Carenze idriche in numerosi comuni della Provincia di Pescara per la rottura della condotta principale adduttrice Tavo Sud in localita' Trosciano di Farindola. Lo riferisce l'Aca aggiungendo che si prevede il ritorno a condizioni di normalita' nella giornata di domani. Le localita' interessate sono Penne (Centro urbano), Loreto Aprutino, Picciano, Collecorvino, Moscufo, Villa Santa Maria e Caprara - Cappelle sull'intero territorio, Pianella (nel capoluogo), Spoltore (Centro storico), Montesilvano: colli, C.da Macchiano, Pescara: Strada Valle Furci, zone collinari alte (Colle innamorati, Via di Sotto, Colle di Mezzo).
Leggi Tutto »Protezione Civile, 8 mila uomini al lavoro
Con oltre 8mila uomini e donne e 3mila mezzi, il sistema di Protezione civile continua a essere impegnato nelle attività di ricerca e soccorso, nell’assistenza alla popolazione, nel ripristino delle forniture di energia elettrica e della viabilità stradale. "Le operazioni oggi si stanno svolgendo per lo più via terra perché le condizioni meteo non ottimali, caratterizzate da nuvolosità diffusa e quota neve sopra i mille metri, ostacolano l’utilizzo dei mezzi aerei", lo riferisce la Protezione civile in una nota.
"Non si sono mai interrotte le attività di ricerca e soccorso nello scenario operativo dell’hotel Rigopiano - aggiunge la Protezione civile - dove nel pomeriggio è stata estratta la sesta vittima. Il numero dei dispersi scende quindi a 23. La scorsa notte, sul versante sovrastante la struttura ricettiva, è stato installato un radar in grado di consentire l’allertamento rapido in caso di valanghe, il cui rischio nell’area rimane molto alto.Diversi gli interventi finalizzati al trasporto di viveri, farmaci e carburante nelle frazioni ancora in difficoltà a causa degli accumuli di neve, a Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Crognaleto e Castelli, nel teramano, così come i recuperi e le evacuazioni, che hanno interessato oggi i comuni di Valle Castellana e Cermignano, sempre nel teramano, e di Acqusanta nell’ascolano. Nelle Marche e in Abruzzo continuano le numerose operazioni di allargamento e pulizia delle strade per ristabilire quanto prima la viabilità locale"
"Per quanto riguarda le disalimentazioni - prosegue la Protezione civile - il lavoro dei tecnici di Enel e Terna ha consentito il ripristino quasi completo delle utenze nelle Marche e una rilevante riduzione delle utenze disalimentate in Abruzzo, scese da 27mila a 10mila, tutte concentrate nella provincia di Teramo. Il numero degli assisiti dal Servizio nazionale della protezione civile in seguito ai terremoti di agosto e ottobre, alla recente ondata di maltempo e ai nuovi eventi sismici del 18 gennaio, arriva a contare oltre 12mila persone".
Leggi Tutto »Hotel Rigopiano, dimessa la famiglia Parete
E' stata dimessa dall'ospedale di Pescara la famiglia Parete. Lo ha reso noto il dirigente sanitario Rossano Di Luzio nel consueto punto con la stampa. Il cuoco Giampiero Parete, scampato miracolosamente alla slavina che mercoledì scorso ha travolto l'hotel Rigopiano, è stato il primo a dare l'allarme dopo la tragedia che lo aveva sorpreso fuori dall'albergo. La moglie Adriana e i figli, Gianfilippo e Ludovica, sono stati i primi sopravvissuti ad essere estratti vivi dai vigili del fuoco
Leggi Tutto »Nel Teramano ancora chiuse 18 strade provinciali
Nel Teramano le strade provinciali ancora chiuse a causa della neve sono 18. Tutte le strade di competenza della Provincia - informa l'Ente con un aggiornamento alle 9 di stamane - hanno subito danni dalle abbondanti nevicate. Tutte le strade devono essere percorse solo per ragioni di emergenza e/o se strettamente necessario, con estrema cautela e idonee dotazioni invernali. La Provincia invita ad intraprendere qualsiasi viaggio solo dopo aver verificato l'accessibilità del luogo di destinazione e del tragitto. Sulle strade sono presenti numerosi mezzi per lo sgombero neve e di soccorso per cui è necessario procedere con attenzione onde evitare, inoltre, di intralciare le operazioni.
Leggi Tutto »Strade, inizia la conta dei danni nel Pescarese
Inizia la conta dei danni dopo l'emergenza maltempo in provincia di Pescara. Molte scuole danneggiate, alcune da evacuare, strade chiuse per frane e smottamenti che invadono la carreggiata. La SP 66, da Bolognano a Salle, chiusa per frana; SP 20 tra Pianella e localita' Cartiera, in direzione Loreto Aprutino chiusa per frana; interdizione parziale del centro di Pianella dove sono transennati un parcheggio e il marciapiede per un cedimento. A Catignano il sindaco ha allertato i Vigili del Fuoco per cedimento del campanile della chiesa, conseguenza del terremoto del 18 scorso. La Provincia sta valutando di chiudere la Strada 602. In seguito a ordinanza della Regione Abruzzo e' stata chiusa la SP tra Lettomanoppello e Passolanciano. Chiuso al transito l'ultimo tratto della SP 487, direzione Caramanico, in seguito al pericolo slavine. Tutte le strade sono interessate da piccoli smottamenti e buche, ma sono transitabili. Si raccomanda di percorrere le strade a velocita' ridotta e con cautela. Per quanto riguarda le scuole, a causa delle infiltrazioni d'acqua che hanno danneggiato tetto e solai, otto aule dell'istituto "P. Cuppari" di Alanno, in Villareia di Cepagatti, saranno posizionate in MUSP, Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio, nelle ampie aree pertinenziali della scuola, visto che non sono disponibili locali alternativi presso le strutture provinciali vicine. L'istituto tecnico "Guglielmo Marconi" di Penne e' completamente interdetto e si e' gia' deciso di richiedere 15 aule in MUSP che verranno collocate nelle aree municipali di proprieta' del Comune di Penne. A causa del parziale crollo del tetto, l'edificio che ospita la scuola, il Palazzo De Sterlich, sara' evacuato e interdetto complessivamente, ovvero anche per quello che riguarda i locali commerciali presenti ai piani inferiori. Sara' interdetta anche la viabilita' di accesso all'edificio fino a che non sara' completata l'operazione di messa in sicurezza dell'intera struttura
Leggi Tutto »Hotel Rigopiano, i bambini salvati saranno dimessi oggi dall’ospedale di Pescara
"I bambini (salvati nell'hotel Rigopiano, ndr) stanno bene e verranno dimessi oggi". Così Giuliano Lombardi, primario di pediatria dell'ospedale diPescara, oggi ai microfoni di Agorà su Raitre.
Leggi Tutto »Omicidio Penne, ascoltati due testimoni
Udienza breve oggi in Corte d'Assise a Chieti del processo per l'omicidio di Gabriele Giammarino, l'80enne ex maresciallo dell'Aeronautica ucciso in casa con pugni e 26 coltellate il 13 settembre del 2015 a Penne, processo che vede imputato il 37enne di Penne Mirko Giancaterino accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudelta' per aver dato fuoco al materasso che copriva il corpo della vittima, e di incendio. I giudici hanno sentito due testimoni ovvero Davide Ortolano, tecnico informatico, che acquisi' le immagini registrate dalla telecamera di una tabaccheria ed estrapolo' i dati contenuti nel telefono di Giancaterino fra i quali 282 sms e i contatti. E il maresciallo capo del Ris di Roma Carlo Belardo che sulla scena del crimine svolse attivita' tecniche ovvero la ricerca di tracce: dalla sua deposizione e' emerso tracce di sangue furono trovate sotto il materasso, sui mobili e sui pensili in cucina, e che schizzi di sangue erano nei locali che si trovano prima della stanza in cui si sviluppo' l'incendio.
La Corte avrebbe dovuto sentire anche un'altra testimone, Aureca Balota, ma la donna, che e' testimone sia dell'accusa che della difesa, rientrera' dalla Romania il prossimo 2 febbraio. E siccome secondo le parti va sentita prima di procedere con le altre testimonianze, la Corte, presidente Geremia Spiniello, a latere Isabella Allieri, ha rinviato il processo al 13 febbraio. La donna e' la badante che abitava sotto al casa della vittima e riconobbe nelle immagini della telecamera di videosorveglianza della tabaccheria la persona che, dopo un gran trambusto, vide scendere della casa della vittima il giorno dell'omicidio.
Quella persona venne identificata dai carabinieri del Nor in Giancaterino, che anche oggi era in aula accanto al suo difensore l'avv. Melania Navelli. Quest'ultima durante l'udienza ha depositato la notifica del decreto della Corte di Cassazione che fissa al 21 febbraio l'udienza sull'istanza di ricusazione presentata nei confronti del presidente della Corte. Il legale, gia' a margine delle scorse udienze, aeva sostenuto che il giudice avrebbe espresso un'opinione di colpevolezza sull'ordinanza con la quale rigettava l'istanza diretta a ottenere la revoca o quantomeno la sostituzione con gli arresti domiciliari nella forma del braccialetto elettronico.
Leggi Tutto »Hotel Rigopiano, settimana decisiva per le indagini sulla slavina
Settimana decisiva per le indagini sulla slavina che ha travolto l'hotel Rigopiano. "Penso che entro la fine della settimana prossima saremo in grado di fare un punto ragionato sullo stato dell'arte", sottolinea in un'intervista a 'Qn' il pm Cristina Tedeschini, procuratore reggente di Pescara, titolare dell'inchiesta. "Dobbiamo dare risposte, anche se non si arrivasse a un processo - spiega - È un debito che abbiamo verso la collettività". Sulla posizione in cui è stato realizzato l'hotel e il rischio valanghe, il pm sottolinea: "La pericolosità della gestione di questo rischio, l'avere consentito la realizzazione dell'albergo in quel luogo, il concretizzarsi di questo rischio attraverso le rilevazioni del servizio valanghe... Sono tutti temi molto importanti dell'indagine".
"L'indagine è iscritta verso ignoti per disastro colposo e omicidio plurimo colposo", prosegue. Sui possibili ritardi nei soccorsi il pm conclude: "Anche la tempistica è un tema d'indagine, certo. Stiamo raccogliendo tutti i riscontri documentali, audio e video di tutte le dichiarazioni che vengono rese. Il panorama delle audizioni è in costante aggiornamento".
Alle 17,40 circa del 18 gennaio la Prefettura di Pescara avrebbe chiamato il direttore dell'hotel Rigopiano Bruno Di Tommaso per chiedere cosa stesse succedendo lassu', a seguito delle prime telefonate allarmate di Giampiero Parete. Di Tommaso, che si trovava a Pescara, alla funzionaria della Prefettura avrebbe confermato di non avere notizie di valanghe, anche se non aveva sentito di recente gli operatori rimasti a Rigopiano. E' questo, secondo gli inquirenti, che potrebbe aver ingenerato il primo 'equivoco' sulla gravita' degli eventi. I successivi tentativi di Quirino Marcella, allertato da Parete, sarebbero cosi' stati definiti come 'bufala', assieme ad altri falsi allarmi valutati nella giornata convulsa del 18. Queste telefonate non sono state ancora acquisite dagli inquirenti, ma lo saranno a breve. In procura a Pescara intanto e' in corso un vertice tra magistrati e forze dell'ordine per fare il punto sulle indagini
Leggi Tutto »Scuole chiuse sine die nella Valle dell’Aterno
Scuole chiuse sine die nella Valle dell'Aterno, dopo l'emergenza neve combinata con le scosse di terremoto, per non parlare dell'allarme su possibili eventi di magnitudo 6-7 lanciato dalla nota della Protezione civile con la sintesi del verbale della commissione Grandi rischi. Gli istituti sono chiusi a Pizzoli, Barete, Montereale, Cagnano, Capitignano e Campotosto. Aperti piu' distanti dall'epicentro gli istituti comprensivi di Navelli (cui afferiscono anche Poggio Picenze e Capestrano) e di San Demetrio (che serve anche Fossa, Ocre, Fagnano e Fontecchio). Scuole aperte, invece, all'Aquila, da domani anche il liceo 'Cotugno' che e' si' agibile, ma con basso indice di sicurezza sismica, del 25% circa secondo quanto appreso, e 5 aule che resteranno chiuse per lavori.
"Dopo l'allarme della Grandi rischi il sindaco di Leonessa ha chiuso le scuole, ma la stessa ordinanza l'avevo predisposta anch'io prima dell'allarme e l'ho formalizzata oggi, le scuole a Montereale non hanno mai riaperto come d'altronde in tutti i Comuni della Valle dell'Aterno", spiega il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi.
"La Commissione non ha fatto altro che aumentare l'allarme in una situazione gia' allarmata - afferma - ma ora si dovrebbe capire bene se quello che hanno detto e' fondato o meno perche' mi pare stiano ritrattando", in riferimento alla correzione delle dichiarazioni del presidente della Cgr, Sergio Bertolucci, sul "rischio-Vajont" legato a una delle dighe di Campotosto. "Dichiarazioni del genere in situazioni di tranquillita' hanno un peso, dopo 5 scosse forti hanno creato il panico generale - denuncia Giorgi - e' una situazione difficile e a noi serve qualcuno che ci aiuti, non che crei problemi. La nota l'abbiamo appresa dai media, e questo la dice lunga: servirebbero protocolli operativi e di comunicazione definiti e collaudati e invece non ci sono".
Anche il sindaco di Pizzoli, Gianni Anastasio, conferma che "le scuole a Pizzoli sono chiuse ma stiamo lavorando per riaprirle in un'altra struttura". Quanto al primo cittadino di Capitignano, Maurizio Pelosi, dopo un incontro con il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, annuncia che "da domani cominceranno le verifiche di agibilità".
Campotosto aveva dovuto chiudere la propria scuola essendoci solo 9 alunni, sotto le soglie di legge: parte frequentava nel Teramano, a Crognaleto, parte ad Amatrice. Ma tra scosse e gelo, che hanno obbligato una trentina di persone a emigrare all' Aquila, attualmente anche questi ragazzi non frequentano.
Leggi Tutto »Spaccio, arresti e perquisizioni in Valle Peligna
Sette arrestati e diciotto indagati, oltre 74mila euro e 1 chilo e 200 grammi di hascisc e marijuana recuperati e sequestrati. E' il bilancio dell'operazione "Fenice", condotta dai carabinieri della Compagnia di Sulmona in collaborazione con i militari della Compagnia di Castel di Sangro e del Nucleo cinofili del Comando Legione Carabinieri Abruzzo e Molise di Chieti. Le accuse, a vario titolo, per gli arrestati sono di traffico di sostanze stupefacenti e tentata estorsione. Gli inquirenti hanno spiegato che le indagini sono scaturite da aggressioni subite da alcuni giovani due anni fa. Le vittime dichiararono che erano state l'epilogo di liti per futili motivi ma intercettazioni telefoniche, pedinamenti, e indagini hanno permesso di accertare che furono minacce e violenze messe in atto da alcuni degli arrestati per recuperare i crediti dello spaccio delle sostanze, affidato ad una catena di piccoli spacciatori che figurerebbero tra le 18 persone indagate. Il traffico di ingenti quantitativi di droga interessava soprattutto il mercato sulmonese, con diramazioni nel resto del comprensorio peligno, in particolare nei centri di Pratola Peligna e Raiano.
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