Un anno e mezzo di reclusione ed il pagamento di una multa di 600 euro per un 48enne di Chieti, Massimo Capuzzi, che il giudice monocratico Valentina Ribaudo ha ritenuto colpevole di furto aggravato per avere forzato, tra aprile e ottobre dello scorso anno, all'interno del policlinico di Chieti, quindici distributori automatici di alimenti e bevande impossessandosi di incassi per una somma complessiva di poco inferiore a 2.700 euro. L'accusa aveva chiesto per l'uomo quattro anni di reclusione e 2.000 euro di multa. La titolare della ditta che gestisce i distributori automatici si e' costituita parte civile. Capuzzi, e' stato condannato a pagare le spese di costituzione di parte civile. L'altro ieri sera, intanto, ignoti sono entrati nell'edificio che ospita la sezione Civile del Tribunale di Chieti dopo aver forzato il portone d'ingresso dello stabile ed hanno scassinato il distributore di snack e bevande al piano terra, impossessandosi dell'incasso.
Leggi Tutto »La riserva marina di Vasto affidata a Legambiente, Wwf e Iaap
Firmato ufficialmente il protocollo di intesa tra Comune di Vasto, Legambiente, Wwf e l' Istituto Abruzzese per le Aree Protette (Iaap) per la gestione della Riserva Naturale Regionale Marina di Vasto istituita nel 2007. Le due Associazioni ambientaliste e la struttura operativa dello Iaap da oggi gestiranno congiuntamente l'area protetta con la volonta' di attivare e valorizzare una riserva che riveste un ruolo strategico, non solo nella tutela e conservazione dei sistemi naturali esistenti, come quelli dunali e le aree umide, ma anche per rafforzarla come attrattore di un comprensorio caratterizzato da una strategia che sposa sempre di piu' l' ecoturismo e che e' parte della Via Verde. Tra le finalita' della gestione ci sono anche la necessita' di superare le attuali criticita' della fruizione dell'area, rafforzare i rapporti con gli operatori turistici locali che, oggi piu' di ieri, necessitano di qualita' e cura ambientale e favorire e implementare le attivita' educative ed aggregative, valorizzando tutto quello che finora preziosi gruppi di volontari hanno gia' fatto per quel territorio.
Leggi Tutto »Sisma L’Aquila, per il crollo con 13 morti è stato assolto l’unico imputato
Chiuso in via definitiva senza responsabili uno dei piu' importanti processi della maxi inchiesta della procura della Repubblica del capoluogo abruzzese sui crolli seguiti al terremoto di L'Aquila del 2009. Si tratta del crollo di via D'Annunzio, dove morirono 13 persone. La Corte d'Appello di Perugia, dove il procedimento era approdato per essere celebrato di nuovo come deciso della Corte di Cassazione, ha assolto per non avere commesso il fatto l' unico imputato, l'ingegnere Fabrizio Cimino, accusato di omicidio colposo plurimo per una condotta omissiva in relazione ai restauri del palazzo svolti nel 2002 e, in particolare, per non aver notato palesi criticita' dello stabile, edificato nel 1961, nel corso dei lavori da lui diretti.
"La vicenda si chiude senza neanche arrivare all'estinzione del reato per prescrizione - sottolinea l'avvocato Stefano Rossi, legale di Cimino - La Corte ha aderito a quello che vado dicendo da 3 anni, cioe' che il mio assistito non aveva alcuna responsabilita' nel crollo". A Cimino, dopo una prima condanna in Tribunale a 3 anni di reclusione, la Corte d'Appello aquilana aveva ridotto la pena a 1 anno e 10 mesi. La quarta sezione penale della Suprema Corte ha annullato con rinvio la sentenza d'Appello, disponendo appunto a Perugia un nuovo esame dei fatti.
Leggi Tutto »Inchiesta sugli appalti nella Marsica, spuntano nomi eccellenti
La senatrice aquilana del Pd Stefania Pezzopane sarebbe indagata con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti assieme ad Angelo Capogna, imprenditore che si occupa di illuminazione pubblica e che l'avrebbe accusata nel corso di due interrogatori in relazione a una campagna elettorale degli anni scorsi, stando a quanto riportato dalle agenzie di stampa.
"Non so nulla, non ho ancora ricevuto niente, tuttavia ho fiducia nella magistratura - afferma la senatrice Pezzopane -. Mi dispiace che i magistrati debbano lavorare spesso su cose del genere, mi sembra un grande calderone che alla fine si chiarirà". A interrogare Capogna, che avrebbe descritto un sistema di 'tangenti sui lampioni' con contanti e regalie in cambio di commesse nel suo settore, un'indagine di cui questo nuovo filone e' uno stralcio, i sostituti procuratori della Repubblica di Avezzano Maurizio Cerrato e Roberto Savelli, che tra le sue parole avrebbero riscontrato un'autonoma fattispecie di delitto che coinvolgerebbe la Pezzopane, in violazione della legge numero 195 del 1974, quella che regola appunto il finanziamento ai partiti. Per questo e' stato aperto un fascicolo autonomo e lo scorso 11 aprile le carte sono state trasmesse alla competente procura aquilana, dal momento che il fatto sarebbe avvenuto nel capoluogo. Nelle scorse settimane, in un secondo interrogatorio fiume, il principale indagato, nonche' accusatore, e' stato sentito dagli agenti della squadra Mobile aquilana, in particolare della prima sezione diretta dal sostituto commissario Sabatino Romano, Mobile che ha da poco cambiato dirigente, da Gennaro Capasso a Tommaso Niglio.
Secondo quanto appreso da fonti investigative, ricordate nel lancio di agenzia, anche in questo filone si starebbe verificando la possibile sussistenza di ipotesi accusatorie di corruzione. L'inchiesta nata dalle denunce di Capogna e' sfociata nel marzo 2016 in perquisizioni e acquisizioni di documenti nei confronti di 25 indagati, che sono diventati 36 fin qui noti pochi giorni fa, quando sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini.
Leggi Tutto »Rapino’ coetaneo a Pescara, arrestato minorenne
Minacciando di colpirlo con il casco, avrebbe rapinato un coetaneo che passeggiava sulla riviera di Pescara, riuscendo a portargli via il portafoglio, contenente pochi euro. Oggi, nei confronti dell'autore della rapina, uno straniero di 17 anni, i carabinieri hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare presso l'istituto penale minorile di Casal di Marmo. L'ordinanza, eseguita dai militari della Compagnia di Pescara, e' stata emessa dal gip presso il Tribunale per i minorenni dell'Aquila, Cecilia Angrisano, su richiesta del pm Roberto Polella. I fatti sono avvenuti lo scorso 17 aprile. La vittima ha trovato il coraggio di denunciare l'accaduto, consentendo ai carabinieri della Stazione di Pescara Colli di avviare le indagini. In base alla descrizione e al modus operandi i militari sono riusciti a risalire all'identita' del minorenne, gia' autore di una serie di rapine analoghe, commesse nei primi mesi del 2015. Il giovane straniero, gia' finito in precedenza in istituto, era attualmente sottoposto alla misura della messa alla prova, su disposizione dell'autorita' giudiziaria.
Leggi Tutto »Università d’Annunzio, assolto dg Del Vecchio dall’accusa di violazione della privacy
Il direttore generale dell'universita' 'D'Annunzio' di Chieti-Pescara, Filippo Del Vecchio, e' stato assolto perche' il fatto non costituisce reato dalle accuse di violazione della privacy e diffamazione, reati per i quali l'accusa aveva chiesto rispettivamente un anno di e tre mesi di reclusione. Il processo si e' tenuto oggi pomeriggio dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino il quale all'inizio dell'udienza ha revocato l'ammissione delle prove testimoniali ritenendole superflue alla luce "dell'ampio ed esaustivo compendio documentale prodotto dalle parti". La vicenda da cui ha preso le mosse il processo a carico di Del Vecchio, che attualmente e' interdetto dai pubblici uffici nell'ambito di un'indagine per abuso d'ufficio unitamente all'ex rettore Carmine Di Ilio, e' relativa alla diffusione a mezzo e mail inviate tutto il personale dell'universita', da parte dello stesso Del Vecchio, del documento denominato analisi utilizzo fondo accessorio 2001-2013. Il documento, pubblicato anche sul sito istituzionale della d'Annunzio, conteneva i nomi di oltre un centinaio di dipendenti e delle somme accessorie ricevute da ognuno di loro: secondo il direttore generale si tratta di benefici, elargiti sotto la precedente gestione amministrativa dell'ateneo, non previsti ne' da leggi ne' da contratti. Secondo l'accusa la condotta di Del Vecchio oltre a violare la privacy avrebbe offeso la reputazione dei dipendenti. E 53 di questi si sono costituiti parte civile. Oggi l'unico ad essere sentito in aula, nella veste di imputato e' stato lo stesso Del Vecchio il quale, difeso dall'avvocato Stefano Rossi, ha ricostruito le diverse criticita' riscontrate quando si insedio' al vertice amministrativo dell'ateneo, nel 2012. E fra queste l'erogazione in un decennio precedente di 8 milioni di euro a titolo di trattamento accessorio al di fuori della costituzione di un qualsiasi fondo Del Vecchio ha tra l'altro evidenziato che un'ispezione condotta dal Mef gia' nel 2003 rilevo' l'assenza del Fondo di trattamento accessorio, ''trattamento che - ha detto il Dg in aula - veniva pagato dall'ateneo sulla base di consuetudini, in violazione del testo unico sul pubblico impiego''. Del Vecchio ha anche sottolineato che quando arrivo' alla D'Annunzio il sito sulla trasparenza non esisteva e che venne realizzato acquistando uno specifico software. Uno dei legali di parte civile, l'avv. Silvio Rustignoli, ha annunciato ricorso in appello. Nessun commento da parte di Del Vecchio.
Leggi Tutto »L’Aquila: esibizione dei solisti aquilani in ospedale
Iniziativa alla quinta edizione, nel solco del processo di umanizzazione della sanità, da tempo avviato dalla Asl.
IN AZIONE UN TRIO ALLE ORE 11 NEL REPARTO DIALISI E, A SEGUIRE, UN NUTRITO GRUPPO DI ALLIEVI DELLA SCUOLA MEDIA A INDIRIZZO MUSICALE NEI POLIAMBULATORI.
Repertorio che spazierà tra generi ed epoche diverse: anche Bach, Beethoven e Mozart.
La parola ‘sanità’ avrà domani, mercoledì 17 maggio, un ‘suono’ decisamente diverso in ospedale: note di Beethoven durante la dialisi e sonorità (anche) di Mozart nei pressi dei poliambulatori. Dalle ore 11, al San Salvatore, l’atmosfera ospedaliera si dipanerà secondo uno ‘spartito’ diverso grazie all’esibizione dell’associazione dei Solisti Aquilani che diffonderanno, in alcuni punti del presidio, risonanze virtuose di violino e pianoforte. Le note cominceranno a diffondersi, in contemporanea, all’interno del reparto dialisi e nei poliambulatori (area diabetologica) mentre, a partire da mezzogiorno, si udiranno anche nell’area esterna delle sale operatorie. Un paio d’ore in cui l’ambiente sanitario avrà maggiore ‘leggerezza’ e vibrazioni emotive, nel solco di un’esperienza che è giunta ormai al quinto anno e che si iscrive nel capitolo della cosiddetta umanizzazione della sanità, promosso e sostenuto dalla direzione sanitaria del presidio. Al reparto dialisi, alle 11.00, si esibirà il trio dei solisti aquilani composto da: Federico Cardilli (violino), Margherita Di Giovanni (viola) e Giulio Ferretti (violoncello). Verranno eseguite musiche di Schubert, Beethoven e Klein. Simultaneamente, come detto, entreranno in azione gli allievi della scuola media ‘D. Alighieri’ a indirizzo musicale che porteranno le loro note nell’area diabetologica dei poliambulatori e, successivamente, alle ore 12.00, all’area esterna delle sale operatorie dell’ospedale. Gli allievi della Media a indirizzo musicale che si esibiranno domani sono: Fiorella Di Nino, Carlotta Amorosi, Sara Panepucci, Michele Di Loreto, Giulia Cardarelli, Laura Badia Cristina Petrocco, Giulia Mariani, Beatrice Del Vecchio, Enzo Benchea, Martina Di Nardo, Arlette Milena Custode, Francesco Spera, Laura Sescu, Martini Melizza, Leonardo Giannangeli, Irene D’Angelo, Simone Del Vecchio, Debora Bakaj, Riccardo Battaglia, Marco Coccciolone, Sara Colaianni, Nicole Trombetta, Sveva De Luca, Ludovica Leone, Davide Paolucci ed Elena Cantalini.
Le esecuzioni porteranno ariette, preludi e valzer tra camici bianchi, pazienti e utenti, spaziando tra generi ed epoche diverse per dar vita a un repertorio assolutamente godibile. Verranno proposti, tra gli altri, brani di Bach, Mozart, Vinciguerra, Molin e Barrat. L’idea di associare la musica all’ambiente ospedaliero è ormai consolidata e si è rilevata felice tanto che, ormai da 5 anni, riscuote un ampio gradimento da parte degli utenti, in alcuni casi entusiasti. Un fatto che rientra nel processo di umanizzazione della sanità, da tempo avviato dalla Asl e declinato di volta in volta in modo diverso, nell’ottica di una migliore qualità di vita del paziente.
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I legali del sindaco di Farindola puntano il dito sulla carta valanghe
"Se la Regione Abruzzo, come previsto dalla legge 170 del marzo 2014, avesse realizzato la Carta di Localizzazione dei Pericoli da valanga (Clpv), oggi le 29 persone morte a Rigopiano sarebbero vive". Lo hanno detto i legali del Comune di Farindola, del sindaco Ilario Lacchetta e del tecnico comunale Enrico Colangeli, questa mattina in conferenza stampa a Pescara, per illustrare le ragioni alla base della denuncia presentata presso la Procura dell'Aquila, nei confronti della Regione Abruzzo, per disastro valanghivo doloso, in riferimento alla tragedia dell'Hotel Rigopiano. Il pool di avvocati ha fatto sapere che nel febbraio scorso ha proceduto all'acquisizione di un'ampia documentazione presso gli uffici della Regione. "Da quella documentazione e' emerso che nel 1992 la Regione Abruzzo, insieme ad altre sette regioni, in seguito alla sciagura del Pavillon, ideo' una splendida legge finalizzata a prevenire il rischio valanghe, che pero' e' rimasta a dormire per anni nei cassetti della Regione", spiega l'avvocato Cristiana Valentini, insieme alla presenza dei legali Goffredo Tatozzi e Massimo Manieri, e del team di esperti formato dal climatologo Massimiliano Fazzini, dall'ex responsabile di Meteomont Abruzzo Giorgio Morelli e dall'ingegnere specializzato in area montuose Marco Cordeschi, che hanno svolto perizie tecniche nell'ambito delle indagini difensive.
"Nel marzo del 2014, improvvisamente - aggiunge - la Regione decide di dare attuazione a quella legge, emanando la legge 170, dando contestualmente l'ordine alla Protezione civile di redarre la Clpv, essenziale per applicare la norma. Quella legge prevedeva l'obbligo per la Regione di redarre la Carta di Localizzazione dei Pericoli da valanga, prevedeva che a realizzarla fosse la Protezione civile e prevedeva che la Carta fosse approvata dalla Giunta regionale e inviata ai comuni - continua Valentini -. A partire da quel momento, la legge avrebbe imposto vincoli edilizi e ordini di sgombero per tutte le strutture situate in aree valanghive e dunque non ci sarebbe stato il disastro dell'Hotel Rigopiano".
La Clpv non e' mai stata realizzata. "Cinque giorni dopo il disastro la Regione ha annunciato che nel 2014 si era dotata del catasto comprendente la Carta storica delle valanghe - rimarcato l'avvocato - ma quella carta, come e' giustamente specificato sul sito della Regione, non consente di prevedere alcuna valanga". Al contrario, dallo studio realizzato dall'ingegner Cordeschi, sul modello della Clpv, compiuto attraverso rilievi sul posto e l'esame di immagini satellitari anteriori al disastro, emerge chiaramente che l'Hotel Rigopiano si trovava in una zona a rischio valanga. "Questa prova non e' scientificamente confutabile - sottolinea Valentini -. Se dal 1992 la Regione ha evidenziato trascuratezza, dal 2014 il suo comportamento diventa doloso".
"Nel delineare la condotta dolosa della Regione Abruzzo, abbiamo applicato gli stessi criteri che sono stati utilizzati nell'ambito di un precedente autorevole, quale il caso della Thyssenkrupp di Torino". Cosi' i legali del Comune di Farindola, del sindaco Ilario Lacchetta e del tecnico comunale Enrico Colangeli, questa mattina in conferenza stampa a Pescara, per illustrare le ragioni alla base della denuncia presentata presso la Procura dell'Aquila, nei confronti della Regione Abruzzo, per disastro valanghivo doloso, in riferimento alla tragedia dell'Hotel Rigopiano. "Ora spettera' alla Procura compiere i necessari approfondimenti sulle responsabilita' personali e per capire come mai sia stato disatteso l'ordine della Regione, impartito alla Protezione civile, di realizzare la Carta di Localizzazione dei Pericoli da valanga (Clpv) - rimarca l'avvocato Cristiana Valentini, alla presenza dei legali Goffredo Tatozzi e Massimo Manieri, e del team di esperti formato dal climatologo Massimiliano Fazzini, dall'ex responsabile di Meteomont Abruzzo Giorgio Morelli e dall'ingegnere specializzato in area montuose Marco Cordeschi, che hanno svolto perizie tecniche nell'ambito delle indagini difensive -. In tal senso abbiamo chiesto il sequestro di tutte le e-mail che sono state inviate negli uffici regionali dal marzo del 2014 ad oggi". Valentini inoltre spiega come mai la denuncia sia stata presentata presso la Procura dell'Aquila: "Riteniamo che le condotte piu' gravi, da parte della Regione, si siano svolte in quel territorio".
Leggi Tutto »Crollo hotel Rigopiano, il dirigente della Regione sara’ ascoltato il 28 maggio
Il 28 maggio prossimo, su richiesta dei legali del Comune di Farindola, del sindaco Ilario Lacchetta e del tecnico comunale Enrico Colangeli, sara' ascoltato Sabatino Belmaggio, dirigente del Servizio Prevenzione dei Rischi di Protezione Civile, alla presenza del pm Andrea Papalia, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Pescara sul disastro dell'Hotel Rigopiano, che vede indagati Lacchetta e Colangeli, insieme al presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, al direttore dell'albergo Bruno Di Tommaso e ai due funzionari della Provincia Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio, con le accuse di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e atti omissivi in materia di sicurezza del lavoro. "Abbiamo chiesto che fosse ascoltato gia' da molto tempo - rimarca l'avvocato di Lacchetta e Colangeli, Crisitana Valentini - e abbiamo moltissime domande da porgli". Quanto all'acquisizione di documenti avvenuta nella giornata di ieri presso l'Ufficio prevenzione rischi e Protezione civile della Regione Abruzzo, Valentini dice di non sapere "abbia a che vedere con il nostro esposto. Abbiamo presentato la denuncia a L'Aquila il 12 maggio scorso - conclude l'avvocato - ma gia' da diversi mesi, quando pero' non eravamo ancora in possesso degli ultimi documenti, avevamo fornito i nostri elaborati alla Procura di Pescara".
Leggi Tutto »Penne, una scuola provvisoria in legno per il ‘Marconi’
Un milione e 100 mila euro dalla Regione per l'istituto Marconi di Penne. Una struttura provvisoria per ospitare l'Istituto tecnico commerciale e per geometri "Guglielmo Marconi" di Penne pesantemente danneggiato, insieme con altri edifici scolastici vestini, dopo l'ondata di maltempo e le scosse sismiche dei mesi scorsi. Verrà realizzata su un terreno nelle disponibilità comunali e finanziata dalla Regione per un importo di 1.1 milioni di euro che graverà sulle economie della programmazione Par Fsc 2007-2013. A dare la notizia, questa mattina, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso che al termine della riunione di Giunta che ha deliberato il relativo provvedimento, ha sottoscritto una apposita convenzione con il sindaco di Penne, Mario Semproni. L'intervento dovrà completarsi entro il 30 settembre 2017 e comunque in tempo utile per consentire l'avvio dell'anno scolastico 2017/2018.
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