Cronaca

Montesilvano: sale a cinque il numero dei contagiati ricoverati. Aumentano le chiamate al Coc. Controlli dei vigili sulla strada parco.

Sale a 5 il numero dei residenti di Montesilvano ricoverati all’ospedale di Pescara per Coronavirus.

“Il numero dei contagi è aumentato - dichiara il sindaco De Martinis - e dopo i due concittadini ricoverati nei giorni scorsi, la Asl oggi ci ha comunicato che i pazienti ora sono cinque. Vi chiedo ancora una volta grande senso di responsabilità e sopratutto di uscire solo per motivi gravi. Il nostro futuro dipende da ciascuno di noi, gli sforzi di oggi sono necessari per superare questo momento difficilissimo, soprattutto per i nostri ospedali ormai al collasso. Restiamo a casa”.

Le attività del Centro operativo comunale sono aumentate rispetto ai giorni passati, oggi sono pervenute, ai numeri telefonici attivati dal Comune di Montesilvano, oltre 30 richieste tra consegna di generi alimentari, farmaci e informazioni di vario titolo. Una decina le domande per il sostegno psicologico, alcune persone hanno chiamato anche da altre città.  

Il vice sindaco e assessore alla Protezione civile, Paolo Cilli ha lanciato un invito a tutta la cittadinanza affinché venga moderato l’uso dell’acqua potabile. “In questo momento di grande difficoltà, a livello nazionale – spiega Cilli –, è stato registrato un incremento dell’utilizzo dell’acqua potabile e con un inverno in cui si sono verificati scarsi fenomeni piovosi cerchiamo di utilizzare l’acqua con parsimonia, limitatamente agli usi igienici e potabili, evitiamo così di lavare l’auto e di inaffiare giardini per non creeare altre criticità in un momento già difficile”.

La polizia locale oggi ha effettuato controlli a 50 automobilisti, tutti muniti di autocertificazione. Il comandante Nicolino Casale ha inoltre intensificato le attività sulla strada parco: “Se ci si muove all’interno della città, anche a piedi, occorre l’autocertificazione – ricorda Casale –, oggi abbiamo controllato numerosi mezzi ed erano tutti erano in regola. Dopo alcune segnalazioni arrivate dai cittadini abbiamo intensificato i controlli in molti tratti della strada parco e abbiamo consigliato di mantenere le distanze indicate e di uscire solo per motivi relativi a lavoro e salute”.

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Lanciano, noto avvocato ustionato nell’incendio di una mansarda

Un incendio sviluppatosi in una mansarda posta al quinto piano ha causato delle gravi ustioni a un avvocato di 60 anni di Lanciano. L'incendio e' avvenuto prima di mezzogiorno in via Petragnani. Nel rogo sono morti anche due cani. Illeso il figlio dell'avvocato che si trovava nell'appartamento sottostante. Secondo i primi riscontri il legale, terminata la colazione, l'uomo stava rialimentando il fuoco del camino e dopo aver messo carta avrebbe utilizzato dell'alcol e subito una fiammata di ritorno l'ha investito in pieno. L'intero palazzo e' stato momentaneamente evacuato. A dare l'allarme e' stata un'amica. Sul posto vigili del fuoco e il 118 che l'ha trasferito all'ospedale di Chieti per le immediate cure. In giornata previsto un trasferimento al Centro grandi ustioni S. Eugenio di Roma. Oltre che essere stato piu' volte membro del consiglio dell'ordine degli avvocati di Lanciano, l'avvocato molto noto, e' stato impegnato anche in politica.

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Coronavirus, dimessa la famiglia di Brugherio giunta in vacanza nel Teramano

"La famiglia di Brugherio e' in buone condizioni, non ha sintomi e, nonostante i tamponi dell'uomo e di sua moglie non siano ancora negativi, si e' deciso di continuare le cure nella casa di Roseto degli Abruzzi per liberare posti preziosi vista la situazione di emergenza". Cosi' il direttore generale facente funzione della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, sulle dimissioni del paziente uno in Abruzzo, un uomo della bassa provincia di Monza e della Brianza, e della sua famiglia. Il 50enne era arrivato in Abruzzo nella casa di vacanza di Roseto degli Abruzzi, per qualche giorno di risposo, e il 26 febbraio scorso per via della febbre e di problemi respiratori era stato ricoverato al reparto Malattie infettive dell'ospedale di Teramo, dove e' stato trovato positivo al test del coronavirus. La famiglia era stata messa in quarantena ma poi anche la moglie ed i due figli erano risultati positivi. "I due figli sono negativi ma l'intera famiglia sta bene e puo' raggiungere la guarigione completa a casa da dove, naturalmente, non puo' uscire. Sono seguiti dai medici che fanno controlli telefonici due volte al giorno - spiega ancora -. I sanitari mi hanno detto che marito e moglie hanno ringraziato la struttura per la qualita' delle cure e l'umanita' con sui sono stati trattati".

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Coronavirus, morta una 91enne all’ospedale di Chieti

Una donna di 91 anni positiva al coronavirus e' morta questa sera nel reparto malattie infettive dell'ospedale di Chieti. La donna era stata trasferita a Chieti dal reparto di Ortopedia dell'ospedale di Lanciano dove era ricoverata per la frattura del femore. Prima di essere operata ne era stato disposto il trasferimento a Chieti una volta accertata la positivita' al virus. Il tampone era stato effettuato subito dopo la comparsa dei primi sintomi

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Coronavirus, dal Polo automotive donazione di mascherine

 L'intero sistema dell'Automotive dell'Abruzzo, con sede a Santa Maria Imbaro e 60 aziende aderenti, si mobilita contro il coronavirus e dona alle strutture sanitarie dell'Abruzzo, camici, tute e mascherine a sostegno della lotta al Coronavirus. I primi due player a farlo sono stati Sevel e Honda. Nel corso di una riunione via Skype il cda di IAM - Polo Automotive ha deliberato un'erogazione libera e volontaria da parte delle aziende. I soci del Consorzio potranno dare il loro contributo e il ricavato sara' interamente donato alla Regione Abruzzo. Rispetto alle strutture produttive, le aziende automotive si sono impegnate a rispettare tutti i protocolli di sicurezza, per garantire la sicurezza dei lavoratori in tutte le situazioni in cui non e' possibile fermare la produzione. Saranno rispettate tutte le misure restrittive, a cominciare dalla possibilita' di attivare lo smart working dove e' possibile.

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Coronavirus, dieci ordinanze di quarantena fiduciaria a Scanno

Dieci ordinanze di quarantena fiduciaria sono state emesse dal sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni. I provvedimenti si sono resi necessari dopo la segnalazione della Asl che ha tracciato e mappato le persone entrate in contatto, nelle scorse settimane, con un turista napoletano risultato positivo al Covid-19. L'uomo aveva trascorso un weekend a Scanno in una struttura ricettiva, per poi ripartire. Nei giorni successivi, accusando dei sintomi e sottoponendosi a tutti gli esami, e' risultato positivo al Coronavirus. Si e' attivato, quindi, il protocollo che prevede la ricostruzione di tutti i movimenti del contagiato. Per questo ora dieci persone a Scanno si trovano in quarantena domiciliare e in monitoraggio sanitario. 

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Da Roma in Puglia via Pescara, controlli in stazione

Da Roma in Puglia, via Pescara, in treno. Proseguono i controlli nelle stazioni ferroviarie abruzzesi da parte degli agenti della Polfer e degli uomini della Protezione Civile, e alla Stazione di Pescara Centrale ieri sera, dal convoglio proveniente dalla Capitale, sono scesi una cinquantina di passeggeri - tanti rispetto alla norma del periodo - poi saliti su un treno diretto in Puglia. Nessuna problematica particolare si e' registrata per i treni provenienti dal Nord. Nella piu' grande stazione ferroviaria abruzzese la situazione nelle ultime ore non ha poi registrato grossi problemi, con i controlli a campione sui viaggiatori, obbligati a esibire la dichiarazione sui motivi dello spostamento dopo l'entrata in vigore del DPCM

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Coronavirus, due denunciati per i rincari sulle mascherine a Montesilvano

 Ben 710 mascherine di vari genere e prezzo e 20 flaconi da un litro di gel mani igienizzante sono stati sequestrati nel corso di controlli effettuati dal Gruppo della Guardia di Finanza nell'ambito dell'emergenza coronavirus. Una pattuglia, composta da militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego, è stata allertata da una pattuglia della polizia locale di Montesilvano ed ha effettuato un controllo in un punto vendita cinese a Montesilvano sulla via Vestina. E' stata riscontrata la presenza di pacchi di mascherine e gel disinfettante mani venduti a prezzi spropositati rispetto al costo di acquisto. Esaminata sul posto la documentazione amministrativa e contabile, le Fiamme Gialle di Pescara ha riscontrato un ricarico di oltre il 120% e fino al 380%. Sono state quindi sequestrate le 710 mascherine e i 20 flaconi di gel mani igienizzante. Due cinesi sono stati denunciati

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Coronavirus, al termine la quarantena di una donna nel Chietino

Termina oggi i 14 giorni sotto osservazione la prima chietina andata in quarantena. Si tratta di una ventisettenne che aveva viaggiato sull'autobus al fianco della sorella del professore di Lanciano residente a Chieti e positiva al COVID19 come il fratello "Quando il 29 febbraio la ragazza si e' rivolta a me in quanto mia paziente - racconta Bruno Di Iorio, medico di base teatino- aveva il forte dubbio di essere stata contagiata. Immediatamente ho segnalato il caso attivando il protocollo SIEPS, -servizio igiene epidemiologia pubblica salute- il primo marzo. Il secondo e terzo caso di teatini andati in quarantena sono stati sempre pazienti del dottor Di Iorio. Si trattava del cugino - e sua moglie- dell'uomo di Manoppello risultato positivo al test Covid19 successivamente ricoverato il 7 marzo in isolamento all'ospedale di Pescara con una sindrome respiratoria. "Il 8 marzo sono stati messi in quarantena due coniugi di Chieti su mia segnalazione: non appena mi hanno contattato il 7 sera raccontandomi di aver pranzato una settimana prima a casa dell'uomo di Manoppello risultato il positivo al coronavirus, ho attivato anche per loro il protocollo SIEPS perche' noi medici possiamo solo segnalare, ma non mettere noi in quarantena i casi sospetti ". Ad oggi i primi tre teatini andati in quarantena non hanno sviluppato sintomi e per questo motivo non si e' reso necessario fare il tampone.

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Coronavirus, Coldiretti denuncia possibili speculazioni sul latte

'Con l'emergenza c'è chi come in guerra approfitta della situazione di difficoltà e arriva addirittura a speculare sui generi alimentari di prima necessità come il latte'. E' quanto denuncia Coldiretti nel segnalare "insostenibili richieste di riduzione del prezzo pagato agli allevatori proprio mentre i supermercati vengono presi d'assalto e nelle stalle si continua a mungere per garantire le produzioni e i rifornimenti nelle dispense degli italiani". Una situazione preoccupante che riguarda tutta la Penisola e sta generando preoccupazione anche in Abruzzo in cui si contano circa 4mila allevamenti bovini di cui oltre 500 specializzati nella produzione di latte. Con i cittadini in fila proprio per acquistare gli alimenti base della dieta, il pretesto della chiusura di bar e ristoranti per disdire al ribasso unilateralmente i contratti è inaccettabile in un momento in cui il Paese - sottolinea la Coldiretti - ha bisogno del latte italiano. Un ricatto per lucrare sulle difficoltà proprio nel momento in cui - precisa la Coldiretti - si moltiplicano le adesioni alla mobilitazione #MangioItaliano" per invitare alla responsabilità e a sostenere la produzione nazionale privilegiando negli approvvigionamenti delle industrie e della distribuzione commerciale il Made in Italy, preferendo le mozzarelle con il latte italiano al posto di quelle ottenute da cagliate straniere. Occorre evitare che i comportamenti scorretti di pochi compromettono il lavoro della maggiorana degli operatori della filiera ai quali va il plauso della Coldiretti

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