Cronaca

Coronavirus, l’ospedale di Pescara chiede lo stop ai ricoveri

 Stop temporaneo ai ricoveri di pazienti affetti da coronavirus all'ospedale di Pescara in quanto la capacita' della struttura di gestire gli elevati numeri ha raggiunto il limite. E' la richiesta avanzata alla Regione Abruzzo. Le criticita' sono relative ai posti letto e al personale. Pertanto la Asl chiede "rinforzi" visto che i pazienti in trattamento sono la maggior parte di quelli della regione. La sospensione dei ricoveri per "un paio di giorni", dirottando le persone positive al Covid-19 sugli altri presidi, come ad esempio l'ospedale di Chieti, consentirebbe di riorganizzare il tutto. Dimissioni precoci dei pazienti meno gravi e trasferimento dei pazienti della medicina in alcune cliniche private sono, intanto, le misure adottate per liberare posti e avere altri spazi da dedicare ai pazienti affetti da Covid-19. 

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Coronavirus, a Montesilvano stop a tutte le attività all’aperto

Ulteriori restrizioni da parte dell’amministrazione comunale di Montesilvano, stop alle attività motorie e sportive all’aperto. "Resta possibile attendere alle esigenze primarie degli animali d’affezione per il tempo strettamente necessario e comunque in aree contigue ai propri residenza, domicilio o dimora ovvero nel raggio di 400 metri. In tutto il territorio comunale è vietato circolare a piedi o con velocipedi salvo i casi di spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, di salute o situazioni di necessità nelle quali rientrano l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità negli esercizi commerciali. A eccezione delle attività di farmacie e parafarmacie, fino al 3 aprile 2020, lo svolgimento delle attività commerciali previste all’allegato 1, del D.P.C.M. 11 marzo 2020, è consentito, fatto salvo il rispetto delle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di settore, tutti i giorni tra le ore 07:00 e le ore 21:00. La cittadinanza è tenuta a effettuare l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità presso gli esercizi commerciali presenti: 1) a una distanza non superiore a metri 1000 metri dai propri residenza, domicilio o dimora, salvo le ipotesi di acquisito di beni e prodotti non presenti negli esercizi più prossimi; 2) nelle immediate vicinanze del luogo in cui è svolta l’attività lavorativa o presenti lungo il percorso ricompreso tra le sede di lavoro e propri residenza, domicilio o dimora. La cittadinanza è sempre tenuta a rispettare il principio secondo il quale negli spostamenti deve essere percorso il tragitto più breve per raggiungere il luogo di destinazione" si legge nell'ordinanza diffusa con una nota stampa.

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Coronavirus. Spesa a domicilio, su sito confesercenti Abruzzo elenco negozi attivi

Un elenco di negozi che offrono il servizio di spesa a domicilio, suddiviso per città e paesi d’Abruzzo e aggiornato continuamente. È il servizio promosso dalla Confesercenti abruzzese, che raccogliendo le richieste di molti esercenti ha aperto una sezione sul proprio sito web (www.confesercentiabruzzo.it) dedicata proprio alle aziende di diversi settori merceologici che stanno offrendo questo servizio. “La richiesta di spesa a domicilio sta crescendo ogni giorno - spiega il presidente regionale della Confesercenti Daniele Erasmi - ed è giusto offrire ai cittadini i riferimenti dei negozi attivi su questo fronte: abbiamo avvertito forte il dovere, come associazione di categoria che rappresenta queste imprese, di offrire un servizio che faccia da raccordo fra consumatori e aziende, e che valorizzi l’enorme sforzo organizzativo che gli esercenti stanno mettendo in campo con senso di responsabilità e appartenenza alle proprie comunità. Mai come in questi giorni i cittadini stanno comprendendo il valore degli esercizi di vicinato e dei supermercati di città”. L’elenco viene aggiornato continuamente, e le attività che vogliono essere inserite possono chiederlo scrivendo anche via WhatsApp i propri dati (nome attività, settore merceologico, indirizzo e numero di telefono per gli ordinativi) al numero 3791195329. Il servizio è completamente gratuito. 

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Coronavirus: Coldiretti, per la prima volta piatti pronti addio (-18%)

Con l’emergenza Coronavirus si è verificata una storica inversione di tendenza e per la prima volta nei supermercati gli acquisti di piatti pronti take away calano addirittura del 18% ma il crollo arriva al 27% per i prodotti della rosticceria mentre è boom per il fai da te casalingo. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della discussione su ulteriori limitazioni per la spesa in negozi, supermercati, discount alimentari per limitare il contagio, sulla base dei dati del mondo Coop dell’ultima settimana rispetto alle due precedenti.
 
Si tratta di un andamento della spesa che non si era mai registrato in passato dettato soprattutto dall’esigenza di passare il tempo fra le mura domestiche per le limitazioni alle uscite imposte dalle misure restrittive anti pandemia che ha spinto prepotentemente – sottolinea la Coldiretti - al ritorno della cucina casalinga fai da te. Lo dimostra – precisa la Coldiretti – l’aumento degli acquisti di lievito di birra (+122%) di farina (+90%), di mozzarella anche per fare la pizza (+25%) di latte UHT (+21%), le conserve di pomodoro (+17%), zucchero (+9%) nello stesso arco di tempo.

 

Si è tornati a preparare dolci, pane e pasta fatta in casa secondo una tradizione che appassiona oggi quasi una famiglia su tre (32%) secondo l’indagine Coldiretti Ixè che evidenzia peraltro che l’82% degli italiani cerca di acquistare prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio.

 

La preparazione casalinga dei piatti tradizionali in questo periodo è – sostiene la Coldiretti – una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne e all’interno delle mura domestiche dove a partire dalla prima mattina con la colazione si decide il menu per poi proseguire durante il giorno nella preparazione delle ricette con il contributo dell’intera famiglia e – continua la Coldiretti - il coinvolgimento dei appassionato dei piu’ piccoli. Una passione che – precisa la Coldiretti - coinvolge anche molti vip che si sfidano a colpi di selfie con le ricette piu’ prelibate postate sui social.

 

E dagli agricoltori di Campagna Amica arriva proprio l’invito ai Vip e a tutte le famiglie ad inviare le proprie videoricette e le esperienze in cucina nella casella posta@campagnamica.it con le migliori che verranno pubblicate. Se in passato infatti erano soprattutto i più anziani ad usare il matterello, memori spesso di un tempo familiare casalingo, adesso – precisa la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione che hanno riscoperto nella cucina a casa, magari con l’aiuto di moderne tecnologie, anche un modo per impegnare il tempo in attesa della fine della pandemia.

 

Si cercano con attenzione la farine, magari utilizzando quelle degli antichi grani storici italiani e si provano ricette del passato magari con l’aiuto delle nonne. E per essere in linea con i nuovi modi di stare insieme al tempo del Coronavirus – spiega la Coldiretti - gli chef contadini di Campagna Amica hanno creato una serie di tutorial e corsi on line a disposizione di tutti sul sito www.campagnamica.it dove spiegano trucchi e segreti della pasta e dei dolci fatti in casa, dei tempi di lievitazione e delle modalità di conservazione e delle materie prime da utilizzare, dalla farina alle uova, dalle verdure ai formaggi, dalla carne alla frutta. Restando davanti a fornelli e al tavolo da cucina si potrà quindi fare – conclude Coldiretti - un viaggio dell’Italia attraverso alcune fra le principali ricette regionali del Belpaese: la pasta alla chitarra e la lasagna abruzzese, i ravioli del Plin del Piemonte, gli gnocchetti di spinaci con raspadura della Lombardia, i Balanzoni per Emilia Romagna, la Tortina alle Marasche della Campania, gli gnocchetti Sardi, gli stringozzi del Reatino nel Lazio, il grano grattugiato con suino nero della Calabria, la crostata con marmellata di percoche della Puglia, quella di mostarda di Uva Fragola della Calabria, i cavatelli con burro e salvia della Campania, i maltagliati integrali dell’Umbria, i fagottini di Cavolo nero e salsiccia delle Marche, le tagliatelle al radicchio di Treviso per il Veneto, gli strascinati con i peperoni cruschi della Basilicata e la tuma al miele della Sicilia.

 

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Fondazione Paolo VI: specialisti a distanza per famiglie e utenza

Una vicinanza anche a distanza. È quanto si propone la Fondazione Paolo VI in questi giorni di dura emergenza, per venire incontro alle esigenze delle famiglie e a coloro che frequentano le strutture riabilitative, dando vita ad un servizio di assistenza da effettuarsi telefonicamente. A disposizione, così, ci sono psicologi, assistenti sociali e neuropsichiatri, che possono essere contattati telefonicamente o via email nelle varie sedi della fondazione: i recapiti sono sul sito www.fondazionepaolosesto.org.

In questo modo, sarà garantita comunque una vicinanza in giorni difficili come questi: il personale altamente qualificato, infatti, fornirà risposte, darà consigli e fornirà assistenza per dare una continuità a servizi ritenuti indispensabili da tantissime persone, a partire da quelle che vivono la condizione dell’autismo, particolarmente toccate dai cambiamenti in corso.

“Il tempo che stiamo vivendo non è facile – commenta monsignor Tommaso Valentinetti, presidente della Fondazione Paolo VI – e anche la nostra fondazione ha dovuto chiudere i suoi servizi riabilitativi a seguito dell'ordinanza del presidente della Regione che ha sospeso le attività ambulatoriali pubbliche e private convenzionate. Ci rendiamo conto che questo sta provocando non pochi disagi specialmente per le famiglie con figli bisognosi di cure e di assistenza. Ci piacerebbe far sentire loro la nostra vicinanza fisica nella maniera migliore possibile ma siamo fortemente limitati per l’osservanza alle norme di sicurezza. Per questo, abbiamo stabilito di renderci disponibili almeno nelle necessità più urgenti e per questo abbiamo implementato un supporto costante durante queste difficili giornate: le famiglie possono chiamare ai numeri di ogni singolo centro poiché le segreterie sono attive dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 13.00. Inoltre, le richieste possono essere inviate via email. Anche in questa disponibilità – conclude il presidente – cerchiamo di far sentire una vicinanza che non è solo operativa ma anche umana, come è nel nostro spirito da sempre”.

Informazioni sulla Fondazione: www.fondazionepaolosesto.org

 

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Emergenza coronavirus. A Pescara vietate attività motorie all’aperto e passeggiate a piedi o in bici

L’aumento progressivo dei casi di positività al Covid 19 e la conseguente ed inderogabile necessità di intentare ogni iniziativa utile ad arginare la diffusione del contagio ha convinto nel pomeriggio di oggi il sindaco Masci a firmare una nuova ordinanza che spinge ancora più avanti le misure di restrizione dei comportanti a rischio da parte dei singoli. L’iniziativa del primo cittadino fa seguito alle indicazioni contenute nella relazione dell’Azienda Sanitaria Locale di Pescara che ieri aveva fatto intendere come la situazione sul territorio fosse particolarmente preoccupante.
Al fine di evitare il rischio di diffusione del COVID-19, con effetto immediato e fino al 3 aprile 2020, in relazione a quanto previsto del D.P.C.M. 8 marzo 2020 e del D.P.C.M. 9 marzo 2020, L’ORDINANZA INTRODUCE CON EFFETTO IMMEDIATO LE SEGUENTI PRESCRIZIONI:
1. nel territorio comunale sono vietate tutte le attività motorie e sportive all’aperto;
2. è possibile attendere alle esigenze primarie degli animali d’affezione per il tempo strettamente necessario e comunque in aree contigue ai propri residenza, domicilio o dimora ovvero nel raggio di 400 metri;
3. in tutto il territorio comunale è vietato circolare a piedi o con velocipedi salvo i casi di spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, di salute o situazioni di necessità, nelle quali rientra l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità presso gli esercizi commerciali;
4. a eccezione delle attività di farmacie e parafarmacie, fino al 3 aprile 2020, lo svolgimento delle attività commerciali previste all’allegato 1, del D.P.C.M. 11
Città di Pescara
Medaglia d’oro al Merito Civile
Ufficio
Stampa
marzo 2020, è consentito, fatto salvo il rispetto delle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di settore, tutti i giorni tra le ore 07:00 e le ore 21:00.
5. i titolari e/o gestori delle attività di cui al punto 4, al fine di evitare assembramenti di persone, devono obbligatoriamente organizzare l’accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate. All’interno dei locali aperti al pubblico deve essere rispettata la distanza di almeno un metro tra gli avventori. Il personale impiegato nelle attività a contatto con il pubblico deve essere protetto con appositi DPI.
6. la cittadinanza è tenuta a effettuare l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità presso gli esercizi commerciali presenti:
1) a una distanza non superiore a metri 1000 metri dai propri residenza, domicilio o dimora, salvo le ipotesi di acquisito di beni e prodotti non presenti negli esercizi più prossimi; 2) nelle immediate vicinanze del luogo in cui è svolta l’attività lavorativa o presenti lungo il percorso ricompreso tra le sede di lavoro e propri residenza, domicilio o dimora;
7. la cittadinanza è sempre tenuta a rispettare il principio secondo il quale negli spostamenti deve essere percorso il tragitto più breve per raggiungere il luogo di destinazione.
I contravventori delle suddette elencate prescrizioni saranno puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 25,00 a euro 500,00, fatte salve le sanzioni per ulteriori illeciti.
<In un momento così complicato - ha detto Masci – non vi è spazio per dubbi o polemiche. Come sindaco ho il dovere e la responsabilità morale di fare tutto il possibile per dissuadere ogni pescarese dal porre in essere azioni che oggi sono ancor più inaccettabili. Ogni volta che si contravviene all’obbligo di non uscire di casa, per qualsivoglia ragione non riconducibile a primarie e circostanziate necessità, si commette un’azione minatoria nei confronti della salute pubblica, rischiamo di infettare altre persone e soprattutto di mettere a repentaglio la salute dei nostri cari, soprattutto se anziani o malati. Questo da oggi non è e non sarà più possibile. Con disagio, ma voglio essere molto chiaro: la presenza di molti portatori asintomatici è
un dato che gli scienziati sottolineano in modo fermo come leva per l’ampliamento della epidemia da Coronavirus. Da oggi non possiamo più venir meno alla prudenza e soprattutto al nostro senso civico. Dobbiamo farlo tutti insieme!>.

(L’ordinanza sarà consultabilea breve sul sito istituzionale www.comune.pescara.it)

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Coronavirus, Deco dona 100 mila euro per l’acquisto di materiale destinato agli operatori sanitari

La Deco dona 100mila euro per l'acquisto di materiale destinato agli operatori sanitari dell'ospedale di Pescara. Un gesto di solidarieta', quello dell'azienda leader del territorio nella gestione dei rifiuti, accolto dal plauso del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e di quello del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. "L'Abruzzo - commentano- e' un territorio sano e solidale e ogni giorno riceviamo attestati di vicinanza incredibili da parte delle nostre forze produttive, a partire dai leader di settore che stanno dimostrando in modo chiaro il loro essere abruzzesi e la volonta' di dare un contributo tangibile alla guerra contro il coronavirus". Dopo i 250mila euro donati da De Cecco, patron dell'omonima famosissima pasta, per l'acquisto dei ventilatori, arriva dunque questa nuova "boccata d'ossigeno". "Una donazione- proseguono Marsilio e Sospiri- che noi riteniamo sia utile rendere pubblica affinche' possa essere da stimolo, come di fatto sta gia' accadendo, per altre imprese, ma anche perche' e' giusto che gli abruzzesi conoscano il volto autentico di quelle piccole, medie o grandi aziende che, dopo aver scritto la storia dello sviluppo economico della nostra regione, continuano ogni giorno a rimboccarsi le maniche per sostenere i propri corregionali in un momento di forte difficolta' collettiva. Alla Deco- concludono- rivolgiamo oggi il nostro ringraziamento, anche da parte di tutti gli abruzzesi"

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Il Vescovo di Sulmona-Valva rilancia la staffetta della preghiera

La staffetta della preghiera, perche' il popolo di Dio elevi la sua implorazione, tutta la giornata, affinche' sia superato questo momento assai delicato nella vita del Paese e di tanti italiani, che lottano contro il coronavirus. L'iniziativa e' del vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, Michele Fusco, che inizia la sua giornata nella preghiera silenziosa davanti al sacramento, nella piccola cappella dell'episcopio. "Riformulando un'iniziativa che avevamo gia' in programma con i sacerdoti e i religiosi della diocesi, abbiamo progettato una staffetta dell'adorazione eucaristica, ogni giorno dalle 6 del mattino alle 24, ci sara' un sacerdote in una parrocchia, un religioso o una comunita' di suore che a turno sono davanti all'Eucarestia davanti al Signore a pregare - annuncia il vescovo - saranno loro davanti a Gesu' Eucarestia a portare le preghiere di tutti anche di chi e' costretto a casa. Ne sono certo, se chiediamo tutti insieme il Padre ci ascoltera' poiche' Gesu' ci ha assicurato che qualsiasi cosa chiederemo nel suo nome ce la concedera'. Allora affacciamoci dalla finestra delle nostre case, scorgiamo il campanile di una chiesa e uniamoci in preghiera con i nostri sacerdoti e i nostri religiosi, dall'aurora al tramonto e fino a notte fonda, perche' non c'e' notte che non veda spuntare l'aurora. Saranno loro le nostre sentinelle in questa notte che sembra non finire".

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Coronavirus, controlli dei carabinieri nei supermercati

I carabinieri a Sulmona hanno passato al setaccio tutti i supermercati della citta'. Nel primo pomeriggio si e' alzato in volo un elicottero per controllare se vi fossero cittadini a passeggio lungo le strade periferiche, frequentate solitamente da chi ama fare sport all'aperto. Molte le violazioni riscontrate: gente senza guanti ne' mascherine, mancato rispetto delle distanze e mancanza di autocertificazione per giustificare gli spostamenti e in alcuni casi, piu' di una persona per famiglia a fare la spesa. 

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Coca-Cola ha donato 1,3 milioni di euro per l’emergenza coronavirus

Coca-Cola ha donato 1,3 milioni di euro per l'emergenza coronavirus alla Croce rossa italiana e ha offerto i propri prodotti negli ospedali "per esprimere vicinanza a oltre 10.000 operatori sanitari che ogni giorno fronteggiano l'emergenza in Italia". Il contributo e' stato dato attraverso il supporto di The Coca-Cola Foundation, il braccio filantropico di Coca-Cola nel mondo, che mette a disposizione un fondo dedicato alle emergenze, e di Coca-Cola in Italia. A livello regionale si sta poi concretizzando un ulteriore sostegno con la donazione di prodotto da parte dei dipendenti degli stabilimenti Coca-Cola Hbc Italia di Nogara, Marcianise, Rionero in Vulture, Oricola e Lurisia alle strutture sanitarie vicine alle fabbriche

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