Cronaca

Incendi dolosi, auto a fuoco nella notte a Sulmona 

Un'altra auto a fuoco nella notte a Sulmona: questa volta le fiamme sono divampate in via Montesanto danneggiando gravemente una Toyota Aygo. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco e una volante della polizia, che hanno provveduto ad eseguire i rilievi del caso. La tecnica utilizzata dal piromane e' sempre la stessa: dopo aver versato liquido infiammabile tra parabrezza e motore ha appiccato il fuoco allontanandosi e facendo perdere le tracce.

A dare l'allarme e' stato un inquilino del palazzo, il quale dopo aver avvertito una piccola esplosione e il crepitio del fuoco si e' affacciato alla finestra vedendo l'auto in fiamme. Dai primi riscontri sembrerebbe che si sia trattato di un gesto intimidatorio o anche di vendetta verso il proprietario che in passato ha avuto problemi con la giustizia, per reati legati al mondo della droga.

L'ennesimo incendio doloso, negli ultimi anni si contano a Sulmona oltre 60 auto andate a fuoco, ripropone l'urgenza di potenziare i controlli in citta', attraverso anche il ripristino dell'efficienza del sistema di videosorveglianza, la cui manutenzione e' ferma da due anni, con molte telecamere accese ma inutilizzabili per scopi investigativi. 

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Nuovo strumento donato alla Banca degli Occhi de L’Aquila

Un nuovo strumento per effettuare l'esame oculistico di pazienti critici, ricoverati in ospedale, senza doverli spostare dal reparto in cui si trovano. Si chiama lampada a fessura portatile e se ne avvarra' l'unita' operativa Banca degli occhi-microchirurgia oculare dell'ospedale di L'Aquila, diretta da Germano Genitti. L'apparecchio e' stato donato dall'associazione aquilana no profit 'Amore per chi soffre', presieduta dall'imprenditore aquilano Orazio Totani, nel corso di una cerimonia che si e' svolta questa mattina al San Salvatore, all'interno dell'edificio che ospita la stessa Banca degli occhi. Tra gli altri erano presenti il manager della Asl, Rinaldo Tordera, il direttore sanitario di presidio, Giovanna Micolucci e il responsabile del centro retina medica, Stefano Gentile.

Una donazione che va ad arricchire i mezzi strumentali di cui dispone la Banca occhi-microchirurgia oculare che, nel corso del 2017 ha fatto registrare notevoli performance rispetto al 2016: innanzitutto con gli utenti da altre regioni che oggi tocca la quota del 23%. Inoltre, lo scorso anno l'attivita' ambulatoriale ha raggiunto le 10.000 prestazioni mentre, per gli interventi chirurgici, si e' quota 2.000. Sempre nel 2017 sono state effettuate 630 terapie chirurgiche intravitreali per le degenerazioni maculari complicate, soprattutto su pazienti provenienti da regioni limitrofe, e oltre 700 interventi di cataratta. Sono stati compiuti interventi chirurgici su pazienti affetti da glaucoma e per patologie vitreo-retiniche (distacchi di retina). Una parte cruciale dell'attivita' riguarda il ruolo della Banca degli occhi come centro di riferimento regionale per i trapianti, in seno alla quale vengono analizzate e processate cornee per i trapianti. Lo scorso anno, a questo proposito, sono state esaminate 100 cornee, di cui il 40% risultate idonee al trapianto e, oltre a questo, sono state distribuite membrane amniotiche, prelevate dalla placenta di donatrici viventi al momento del parto, che vengono utilizzate per la cura di patologie della superficie oculare. L'unita' operativa si accinge a fare un salto di qualita' sul piano logistico in virtu' del trasferimento, in tempi brevi, all'edificio L1, appena ristrutturato, dell'attivita' della preospedalizzazione e day-surgery. La nuova sede disporra' di spazi confortevoli per sala d'attesa e accettazione, di ambulatori dotati di strumenti innovativi tra cui spiccano i nuovi microscopi Zeiss di ultima generazione, con Oct integrato, facoemulsificatori e vitrectomi di altissima precisione. Moderni strumenti che saranno utilizzati nelle 3 nuove sale operatorie, allestite all'interno dell'edificio L1, che saranno riservate all'attivita' chirurgica. 

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Maltrattamenti alla compagna, arrestato marocchino 

La Squadra Mobile ha arrestato e condotto in carcere un cittadino marocchino di 31 anni, residente in provincia dell'Aquila, per presunti maltrattamenti alla compagna e per aver violato una precedente misura di obbligo di rimanere di notte in casa nel comune di Prata d'Ansidonia. La segnalazione dei maltrattamenti e' giunta alla Questura grazie all'applicazione YouPol. L'arresto e' stato effettuato in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari dell'Aquila, Mario Cervellino, su richiesta del Sostituto Procuratore Stefano Gallo, quale aggravamento di altra misura coercitiva disposta dall'autorita' giudiziaria, segnatamente l'obbligo di permanere in casa nelle ore notturne.

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Zes. Melilla (Art.1-LeU): Un altro importante risultato frutto del nostro lavoro in Parlamento e col Governo

Il Deputato di Art.1 - LeU Gianni Melilla sull'istituzione della Zona Economica Speciale (Zes): "Il Governo ha reso operativa l'istituzione della Zona Economica Speciale in provincia di Chieti a partire dal porto di Ortona, coinvolgendo la parte più dinamica a livello industriale dell’Abruzzo. Si tratta di una importante opportunità di sviluppo dell’occupazione e delle imprese, che potranno beneficiare di incentivi fiscali e facilitazioni amministrative. Il decreto Mezzogiorno é stato esteso per questo giustamente anche all’Abruzzo.  È un tema su cui ho lavorato in Commissione Bilancio per favorire la sua puntuale e intelligente attuazione in Abruzzo. In particolare, ricordo la questione della contiguità territoriale per coinvolgere anche l’area industriale del Sangro e di Atessa e la dimensione anche interregionale del sistema portuale da comprendere. Una battaglia vinta per la determinazione di rappresentare la particolarità del nostro territorio che non ha grandi porti come Napoli, Palermo, Gioia Tauro, Bari-Brindisi, ma un sistema di porti industriali piccoli come Ortona e Vasto in Abruzzo e Termoli in Molise. La Zes abruzzese è il tipico esempio  in cui un parlamentare che studia le carte può fare gli interessi del territorio in cui è eletto, senza per questo rinunciare alla sua primaria funzione di rappresentante della Nazione. E naturalmente tutto deve svolgersi nella visione lungimirante di una sinergia istituzionale con la Regione e gli Enti Locali". 

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La prima Casa dell’Acqua Pubblica di San Giovanni Teatino

La prima "Casa dell'Acqua Pubblica" di San Giovanni Teatino
Sarà inaugurata lunedì mattina, 5 marzo, alle 11.30 nel parcheggio di Largo Wojtyla. Erogherà acqua gratuitamente per 10 giorni "per avvicinare i cittadini alla nuova iniziativa e conoscere l'impianto"

Sarà inaugurata lunedì mattina, 5 marzo, nell'area parcheggio di Largo Wojtyla, la prima delle quattro "Case dell'Acqua Pubblica" volute dall'amministrazione Marinucci sul territorio comunale.
L'installazione dell'impianto è realizzata dalla ditta Maiba srl di Chieti che ne avrà la gestione e la manutenzione sotto la supervisione del Comune.
L'inaugurazione, alla presenza del Sindaco Luciano Marinucci e del Vicesindaco Giorgio Di Clemente, è prevista per le ore 11.30.
Il costo dell'acqua naturale erogata sarà di 4 centesimi al litro e di 5 centesimi al litro l'acqua gasata.
"Ci sarà un periodo di prova gratuito di 10 giorni - informa la ditta Maiba - per avvicinare i cittadini alla nuova iniziativa e conoscere l'impianto"
“Siamo felici di mettere questa casetta dell’acqua a disposizione della comunità - dichiara il Sindaco Marinucci - perché tutti noi sappiamo quanto sia importante una risorsa come l’acqua. Iniziative come questa contribuiscono a far crescere la qualità della vita che si può avere a San Giovanni Teatino, dove procediamo a passo spedito sulla strada maestra del buon vivere”.
La Casa dell’Acqua Pubblica è un punto di erogazione automatica di acqua, in funzione  H24, collegato direttamente alla rete dell’acquedotto e opportunamente microfiltrata. La concessione delle aree pubbliche avrà durata di nove anni ed il pagamento di un canone di 250 euro l'anno.
"Attingere acqua dalla casa dell'acqua pubblica comporta dei vantaggi, qualitativi e ambientali. - spiega il Vicesindaco Giorgio Di Clemente - È un servizio a chilometro zero: l’acqua arriva direttamente dalla fonte, pura, controllata e monitorata periodicamente dai tecnici. Prendendola direttamente dalla fonte non c’è trasporto su autoarticolati e usando bottiglie di vetro si contribuisce a ridurre l’impatto ambientale legato al quantitativo di plastica da smaltire".
Presto saranno realizzate le altre 3 case dell'acqua pubblica: area parcheggio scuola primaria Dragonara, piazza De Berardinis e Corso Marconi in San Giovanni Teatino Alta)

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L’associazione “Nonno Ascoltami” premia Lino Banfi

È stato l’attore pugliese Lino Banfi l’ospite d’onore della “III Giornata dell’Udito”, celebrata questa mattina a Roma, nella sede del Ministero della Salute.

L’evento, organizzato dall’associazione abruzzese “Nonno Ascoltami!”, in occasione del “World Hearing Day”, indetto ogni 3 marzo dall’Organizzazione mondiale della sanità, ha consegnato a Banfi il premio di “Ambasciatore della prevenzione 2018”, per la sensibilità e la vicinanza ai temi sociali e sanitari, come la prevenzione dell’ipoacusia.

Mi rivolgo ai ragazzi, ma anche alle persone della mia età: l’ipoacusia è un disturbo molto più diffuso di quanto si possa pensare - ha esordito Banfi di fronte a una platea stregata dalla simpatia dell’attore pugliese - Dunque, non abbiate vergogna a parlarne in famiglia, al lavoro, con gli amici. La prevenzione ad oggi rimane l’unica arma efficace per risolvere in maniera tempestiva questo tipo di disturbo. Quando qualche anno fa ho iniziato a non sentire bene, a causa di un trauma dovuto al rumore di armi d fuoco durante le riprese di un film, mi sono accorto di quanto l’udito sia fondamentale per la nostra salute, ma soprattutto per la nostra vita relazionale e sociale. Da subito ho preso consapevolezza del problema e oggi non ho più alcun timore nel mostrare a tutti le piccole protesi acustiche che porto nelle orecchie. Sono invisibili e mi consentono di vivere bene e di lavorare in teatro e in televisione senza alcun problema”.

Dopo la premiazione di Banfi, la giornata è proseguita con gli interventi dei maggiori esperti italiani nel campo dell’udito, oltre 60 medici specialisti provenienti da tutta Italia per prendere parte alle tavole rotonde moderate dal giornalista Luciano Onder.

In primo piano il messaggio dell’OMS, “Ascolta il futuro”, attraverso il quale l’Organizzazione mondiale della sanità pone l’accento sull’aumento previsto del numero di persone con problemi di udito in tutto il mondo e sulle strategie preventive per arginare il fenomeno.

“L’evento “Nonno Ascoltami!”, nato a Pescara otto anni fa, è andato a colmare una lacuna significativa nel mondo della prevenzione uditiva - ha esordito Mauro Menzietti, fondatore e presidente onorario dell’iniziativa - E in tanti anni di sensibilizzazione nelle piazze italiane, abbiamo riscontrato gravissime carenze in tema di conoscenza, consapevolezza e dunque prevenzione dell’ipoacusia a tutte le età: dagli screening neonatali, ai controlli uditivi, fino all’utilizzo della protesi acustiche e all’intervento chirurgico”.

“Per il terzo anno consecutivo “Nonno Ascoltami!” viene ospitata dal Ministero della Salute - ha spiegato il presidente Valentina Faricelli - questo a testimoniare che il messaggio di prevenzione portato avanti dalla nostra associazione sin dal 2010 nelle principali piazze italiane, approda finalmente anche sui tavoli delle istituzioni. Un tassello fondamentale per superare lo stigma della sordità, ancora così diffuso. E’ solo prendendo consapevolezza del problema, infatti, che possiamo prenderci cura della nostra salute a trecentosessanta gradi”.

“Nonno Ascoltami! ha il grande merito di portare sotto i riflettori un problema poco conosciuto e affrontato - è intervenuto Claudio D’Amario, direttore generale della Prevenzione sanitaria, Ministero della Salute - Da nove anni l’associazione abruzzese porta in piazza l’idea di un anziano completamente autosufficiente dal punto di vista uditivo, una conquista personale, familiare e sociale”.

“La sordità coinvolge non solo le persone anziane - ha dichiarato Claudio Donadio Caporale, direttore reparto Otorinolaringoiatria - Ospedale civile “Santo Spirito”, Pescara - ma anche i nostri ragazzi, ogni giorno più esposti a inquinamento acustico e stili di vita potenzialmente pericolosi, come ad esempio, l’abuso di dispositivi per ascoltare la musica. Anche per loro dunque è fondamentale fare diagnosi precoce, perchè solo attraverso la prevenzione si può risolvere il disturbo in maniera efficace”.

A seguire i saluti istituzionali di Marcella Marletta, direttore generale della Direzione dispositivi medici e Servizio farmaceutico - Ministero della Salute e di Serena Battilomo, Direzione generale della Prevenzione sanitaria - Ministero della Salute, che hanno espresso grande sostegno e riconoscenza a “Nonno Ascoltami!” per l’azione di sensibilizzazione che svolge ogni anno nelle piazze di tutta Italia.

L’evento, infatti, quest’anno ha toccato oltre 35 città e 14 regioni italiane, portando in piazza medici e ospedali per i controlli gratuiti dell’udito. Nel 2017 sono state oltre 10mila le persone che hanno eseguito gli screening.

Nel corso della giornata sono stati siglati anche importanti protocolli d’intesa tra l’associazione e alcune delle maggiori società italiane che si occupano di salute e prevenzione, come Federanziani e Città Sane.

L’incontro al ministero è stata soprattutto l’occasione, unica in Italia, di far incontrare oltre 60 tra i maggiori esperti italiani nel campo dell’udito, che si sono confrontati sui principali temi legati ai disturbi uditivi e che tutti insieme hanno firmato e sottoscritto il “Manifesto della prevenzione” - edizione 2018, che sarà poi consegnato ai rappresentanti dell’Oms, nella sede di Ginevra.

Un’ultima curiosità: durante la mattinata, mentre in aula era in corso il meeting, l’equipe medica del dott. Gaetano Paludetti, direttore del Dipartimento di Scienze chirurgiche delle testa e del collo (Policlinico universitario “A. Gemelli”, Roma) ha effettuato oltre 140 controlli gratuiti dell’udito ai dipendenti del Ministero della Salute.

 

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Operazione antidroga della polizia, due arresti a Pescara

Operazione antidroga della Polizia di Stato a Pescara che nelle ultime ore ha arrestato un uomo e una donna, sequestrando eroina, hashish e cocaina. Il primo sequestro e' stato effettuato ieri pomeriggio nel quartiere San Donato a casa di una 29enne che e' stata trovata in possesso di 12,5 grammi di eroina, 15,7 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento dello stupefacente e 70 euro in contanti. In casa era presente anche un assuntore di stupefacenti. La donna, di etnia Rom, aveva allestito un banchetto all'interno dell'abitazione con un contenitore a scomparti che usava sia per suddividere i diversi tipi di stupefacente per custodire gli incassi. Il secondo sequestro e' avvenuto ieri sera nel quartiere Colli, in casa di un 35enne, nella cui abitazione sono stati sequestrati 116 grammi di cocaina in parte suddivisi divisi in dosi, 6,55 grammi di hashish, materiale per il confezionamento dello stupefacente, tra cui due macchinette per il confezionamento sottovuoto, e 1.070 euro in contanti. In casa del giovane e' stato sequestrato anche un barattolo di latta, apparentemente contenente salsa di pomodoro, ma modificato ad arte per creare un doppiofondo in cui era nascosto un bilancino e, soprattutto, un foglio di carta su cui era riportata tutta la "contabilita'" dello spaccio, con nomi e cifre che ora sono al vaglio degli investigatori. Entrambi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

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Teramo, rissa tra giovani italiani e spagnoli

Ci sarebbero stati apprezzamenti pesanti da parte di un gruppo di teramani nei confronti di una studentessa spagnola all'origine della rissa scoppiata l'altra notte presso il locale 'James Joyce' in via Albula, a Coste Sant'Agostino di Teramo e che ha visto affrontarsi un nutrito gruppo di avventori italiani e spagnoli. Quando gli agenti della squadra volante della questura di Teramo sono giunti sul posto, hanno notato alcuni ventenni, maschi e femmine, colpirsi a calci e pugni nel piazzale antistante il locale, nel fuggi fuggi generale degli altri giovani presenti.

Otto giovani sono stati bloccati e accompagnati in questura dove sono stati identificati, cinque dei quali, tre italiani e due spagnoli, hanno dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso dell'ospedale di Teramo per ferite e contusioni giudicate guaribili in una settimana.

Gli otto, quattro teramani e quattro spagnoli, di eta' compresa tra 21 e 27 anni, sono stati denunciati per rissa aggravata. 

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Maltempo, piove sull’Abruzzo

In Abruzzo le nevicate e il gelo dei giorni scorsi, che avevano portato alla chiusura di quasi tutte le scuole dei vari Comuni, per ora sono un ricordo. Oggi sulla regione piove un po' ovunque e le temperature sono al di sopra dello zero. Sia il rialzo termico che le piogge hanno definitivamente sciolto gli accumuli di neve.

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Insegnanti precari vincono la causa in Corte d’Appello

La Corte d'Appello dell'Aquila ha riconosciuto i diritti di tre insegnanti precari rappresentati dal Codacons, disponendo in loro favore un indennizzo per essere stati costretti a lavorare per anni in condizione di precariato e con continui contratti a termine. I docenti si sono rivolti all'associazione dei consumatori aderendo alle azioni collettive per ottenere il risarcimento dei danni subiti per violazione delle normative comunitarie, che vietano il continuo ricorso a contratti a termine e dispongono l'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori per evitare discriminazioni sul fronte delle retribuzioni e dei diritti maturati.

La sezione lavoro della Corte d'Appello dell'Aquila ha riconosciuto le ragioni dei tre insegnanti, attraverso una sentenza in cui si legge: "Si deve dichiarare, in definitiva, il diritto delle parti appellate alla progressione professionale retributiva ed a percepire le differenze stipendiali maturate in ragione dell'anzianita' di servizio. Di conseguenza, il ministero e' tenuto a corrispondere alla parte appellata le differenze stipendiali maturate cumulando tra loro i diversi periodi lavorati, nei limiti della prescrizione estintiva quinquennale, tempestivamente eccepita dall'amministrazione appellante e correttamente rilevata dal primo Giudice. Su tali differenze sono dovuti gli interessi legali e la rivalutazione monetaria dalle singole scadenze al saldo".

 

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