Cronaca

San Giovanni Teatino: vietate attività motorie e sportive all’aperto

Nuova stretta da parte del Comune di San Giovanni Teatino, per arginare il più possibile il rischio di contagi da Covid-19. Il Sindaco Luciano Marinucci, infatti, ha firmato stamattina un’ordinanza con la quale sono vietate, su tutto il territorio comunale, le attività motorie e sportive all’aperto. Fra le altre misure dell’ordinanza, inoltre, c’è quella relativa alla possibilità di attendere alle esigenze primarie degli animali d’affezione solo per il tempo strettamente necessario, nei pressi della propria abitazione e non oltre il raggio di 400 metri. Anche gli approvvigionamenti alimentari o quelli relativi ad altri beni di primaria necessità, devono essere effettuati presso l’esercizio più prossimo al luogo in cui si abita e gli spostamenti devono essere effettuati tramite il percorso più breve per raggiungere il luogo di destinazione. L’ordinanza ha effetto immediato fino al 3 aprile 2020, in relazione a quanto previsto dal D.P.C.M 8 marzo 2020 e dal D.P.C.M del 9 marzo 2020.

“Questo provvedimento si è reso necessario – spiega il Sindaco Luciano Marinucci – perché non tutti hanno compreso appieno la strettissima necessità di rimanere in casa e di muoversi il meno possibile, solo ed esclusivamente per comprovate esigenze. Siamo in piena emergenza e non è più possibile tollerare comportamenti che mettano a rischio la salute collettiva”.

Anche per gli Uffici Comunali si è resa necessaria un’ulteriore riduzione della possibilità di accesso: fino a nuove comunicazioni, resteranno aperti solo l’Ufficio Protocollo (da lunedì a venerdì: ore 10.00 – 12.00) e l’Ufficio Anagrafe (Lunedì: ore 8.30 – 12.30; Mercoledì: ore 8.30 – 12.30; Giovedì: ore 15.30 – 17.30). Tutti gli altri Uffici sono contattabili telefonicamente (085444461) o per via telematica (tutti gli indirizzi email e i numeri di telefono sono reperibili sul sito istituzionale del Comune di San Giovanni Teatino).

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Montesilvano, attivato servizio per famiglie con disagio economico

Il numero telefonico di sostegno psicologico, gestito dall’Azienda speciale per i servizi sociali, servirà anche per le necessità delle famiglie indigenti. Il numero 0854481326 potrà essere contattato dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 14.

“Abbiamo attivato, tramite l’Azienda speciale, un servizio per le famiglie in stato di fragilità – spiega l’assessore alle Politiche sociali Barbara Di Giovanni -, che richiedono un aiuto per il rifornimento di generi alimentari e di beni di prima necessità. Alcune persone iniziano ad avere difficoltà economiche e non riescono a pagare l’affitto mensile. In questo momento vivono uno stato di disagio soprattutto a causa della perdita di lavoro. Per questo è stato istituito un coordinamento per la gestione degli interventi dell’inclusione sociale, in collaborazione con la Caritas e attraverso il Pis (Pronto intervento sociale). Le richieste di famiglie in stato di disagio vengono gestite attraverso la Caritas, che consegna a domicilio pacchi alimentari e pasti, quando c’è la reale impossibilità di uscire oppure indichiamo loro l’emporio solidale, in corso Umberto a Montesilvano, per il ritiro di alimenti. Ci sono anche nuclei familiari nuovi, che prima di questo periodo non erano seguiti dall’Azienda speciale e altri invece supportati già da tempo dall’inclusione sociale. Prosegue invece il servizio di sostegno psicologico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14 con gli assistenti sociali, che filtrano le telefonate per le psicologhe. Ogni giorno chiamano decine di persone, anche da comuni limitrofi, per gestire lo stress e gli stati d’ansia generati da questo periodo difficile”.

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Coronavirus, dal Comune di Montesilvano un aiuto per le famiglie in disagio economico

"Abbiamo attivato, tramite l'Azienda speciale, un servizio per le famiglie in stato di fragilita' - spiega l'assessore alle Politiche sociali Barbara Di Giovanni -, che richiedono un aiuto per il rifornimento di generi alimentari e di beni di prima necessita'. Alcune persone iniziano ad avere difficolta' economiche e non riescono a pagare l'affitto mensile. In questo momento vivono uno stato di disagio soprattutto a causa della perdita di lavoro. Per questo e' stato istituito un coordinamento per la gestione degli interventi dell'inclusione sociale, in collaborazione con la Caritas e attraverso il Pis (Pronto intervento sociale). Le richieste di famiglie in stato di disagio vengono gestite attraverso la Caritas, che consegna a domicilio pacchi alimentari e pasti, quando c'e' la reale impossibilita' di uscire oppure indichiamo loro l'emporio solidale, in corso Umberto a Montesilvano, per il ritiro di alimenti. Ci sono anche nuclei familiari nuovi, che prima di questo periodo non erano seguiti dall'Azienda speciale e altri invece supportati gia' da tempo dall'inclusione sociale. Prosegue invece il servizio di sostegno psicologico dal lunedi' al venerdi' dalle 9 alle 14 con gli assistenti sociali, che filtrano le telefonate per le psicologhe. Ogni giorno chiamano decine di persone, anche da comuni limitrofi, per gestire lo stress e gli stati d'ansia generati da questo periodo difficile"

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Coronavirus, due persone uscite dalla zona rossa bloccate a Pescara

Due persone residenti a Castiglione Messer Raimondo, comune inserito nella zona rossa istituita dal Presidente della Regione Marco Marsilio, e una vettura proveniente da Bisenti, altro Comune in zona rossa, sono stati fermati questa mattina a Pescara. Lo ha dichiarato il sindaco del capoluogo adriatico Carlo Masci. "Quello che e' accaduto questa mattina a Pescara e' veramente assurdo perche' ad uno dei tanti posti di blocco che abbiamo creato in citta' abbiamo fermato prima una macchina con due persone dentro che provenivano da Castiglione Messer Raimondo e che erano state dal figlio e che tornavano da Pescara a casa. Noi abbiamo disposto l'accompagnamento e il ritorno a Castiglione, con l'irrogazione delle sanzioni previste per legge, come accaduto successivamente in un altro posto di blocco dove e' stata fermata una vettura proveniente da Bisenti, altro Comune della zona rossa. Quanto accaduto stamattina dimostra che i controlli in citta' funzionano, anche perche' Pescara e' praticamente deserta".

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Coronavirus, denunciato barista che non aveva chiuso l’attività

Tre persone sono state denunciate a Chieti dalla Polizia Municipale nell'ambito dei controlli a tappeto su esercizi commerciali e su spostamenti di auto e persone. I denunciati sono il titolare di un bar e due clienti: tutti devono rispondere della violazione dell'articolo 650 del Codice Penale. Nel complesso sono state controllate 22 persone e sette attivita' commerciali. Nei confronti del titolare del bar e' stata adottata la sanzione amministrativa della sospensione dell'attivita'. Il sindaco, Umberto Di Primio, in mattinata ha consegnato personalmente mascherine e guanti agli agenti della Polizia Municipale e a Sonia Spinozzi, presidente della societa' partecipata Chieti Solidale che, suoi operatori, gestisce tre farmacie comunali e svolge attivita' tra le quali assistenza domiciliare.

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Coronavirus, Cna chiede lo stop alle aperture domenicali di tutte le attivita’ eccetto le farmacie

Stop alle aperture domenicali di tutte le attivita' eccetto le farmacie. E' quello che chiede la Cna al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, perche' firmi un'apposita ordinanza. Una misura, sostiene l'associazione, che ridurrebbe quasi totalmente la circolazione delle persone andando incontro alle esigenze di imprenditori e lavoratori. Una misura di prevenzione, afferma ancora la Cna, che e' una scelta di responsabilita' per evitare il dilagare del contagio da Covid 19 sul territorio. "Uno dei pochi aspetti positivi di questo brutto periodo e' costituito dalla riscoperta dei cosiddetti negozi di vicinato, ossia quelle attivita' di piccola dimensione che operano nelle citta' dando alle strade vitalita', sicurezza e illuminazione e garantendo occupazione ed economia al territorio- prosegue l'associazione- Da qui si dovra' ripartire perche' dalle scelte dei cittadini-consumatori dipendera' molta della capacita' di far ripartire le piccole imprese del commercio e del turismo che oggi sono in ginocchio".

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Coronavirus, l’ospedale di Pescara chiede lo stop ai ricoveri

 Stop temporaneo ai ricoveri di pazienti affetti da coronavirus all'ospedale di Pescara in quanto la capacita' della struttura di gestire gli elevati numeri ha raggiunto il limite. E' la richiesta avanzata alla Regione Abruzzo. Le criticita' sono relative ai posti letto e al personale. Pertanto la Asl chiede "rinforzi" visto che i pazienti in trattamento sono la maggior parte di quelli della regione. La sospensione dei ricoveri per "un paio di giorni", dirottando le persone positive al Covid-19 sugli altri presidi, come ad esempio l'ospedale di Chieti, consentirebbe di riorganizzare il tutto. Dimissioni precoci dei pazienti meno gravi e trasferimento dei pazienti della medicina in alcune cliniche private sono, intanto, le misure adottate per liberare posti e avere altri spazi da dedicare ai pazienti affetti da Covid-19. 

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Coronavirus, a Montesilvano stop a tutte le attività all’aperto

Ulteriori restrizioni da parte dell’amministrazione comunale di Montesilvano, stop alle attività motorie e sportive all’aperto. "Resta possibile attendere alle esigenze primarie degli animali d’affezione per il tempo strettamente necessario e comunque in aree contigue ai propri residenza, domicilio o dimora ovvero nel raggio di 400 metri. In tutto il territorio comunale è vietato circolare a piedi o con velocipedi salvo i casi di spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, di salute o situazioni di necessità nelle quali rientrano l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità negli esercizi commerciali. A eccezione delle attività di farmacie e parafarmacie, fino al 3 aprile 2020, lo svolgimento delle attività commerciali previste all’allegato 1, del D.P.C.M. 11 marzo 2020, è consentito, fatto salvo il rispetto delle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di settore, tutti i giorni tra le ore 07:00 e le ore 21:00. La cittadinanza è tenuta a effettuare l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità presso gli esercizi commerciali presenti: 1) a una distanza non superiore a metri 1000 metri dai propri residenza, domicilio o dimora, salvo le ipotesi di acquisito di beni e prodotti non presenti negli esercizi più prossimi; 2) nelle immediate vicinanze del luogo in cui è svolta l’attività lavorativa o presenti lungo il percorso ricompreso tra le sede di lavoro e propri residenza, domicilio o dimora. La cittadinanza è sempre tenuta a rispettare il principio secondo il quale negli spostamenti deve essere percorso il tragitto più breve per raggiungere il luogo di destinazione" si legge nell'ordinanza diffusa con una nota stampa.

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Coronavirus. Spesa a domicilio, su sito confesercenti Abruzzo elenco negozi attivi

Un elenco di negozi che offrono il servizio di spesa a domicilio, suddiviso per città e paesi d’Abruzzo e aggiornato continuamente. È il servizio promosso dalla Confesercenti abruzzese, che raccogliendo le richieste di molti esercenti ha aperto una sezione sul proprio sito web (www.confesercentiabruzzo.it) dedicata proprio alle aziende di diversi settori merceologici che stanno offrendo questo servizio. “La richiesta di spesa a domicilio sta crescendo ogni giorno - spiega il presidente regionale della Confesercenti Daniele Erasmi - ed è giusto offrire ai cittadini i riferimenti dei negozi attivi su questo fronte: abbiamo avvertito forte il dovere, come associazione di categoria che rappresenta queste imprese, di offrire un servizio che faccia da raccordo fra consumatori e aziende, e che valorizzi l’enorme sforzo organizzativo che gli esercenti stanno mettendo in campo con senso di responsabilità e appartenenza alle proprie comunità. Mai come in questi giorni i cittadini stanno comprendendo il valore degli esercizi di vicinato e dei supermercati di città”. L’elenco viene aggiornato continuamente, e le attività che vogliono essere inserite possono chiederlo scrivendo anche via WhatsApp i propri dati (nome attività, settore merceologico, indirizzo e numero di telefono per gli ordinativi) al numero 3791195329. Il servizio è completamente gratuito. 

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Coronavirus: Coldiretti, per la prima volta piatti pronti addio (-18%)

Con l’emergenza Coronavirus si è verificata una storica inversione di tendenza e per la prima volta nei supermercati gli acquisti di piatti pronti take away calano addirittura del 18% ma il crollo arriva al 27% per i prodotti della rosticceria mentre è boom per il fai da te casalingo. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della discussione su ulteriori limitazioni per la spesa in negozi, supermercati, discount alimentari per limitare il contagio, sulla base dei dati del mondo Coop dell’ultima settimana rispetto alle due precedenti.
 
Si tratta di un andamento della spesa che non si era mai registrato in passato dettato soprattutto dall’esigenza di passare il tempo fra le mura domestiche per le limitazioni alle uscite imposte dalle misure restrittive anti pandemia che ha spinto prepotentemente – sottolinea la Coldiretti - al ritorno della cucina casalinga fai da te. Lo dimostra – precisa la Coldiretti – l’aumento degli acquisti di lievito di birra (+122%) di farina (+90%), di mozzarella anche per fare la pizza (+25%) di latte UHT (+21%), le conserve di pomodoro (+17%), zucchero (+9%) nello stesso arco di tempo.

 

Si è tornati a preparare dolci, pane e pasta fatta in casa secondo una tradizione che appassiona oggi quasi una famiglia su tre (32%) secondo l’indagine Coldiretti Ixè che evidenzia peraltro che l’82% degli italiani cerca di acquistare prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio.

 

La preparazione casalinga dei piatti tradizionali in questo periodo è – sostiene la Coldiretti – una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne e all’interno delle mura domestiche dove a partire dalla prima mattina con la colazione si decide il menu per poi proseguire durante il giorno nella preparazione delle ricette con il contributo dell’intera famiglia e – continua la Coldiretti - il coinvolgimento dei appassionato dei piu’ piccoli. Una passione che – precisa la Coldiretti - coinvolge anche molti vip che si sfidano a colpi di selfie con le ricette piu’ prelibate postate sui social.

 

E dagli agricoltori di Campagna Amica arriva proprio l’invito ai Vip e a tutte le famiglie ad inviare le proprie videoricette e le esperienze in cucina nella casella posta@campagnamica.it con le migliori che verranno pubblicate. Se in passato infatti erano soprattutto i più anziani ad usare il matterello, memori spesso di un tempo familiare casalingo, adesso – precisa la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione che hanno riscoperto nella cucina a casa, magari con l’aiuto di moderne tecnologie, anche un modo per impegnare il tempo in attesa della fine della pandemia.

 

Si cercano con attenzione la farine, magari utilizzando quelle degli antichi grani storici italiani e si provano ricette del passato magari con l’aiuto delle nonne. E per essere in linea con i nuovi modi di stare insieme al tempo del Coronavirus – spiega la Coldiretti - gli chef contadini di Campagna Amica hanno creato una serie di tutorial e corsi on line a disposizione di tutti sul sito www.campagnamica.it dove spiegano trucchi e segreti della pasta e dei dolci fatti in casa, dei tempi di lievitazione e delle modalità di conservazione e delle materie prime da utilizzare, dalla farina alle uova, dalle verdure ai formaggi, dalla carne alla frutta. Restando davanti a fornelli e al tavolo da cucina si potrà quindi fare – conclude Coldiretti - un viaggio dell’Italia attraverso alcune fra le principali ricette regionali del Belpaese: la pasta alla chitarra e la lasagna abruzzese, i ravioli del Plin del Piemonte, gli gnocchetti di spinaci con raspadura della Lombardia, i Balanzoni per Emilia Romagna, la Tortina alle Marasche della Campania, gli gnocchetti Sardi, gli stringozzi del Reatino nel Lazio, il grano grattugiato con suino nero della Calabria, la crostata con marmellata di percoche della Puglia, quella di mostarda di Uva Fragola della Calabria, i cavatelli con burro e salvia della Campania, i maltagliati integrali dell’Umbria, i fagottini di Cavolo nero e salsiccia delle Marche, le tagliatelle al radicchio di Treviso per il Veneto, gli strascinati con i peperoni cruschi della Basilicata e la tuma al miele della Sicilia.

 

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