Cronaca

Coronavirus, tamponi a Villa Caldari di Ortona

 Iniziera' il prossimo 18 aprile la ricerca epidemiologica sui residenti della zona rossa di Ortona, attraverso i test diagnostici, per giungere a una valutazione puntuale e specifica dell'evoluzione del contagio da Covid-19. Lo si apprende dal Comune di Ortona che ha messo a disposizione 20 mila euro per coprire parte dei costi in compartecipazione e la struttura comunale della scuola primaria per avviare velocemente la fase di analisi con tamponi e prelievi del sangue. In accordo con la Asl e con il responsabile del 118 Adamo Mancinelli oggi pomeriggio il sindaco di Ortona Leo Castiglione si e' recato sul posto per i sopralluoghi del caso e domani i locali verranno sanificati, pulizia e sanificazione saranno ripetute quotidianamente fino al termine delle operazioni. Il 18 e 19 aprile, dalle ore 9 alle ore 18, saranno presenti gli operatori sanitari della Asl di Chieti e dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo incaricati dell'indagine. Domani verra' comunicato l'ordine di accesso dei cittadini ai prelievi in base alle vie di residenza.

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Sequestrate dal Nas 4.300 mascherine

Sono 4.300 le mascherine non conformi alla normativa vigente sequestrate in tutto l'Abruzzo, in questa settimana, dai Carabinieri del Nas di Pescara, nell'ambito dei controlli disposti a livello nazionale per contrastare il commercio di Dpi irregolari, che hanno portato al sequestro di 23mila mascherine in tutta Italia. In particolare, quattromila mascherine facciali con certificazione di sdoganamento irregolare e sprovviste di nullaosta sanitario sono state sottoposte a sequestro in una parafarmacia del Chietino. Sempre in provincia di Chieti, in una parafarmacia sono state rinvenute per la vendita mascherine facciali sartoriali in confezioni prive delle indicazioni obbligatorie di legge e senza che la documentazione commerciale presentasse una scheda tecnica del prodotto. Un centinaio ne sono state sottoposte a sequestro. Cerca 200 mascherine di fabbricazione cinese in confezioni prive delle indicazioni obbligatorie di legge in lingua italiana, sono state sequestrate in una farmacia dell'Aquilano

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Pescara, sequestrata parafarmacia che praticava rincari fino al 2.900 per cento

 I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno messo i sigilli ad una parafarmacia con un punto vendita nella zona stadio ed un altro nei pressi dell'ospedale. La parafarmacia, già a marzo, era finita al centro delle indagini della guardia di finanza per la messa in vendita di oltre 200 mascherine e confezioni di gel disinfettanti con ricariche superiori di gran lunga al 500% del loro prezzo d'acquisto. La titolare, una 50enne di Chieti, era stata denunciata alla procura della Repubblica di Pescara per manovre speculative su merci, che prevede la reclusione fino a tre anni e multe fino a 25.000 euro. La storia si è ripetuta in questi giorni, quando le Fiamme Gialle, sono tornate nuovamente nell'attività commerciale: come fanno sapere i finanzieri in una nota, sono state riscontrare le stesse "irregolarità nella vendita dei Dpi". In questa seconda occasione, "mascherine, confezioni di gel disinfettante e guanti monouso erano nuovamente venduti con margini di ricarico sproporzionati, fino al 2.900%". Ad esempio mascherine Ffp1 o confezioni di guanti in lattice monouso al prezzo di 17 euro oppure confezioni di gel igienizzanti ad 11 euro. Il sequestro è stato disposto dal gip del Tribunale di Pescara, su richiesta della procura, al termine di una prolungata attività d'indagine condotta dai Finanzieri. Circa 6.000 prodotti sono stati complessivamente sequestrati nell'occasione con un'ulteriore denuncia a carico della titolare per lo stesso reato. 

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Coronavirus, particolare attenzione alle Rsa in Abruzzo

La Asl di Pescara sta monitorando costantemente una settantina di strutture, tra Rsa, case di  riposo e case famiglia, presenti su tutto il territorio  provinciale, per prevenire e contenere la diffusione del  Codid-19. L'attenzione e' focalizzata in particolare sulla casa  di riposo 'Santo Volto' di Montesilvano. Nella struttura  i tamponi sono stati eseguiti sugli ospiti e sul personale che  ha avuto contatti a rischio. Per quanto riguarda i cinque  operatori sanitari contagiati, quattro sono in isolamento a casa  e uno nella struttura. Le condizioni delle anziane ricoverate,  invece, sono in miglioramento. L'attivita' di monitoraggio della  Asl in tutte le case di riposo e le strutture residenziali del  territorio di competenza, consiste nella verifica del rispetto  delle prassi in materia di prevenzione, nella gestione di  criticita' e di casi sospetti e nel fornire consigli e  informazioni agli operatori.

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L’Aquila, riscaldamenti accesi fino al 27 aprile

Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi  Biondi, ha autorizzato, attraverso un'ordinanza, la proroga  dell'accensione degli impianti di riscaldamento fino al 27  aprile negli edifici pubblici e privati di tutto il territorio  comunale, per un massimo di 9 ore al giorno, articolate anche in  due o piu' sezioni. La disposizione si e' resa necessaria alla  luce delle condizioni climatiche che non garantiscono, in alcune  ore, sufficienti temperature interne. Il Dpr 74/2013 prevede che  nei comuni della stessa fascia climatica dell'Aquila i  termosifoni possano essere tenuti in funzione dal 15 ottobre al  15 aprile, salvo diverse disposizioni dei sindaci in ragione di  situazioni climatiche come quelle che si stanno verificando in  citta'.

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Cai dona 500mila euro ad Anpas per gli aiuti nelle aree montane

Il Club alpino italiano (Cai) ha stanziato mezzo milione di euro per l'acquisto di 51 autovetture da donare ad Anpas per rafforzare l'assistenza alla popolazione più fragile delle aree montane per la gestione della fase 2 dell'emergenza Coronavirus. Lo ha annunciato in una nota lo stesso Cai, spiegando che, oltre ad anziani e malati (cronici e non), "ci sono 7 milioni di persone con disabilità che non possono frequentare centri di riabilitazione e per cui è difficile ricevere assistenza domestica per paura del contagio". Le 51 auto (tutte Fiat Panda) donate da Cai ad Anpas per l'assistenza domiciliare saranno distribuite su tutto il territorio nazionale: 6 in Toscana; 5 in Lombardia e in Emilia-Romagna; 4 in Liguria e Piemonte; 3 in Campania; 2 in Abruzzo, Calabria, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle D'Aosta e Veneto; 1 in Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Molise, Trentino Alto Adige e Umbria. La cinquantunesima Panda sarà invece utilizzata da Anpas nazionale. Lo stanziamento solidale del Cai deriva dalla consapevolezza delle criticità che potrebbero sorgere per garantire l'assistenza domiciliare alle popolazioni delle aree interne, sia montane sia collinari. "Una concreta tutela della montanità intesa, tra l'altro, come azione per favorire la permanenza in montagna di chi vi abita, può indubbiamente derivare dal dotare Anpas degli automezzi per raggiungere anche le più remote località" ha spiegato il presidente generale del Cai, Vincenzo Torti, sottolineando come la precedente esperienza condivisa con Anpas nella realizzazione della Casa della montagna di Amatrice sia "la miglior garanzia della comune attenzione alle popolazioni montane, spesso dimenticate, con la volontà di assicurare loro uniforme qualità di assistenza".

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Coronavirus, a Chieti 5 pazienti lasciano terapia intensiva

A Chieti cinque pazienti che erano ricoverati in gravi condizioni hanno lasciato il reparto di terapia intensiva. 'I pazienti erano intubati, in condizioni molti gravi, quasi disperate. Ma hanno reagito bene alle terapie e, a poco a poco, il supporto ventilatorio è stato alleggerito fino ad accompagnare il recupero della respirazione in autonomia'. Così cinque pazienti affetti da coronavirus, in età compresa tra 45 e 80 anni, quattro maschi e una femmina, a distanza di poche ore hanno lasciato la Rianimazione a Chieti per proseguire le cure in Pneumologia alcuni e in Malattie Infettive altri.

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Primi casi di guarigione dal Covid-19 a Castiglione Messer Raimondo

Primi casi di guarigione dal Covid-19 a Castiglione Messer Raimondo. Si tratta di un 63enne e un 80enne: entrambi ricoverati in ospedale, da alcuni giorni sono potuti tornare a casa e sono risultati negativi ai test di controllo. "In uno dei momenti piu' difficili che la nostra comunita' ricordi - afferma il sindaco, Vincenzo D'Ercole - la notizia delle prime guarigioni rappresenta un segnale di speranza, forse il primo di questi giorni durissimi. Speriamo ora di poter continuare ad aggiornare il bollettino dei guariti e non quelli dei malati o delle vittime. Da alcuni giorni, infatti, sembra che la diffusione del contagio abbia rallentato la sua corsa".  A Castiglione e' risultato positivo al coronavirus il 3,6% della popolazione, una delle percentuali piu' alte d'Italia secondo il Comune, mentre i decessi, nel giro di dieci giorni, sono stati quasi la meta' di quelli registrati in tutto il 2019. Il paese e' stato inserito in zona rossa dal presidente di Regione, cosi' come gli altri centri della Val Fino.

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Straniero trovato morto casa a L’Aquila, disposto il tampone

Un uomo di 45 anni di origine marocchina e' stato trovato senza vita in un appartamento nella frazione aquilana di Pagliare di Sassa, dove viveva da solo: a dare l'allarme e' stato un vicino di casa che ha visto la porta aperta e vedendo il corpo riverso per terra ha chiamato il 113. Sul posto sono intervenuti la squadra volante, la polizia scientifica e il 118. A scopo precauzionale sulla salma e' stato effettuato il tampone per il coronavirus, il cui risultato si sapra' domani.

Saranno ascoltati amici e parenti, tra cui la mamma e un fratello che vivono all'Aquila. Secondo quanto si e' appreso l'uomo non aveva un lavoro fisso. Dalle prime analisi, non sarebbero emersi segno di violenza sul corpo

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Alimentari aperto Pasquetta ad Avezzano chiuso dalla Polizia

Nel giorno di Pasquetta apre, nonostante il divieto per il covid19, l'esercizio commerciale di generi alimentari servendo un gruppo di clienti di nazionalita' romena: ieri personale delle volanti del commissariato di polizia di Avezzano ha disposto la chiusura di un negozio di alimentari della zona nord della citta' marsicana e sanzionato i clienti, tutti originari della Romania. Il proprietario e' stato denunciato.

Ai presenti e' stata contestata la violazione per aver lasciato il proprio domicilio senza giustificato e valido motivo, che prevede una multa da 300 a 3.000 euro. L'attivita' commerciale e' stata immediatamente chiusa con provvedimento di sospensione per 5 giorni della licenza, per non aver rispettato la chiusura nel giorno festivo, come disposto dal presidente della Giunta Regionale con ordinanza nr.26 del 7 aprile 2020. 

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