Cronaca

Ruba 40mila euro di energia elettrica, patteggia per furto

Avrebbe 'rubato' all'Enel ben 40mila di energia elettrica per la sua azienda grazie ad un allaccio abusivo alla rete. Un furto che questa mattina lo ha visto patteggiare una pena a quattro mesi e dieci giorni davanti al gup Roberto Veneziano (pm di udienza Davide Rosati). L'uomo,un cinquantenne imprenditore di Silvi difeso dall'avvocato Antonino Orsatti, dopo essere stato scoperto ha gia' pagato all'azienda fornitrice di energia 25mila euro dei 40mila consumati e adesso dovrebbe provvedere al pagamento anche della restante somma. Secondo l'accusa l'uomo, nell'arco di diversi mesi, grazie ad un allaccio non autorizzato avrebbe consumato energia elettrica per 40mila senza pagare il dovuto.

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Omesso versamento Iva, sequestrati 340 mila euro a imprenditore

I finanzieri della Compagnia di Avezzano hanno eseguito un sequestro di beni mobili e immobili per un valore di oltre 340 mila euro nei confronti di un imprenditore marsicano operante nel settore immobiliare. La misura cautelare, firmata dal gip del tribunale di Avezzano, e' stata emessa in seguito ad indagini svolte dopo una segnalazione trasmessa alla Procura di Avezzano dall'Agenzia delle Entrate, per omesso versamento delle imposte da parte dell'imprenditore.

Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di scoprire che il titolare della ditta individuale, per evadere le imposte sui redditi e sull'I.V.A., per l'anno d'imposta 2010, avrebbe emesso una fattura per operazioni inesistenti per un totale di 360 mila euro al fine di consentire ad una societa' con la quale intratteneva rapporti commerciali di evadere le imposte. Oltre a questo il titolare avrebbe anche indicato nella dichiarazione fiscale annuale, redditi inferiori rispetto a quelli realmente percepiti con conseguente imposta evasa pari ad oltre 300 mila euro. All'indagato e' stato bloccato e sequestrato anche il conto corrente bancario.

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Promesse di lavoro in cambio di denaro, in cinque a giudizio a Chieti

Il gip del Tribunale di Chieti Luca De Ninis ha rinviato a giudizio cinque persone con accuse che vanno dal millantato credito alla truffa alla sostituzione di persona. Una di loro ha definito la sua posizione patteggiando 2 anni di reclusione e 516 euro di multa. Nell'udienza di oggi si sono costituite parti civili otto delle parti offese: chiedono complessivamente un risarcimento danni di oltre 200.000 euro. Il processo e' stato fissato per il prossimo 21 giugno.

L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giuseppe Falasca, ha permesso di accertare che gli imputati, millantando conoscenze soprattutto all'interno dell'universita' d'Annunzio, promettevano posti di lavoro dentro l'ateneo in cambio di somme di denaro dai 5.000 a 11mila euro.

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Crac De Nicola, conferito incarico a un perito

Conferito al perito l'incarico per la trascrizione di alcune intercettazioni telefoniche, questa mattina in tribunale a Pescara, nell'ambito del procedimento sul crac De Nicola. Il filone principale dell'inchiesta, che coinvolge complessivamente 23 persone, a partire proprio da Carmine De Nicola, imprenditore attivo nel settore delle scuole private e delle case di cura, dal suo braccio Antonio Di Ianni e da diversi professionisti abruzzesi tra i quali i commercialisti Andrea Di Prinzio e Guerino Testa, ruota attorno all'Opera scolastica L'Ausiliatrice, societa' con sede a Francavilla, che ha acquisito la Sicof, destinataria nel 2007 di un mutuo da oltre 14 milioni di euro ancora scoperto.

 Il gup del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, ha invece aggiornato al prossimo 10 ottobre l'udienza relativa al filone principale dell'inchiesta, e in quell'occasione si esprimera' sia sulla richiesta di patteggiamento avanzata da Vincenzo Di Girolamo, legale di Carmine De Nicola e sia sulla richiesta dei legali della vecchia Carichieti, che hanno chiesto di essere ammessi come parte civile nel processo. Inoltre il pm Anna Rita Mantini, dopo che la Corte d'Appello dell'Aquila ha revocato il fallimento della societa' Opera scolastica L'Ausiliatrice e dopo che la stessa societa' e' stata ammessa al concordato preventivo, oggi ha riformulato il capo d'imputazione a carico di De Nicola, originariamente accusato di bancarotta fraudolenta e adesso chiamato a rispondere di presunti illeciti commessi in ambito di concordato preventivo.

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Verde pubblico a Montesilvano, sistemate le aiuole di alcuni punti strategici della città

Migliorare il decoro urbano in alcuni punti strategici della città. Con questo obiettivo nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale ha affidato gli interventi di sistemazione di alcune aiuole comunali. Si tratta di quelle di piazza Diaz, piazza Marconi, dell’ingresso nord della città, dell’incrocio tra via Togliatti e l’asse attrezzato e della rotatoria di via Marinelli.

«Abbiamo voluto migliorare – dice l’assessore al verde Ernesto De Vincentiis – l’immagine di Montesilvano, partendo da questi punti strategici. Un’area verde fiorita è un primo biglietto da visita per la città, oltre che può essere uno stimolo in più anche per i cittadini al rispetto e alla cura del decoro urbano. A tal proposito ricordo che i cittadini hanno il dovere di sfalciare e eseguire le manutenzioni del verde di terreni di loro proprietà».

La sanzione prevista per il mancato sfalcio periodico dei terreni, con successivo obbligo di asportazione dei residui, ammonta a 300 euro. 168 euro è l’importo sia della sanzione per la  mancata potatura di siepi che in qualche modo possono restringere o danneggiare la strada o nascondere la segnaletica, che per la mancata manutenzione che causino la caduta di rami o alberi sul manto stradale e che devono essere rimossi immediatamente. La sanzione, invece, per il mancato estirpamento dell’erba lungo muri di cinta o il fronte di uno stabile di proprietà ammonta a 309 euro. Sale fino a 600 euro, infine la sanzione per l’abbandono di rifiuti, che raddoppia se si tratta di rifiuti pericolosi.

I residui di potatura e grandi quantità di residui di sfalcio verranno raccolti dall’Ati Formula Ambiente e Sapi contattando il numero verde 800 198 760, fissando un appuntamento per il ritiro.  Laddove si tratti di piccoli quantitativi essi possono essere conferiti direttamente nell’organico.

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Duplice femminicidio, eseguite le autopsie

Una cinquantina di coltellate tra cui quattro quelle mortali. Questo l'esito dell'esame autoptico effettuato questa mattina a Chieti dal medico legale, Pietro Falco, sulla salma di Laura Pezzella, la donna di 33 anni che Francesco Marfisi, 50 anni di Ortona, ha ucciso subito dopo aver ammazzato la moglie Letizia Primiterra, 47 anni. Secondo quanto accertato, le coltellate letali sono state inferte a livello polmonare e cardiaco. E' stata invece rinviata a domani l'autopsia sul corpo della Primiterra. Il duplice femminicidio e' avvenuto lo scorso 13 aprile a Ortona, in due luoghi diversi. A Marfisi, detenuto in carcere, la Procura di Chieti contesta il duplice omicidio con l'aggravante della premeditazione. L'uomo, che si stava separando dalla moglie, non accettava la fine della loro relazione

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Treni Sulmona-L’Aquila, lavori di consolidamento su due ponti

Per il consolidamento antisismico di due ponti ferroviari in pietra tra Sulmona e Fagnano, lungo la linea Sulmona-L'Aquila, saranno operativi cantieri dalle 21:30 di venerdi' 21 aprile alle 5 di lunedi' 24. L'intervento - progettato ed eseguito da Rete Ferroviaria Italiana - prevede un investimento complessivo di circa 200 mila euro. Per consentire l'esecuzione dei lavori, la circolazione ferroviaria tra Sulmona e L'Aquila sara' sospesa e i treni saranno sostituiti con autobus. I bus partiranno dai piazzali antistanti le stazioni (L'Aquila, Molina Aterno e Sulmona) o da altri punti indicati nelle locandine esposte nelle stazioni. Il tempo di percorrenza potra' variare in base alle condizioni del traffico stradale.

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Vandali in azione a Montesilvano Colle

«Un atto vile, tanto più che compiuto ai danni di un luogo sacro in giorni di importanti celebrazioni». Così il sindaco Francesco Maragno commenta l’episodio di vandalismo che ha colpito Montesilvano Colle. Nella notte tra Domenica di Pasqua e Lunedì dell’Angelo alcuni vandali hanno danneggiato l’ingresso della Chiesa di San Michele Arcangelo. Piante gettate, vasi rotti e il marmo all’ingresso della chiesa frantumato. Questo le scenario che si è trovato nella mattina di ieri.

«Quanto accaduto è un gesto di gravissima e imperdonabile inciviltà che colpisce la comunità, oltre che un edificio storico che fa parte del patrimonio culturale ed artistico di Montesilvano. Invitiamo tutti i cittadini - conclude il sindaco - che dovessero avere informazioni utili che possano aiutare le forze dell’Ordine ad individuare i responsabili di questo atto spregevole, alla massima collaborazione».

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Hotel Rigopiano, flash mob a Pescara per ricordare le vittime

Nei momenti in cui la valanga ha travolto l'hotel Rigopiano portandosi via 29 vite, familiari e amici delle vittime hanno formato un grande cerchio umano per ricordare i propri cari. E' uno dei momenti piu' toccanti del flash mob organizzato, oggi pomeriggio, a Pescara, dal Comitato Vittime Rigopiano, a tre mesi della tragedia. I partecipanti al corteo, che avevano un nastro bianco legato al braccio, hanno sfilato fino a Piazza Salotto. Un corteo silenzioso, aperto dai bambini di Farindola, dove spiccavano le foto delle vittime e alcuni striscioni: "Un muro di neve, il fuoco del nostro amore" e poi ancora "I nostri angeli meritano giustizia. Noi la chiediamo per loro". In piazza della Rinascita i familiari delle vittime, tenendosi per mano, hanno formato un grande cerchio. Il suono della tromba ha annunciato l'arrivo dei bambini che, come corse la valanga sul resort, sono corsi verso il cerchio, dove hanno scritto sulla pavimentazione della piazza i nomi delle persone morte a Rigopiano. Ad animare il flasb mob le note della canzone di Ivana Spagna, Il Cerchio della Vita. Infine, 29 colombe bianche sono state liberate in cielo in ricordo delle vittime di quel terribile 18 gennaio di tre mesi fa.

Presente alla manifestazione anche il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta: "Le due parole che emergono in questa giornata - ha detto - sono dolore e giustizia e il nostro ricordo, ieri come oggi, va a quegli angeli che sono volati in cielo e ai parenti che oggi soffrono insieme a noi e a tutti gli abruzzesi per una tragedia che ha scosso tutta la regione. Oggi siamo qui a Pescara in questo giorno di dolore, aspettando di conoscere il perche' tutto questo e' accaduto". I familiari delle vittime hanno lamentato l'assenza delle istituzioni provinciali e regionali e hanno annunciato un altro flash mob a Pescara per il prossimo 18 maggio. Silvia Angelozzi, sorella di Sara, morta a Rigoiano insieme al marito Claudio Baldini, ha detto: "Ci sentiamo dimenticati dalle istituzioni". Presente anche il legale di Angelozzi, l'avvocato Wania Della Vigna: "Riteniamo - ha sottolineato - che bisogna rendere giustizia a queste persone e, soprattutto, far capire se ci sono delle responsabilita' umane in questa vicenda". Anche uno dei superstiti della tragedia, Donato Parete, si e' unito al cerchio umano per ricordare le persone travolte dalla valanga : "Sono qui - ha detto - per stare vicino ai familiari delle vittime". Presenti anche il presidente del consiglio comunale di Pescara, Francesco Pagnanelli, il sindaco e il vice sindaco del capoluogo adriatico, Marco Alessandrini e Antonio Blasioli.

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