Rintracciato ed arrestato dai Carabinieri di Montesilvano un 67enne, originario di Giulianova , che deve scontare una pena di otto anni e sei mesi per rapina, detenzione e porto di armi e ricettazione, reati commessi ad Ortona nel 2008. L'uomo era ricercato dal 15 febbraio del 2007, giorno in cui l'ufficio esecuzioni penali del Tribunale Ordinario di Chieti aveva emesso un ordine di cattura nei suoi confronti. I militari dell'Arma della Stazione e della Compagnia di Montesilvano, diretti dal capitano Vincenzo Falce, lo hanno trovato ieri mattina, al termine di accurate indagini che andavano avanti da febbraio. Il 67enne e' stato rintracciato davanti ad una fermata degli autobus, in zona ospedale, a Pescara. Dopo le formalita' e' stato trasferito in carcere.
Leggi Tutto »Lo stress da lavoro aumenta il 78% il rischio di infarto del miocardio
Lo stress da lavoro aumenta il 78% il rischio di infarto del miocardio. Questi dati sono emersi nel corso della settima Conferenza Internazionale di ICOH (International Commission on Occupational Health) sull'ambiente di lavoro e le malattie cardiovascolari, per la prima volta ospitata in Italia, all'Universita' degli Studi dell'Insubria, a Varese, dopo le edizioni di Tokyo (2013), Cracovia (2009), Newport Beach (2005), Dusseldorf (2002), Tel Aviv (1998) e Copenaghen (1994). "Grazie alla collaborazione tra il Centro Epimed (Epidemiologia e Medicina preventiva) dell'Universita' degli Studi dell'Insubria e la struttura complessa di Medicina del Lavoro dell'Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese, abbiamo portato a termine uno studio ventennale su un campione di popolazione formato da oltre 4.100 lavoratori della Brianza, uomini appartenenti alle categorie dei colletti bianchi e colletti blu", spiega il professor Ferrario in una nota. È emerso "che esiste il 78% in piu' di rischio di infarto del miocardio tra coloro considerati ad alto stress da lavoro percepito; basato sulla rilevazione del metodo proposto da Karasek (uno dei partecipanti al Congresso), che individua 4 livelli di stress: il livello maggiore, cosiddetto appunto di 'alto stress', che si riferisce a coloro che hanno carichi di lavoro molto alto, scarso potere decisionale e scarse risorse (ossia basse skills e poca possibilita' di ripartire il lavoro). In questa categoria di lavoratori, indipendentemente dal fatto di essere colletti blu o bianchi, l'incidenza del rischio di infarto del miocardio e' molto piu' alta rispetto ai 'colleghi'" conclude Ferrario.
Leggi Tutto »Belgio, principessa spara il via alla gara, lesionato udito del premier
Il premier belga Charles Michel ha subito una parziale perdita di udito a causa del colpo sparato dalla principessa Astrid per dare il via a una gara di corsa a Bruxelles.
La sorella più giovane del Re Filippo di Belgio non ha alzato il braccio a sufficienza e ha sparato il colpo di via vicino all'orecchio del primo ministro. Michel è stato ricoverato in ospedale per accertamenti e ha dovuto posticipare o annullare alcuni appuntamenti istituzionali, tra i quali la presentazione del piano di investimenti nazionale al parlamento. L'incidente ha causato una "sordità parziale" e un "ronzio auricolare" al premier, ha spiegato il suo portavoce Frederic Cauderlier, senza entrare nei dettagli per rispetto della privacy, "il primo ministro deve seguire una serie di trattamenti entro 48 ore dopo l'incidente".
Leggi Tutto »La Provincia di Isernia vende gli immobili per trovare i fondi per la viabilità
Ottocento sessantacinque chilometri di strade provinciali, 10 cantonieri e zero euro in cassa, da oltre quattro anni, per la manutenzione a seguito dei tagli economici operati dal governo centrale. Sono numeri ufficiali che arrivano dai tecnici della Provincia di Isernia, il cui presidente Lorenzo Coia (Centrosinistra) per fronteggiare l'emergenza ha imposto, su tutte le Sp, un limite di 50 km/h e predisposto un piano di alienazione per la vendita dei beni dell'Ente per "fare cassa" e investire in sicurezza stradale. "Sono necessari - dichiara il consigliere alla Viabilita' Mike Matticoli che ha condiviso le determinazioni di Coia - 3 mln e 400mila euro per interventi tampone su tutta la rete stradale di nostra competenza". Matticoli poi entra nello specifico delle criticita': "la Sp Sangrina, 9 chilometri di strada, abbiamo dovuto chiuderla al traffico pesante, ma il divieto non e' rispettato. Siamo riusciti a fare qualche piccolo intervento per arginare i danni della neve, ma resta il pericolo degli otto attraversamenti stradali con le barriere di protezione fuori uso. Dopo esserci rivolti alla Regione Abruzzo, perche' la Sp Sangrina convoglia il traffico della zona industriale di Lanciano (Chieti), e alla Regione Molise siamo ancora in attesa. Abbiamo bisogno di 2 mln e 100mila euro per un intervento immediato".
Leggi Tutto »Chiede andare in carcere perché la madre è partita per il Messico
Un uomo di Chieti si e' presentato presso il Corpo di Guardia della Questura in Santa Croce, raccontando di essere sottoposto agli arresti domiciliari, ma di volere essere collocato in carcere in quanto la madre era partita per lavoro per il Messico e a casa non c'era piu' nessuno che potesse accudirlo. Gli agenti hanno accertato che effettivamente l'uomo era destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari a Chieti ed e' stato quindi tratto in arresto per evasione. Il provvedimento e' stato convalidato dall'Autorita' Giudiziaria e l'uomo e' stato tradotto in carcere.
Leggi Tutto »Nonno spacciatore preso a Ostia, dove coltivava 360 piante di marijuana
C'era l'impianto di ventilazione, lampade riscaldanti, timer, oltre a 360 piante di marijuana e altri 8 kg di sostanza stupefacente già esfoliata ed essiccata. Un sodalizio ben collaudato quello interrotto dalla Polizia di Stato a Ostia: marito, moglie e due collaboratrici, gestivano un vera e propria fabbrica per la coltivazione della marijuana. Il "gestore" dell'illegale attività era un uomo di 71 anni, il quale avvalendosi dell'aiuto della sua giovane moglie e di altre due donne, aveva trasformato una costruzione in un terreno di sua proprietà, in una base per la sostanza stupefacente. Ad individuare i quattro "produttori" sono stati gli agenti del Commissariato Lido di Roma al termine di un'indagine sullo spaccio di droga sul litorale. Gli investigatori, coadiuvati dalle unità cinofile della Questura, con un blitz effettuato ieri mattina hanno fermato e identificato D.S.L, 71enne originario di Chieti, A.V., romana di 33 anni, sua moglie, V.M romana di 52, e B.I.N. cittadina rumena di 37. Sul posto, oltre alle piante ben visibili, i poliziotti hanno trovato delle scatole con dentro foglie esfoliate ed altre essiccate, oltre alla "bibbia del coltivatore" con indicazioni sulle date di fioritura e un'agenda con nominativi di probabili acquirenti. Condotti negli uffici del commissariato, diretto da Fabio Abis, i quattro sono stati arrestati; dovranno rispondere per il reato di produzione, traffico e detenzione di sostanza stupefacente.
Leggi Tutto »Dal peperoncino possibile arma anti-alzheimer
Il recettore del principio piccante del peperoncino potrebbe bloccare dolore e infiammazioni del cervello e combattere così patologie neurologiche come la sindrome di Alzheimer e la sclerosi multipla. E' quanto emerge da una ricerca condotta da Sergio Oddi, docente di Biochimica alla Facoltà di medicina veterinaria dell'Università di Teramo, in collaborazione con la Fondazione Santa Lucia e l'European Brain Research Institute-Fondazione Rita Levi Montalcini di Roma, pubblicata di recente sulla rivista Nature Communications. Il lavoro dimostra, per la prima volta, la presenza nel cervello del canale ionico TRPV1, il recettore degli endovanilloidi e della capsaicina, il principio piccante del peperoncino. In particolare lo studio chiarisce come in alcune aree cerebrali e in alcuni sotto-tipi cellulari specializzati nella risposta immunitaria, questo recettore svolga un importante ruolo nel controllo della risposta neuroinfiammatoria e del dolore cronico neuropatico, aprendo la strada a nuovi approcci terapeutici per malattie associate ad una componente infiammatoria del cervello.
Leggi Tutto »Gli italiani hanno più abiti del necessario
Un italiano su due dichiara di possedere piu' capi di abbigliamento di quelli che davvero gli servono e il 46 per cento afferma di avere nel guardaroba abiti mai utilizzati o addirittura ancora provvisti di etichetta. E' quanto emerge da un sondaggiocondotto da SWG per Greenpeace, su un campione di 1.000 italiani, uomini e donne tra i 20 e 45 anni, relativo alle abitudini degli italiani nell'acquisto di capi di abbigliamento. Secondo la ricerca, per piu' di meta' degli italiani l'acquisto eccessivo di capi di abbigliamento aiuta a combattere la noia e lo stress o ad aumentare l'autostima. Tuttavia gli intervistati dichiarano che il senso di euforia e soddisfazione post-shopping ha una durata limitata, che si esaurisce circa due giorni dopo l'acquisto. "La presenza di offerte e promozioni rappresenta una tentazione irresistibile per tre italiani su quattro ma, viste le basse percentuali di riciclo degli abiti, questo genera un elevato impatto ambientale", dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. L'industria tessile e' tra i settori produttivi piu' inquinanti al mondo e, anche a causa del massiccio impiego di fibre sintetiche derivanti dal petrolio come il poliestere, il riciclo dei capi di abbigliamento a fine vita e' estremamente difficile. Un'altra criticita' ambientale che si aggiunge all'uso di sostanze chimiche pericolose, di cui Greenpeace chiede l'eliminazione dal 2011 con la campagna Detox
Leggi Tutto »Sondaggio Fim-Cisl, per i giovani lo stipendio conta piu’ del contratto
Il segretario generale della Fim-Cisl Marco Bentivogli chiede di "restituire ai giovani un'idea di futuro". Lo fa dal palco del decimo congresso regionale del sindacato dei metalmeccanici a Milano, dove e' stato presentato un sondaggio condotto dall'Istituto Toniolo dell'Universita' Cattolica da cui emerge che il 27,9% di chi ha tra i 15 e i 34 anni ritiene lo stipendio l'aspetto piu' importante del lavoro, mentre il 23,5% considera prioritario un contratto stabile nel tempo. Dal sondaggio emerge poi che il 52,5% teme la concorrenza degli immigrati, il 61,3% del'automazione dei processi produttivi e il 73,8% dei lavoratori maturi che ritardano il momento della pensione. "L'idea di futuro - spiega Bentivogli - manca quando la visione e' cosi' corta". Secondo il sindacalista occorrono "politiche che non si occupino solo in termini nominalistici dei giovani", mentre "noi quando parliamo di pensioni e mercato del lavoro pensiamo a tutti gli altri soggetti", mentre "quella generazionale e' una delle disuguaglianze piu' marcate del nostro Paese: i giovani guadagnano di meno e hanno forme contrattuali piu' precarie e hanno un sistema pensionistico molto piu' debole". Quindi "se come sindacato continueremo a occuparci delle proroghe delle pensioni di anzianita' sicuramente saremo interessanti per le nuove generazioni, che non hanno tutele e non hanno sindacato".
Leggi Tutto »Oltre un quarto dei giovani italiani è senza lavoro
Oltre un quarto dei giovani italiani tra i 15 e i 34 anni e' senza lavoro e fuori dai percorsi educativi e formativi: nel 2016 - secondo le tabelle pubblicate dall'Eurostat - il 26% degli under 35 del nostro Paese risultava neet (neither in employment nor in education and training ) a fronte di una media Ue del 15,6%. Il dato italiano e' il peggiore in Europa nel 2016 e pur migliorando rispetto al 2015 (era al 26,9%) sorpassa anche la media greca (25,6% dal 27,1% del 2015). La percentuale di neet aumenta ancora se si guarda alla fascia di eta' tra i 25 e i 35 anni, quella nella quale in genere si e' terminato il percorso formativo: in questa fascia i neet sono al 31,4% a fronte del 19% medio in Ue. L'Italia e' al top in Europa anche per neet tra i 20 e i 34 anni con il 30,7%, oltre otto punti in piu' rispetto al periodo pre crisi (22,4%). Il nostro Paese sconta l'alto numero di abbandoni scolastici, la scarsa percentuale di giovani che studiano dopo il diploma (solo il 26,2% i laureati tra coloro che hanno tra i 30 e i 34 anni, penultimo paese in Ue) e le difficolta' nel trovare lavoro.
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