Cronaca

Assolti 2 dirigenti di Attiva spa denunciati da un dipendente

Assolti perché il fatto non sussiste, dall'accusa di abuso di ufficio, Massimo Del Bianco e Pierluigi Montebello, direttore e responsabile del personale di Attiva Spa. I due dirigenti della società operante nel settore dei rifiuti erano accusati anche di truffa, ma il gup del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, ha giudicato l'imputazione non procedibile per difetto di querela. Al centro della vicenda, risalente al 2014, una presunta truffa ispirata dai due imputati, assistiti dall'avvocato Vincenzo Di Girolamo. I due imputati hanno sempre respinto le accuse, riferendo che il dipendente aveva subito un provvedimento disciplinare gravissimo e che fino a quel momento si era assentato dal posto di lavoro già numerose volte, e che per questo era stato anche sottoscritto un accordo davanti alla Commissione Provinciale del Lavoro, al quale il dipendente non si sarebbe mai opposto e che non prevedeva il reintegro

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Sospesa l’attività del centro diurno di Avezzano dopo il controllo del Nas

La sospensione immediata delle attività del laboratorio di cucina e del refettorio del centro diurno di Avezzano e dei locali dove è situato anche il Centro igiene mentale e il centro di recupero psichiatrico è stata applicata dalla Azienda Sanitaria Locale. Il provvedimento arriva in seguito alla terza ispezione dei Carabinieri del nucleo anti sofisticazione e sanità di Pescara che hanno evidenziato la carenza dei requisiti minimi d'igiene. I Nas, infatti, hanno rilevato la mancanza di spogliatoi e di bagni per gli addetti ai lavori e per gli utenti. Altre due ispezioni si sono verificate nei giorni scorsi sempre presso la struttura e nello specifico nei locali del Cim dove erano state segnalate carenze igieniche, posti letto oltre il consentito, prese e cavi elettrici non in sicurezza

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Rapina alle poste con sparatoria a Lanciano, due condanne

Ammontano a 11 anni e 3 mesi di reclusione le prime due condanne per la tentata rapina al bancomat delle Poste di Piane D'Archi che la notte tra il 5 e 6 maggio scorsi sfociò in una sparatoria tra carabinieri e 5 malviventi pugliesi, tutti della provincia di Foggia, arrestati dopo un tentativo di fuga. Il gup Marina Valente ha inflitto, con rito abbreviato, 6 anni e 4 mesi di reclusione a F.R., 34 anni, di Cerignola, e 4 anni, nove mesi e 10 giorni di pena a C.A. (36), di Orta Nova. I restanti tre arrestati, di cui uno venne ferito alla tibia destra, hanno posizioni stralciate. Per tutti l'accusa della procura di Lanciano è concorso in tentato omicidio, per gli spari contro i carabinieri anche con l'uso di un kalashnikov, detenzione illecita di armi ed esplosivi, tentata rapina e ricettazione. I banditi avevano già messo oltre mezzo chilogrammo di polvere da sparo nel postamat ma il repentino intervento dei carabinieri delle compagnie di Lanciano e Atessa fecero fallire l'esplosione della marmotta e il successivo prelievo di decine di migliaia di banconote caricate dalle Poste per il fine settimana. 

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Rifiuti, sei cittadini sorpresi a scaricare i rifiuti al confine tra Montesilvano e Pescara

Sei cittadini sanzionati perché colti in flagrante nell’abbandono dei rifiuti davanti ai cassonetti su via Verrotti a Montesilvano, al confine con Pescara. Di questi la metà risulta residente proprio nella vicina città. E’ questo il bilancio di un appostamento, durato appena mezz’ora, effettuato da una pattuglia dei vigili questa mattina proprio nella zona.

«Da diverso tempo, in concomitanza dell’estensione del servizio di raccolta porta a porta a Pescara nella zona confinante con Montesilvano  - afferma l’assessore all’Igiene Urbana Paolo Cilli  -  avevamo notato un incremento degli episodi di abbandono dei rifiuti in quel punto del nostro territorio. Abbiamo deciso quindi di effettuare un controllo ad hoc per individuare gli incivili. Purtroppo abbiamo dovuto constatare che molti residenti a Pescara vengono a scaricare i loro rifiuti sul nostro territorio. Questo è inaccettabile, non solo perché deturpa e degrada l’immagine della nostra città ma perché crea un danno economico che si ripercuote sulle tasche dei montesilvanesi costretti a pagare il costo dello smaltimento di rifiuti prodotti in un’altra città. Questa tipologia di controlli – annuncia l’assessore -  verrà sicuramente intensificata anche con l’ausilio delle foto trappole, finché i responsabili di questi indecorosi abbandoni non comprendano che non possono pensare di liberarsi dei loro rifiuti pur di non rispettare le regole di corretto conferimento. Ricordiamo inoltre che abbiamo attivato il servizio Segnala l’incivile, gestito da Formula Ambiente e Sapi,  che attraverso WhastApp al numero 345 5938295 permette ai cittadini di inviare segnalazioni di rifiuti abbandonati».

Dallo scorso luglio è aperto al pubblico il centro di raccolta, in via Inn, dove i residenti a Montesilvano possono conferire i propri rifiuti lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9.30 alle 12.30; martedì e giovedì dalle 15 alle 18. Resta possibile il servizio gratuito di ritiro degli ingombranti a domicilio. Per usufruirne, è necessario prendere un appuntamento telefonico contattando il numero verde 800195315, 085 8620460 per i cellulari.

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Compie due rapine a Pescara, arrestato dai carabinieri

Avrebbe tentato dapprima di rapinare una parafarmacia di Pescara e poi, muovendosi con un'auto risultata rubata, ha perpetrato una seconda rapina ai danni di una tabaccheria a Montesilvano, ma è stato identificato e dopo accurate ricerche rintracciato nel quartiere Rancitelli e tratto in arresto per i reati di rapina, tentata rapina e ricettazione, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia cittadina. In manette un uomo di 38 anni, pescarese, che alle 19 di ieri sera aveva tentato di rapinare con un oggetto appuntito una parafarmacia in città, prima di essere messo in fuga dal proprietario e poi a bordo di una'auto rubata, ha poi raggiunto una tabaccheria di Montesilvano, con una siringa intrisa di sangue rivolta alla proprietaria, si è fatto consegnare soldi contanti. Dall'analisi delle immagini estrapolate dal sistema di video-sorveglianza presente sul luogo della prima rapina ed in base alla fisionomia e portamento dell'uomo i carabinieri sono risaliti al responsabile e poco dopo lo hanno arrestato e condotto al San Donato. Non si esclude che abbia commesso altri colpi, e per questo sono in corso indagini. 

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Pescara capitale dell’Oftalmologia delle vie lacrimali

Un nuovo intervento laser mini-invasivo, veloce e sicuro per risolvere i problemi della lacrimazione. Pescara si conferma capitale della oftalmologia in Abruzzo, grazie all'alta tecnologia dell'unità complessa di Oculistica, che incontra l'eccellenza in ambito otorino. Due reparti che operano in stretta sinergia, grazie a nuovissime tecniche laser, che permettono di risolvere in maniera veloce e definitiva il fastidioso disturbo della lacrimazione. Di questo si parlerà sabato 19 gennaio (dalle 8 alle 14), nell'aula magna dell'ospedale civile Spirito Santo, nel corso del congresso nazionale "La dacriocistorinostomia: tecniche classiche e mini invasive a confronto", organizzato dai presidenti Michele Marullo (direttore UOC di Oculistica) e Claudio Caporale (direttore UOC di Otorinolaringoiatria). Nel corso del congresso, i partecipanti avranno anche l'occasione unica di assistere in diretta video a tre operazioni eseguite con le diverse tecniche, mediante collegamento streaming dalle sale operatorie.

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Elezioni Bcc Cappelle, al via il processo a 3 notai

Prima udienza, subito rinviata per mancata notifica a due delle parti offese, questa mattina davanti al tribunale monocromatico di Pescara, nell'ambito del processo che vede imputati tre notai accusati di falso, per una vicenda riguardante l'elezione dei vertici della Bcc di Cappelle sul Tavo nel 2015. Oltre alla Bcc si sono costituiti parte civile sette persone. Circa 60 le persone offese, comprese le due che non hanno ricevuto le notifiche. I testimoni citati dalle parti sono 380. Secondo l'accusa, in occasione dell'elezione del presidente Michele Borgia, gli imputati avrebbero autenticato le firme senza la presenza del delegante. Lo stesso Borgia venne denunciato da alcuni componenti della lista sconfitta, che supportava la candidatura di Filippo Falconio e che accusa Borgia di avere autenticato erroneamente delle deleghe. In seguito la Guardia di finanza, dopo avere esaminato tutte le deleghe sospette, ne ha trovate 148, di cui 95 valide, in quanto riportanti la firma del delegante. Contestualmente sono state rinvenute anche due deleghe irregolari appartenenti alla lista dei denuncianti. Da qui la denuncia presentata da Borgia, che ha portato la Procura a chiedere il giudizio immediato per i tre notai. Prossima udienza il 17 aprile. 

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La Filt Cgil AbruzzoMolise proclama lo sciopero per i lavoratori Tua il primo febbraio

La Filt Cgil AbruzzoMolise ha proclamato uno sciopero di quattro ore di tutti i lavoratori dipendenti della Tua il prossimo primo febbraio, dalle 9 alle 13 per il personale viaggiante e per le ultime quattro ore della prestazione lavorativa per il personale di uffici ed officine; il sindacato aveva attivato lo scorso 11 settembre una formale procedura di raffreddamento e conciliazione nei confronti di Tua Spa e dopo aver espletato con esito negativo entrambe le fasi sia presso la sede di Pescara della società unica abruzzese di trasporto Tua che presso la Prefettura di Chieti ha deciso di proclamare lo sciopero per una serie di contestazioni.

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Pescara, due anziani morti in casa per le esalazioni di un incendio

Due coniugi, di 83 e 78 anni, sono morti a causa delle esalazioni prodotte da un incendio che si è sviluppato nella loro abitazione, nella zona Colli di Pescara. Stando a una prima ricostruzione tutto sarebbe avvenuto ieri sera. I corpi di Alceo D'Antonio e Maria Di Benedetto sono stati trovati sul pavimento della cucina. Le fiamme, secondo i primi accertamenti, sarebbero partite dal materasso di una camera da letto e non avrebbero interessato il resto della casa, una villetta, ma i fumi hanno rapidamente invaso le altre stanze, non lasciando scampo ai due.

Oggi i parenti, non avendoli sentiti, si sono preoccupati: il genero, intorno alle 16.30, ha raggiunto l'abitazione di strada vicinale Colle Cervone e ha fatto la scoperta. La casa è stata posta sotto sequestro per tutti gli accertamenti del caso. Le salme sono a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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Processo tetti spesa della sanità, ascoltato Luigi Pierangeli

"Avevamo 70 milioni di crediti bloccati, 40 come clinica Pierangeli e 30 come clinica Spatocco. Ci sono stati dei decreti ingiuntivi per una parte di quei crediti e dopo la firma del contratto sui tetti di spesa ci furono pagati 13 milioni nell'arco di 28 giorni". Lo ha detto Luigi Pierangeli, presidente del gruppo Synergo, frutto della fusione tra le cliniche Pierangeli e Spatocco, ascoltato oggi pomeriggio, davanti al tribunale collegiale di Pescara, in qualità di testimone dell'accusa nel processo sui tetti spesa alle cliniche private per l'anno 2010. In avvio di udienza sono state stralciate dal processo le posizioni dell'ex sub commissario alla sanità Giovanna Baraldi e dei due tecnici dell'agenzia per i servizi regionali, Francesco Nicotra e Lorenzo Venturini, che non hanno rinunciato alla prescrizione e che compariranno davanti al giudice il prossimo 8 maggio. Il processo va avanti regolarmente, invece, per l'ex presidente della giunta regionale Gianni Chiodi e per l'ex assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni, che hanno rinunciato alla prescrizione. Proprio Pierangeli, con un esposto, ha dato il via all'inchiesta. Secondo l'accusa Chiodi, in qualità di ex commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi della sanità, avrebbe fatto firmare alle cliniche private dei contratti di prestazione di assistenza ospedaliera, collegando la firma al pagamento dei crediti che le cliniche vantavano nei confronti della Regione Abruzzo. A fronte dei tagli, Chiodi e Baraldi avrebbero promesso alle cliniche un recupero attraverso incentivi legati alle cure di pazienti non abruzzesi. Una promessa che però, secondo le cliniche Pierangeli e Spatocco, costituitesi parte civile nel procedimento, si sarebbe rivelata un "falso", che a loro giudizio sarebbe testimoniato anche dagli accordi di confine, mai sottoscritti, con Marche, Lazio e Molise. L'imprenditore della sanità privata ha ricostruito le varie tappe, passate per la bufera di Sanitopoli nel 2008, che hanno interessato il rapporto tra Regione e sanità privata in Abruzzo."Il 18 febbraio 2010 la Regione adotta la delibera 14 ci invia dei dati del tutto imprevedibili - ha ricostruito in aula Pierangeli - attuando un drastico taglio alle attività per i pazienti provenienti da fuori regione, in assoluto contrasto con quatto fatto prima dal commissario Redigolo e con i dati sulla mobilità passiva". L'imprenditore ha aggiunto che "iniziarono anche a circolare voci su una ridistribuzione del nostro budget a favore di altre case di cura". 

"Qui dovranno venire esponenti del tavolo di monitoraggio e molti altri testimoni a dire come stanno veramente le cose. Io ho rinunciato alla prescrizione, se non credete a me, credete a chi verrà a testimoniare". Così l'ex presidente della giunta regionale, Gianni Chiodi, imputato nel processo sui tetti spesa alle cliniche private per l'anno 2010, oggi pomeriggio in tribunale a Pescara, al termine della testimonianza resa dall'imprenditore della sanità privata Luigi Pierangeli, che con un suo esposto fece scattare l'inchiesta. 

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