Cronaca

Termocoperta difettosa, 94enne muore nell’incendio della camera

Una donna di 94 anni, Annunziata Maria Tuccella, e' morta la scorsa notte nell'incendio che si e' sviluppato nella sua camera in uno stabile a Castel del Monte, comune a un'altitudine superiore ai 1.300 metri. Le fiamme sarebbero partite, da quanto appreso dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco dell'Aquila, dal malfunzionamento della termocoperta con la quale l'anziana dormiva. A tentare, purtroppo inutilmente, di soccorrere la donna, insieme ai Vigili del fuoco, il figlio, che si trovava al piano di sopra nell'edificio e che ha dato l'allarme verso le 2.30

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Sgominata rete di spacciatori, un arresto e 9 denunce a Pescara

Un arresto e nove denunce in un'operazione antidroga conclusa nelle ultime ore dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pescara che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Pescara per un rom 40enne. Reato contestato, spaccio di sostanze stupefacenti perche', nel periodo compreso tra dicembre del 2016 e marzo 2017, in piu' occasioni aveva ceduto dosi di cocaina. Le indagini hanno portato alla luce una rete piu' vasta di spacciatori, attivi tra le province di Teramo e Roma, oltre che a Pescara, dediti allo spaccio sia di cocaina che di hashish.

L'indagine, diretta dalla Procura della Repubblica, ha mosso i primi passi nel marzo scorso con l'arresto in Belgio del 44enne atriano C.C. destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte D'Appello di L'Aquila in quanto condannato a nove anni di reclusione. Tra le persone con cui C.C.era in contatto durante la sua latitanza, mentre era controllato dai poliziotti della Squadra Mobile, c'era proprio il rom oggi posto ai domiciliari. Durante le indagini, inoltre, nell'aprile scorso, in un servizio congiunto con la Squadra Mobile di Teramo era stata arrestata V. C., romana di 35 anni, sorpresa all'uscita del Casello autostradale A/24 di Basciano, a bordo di una Mercedes Classe A, con un chilo di hashish occultato all'interno del bracciolo dell'autovettura.

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Incidente sul lavoro nel Pescarese, operaio ferito

 Incidente sul lavoro nei pressi del cavalcavia dell'Autostrada A25, in localita' Villareia di Cepagatti: un operaio di 52 anni, originario del barese, e' stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale di Pescara. L'incidente e' avvenuto nella tarda mattinata di ieri. Dell'accaduto, su cui sono in corso accertamenti, e' stato interessato anche l'Ispettorato del Lavoro. 

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Banda del buco in azione nel Pescarese

Alla chiusura di un negozio di mobili e oggetti per la casa si e' nascosto nell'attivita' commerciale e ha atteso diverse ore, per poi praticare un foro nella parete divisoria in cartongesso ed entrare nel negozio confinante, il Trony di Citta' Sant'Angelo, dove ha rubato alcuni telefoni cellulari dalle vetrine. Consumato il furto, e' uscito dalla porta di emergenza, facendo scattare l'allarme, ma all'arrivo dei Carabinieri si era gia' dato alla fuga. In azione, nella notte, un ladro solitario, con il viso coperto. L'accaduto e' stato ricostruito, grazie alle immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza, dai militari dell'Arma della locale Stazione e della Compagnia di Montesilvano, che si stanno occupando delle indagini.

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Investito dal bus a Pescara, giovane grave in ospedale

Un giovane di 36 anni e' ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Chirurgia III dell'ospedale di Pescara dopo essere stato investito ieri sera da un autobus della Tua, in corso Vittorio Emanuele, a due passi dal terminal bus, all'incrocio con viale Mazzini. Subito soccorso dai sanitari del 118, il 36enne e' stato trasportato in ambulanza all'ospedale. Gli agenti della Polizia Municipale stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente. Sono stati gia' ascoltati alcuni testimoni.

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Azione Politica boccia il PSR e lancia allarme su scelte regionali

“Oggi non possiamo che certificare il fallimento delle politiche agricole regionali. Chiediamo all'assessore al ramo, Dino Pepe, di abbandonare la politica del sensazionalismo, di ammettere le proprie responsabilità, le stesse che stanno conducendo l’intero comparto al collasso”. La denuncia è di Gianluca Zelli, titolare di Humangest, coordinatore regionale del movimento Azione Politica. Il riferimento è alla spesa dei fondi strutturali agricoli e, dunque, al Piano di Sviluppo Rurale della Regione Abruzzo.

“Leggendo i dati pubblicati nel report della Rete Rurale Nazionale - Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole) – sottolinea Zelli - emerge che il livello di spesa certificato è pari al 5,75% del budget complessivo, ovvero circa 28 milioni su 475. Mentre i 23 bandi annunciati da Pepe per un totale di 193milioni restano sulla carta e ancora non riescono a incidere realmente sul territorio”.

Secondo il gruppo di lavoro su Agricoltura di Azione Politica, il PSR, così strutturato, paga un peccato originale, “tipico di una gestione asfittica e di organizzazione confusa, non tarate sulle reali esigenze dei nostri produttori”. Volendo superare le farraginose procedure burocratiche di accesso ai finanziamenti, infatti, “i produttori si scontrano con una realtà poco affine a un’azione immediata e dirimente delle gravi questioni di ripresa e rilancio dell’economia agricola”. Zelli semplifica: “Pensiamo al Pacchetto Giovani, ossia fondi destinati ai giovani per insediarsi nel mondo agricolo. Il primo bando risale all’inizio del 2016. Oggi, a fine 2017, si dispone di una graduatoria provvisoria che fatica a diventare definitiva. Come se non bastasse, l'azienda eventualmente ammessa avrà 24 mesi per spendere il finanziamento e rendicontarlo. Ragionevolmente, dunque, a fine 2019, a un anno dalla scadenza del PSR. Quello sul sostegno ai giovani è solo il primo bando. Per gli esiti degli altri quanto dovremo aspettare?

La lentezza pachidermica della macchina burocratica della Regione - proseguono dal movimento - risiede nella mancanza di personale all’istruttoria delle domande che impone di ricorrere a figure esterne, nonostante l'alto numero di funzionari impiegati in Regione. All'inizio di questa legislatura si è operato per una ristrutturazione della macchina pubblica che ha portato a forti controversie, a riduzione del personale agricolo dirottato verso altre realtà, a forti attriti tra i dirigenti e il direttore del servizio, solo a titolo di esempio. I bandi, ancora, sono estremamente complessi nella compilazione. Infine, il malfunzionamento del portale SIAN dove presentare le domande, ha obbligato l'assessore a concedere proroghe su proroghe, facendo slittare di mesi la conclusione dei bandi e impedendo a molte aziende di inoltrare le richieste di contributo, con sicuri prossimi ricorsi al TAR che bloccheranno ancora di più i termini della spesa pubblica”.

L’ultima annotazione attiene alla scelta delle strategie e priorità di attuazione: alcune linee di finanziamento sarebbero, tutto sommato, avanti. “Tuttavia quello che più ci preoccupa, sono le azioni - che valgono circa il 60 % del Piano - che devono portare a una vera rivoluzione della nostra agricoltura, come le misure strutturali e quelle di sviluppo locale (Leader). Su questo punto l’Abruzzo si gioca la vera sfida di innovazione” è l’amara conclusione di Zelli.

“L’unica soluzione sta in un lavoro capillare, puntuale, semplificato, vicino alle reali esigenze del settore e dei beneficiari della filiera agroalimentare. Il vero cambiamento è nel creare reddito e far crescere l'intero territorio, sfruttando al meglio le opportunità di finanziamento comunitario”.

 Azione Politica è un nuovo soggetto politico liberale e popolare, nato gennaio del 2017. Il movimento civico si colloca nell’area del centrodestra e ha una presenza capillare sull’intera regione Abruzzo. Ha una struttura organizzativa molto articolata, con la presenza di coordinatori provinciali, comunali e amministratori locali, che hanno l’obiettivo di organizzare quotidianamente le attività, declinandole al meglio sui territori di riferimento. Azione Politica ha creato un «Centro Studi» a cui appartengono le migliori eccellenze del territorio e non, suddividendo il lavoro per gruppi tematici in cui operosamente si costruisce il programma secondo aree di interesse privilegiato: turismo/commercio, welfare e sanità, lavoro e impresa, agricoltura, Europa

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Operaio morto cadendo da un’impalcatura, due condanne 

Con l'accusa di cooperazione in omicidio colposo il gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis ha condannato due persone nel processo con il rito abbreviato per la morte di un operaio che cadde da un'impalcatura il 7 gennaio 2015 in un cantiere di Francavilla al Mare in via Monte Velino, dove erano in corso lavori di ristrutturazione esterna di una palazzina. Altre due persone sono state rinviate a giudizio per lo stesso reato. La vittima, Antonio Criscuolo, 48enne di Napoli, precipito' da un'altezza di 15 metri. Il giudice ha condannato con il rito abbreviato a 3 anni, 4 mesi e 10 giorni di reclusione Anna Petrongolo, 52 anni, legale rappresentante della ditta affidataria dei lavori, e a 2 anni, 2 mesi e 10 giorni Nico Cascini, 30 anni, preposto per la fase di montaggio dei ponteggi. Dovranno versare inoltre una provvisionale fra 10.000 e 50.000 euro alle numerose parti civili. Sono stati rinviati a giudizio al 25 gennaio 2018 il legale rappresentante della ditta esecutrice dei lavori, e il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori. I quattro sono tutti residenti a Francavilla al Mare. Il pm Giancarlo Ciani aveva chiesto due anni per Petrongolo e Cascini, entrambi assistiti dall'avvocato Stefano Azzariti; Romano e' assistita dall'avvocato Paolo Zaccardi e Di Giovanni dall'avvocato Paride Orsini. Secondo l'accusa su tutti i lati dell'edificio fu realizzato un ponteggio metallico prefabbricato privo di perni di collegamento fra i vari montanti e carente all'ultimo piano, dove stava lavorando Criscuolo, di un sistema di ancoraggio e trattenuta dei dispositivi individuali di protezione per cadute dall'alto. 

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Enrico Borghi a Roccamontepiano per discutere con sindaci e amministratori della salvaguardia piccoli comuni

Presentazione del libro "PICCOLE ITALIE" che analizza le problematiche ma anche le potenzialità dei piccoli paesi italiani. L'UNCEM convoca nel borgo rurale di Pomaro amministratori locali e rappresentanti della Regione Abruzzo.

Si svolgerà giovedì 26 ottobre, alle ore 19.00, presso il museo della civiltà contadina della struttura ricettiva comunale LAE’ Pomaro a Roccamontepiano, la presentazione del volume “Piccole Italie” con l’autore Enrico Borghi. 
All'iniziativa interverranno Adamo Carulli in qualità di sindaco di Roccamontepiano, il Dott. Donato Di Matteo assessore regionale ai  parchi e alla montagna, il Dott. Lorenzo Berardinetti, presidente della 3^ commissione consigliare Regione Abruzzo e l’On.Enrico Borghi Deputato e autore del libro. 
L’evento, organizzato dall'UNCEM regionale e dal Comune di Roccamontepiano sarà anche da stimolo per focalizzare l’attenzione sulla recente approvazione in Parlamento della cosiddetta "legge salva borghi”. 
La disposizione normativa, di cui si discute da anni, è arrivata alla sua approvazione definitiva. Essa comporta aiuti concreti per i piccoli centri che non superano i cinquemila abitanti. 
Tra i provvedimenti previsti un fondo di 100 milioni di europer  finanziare investimenti (10 milioni per l'anno 2017 e 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023). 

La legge, in sintesi, sostiene e valorizza le piccole comunità che promuovono lo sviluppo sostenibile economico, sociale, ambientale e culturale dei piccoli comuni. 
Le misure di sostegno sono rivolte anche ai cittadini che vi risiedono e che svolgono attività produttive in queste aree. 
Inoltre i paesi oggetto di questi benefici devono essere comuni collocati in aree interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico, oppure caratterizzati da marcata arretratezza economica. Influiscono anche sui criteri di aiuto il decremento della popolazione residente e le condizioni di disagio insediativo. 
  Il ddl prevede la possibilità di individuare, all'interno dei centri storici, le zone di particolare pregio dal punto di vista dei beni architettonici e culturali da riqualificare con interventi, pubblici e privati, che rispettino le tipologie delle strutture originarie. La legge consente anche ai comuni di acquisire e riqualificare immobili per contrastare l'abbandono di terreni e di edifici e di stipulare intese per il recupero di case cantoniere e di stazioni ferroviarie non più utilizzate. I piccoli comuni potranno anche concordare convenzioni con le diocesi della Chiesa cattolica e con le rappresentanze delle altre confessioni religiose che hanno concluso intese con lo Stato per la salvaguardia e il recupero dei beni culturali, storici, artistici e librari degli enti ecclesiastici o degli enti delle confessioni religiose civilmente riconosciuti. 
Il testo stabilisce che alle aree dei piccoli comuni per le quali non vi è interesse da parte degli operatori a realizzare reti di connessione veloce e ultraveloce possono essere destinate le risorse previste dal piano per la banda ultralarga del 2015. 

Nei piccoli comuni è consentito il ricorso alla rete telematica gestita dai concessionari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli per favorire il pagamento di imposte e tributi. Si riconosce anche la facoltà di stipulare apposite convenzioni con le organizzazioni di categoria e con la società Poste Italiane Spa perché pagamenti di imposte comunali e vaglia postali possano essere effettuati negli esercizi commerciali di comuni o frazioni non serviti dal servizio postale. 
Obiettivo del testo è anche quello di facilitare l’istruzione nelle aree rurali e montane, in particolare per quanto riguarda il collegamento delle scuole, l’informatizzazione e la progressiva digitalizzazione delle attività didattiche e amministrative. 
I piccoli Comuni potranno anche promuovere il consumo e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta o a chilometro utile, ovvero quelli il cui luogo di produzione, di coltivazione o di allevamento della materia prima sia situato entro 70 chilometri da quello di vendita e per i quali è dimostrato un limitato apporto delle emissioni inquinanti derivanti dal trasporto. Il testo prevede anche che i piccoli Comuni destinino specifiche aree per la realizzazione dei mercati agricoli per la vendita diretta. 
La legge promuove anche l'intesa tra Governo, Associazione nazionale dei comuni italiani (l'ANCI), Federazione italiana editori giornali e i rappresentanti delle agenzie di distribuzione della stampa quotidiana perché la vendita dei giornali sia assicurata anche nei piccoli comuni. 
Il testo prevede anche che ogni anno il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, d'intesa con l'Associazione nazionale dei Comuni italiani, le Regioni e le Film Commissions regionali, predisponga iniziative per la promozione cinematografica anche come mezzo per una valorizzazione turistica e culturale. 
Infine è prevista l’istituzione la facoltà di istituire, anche in forma associata, centri multifunzionali per fornire servizi in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale.

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Università d’Annunzio, a Trinchese la delega per avviare Dams

 Il rettore dell'universita' 'Gabriele d'Annunzio' di Chieti-Pescara, Sergio Caputi, ha affidato al professor Stefano Trinchese la ''speciale delega a sovrintendere e coordinare ogni attivita' finalizzata alla predisposizione, alla organizzazione e alla eventuale attivazione dei nuovi Corsi di Studio rivolti ai settori delle arti, della musica e dello spettacolo, con particolare riferimento a quanto viene genericamente riferito al classico modello del Dams''. La delega contiene l'incarico di ''esplorare e verificare le possibilita' di collaborazione con altri Atenei, con Enti pubblici e con qualificate Societa' private finalizzata alla costituzione di consorzi e singoli accordi per i medesimi fini indicati dalla delega''. Trinchese, che e' ordinario di Storia contemporanea e pro rettore con delega ai Rapporti con enti e organismi culturali nazionali e regionali, ha formalmente accettato la delega.

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Omicidio di Francavilla, udienza rinviata al 15 novembre

 E' stata rinviata al prossimo 15 novembre, per consentire alla difesa di produrre documentazione, l'udienza davanti al Gup del Tribunale di Chieti Isabella Allieri che dovra' decidere se disporre il rito abbreviato condizionato nei confronti di Giovani Iacone, il 49enne che l'11 gennaio scorso, a Francavilla al Mare, uccise Monia Di Domenico, psicologa di 45 anni. Il 15 novembre il giudice decidera' se disporre la perizia psichiatrica chiesta dal difensore dell'imputato, l'avvocato Emanuela De Amicis. I genitori della vittima, assistiti dall'avvocato Giuliano Milia, si sono costituiti parte civile. Secondo l'accusa, la donna, che aveva dato in affitto a Iacone un appartamento a Francavilla al Mare e si era recata da lui per riscuotere 740 euro, fu ripetutamente colpita alla testa e al volto. Iacone e' accusato di omicidio volontario aggravato; nei suoi confronti la Procura aveva chiesto il giudizio immediato. 

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