Cronaca

Omicidio Rapposelli, i Santoleri non rispondono al Gip

Si sono avvalsi della facolta' di non rispondere Simone e Giuseppe Santoleri, rispettivamente figlio ed ex marito della pittrice Renata Rapposelli, accusati in relazione alla morte della donna di concorso in omicidio volontario e sottrazione di cadavere. Questa mattina i due uomini, assistiti dagli avvocati Gianluca Reitano, Gianluca Carradori e Alessandro Angelozzi, sono comparsi davanti al gip di Teramo Roberto Veneziano per l'interrogatorio di garanzia, scegliendo per il momento la linea del silenzio. Nei prossimi giorni, intanto, gli atti dovrebbero arrivare da Ancona a Teramo, dopo che il gip del Tribunale del comune marchigiano si e' dichiarato incompatibile per questioni di competenza territoriale. L'arresto era scattato nei giorni scorsi, con il gip che aveva individuato nell' "incessante e attuale attivita' di inquinamento probatorio" l'urgenza di disporre la misura cautelare a carico di padre e figlio

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Il giovane Alessandro Neri ucciso da un colpo di pistola

 Identificato il cadavere dell'uomo rinvenuto, oggi, pomeriggio, nella zona di S. Silvestro, a Pescara. Si tratta di Alessandro Neri, 29 anni, scomparso lunedi' scorso da Spoltore. La sua auto, una Fiat 500 rossa, e' stata trovata, ieri, parcheggiata in via Mazzini, a Pescara. Secondo i carabinieri del comando provinciale di Pescara, il giovane e' stato raggiunto da almeno un colpo di arma da fuoco al torace. La posizione in cui e' stata trovato il corpo, stando a fonti investigative, sarebbe incompatibile con il suicidio

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Le Donne del Vino e il trionfo delle emozioni. 30 anni festeggiati in maniera singolare

È andata in scena il 3 marzo u.s. la festa nazionale dell’associazione Le Donne del Vino, in occasione del suo trentennale. Il tema scelto da tutte le delegazioni d’Italia è stato “Donne, vino e cinema”, per accendere simbolicamente i riflettori sui personaggi femminili che rappresentano e promuovono il comparto vitivinicolo nazionale. L’Abruzzo si è contraddistinto per una proposta singolare all’insegna della sinergia tra 3 associazioni: Le Donne del Vino, guidata a livello regionale da Jenny Viant Gómez,  associazione che ha organizzato presso il ristorante Le Terrazze dell’Hotel Esplanade una cena e  un aperitivo al buio: degustazione di 3 vini con gli occhi bendati per esplorare le risorse sensoriali; l’Aeroclub di Pescara Raffaele Breda, guidato da Cristiano D’Ortenzio, che ha organizzato la manifestazione “Cielo in rosa” con Sabrina Papa in qualità di special guest – una non vedente protagonista di un addestramento  sperimentale  attraverso cui ha imparato a volare; e l’associazione Lions Leo Club Roma, da sempre impegnata con i service a favore dei non vedenti. Questi sono stati gli ingrediente di una giornata in cui i vini abruzzesi al femminile e le emozioni, senza distinzione di genere, hanno avuto un ruolo precipuo. 

Con “Donne, vino e cinema. Il set delle emozioni”, la delegazione abruzzese de Le Donne del Vino ha proposto un approccio alla degustazione insolito e “ludico”, sulla scia di esperienze consolidate come “Dialogo nel buio”. Degustare al buio, oltre a traghettarci per un periodo limitato nella disabilità visiva, ci mette di fronte alla riscoperta di sensi che riteniamo minori, come l’olfatto, e ci porta a prestare più attenzione al lato tattile della lingua, che sopperisce alla vista diventando determinante per capire parametri come la consistenza del vino. Da un importante studio (“Seeing the flavor of foods before tasting them”, American Chemical Society, ACS) emerge che la visione di un cibo o di un vino condiziona in modo decisivo la risposta che viene data, solo successivamente, dall’odorato e dal gusto. In altre parole, per poter apprezzare le reali qualità organolettiche di un prodotto per paradosso bisognerebbe non guardarlo. Con queste premesse nell’aperitivo al buio sono stati degustati, da 40 partecipanti, “Brado” Cococciola Igp di Valle Martello, varietà autoctona riconosciuta solo da 1 partecipante,  “Bisanzio” Cerasuolo d’Abruzzo Dop di  Codice Citra, da molti confuso con un vino bianco, e “Il Grappolo” Rosso Igp Bosco Nestore, la cui tannicità e corpo sono subito stati individuati e ricondotti a un vino rosso. Nella successiva fase della cena sono stati abbinati a un menù di pesce gli autoctoni “Per Iniziare” Trebbiano Dop di Rabottini,   “Casanova” Passerina bio Dop di Barone Cornacchia, “Vinosophia Pecorino” bio Dop di Chiusa Grande,  “Vermiglio” Cerasuolo d’Abruzzo Dop di Orlandi Contucci Ponno e la stessa tipologia di Mastrangelo. «La sfera sensoriale legata alla percezione delle caratteristiche del vino e del cibo è un ambito vasto e affascinante. Una fortuna coincidenza di eventi ci ha messo nelle condizioni di poter festeggiare il nostro trentennale con questa iniziativa insolita e coinvolgendo totalmente le numerose persone interessate. Questo ponte tra disabilità visiva ed esplorazione delle proprie capacità si è rivelato senz’altro efficace e di successo. “Il set delle emozioni” ha tenuto conto anche del tema legato al cinema, con la proiezione di un frammento di documentario sul tema della cecità come risorsa, del regista Andrea Santarone». Ha spiegato Jenny Viant Gómez delegata regionale de Le Donne del Vino.

La delegazione abruzzese conta al momento con 25 iscritte che rappresentano tutta la filiera del comparto vitivinicolo, dalla produzione alla commercializzazione, senza trascurare la comunicazione e la valorizzazione del settore. Ne fanno parte le produttrici Stefania Bosco-Bosco Nestore, Marina Cvetic-Masciarelli, Valentina Di Camillo-Tenuta I Fauri, Martina Danelli Mastrangelo-Vini Mastrangelo, Katia Masci-Valle Martello, Aurelia Elisa Mucci-Cantine Mucci, Emilia Monti-Vini Monti, Marina Contucci Ponno-Orlandi Contucci Ponno, Ersilia Di Biase-Cantina Di Biase, Stefania Pepe-Az.Agricola Stefania Pepe, Isabella Iezzi-Rabottini e Caterina Cornacchia-Barone Cornacchia. Le esponenti di azienda Simona D'Alicarnasso-Citra e Ilaria D'Eusanio-Chiusa Grande. Le ristoratrici Vilma e Nadia Moscardi-Ristorante Casa Elodia. Le giornaliste Jenny Viant Gomez e Lisa De Leonardis. Le sommelier Graziella di Berardino, Lucia Cruccolini, Valentina Bianconi, Giuliana Rotella, Manuela Vista e Serena Trolla; l'export manager Anna Glotova e l'avvocato, Giurista della Vite e del Vino, Arianna Di Pietro.

 

«La scommessa per il vino al femminile è quella di cambiare i luoghi e i modi per raccontarlo», spiega la presidente nazionale de Le Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini. Il World Economic Forum mette l’Italia all’82° posto nel mondo per il gender gap, le Donne del Vino con il loro dinamismo e i loro progetti danno una ventata di ottimismo all’intero universo femminile italiano. Secondo i dati Unioncamere del 2015, il 21% delle imprese italiane sono dirette da donne e un terzo di esse sono agroalimentari o turistiche. Il 35% della forza lavoro agricola è femminile. Le donne dirigono il 28% delle cantine con vigneto e il 12% delle cantine industriali, il 24% delle imprese che commercializzano vino al dettaglio e il 12,5% di quelle all’ingrosso (dati Cribis- Crif).

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Formazioni professionali socio sanitarie fittizie, 103 indagati

Centotre indagati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, falso e sostituzione di persona. E' questo il bilancio di un'operazione del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, Nas di Latina nel settore della formazione e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Eseguite anche 96 perquisizioni. Le indagini, avviate nel 2015 e coordinate dal sostituto procuratore di Milano, Francesco De Tommasi, hanno consentito di individuare e disarticolare un'associazione per delinquere attiva sul territorio nazionale. Gli stessi, avvalendosi di propire strutture ed imprese, provvedevano alla formazione di documenti falsi, avvalorati dall'illegittima apposizione dei loghi della Regione Lombardia e della Provincia di Milano. L'obiettivo era quello di reclutare persone interessate ad ottenere illegalmente la qualifica di Operatore Socio Sanitario, proponendo loro l'acquisto dei falsi certificati, attestanti la qualifica professionale, rilasciati in totale assenza della frequenza di corsi di formazione della durata di mille ore, a fronte del pagamento di somme oscillanti tra 1.500 ed i 2.500 euro per ciascun certificato professionale

I 96 provvedimenti di perquisizione e sequestro odierni, eseguiti nell'Area Metropolitana di Roma- Capitale, nelle province di Latina, Frosinone, Viterbo e Chieti scaturiscono da attivita ispettive svolte dal Nas Carabinieri di Latina presso strutture ricettive per anziani, dove sono stati sequestrati gli attestati professionali per la qualifica di operatore socio-sanitario risultati contraffatti o, in altri casi, rilasciati da centri formativi non abilitati. Tale sequestro assume un particolare rilievo anche in ragione dell'evoluzione giuridica che la qualifica della professione di operatore socio-sanitario (O.S.S.) ha avuto con l'entrata in vigore della legge Lorenzin. I possessori degli attestati, infatti, avrebbero potuto avere un illegittimo accesso ai corsi di formazione per il conseguimento della nuova figura professionale, che e stata inclusa tra le professioni socio-sanitarie proprio dalla novella normativa. Gli indagati nell'inchiesta sono complessivamente 103 e dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, falso e sostituzione di persona".

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Tribunale di Chieti condanna zio e nipote per estorsione

Il Tribunale di Chieti ha condannato a 10 anni di reclusione e diecimila euro di multa a F.D.B., 56 anni, e a 6 anni e seimila euro di multa a V.D.B. di 42 anni, zio e nipote, originari di Taranto ma residenti a Francavilla al Mare: erano accusati di estorsione con l'aggravante del fatto commesso da piu' persone riunite. Il Tribunale, presidente Geremia Spiniello, giudici a latere Andrea Di Berardino e Valentina Ribaudo, ha disposto per entrambi l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il pubblico ministero Lucia Campo aveva chiesto rispettivamente la condanna a sette e sei anni di reclusione. La vicenda, che risale a ottobre del 2014, prese le le mosse dalla denuncia di un ex imprenditore. I fatti sono legati ad un debito di alcune centinaia di euro che la vittima aveva con un suo ex dipendente: zio e nipote, venuti a conoscenza di tale circostanza, si sarebbero inseriti prospettando sia alla vittima che al suo debitore che sarebbero loro intervenuti per sistemare la vicenda legata al debito

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8 marzo, Coldiretti: ragazze sul trattore +6,6% in un anno

Sono aumentate del 6,6% nell’ultimo anno le imprese agricole guidate da giovani donne per un totale di 13.887 realtà nel 2017. E’ quanto emerge da un’elaborazione di Coldiretti in occasione della festa dell’8 marzo su dati Camera di Commercio di Milano rispetto alla rappresentanza femminile under 35 nei campi, nelle stalle e negli agriturismi: in pratica in agricoltura una impresa giovanile su quattro viene gestita da ragazze. Un trend nazionale che, in Abruzzo, viene confermato dal primo corso per Agrichef di Campagna Amica promosso da Coldiretti e Terranostra che, iniziato lunedì a Lanciano nell’agriturismo Caniloro e in conclusione domani 8 marzo, è caratterizzato da una forte presenza femminile.
Su 13 partecipanti, ci sono ben 11 donne, sono quasi tutte under 35 e hanno un solo obiettivo: conquistare il titolo di Agrichef di Campagna Amica, una figura professionale chiamata a valorizzare i prodotti del territorio nelle ricette tradizionali innovandole tuttavia sul piano tecnico e di realizzazione. Così domani, in occasione della conclusione del corso, tutti in cucina per preparare un menu dedicato alle donne che lavorano nei campi.

 

“Un gesto simbolico in onore di tutte le imprenditrici agricole abruzzesi – spiega il Presidente di Terranostra Abruzzo Gabriele Maiezza – e quasi un auspicio per il prossimo corso da agrichef, già in previsione”. Per il direttore di Coldiretti Giulio Federici, la forte presenza femminile nel corso di agrichef è una dimostrazione pratica della importanza della presenza femminile nell’azienda agricola abruzzese, ma non solo in cucina.

“Le imprenditrici agricole dimostrano ogni giorno di saper coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità – dice il direttore Federici - Le ragazze nelle campagne hanno inoltre puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio, magari usando lo smartphone per controllare gli animali in stalla nelle pause di studio all’università oppure per gestire on line acquisti e prenotazioni in agriturismo, oppure per fare ricerche per recuperare varietà perdute di frutti locali o ancora per portare il vino Made in Italy in tutto il mondo”.

 Per Lorella Ansaloni, responsabile nazionale delle donne imprenditrici della Coldiretti, “le aziende agricole guidate da donne in Italia sono un patrimonio di tutto il Paese con un peso all’interno del mondo produttivo che non è dato solo dal numero delle titolari, ma anche da una capacità di innovazione che è stata in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla multifunzionalità per le imprese agricole in ambito economico, ambientale e sociale”.

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Mori’ di legionella, a processo il titolare del residence

Mori' nell'estate del 2015, dopo oltre un mese di ricovero in ospedale, a causa delle legionella. Batterio che, secondo l'accusa, avrebbe contratto nel corso della sua vacanza in un residence della costa teramana. Accusa che questa mattina, al termine dell'udienza preliminare davanti al gup Roberto Veneziano ha visto finire a giudizio, con l'accusa di omicidio colposo, il legale rappresentante della societa' proprietaria della struttura, che rivestiva anche il ruolo di responsabile della gestione del rischio legionella, con il processo a carico dell'uomo che si aprira' il 1 giugno davanti al giudice monocratico. All'uomo la Procura, titolare del fascicolo il pm Laura Colica, contesta anche tre capi di imputazione relativi al reato di lesioni per problemi di salute registrati, dopo la permanenza nel residence, anche dalla moglie, i due figli e la sorella dell'uomo. A processo, per un illecito amministrativo, e' finita anche la societa' proprietaria del residence.

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Centrale Snam. Mazzocca: Pronti i ricorsi

Convocato dal Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Mario Mazzocca, si è tenuto oggi a Pescara, negli uffici regionali di Piazza Unione, il terzo ed ultimo incontro operativo finalizzato a coordinare le attività dei legali delle istituzioni e del mondo dell’associazionismo in vista dell’imminente presentazione dei ricorsi al Tar del Lazio contro la deliberazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 22 dicembre 2017, che dava il suo assenso alla costruzione della Centrale di compressione del metanodotto Snam a Sulmona.

“Come preannunciato - dichiara Mazzocca - siamo impegnati a sondare ogni tipo di strada, inclusa quella giudiziaria, nella definizione di questa vertenza. In questa, come in altre occasioni, non siamo stati mai a guardare, muti spettatori, quanto accade. Le nostre innumerevoli iniziative sono documentate, riscontrabili e ampiamente riconosciute, a partire da tre anni fa, allorquando condividemmo strategie ed azioni con gli assessori all’ambiente delle regioni interessate all’infrastruttura. Siamo, e continueremo ad essere, pienamente operativi, decisi a tutelare il nostro territorio e a difendere gli interessi delle nostre comunità. Certo è che si tratta di una strada in salita, di un'ardua battaglia che fu intrapresa dall’Abruzzo soltanto agli inizi del 2015 ed, anche per ciò, ancora lontana dall'essere vinta. Ma noi non demordiamo”.

Tutte le istituzioni coinvolte, Regione Abruzzo, Comune di Sulmona e Provincia de L’Aquila, nell’ambito del ricorso, chiederanno al Tar la sospensiva dell’efficacia della deliberazione della Presidenza del Consiglio per ottenere al più presto la fissazione della data della discussione di merito sui diversi motivi di illegittimità, rilevati e più volte segnalati al Governo che ha preferito ignorarli.

Legambiente e Wwf Abruzzo, inoltre, si accingono a presentare un proprio ricorso congiunto avendo rilevato, oltre le motivazioni già rese note e condivise, ulteriori ragioni, di carattere squisitamente ambientale, per opporsi alla deliberazione in parola.

L’Associazione “Pro Natura” Abruzzo ed i “Comitati cittadini per l’ambiente”, dal canto loro, avendo già dato un notevole contributo a sostegno delle iniziative giudiziarie in corso, d’intesa con gli altri attori coinvolti, si sono riservate di intervenire in giudizio in una fase successiva, con un’iniziativa autonoma, per contestare l’eventuale decreto di autorizzazione finale del Ministero alla realizzazione della centrale di compressione Snam di Case Penti a Sulmona.

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Pescara, sequestrati 150 grammi di droga

 I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, al fine di dare esecuzione ad un provvedimento restrittivo del Tribunale di Pescara, si sono recati presso l'abitazione di un cittadino marocchino, F.Y. di anni 30, per condurlo in carcere e, nell'occasione, insospettiti che l'uomo potesse detenere stupefacenti, sono intervenute le unita' cinofile della locale Compagnia, e, pertanto, grazie ad una approfondita perquisizione dei locali e delle aree dell'abitazione dove lo straniero stava gia' scontando gli arresti domiciliari, sono stati trovati circa 150 grammi di marijuana, suddivisi in tre involucri, nonche' un bilancino di precisione nascosto all'interno di una scarpa. 

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Fiume Pescara, un milione e mezzo per gli interventi di sistemazione idraulica

Un milione e mezzo di euro per gli interventi di sistemazione idraulica del bacino del fiume Pescara nei territori di Pescara, Spoltore, Cepagatti, San Giovanni Teatino e Chieti, che partiranno a breve. Si tratta di risorse derivanti da un vecchio finanziamento che il ministero dell'Ambiente, fin dal 2003, tramite la Regione Abruzzo, aveva concesso alla Provincia. I lavori, che dureranno 186 giorni e interesseranno il tratto Pescara-Chieti Scalo, sono stati presentati stamani dal presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco. Le risorse inizialmente erano destinate ad un intervento di sistemazione relativo ad una vasca di laminazione a Spoltore o a Cepagatti, ma gli elevati costi hanno spinto verso la scelta attuale di un intervento di difesa delle sponde del fiume. I fondi sono stati recuperati nel 2015 e la Provincia ha provveduto a elaborare il progetto preliminare, con cui e' stato eseguito l'appalto per la progettazione integrata. La progettazione definitiva-esecutiva e la realizzazione dei lavori sono stati affidati alla ditta R.T.I. Sa.Ce.B. srl di San Martino sulla Marrucina. Tra maggio 2016 e giugno 2017 e' stata indetta e svolta la conferenza di servizi per acquisire i pareri degli enti e delle amministrazioni interessate ed e' stato approvato il progetto definitivo. Consegnato, da parte della ditta, il progetto esecutivo, si attende l'autorizzazione ai fini idraulici da parte del Genio Civile della Regione. Entro la fine di marzo i lavori saranno consegnati alla ditta. Gli interventi riguarderanno la riduzione del rischio idraulico per i centri abitati e le infrastrutture, il mantenimento ed il ripristino del regime idraulico del fiume attraverso la sistemazione e la manutenzione delle sponde e la realizzazione di opere di difesa del suolo, come scogliere o gabbionate in coerenza con le principali tecniche di ingegneria naturalistica. L'intervento, infatti, prevede anche opere di rinverdimento, con la messa a dimora di talee ed essenze autoctone sulle sponde.

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