Economia

Stefano Panella nuovo presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria

Stefano Panella è stato eletto all’unanimità Presidente Regionale del Comitato Giovani Imprenditori di Confindustria Abruzzo nel corso della Riunione del Direttivo regionale tenutasi a Teramo.

Alla riunione erano presenti i Presidenti ed i componenti delle Sezioni Territoriali dei Giovani Imprenditori delle Confindustrie di Chieti Pescara, L’Aquila e Teramo.

Stefano Panella, Imprenditore del settore della comunicazione, è titolare dello Studio Comunico, azienda dallo stesso fondata nel 2006 e specializzata nel branding e nel design grafico per il settore retail, imprese ed enti pubblici. Una realtà che, negli anni, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti sull’intero territorio nazionale grazie alla filosofia di lavoro “design based” basata su collaborazione e pensiero creativo.

Arrivato in Confindustria in giovanissima età, Stefano Panella ha assunto importanti incarichi, tra i quali la Presidenza del Gruppo G.I. provinciale di L’Aquila, la Vice Presidenza G.I. regionale e la presenza nel Consiglio Nazionale di GI come membro elettivo.

All’atto della nomina, il neo Presidente Panella ha tracciato le linee programmatiche del suo mandato: “Rappresentare oggi i Giovani Imprenditori, in un momento in cui la velocità degli eventi rende vincenti coloro che sanno stare sui ritmi e che sanno cogliere l’accelerazione con cui agire, è una sfida che accolgo con grande motivazione e con la consapevolezza che il lavoro da fare sarà tanto ma grazie ai principi del merito, della responsabilità e dell’impegno, i G.I. abruzzesi dovranno ritrovare una rinnovata spinta e un nuovo entusiasmo al servizio del sistema Confindustriale e delle aziende giovani abruzzesi”.

Il Presidente Panella - che succede nella carica al dott. Giammaria de Paulis - ha rivolto al Collega un sincero ringraziamento per il suo operato, auspicando che continui ad essere vicino a lui ed al Comitato per le prossime attività.

 

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Marchio ‘Ristorante tipico abruzzese’ riconosciuto dall’Ue

Ristorante Tipico Abruzzese è un marchio riconosciuto dall'Ue. Secondo l'ex assessore regionale d'Abruzzo, Lorenzo Berardinetti che nella scorsa legislatura ha promosso il progetto per il riconoscimento europeo questo confermerebbe "l'eccezionale ruolo che questo puo' rivestire all'interno delle dinamiche turistiche e di valorizzazione del nostro territorio. Sul fatto che venisse accolto, non avevo dubbi. La sua straordinaria importanza e il grande, grandissimo, lavoro svolto in prima istanza dal Consiglio regionale e poi dall'ex Giunta per portarlo a termine, sono sotto gli occhi di tutti. Si tratta di un passaggio storico per la nostra regione- aggiunge Berardinetti- di vitale importanza per il turismo e il settore enogastronomico, tra i principali punti di forza dell'economia abruzzese. Verranno cosi' riconosciuti, sotto un marchio prestigioso e autorevole, alcuni dei piatti tipici della nostra splendida terra, capaci di catalizzare l'attenzione dei riflettori nazionali grazie alla loro singolare genuinita', la stessa che un turista ricerca quando si reca da noi". Una legge, spiega l'ex assessore, nata per sostenere l'asse turistico-promozionale abruzzese

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Turismo, l’Abruzzo raddoppia le risorse per la promozione

 “Raddoppiate le risorse per la campagna di comunicazione per la prossima e imminente stagione estiva 2019, passate da 450 mila euro a quasi 900 mila euro, diffusione di spot promozionali attraverso le maggiori emittenti televisive e radio nazionali, istallazione di pannelli di pubblicità tabellare esterna e video sulle autostrade, Stazioni ferroviarie, metropolitane e specifica campagna digitale. A tutto questo bisogna aggiungere il progetto di comunicazione stipulato con l’agenzia italiana di informazione ANSA e la presenza dell’Abruzzo a Matera Capitale europea della Cultura 2019”. Questa la strategia di promozione turistica messa in campo dalla Regione Abruzzo approvata dal Tavolo Tecnico regionale e presentata dall’assessore regionale al Turismo Mauro Febbo in  conferenza stampa. “A partire dal prossimi giorni – spiega Febbo - e per tutto il mese di giugno e luglio copriremo in maniera capillare tutto il territorio nazionale raggiungendo milioni di potenziali turisti, visitatori e utenti. Una programmazione che prevede un numero di 52 spot sulla Rai, 85 spot su Mediaset al fine di raggiungere milioni di telespettatori giornalieri. Con la radio abbiamo 88 passaggi su Radio RTL  e 96 su Radio 105 raggiungendo circa 3.000.000 di ascoltatori. Poi 150 pannelli in 85 aree di servizio dal 27 maggio al 31 luglio sulle autostrade di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Campania, puglia e Abruzzo intercettando milioni di famiglie e automobilisti. A questo va aggiunto 263.536 spot da 30 secondi su 362 schermi posizionati sulle banchine delle stazioni metropolitane di Milano e Roma nel periodo tra il 27 maggio ed il 9 giugno. Altro punto strategico della comunicazione è quella che sarà effettuata attraverso i 124 impianti tabellari nelle stazioni ferroviari delle Regioni Lazio e Lombardia e delle Province di Milano e Roma coprendo circa 9 milioni di contatti. A questo bisogna aggiungere, sempre nelle stazioni Ferroviarie, gli spot televisivi che andranno in onda nei 280 impianti TV per arrivare a toccare 10 milioni di contatti.

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Cantine aperte 2019, l’Abruzzo mette in mostra le sue eccellenze del vino

"E' la festa piu' importante per il vino in Abruzzo, questa 27esima edizione della manifestazione Cantine aperte che organizziamo come Movimento del vino". Lo ha detto stamane Nicola D'Auria, Presidente nazionale e regionale dell'associazione Movimento Turismo del Vino a margine della presentazione della manifestazione Cantine Aperte edizione 2019 che si svolgera' il 25 e 26 maggio. Sabato e domenica grazie a Cantine Aperte ci sara' anche l'occasione per mettere in tavola i prodotti locali grazie alle pietanze realizzate dagli chef, che saranno ospitati dalle cantine partecipanti all'iniziativa per una vera e propria festa dei prodotti abruzzesi. 41 le cantine delle province di Chieti Teramo e Pescara che aderiscono e che proporranno oltre alla degustazione di vino a alla visita alla cantina, iniziative parallele per promuovere il food Made in Abruzzo ma anche escursioni ed altre iniziative. "Il vino abruzzese e' l'ambasciatore dell'Abruzzo - spiega l'Assessore regionale all'agricoltura Emanuele Imprudente - e Cantine Aperte e' la festa del vino abruzzese. Verra' dato spazio e risalto a questo prodotto che potra' essere degustato visitando le cantine nelle quali sara' possibile vedere anche come si produce il nostro vino abruzzese che si fa apprezzare anche perche' frutto di una terra incontaminata e di una capacita' elevatissima di metodi produttivi". Le cantine si vestono a festa per accogliere i tanti appassionati del vino che arrivano anche delle regioni limitrofe per scoprire le bellezze dell'Abruzzo. "Cantine Aperte - continua il Presidente del Movimento del vino - e' anche un'occasione per visitare i territori che ospitano le cantine e se si ripete l'affluenza degli scorsi anni, ci aspettiamo che arrivino molti stranieri. Sono soprattutto loro gli interessati al connubio vino - territorio". "Dopo ventisette anni il format e' rimasto lo stesso perche' funziona - conclude D'Auria -: l'unica novita' di quest'anno e' che alle cantine viene lasciata la facolta' di poter far pagare la degustazione: parte del ricavato sara' devoluto alle associazioni Ail, Alba autismo e autismo Abruzzo con le quali collaboriamo da anni".

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Fondazione Banconapoli e Fondazione Chieti, insieme per Sud

"La Fondazione Banco di Napoli ha ritrovato l'armonia perduta. La fusione per incorporazione con la Fondazione Chieti per l'Abruzzo e il Molise esalta la storia di due comunita' che da secoli condividono percorsi culturali e religiosi. Lavoreremo insieme ad un progetto ambizioso che riguarda l'intero Mezzogiorno: auspichiamo di congiungere anche altre regioni meridionali, perche' nel nostro Paese c'e' troppa distanza tra i bisogni delle persone e i rappresentanti istituzionali. Il mancato ascolto produce rabbia ed effetti distruttivi per il vivere civile. Ci sono intere fasce sociali senza visibilita' e quando si lasciano spazi vuoti vengono colmati da soggetti che dividono e non uniscono. Le Fondazioni possono promuovere l'ascolto per raccogliere istanze non piu' trascurabili". Cosi' il presidente della Fondazione Banco di Napoli, Rossella Paliotto, durante la conferenza stampa sulla fusione con la Fondazione Chieti per l'Abruzzo e il Molise.

"Tracciamo una linea di demarcazione col passato, restituendo alla Fondazione il senso del suo agire. Il primo bilancio successivo all'intervento commissariale che ci appartiene per un dodicesimo fa risultare un disavanzo netto di 5.800mila euro, che unito a quello di 9.300mila euro del 2017, porta ad un disavanzo complessivo di 16 milioni in due anni" ha annunciato Paliotto. "La fusione ha una valenza patrimoniale tale che ci consente di recuperare due anni di bilancio in disavanzo, al punto che possiamo prevedere che il 2019 si chiudera' in avanzo e potremo riprendere l'attivita' erogativa nei confronti di tutte le regioni meridionali". Nuove regole e nuove strategie in merito all'erogazione dei contributi. "Non sara' un'azione napolicentrica: la nostra commissione sostenibilita' guardera' con assoluta equita' ad ogni territorio valorizzando i progetti che abbiano la capacita' nel tempo di autosostenersi: abbiamo infatti escluso contributi a pioggia oppure quelli del 100 per cento. Abbiamo ricevuto oltre 200 richieste di contributi, ma devono essere valutati in base ai nuovi parametri. Avremo una disponibilita' iniziale di 500mila euro, ma stiamo verificando il lavoro di chi ha ottenuto un contributo parziale senza rendicontare ed abbiamo provveduto a revocare alcuni progetti per un valore di 230mila euro. In totale per il 2019 disporremo di 700mila euro. Infine abbiamo dato mandato ad un advisor indipendente "Prometeia" di rivalutare tutti i nostri asset finanziari", ha aggiunto. Sui progetti sociali da realizzare, Paliotto ha annunciato la promozione di un tavolo con 18 associazioni di Forcella a cui e' stato offerto un luogo per dialogare e creare una rete. La priorita' di intervento sara' la lotta alla poverta' educativa minorile".

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L’Aquila, arriva la moneta complementare Abrex

 'Compra aquilano' e' un progetto innovativo, una sperimentazione che prevede una sorta di moneta complementare rispetto all'euro. L'Aquila e' il primo capoluogo di regione a dotarsene: in citta' non circolera' moneta stampata ovviamente, ma una piccola tessera per un sistema di pagamento alternativo il cui vantaggio e' non avere costi e interessi. 'Compra aquilano', presentato oggi all'Aquila in un incontro pubblico a palazzo Fibbioni, rende possibili acquisti e vendite tra aziende, professionisti, artigiani e commercianti, ma e' anche per acquisti privati di dipendenti, amministratori di aziende, collaboratori e dirigenti. I cittadini privatamente potranno iniziare a usare la moneta Abrex, nel 2020. Le imprese aquilane, attraverso questo sistema, potranno accedere a linee di credito anche per trovare i primi clienti. Per il cliente del circuito il vantaggio e' avere una liquidita' immediata e per le imprese puo' rappresentare anche una possibilita' per riprendere la propria attivita' dopo una cessazione. Abrex, in sostanza, e' un mercato aggiuntivo rispetto a quello tradizionale in euro e conta gia' mille iscritti, qualcuno gia' anche all'Aquila. La transazione avviene attraverso una carta simil bancomat. Si vende e si compra, ma non e' un semplice baratto. In Italia i circuiti di moneta complementare sono gia' tredici. Le aziende che entrano in Abrex sono sottoposte a una analisi accurata, c'e' un costo di ingresso in base al fatturato dell'impresa, ma il conto corrente e' gratis e il circuito non trattiene nulla per se'

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Aree di crisi, in arrivo fondi per 117 milioni di euro

In dirittura d'arrivo l'assegnazione delle risorse finanziarie a favore delle Regioni in cui sono presenti Aree di Crisi Industriale Complessa. Il Decreto interministeriale n. 16 del 29 aprile 2019, infatti, e' stato registrato lo scorso 20 maggio alla Corte dei Conti. Le risorse, che saranno ripartite tra nove Regioni, ammontano a quasi 117 milioni di euro. Nello specifico, spiega il ministero del Lavoro, le prime tre Regioni per importo attribuito saranno la Toscana, con 36.601.252,69 euro, il Lazio cui andranno 25.674.253,71 euro, e la Sardegna con 12.200.417,56 euro. Seguono Marche, Umbria, Molise, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Sicilia

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Martinelli è il nuovo presidente dell’associazione regionale allevatori

Pietropaolo Martinelli è il nuovo presidente dell’associazione regionale allevatori. Trentanove anni, tecnologo alimentare ed allevatore di Farindola, località della provincia di Pescara considerata simbolo della produzione dell’antico e rinomato pecorino.

L’elezione di Martinelli conclude di fatto una procedura di rinnovo lunga e complessa che ha coinvolto le quattro province per la designazione dei delegati e la composizione dell’assemblea regionale che, riunendosi, ha nominato nel suo seno il presidente. “Un grande ed importante successo per la nostra organizzazione – dice Giulio Federici, direttore di Coldiretti Abruzzo – che ha espresso l’intera composizione del consiglio direttivo compreso il presidente”.

Inizia così per l’associazione allevatori un nuovo importante corso e nuovi obiettivi con particolare riferimento al potenziamento dei servizi di consulenza che puntano a migliorare le prestazioni economiche degli allevamenti in un quadro di sostenibilità ambientale e tutela del territorio.

“Tra gli obiettivi da potenziare e raggiungere – dice Pietropaolo Martinelli – vanno citati lo sviluppo delle filiere e la verifica della qualità delle produzioni, degli aspetti igienico-sanitari, metabolici e riproduttivi degli allevamenti oltre naturalmente le misure volte alla modernizzazione, all’integrazione settoriale, all’innovazione, all’orientamento al mercato e alla promozione dell’imprenditorialità. Non dimenticheremo inoltre le problematiche di altra natura che affronta ogni giorno il mondo allevatoriale tra cui la gestione dei pascoli e i danni provocati dalla fauna selvatica per i quali insieme a Coldiretti ci faremo portavoce con le istituzioni preposte”. Ad esprimere soddisfazione per la nomina è anche il direttore dell’Ara Francesco Cortesi. “Un rinnovo molto importante e rappresentativa che premia una figura giovane e di forte stimolo per le nuove generazioni di allevatori – sottolinea Cortesi – un esempio di allevatore che ha messo in pratica il concetto di qualità che è alla base delle linee di sviluppo dell’associazione e che darà un forte impulso alla crescita del settore”.

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Parte il progetto Bike Tourism in Abruzzo

Parte il progetto Bike Tourism Percorsi su strade bianche e a basso traffico a pettine sulla Bike to Coast. Continuano dunque sulla scia della Bike To Coast, il pezzo di 132 km da Martinsicuro a San Salvo della più ampia ciclovia adriatica che collega Trieste con Brindisi, le attività della Camera di Commercio Chieti Pescara sul tema del cicloturismo. Dopo la tavola rotonda a Palazzo D'Avalos a Vasto, in occasione del Giro di Italia, è arrivato il turno delle scuole. Io progetto con il supporto di un raggruppamento di imprese delle province di Chieti e di Pescarae lo CSEN Centro Sportivo Educativo Nazionale, un progetto per l'orientamento scolastico e le competenze trasversali per gli istituti superiori di secondo grado sul tema cicloturismo dal titolo: "Bike Tourism - Percorsi su strade bianche e a basso traffico a pettine sulla Bike to Coast". L'iniziativa ha l'obiettivo di promuovere una cultura del turismo in bicicletta come leva economica rilevante per i nostri territori. Nata dall'idea di imprenditori del settore turistico a seguito della partecipazione al III Corso ASTA per il Cicloturismo organizzato dalla Camera di Commercio lo scorso novembre, rappresenta l'occasione per pensare allo sviluppo turistico dei territori attraversati non solo nella direzione nord-sud (e viceversa) ma anche verso l'interno. Le scuole che hanno manifestato una manifestazione sono: Istituto Ridolfi Zimarino Scerni, Istituto Tecnico Tito Acerbo Pescara, Istituto Tecnico Aterno-ManthonèPescara, I.S.S. Acciaiuoli Einaudi di Ortona - Istituto Tecnico Commerciale. Con l'evento del 21 maggio gli studenti parteciperanno, a rotazione, con interventi di 20' ciascuno guidati da esperti, ad incontri laboratoriali ed esperienziali relativi a: 1)Il decalogo della buona guida cicloturistica 2)L'organizzazione di una gara MTB 3)Rilevazione mappe con sistemi GIS 4)L'ABC della bicicletta (meccanica, manutenzione, ecc.) L'evento si concluderà con una passeggiata in MTB all'interno delle aree dell'istituto.

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Studio Cna, quasi mille imprese in meno in Abruzzo

Quasi mille imprese in meno rispetto all'anno precedente, 431 delle quali artigiane e circa la metà del settore delle costruzioni. E' il bilancio tracciato da uno studio realizzato per la Cna Abruzzo da Aldo Ronci, relativo all'andamento delle imprese nel primo trimestre dell'anno. Quella che si delinea, accentuando un trend degli ultimi anni che a questo punto appare quasi irreversibile, è una flessione ulteriore del numero delle imprese artigiane rispetto agli anni precedenti. A spiegarlo è lo stesso curatore della ricerca. "Il decremento percentuale delle nuove imprese artigiane - dice Ronci - è stato dell'1,43%, valore superiore allo 0,80% italiano. Una flessione che colloca l'Abruzzo al penultimo posto della graduatoria nazionale delle regioni italiane. Ma c'è da dire che i risultati conseguiti nel periodo gennaio-marzo 2019 accentuano in peggio quanto accaduto dodici mesi prima, quando la caduta era stata di 372". Il dato critico sullo stato di salute della micro impresa abruzzese - ma la flessione, come detto, interessa l'intero comparto delle imprese, visto che sono complessivamente 958 quelle in meno - unisce l'intero territorio regionale, senza eccezione alcuna. In sostanza, se Atene piange Sparta certamente non ride: perché la cruda freddezza dei numeri dice che all'Aquila il conto delle perdite è di 117 imprese artigiane, a Chieti di 111, a Pescara di 109 e a Teramo di 94. 

Le variazioni negative sono determinate soprattutto da alcuni comparti: le costruzioni prima di tutto, che perdono per strada 221 unità; ma anche il settore manifatturiero (-114), la riparazione di auto e apparecchiature per la casa (-30), i trasporti (-29), i servizi alla persona (-22) se la passano male. Con la sola ristorazione (+32) in grado di esibire un piccolo aumento. Ovviamente, è proprio la crisi del settore edilizio ad apparire pesantissima, ma anche per certi versi incomprensibile. Tanto più che il picco più elevato delle cancellazioni si manifesta in provincia dell'Aquila, ovvero l'area della nostra regione segnata dall'attività legata alla ricostruzione post-sisma. E' nel teramano, invece, che il manifatturiero segnale la sua situazione più critica, con 45 imprese in meno. Mentre cadute spalmate invece a 'macchia d'olio' su tutto l'Abruzzo si segnalano nelle industrie alimentari (-27), abbigliamento (-18), prodotti in metallo e legno (-25), pellame (-10). 

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