Cronaca

Controlli e sanzioni nelle aziende del Fucino

La sospensione dell'attività imprenditoriale e una sanzione amministrativa di tremila euro sono state applicate a tre aziende marsicane operanti nella piana del Fucino in seguito a controlli sul lavoro eseguiti dai carabinieri del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro dell'Aquila e della Compagnia di Avezzano. Nell'ambito dei controlli, coordinati dall'Ispettorato Interregionale del Lavoro di Roma, sono risultati irregolari tre lavoratori su 60. Nello specifico si tratta di lavoratori operanti in un'azienda agricola di Avezzano sospesa e sanzionata e di altri lavoratori operanti in altre due aziende, una di Luco dei Marsi e l'altra di Celano sanzionate entrambe per lavoro irregolare. 

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Furti di biciclette a Pescara, sgominata una banda di minorenni

Minorenni specializzati nel furto di biciclette sono stati bloccati a Pescara dai carabinieri che hanno denunciato tre 15enni stranieri per tentato furto aggravato in concorso; riaffidati alle famiglie due 14enni italiani, non imputabili, mentre sono in corso accertamenti sulla posizione di altri due 15enni italiani. Intorno alle 4 della scorsa notte durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati, una pattuglia, nel transitare in via Gabriele D'Annunzio, ha sorpreso un ragazzo che, con una tronchese in mano, stava per tagliare il cavo di sicurezza di una bici parcheggiata. Alla vista dei militari altri due ragazzi, che fungevano da 'palo', hanno iniziato ad urlare mettendo in allarme il complice. I tre, dopo una breve fuga, sono stati bloccati insieme ad altri quattro minori, anch'essi a bordo di biciclette. Alla vista della pattuglia il gruppetto ha provato nuovamente a fuggire, con i militari che sono riusciti, dopo un breve inseguimento a piedi, a bloccarli tutti.

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Controlli a Chieti, espulsi 5 nigeriani irregolari 

Cinque decreti di espulsione nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani: si è conclusa così un'operazione di controllo sul territorio effettuata dalla Polizia Municipale di Chieti per verificare l'effettiva residenza di stranieri in alcuni immobili nel centro storico del capoluogo. Gli agenti della Polizia Locale hanno controllato appartamenti di via dei Tintori, via Mater Domini, Porta Pescara e via Don Minzoni. Il proprietario di un immobile è stato sanzionato perché il comodato gratuito con cui aveva ceduto l'appartamento era scaduto. Nell'ambito dei controlli, gli agenti hanno trovato anche marijuana per uso personale. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni, mentre la Polizia Municipale sta verificando la posizione dei proprietari degli appartamenti. 

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Pescara, sequestrati giocattoli per 5 milioni di euro

I finanzieri del comando provinciale di Pescara hanno portato a termine un’articolata operazione di servizio, svolta nel settore della sicurezza dei prodotti e del contrasto alla contraffazione, con il sequestro di prodotti illeciti per un totale di 1.250.000 articoli, per circa 5 milioni di euro. Si tratta di giocattoli. Sono state segnalate 13 persone.

Sono state concluse le attivita' di indagine nell'ambito dell'operazione denominata "FUNNY GUMMY", svolte nel settore del contrasto al commercio illegale di materiale contraffatto e per la tutela della salute del consumatore. Le attivita', iniziate nel mese di maggio 2018, hanno trovato innesco in occasione di un controllo presso un esercizio commerciale, di proprieta' di un cittadino cinese dimorante nel pescarese, durante il quale sono stati sequestrati circa 450 articoli in violazione della normativa sulla sicurezza dei prodotti, prevista dal c.d. "Codice del Consumo" (D.L.vo n. 206/2005), per l'assenza della certificazione di conformita' agli standard di sicurezza e delle indicazioni necessarie alla commercializzazione dei prodotti sul territorio italiano. In tale occasione, tra i numerosi articoli illegali rinvenuti (giocattoli gommosi, macchinine, aeroplanini e giochi componibili), venivano sequestrati anche giocattoli denominati "Funny Gummy", consistenti in una pasta argillosa colorata modellabile, su cui non era presente alcuna indicazione in italiano, ed, in particolare, non vi erano quelle relative alla composizione chimica, alle avvertenze nell'utilizzo ed al luogo di provenienza e fabbricazione, rendendo, quindi, i prodotti potenzialmente pericolosi per il consumatore finale. La pasta modellabile, di grande utilizzo tra i bambini di eta' compresa tra i 5 ed i 13 anni, risultava non compatta e, quindi, era difficile da modellare e produceva molti residui di dimensioni ridotte, facilmente ingeribili dai bambini piu' piccoli. Nella stessa occasione, venivano sottoposti a sequestro diverse confezioni del c.d. "Slime" (letteralmente melma o bava), sostanza gelatinosa formata principalmente da gomma di guar (gomma di origine vegetale che serve a non far addensare o solidificare i composti chimici), che viene resa piu' o meno liquida con l'aggiunta di prodotti chimici. 

Da questo primo controllo è scaturita l'indagine da parte dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria che ha portato ad individuare diversi punti di distribuzione dei giochi pericolosi in vari depositi di Abruzzo, Campania, Lazio e Puglia con il sequestro anche di altri giochi considerati pericolosi, e importati dalla Repubblica Popolare Cinese, alcuni riproduzione di giochi di note aziende italiane che producono giocattoli. Gli interventi operativi sono stati portati a termine a Pescara, Napoli, Roma, Poggiomarino, Modugno e Alba Adriatica. 

 

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Le specialità dell’enogastronomia della Costa dei trabocchi in vetrina a Fossacesia marina

Ha aperto ufficialmente i battenti sul Lungomare Sud di Fossacesia Marina, la prima edizione del 'Mercato della Costa dei Trabocchi', rassegna dei prodotti dell'enogastronomia abruzzese, che si protrarrà fino al prossimo 26 agosto. Presenti all’inaugurazione i Sindaci di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, di Rocca San Giovanni, Gianni Di Rito, di Torino di Sangro, Nino Di Fonso. Assente il primo cittadino di San Vito Chietino, perché impegnato in un'altra manifestazione. Ancora una volta i quattro comuni del pittoresco litorale della provincia di Chieti si sono ritrovati insieme per promuovere, oltre al turismo, un altro settore, quello appunto dell'enogastronomia, che con le sue eccellenze cerca vetrine per farsi conoscere e apprezzare oltre i confini regionali.

“E’ una iniziativa sperimentale, ma sono convinto che sarà apprezzata dai turisti, che in questo modo potranno conoscere quelle che sono le peculiarità del territorio. Questo è l’obiettivo che, insieme agli altri Sindaci che hanno appoggiato la nostra idea, ci siamo prefissi - ha dichiarato il primo cittadino di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio -. Abbiamo tante ricchezze da far conoscere e questa è un’occasione importante per tutto il territorio”. "Siamo soddisfatti della risposta dei produttori del territorio a cui va il mio ringraziamento di cuore per lo spirito con cui hanno promosso e partecipato alla prima edizione del Mercato della Costa dei Trabocchi - ha affermato il consigliere comunale di Fossacesia, Lorenzo Santomero, che ha la delega alle Politiche per l’Agricoltura ed alla Città d’Identità (Città del Vino e Città dell’olio) -. Il nome scelto, suggeritoci da un giovane agricoltore di Fossacesia, tra l’altro non è casuale poiché vuole rappresentare proprio la volontà delle Amministrazioni di mettere da parte i campalinismi che spesso sono stati ostacolo alla crescita e lavorare insieme per il nostro litorale coinvolgendo tutti i comuni del comprensorio. Un ringraziamento va all'Ufficio Tecnico ed alla Segreteria Generale del Comune di Fossacesia per l'ottimo lavoro svolto, tra l'altro in poco tempo. Soprattutto ringrazio il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio con il quale ho lavorato in questi mesi per riuscire a realizzare questa iniziativa, tutta l’Amministrazione di Fossacesia e i centri della Costa dei Trabocchi che hanno si sono adoperati nella divulgazione e promozione dell'iniziativa".

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Attentati a parchi eolici irpini, 5 arresti in tre regioni

Cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite dai carabinieri della Compagnia di Sant'Angelo dei Lombardi nei confronti dei presunti responsabili di attentati a fini estorsivi ad impianti eolici della provincia di Avellino. Si tratta di persone residenti a Scampitella, Orta Nova e Pescara: sarebbero i responsabili degli attentati messi a segno nel maggio del 2017 ai parchi eolici irpini di Bisaccia e Lacedonia. Due episodi filmati dalle telecamere poste dai carabinieri nelle quali i cinque vengono ripresi mentre danneggiano un trasformatore, inserendo nel meccanismo una catena di ferro, e mentre cospargono di liquido infiammabile una pala eolica prima di darle fuoco. Dopo gli attentati, il gruppo avrebbe avanzato richieste estorsive ai gestori degli impianti, minacciando in caso contrario altri attentati. Le indagini, coordinate dalla Procura di Avellino, oltre alle telecamere si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, appostamenti e monitoraggio del territorio. Le ordinanze sono state firmate dal Gip del Tribunale di Avellino con le accuse di concorso in tentata estorsione aggravata e danneggiamento

 

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Operaio morto folgorato, tre indagati

Ci sono tre indagati per la morte dell'operaio di 45anni, originario di Rosciano, folgorato venerdi' scorso a San Valentino mentre stava lavorando con i colleghi in contrada Basilico per la realizzazione di un patio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dal maggiore Antonio Di Cristofaro, l'operaio e' morto folgorato all'istante mentre stava lavando una betoniera di proprieta' della societa' di costruzioni. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati dai carabinieri della compagnia di Popoli al proprietario della casa in ristrutturazione, al titolare della ditta edile che stava eseguendo i lavori e al proprietario dell'azienda che ha fornito il calcestruzzo. Il reato ipotizzato dal pubblico ministero, Rosangela Di Stefano, e' omicidio colposo. Oggi a Pescara e' prevista l'autopsia.

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Università d’Annunzio, accolta dal Cda la proposta del rettore sul cambio di nome

Il Consiglio di amministrazione dell'Università "Gabriele d'Annunzio" ha accolto la proposta del rettore Sergio Caputi di integrare la denominazione dell'ateneo identificandola come "Università degli studi dell'Adriatico 'Gabriele d'Annunzio' di Chieti-Pescara". L'esecutività della decisione, però, è stata rinviata dallo stesso rettore a un momento successivo all'incontro che, per cortesia istituzionale, terrà con le forze politiche locali. Un rinvio, si legge in una nota dell'ateneo, deciso da Caputi "in piena autonomia". 

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Fatture false per 190 milioni di euro, 73 denunciati

La compagnia di Chieti della Guardia di Finanza ha denunciato 73 persone per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e contributiva nell'ambito dell'operazione 'Spectral Kingdom' svolta all'inizio sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Chieti e successivamente delle Procure di Napoli e Cassino. Scoperte fatture false per 190 milioni di euro, 36 le società coinvolte. 

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Residenze fittizie per la cittadinanza, 400 persone nel mirino della Procura di Teramo

Maxi inchiesta sulle residenze fittizie nel Teramano che ha portato a dieci ordinanze cautelari di divieto di dimora in provincia di Teramo. A eseguirle sono state eseguite dalla Squadra Mobile nei confronti dei titolari di agenzie di intermediazione e 12 richieste di misure interdittive per vigili e ufficiali di stato civile, sulle quali adesso dovrà esprimersi il gip dopo l'interrogatorio: è il bilancio dell'operazione "Cidadania", parola che in portoghese vuol dire cittadinanza. L'indagine riguarda un giro di residenze fittizie finalizzate a far ottenere la cittadinanza italiana a brasiliani. I 22 indagati sono accusati di concorso in abuso d'ufficio. Ad illustrare i dettagli dell'operazione, coordinata dal pm Stefano Giovagnoni, è stato il Procuratore Antonio Guerriero che ha sottolineato come l'inchiesta abbia riguardato i Comuni di Pineto, Roseto, Notaresco e Castellalto, ma che le indagini siano ancora in corso per verificare ulteriori eventuali ramificazioni. A far scattare l'inchiesta, circa due anni fa, l'altissimo numero di richieste di passaporto italiano presentate in Questura da cittadini brasiliani che avevano ottenuto la cittadinanza nei quattro comuni. Indagini che fin dalle prime battute avevano permesso di accertare come in almeno 72 pratiche di rilascio di cittadinanza, richieste tra il 2015 e il 2016 presso il Comune di Notaresco e promosse da diverse agenzie di intermediazione, l'ufficiale di stato civile, al fine di accelerare la procedura di riconoscimento, aveva attestato falsamente che la richiesta di cittadinanza era stata presentata quando i brasiliani interessati erano già in Italia, mentre in realtà così non era. Inoltre, in molte delle pratiche esaminate, secondo gli inquirenti, lo stesso responsabile del Comune aveva attestato falsamente, nell'atto di concessione della cittadinanza, che si erano verificate tutte le condizioni necessarie, mentre in realtà non era ancora stata effettuata la verifica della residenza abituale dello straniero sul territorio comunale. Un'indagine che ben presto si è allargata anche ad altre realtà e che ha permesso di accertare come gli stessi controlli effettuati dai vigili urbani, in molti casi, si erano limitati ad un solo sopralluogo presso l'abitazione. Abitazione dove in precedenza avevano dichiarato la residenza abituale altri brasiliani.

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