Una donna di 61 anni è stata ricoverata nella serata di ieri all'ospedale civile di Pescara in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale accaduto alle porte di Penne. L'auto su cui si trovava la 61enne che era con il marito, rimasto leggermente ferito, si è scontrata con un'altra vettura. Soccorsa dai sanitari del 118, è stata poi trasportata al "Santo Spirito", e ricoverata nel reparto di Neurochirurgia con una prognosi di trenta giorni per un trauma cranio-facciale
Leggi Tutto »Archiviazione per D’ Alfonso nella vicenda della vendita del fondaco di Penne
Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, ha disposto l'archiviazione dell'inchiesta relativa all'alienazione del fondaco di proprietà del Comune di Penne che ha visto tra gli indagati il presidente della Regione Abruzzo e senatore del Pd, Luciano D'Alfonso, accusato di aver fatto pressioni per eliminare un vincolo della Soprintendenza che impediva la vendita dell'immobile da parte dell'amministrazione vestina. Al governatore veniva contestata una telefonata che gli investigatori definivano un'indebita pressione. E' stato lo stesso procuratore capo della Repubblica dell'Aquila, Michele Renzo, a presentare istanza di archiviazione perché, ha scritto, "non ci sono elementi sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio". Si tratta di uno degli oltre 10 filoni della maxi inchiesta della procura della repubblica dell'Aquila sugli appalti della Regione. Per il GIP quindi D'Alfonso, insomma, non ha chiesto all'architetto della Soprintendenza Roberto Orsatti di imporre il parere positivo necessario al Comune di Penne per vendere il vecchio fondaco, ma si è limitato a chiedere di velocizzare la riunione della commissione che doveva esaminare la pratica ferma da mesi sotto un faldone di altre richieste: né il governatore ha ottenuto qualcosa in cambio dall'allora sindaco di Penne, Rocco D'Alfonso, impiegato nel suo staff.
Leggi Tutto »Carte di identità elettroniche col chip difettoso a L’Aquila
L'ufficio Anagrafe del Comune dell'Aquila fa sapere che tra le 299.400 Carte d'identità elettronica valide per l'espatrio emesse tra ottobre 2017 e febbraio 2018 con un difetto nel chip, 831 sono state rilasciate all'Aquila. Il Ministero dell'Interno - Direzione Centrale per i Servizi Demografici ha comunicato, con circolare n.6/2018, che il chip contiene una data di emissione diversa da quella correttamente riportata sul fronte del documento. La sostituzione è gratuita. Gli Uffici del Comune specificano, comunque, che il difetto è irrilevante per l'utilizzo della carta quale documento di identità fisica e digitale. La Direzione Centrale ha diramato agli Uffici di Polizia di frontiera nazionali e agli Uffici diplomatici e consolari i numeri di serie delle carte elettroniche difettose, per ridurre il rischio di disagi ai titolari. Si può verificare se la propria carta sia tra queste su www.cartaidentià.interno.gov.it, servizio "Verifica CIE", inserendo codice fiscale e numero di serie della Carta.
Leggi Tutto »Montesilvano, mare sicuro con la Scuola Italiana Cani di Salvataggio
Mare ancora più sicuro questa estate a Montesilvano. Grazie a una convenzione con la Compagnia del Mare, tutti i weekend, i cani della Scuola Italiana Cani di Salvataggio, insieme ai loro conduttori, pattuglieranno il litorale.
«Questa convenzione - sottolinea l’assessore al Turismo Ernesto De Vincentiis - rende ancora più sicuri i bagnanti che affollano le nostre spiagge in estate. L'apporto che i cani di salvataggio danno a tutela dei bagnanti è cosa ormai riconosciuta. Ogni anno sono tantissime le vite salvate nelle spiagge italiane da cani adeguatamente addestrati. Quindi il pattugliamento anche sul nostro litorale è assolutamente di rilievo. Ma c’è di più, a partire da settembre il legame della nostra città con la Scuola Italiana Cani di Salvataggio diventerà ancora più stretto. Tutte le domeniche, a cominciare dal 9 settembre, infatti, nel parco della Libertà si terrà un corso di addestramento per formare nuovi cani. Il Parco della Libertà piccolo polmone verde nel cuore di Montesilvano diventa sempre più punto di riferimento per la collettività montesilvanese».
Potranno partecipare al corso tutte le persone tra i 18 e i 55 anni che hanno un labrador, un golden retriver o un terranova, razze che hanno caratteristiche molto particolari, sia per ciò che riguarda le capacità natatorie, sia per l’indole particolarmente socievole, adatta al lavoro sulle spiagge. Per iscriversi è necessario rivolgersi all’associazione. Da settembre a marzo i cani seguiranno una fase di addestramento a terra. Poi da marzo a maggio si effettuerà l’addestramento in mare. Tutto il corso sarà strutturato sotto forma di gioco, con l’obiettivo di creare un rapporto simbiotico tra il cane e il suo conduttore. Il brevetto SICS (Scuola Italiana Cani Salvataggio) è riconosciuto dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto e prevede per le Unità Cinofile SICS la possibilità di agire su tutte le spiagge italiane in qualità di operatori di Protezione Civile. In 30 anni di attività, le Unità Cinofile SICS hanno salvato la vita a centinaia di persone. L’associazione dispone di una squadra operativa di 300 Unità Cinofile dislocate su tutto il territorio nazionale, che lavorano in regime di volontariato in ambiti di Protezione Civile, in progetti di sicurezza balneare in molti comuni e regioni italiane, principalmente in affiancamento alla Guardia Costiera o ad altri enti impegnati nella sicurezza in acqua.
Leggi Tutto »Sgombero in retro pineta, emesso un decreto di espulsione a Montesilvano
Due persone sono state fermate e accompagnate in questura dalla Polizia Municipale di Montesilvano. L’attività, eseguita nella zona del retro pineta, ha permesso di individuare due stranieri. Uno dei due uomini è stato trovato in possesso di un coltello di 35 centimetri e un cacciavite per cui è stato denunciato per porto abusivo di armi improprie.
L’uomo era già destinatario di un decreto di espulsione, oltre ad avere diversi precedenti penali nell’ambito della detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e della detenzione abusiva di armi. A lui è stato notificato un altro decreto di espulsione.
«All’indomani dallo sgombero avvenuto - ricorda l’assessore alla polizia locale, Valter Cozzi - in corso Strasburgo, i vigili sono tornati in azione nella zona del retro pineta, dove ormai si verificano casi sporadici di bivacco. Ciò a dimostrazione che la costanza e la perseveranza che hanno contraddistinto l’attività dei mesi scorsi hanno permesso di ridurre al minimo questi episodi. Proseguiremo fino a che non verrà definitivamente eliminata questa problematica».
Leggi Tutto »Concistoro il 19 luglio per la canonizzazione del beato Nunzio Sulprizio
Giovedi' 19 luglio alle 10, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Francesco presiedera' la celebrazione dell'Ora Terza e il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione del Beato Nunzio Sulprizio. Lo rende noto un Bollettino della sala Stampa della Santa Sede. La canonizzazione di Nunzio Sulprizio e' attesa da migliaia di devoti sparsi in Italia e nel mondo. Morto giovanissimo, all'eta' di 19 anni, Sulprizio viene considerato il protettore degli invalidi e delle vittime sul lavoro. Nato a Pescosanconesco (Pescara) il 13 aprile 1817, Nunzio, rimase orfano di entrambi i genitori in tenera eta'. Fu allevato dalla nonna (che mori' quando il ragazzo aveva 9 anni) e poi da uno zio che lo avvio' al mestiere di fabbro ferraio. Il ragazzo, spossato dal duro lavoro e dalle privazioni, di gracile costituzione, si ammalo' di carie ossea, dopo che si era ferito a una caviglia. Emarginato dagli abitanti del paese che temevano di venire infetti, Nunzio, dopo terribili sofferenze, fu ricoverato in ospedale prima all'Aquila e poi a Napoli. Qui il colonnello Felice Wochinger si prese cura di lui e inizio' a trattarlo come un figlio. Nonostante i dolori atroci, anche per l'amputazione della gamba, Nunzio affronto' la malattia con una pazienza e un'offerta della propria sofferenza che colpi' chi gli stava vicino. Gia' Leone XIII lo propose come modello per la gioventu' operaia. Le sue spoglie sono custodite in un'urna nella chiesa di san Domenico Soriano a Napoli.
Leggi Tutto »Zaino sospetto fatto brillare dagli artificieri a Colledara
C'erano solo indumenti e un flacone di profumo all'interno di uno zaino trovato questa mattina nei pressi di una panetteria a Colledara e fatto brillare dagli artificieri della Polizia di Stato di Pescara, intervenuti dopo che la presenza della borsa sospetta era stata segnalata ai carabinieri da un netturbino. Una scritta poco visibile sul retro dello zaino e, all'interno, due bottiglie di liquido trasparente e una scatoletta nera con pulsante rosso avevano fatto temere l'esistenza di un congegno elettronico. E' scattato così il piano di sicurezza: due palazzine e il negozio sono state fatte sgomberare e la zona è stata isolata, in attesa dell'arrivo degli specialisti.
immagine di repertorio
Leggi Tutto »Vasto, tre arresti per presunte mazzette
Induzione indebita a dare denaro. E' il reato che si sarebbero macchiati tre dipendenti comunali in servizio presso il cimitero di Vasto. Questa mattina gli agenti del commissariato di Vasto, agli ordini del commissario capo Fabio Capaldo, li hanno arrestati su mandato del procuratore della Repubblica Giampiero Di Florio.
Le presunte mazzette al cimitero di Vasto per cifre che si aggiravano dai 150 ai 700 euro. L'operazione "Eterno Riposo", avviata dagli agenti del Commissariato di Vasto, ha permesso di scoprire un efficiente e attivo sodalizio composto da tre dipendenti comunali rispettivamente con funzioni di custode, necroforo e operaio, responsabili del reato di induzione indebita a dare e/o promettere utilità, compiuto in concorso tra loro, oltre che di vilipendio di cadavere ed altri reati, ancora al vaglio della magistratura vastese, tanto che sono indagati anche 14 persone che avrebbero pagato per la fornitura dei servizi cimiteriali. Stamane negli uffici del Commissariato sono stati il procuratore capo della Repubblica di Vasto, Giampiero Di Florio, il commissario capo Fabio Capaldo e il vice commissario Rosetta Di Santo a illustrare l'operazione partita per iniziativa della Polizia di Stato "senza che nessuno abbia parlato né denunciato nulla".
La presunta attività illecita riguardava soprattutto le operazioni di inumazione, tumulazione, esumazione ed estumulazione dei feretri, per eseguire le quali, "i tre inducevano gli utenti a pagare loro somme di denaro, anziché rivolgersi al servizio Patrimonio e Demanio del Comune, per il versamento delle tariffe previste dal regolamento".
Nel periodo di osservazione sarebbero stati documentati dagli agenti dei casi duranti i quali gli arrestati riducevano in urne cinerarie i resti cadaverici anche quando lo stato degenerativo non lo consentiva, oppure tumulare più cassette nello stesso loculo, a volte anche all'insaputa dell'utente. Nonostante la proroga delle indagini comunicata ai tre indagati e il cartello del Comune nel quale si invita i cittadini a rivolgersi agli uffici comunali per essere autorizzati anche nei giorni scorsi sono stati registrati altri casi con il passaggio dei soldi dai familiari dei defunti nelle tasche degli arrestati. "Indagine che non si ferma qui - ha concluso Di Florio - perché siamo impegnati nella verifica di quanto sta emergendo dall'inchiesta per eventuali altre responsabilità o fatti di reato in merito, anche in relazione al danno patrimoniale subito dal Comune di Vasto".
Leggi Tutto »Pescara, aspiratori in azione per il decoro urbano
Aspiratori elettrici in grado di pulire aiuole e spazi verdi da mozziconi di sigaretta e deiezioni canine sono stati messi in funzione a Pescara da Attiva. Gli operatori oggi hanno lavorato in piazza della Rinascita e piazza Primo Maggio. Presenti il sindaco Marco Alessandrini, che ha provato personalmente uno degli aspiratori, l'assessore al Decoro Urbano Paola Marchegiani e l'amministratore unico di Attiva Massimo Papa. Il bocchettone di cui sono dotati gli aspiratori Glutton - impiegati in oltre 4500 città nel mondo - consente di liberare aiuole e marciapiedi da cartacce, escrementi di animali, pacchetti di sigarette e mozziconi, lattine e bottiglie, foglie secche, rifiuti incastrati nelle siepi, residui di potatura, trucioli di acciaio o alluminio.
Leggi Tutto »Inchiesta appalti Ater Chieti, assolto il geometra
Il Tribunale di Chieti ha assolto per non aver commesso il fatto Alessandro Faraone, geometra dell'Ater di Chieti, finito sotto processo con le accuse di turbativa d'asta e corruzione nell'ambito di un'inchiesta che aveva portato a marzo dell'anno scorso ad altrettanti patteggiamenti della pena l'ex commissario straordinario dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale Marcello Lancia ed Ernesto Marasco, architetto dipendente dell'Ater, accusati dagli stessi reati. L'imputazione di turbativa si riferisce a due gare d'appalto indette dall'Ater alle quali erano state invitate imprese che, secondo l'accusa, erano state artatamente segnalate dallo stesso imprenditore che se le era poi aggiudicate: la prima gara per un importo di poco meno di 600.000 euro e la seconda di 606.000 euro, entrambe relative a lavori di riparazione dei danni prodotti dal terremoto del 6 aprile del 2009 ad alcuni edifici di via Amiterno a Chieti di proprietà della stessa Ater.
Faraone, unico ad aver scelto il rito ordinario, si è sempre detto estraneo ai fatti contestati: una posizione ribadita oggi in aula dal suo difensore, l'avvocato Giacomo Cecchinelli, che ha evidenziato la mancanza di riscontri oggettivi alle accuse nei confronti del suo assistito sottolineando come il geometra non abbia avuto alcun ruolo all'interno del meccanismo della turbativa e che non vi poteva contribuire in nessuna maniera. Il pm Giancarlo Ciani aveva chiesto la condanna a 4 anni e 2 mesi di reclusione
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