Incredibile ma vero

Pescara, moto rubate rinvenute nel seminterrato della scuola chiusa

Cinque moto risultate rubate, sono state recuperate stamane dalla Polizia Municipale in un locale del seminterrato nella ex scuola media di via Saffi. Il rinvenimento è stato effettuato a seguito di una segnalazione partita dagli operai del Comune che stavano facendo operazioni di manutenzione di un cancello divelto e che aprendo il seminterrato hanno trovato i cinque mezzi parcheggiati.

Sul posto è intervenuta la Polizia Municipale su coordinamento del comandante Carlo Maggitti, tramite il Servizio Viabilità, nucleo motociclisti che con il maggiore Giorgio Mancinelli ha provveduto a segnalare il rinvenimento al magistrato di turno e poi alla verifica della proprietà dei mezzi: si tratta di 4 Honda modello SH e di una Yamaha FZ8 che sono risultate rubate dal mese di settembre 2016.

Tre mezzi sono stati restituiti ai legittimi proprietari, come avverrà anche per gli altri due, di cui si stanno rintracciando i titolari. Le moto, ferme presumibilmente dalla data del deposito in quegli spazi, erano tutte in perfette condizioni. Il cancello sarà messo in sicurezza, con gli accessi alla struttura.

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Oggi è la Giornata del sesso orale

14 marzo: International Steak and Blow Job Day, ovvero la Giornata internazionale della bistecca e del sesso orale. Sarà anche nata per scherzo negli Stati Uniti per combattere la tirannia di San Valentino, ad un mese esatto dalla ricorrenza più romantica dell’anno, ma parlare di sesso rimane una cosa serissima. 

Per chi si chiedesse l’attinenza fra i due protagonisti di questa nuova festa che sta facendo impazzire i social - l’hashtag #GiornataMondialeDelSessoOrale è in cima ai trend di Twitter -, il senso che hanno voluto dare gli ideatori è proprio quello più ovvio, ovvero il “riempirsi la bocca di carne”. Ma a frenare la passione possono essere proprio le complicazioni che carne e sesso orale provocano se non (e questo è proprio il caso di dirlo) «consumati» in modo adeguato. 

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- Vivete il sesso in sicurezza, poche regole per essere felici ma anche sani  

Ma partiamo dai benefici. Durante il sesso orale, sia in chi lo pratica e in chi lo riceve si producono endorfine: un rilascio ormonale in grado di combatte in tempi rapidi il mal di testa e contrastare l’insonnia. Insomma, la scusa dell’emicrania improvvisa non regge più: meglio essere sinceri e confidare al partner quello che si gradisce. «Il sesso orale è un grande momento di intimità: non è solo un incontro fra mucose ma il preludio di qualcosa di più intimo e profondo anche sul piano emozionale», afferma la dottoressa Valeria Randone, psicosessuologa di Medicitalia.it. «La bocca è il nostro organo di senso più sviluppato. Fin da bambini siamo portati a scoprire il mondo attraverso la suzione. E l’incontro fra organo sessuale e bocca è in grado di indurre un grande rilassamento, non solo eccitazione». 

Nonostante tutto, il sesso orale «rimane un grande tabù: in molti lo fanno ma non lo dicono e in tanti ancora lo evitano. A fare da freno è una questione culturale che induce alcune persone a vedere l’oralità come una cosa sporca, che non è bene fare. Ma al di là di questi pregiudizi, non ci dovrebbero essere dei motivi per non farlo. Il sesso orale è un amplificatore sensoriale, ma anche un gioco erotico, una valida alternativa alla sessualità penetrativa nonché un’esplorazione di tutti i sensi», conclude Randone. 

Perché non farlo quindi? Un motivo scientificamente provato, oltre le malattie sessualmente trasmissibili conosciute, è il Papilloma. Il sesso orale è la maggiore causa di tumori della bocca e del cavo orale. E questo virus oggi è la causa del 36% dei tumori dell’orofaringe in Italia. I più colpiti sono gli uomini che praticano sesso orale con più partner occasionali e senza protezioni. Un fenomeno in aumento, per un tumore che colpisce 12 persone l’anno ogni 100 mila abitanti. E la prevenzione rappresenta quindi l’arma più efficace.  

 

Dal 2008 è disponibile un vaccino contro il Papilloma per tutte le ragazze in età adolescenziale ma la copertura è ancora lontana da quella auspicata. E arriverà in Italia nei prossimi mesi anche il vaccino al maschile, che consentirà di contrastare il 94% dei casi di cancro orale e genitale correlati al virus. Oltre al vaccino, per proteggersi c’è sempre il preservativo, nella versione maschile e femminile, oltre al Dental dam: un «lenzuolino» in lattice da utilizzare come protezione per evitare le infezioni. 

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Le impronte del più grande dinosauro italiano trovate in Abruzzo

Sono le prime impronte di dinosauro trovate in Abruzzo, hanno tra i 125 e i 113 milioni di anni, e sono anche la testimonianza, documentata, del più grande dinosauro bipede che abbia passeggiato in Italia. A scoprirle, un gruppo di ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), studiate assieme a un team di icnologi dell'Università Sapienza di Roma. I risultati sono stati pubblicati su Cretaceous Research. La scoperta arricchisce il panorama delle impronte di dinosauro presenti nel nostro paese, fornendo informazioni sugli animali che passeggiarono sulle spiagge italiane del Cretaceo e sui loro comportamenti. "Le tracce - ha spiegato Fabio Speranza ricercatore Ingv - sono osservabili su una superficie calcarea, quasi verticale, situata a oltre 1900 metri di quota sul Monte Cagno. La superficie a orme è raggiungibile (solo in assenza di neve, quindi essenzialmente nei mesi estivi e autunnali) dopo una escursione di circa due ore, partendo dal paese di Rocca di Cambio in Provincia de L'Aquila. Tra queste è stata rinvenuta anche una traccia di ben 135 centimetri di lunghezza che costituisce la testimonianza del più grande dinosauro bipede che sia mai stato documentato in Italia fino a oggi". La maggior parte di queste impronte fu impressa da uno o più teropodi (dinosauri bipedi prevalentemente carnivori) che, camminando, affondavano nel fango, molto probabilmente per la debole consistenza del substrato. Altre orme, invece, conservate al centro della superficie calcarea, sono state lasciate da un teropode accucciato. "Le impronte, scoperte casualmente nell'estate 2006 - ha proseguito Speranza - si trovavano su una superficie calcarea di età Cretaceo inferiore e facevano pensare a impronte di dinosauri. Ma solo nell'estate 2015, grazie agli sviluppi tecnologici e alla collaborazione con esperti di impronte dell'Università La Sapienza, è stato possibile dare un nuovo impulso alle ricerche". Un drone, infatti, in grado di trasportare una macchina fotografica digitale e l'uso dell'innovativa tecnica della fotogrammetria digitale, hanno consentito di ricostruire un modello tridimensionale accurato a partire da semplici immagini fotografiche. Grazie a questa tecnica, che ha avuto origine in ambiente cinematografico (per il film "Jurassic Park", 1993) è stato possibile lo studio di dettaglio delle impronte della parete subverticale, riportandole in ambiente virtuale facilmente analizzabile al computer. E "per una datazione più precisa, sono stati prelevati campioni delle impronte e degli strati immediatamente soprastanti e sottostanti".

 

nella foto un'immagine tratta dal film Jurassic Park

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Rapina le poste e ruba 50 euro

Ha rapinato l'Ufficio Postale di via Tirino a Pescara, ma si e' dovuto accontentare di appena cinquanta euro. E' accaduto nella tarda mattinata alle 13.30 quando nei locali dell'agenzia Postale si e' presentato un giovane, con il volto travisato e che, armato di un taglierino, si e' diretto ad una delle casse, facendosi consegnare da un dipendente cinquanta euro, prima di fuggire a piedi per le vie adiacenti. Non ci sono stati feriti. Le indagini sono affidate ai carabinieri che potrebbero trarre spunti per le indagini dalle immagini del circuito di video sorveglianza e dalle testimonianze dei presenti

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Manette e sabbia sono i souvenir più confiscati agli italiani alla dogana

Manette e sabbia della spiaggia. Sono gli oggetti maggiormente sequestrati in aeroporto agli italiani di ritorno da un viaggio all'estero. E' il risultato di un sondaggio del motore di ricerca di voli e hotel Jetcost, che ha inoltre rivelato che il 13% degli italiani snobba i classici souvenir, come cartoline e calamite, e preferisce correre il rischio di finire nei guai alla dogana riportando con se' oggetti strani. Oltre tre quarti degli intervistati (il 76%) ha detto di essere solito riportare a casa un ricordo dei viaggi, chi (il 44%) per mostrare alle persone di aver visitato quel posto, chi (il 38%) per non dimenticare il piacevole soggiorno. Tra i souvenir più gettonati, ci sono decorazioni (25%), cartoline (18%) e abbigliamento a tema con il nome della destinazione (14%). A tutti gli intervistati è stato poi chiesto se gli avessero mai confiscato qualche oggetto alla dogana e il 13% ha detto di sì. Ma quali sono state le cose più strane sequestrate più di frequente a quelli che hanno raccontato di essere incorsi in questa sfortunata esperienza con gli addetti alla sicurezza in aeroporto? Al primo posto delle manette, al secondo sabbia della spiaggia, foglie o altri elementi della natura, al terzo animali vivi, come lucertole o ragni, seguiti da picchetti per le tende e animali morti, come fagiani. Il racconto più assurdo è stato quello di un uomo a cui è stato sequestrato dalla valigia un mattone che si era portato via dal suo albergo. E quando gli è stato chiesto il motivo dell'insolito souvenir, ha risposto che ne aveva a casa diversi, provenienti da vari paesi del mondo, e sperava di costruire qualcosa di particolare con la sua collezione. 

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Non comunica all’azienda di essere agli arresti domiciliari, licenziato

Un operaio di 39 anni si e' visto recapitare ieri la lettera di licenziamento dalla Magneti Marelli di Sulmona perche' - secondo l'azienda - avrebbe taciuto, con fraudolenza, il fatto di essere ristretto agli arresti domiciliari. L'uomo era stato arrestato con altre sette persone, il 23 gennaio scorso, dai carabinieri nell'ambito di un'operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. Il Tribunale del riesame ha respinto il ricorso per la rimessione in liberta' di sette degli otto arrestati - tra cui lui - tutti accusati a vario titolo di traffico ingente di sostanze stupefacenti. "L'applicazione di una misura cautelare per fatti estranei all'attivita' di lavoro, se non crea problemi all'attivita' produttiva dell'azienda, non puo' incidere assolutamente sulla posizione lavorativa e non puo' quindi determinare il licenziamento" affermano i legali dell'uomo, avvocati Alessandro Margiotta e Catia Puglielli che hanno gia' annunciato di voler impugnare il provvedimento.

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Tre studenti rosetani ospiti per 7 giorni al palazzo di vetro ONU a New York.

Tre studenti rosetani, Michele Di Carlantonio, Beatrice Malatesta e Matteo Patacchini, della 4B scientifico del Liceo Saffo, accompagnati dalla docente di Inglese, Julie Costantini, saranno ospiti per 7 giorni, dal 18 al 25 marzo, delle Nazioni Unite nella sede celeberrima del palazzo di vetro a New York.

“Il progetto avviato dalla Italian diplomatic academy si chiama Studenti ambasciatori alle Nazioni Unite”, spiega la dirigente scolastica del Liceo Saffo, Elisabetta Di Gregorio, “Oltre ai tre nostri studenti ci sono anche dei ragazzi di Teramo, di Atri e di Lanciano. L’iniziativa è realizzata in stretta collaborazione con il Parlamento italiano. Infatti gli studenti saranno ospiti, anche delle Camera dei deputati dove andranno in visita il prossimo 2 marzo. Poi dal 18 al 25 marzo saranno ospiti delle Nazioni unite a New York”.

“E’ un bel segnale di efficienza del Liceo Saffo che sta caratterizzandosi sempre più come una scuola di eccellenza”, sottolinea il sindaco Sabatino Di Girolamo, “che, unitamente all’altro istituto superiore Moretti, qualifica la nostra città”.

“Poter partecipare a una iniziativa così importante in un luogo simbolo dell’unione dei popoli di tutto il mondo è una esperienza fondamentale, base per una enorme crescita culturale”, aggiunge l’assessore alla Pubblica istruzione Luciana Di Bartolomeo, “Sono contenta e orgogliosa dei nostri docenti e dei nostri studenti che porteranno a far splendere il nome della nostra città in un consesso internazionale di così elevata importanza”.

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Italiani scaramantici al volante

Gli Italiani al volante sono molto scaramantic. E' quanto emerge da un sondaggio condotto su un campione di automobilisti italiani da Facile.it, comparatore di polizze auto leader in Italia. Nonostante i cliché, la maggior parte di loro (56%) non si reputa affatto superstizioso, almeno non al volante. Secondo quanto rilevato dal sondaggio, il 44% di chi guida ammette di ricorrere ad amuleti, portafortuna o scaramanzie varie. Fra i superstiziosi, il gruppo più nutrito è quello che identifica nel bistrattato gatto nero un presagio di sfortuna: quasi il 17% degli intervistati, equivalente a circa un automobilista ogni sei, se si vede attraversare la strada dal temuto felino si ferma e accosta in attesa che passi qualcun altro o, anche, decide di invertire la marcia e scegliere un altro percorso. Quasi un automobilista su 10 (8,8%) ricorre alla scaramanzia solo in caso di necessità e se ritiene di trovarsi in una situazione sfortunata comincia a prodursi in gesti propiziatori, uno fra tutti quello delle corna. Appena inferiore (7,2%) la percentuale di automobilisti che dichiara di tenere in auto un amuleto; circa il tipo di portafortuna, però, la fantasia spazia: si va dai classici, come il cornetto rosso o un quadrifoglio, ad altri più ingombranti come un ferro di cavallo o originali come un oggetto coi colori della squadra del cuore. Per arrivare in orario agli appuntamenti si devono muovere per tempo quegli automobilisti che sfogano la loro superstizione facendo sempre un giro completo attorno alla vettura prima di salire (3,6%), così come quelli che, se lo incontrano per strada, non si azzardano a superare un carro funebre vuoto.

Fra le altre superstizioni messe in atto dagli automobilisti italiani, ecco un altro classico, il numero 17. Alcuni intervistati ammettono che se, a fine percorso, il contachilometri segna un numero che finisce con 17 fanno qualche altro metro per arrivare al 18; altri, ancora più radicali, se è venerdì 17 semplicemente non guidano e lasciano la macchina a riposare in garage fino al giorno dopo.

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Tumori, ogni anno si ammalano 1380 bimbi e 780 adolescenti

In Italia, circa 1.380 bambini e 780 adolescenti si ammalano di tumore ogni anno, pari a 164 casi per milione di bambini e 269 casi per milione di adolescenti. E se il trend con cui si ammalano i più piccoli resta ancora stabile (-1% all'anno), per gli adolescenti continua drammaticamente a salire, registrando un +2% all'anno. Inoltre, nel mondo si stimano 215.000 nuovi casi nell'età tra 0 e 15 anni; 85.000 tra 15 e 19. E molti sono ancora i casi sommersi perché in molti Paesi non esiste un registro dei tumori infantili. Per informare e aumentare la consapevolezza sulle neoplasie nei più piccoli ed esprimere sostegno e vicinanza ai bimbi e teenager colpiti da patologie così gravi e alle loro famiglie, il 15 febbraio la Fiagop - Federazione Nazionale delle Associazioni di Genitori di bambini e adolescenti che hanno contratto tumori o leucemie - celebra la XV Giornata mondiale contro il cancro infantile, iniziativa ideata da Childhood Cancer International (CCI), rete mondiale di 183 associazioni locali e nazionali, guidate da genitori, provenienti da 93 paesi e 5 continenti, di cui Fiagop è parte attiva. Per l'occasione, il 15 febbraio, alle ore 11.00, nelle principali piazze, scuole e ospedali di numerose città italiane (Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Lecce, Livorno, Messina, Modena, Monza, Napoli, Palermo, Parma, Pescara, Pisa, Roma, Rimini, Udine, Varese), FIAGOP dà il via ad un'iniziativa simbolica con un lancio in aria di 12.500 palloncini, in contemporanea, per far conoscere le problematiche che i bambini e gli adolescenti colpiti da tumore, insieme alle loro famiglie, si trovano quotidianamente ad affrontare. "Per la Fiagop, la Giornata mondiale contro il cancro infantile è un'importante occasione per riaffermare l'impegno dei genitori italiani nella lotta contro i tumori di bambini e adolescenti, nello sviluppo della cultura della prevenzione e della tutela dei diritti di ragazzi colpiti da questa malattia - ha dichiarato Angelo Ricci presidente Fiagop - . Le statistiche mostrano costanti progressi nelle percentuali di guarigione: curare ogni bambino con cancro o leucemia, e farlo bene, è un gesto intelligente e doveroso per questo ci battiamo da anni a livello europeo per far sì che siano sempre in aumento i farmaci pediatrici disponibili e la ricerca faccia passi in avanti". Per quanto la ricerca abbia fatto passi avanti, non ci sono ad oggi cure specifiche per alcune patologie diagnosticate in questa fascia di età e vengono utilizzati medicinali anticancro destinati agli adulti. Per questa ragione, le famiglie dei piccoli pazienti affetti da tumori si appellano alle istituzioni e al mondo scientifico chiedendo uno maggiore sforzo nel garantire anche ai più giovani l'accesso a cure mediche ad hoc. "Riconvertire ad uso pediatrico i farmaci porta a un utilizzo non del tutto adeguato del medicinale stesso a cominciare dalla modalità, dal dosaggio e soprattutto non tiene conto dell'individuo a cui viene somministrato" aggiunge il presidente Ricci. 

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Pini scolpiti dal vento a Silvi

"Forme scolpite dal vento del mare, ramificazioni che si muovono sinuose come sculture modellate e tornite dall'incessante furia degli agenti atmosferici". Cosi' il Coordinamento nazionale Alberi e Paesaggio Onlus (Conalpa) descrive i due Pini d'Aleppo di piazza Marconi sul lungomare di Silvi. Vuole chiederne il riconoscimento di monumentalita' in base ai criteri della Legge 10/2013 sul "Censimento nazionale degli alberi monumentali". Un tempo, ricorda il Coordinamento, i pini d'Aleppo crescevano sulle dune tra la macchia mediterranea e le eleganti ville liberty di fine Ottocento e inizio Novecento.

"Decretare la monumentalita' di questi due preziosi pini scolpiti dal vento significa conservare quel poco che resta delle meraviglie vegetali di un tempo" conclude il Conalpa che ha inviato la scheda di segnalazione ai Carabinieri CFS e al Comune di Silvi. "Gli alberi hanno i requisiti per diventare monumentali: forma e portamento particolari, valore storico-culturale e valore paesaggistico"

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