Cronaca

Bancarotta dell’azienda vini, due condanne

Il Tribunale di Chieti ha condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno Camillo e Marcello Antonucci, padre e figlio, imprenditori originari di Crecchio, riconosciuti colpevoli di bancarotta fraudolenta. Secondo l'accusa, in qualita' di amministratori della Antonucci Vini, societa' dichiarata fallita dal Tribunale di Chieti nell'ottobre del 2011 e che produceva e vendeva vini, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori, avrebbero distratto i libri e le scritture contabili cosi' da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento d'affari.

I due sono stati condannati anche al pagamento delle spese legali e all'interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni. Per entrambi il difensore di fiducia, l'avvocato Cristian Liberato, aveva chiesto l'assoluzione o in subordine che reato venisse derubricato in bancarotta semplice. Il legale ha annunciato ricorso in Appello.

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Chieti, scala mobile pronta a ripartire

Potrebbe riaprire domani, dopo che nel pomeriggio i tecnici dell'Ustif avranno effettuato il collaudo finalizzato ad ottenere l'agibilita', la scala mobile di Chieti che collega il terminal bus al centro cittadino, chiusa da gennaio scorso per i danni provocati dalla neve. Si trattava di danni sia strutturali e meccanici sia agli impianti elettrici, causati principalmente dall'acqua che aveva raggiunto le parti piu' delicate del motore. Le riparazioni hanno richiesto quasi tre mesi di lavori. Il danno complessivo ammonta a 100.000 euro, interamente sostenuto dalla Bluparking, la societa' che gestisce sia la scala mobile sia tutti i parcheggi a pagamento della citta'.

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Perseguita insegnante di fitness, condannato per stalking

Per circa un anno avrebbe perseguitato un'insegnante di fitness con continue minacce e molestie, costringendola a cambiare le abitudini di vita finche' lei non si e' decisa a denunciarlo. Minacce e molestie che al termine del processo davanti al giudice Flavio Conciatori sono costate ad un 33enne di Teramo una condanna a sei mesi, pena sospesa, per stalking. Il pm di udienza Monica Speca aveva chiesto per l'uomo una condanna a nove mesi. I fatti contestati al giovane risalgono ad un periodo che va da giugno 2015 a luglio 2014 quando dopo aver conosciuto la ragazza in palestra ed essersi invaghito di lei avrebbe iniziato a tormentarla. Inizialmente con continui messaggi d'amore lasciati sul profilo Fb della ragazza, che ben presto di fronte all'indifferenza della giovane si sarebbero trasformati in minacce e insulti. Dopo i messaggi sarebbero arrivati i pedinamenti e gli appostamenti.

Il 33enne l'avrebbe infatti aspettata fuori dalla palestra, avrebbe piu' volte bussato sulle vetrate di un istituto di formazione frequentato dalla vittima, l'avrebbe seguita in tutti i posti che lei amava frequentare, procurandole un perdurante stato d' ansia e la paura che potesse farle del male. Da qui la denuncia, con la successiva apertura di un fascicolo da parte della Procura e la condanna arrivata oggi al termine del processo.

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Analisi positive per l’acqua in 11 comuni del Pescarese

Riscontrata la "conformita' dell'acqua" nei campioni prelevati dai serbatoi degli undici comuni del Pescarese dove ieri e' stata dichiarata la non potabilita' a causa della presenza di floruri. Lo rende noto l'Aca, sottolineando che "per il ripristino formale della potabilita' si resta in attesa del parere Asl che sta effettuando ulteriori campionamenti". I risultati degli accertamenti dovrebbero essere diffusi non prima di domani. I comuni interessati sono Civitaquana, Catignano, Pietranico, Brittoli, Pescosansonesco, Cugnoli, Vicoli, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Torre de' Passeri, Corvara.

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Acqua non potabile in undici comuni del Pescarese

Acqua non potabile in undici comuni del Pescarese a causa della presenza di floruri. Lo rende noto l'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) sul proprio sito web. L'azienda comunica che "a causa inquinamento dovuto a presenza di fluoruri nell'acqua in distribuzione", si riscontra la "non potabilita' su tutto il territorio comunale" di Civitaquana, Catignano, Pietranico, Brittoli, Pescosansonesco, Cugnoli, Vicoli, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Torre de' Passeri, Corvara. L'Aca sottolinea che, come gia' fatto oggi, anche domani "sono in programma prelievi ulteriori congiuntamente con il laboratorio Asl. Pertanto - conclude l'azienda - si invitano gli utenti a non utilizzare acqua del rubinetto a scopo potabile fino a nuovo avviso".

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Costituito in Abruzzo il Dipartimento funzionale regionale delle Professioni sanitarie

"Dopo ben 17 anni dall'approvazione della legge n. 251 del 200, sara' costituito in Abruzzo il Dipartimento funzionale regionale delle Professioni sanitarie nonche' un analogo modello organizzativo in ogni Azienda sanitaria locale". Lo fanno sapere in una nota i responsabili delle associazioni professionali abruzzesi dell'Area tecnica sanitaria. I professionisti valutano "positivamente il lavoro svolto dalla Giunta regionale e, in particolare, dall'assessore alla Sanita', Silvio Paolucci, con l'approvazione delle nuove linee guida per la redazione degli atti aziendali delle Asl". La nuova organizzazione consentira' di applicare la legge dello Stato "nonche' di dare il giusto riconoscimento alle 22 professioni sanitarie nel governare i processi di competenza in un quadro di qualita', sicurezza e centralita' del cittadino". La positiva valutazione viene pronunciata dopo due giorni di dibattito tra i presidenti ed i responsabili delle Associazioni professionali dell'Area tecnica sanitaria, tra cui le dottoresse Anna Rita Tomei e Anna Di Girolamo (ANTeL), il dottor Vincenzo Palumbieri (FITeLaB), il dottor Giovanni Liberi (ANPeC), il dottor Rolando Ferrante (Collegio TSRM) e il dottor Antonio Esposito (AITIC). Le Associazioni auspicano che il modello di organizzazione proposto dalla Regione per il Servizio tecnico sanitario, sia applicato in maniera uniforme tra le quattro Asl, in maniera corrispondente alla valenza dell'Area tecnico sanitaria nel Sistema sanitario regionale. Valutazioni e proposte saranno illustrati il prossimo 11 aprile agli attuali dirigenti regionali delle professioni sanitarie, il dottor Franco Giancristofaro per la Asl Lanciano Vasto Chieti e i dottori Giovanni Muttillo e Gaetano Sorrentino per la Asl di Teramo, per poi essere presentati ufficialmente all'assessore Silvio Paolucci.

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I carabinieri di Popoli stroncano un giro di spaccio di droga

I carabinieri della Compagnia di Popoli nell'ambito dell'operazione "Kanun", coordinati dal tenente Tonino Marinucci, hanno portato a termine l'esecuzione di dodici misure cautelari, nei confronti di altrettante persone che devono rispondere del reato di associazione per delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti. Le misure sono state richieste dal Sostituto Procuratore della Procura dell'Aquila Stefano Gallo ed emesse dal Gip del Tribunale di L'Aquila Guendalina Buccella. Delle dodici persone indagate, cinque sono state destinatarie della custodia cautelare in carcere, tre degli arresti domiciliari e quattro dell'obbligo di dimora e presentazione alla Pg. In totale gli indagati sono 27. Coinvolto anche un minorenne, la cui posizione e' stata stralciata e inviata alla Procura dei Minori dell'Aquila. Le persone finite in carcere sono state associate presso la Casa Circondariale di Sulmona e una al S. Donato di Pescara. Effettuate perquisizioni nel corso delle indagini, e anche nella mattinata di oggi, fra la Val Pescara, la Valle Peligna e la Marsica. Le esecuzioni delle ordinanze hanno riguardato Popoli, Pratola Peligna e Silvi. Sequestrate, oltre alla droga anche una pistola, dei grimaldelli e delle manette. L'indagine e' iniziata nel 2015 quando ci fu l'arresto di un 43enne che, poi attraverso un monitoraggio, ha portato gli inquirenti a capire che l'uomo faceva parte di una piu' vasta organizzazione dedita al traffico di droga. Lo stupefacente arrivava da Roma, Lombardia, dalle Marche e dalla provincia di Pescara. L'obiettivo era quello di evitare una sola fonte di approvvigionamento sia per avere droga a buon prezzo, sia per non rischiare problemi in caso del blocco di uno dei canali. La droga, come poi si e' appurato anche attraverso le intercettazioni telefoniche, veniva chiamata caffe' o sigarette. L'organizzazione, basata su vincoli familiari, agiva con scaltrezza, visto che gli indagati non si incontravano mai fra loro per non dare nell'occhio. Il denaro guadagnato dal traffico di droga, veniva utilizzato sia per riacquistare la droga che per il sostentamento degli altri affiliati che si trovavano in difficolta', come il pagamento delle spese legali. Sequestrato in totale 1,3 kg di droga e questa mattina altri 30 grammi di cocaina, oltre a materiale per il confezionamento della droga e 9mila euro in contanti. La base dell'organizzazione era a Pratola Peligna. "Ci siamo trovati di fronte ad un sodalizio composto da albanesi che operava in un comprensorio vasto fra tre province della nostra regione. Attraverso questa indagine conclusa brillantemente, abbiamo sottratto a questo sodalizio malavitoso - ha detto il comandante provinciale dell'Arma di Pescara, colonnello Marco Riscaldati - il controllo del traffico di droga, e togliendo il rifornimento di droga ai giovani di quelle aree. Lo stupefacente era di vario genere, visto che nel corso delle indagini ci sono stati sequestri di eroina, cocaina, hashish e marijuana, a dimostrazione che l'utenza e' ampia e diversificata, cosi' come il lavoro di smercio dello stupefacente. Mi preme sottolineare anche il carattere familistico dell'organizzazione visto che stiamo parlando di persone appartenenti a due nuclei familiari". 

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Assalto fallito al bancomat di Bellante

Fallito un tentativo di rubare 20mila euro contenuti nel Bancomat dell'ufficio postale di Bellante Stazione. Intorno alle 2 di notte almeno quattro persone, dopo avere sfondato la vetrina di ingresso della filiale postale con un'utilitaria parcheggiata nei pressi nel pomeriggio, hanno 'agganciato' lo sportello automatico con un furgone e lo hanno trascinato per quasi un chilometro. I ladri hanno pero' avuto desistere dal loro piano perche' il sistema d'allarme e le telefonate dei residenti, svegliati dal frastuono, hanno allertato le pattuglie dei carabinieri all'arrivo delle quali il gruppo e' fuggito. Si tratta del settimo assalto in tre mesi a uno sportello di prelievo del denaro, ma stavolta non c'e' stata un'esplosione, come accaduto di recente alla filiale della Tercas.

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Pescara, ladri rubano pc in una scuola elementare

Furto commesso la notte scorsa ai danni di una scuola del centro di Pescara. Ignoti, dopo aver forzato una finestra sono riusciti ad introdursi all'interno dell'Istituto Comprensivo Statale 5 di via Gioberti 15, agendo indisturbati e riuscendo a portare via 11 computer portatili ed un televisore. Come riferito dalla Compagnia dei carabinieri di Pescara, che indagano sul colpo, il danno, non coperto da assicurazione, e' in via di quantificazione.

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Pugilatrice in coma dopo il match, i medici sciolgono la prognosi

E' stata sciolta la prognosi di Francesca Moro, 26 anni, la pugile veneziana ricoverata per oltre due settimane all'ospedale di Pescara dove era arrivata in coma sabato 18 marzo in seguito a un malore avvertito dopo un match a Chieti. La giovane alle 5 di questa mattina ha lasciato il capoluogo adriatico ed e' stata trasferita in un centro riabilitativo di Venezia. I medici l'hanno giudicata guaribile in 80 giorni, anche se la riabilitazione sara' lunga. Dopo un intervento chirurgico per un ematoma subdurale acuto e dopo diversi giorni di coma in condizioni estremamente critiche, nei giorni scorsi Moro si e' gradualmente ripresa, iniziando a parlare e ad interagire con il personale sanitario e con i famigliari. La giovane era stata ricoverata prima in Rianimazione e poi in Neurochirurgia, fino al trasferimento odierno.

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