Cronaca

A Vasto il 2 luglio esibizione delle Frecce Tricolori

 Per la terza volta negli ultimi quattro anni torneranno a sfrecciare il 1 e il il 2 luglio prossimi sul lungomare di Vasto e San Salvo le Frecce Tricolori, con l'esibizione della Pattuglia Nazionale Acrobatica. Stamane e' stato presentato ufficialmente l'evento "Air Show - Costiera dei Trabocchi". A illustrare il calendario delle manifestazioni, che coinvolgeranno le due citta', Luciano de Nardellis, presidente della Dmc Costiera dei Trabocchi e per i comuni di Vasto e San Salvo l'assessore con delega al Turismo Carlo della Penna e il sindaco Tiziana Magnacca. Si comincia domenica 25 giugno con il raduno ultraleggeri "Costiera dei Trabocchi" presso l'aviosuperficie "Gabriele d'Annunzio" di Vasto provenienti dall'Abruzzo e dal Molise e dalle regioni limitrofe. Venerdi' 30 giugno l'inaugurazione della mostra "Storia pattuglia acrobatica" che abbraccia il periodo 1930-2017 e ospitata nella sala Michelangelo di Palazzo d'Avalos.

L'esposizione e' ideata da Luigi Iacomino e realizzata dal Gruppo Modellistico Ricerche Storiche Foggia, che vedra' anche la collaborazione del 32 Stormo "A. Boetto" dell'Aeronautica Militare. A Vasto Marina dal 30 giugno al 2 luglio verra' allestito il "Villaggio Am", suddiviso in vari stand all'interno dei quali si potra' provare il simulatore di volo dell'MB 339 Pan. Si tratta del simulatore del jet che viene abitualmente utilizzato dalle Frecce Tricolori. A San Salvo il 30 giugno nella sala Leone Balduzzi della Porta della Terra verra' ospitato un convegno sui droni in collaborazione con l'Aeroclub di Ancona e a seguire una dimostrazione pratica presso lo Stadio comunale "Davide Bucci".

Sabato 1 luglio ci saranno le prove della manifestazione Air Show "Costiera dei Trabocchi", mentre a seguire a Vasto nella centralissima piazza Rossetti l'esibizione dei Falconieri di Sulmona. L'esibizione ufficiale ci sara' domenica 2 luglio alle ore 16.30 sul lungomare di Vasto e San Salvo. Nella mattinata di domenica alza bandiera in piazza Rossetti a Vasto con la deposizione di una corona di alloro caduti Prima guerra mondiale e Santa Messa in Cattedrale.

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Bimba resta chiusa accidentalmente in auto, intervengono i vigili del fuoco

Una bimba di 20 mesi rimasta chiusa accidentalmente nell'auto che la nonna non riusciva piu' ad aprire, e' stata salvata dall'intervento dei vigili del fuoco avvisati subito dalla stessa donna, che aveva dato l'allarme. Nel pomeriggio di oggi, una squadra del Comando di Teramo, e' intervenuta nel centro di Montorio, nel Teramano, per soccorrere la bimba rimasta chiusa all'interno dell'auto in sosta. La piccola era rimasta accidentalmente all'interno di un Opel Agila, quando la nonna era scesa dalla macchina. La piccola, era seduta sull'apposito seggiolino collocato sul sedile posteriore lato passeggero e piangeva, ma e' stata subito tranquillizzata dal Caposquadra dei Vigili del Fuoco, che per calmarla l'ha distratta mostrandole una caramella. Nel frattempo gli altri componenti della squadra sono riusciti ad aprire la portiera del conducente, utilizzando le attrezzature in dotazione e una volta all'interno hanno soccorso la bambina, che e' stata poi riconsegnata alla nonna.

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Tratta di esseri umani e prostituzione, sgominata una banda nigeriana

Sono 13 le persone finite in manette nell'ambito dell'operazione condotta dalla Polizia di Cagliari sulla tratta di esseri umani e lo sfruttamento della prostituzione. I fermi sono scattati nei confronti di nove donne e quattro uomini, tutti nigeriani. Salvate sei prostitute della stessa nazionalita', tra queste anche una minorenne. Le indagini della Squadra mobile sono partite nel 2015, a seguito delle denunce raccolte da alcune prostitute. Le giovani donne venivano segregate in casa, private del cellulare e obbligate a vendere il proprio corpo. Individuate e selezionate in Nigeria o in Ghana per la loro bellezza, venivano poi convinte a lasciare il Paese d'origine con il miraggio di un lavoro. Da qui il trasferimento nei campi profughi in Libia, poi il viaggio della speranza in gommone verso l'Italia. Una volta sul territorio italiano l'inizio dell'incubo: trattate come schiave e costrette a prostituirsi, con gli sfruttatori sempre pronti a minacciare figli e familiari rimasti in Nigeria. Talvolta erano oggetto loro stesse di pesanti intimidazioni attraverso riti voodoo. Dei 13 fermati, due persone - marito e moglie - sono stati bloccati a Pescia, in provincia di Pistoia, uno a Reggio Calabria, uno a Perugia e uno a Pescara

A Pescara è stata rintracciata una delle persone sottoposte a provvedimento di fermo nell'ambito dell'operazione della Polizia di Cagliari, in corso dall'alba di oggi, finalizzata a disarticolare un gruppo criminale di matrice nigeriana dedito alla tratta di esseri umani e allo sfruttamento della prostituzione. Si tratta di una nigeriana di 28 anni. La donna e' stata individuata dagli uomini della squadra Mobile della Questura di Pescara che hanno eseguito il provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Cagliari. I fatti contestati alla nigeriana sono avvenuti in Sardegna. Dopo le formalita' la giovane e' stata trasferita nel carcere femminile di Chieti.

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Pescara. Pronto Soccorso, sì del Consiglio a ristrutturazione e ampliamento

Sì del Consiglio Comunale alla ristrutturazione del Pronto Soccorso. Blasioli: “Il progetto restituirà alla comunità un Pronto Soccorso efficiente, umano e all'avanguardia”

Nella mattinata di oggi il Consiglio Comunale ha votato la delibera per l'ampliamento e ristrutturazione del nuovo Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile di Pescara. 

“Un atto necessario per fare crescere struttura e potenziale di quello che è un reparto vitale del nostro ospedale – commenta il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Blasioli – La delibera prevede un incremento volumetrico da 125.368,95 mq. a 125.685,75 mq, parlando di Superficie lorda. Stando all'indice di utilizzazione fondiaria si passa da 1,5332 mq/mq a 1,5371 mq/mq. Nulla cambia inoltre rispetto al progetto del 2013, su cui questa aula si espresse a larghissima maggioranza, se non il fatto che rispondiamo ad una nuova istanza del 4 aprile 2017, del manager della ASL pescarese, resasi necessaria per un fatto temporale che ha decretato la decadenza del precedente permesso di costruire.
Parliamo del Pronto soccorso più grande d'Abruzzo e tra i più grandi d'Italia, con un bacino d'utenza rilevante e grandi professionalità, un reparto che potrebbe sviluppare tutto il suo potenziale in spazi maggiori e meglio ripartiti di quelli attuali. Con i lavori gli spazi a disposizione saranno quasi raddoppiati, il progetto prevede fra l'altro: una zona diagnostica per immagini, un'area per l'attesa, diversi ambulatori, studi medici, la Shock Room, la farmacia, il posto di Polizia, che riassume richieste di quando eravamo all'opposizione. E' inoltre prevista una zona dedicata alla traumatologia, all'osservazione breve intensiva e alsoccorso pediatrico. Sono molto curati anche gli spazi dedicati all'attesa, che ad esempio comprenderanno una sala riservata solo ai bambini. Il nuovo prontosoccorso, in definitiva, consentirà una migliore gestione dell'utenza essendo dotato di un’area di accettazione per i pazienti in ricovero programmato, separata da quella delle emergenze; è stata inoltre prevista un’area d’accettazione per codici bianchi, verdi, gialli e rossi per ilProntoSoccorsopediatrico, riservato con posti letto d’osservazione, circa una decina, solo per i bambini; quindi l’accettazione per le emergenze adulti e anziani. Inoltre la nuova struttura permetterà di eliminare un record negativo che annoveriamo, quello dell'unicoProntoSoccorsod'Italia in cui le ambulanze devono uscire in retromarcia per l'esiguità degli spazi di manovra.
A proposito di mobilità, la conformazione del nuovo percorso di entrata e di uscita dei mezzi di soccorso ci consente di bissare la necessità di prevedere una diversa viabilità all'incrocio tra via Fonte Romana e via Monte Faito. In questa zona abbiamo già studiato una rotatoria che possa fluidificare il traffico, evitando anche pericolose manovre di inversione ad U tra le corsie che attualmente corrono dinanzi al nosocomio. Approvato il progetto si procederà speditamente ora. I tempi stimati per l'ultimazione dei lavori si aggirano sui 4 mesi”.
Soddisfazione è stata manifestata anche dai consiglieri Piero Giampietro e Stefano Casciano, per la definizione del progetto.

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Sempre piu’ coppie a sposarsi sulla spiaggia di Pineto

Sempre di più i matrimoni sulla spiaggia di Pineto. Sono state infatti quattro le coppie che solo nelle prime due settimane di giugno si sono giurate amore eterno sul litorale pinetese. Due le coppie inglesi, mentre due donne di Milano hanno scelto Pineto per la loro unione civile. “Oltre a tante coppie italiane, stiamo accogliendo numerose coppie straniere, grazie anche alla capacità dei nostri operatori turistici, che scelgono Pineto per la bellezza del suo territorio”, ha commentato il sindaco Robert Verrocchio.

Dopo la delibera del 2016 che ha aperto ai matrimoni anche nelle strutture private, sempre più numerose sono stati infatti le coppie che hanno scelto il mare di Pineto per sposarsi. “È la dimostrazione che abbiamo fatto la cosa giusta – ha aggiunto il sindaco – Di fatto Pineto è sempre più la città dei matrimoni, che con la bellezza del suo mare e della sua pineta riesce ad attrarre ed essere conosciuta da sempre più persone”.

Numerose sono state anche le unioni civili. “Ci fa piacere che tante coppie abbiano scelto la nostra città per celebrare la loro unione civile – ha dichiarato Verrocchio – Credo che sia dovere di qualunque sindaco applicare una legge come quella voluta dal governo Renzi che ha giustamente allargato i diritti anche alle coppe omosessuali”.  

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Trivellazioni: i Comuni di Bellante, Campli e Mosciano e la Provincia di Teramo vincono anche al Consiglio di Stato.

Confermato l'annullamento del decreto del Ministero dello Sviluppo che consentiva la ricerca di idrocarburi in una vasta fascia pedemontana del territorio teramano

Il Consiglio di Stato ha confermato la decisione con cui il TAR Lazio ha accolto l'impugnazione del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato "Colle dei nidi" (rilasciato a Rockhopper Italia - già Medoil Gas) presentata dalla Provincia di Teramo e dai Comuni di Bellante, Campli e Mosciano Sant’Angelo.

Con la decisione di ieri, il Consiglio di Stato ha ribadito che l’azione giudiziaria promossa dagli enti locali (al momento del ricorso i Sindaci erano Mario Di Pietro, Orazio Di Marcello  e Gabriele Giovannini) fosse fondato e ha confermato l’annullamento del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, per non aver consentito alle amministrazioni locali di partecipare al procedimento.

Sulla vittoria esprimono soddisfazione gli attuali Sindaci dei Comuni promotori e la Provincia di Teramo, che si è affiancata nel ricorso nel 2014 sotto la presidenza di Renzo Di Sabatino. Con la loro azione giudiziaria gli enti locali teramani hanno assicurato a tutte le altre Amministrazioni locali del territorio interessato (una vasta fascia pedemontana che attraversa sia la provincia teramana che quella ascolana) il diritto di essere sentiti prima del rilascio dei titoli minerari.

Già la decisione di primo grado aveva costituito il primo caso di successo giudiziale avverso un titolo minerario in terraferma emesso dal Governo e assume, perciò, un'importanza strategica nel settore. Un particolare ringraziamento va all’impegno del professor Enzo Di Salvatore (Diritto Costituzionale UNITE) e all'avvocato Paolo Colasante, che seguono la vicenda sin dall’inizio rispettivamente in qualità di consulente e di difensore, e al professore Stelio Mangiameli, anche lui costituzionalista, cui è stata affidato il patrocinio delle Amministrazioni dinanzi al Consiglio di Stato.

Secondo i legali: “non si può escludere la valenza di precedente di questa decisione anche nei confronti di altri titoli minerari rilasciati, o in corso di rilascio, nelle Regioni Abruzzo e Marche, così come nel resto del territorio nazionale”.

“Siamo di fronte ad un precedente estremamente significativo – afferma il presidente Renzo Di Sabatino – al di là del valore giuridico della sentenza e aspettiamo di leggere il dispositivo, questa vicenda, sollecita riflessioni politiche e istituzionali in merito ai grandi temi legati allo svilluppo sostenibile,  all’ambiente e alle politiche di approvvigionamento energetico. Questioni che hanno un enorme impatto sulle comunità locali: escluderle dai percorsi decisionali significa solo aumentare i conflitti e la risoluzione dei problemi come dimostra, per altri versi, la vicenda legata alla captazione delle acque del Gran Sasso e agli interventi di messi in sicurezza a suo tempo realizzati dalla gestione commissariale del Governo senza alcun coinvolgimento delle istituzioni locali”.

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Presunti abusi su minore, rito abbreviato per l’ex parroco di Spoltore

Accoglimento della richiesta di rito abbreviato e contestuale rinvio, al proseguo del giudizio, della decisione sull'eccezione presentata dalla difesa dell' imputato. E' quanto stabilito questa dal tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Maria Michela Di Fine, nell' ambito del processo a carico dell'ex parroco di 44 anni di Villa Raspa di Spoltore accusato di abusi sessuali su un ragazzo di 15 anni, ai tempi in cui guidava la parrocchia di San Camillo de Lellis a Villa Raspa di Spoltore. I fatti sarebbero avvenuti nel 2011 e nel 2012.

La difesa del parroco, rappresentata dall'avvocato Giuliano Milia, aveva sollevato la questione del "ne bis in idem" davanti alla Cassazione, che aveva giudicato inammissibile l'istanza. La difesa sostiene, in sostanza, che poiche' il parroco e' gia' stato condannato dal tribunale ecclesiastico per la stessa vicenda e sta gia' scontando la pena, non puo' essere giudicato una seconda volta da un tribunale penale. Il parroco, nell' ambito del processo canonico, e' stato condannato all' interdizione perpetua dallo svolgimento di attivita' parrocchiali a contatto con i minorenni, alla sospensione per tre anni dal ministero sacerdotale, all'obbligo di dimora per cinque anni all'interno di un monastero di Roma e alla prescrizione di "un percorso psicoterapeutico". In attesa di conoscere le motivazioni della Cassazione, la difesa del parroco ha ripresentato la stessa eccezione davanti al tribunale collegiale, con il pm Salvatore Campochiaro e il legale di parte civile, Vincenzo Di Girolamo, che si sono opposti. Il tribunale collegiale ha scelto di posticipare la decisione sull'eccezione al proseguo del giudizio. La difesa, a quel punto, ha avanzato una richiesta di rito abbreviato condizionata all'acquisizione di documentazione relativa ad una chat tra la persona offesa ed altre persone, avvenuta tre anni dopo i fatti contestati. La richiesta era gia' stata presentata e respinta in fase di udienza preliminare, ma oggi e' stata accolta dal tribunale collegiale, che "alla luce della situazione esistente al momento della valutazione negativa del gup, ritiene ingiustificato il dissenso relativo all' antieconomicita' del rito". Si tornera' dunque in aula il 23 novembre prossimo, quando saranno ascoltate due delle persone che hanno partecipato alla chat prodotta dalla difesa e un consulente di parte.

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Tar decide su Megalo’ 2, Wwf si costituisce in giudizio

Il Wwf Chieti Pescara sara' presente domani, con un proprio ricorso 'ad opponendum', dinanzi al Tribunale amministrativo regionale nell'udienza cautelare in programma domani in cui verra' esaminato il ricorso proposto dalla societa' Sile Costruzioni di Barzana, la ditta interessata alla realizzazione del centro commerciale noto come Megalo' 2 a Chieti Scalo. La societa' ha fatto ricorso contro la decisione del Comitato Via della Regione che il 24 marzo scorso ha dichiarato improcedibile il progetto rigettando la richiesta di proroga del parere favorevole quinquennale rilasciato nel 2012 e chiede l'annullamento della decisione del Comitato previa sospensiva. Il Wwf sara' affiancato, ma nell'udienza di merito che dovra' essere fissata, da alcune associazioni di categoria quali Confcommercio, Confesercenti, Legambiente, Consorzio Chieti Centro, Upa, Cna, Cia e Casartigiani che loro volta presenteranno ricorso 'ad opponendum'. Il Wwf chiede ai giudici amministrativi di riconoscere la validita' delle scelte del Comitato Via, che di fatto ha bocciato le nuove costruzioni ma non il completamento dell'argine, e dunque di respingere il ricorso della Sile Costruzioni. 

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Sanitopoli, processo bis a Perugia per reato associativo

Fissata al 4 luglio prossimo, alla Corte d'Appello di Perugia, l'udienza del processo bis sulla sanitopoli abruzzese, che vede imputati l'ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, e altre persone. I giudici del tribunale umbro dovranno valutare la sussistenza o meno del reato di associazione a delinquere ed eventualmente ricalcolare la pena gia' stabilita in appello dalla Corte aquilana. Nel dicembre scorso la Cassazione aveva confermato la condanna di Del Turco per induzione indebita, ma aveva annullato con rinvio la condanna d'appello riguardante l'accusa piu' pesante, quella di associazione a delinquere. Un reato, quest'ultimo, contestato anche all'ex segretario generale della presidenza della Giunta regionale, Lamberto Quarta e all'ex capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, Camillo Cesarone. Il nuovo processo servira' dunque per riesaminare gli elementi di prova del reato associativo a carico dei tre imputati. Alla luce della decisione della Corte perugina, potrebbe essere rivista la condanna che per Del Turco, in appello, era stata ridotta da nove anni e sei mesi a quattro anni e due mesi. I giudici della Corte d'Appello umbra, infine, sono chiamati a rivalutare anche le posizioni dell'ex assessore regionale alla Sanita', Berbardo Mazzocca e dell'ex assessore regionale alle Attivita' produttive, Antonio Boschetti, relativamente alle statuizioni civili di condanna. 

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Tragedia in spiaggia a San Salvo, annega un giovane

Un giovane e' annegato e una ragazza e' stata salvata dalle onde nei pressi del porticciolo turistico di San Salvo. La tragedia si e' consumata in pochi minuti, attorno alle 13.00, nello spazio antistante il lido n. 25 quando B.C. 28 anni, di nazionalita' romena e residente a San Salvo, era in acqua con Giuseppe Fusco, 33 anni di Benevento, ma a causa del forte vento e della corrente che spingeva al largo si sono trovati entrambi in difficolta'. Sono intervenuti un bagnino e un bagnante che hanno notato la coppia: sono riusciti a portare a riva la ragazza, mentre i flutti hanno inghiottito il ragazzo. Per le ricerche e' giunto sul posto il personale della Guardia Costiera di Vasto per le ricerche in mare con una motovedetta, mentre da Pescara e' stato fatto intervenire un elicottero della Capitaneria di Porto. Dopo oltre un'ora il 33enne e' stato recuperato da un sommozzatore, che si e' calato con un verricello dall'elicottero, nei pressi della barriera frangiflutto antistante il porticciolo turistico, ma nelle acque territoriali di Montenero di Bisaccia. Per le cure mediche la 28enne e' stata trasportata con un'ambulanza del 118 all'ospedale di Vasto e non sarebbe in pericolo di vita. Per i rilievi di legge sono intervenuti i carabinieri di San Salvo e Montenero di Bisaccia e la Polizia Locale di San Salvo. La salma del giovane e' stata trasferita all'obitorio a Vasto.

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