori ed il fratello convivente, costretti a vivere con il perdurante timore della propria incolumita' e a subire tutti i soprusi che un 49 enne di Penne. L'uomo è stato fermato e arrestato dai carabinieri del Norm della Compagnia di Penne. I militari al loro arrivo avevano verificato che il 49enne, visibilmente esagitato per l'abuso di sostanze alcoliche, aveva colpito con un pugno il padre 75 enne e si era poi scaraventato verso il fratello sferrandogli un pugno al volto e tentando di colpirlo ancora con un vaso, prima del deciso intervento dei carabinieri che sono riusciti a immobilizzare l'aggressore e a prestare soccorso ai suoi familiari. Il 49 enne, che nel 2014 gia' era stato arrestato per i medesimi atti compiuti nei confronti dei familiari, e' finito in manette per maltrattamenti in famiglia, ed e' stato tradotto al carcere di Pescara.

L'attivita' condotta dai militari ha accertato inoltre che l'arrestato, dedito all'abuso di alcol, da anni sottoponeva, in una storia di degrado quotidiano, a maltrattamenti fisici e vere e proprie prevaricazioni con atti di violenza, soprattutto psicologica, gli anziani genitori ed il fratello.

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Asl L’Aquila decurta lo stipendio al medico assenteista

Salta il suo turno di lavoro nel distretto sanitario di base di Pratola Peligna e la Asl gli taglia lo stipendio. Un medico di medicina generale che non ha effettuato un turno di servizio tanto che la Asl ha deciso di decurtargli il 10% dello stipendio dalla busta paga di questo mese. Il fatto e' accaduto nello scorso marzo quando un medico non si e' presentato in ambulatorio nonostante ad aspettarlo vi fossero i pazienti. Immediata e' partita la segnalazione alla direzione generale e il mese successivo si e' riunito il collegio arbitrale che ha proposto alla Asl una sanzione disciplinare nei confronti del dottore colpendolo sullo stipendio.

Lo scorso 30 maggio il Direttore generale della ASL Avezzano-Sulmona-L'Aquila, Maria Simonetta Santini, con delibera numero 941 del 30 maggio ha stabilito di "irrogare al medico la sanzione disciplinare della riduzione del 10% del trattamento economico, per la durata di un mese". Una decisione che vuole essere un segnale preciso da parte della direzione sanitaria contro la lotta all'assenteismo, vera piaga all'interno delle strutture pubbliche e sanitarie. 

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