Cronaca

Teramo, rimborsati 474 automobilisti per le multe irregolari

A oltre due anni e mezzo dall'inconveniente tecnico che ai varchi della zona a traffico limitato in centro storico provoco' centinaia di multe, il Comune di Teramo riconosce l'indennizzo a 474 automobilisti: la giunta municipale ha approvato oggi la delibera con cui viene sancito il pagamento dell'indennizzo per il malfunzionamento del sistema di rilevazione degli ingressi, il cui onere e' a carico della societa' Project Automation Spa, fornitrice dell'impianto e della relativa manutenzione, che sborsera' per questo 35mila euro. Nel marzo e aprile del 2015 l'impianto di rilevazione ando' in tilt, registrando come irregolari 1.200 passaggi ai varchi nonostante fosse accesa la scritta 'non attivo'. Delle relative contravvenzioni, 474 furono pagate dai presunti trasgressori, nonostante non fosse dovuto, come confermo' successivamente l'analisi dei dati della stessa societa' appaltatrice del servizio. Questa ammise che la configurazione originariamente impostata si era alterata per i continui blackout sulla rete di telecomunicazione. L'erogazione degli indennizzi pero' e' subordinata all'approvazione del bilancio di previsione e dunque non sara' possibile prima del mese di gennaio.

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False vendite on line, un arresto a Pescara

Vendeva online merce a prezzi stracciati, fra cui motori per motoscafi, cerchi in lega per autovetture sportive, smartphone e videogiochi, da lui pero' non posseduti, approfittando della buona fede dei compratori, e arrivando ad incassare fino ad oltre 30mila euro in un mese. Protagonista un 32enne pescarese, arrestato dagli investigatori in ottemperanza all'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale del Riesame di L'Aquila, con l'accusa di truffa on-line. Le modalita' della truffa del giovane erano collaudate: adescato il malcapitato acquirente, attirato dal vantaggioso affare, il truffatore si faceva accreditare il compenso pattuito tramite ricariche su carte prepagate postepay, senza poi concretizzare la vendita. Le indagini hanno portato alla luce anche un altro artifizio utilizzato dal truffatore che, per cercare di sfuggire agli investigatori, si serviva di carte postepay intestate a persone sempre diverse, soggetti compiacenti, che dietro compenso in denaro richiedevano carte a proprio nome per poi, di fatto, consegnarle al truffatore

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In trasferta da Napoli per rubare 35 computer al liceo scientifico di Lanciano

 In trasferta da Napoli per rubare 35 computer al liceo scientifico di Lanciano, un furto avvenuto la notte del 25 maggio scorso. Si tratta di un romeno ora arrestato. Si cercano altri complici. Nell'occasione il liceo Galilei era stato anche devastato dalla banda con danni per oltre 10 mila euro dopo aver danneggiato suppellettili, consumato bevande e lasciate scritte sui muri per festeggiare l'impresa. Il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari e' stato disposto dal gip Massimo Canosa nei confronti di Ioan Pandele, di 25 anni, su richiesta del procuratore Mirvana Di Serio. 

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La banca non manda gli estratti conto, condannata a Lanciano

Una banca di Lanciano si e' rifiuta di consegnare gli estratti conto a un imprenditore correntista oltre il decennio dalla domanda giudiziale e il tribunale civile Frentano l'ha condannata al risarcimento complessivo di 81 mila euro per illegittimi interessi anatocistici e, soprattutto, per l'azzeramento dello scoperto di conto non provato dalla stessa banca. Per Sos Utenti, che ha patrocinato il piccolo imprenditore, le due sentenze hanno reso giustizia riconoscendo l'azzeramento di tutti gli interessi anatocistici dal 1985 al 2010, poiche' la Banca non aveva fatto sottoscrivere allo stesso correntista la clausola di pari periodicita' della capitalizzazione trimestrale degli interessi dal 2000 in poi, a seguito della entrata in vigore della Delibera del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio, del 9 febbraio 2000, inoltre l'azzeramento del primo saldo debitore per il correntista pari 62 mila euro, esposto all'aprile 2002, perche' la Banca si e' rifiutata di fornire al medesimo correntista gli estratti conti relativi agli anni precedenti a partire dal 1985". Sos Utenti ha effettuato la complessa ed articolata difesa tecnico-legale con l'avvocato Andrea Florindi e il perito Gennaro Baccile, entrambi del Laboratorio Giurimetrico.

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Estorcono soldi per una partita di droga non pagata, arrestati

Sono stati arrestati in flagranza di reato mentre ritiravano il denaro estorto alla loro vittima, dopo averla minacciata a causa del mancato pagamento di una partita di cocaina. Si tratta di due albanesi di 20 e 25 anni che vivono a Giulianova, sorpresi sul lungomare di Roseto degli Abruzzi. All'interno della loro auto e' stata trovata una mazza ferrata di 60 centimetri. Le indagini erano partite dall'incendio di un'auto, avvenuto a Giulianova, che sembrava accidentale, ma invece era uno dei passaggi dell'estorsione messa in atto da un gruppo di albanesi della zona nei confronti del loro debitore.

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Potabilizzatore della Ruzzo Reti torna in servizio

 I parametri di qualita' dell'acqua trattata dal potabilizzatore di Montorio al Vomano sono tornati nella norma e dunque l'impianto puo' tornare in attivita'. Lo ha reso noto la Ruzzo Reti, con la situazione che piano piano torna alla normalita' nella zona della pianura del Vomano. Le nuove verifiche hanno evidenziato un ripristino dei livelli di qualita' idrica - fino a ieri non in linea con gli standard imposti dalla normativa a causa del perdurare degli effetti delle eccezionali precipitazioni della scorsa settimana - e hanno permesso ai tecnici della Ruzzo, in anticipo rispetto al previsto, di reimmettere in rete i quantitativi necessari a far tornare progressivamente alla normalita' il servizio.

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Terremoto, sequestrata casa a L’Aquila per contributi non spettanti

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza L’Aquila hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro di oltre 75 mila euro, emesso dal GIP presso il locale Tribunale nei confronti di un soggetto beneficiario di contributi per l’autonoma sistemazione e per la ricostruzione dell’immobile di proprietà non spettanti.La misura cautelare appena eseguita giunge al termine di indagini delegate dalla Procura della Repubblica di L’Aquila, nell’ambito di una più ampia attività investigativa svolta dalla Polizia Municipale in sinergia col Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, finalizzata a riscontare la sussistenza dei requisiti legittimanti l'accesso ai finanziamenti pubblici destinati alla ricostruzione degli immobili, costituenti abitazione principale, danneggiati dal terremoto del 2009.

Gli investigatori, hanno scoperto che il 37enne avrebbe richiesto ed ottenuto il contributo presentando false autocertificazioni, sostanziatesi nell'attestazione che l’immobile beneficiario della suddetta misura di sostegno pubblico fosse adibito ad abitazione principale/stabile dimora. Le indagini avrebbero rivelato invece che l’indagato viveva in altro luogo mentre l'immobile oggetto del contributo risultava, alla data del 06.04.2009, condotta in locazione da terzi e comunque non adibita ad abitazione principale all’epoca del sisma.La somma sequestrata è pari alla provvidenza indebitamente percepita, ammontante a 75 mila euro.Il sequestro è scattato a seguito delle indagini di natura patrimoniale condotte dai militari della Guardia di Finanza che hanno consentito di ricostruire e quantificare i beni e le disponibilità finanziarie riconducibili all’indagato.

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Furti nel Chietino, arrestati tre albanesi 

 Sono ritenuti gli autori di almeno sette furti in abitazione e in una tabaccheria messi a segno nel Chietino i tre albanesi - un quarto e' latitante - arrestati dalla Squadra Mobile di Chieti in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del locale Tribunale. I quattro, fra i 29 e i 35 anni, hanno precedenti, uno di loro e' considerato molto pericoloso per via di una rapina in villa nel nord Italia di cui sarebbe responsabile. Gli arresti - con le accuse di ricettazione e furto pluriaggravato - sono stati eseguiti tra il 15 e 16 novembre scorsi tra Frosinone e Caserta. I furti sono stati commessi nelle frazioni di Villa Caldari a Ortona e nei comuni di Crecchio, Arielli e Torrevecchia Teatina. Refurtiva fra 15 mila e 20mila euro era stata trovata a inizio novembre in due stanze di un bed & breakfast nel quale i quattro alloggiavano. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati in conferenza stampa dal procuratore capo della Repubblica di Chieti , Francesco Testa, insieme al questore, Raffaele Palumbo, e al dirigente della Squadra Mobile, Francesco Costantini. 

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Rapina all’ufficio postale di San Vito Marina

Rapina all'ufficio postale di San Vito Marina con un colpo che ha fruttato 20mila euro. Alle 8, orario di apertura dell'ufficio, due uomini armati di coltello hanno minacciato l'impiegato e lo hanno costretto ad aprire la cassaforte a tempo. Poi lo hanno legato e sono fuggiti portando via i contanti. Secondo quanto ricostruito sarebbero entrati nell'ufficio postale da un locale di servizio posteriore rompendo il pavimento.

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Rapina nell’area di servizio sulla Teramo-mare, bottino 30 mila di euro

Hanno atteso l'arrivo della commessa, all'apertura della stazione di servizio, poco prima delle 6 e l'hanno minacciata per farsi consegnare la chiave della cassaforte. E' stata veloce la rapina messa a segno questa mattina al bar della stazione di servizio 'Terrabianca', lungo la Teramo-Mare, alle porte di Teramo. La donna e' stata costretta a seguire le indicazioni dei due rapinatori che, appena ha lei disattivato l'allarme per aprire, l'hanno assalita, le hanno sottratto il cellulare e l'hanno costretta ad aprire la cassaforte. Una volta presi i soldi, circa 30mila euro, l'hanno chiusa nel bagno e sono fuggiti. 

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