Il giorno della sentenza del processo in Corte d'Assise d'Appello a L'Aquila sulla cosiddetta mega discarica dei veleni di Bussi della Montedison, e' stata fissata il prossimo 17 febbraio. Lo ha stabilito il presidente del consiglio del collegio, Luigi Catelli, al termine dell'udienza di oggi. Il calendario slittato per via della neve e del maltempo, prevede un altro appuntamento per il prossimo 7 febbraio, quando sono in programma le repliche delle difese. Poi, il 17 febbraio, dopo un piccolo spazio dedicato ad ulteriori repliche, qualora se ne fosse bisogno, i giudici si riuniranno in camera di consiglio. "E' una scelta di campo considerare la falda l'oggetto giuridico del reato di avvele4namento delle acque destinate al consumo umano - ha sottolineato il procuratore generale Romolo Como nella sua breve replica. Alla sbarra 19 imputati accusati di avvelenamento e disastro ambientale. A questa fase del procedimento all'Aquila si e' arrivati dopo il pronunciamento dello scorso marzo della Cassazione che ha convertito in appello tutti i ricorsi presentati "per saltum" alla Suprema Corte. In Corte d'Assise a Chieti, il 19 dicembre 2014, 19 imputati erano stati assolti dall'accusa di aver avvelenato le falde acquifere mentre il reato di disastro ambientale e' stato derubricato in colposo e, quindi, prescritto.
Leggi Tutto »Montesilvano, la villetta di via Adige accoglierà le associazioni delle Vincenziane e Missione Possibile
La casa di via Adige, confiscata nel 2014 ad una famiglia rom, diventerà la sede di una “Casa della Mamma e del Bambino”. La Giunta Maragno ha infatti disposto l’assegnazione dell’immobile, entrato nel patrimonio comunale, all’associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano. «Finalmente siamo riusciti a giungere all'assegnazione di questa struttura - spiega l’assessore alle Politiche Sociali Ottavio De Martinis -. Negli ultimi mesi, infatti, abbiamo dovuto lavorare per sanare tutta una serie di irregolarità che nel corso degli anni si erano accumulate, e realizzare opere di messa in sicurezza e di adeguamento degli impianti che ci hanno permesso di ottenere tutte le certificazioni necessarie, non ultima la dichiarazione di agibilità. L'associazione delle Vincenziane - prosegue l'assessore - ha formalizzato una richiesta al nostro Ente per implementare la propria attività a sostegno delle neo mamme che si trovano in condizioni di disagio e non riescono a crescere, autonomamente, i propri figli. Riteniamo che il progetto proposto abbia una finalità molto importante e significativa per il tessuto sociale della nostra comunità, nella quale, purtroppo si trovano diverse giovani donne a vivere tale disagio. Abbiamo dunque deciso di affidare loro l'immobile al fine di concretizzare un progetto che invece consente a dei nuclei familiari di ricostruire il proprio futuro».
“La casa della mamma e del bambino Bianca Leccese” è nata a Pescara nel 2009 e ad oggi segue, annualmente circa 200 donne con minori fino a 3 anni. Molte delle donne assistite sono straniere, in particolare originarie del nord Africa. Il progetto delle Vincenziane punta ad estendere la propria azione anche a Montesilvano, supportando le donne in difficoltà e al tempo stesso promuovendo un’attività di sensibilizzazione alla cittadinanza.
L’immobile, al piano terra della villetta al civico 14 e composto di 5 vani, ospiterà non solo l’associazione delle Vincenziane, ma anche Missione Possibile.
«L’associazione Missione Possibile – ricorda De Martinis – a partire dal 30 giugno, data di naturale scadenza del contratto di affitto dell’immobile in viale Europa dove attualmente ha sede, si trasferirà in via Adige, condividendo lo spazio con le Vincenziane. Le due associazioni hanno in comune lo spirito di fondo che le caratterizzano, a supporto di chi vive situazioni di difficoltà. La condivisione degli spazi è stata subito accolta positivamente dalle due realtà associative che potranno così fare squadra nella gestione delle loro preziosissime attività, con benefici, che siamo sicuri, non tarderanno a farsi sentire su tutta la comunità».
Leggi Tutto »Omicidio Vasto, Di Lello si avvale della facoltà di non rispondere
Nel corso dell'interrogatorio cui e' stato sottoposto questa mattina nel carcere di Vasto dal gip Sallustri e dai Pm Giampiero Di Florio e Gabriella De Lucia, alla presenza dei suoi legali, avvocati Andreoni e Cerella, Fabio Di Lello si e' avvalso della facolta' di non rispondere. La Procura gli ha contestato formalmente il reato di omicidio volontario con premeditazione. L'uomo, riferiscono i suoi legali che faranno richiesta di interrogatorio non appena le condizioni del loro assistito lo consentiranno, e' apparso molto provato. Non e' escluso che i difensori, all'esito dell'interrogatorio, possano richiedere una perizia psicologica.
Leggi Tutto »Arrestato un latitante condannato per l’assalto al portavalori del 2012
Ricercato per un assalto ad un furgone portavalori e' stato arrestato a Ventimiglia dalla polizia di frontiera. In manette Loris Petrocco, 37 anni, di Chieti, ma residente a Pescara: era stato condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere, per l'assalto a un furgone portavalori avvenuto nel gennaio del 2012, a Chieti. L'uomo stava cercando di espatriare a bordo di un bus Eurolines proveniente da Roma e diretto a Barcellona. Gli agenti, durante un controllo, lo hanno incastrato dalle impronte digitali inserite nella banca dati "Afis" dei ricercati. Petrocco assalto' il furgone in sosta all'esterno del Centro Commerciale "Megalo". Il gruppo arrivo' a bordo di una Audi: i banditi erano a volto coperto e armati di fucile a pompa e pistole. Aggredirono le due guardie giurate, mentre caricavano i sacchi contenenti il denaro.
Leggi Tutto »Sventato il furto del bancomat nel Pescarese
Sventato il furto del bancomat dell'agenzia Monte dei Paschi a Popoli grazie all'immediata risposta dei carabinieri all'allarme lanciato dal sistema di sorveglianza. Intorno alle 4.30 almeno tre persone, con il viso coperto, hanno tentato di asportare il denaro contenuto nel bancomat della succursale in piazza Paolini, utilizzando il metodo della 'lancia termica'. Dopo aver forzato una porta posteriore i ladri sono entrati nell'agenzia, pronti ad aprire lo sportello bancomat con la fiamma ossidrica.
Il colpo e' fallito, pero', perche' appena scattato l'allarme due pattuglie della Compagnia Carabinieri di Popoli sono arrivate mettendo in fuga i malviventi, costretti ad abbandonare gli arnesi da scasso e due bombole di ossi-acetilene che, collegate con un cannello da taglio, avrebbero azionato la fiamma ossidrica.
Leggi Tutto »Recuperato l’elicottero del 118 caduto a Campo Felice
Un team dell'Esercito a bordo di un CH 47, partito dalla base di Viterbo, ha recuperato il relitto dell'elicottero del 118 precipitato a Campo Felice lo scorso 24 gennaio. Il recupero, disposto dalla Procura della Repubblica dell'Aquila, si presentava complicato sia per le avverse condizioni meteo sia perche' era disgregato in tronconi, non rappresentando cosi' un carico standard. I piloti e tecnici di bordo del CH47, guidati da terra dai militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza, hanno trasportato tramite un particolare sistema di imbracature il relitto fino a valle presso la statale provinciale SP696 a quota 1400 mt. I resti dell'elicottero sono stati trasportati in localita' riservata a cura dei Vigili del Fuoco. Era presente sul luogo del recupero Simonetta Ciccarelli, sostituto procuratore dell'Aquila, per supervisionare i diversi momenti dell'attivita'
Leggi Tutto »Maltrattamenti, arrestato 39enne a Treglio
Con l'accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie e dell'amante, un uomo di 39 anni, residente a Treglio, e' stato arrestato su ordinanza cautelare del Gip Massimo Canosa su richiesta del Pm Rosaria Vecchi. A seguito di indagini dei carabinieri delle stazioni di Lanciano e San Vito, coordinate dalla Procura, e' stato evidenziato come l'imputato avrebbe intrapreso comportamenti persecutori nei confronti della moglie dal 2010 al 2016 picchiandola e minacciandola anche in presenza dei tre figli minori nei cui confronti aveva anche cessato l'assegno di mantenimento.
Dopo avder saputo che la moglie era intenzionata chiedere la separazione avrebbe iniziato ad aumentare le persecuzioni. La donna e' stata oltre che minacciata seguita nei suoi spostamenti. Nel momento in cui l'uomo ha saputo che anche la sua amante voleva interrompere la relazione perche' nutriva dubbi sui legami dell'uomo con la moglie ha iniziato a perseguitare e minacciare anche lei con le medesime modalita' da agosto 2016 a gennaio 2017. Nel suo delirio l'uomo avrebbe paventato di continuo le minacce nei confronti delle due donne, paventando anche l'uso dell'acido.
Leggi Tutto »Omicidio di Tagliacozzo, condannato a 16 anni Pietro Catalano
E' stato condannato a 16 anni di carcere per l'omicidio di Marco Callegari con due colpi di pistola il 10 settembre del 2015 in localita' Piccola Svizzera di Tagliacozzo. Pietro Catalano, 50 anni, e' stato ritenuto colpevole dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Avezzano, Maria Proia, di omicidio volontario. L'accusa, rappresentata nel giudizio abbreviato dal procuratore capo Andrea Padalino Morichini, ha sostenuto in aula nel corso della requisitoria la volontarieta' dell'atto. Catalano, attraverso il suo legale Romolo Longo, ha sempre dichiarato, invece, di aver agito per legittima difesa.
Nell'ambito del processo sono stati rinviati a giudizio per rissa aggravata le altre sei persone che erano presenti ai fatti il giorno dell'omicidio. La famiglia di Callegari, costituitasi in giudizio parte civile, e' stata assistita dall'avvocato Antonio Milo, che ha chiesto tre milioni di risarcimento. Il collegio difensivo e' composto dagli avvocati Antonio Pascale, Leonardo Casciere, Franco Colucci, Andrea Tinarelli, Sonia Giallonardo e Patrizia Ciciarelli.
Leggi Tutto »Multa all’ex questore, il giudice annulla la sanzione al vigile urbano
Il giudice del Lavoro del Tribunale di Pescara ha annullato la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio e dalla retribuzione per 12 giorni, decisa dal Comune di Pescara nei confronti di Claudio Di Sabatino, uno degli agenti della Polizia municipale coinvolti nella vicenda della 'multa fantasma', relativa al mancato pagamento di una multa per divieto di sosta da parte dell'allora questore di Pescara, Paolo Passamonti, al quale era stato restituito il veicolo rimosso dal carro attrezzi. L'agente, che aveva comminato la multa al questore, era stato sottoposto a sanzione disciplinare per le dichiarazioni rilasciate al programma televisivo 'Le Iene'.
Il giudice Federica Colantonio, con la sentenza numero 66 del 2017, ha condannato inoltre il Comune di Pescara al pagamento nei confronti dell'agente "delle quote di retribuzione trattenuta in esecuzione della sanzione stessa, oltre alla maggior somma tra svalutazione monetaria ed interessi legali dalla maturazione dei singoli ratei mensili dei crediti al saldo". La sanzione disciplinare promossa dal Comune era motivata dall'"aver esposto il comandante della Polizia municipale e l'intera amministrazione comunale a pubblico ludibrio a livello nazionale, ledendone gravemente l'immagine e la reputazione". Contro il provvedimento l'agente aveva presentato ricorso. Martedi' l'udienza e la decisione del giudice, secondo cui e' "illegittima nel merito" la sanzione a cui e' stato sottoposto il dipendente comunale. "Nelle dichiarazioni rese dal ricorrente - si legge infatti nella sentenza - non si rinviene alcuna condotta suscettibile di cagionare danni all'immagine di efficienza della pubblica amministrazione, ne' danni di altro tipo. Nemmeno e' evincibile violazione di specifichi obblighi di comportamento durante il lavoro".
Leggi Tutto »Falso allarme bomba alla stazione di Pescara, denunciato un uomo
Individuato dalla Polfer l'autore della telefonata anonima che all'alba di oggi ha annunciato la presenza di una bomba alla stazione di Pescara, allarme che poi si e' rivelato falso dopo tutte le verifiche del caso. Si tratta di un 61enne di Silvi con problemi di natura psichica e disturbi comportamentali. L'uomo, denunciato per procurato allarme, e' stato ricoverato nel centro di igiene mentale di Giulianova.
Gli agenti della Polfer di Pescara, diretti da Davide Zaccone, sono arrivati a lui a partire dalla cabina telefonica di Silvi da cui era stata effettuata la chiamata. Individuato il possibile autore della telefonata, gli agenti, insieme ai poliziotti del Commissariato di Atri, sono andati a casa del 61enne, che ha confessato. E' stato anche accertato che l'uomo, negli ultimi anni, aveva gia' fatto telefonate analoghe. Oltre alla stazione centrale di Pescara, artificieri e polizia hanno ispezionato e bonificato anche le altre stazioni della zona, tra cui quelle di Portanuova e di Montesilvano
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