Cronaca

Pescara, finisce in ospedale dopo una lite per la viabilità

Un 47enne di Pescara e' stato ricoverato in ospedale per le lesioni riportate dopo essere stato colpito con un oggetto acuminato da un'altra persona, in seguito ad un diverbio nato probabilmente per questioni di viabilita'. L'episodio e' avvenuto  davanti all'ospedale vecchio, in via Paolini. L'uomo, gia' noto alle forze dell'ordine, e' ricoverato nel reparto di Chirurgia toracica, con una prognosi di 30 giorni. Secondo una prima ricostruzione, il 47enne avrebbe iniziato a discutere con un uomo alla guida di un'automobile per questioni di viabilita'. Sarebbe quindi nata una vera e propria colluttazione, al culmine della quale l'automobilista avrebbe colpito al fianco l'altra persona con un oggetto appuntito, per poi andare via.

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Cinghiale nel giardino di una villetta a Vasto 

Una famiglia di Vasto, residente in via del Porto, e' chiusa da ore in casa per la presenza nel giardino della loro villetta di un grosso cinghiale. E' stato chiesto l'intervento dei Carabinieri Forestali della locale stazione che hanno provveduto ad allertare la Provincia di Chieti che sta inviando un addetto e un selecontrollore. Molto probabilmente l'ungulato verra' abbattuto. 

 

immagine di repertorio

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Minacce di morte alla ex, arrestato un animatore turistico in Abruzzo

Un animatore turistico, di 25 anni e' stato posto agli arresti domiciliari, con l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico, in esecuzione di una misura emessa dal Gip del Tribunale di Pordenone, perche' accusato del reato di stalking nei confronti dell'ex fidanzata, una donna di 36 anni, del Pordenonese. I carabinieri della Compagnia di Sacile hanno localizzato l'uomo a Ovindoli dove stava svolgendo la professione di animatore turistico in un hotel.

Lo stalker non aveva accettato la fine della relazione e aveva iniziato a minacciare di morte l'ex compagna e i figli di lei avuti da una precedente relazione. Gli atti persecutori sono iniziati due anni fa quando l'allora fidanzata ha trovato il coraggio di rivolgersi a una associazione, "Voce donna", di Pordenone, denunciando sopraffazioni e vessazioni nel periodo della convivenza con l'uomo, che hanno configurato il reato di maltrattamenti in famiglia. 

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Torino di Sangro, rapina all’ufficio postale

Rapina a mano armata stamani nell'ufficio postale di Torino di Sangro. Il rapinatore ha minacciato la direttrice con la pistola costringendola ad aprire la cassaforte. La stessa direttrice ha fatto contestualmente scattare l'allarme interno e, poco dopo, sul posto sono giunti i Carabinieri che hanno esploso colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio. Il rapinatore e' fuggito dall'ufficio postale con 20 mila euro e ha raggiunto un complice che l'attendeva in macchina ma, nella concitazione della fuga, i due malviventi hanno abbandonato la refurtiva, recuperata. 

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Pedaggi A24-A25, proposto uno sconto del 20% per gli utenti

A Roma, oggi, un incontro tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Regioni Abruzzo e Lazio convocato per individuare un primo rapido intervento volto a ridurre l'incremento di circa il 13% del pedaggio di A24 e A25 deciso da parte dalla Societa' Strada dei Parchi, che gestisce le due autostrade, e in vigore dal primo gennaio scorso. La prima soluzione individuata e' stata quella di un finanziamento diretto delle due Regioni, Abruzzo e Lazio, per finanziare l'applicazione dello sconto del 20% in favore degli utenti dell'infrastruttura. Dopo questo primo provvedimento, si e' appreso, continuera' il confronto fra il Governo, i Ministeri dei Trasporti e delle Finanze e il concessionario, per la definizione di un nuovo piano economico e finanziario. L'eventuale intesa da raggiungere, per la quale la Regione Abruzzo sta lavorando, e' quella di determinare l'abbattimento quasi totale dell'incremento subito dai cittadini e dalle imprese, ritenuto insostenibile anche da parte delle Regioni

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Vasto, coppia denunciata per una truffa da 40mila euro agli anziani

Una coppia e' stata denunciata con l'accusa di circonvenzione di incapace in concorso dai carabinieri della stazione di Vasto per aver cercato di incassare 40 mila euro in assegni ai danni di un anziano il quale aveva consegnato loro 8 assegni da 5 mila euro. I conseguenti accertamenti hanno permesso di verificare come l'anziano aveva consegnato la somma alla coppia che aveva sottoscritto una scrittura privata illegittima con promessa di restituzione del danaro.Sono stati i funzionari dell'istituto di credito, dove i due si erano presentati per cambiare gli assegni, a chiedere l'intervento dei carabinieri insospettiti dall'operazione in quanto molto probabilmente corrisposti da un correntista anziano dopo una serie di potenziali raggiri.

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Gestione del Palacus 1 a Chieti, multa 500 di euro all’ex Dg dell’Università

Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti Valentina Ribaudo ha condannato a 500 euro di multa l'ex direttore generale dell'Universita' d'Annunzio, Filippo Del Vecchio: doveva rispondere di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e diffamazione. Il pubblico ministero Roberta Capanna aveva chiesto la condanna e 600 euro per l'esercizio arbitrario e a 500 per la diffamazione, imputazioni che il giudice ha unificato.

La vicenda e' nata intorno alla gestione del Palacus 1, un impianto sportivo che e' di proprieta' dell'Ateneo. Del Vecchio e' stato condannato inoltre, in solido con il responsabile civile, cioe' l'Universita', a risarcire i danni in separato giudizio alle parti civili, ovvero il Cus Chieti e il suo presidente Mario Di Marco, rappresentati dall'avv. Luigi Di Alberti mentre l'Universita' era rappresentata dall'avvocato Antonio D'Antonio. Del Vecchio, che era in aula assistito dall'avvocato Stefano Rossi, ricorrera' in appello.

Secondo l'accusa, l'ex direttore generale, al fine di riprendere la diretta gestione e comunque il diretto utilizzo del Palacus 1, che si trova in via dei Vestini accanto al campus universitario di Chieti, e che, all'epoca dei fatti, veniva gestito dal Cus in virtu' di pregresse convenzioni, pur potendo ricorrere al giudice, si faceva ragione da se', facendo apporre catene e lucchetti alle porte antincendio, antipanico e alle uscite di sicurezza dell'impianto sportivo e successivamente facendo sostituire le serrature delle principali porte d'accesso. 

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Chieti, chiuso l’incidente probatorio per l’ex allenatore

Si e' concluso dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Chieti, Isabella Maria Allieri l'incidente probatorio, iniziato il 13 giugno dello scorso anno e caratterizzato da una serie di udienze, disposto per verificare le affermazioni degli otto bambini di eta' compresa fra 8 e 13 anni, dei quali il loro ex allenatore di baseball avrebbe abusato in diverse circostanze e luoghi.

L'uomo, 52 anni, e' in carcere dal 22 marzo dello scorso anno. Per una delle piccole vittime la violenza sessuale e' stata confermata da un certificato medico dopo una visita in ospedale.

Stando alla perizia redatta dalla psicologa incaricata dal giudice, Gloria Colabufalo, le piccole vittime sono credibili clinicamente, cioe' attendibili, ed hanno la capacita' di testimoniare. Sempre dalla perizia, secondo quanto si e' appreso, emerge che anche un altro bambino, non ricompreso fra le vittime, avrebbe subito abusi da parte dell'uomo. Dopo la fase dell'incidente probatorio, e' stata disposta la trasmissione degli atti alla Procura: tocchera' al sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giuseppe Falasca chiudere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio dell'uomo. 

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Doppio incarico per il rettore, la Procura chiede il rinvio a giudizio

La Procura di Teramo chiede il rinvio a giudizio del rettore dell'universita' teramana Luciano D'Amico al quale il pm Davide Rosati contesta l'indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e il peculato. Riguardo al primo reato, il rettore deve rispondere di 57mila euro che avrebbe percepito indebitamente tra agosto 2014 e febbraio 2017: secondo l'accusa, avendo assunto l'incarico di presidente del cda dell'Arpa Spa e poi di Tua Spa avrebbe smesso, di fatto, di svolgere l'attivita' di docente a tempo pieno, requisito che la legge prevede come necessario per poter ricoprire la carica di rettore. Quanto al peculato, questo e' contestato in relazione alla consegna di dieci tablet. Nell'ambito della stessa inchiesta, chiesto dalla Procura il rinvio a giudizio anche per il professor Mauro Mattioli - accusato di peculato per aver percepito un'indennita' che non gli sarebbe spettata - e per il preside di Scienze della Comunicazione, Stefano Traini, accusato di abuso d'ufficio in relazione al nulla osta al doppio incarico per D'Amico. 

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Appalti Giulianova, tutti a processo nell’inchiesta Castrum bis

Finiscono tutti a processo nell'inchiesta bis sugli appalti a Giulianova. Al termine dell'udienza preliminare relativa al fascicolo stralcio di Castrum, il gup Mauro Pacifico, ha rinviato a giudizio 7 persone con accuse che a vario titolo, e in base alle diverse posizioni, vanno dalla corruzione all'abuso d'ufficio fino alla falsita' ideologica e alla concussione. Al centro dell'inchiesta, ancora una volta la dirigente del Comune di Giulianova M.A.M., alla quale i pm Luca Sciarretta e Andrea De Feis contestano, tra le altre cose, l'abuso d'ufficio per aver escluso una societa' "dall'elenco delle ditte invitate a partecipare alla procedura negoziata" indetta per la "fornitura e posa del manto in erba sintetica necessarie per il completamento della piu' generale ristrutturazione del campo sportivo 'Orsini', cosiddetto Castrum". Ditta che la M.A.M, secondo l'accusa, avrebbe escluso dalla procedura per "ritorsione" in quanto la stessa impresa si era aggiudicata un appalto di circa 700mila euro per la costruzione di un capannone industriale a Castellalto. Nel fascicolo che vedra' i 7 imputati comparire a maggio davanti al collegio anche la lottizzazione delle Palme.

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