Cronaca

Pedone investito e ucciso nel Teramano

Un pensionato di 53 anni di Sant'Omero, Fabrizi Iannetti, è stato travolto e ucciso da un'auto, mentre camminava sul bordo della strada provinciale 13, alle porte del paese. L'uomo è stato investito da una Toyota Aygo condotta da un 69enne, poi trasportato in ospedale in stato di choc. I soccorsi portati al pedone sono stati vani, perché le gravissime lesioni interne riportate ne hanno causato il decesso sul colpo

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L’Aquila, nuova tecnica per le operazioni oculistiche al San Salvatore

Un'avanzata tecnica che permette di sostituire solo gli strati malati dell'occhio lasciando inalterati gli altri tessuti: è la chirurgia lamellare dei trapianti che l'ospedale di L'Aquila ha introdotto negli ultimi giorni. Si tratta di una importante evoluzione della procedura chirurgica oculare, utilizzata con successo in due trapianti, grazie alle nuove modalità adottate nel laboratorio della Banca degli occhi del San Salvatore che, tra l'altro, proprio nei giorni scorsi ha ottenuto la riconferma della certificazione del sistema qualità in base alle nuove norme Iso 9001:2015. Le nuove procedure nel trapianto e l'attestazione di qualità coincidono col potenziamento delle apparecchiature e con la nuova collocazione logistica del reparto di oculistica di L'Aquila che da un paio di mesi si è spostato nell'edificio L 2 dell'ospedale, dotato di 3 sale operatorie, di nuovi ambulatori e confortevoli sale d'attesa. L'unità operativa Banca degli occhi-microchirurgia oculare, diretta da Germano Genitti, è organizzata in due settori: la tissue banking e l'attività clinica/ambulatoriale e chirurgica. Il settore clinico e chirurgico opera invece nell'oculistica ospedaliera e assicura oltre 10mila prestazioni ambulatoriali e 2mila interventi chirurgici l'anno tra cataratte, glaucomi, distacchi di retina, chirurgia vitreo retinica, trapianti e iniezioni di anti Vegf per maculopatie. Banca degli occhi e microchirurgia ospedaliera lavorano in stretta sinergia. Tra le novità relative alla dotazione strumentale c'è l'utilizzo di 4 nuove poltrone chirurgiche che consentono di evitare al paziente spostamenti controproducenti e di ottimizzare i tempi dell'attività di microchirurgia oculare. Nell'ambito dell'azione di potenziamento delle nuove apparecchiature, inoltre, sono stati acquistati 2 microscopi operatori con Oct di ultima generazione (per esami diagnostici di retina e cornea). Con il trasferimento all'edificio L 2 l'unità operativa può ora contare su 3 sale operatorie (invece dell'unica disponibile nella precedente ubicazione) per complessivi 500 metri quadrati. "Nuovi spazi operativi, macchinari moderni, nuove tecniche nel trapianto e conferma della certificazione di qualità", spiega Genitti, "rappresentano un impulso decisivo per la nostra équipe al fine di migliorare ancora il livello delle prestazioni ambulatoriali e di chirurgia oftalmologica"

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Scoperti minorenni che spacciavano droga, un arresto e una denuncia 

I carabinieri della Compagnia di Penne hanno scoperto un minorenne spacciatore - arrestato - e uno denunciato, nell'ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione e contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti che interessava l'area Pescarese e Vestina. L'arrestato è stato e trasferito al Centro di Prima Accoglienza Minorile dell'Aquila. I militari questa mattina, in Piazza Dei Grue, a Pescara hanno sorpreso i due, trovandoli in possesso di dieci involucri contenenti marijuana per un peso di circa dieci grammi ed un pezzo di hashish dal peso di 31 grammi oltre che di una banconota da 50 euro probabile provento dell'attività di spaccio. La successiva perquisizione nelle abitazioni ha permesso ai carabinieri di trovare altri 78 grammi di marijuana ed un bilancino di precisione. Ai due giovanissimi sono stati sequestrati telefoni cellulari e tablet utilizzati presumibilmente per comunicare con i clienti, ed organizzare gli incontri per l'attività di vendita dello stupefacente a cui facevano riferimento anche i giovani dell'area Vestina. 

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Discarica di Bussi, attesa per la sentenza della Cassazione

La vicenda della discarica di Bussi approda in Cassazione. Domani i giudici di Piazza Cavour dovranno pronunciarsi sulla sentenza emessa il 17 febbraio 2017 dalla Corte di Assise d'Appello di L'Aquila. Una decisione quella dei giudici aquilani che ha ribaltato la sentenza emessa in primo grado dalla Corte d'Assise di Chieti il 19 dicembre 2014. Nello specifico, i giudici avevano assolto i 19 imputati - ex dirigenti e tecnici legati a Montedison - dall'accusa di avvelenamento doloso di acque per ritenuta insussistenza del fatto, mentre avevano dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per il reato di disastro ambientale, derubricato da doloso in colposo. In appello, pero', tale pronuncia e' stata sostanzialmente rivoluzionata: i giudici del gravame hanno infatti ritenuto sussistente l'elemento materiale del reato di avvelenamento, derubricando tuttavia l'imputazione nella corrispondente ipotesi colposa e dichiarando il reato estinto per prescrizione. E' stata confermata la decisione di primo grado in ordine alla sussistenza dell'ipotesi colposa (con l'aggravante della colpa cosciente), ma una diversa individuazione del dies a quo della prescrizione ha portato ad escludere l'estinzione per prescrizione, con conseguente condanna di alcuni degli imputati (pene che vanno da 2 a 3 anni di reclusione e interamente condonate per effetto dell'indulto del 2006). In particolare, i giudici aquilani hanno condannato a tre anni di carcere gli ex dirigenti dello stabilimento Maurilio Aguggia, Carlo Cogliati, Leonardo Capogrosso, Salvatore Boncoraglio; due anni sono stati invece inflitti a Nicola Sabatini, Domenico Angelo Alleva, Nazzareno Santini, Luigi Guarracino, Carlo Vassallo, Giancarlo Morelli. Le pene, tutte condonate, sono ben lontane dalle richieste della Procura generale che si era allineata a quelle invocate (180 anni di carcere in tutto) nel processo di primo grado dai pm di Pescara, Annarita Mantini e Giuseppe Bellelli che firmarono l'inchiesta. I giudici aquilani, inoltre, hanno dichiarato l'inammissibilita' dell'impugnazione proposta dalle parti civili per Maurizio Piazzardi il quale e' risultato estraneo ai fatti. Assolto per non aver commesso il fatto, da entrambi i reati, Guido Angiolini, ex amministratore di Montedison dal 2001 al 2003, mentre il procedimento e' stato dichiarato estinto per Vincenzo Santamato in quanto deceduto. Assolti dall'accusa di disastro Camillo Di Paolo, Giuseppe Quaglia, Luigi Furlani, Alessandro Masotti, Bruno Parodi, Mauro Molinari. La modifica della sentenza emessa dai giudici di prime cure ha prodotto anche un risarcimento danni e provvisionali che sfiorano i 4 milioni di euro. Le indagini della Procura di Pescara sulla mega discarica dei veleni prese il via nel 2007 con la scoperta, da parte del Corpo Forestale dello Stato, di circa 185 mila metri cubi di sostanze tossiche e pericolose in un'area di 4 ettari nei pressi del polo chimico di Bussi sul Tirino. Per decenni sarebbero state sversate e smaltite, abusivamente, tonnellate di sostanze pericolose, tra cui cloroformio, tetracloruro di carbonio, esacloroetano, crieloroetilene, triclorobenzeni e metalli pesanti. Veleni che avrebbero contaminato anche le falde da cui per anni e' stata prelevata l'acqua distribuita nelle rete idrica dell'intera vallata. Tocchera' ora ai giudici della Suprema Corte scrivere l'ultimi capitolo sul tortuoso procedimento giudiziario riguardante la discarica di Bussi 

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Fermato un 42 per violenza in famiglia

Avrebbe aggredito moglie e figlio minorenne con un bastone nel corso dell'ennesima lite, ma la donna è riuscita a chiedere aiuto ai carabinieri che, intervenuti nell'abitazione, lo hanno arrestato mentre era sotto l'effetto di alcol. Un 42enne straniero residente nel Pescarese, uscito nei giorni scorsi dal carcere è stato bloccato martedì scorso dai carabinieri, entrati in casa grazie all'aiuto della figlia della coppia che, preoccupata per l'incolumità della madre, era ad attenderli fuori l'abitazione, hanno subito avvertito un forte odore di bruciato e delle grida maschili provenire dal piano primo della casa. Sul pianerottolo antistante la camera da letto, hanno trovato i residui di carta bruciata, che era stata utilizzata dall'uomo nel tentativo di dar fuoco ad alcuni oggetti, e nella stanza il 42enne che, in evidente stato di alterazione, cercava di aggredire la moglie, minacciandola di morte. A terra c'era un bastone utilizzato poco prima dall'uomo nel tentativo di colpire la moglie ed il figlio minorenne che nella colluttazione, era riuscito a disarmarlo. Alla vista dei militari l'uomo, anziché desistere, ha dato poi in escandescenza aggredendo i militari, prima di essere immobilizzato ed arrestato.

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Prostituta aggredisce i carabinieri per evitare i controlli

Per evitare di essere sottoposta a controllo si dà alla fuga e, una volta bloccata, aggredisce i carabinieri, provocando loro lievi lesioni. Alla fine viene arrestata. Protagonista dell'episodio, avvenuto nella notte a Montesilvano, nella pineta, è una prostituta nigeriana di 21 anni, nei guai per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. La donna era in via Aldo Moro e, quando si è resa conto del controllo dei militari, si è data alla fuga nella pineta. Dopo un breve inseguimento a piedi è stata bloccata e, per tutta risposta, si è scagliata contro i carabinieri. 

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Medici in pensione sostituivano collega in studio, scoperti dal Nas

Tre medici, due dei quali in pensione, si sostituivano l'un l'altro all'interno dell'ambulatorio dell'unico dottore ancora in attività, effettuando visite e prescrivendo farmaci con ricette firmate a nome di quest'ultimo. E' quanto hanno accertato i Carabinieri del Nas di Pescara che, nel Chietino, hanno denunciato i tre per sostituzione di persona e interruzione di un servizio di pubblica utilità continuato in concorso. La denuncia è arrivata in seguito ad una serie di approfonditi accertamenti incrociati da parte dei militari per la tutela della salute. I due professionisti in pensione, è stato appurato, procuravano al medico ancora in attività un un vantaggio economico derivante dalle indennità di compenso giornaliera del Servizio sanitario nazionale.

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Viabilità, dalla Provincia di Chieti 15 milioni per le strade

La Provincia di Chieti ha deciso di affidare in sub concessione a 28 Comuni del Vastese e all'Unione dei Comuni del Sangro l'attuazione degli interventi di manutenzione straordinaria contenuti nel Masterplan Abruzzo e finanziati con fondi Cipe per oltre 15 milioni di euro. Lo rende noto il presidente, Mario Pupillo. Tre le sub concessioni previste: con il Comune di Lentella per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria sulle strade provinciali del quinto Distretto 5 area Vastese, importo di 4.550.000 euro, e di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della Fondo Valle Treste per 4 milioni di euro; con il Comune di Schiavi di Abruzzo per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria sulle strade provinciali del Distretto 6 - area Vastese per 4.450.000 euro; con l'Unione dei Comuni del Sangro per la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria sulle strade provinciali del Distretto 4 - area Sangro per 2.300.000 euro

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Lo street artist Peeta a Montesilvano realizza il murales ‘Giochi prospettici’

Dopo aver dipinto in Europa e negli Stati Uniti, lo street artist Manuel di Rita a.k.a. Peeta è stato impegnato negli scorsi giorni nella realizzazione del murales dal titolo “Giochi prospettici”, presso il sottopasso di via Aldo Moro, nella città di Montesilvano. Per una delle porte di accesso alla città, l'artista veneto ha proposto una composizione astratta articolata, ricca di effetti prospettici e solidi geometrici complessi.

Nemmeno questa volta infatti il re indiscusso dell'anamorfico in Italia ha rinunciato al suo alfabeto stilistico, fatto di contrapposizione di elementi e forme geometriche. Sfida complessa quella di tre superfici contigue con inclinazioni differenti che Peeta ha brillantemente risolto attraverso l'effetto di annullamento degli spigoli in un gioco di profondità e sovrapposizioni di livelli. Nell'opera non mancano rimandi al patrimonio paesaggistico della città sviluppati nella scelta dei colori e delle forme.

Punto nodale della città, l'intervento artistico di Peeta andrà a modificare l'impatto di un’area di transito importante della città. Con il passaggio dei treni al di sopra, delle automobili accanto, delle bici e dei pedoni nei sottopassi laterali, l'opera verrà così fruita in modalità e tempi di osservazioni differenti.

L'opera murale, realizzata in collaborazione con l'associazione Pepe Collettivo – progetti evolutivi, rientra nel progetto del Comune di Montesilvano di destagionalizzazione dell'offerta turistica e di incremento dell'offerta culturale, inaugurato la scorsa primavera con l'intervento su due pareti delle case popolari di via Rimini “Coesione” ad opera dell'artista internazionale PixelPancho.

«Questa Amministrazione ha sempre riconosciuto l’alto valore della street art, non a caso in Consiglio Comunale, ormai due anni fa abbiamo approvato un regolamento proprio per disciplinare l’arte dei writers -  ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi -. La riqualificazione del sottopasso di via Aldo Moro, che si trova in un punto strategico della città, era un progetto ormai non più procrastinabile. Abbiamo però scelto di avviare questo intervento, non solo attraverso semplici lavori di manutenzione, ma affidandoci al potente mezzo della street art. Oggi questa porta di accesso della città, grazie alle forme astratte e tridimensionali realizzate da Peeta, si è trasformato da semplice sottopasso a luogo nevralgico e identitario della nostra città. Questo tipo di arte non è solo un modo per riqualificare le aree urbane, come abbiamo avuto modo di constatare, è al tempo stesso fonte di stimolo, di riflessione e di aggregazione, è un mezzo per la rigenerazione sociale e culturale di un territorio».

«Con il completamento di questa nuova opera di street art, realizzata da un artista di fama mondiale  - ha aggiunto Alessandro Pompei, presidente della Commissione Cultura -  è stato messo un altro importante tassello nel percorso di riqualificazione urbana, ma anche e soprattutto artistica della città. Abbiamo in mente un progetto che, passo dopo passo, stiamo realizzando: ovvero quello di dotare Montesilvano di punti di interesse che possano permetterci sia di destagionalizzare la nostra offerta turistica, che di legare il nome della città al concetto di arte contemporanea, andando ben oltre i confini nazionali, tanto più che l’esperienza internazionale ci insegna che questo genere di attività generano delle economie importanti. Gli artisti che siamo riusciti a portare a Montesilvano, PixelPancho con la sua opera sulle mura delle case popolari di via Rimini e ora Peeta nel sottopasso di via Aldo Moro, ci consentono di soddisfare proprio questa ambizione. Ciò che ci riempie di soddisfazione è che, sin dal completamento dell’opera in via Rimini, la cittadinanza si sta mostrando sempre più interessata e coinvolta, infatti abbiamo già ricevuto tantissime richieste da parte di privati che intendono mettere a disposizione le facciate di immobili di loro proprietà per riqualificarle attraverso la street art. Al tempo stesso stiamo intrecciando collaborazioni con i dirigenti scolastici ed artisti ed associazioni locali, per stimolare la nascita di un senso civico e di appartenenza e soprattutto sensibilizzare ed avvicinare a questa tipologia d’arte i bambini di oggi che sono i cittadini del futuro».

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Scuole senza laboratori, Di Sabatino incontra gli studenti

Corteo studentesco lungo le vie del centro storico di Teramo, protestano due istituti, l'Ipsia Marino e l'Iti Alessandrini. Dopo la chiusura dell'Ipsia per rischio sismico i due plessi convivono nella stessa struttura in via San Marino. Questa mattina l'ultimo imprevisto: in un'aula sono caduti calcinacci, forse a causa di un'infiltrazione d'acqua. Gli studenti, attraversato il corso, hanno raggiunto la sede della Provincia dove hanno chiesto e ottenuto di incontrare il presidente Renzo Di Sabatino il quale ha subito disposto un sopralluogo e l'immediato intervento. Le questioni sollevate dagli studenti riguardano in particolare l'utilizzo dei laboratori, lo stato delle attrezzature meccaniche e informatiche, la carenza di personale docente tecnico e Ata. "Abbiamo spiegato agli studenti che in quell'area vogliamo realizzare il polo tecnico - ha detto a margine dell'incontro il presidente - che l'Ipsia è scuola finanziata per 7 milioni e che la nuova struttura sarà all'avanguardia. Naturalmente fra progettazione e realizzazione bisogna mettere in conto due o tre anni"

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