Cronaca

Inchiesta Palazzo Centi, la posizione del Governatore verso l’archiviazione

Si andrebbe verso la richiesta di archiviazione della posizione del presidente della Giunta regionale dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, nell'ambito dell'inchiesta della procura della Repubblica dell'Aquila relativa all'appalto per il restauro di palazzo Centi, sede della presidenza, gravemente danneggiato nel sisma del 6 aprile 2009. Da fonti interne al Tribunale trapela difatti che dal voluminoso carteggio non emergerebbero responsabilita' penali a carico di D'Alfonso e, nelle prossime settimane, la procura aquilana potrebbe presentare istanza di archiviazione al Gip. La maxi inchiesta, arrivata a 11 filoni e oltre 30 indagati, era coordinata dal pubblico ministero Antonietta Picardi, nel settembre 2017 trasferita presso la procura generale della Corte di Cassazione. Il procuratore capo, Michele Renzo, ha affidato i vari filoni ad altri pm. Nel caso di palazzo Centi, il testimone e' stato raccolto dal sostituto Fabio Picuti. Sulla ricostruzione di palazzo Centi gli indagati emersi pubblicamente finora sono 11 tra funzionari regionali, imprenditori e tecnici. Secondo quanto si e' appreso, per alcuni ci sara' la richiesta di rinvio a giudizio. Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono di corruzione, turbativa d'asta, falso ideologico e abuso d'ufficio. Attualmente i lavori sono fermi in attesa del pronunciamento della giustizia amministrativa alla quale ha fatto ricorso l'impresa teramana Cingoli Nicola e Figlio Srl, conosciuta all'Aquila per le numerose commesse nell'ambito della ricostruzione privata. I lavori nei mesi scorsi erano cominciati anche dopo il dissequestro dei documenti da parte della procura.

"Apprendo da fonti di stampa della probabile richiesta di archiviazione, da parte della Procura della Repubblica di L'Aquila, della mia posizione nell'inchiesta su palazzo Centi. Ringrazio la magistratura per l'opera di analisi scrupolosa sulla vicenda". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in merito alla possibile istanza di archiviazione che nelle prossime settimane, la procura aquilana potrebbe presentare al Gip sulla sua posizione nell'ambito dell'inchiesta relativa all'appalto per il restauro del palazzo, sede della presidenza, gravemente danneggiato nel sisma del 6 aprile 2009. "Ad oggi - aggiunge il governatore - ho messo in campo 45 mesi lavorando 16 ore al giorno senza mai cedere ad una visione attendista, anche quando denuncisti isolati hanno scommesso tutte le proprie energie per farmi perdere tempo. Sono sicuro che la stampa fara' la sua parte nel far sapere la notizia, cosi' come e' accaduto quando essa si diffuse un anno fa, arrivando in qualche caso a mettere a repentaglio il delicato lavoro condotto nel cuore del cratere sismico"

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Violenza e vessazioni sulla ex, il Gip di Vasto: ora non potra’ avvicinarla 

Divieto di avvicinamento dai luoghi abitualmente frequentati dalla sua ex ragazza con l'obbligo di mantenersi a una distanza di almeno 500 metri. E' la misura cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Vasto nei confronti di un 45enne di San Salvo, ritenuto responsabile di stalking, maltrattamenti e violenza sessuale. Vittima la sua ex fidanzata, di cui era particolarmente geloso, alla quale aveva reso impossibile la vita attraverso Sms, telefonate, appostamenti sotto casa, inseguimenti e scenate davanti alle persone. Relazione interrotta dopo 3 anni caratterizzati da continue violenze fisiche.

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Guardia di Finanza di Chieti scopre una frode di 60 aziende, 7 milioni non dichiarati 

Oltre 7 milioni di euro di ricavi non dichiarati ed altri 600 mila euro di Iva non dichiarata e non versata sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Chieti nell'ambito di una frode commessa da 60 aziende attive nel settore dei rottami ferrosi. Si tratta di aziende evasori totali, che non hanno presentato le previste dichiarazioni dei redditi ai fini Imposte Dirette, Irap ed Iva, negli anni fra il 2011 ed il 2014. Le indagini sono durate circa un anno e si sono sviluppate mediante l'esecuzione di 8 verifiche e di 52 controlli fiscali, due le persone denunciate per reati tributari. L'indagine e' stata resa difficoltosa dal fatto che molte delle persone impegnate in tali attivita', straniere ma fiscalmente domiciliate in Italia, si sono resi irreperibili e dunque e' stato molto difficile poterle rintracciare e ricostruire le operazioni commerciali e quantificare i volumi d'affari effettivamente realizzati.

L'operazione, condotta dalle Fiamme Gialle del capoluogo teatino e' stata finalizzata ad arginare il fenomeno, poco noto, dell'evasione fiscale nel mondo del recupero dei rottami ferrosi, attuato in assenza delle necessarie autorizzazioni e ''in nero', con la complicita' di persone compiacenti che effettuavano acquisti con pagamenti in contante e privi della documentazione necessaria a garantire il tracciamento dei rifiuti e la prevista tassazione delle attivita' d'impresa. 

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Maltempo tra Lazio e Abruzzo

Maltempo con neve al confine tra Lazio e Abruzzo. I fiocchi sono caduti a Forca d'Acero, localita' a oltre 1500 metri d' altezza che collega la Valcomino con l'Abruzzo. Imbiancata la strada 509 tra il km 16 e il km 9+680, dove Astral (azienda che gestisce le strade regionali del Lazio) ha fatto lavorare spargisale e spazzaneve. Prima neve debole e poi nevischio, in serata, anche sulla A24 Roma-L'Aquila, tra Tagliacozzo e bivio A24/a25 Torano-Pescara, ma senza problemi per la circolazione.

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Arrestato il rapinatore delle parafarmacie, incastrato grazie a WhatsApp e tatuaggi

Incastrato grazie ad un video di sorveglianza diffuso su una chat di WhatsApp in uso ai poliziotti e riconosciuto per i tatuaggi: e' stato arrestato cosi', nel pomeriggio, a Pescara, un 29enne originario della provincia di Caserta e residente a Chieti, G.M., autore di diverse rapine in alcune parafarmacie. L'ultimo colpo risale ad oggi: il giovane ha rapinato un'attivita' del capoluogo adriatico ed e' fuggito con 400 euro.

I fatti sono avvenuti attorno alle 13 in una parafarmacia di piazza Sant'Andrea. Dopo aver minacciato il personale, il 29enne, gia' noto alle forze dell'ordine, si e' fatto consegnare gli incassi e si e' dato alla fuga con il bottino. Lanciato l'allarme, sono partite le ricerche e il rapinatore e' stato individuato in via Tiburtina circa tre ore dopo. L'arresto e' stato possibile grazie alla cooperazione tra Reparto Prevenzione Crimine "Abruzzo", Squadra Volanti e Squadra Mobile. L'equipaggio intervenuto sul luogo della rapina ha diffuso il video immortalato dalle telecamere di sorveglianza della parafarmacia tramite una chat di WhatsApp in uso ai poliziotti impegnati nel controllo del territorio. Grazie alle immagini il rapinatore e' stato rintracciato. Determinanti, per accertare che si trattasse di lui, anche i tatuaggi a forma di stella che ha sulle braccia. Il 29enne ha poi confessato di aver commesso altre tre rapine: due i colpi messi a segno in una parafarmacia di via Venezia, a Pescara, il 13 ed il 19 febbraio scorsi, una in un'attivita' commerciale di Chieti, sempre il 19 febbraio. 

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Andrea Bocelli testimone nel processo per la truffa sui resort di lusso

Il cantante Andrea Bocelli e' stato citato come testimone dell'accusa nel processo a carico di quattro imprenditori originari delle province di Varese, Massa Carrara e Pescara, accusati di aver raggirato un centinaio di persone persuadendole ad investire nella costruzione del resort di lusso 'Puerto Azul' in Belize. La truffa fu scoperta in una maxi-indagine della Guardia di Finanza di Varese, coordinata dal pm Luigi Furno, nel gennaio dello scorso anno. Il tenore italiano, ignaro del comportamento illecito in atto e gia' a disposizione degli inquirenti durante le indagini, era stato ingaggiato dagli indagati per presenziare insieme ad altri artisti, tra cui John Travolta, ad eventi organizzati tra Roma e la Costa Azzurra dagli imprenditori che, sempre stando alle risultanze investigative, servendosi di una fitta rete di collaboratori avrebbero convinto gli investitori a versare quote mai inferiori a centomila euro, per un totale di 20 milioni di euro, nel fittizio progetto immobiliare. Questa mattina in Tribunale a Busto Arsizio, a seguito del decreto per il giudizio immediato degli indagati emesso dal Gup, ottanta persone si sono costituite parte civile al processo. Tra queste alcuni istituti bancari utilizzati dai collaboratori degli indagati per proporre l'investimento nel resort.

"Le parti civili hanno citato le stesse banche quali responsabili civili", ha spiegato l'avvocato Gianluca Fontana, che rappresenta alcuni investitori. In merito alle eccezioni per competenza territoriale presentate dalla difesa, cosi' come per quelle relative all'impossibilita' di chiedere un processo secondo riti alternativi, il Tribunale di Busto Arsizio si pronuncera' a fine marzo.

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Botte e ingiurie alla moglie, ora non potra’ piu’ avvicinarla

Ingiuriata e percossa per mesi dal marito, anche davanti ai due figli di 8 e 4 anni, finche', nella serata di ieri, agenti del commissariato di Atri hanno dato esecuzione ad una ordinanza di divieto di avvicinamento emessa dall'autorita' giudiziaria di Teramo nei confronti di un 29enne albanese. L'attivita' investigativa ha condotto a raccogliere elementi univoci sul comportamento violento dell'uomo, arrivato persino a pedinare la moglie sul posto di lavoro. Il Gip presso il Tribunale di Teramo, ha emesso ieri il provvedimento di divieto di avvicinamento ad una distanza inferiore ai 500 metri dalla donna: dunque, dall'abitazione, dai luoghi di lavoro e di svago della stessa, nonche' da qualunque altro luogo in cui la donna sia presente, con la prescrizione per l'indagato di non comunicare attraverso qualsiasi mezzo con la medesima, salvo che per definire modalita' di incontro dei figli minorenni. 

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Stalking, divieto di avvicinamento per un 64enne

La Squadra Mobile, sezione reati contro la persona, della Questura dell'Aquila ha notificato ad un 64enne originario della provincia di Catania e residente da anni a L'Aquila, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla compagna. La misura cautelare e' stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, Guendalina Buccella, su richiesta del Sostituto Procuratore Stefano Gallo.

Il provvedimento si e' reso necessario in quanto nel corso delle indagini condotte dalla Squadra Mobile diretta dal dirigente Tommaso Niglio, sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico dell'uomo accusato del reato di stalking nei confronti della compagna, una 45enne di nazionalita' polacca.

In particolare, sarebbero emerse quotidiane molestie, patite dalla donna negli ultimi 18 mesi, ad opera dell'uomo, che le hanno cagionato un gravissimo stato d'ansia. Inoltre, la donna in un'occasione sarebbe stata vittima di un grave episodio di violenza fisica.

L'uomo, nella circostanza, e' stato anche indagato per violazione degli obblighi di assistenza familiare, in quanto non ha provveduto a versare l'assegno di mantenimento della figlia minore di 5 anni. 

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Montesilvano, verifica sulle insegne abusive

Regolarizzare l’impiantistica pubblicitaria di esercizio e permanente di Montesilvano, provvedendo alla rimozione di quelli non autorizzati. E’ questa l’azione messa in atto dalla Polizia Locale di Montesilvano in sinergia con l’Ufficio Impianti Pubblicitari comunale. «Nell’ultimo mese  -  dichiara l’assessore ai Servizi, Paolo Cilli - abbiamo impresso una accelerazione nell’attività di verifica e rimozione di tutti quei cartelloni pubblicitari privi di titolo abilitativo. L’operazione ha riguardato circa 230 impianti. Di questi per un centinaio è stata accertata la mancanza di autorizzazioni o il non rispetto delle norme previste nel Codice della Strada. Da circa due settimane la Polizia Locale in collaborazione con una ditta incaricata dal Comune sta provvedendo alla loro rimozione. Altri cento, circa, sono invece attualmente sotto verifica. Si tratta di un’attività molto importante che mira a ripristinare il decoro urbano, ma anche a ristabilire l’ordine e una regolamentazione in questo ambito che per lunghi anni è stato completamente ignorato. Molti di questi impianti infatti sono stati installati tantissimi anni fa, senza mai ottenere autorizzazioni, oppure sono riconducibili ad attività oggi inesistenti. L’auspicio è che i titolari degli impianti attualmente sotto verifica provvedano autonomamente a rimuovere gli impianti irregolari per non incorrere in sanzioni. Gli oneri sostenuti dal Comune per l’attività di rimozione, demolizione e smaltimento saranno a carico dei titolari. Nel settore degli impianti pubblicitari  -  dice ancora Paolo Cilli – non vi sono state regole chiare.  Questa Amministrazione sta applicando quanto previsto dal piano generale degli impianti pubblicitari, approvato nel 2010 ma al quale non è mai stato dato seguito».

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Loreto Aprutino, giovane morsa al viso dal suo cane

Una 26enne di Loreto Aprutino e' stata aggredita dal cane di famiglia, un Rottweiler, ed e' finita in ospedale a Pescara. L'episodio e' avvenuto nel tardo pomeriggio in un'abitazione di campagna, in contrada Cupello. In base alle prime informazioni, la ragazza sarebbe stata morsa al volto. I familiari della 26enne l'hanno subito caricata in auto e sono andati incontro all'ambulanza del 118, che poi ha trasportato la giovane in pronto soccorso per le cure e gli accertamenti del caso.

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