Cronaca

Riaperta a Pescara la riserva naturale Pineta Dannunziana

Riaperta a Pescara la riserva naturale Pineta Dannunziana dopo una lunga chiusura necessaria a verificare la stabilita' degli alberi. "A causa del maltempo il terreno non solo si e' saturato di acqua, ma la falda acquifera si e' sollevata, causando l'inclinazione di alcuni esemplari e la caduta di altri, mettendo quindi a rischio la pubblica incolumita'. Per queste ragioni - spiega l'assessore comunale alla Riserva Dannunziana Paola Marchegiani - abbiamo avuto la necessita' di fare un'operazione di controllo e manutenzione approfondita, sia per valutare i danni sia per mettere in campo azioni che consentissero di prendere la decisione di riaprire"

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Tremila sfollati in totale a Teramo

Quasi ottocento ordinanze di sgombero in sei mesi, di cui sette solo oggi, e 1032 nuclei familiari sgomberati, vale a dire 3.096 persone costrette ad abbandonare le abitazioni. E' il drammatico bilancio dei danni prodotti a Teramo dal sisma del 24 agosto a oggi, come fotografato dal report del Comune. Una prima stima economica dei danni parla di circa 9 milioni per i beni pubblici, 30 milioni per il patrimonio privato, 18 per gli edifici scolastici. Lo stesso report parla di 668 nuclei assistiti attraverso il contributo di autonoma sistemazione e di 120 ospitati negli alberghi, nonche' di danni ingenti anche al patrimonio economico-produttivo cittadino: 40 le attivita' commerciali e artigianali sgomberate, 25 gli studi professionali. Senza considerare i problemi al patrimonio religioso, con 36 chiese inagibili totalmente o parzialmente. Oltre cinquemila le richieste di sopralluogo pervenute, con migliaia di controlli ancora da effettuare; un migliaio sono arrivate dopo le scosse di terremoto del 18 gennaio. Drammatici anche i dati del patrimonio Ater danneggiato, con 30 palazzine lesionate di cui 9 in categoria E e 21 in categoria B, con 157 appartamenti su 175 lesionati. Discorso a parte per gli uffici pubblici: inagibili il Comune, la sede dell'Istituto superiore di studi musicali Braga, il Museo archeologico, il Castello della Monica, la sede dell'Arta. Numerosi anche quelli danneggiati parzialmente, come gli uffici del giudice di pace nell'ex caserma Rossi, la Prefettura, la Camera di Commercio, la sede dell'Ater, alcuni uffici Asl, gli uffici della pubblica istruzione del Comune, il Provveditorato. Danni anche ai cimiteri e alle scuole, con tre edifici dichiarati inagibili.

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Sopralluogo di Curcio alla frana di Campli

 

"Monitoraggio, primi interventi urgenti per ridurre il rischio e poi un progetto strutturale; non si tratta di una cosa risolvibile ne' con pochi fondi ne' con poco tempo". Sono le fasi da seguire che il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha indicato dopo il sopralluogo a Campli per la frana che, in localita' Castelnuovo, ha costretto cento persone ad abbandonare le abitazioni. "Sicuramente l'aver fatto vedere cosa e' accaduto sul nostro territorio in seguito al terremoto e alla successiva ondata di maltempo mi tranquillizza. Curcio ha constatato con i suoi occhi la gravita' del fenomeno franoso" ha detto il sindaco di Campli, Pietro Quaresimale, sottolineando come Curcio abbia "confermato che verranno finanziati tutti gli interventi per la messa in sicurezza del territorio".

"Sono molto fiducioso - ha aggiunto il sindaco - Curcio ha ribadito che supportera' presso il Governo la mia istanza di estensione della normativa sul sisma anche al dissesto idrogeologico per il necessario intervento strutturale. Come amministrazione rimarremo vigili e attenti affinche' siano compiuti gli interventi e i passi necessari per risanare il territorio colpito". Dopo Castelnuovo di Campli Curcio ha visitato anche Ponzano, frazione di Civitella del Tronto, dove a causa della frana sono oltre cento le persone sfollate. 

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Giunta Abruzzo nomina D’Alberto direttore della ricostruzione

La Giunta regionale dell'Abruzzo, su proposta del presidente Luciano D'Alfonso (e sulla base dell'istruttoria favorevole resa dagli Uffici competenti) ha conferito all'ingegner Marcello D'Alberto, l'incarico di direttore dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione post-sisma 2016 con sede a Teramo. D'Alberto, 45 anni, dirigente dell'ufficio tecnico ed urbanistica al Comune di Pineto, avrà un incarico della durata di tre anni.

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Dal 26 febbraio tutte le domeniche “Adotta un amico” a Porto Allegro

Favorire le adozioni di cani e gatti abbandonati e ricordare a tutti che adottare un animale non è solo un gesto d'amore ma un vero atto di responsabilità. Sono questi i principali obiettivi di “Adotta un amico”, l’iniziativa incentrata sull’adozione animali e sull’educazione cinofila che da domenica 26 febbraio, per tutte le domeniche fino ad aprile, dalle 10 alle 12:30 si terrà all’interno del centro di intrattenimento Porto Allegro di Montesilvano. La manifestazione, promossa Codici Tutela Diritti Animali con le Associazioni Animaliste Anta, Animalisti Volontari, Dog Village, Lav, Meta e Oipa, è patrocinata dal Comune di Montesilvano, dall’Ordine dei Veterinari e per la prima volta nella storia delle manifestazioni animaliste, anche dalla direzione generale della Asl di Pescara.

«E’ importante favorire la consapevolezza di un gesto gravido di conseguenze, sia per l’animale che per l’intera società, qual è l’abbandono di un animale – afferma  Gabriele Bettoschi di Codici Tutela Animali – e far chiarezza su tutto ciò che comporta l’adozione in termini di impegno e cura, ma nello stesso tempo offrire strumenti utili quali informazioni e consigli sulle cure preventive, leggi e regolamenti. Se siamo impossibilitati ad assumerci la responsabilità che consegue all’adozione di un animale – dice ancora Bettoschi -  possiamo contribuire ad aiutare il mondo animale in tanti altri modi. Sostenendo, ad esempio, le associazioni con offerte, tesserandosi, offrendo la disponibilità allo stallo, donando cibo, accessori o farmaci».

«Nel corso della mattinata saranno a disposizione del pubblico educatori cinofili - precisa Ylenia Sozio dell’Associazione Oipa -. Verrà, inoltre, consegnata una targa ricordo alla più bella storia di adozione. Sarà presente anche la psicologa Caterina Di Michele, esperta nella relazione uomo-animale che potrà fornire informazioni molto importanti a capire gli amici a 4 zampe».

«Troppo spesso sulle cronache leggiamo di atti di crudeltà -  aggiunge l’assessore alle manifestazioni Ottavio De Martinis  – come quello che si è consumato appena pochi giorni fa e che ha visto una persona lanciare un cagnolino dalla propria auto sull’autostrada. Fortunatamente il cane si è salvato, ma questo evidenzia quanto sia importante sensibilizzare su tale tema. Questa iniziativa sarà l’occasione per ascoltare e creare storie di adozione, con un finale completamente diverso».  

 

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Inchieste sulla Regione Abruzzo, l’ex sindaco Penne esprime fiducia nella magistratura

 L'ex sindaco di Penne Rocco D'Alfonso in una nota ha spiegato che la sua vicenda nelle inchieste giudiziarie ''riguarda la vendita con regolare asta pubblica di un piccolo locale commerciale da parte del Comune di Penne, locale che era stato inserito in un piano di alienazione di immobili sin dal novembre 2008. Tale vendita si e' resa necessaria a causa delle pessime condizioni finanziarie del Comune che necessitava fortemente di entrate straordinarie. Durante la mia attivita' amministrativa - conclude - ho sempre operato per il bene di Penne e anteponendo l'interesse pubblico ad ogni tipo di interesse privato. Ho percio' piena fiducia nell'azione di accertamento dei fatti da parte della magistratura''. 

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Inchieste sulla Regione Abruzzo, l’imprenditore indagato rigetta le accuse

 Ha rigettato le accuse l'imprenditore Mauro Pellegrini, contitolare dell'azienda di costruzioni Dipe, interrogato oggi all'Aquila nell'ambito della mega inchiesta della procura della Repubblica dell'Aquila su una serie di appalti della Regione Abruzzo. L'indagine ha fatto emergere finora 28 indagati noti negli 8 fronti investigativi attualmente aperti, tra cui dirigenti e funzionari regionali, professionisti esterni, imprenditori, il presidente, Luciano D'Alfonso, e gli assessori regionali Marinella Sclocco, Silvio Paolucci e Dino Pepe. Accompagnato dall'avvocato Massimo Carosi, Pellegrini ha risposto per circa un'ora alle domande degli inquirenti. Al termine, i due hanno fatto perdere le proprie tracce per evitare il contatto con i giornalisti. L'imprenditore, accusato di induzione indebita, e' coinvolto nel filone legato alla gara per la ricostruzione di Palazzo Centi, sede della giunta regionale all'aquila, seriamente danneggiata dal terremoto del 6 aprile 2009. E' accusato di aver affidato l'incarico della progettazione relativo all'appalto all'architetto Giancarlo Di Vincenzo, in cambio dell'interessamento sull'esito della commessa da 13 milioni di euro, nei confronti dei vertici regionali da parte dell'ex alto dirigente del Mibact Abruzzo ora in pensione, Berardino Di Vincenzo, padre di Giancarlo, e consulente senza emolumenti del presidente della Regione D'Alfonso. Attualmente, e' sotto interrogatorio proprio Giancarlo Di Vincenzo, assistito da Emilio Bafile. L'inchiesta e' coordinata dal procuratore Michele Renzo e dal sostituto Antonietta Picardi.

"Le accuse a noi mosse sono infondate. Ci sono degli aspetti da chiarire riguardanti le intercettazioni telefoniche e ambientali che la procura possiede". Cosi' l'avvocato Emilio Bafile, che assiste l'architetto Giancarlo Di Vincenzo, dopo essere uscito dell'interrogatorio, durato oltre 2 ore ma non ancora concluso e che riprendera' lunedi', nell'ambito della mega inchiesta della procura della Repubblica dell'Aquila su una serie di appalti della Regione Abruzzo. In particolare, i colloqui di oggi con la polizia giudiziaria si riferiscono al filone legato alla gara per la ricostruzione di Palazzo Centi, sede della Giunta regionale nel centro storico dell'Aquila, seriamente danneggiata dal terremoto del 2009. "Non abbiamo nulla da nascondere. Per questo, visto che abbiamo ancora molte cose da precisare, abbiamo sospeso l'interrogatorio che stava andando per le lunghe, per riprenderlo lunedi'", ha confermato il legale. Bafile non ha escluso "che dopo l'interrogatorio di Giancarlo Di Vincenzo ci possa essere quello del padre, Berardino", alto funzionario dei Beni culturali abruzzesi ora in pensione, "proprio per dissipare i dubbi. Berardino non era certo nelle condizioni di influire sull'aggiudicazione dell'appalto", ha assicurato l'avvocato. L'indagine ha fatto emergere, finora, 28 indagati noti negli 8 fronti investigativi attualmente aperti, tra cui i vertici della Giunta, dirigenti e funzionari regionali, professionisti esterni e imprenditori

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A Pratola centro regionale per l’autismo, il secondo dell’Aquilano

Venti posti per l'attivita' riabilitativa in regime semiresidenziale; una superficie di 850 metri quadrati; costo, un milione e 120 mila euro: e' il nuovo centro per l' autismo inaugurato a Pratola Peligna, il secondo centro per riabilitazione di persone affette da autismo in provincia di L'Aquila destinato ad accogliere giovani adolescenti e adulti. Per assicurare l'assistenza ai pazienti verranno assunti gradualmente 12 operatori tra cui terapisti, psicologi e maestri d'arte (figure che praticano specifiche metodiche riabilitative). La struttura inaugurata oggi dispone di 5 camere, spazi polivalenti per la riabilitazione, cucina e soggiorno, ambulatori medici, palestra, uffici amministrativi e di un ampio giardino esterno. Presenti, all'inaugurazione, l'assessore regionale alla sanita' Silvio Paolucci e il direttore generale della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, Rinaldo Tordera. "Abbiamo donato all'Abruzzo un nuovo regolamento che attueremo dopo il lavoro fatto dall'agenzia sanitaria con tutte le associazioni delle famiglie, con tutti i dipartimenti della salute mentale, con tutte le istituzioni, perche' si incrementi il fabbisogno, cosi' come stiamo gia' facendo, e aumenti la qualita' dell'offerta resa", afferma Paolucci. "? un grande investimento quello della sanita' sul territorio; ed e' anche attraverso i nuovi profili assistenziali che vogliamo garantire un' assistenza sanitaria territoriale sempre piu' qualificata".

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Controlli dei Nas in 90 farmacie abruzzesi, non avevano farmaci salvavita

Ammontano a 100mila euro le sanzioni elevate dai carabinieri del Nas a circa novanta farmacie abruzzesi perche' erano sprovviste di farmaci obbligatori, anche salvavita, o perche' spedivano prescrizioni mediche non ripetibili prive dell'indicazione dell'intestatario. E' il bilancio dei controlli messi a punto dai militari del Nas. In particolare, per una quarantina sono scattate segnalazioni al Servizio Farmaceutico Regionale e sanzioni perche' sprovviste di farmaci obbligatori, anche salvavita. Per una farmacia del Teramano, trovata sprovvista di 35 specialita' medicinali obbligatorie, e' scattato il provvedimento di sospensione dell'autorizzazione all'apertura da parte del Servizio Farmaceutico abruzzese.

I carabinieri, inoltre, hanno accertato che una farmacia del Pescarese e una del Teramano erano sprovviste di molteplici confezioni di medicinali. La farmacia del Teramano e' stata anche segnalata alla magistratura per la totale assenza della figura professionale del farmacista e per esercizio abusivo della professione. Anche un deposito farmaceutico del Chietino e' risultato carente di decine di specialita' medicinali obbligatorie. Per il deposito e' scattato il provvedimento di sospensione. Sanzioni anche per circa cinquanta farmacie che spedivano prescrizioni mediche non ripetibili prive dell'indicazione dell'intestatario. Scoperte inoltre nelle province di Chieti, Teramo e L'Aquila tre farmacie che impiegavano abusivamente test autodiagnostici per analisi del sangue.

Gli ispettori del Nas, nell'ambito degli accertamenti hanno segnalato alle competenti Procure i responsabili legali delle tre farmacie per aver svolto illegalmente esami clinici, peraltro non contemplati dalla normativa ministeriale che disciplina le prestazioni analitiche effettuabili in farmacia. Per impedire tale esercizio abusivo i militari hanno sequestrato l

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‘Ndrangheta, gli arrestati in Abruzzo non rispondono al gip Chieti

Si sono avvalse della facolta' di non rispondere due delle quattro persone sottoposte oggi all'interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Chieti Luca De Ninis, ed arrestate insieme ad altre 15 persone lo scorso 21 febbraio dai carabinieri di Chieti i quali, al termine di un'inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia de L'Aquila. Si e' detto estraneo all'associazione per delinquere di stampo mafioso che gli viene contestata a tutti gli indagati, T.B., 43 anni di Pescara. L'uomo, che e' assistito dall'avv. Goffredo Tatozzi, ha giustificato la conoscenza con S.C. sostenendo di aver lavorato con per lui, come piastrellista, nella realizzazione di un villaggio turistico a Brancaleone, producendo durante a sostegno della sua linea difensiva della documentazione, fra cui un computo metrico del villaggio. T.B. ha anche detto di non conoscere molti degli altri indagati. L'avv. Tatozzi ha presentato istanza di rimessione in liberta' o di arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Ha risposto all'interrogatorio, E.M., l'albanese di 29anni che risiede a Francavilla al Mare. Ma il suo legale, l'avv. Giovanni Nunnari, al termine dell'interrogatorio ha riferito solo che il suo assistito ha risposto a tutte le domande, senza entrare nei particolari. Secondo i carabinieri la cellula malavitosa aveva consolidato un efficiente canale di approvvigionamento di ingenti quantita' di cocaina da un gruppo di affiliati alla 'ndrangheta in Lombardia, a loro volta riconducibili alle famiglie della ''Locale di Plati'''. La droga proveniente dalla Lombardia, una volta in Abruzzo, finiva sul mercato delle zona di Chieti e Pescara. E i proventi dello spaccio venivano reimpiegati nell'acquisizione di attivita' commerciali nel settore della raccolta di scommesse elettroniche e nella ristorazione, e in episodi di usura in danno di piccoli commercianti ed imprenditori locali in difficolta' pretendendo da essi interessi esorbitanti. I reati contestati a tutti gli arrestati, sono l'associazione per delinquere di stampo mafioso, con l'aggravante di essere associazione armata, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, detenzione illegale di armi da fuoco, estorsione, usura, incendio di esercizio pubblico e di autovettura e intestazione fittizia di beni, con l'aggravante di essersi avvalsi dei metodi mafiosi

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