Politica

Turismo, Febbo sollecita interventi e prepara emendamenti sul credito di imposta

Riconvocata per mercoledi' prossimo, 8 aprile, la Commissione Turismo e Industria Alberghiera della Conferenza delle Regioni e Province Autonome alla presenza del sottosegretario con Delega al Turismo, Lorenza Bonaccorsi. Lo rende noto Mauro Febbo, coordinatore nazionale della Commissione, nonche' assessore al Turismo della Regione Abruzzo. "Con l'emergenza sanitaria causata dal Covid 19 e la conseguente crisi economica - dichiara l'assessore Febbo - emerge l'importanza della filiera turistica italiana, vera e propria industria del Paese, per la sua trasversalita' e le attivita' che coinvolge. E' per questo che abbiamo chiesto l'incontro con il ministro e il sottosegretario al Turismo, dopo aver preparato emendamenti al D.L. 17 marzo 2020 n. 18". 

Gli emendamenti riguardano, ad esempio, il credito di imposta pari al 50% della riduzione del fatturato delle strutture turistiche ricettive; l'estensione delle misure sul Credito d'imposta, previsto inizialmente per botteghe e negozi, a strutture ricettive alberghiere e all'aria aperta e a impianti termali per canoni e fitto d'azienda; 'Bonus vacanze',prevedendo una Detrazione d'imposta delle spese sostenute durante uno o piu' periodi di vacanza in Italia; sospensione del versamento dei canoni demaniali marittimi; riduzione per tre anni del peso sul prelievo fiscale che grava sugli immobili strumentali destinati ad attivita' ricettive; interventi sull'imposta di soggiorno. Altri argomenti, come rimodulazione e proroga dei termini di spesa dei Fondi Por Fesr, Fse, Fsc, nonche' misure di immissione di liquidita' in favore di imprese turistiche e riduzione dei vincoli per la concessione del credito, saranno esaminati e condivisi con il Governo nell'incontro di mercoledi' 8 con il sottosegretario per consolidare l'attivita' di raccordo e collaborazione tra le Regioni e il Governo. 

"Abbiamo chiesto interventi e forme di sostegno e continuita' reddituale e assicurativa per i numerosi stagionali del settore turistico - prosegue il coordinatore Febbo - circa 500.000 persone nel 2019". 

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Coronavirus, Marsilio: se calano i casi andremo a cercare gli asintomatici

La riduzione della "pressione dentro gli ospedali ci permettera', e ci sta gia' permettendo, di andare a dare la caccia ai positivi sul territorio e, quindi, di andare a fare tamponi anche a domicilio alle persone che sono state a strette contatto, che sono gia' in quarantena o che hanno qualche linea di febbre". Lo ha detto a Pescara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso di una conferenza stampa, relativamente al lieve calo di casi di Covid-19 accertati negli ultimi giorni, evidenziando comunque che "non siamo cosi' ingenui da illuderci che sia l'inizio della fine".

"Negli ultimi tre giorni abbiamo avuto un numero di contagi pari al numero di quattro giorni fa, che era stato il momento di massima. Siamo passati appunto da un picco di 160 in una sola giornata, ai poco piu' di 50 di lunedi' e martedi' e ai meno di 40 di ieri", evidenzia il governatore, aggiungendo che andare a caccia di asintomatici "potrebbe paradossalmente produrre un incremento dei casi" e che "se fossimo in grado con uno schiocco di dita di fare un tampone a tutti uscirebbero forse migliaia di positivi asintomatici: stiamo lavorando e dando indicazioni per cominciare a fare questo lavoro grazie al fatto che negli ultimi giorni c'e' stato un allentamento della pressione".

"Credo che l'Abruzzo abbia dimostrato e stia dimostrando di sapere reggere l'urto e di avere un'organizzazione capace di affrontare un evento cosi' straordinario come e' stata questa pandemia", aggiunge Marsilio, sottolineando la necessita' di essere "messi davvero in condizione di avere i mezzi, i dispositivi di protezione e i macchinari per poter curare e affrontare questa malattia". In tal senso, aggiunge il governatore abruzzese "abbiamo la buona notizia che finalmente la macchina messa in campo a livello nazionale, dopo tanto tempo di ansiosa attesa e di grande pazienza, comincia a funzionare e quindi oggi arrivano altri 18 ventilatori. Le nostre strutture sanitarie - conclude Marsilio - cominciano quindi ad avere le armi per combattere e per affrontare il resto della vicenda". 

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Coronavirus, Marsilio chiede lo sblocco dei fondi inutilizzati e programmati per i prossimi anni

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, chiede lo sblocco dei fondi inutilizzati e programmati per i prossimi anni che ammontano a svariati milioni di euro perche' li si possa "spendere tutti e subito, cioe' da qui a un anno e mezzo. Potremmo generare economie che farebbero la differenza. Non stiamo rubando niente", ha aggiunto nel corso della conferenza stampa convocata oggi a Pescara per illustrare i contenuti della legge "anti-crisi" approvata dal Consiglio regionale. Prioritario, per Marsilio, "convincere l'Europa e averla al nostro fianco in questa battaglia" che implica anche, ha concluso, l'impegno a saltare i "micidiali passaggi burocratici" che permettono l'accesso ai fondi stessi. 

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Coronavirus, alloggi del Progetto CASE e MAP a sanitari e forze dell’ordine impegnati nella lotta al covid 19

Alloggi del Progetto CASE e MAP a disposizione di chi in citta' e' impegnato con il proprio lavoro nella lotta contro la diffusione del coronavirus. E' quanto prevede una deliberazione approvata ieri dalla Giunta comunale. L'amministrazione ha ritenuto opportuno prevedere la possibilita' di procedere all'assegnazione di abitazioni del progetto CASE e MAP alla Asl n. 1, ma anche in favore del personale delle forze dell'ordine, di altri enti pubblici, compreso quello dello stesso Comune e delle partecipate, di aziende che devono assicurare l'erogazione di servizi essenziali o di pubblica utilita' (secondo normativa emergenziale) e delle cosiddette imprese della filiera agroalimentare. Le misure previste sono estese anche al personale residente nel comune dell'Aquila nel caso in cui il rientro nell'abitazione fosse a rischio contagio per i familiari, in particolare per quelli affetti da patologie croniche.

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Coronavirus: Quagliariello, in DL aprile affrontare dramma ristorazione

“Il prolungamento delle misure restrittive, e l’annunciata prospettiva di una tempistica scaglionata che vedrebbe le attività con presenza di pubblico penalizzate più a lungo termine, pone con ancora più urgenza il problema di alcuni settori particolarmente esposti. E, accanto a un approccio complessivo all’intero sistema economico sul quale l’epidemia rischia di produrre conseguenze devastanti, di queste specificità non possiamo non preoccuparci”.
Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, di ‘Idea-Cambiamo’. “Uno di questi settori – prosegue – è senza dubbio quello della ristorazione. Ristoranti, bar, chioschi e attività di questo tipo sono infatti entrati in sofferenza ben prima dell’imposizione delle misure restrittive, e al lockdown sono arrivati già in condizioni di difficoltà. Per le stesse ragioni, il prolungamento della chiusura impatta su di loro con particolare durezza. A ciò si aggiunga il venir meno di un introito importantissimo che in questo periodo dell’anno era rappresentato dai festeggiamenti per prime comunioni, cresime eccetera. Le spese stanno diventando insostenibili, e si ha già notizia di attività di ristorazione che ritengono di non farcela a riaprire. Senza contare il rischio concreto, particolarmente avvertito in alcune aree del Paese, che la criminalità organizzata approfitti della situazione per impossessarsi direttamente o indirettamente di queste aziende e allungare le mani sul settore. E’ un problema che nel decreto di aprile, che avrà carattere più strategico e strutturale e potrà contare su una maggiore consapevolezza delle conseguenze di questa crisi, bisognerà porsi con la necessaria determinazione. L’intero Paese sta entrando in sofferenza, ma in casi come questo – conclude Quagliariello – il grido d’allarme ha già superato il livello di guardia e non può restare inascoltato”.
 
 
 
 
 

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Regione,  Di Benedetto:misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione

"Il simbolismo è una cosa che ha un po' alienato l'essenza della politica negli ultimi anni. C'è troppa volontà di manifestare la forma e, ieri, in Consiglio regionale, purtroppo, questo è stato fatto. Spostare la bandiera dell'Europa in Aula e metterla a mezz'asta all’ingresso dell’Emiciclo è stato istituzionalmente poco corretto e politicamente inopportuno".
Lo afferma il consigliere regionale Americo Di Benedetto.

"È stato un irricevibile segnale di forma e uno stridente segnale di sostanza preso atto che la parte più importante della legge,  rubricata  “Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, è incentrata sulla rimodulazione dei fondi strutturali che l'Europa ha messo a nostra disposizione derogando alla finalità di investimento ed aprendo a sovvenzioni dirette, a fondo perduto, alle imprese. Anziché spostare le bandiere bisognerebbe lavorare per accorciare i tempi dei bandi a venire, assumere nell’immediato la ricognizione delle disponibilità da rimodulazione dei fondi europei ed elargire denaro alle aziende in sofferenza stralciando la burocrazia. L’unica cosa che l’articolato normativo prevede ora per le imprese è l’utilizzo della disponibilità (6 milioni di euro) derivante dalla sospensione delle rate dei mutui regionali di cui art. 111 D.L. 18 -emergenza COVID 19- ma lo fa per finanziare gli investimenti (cosa incoerente per il momento che viviamo) restituendo il 40% dell’investimento stesso (fino a un massimo di euro 5.000,00) a piccole e micro imprese e a professionisti in regime forfettario. Ben si comprendere la platea dei potenziali beneficiari (oltre 100.000) e i fondi che saranno assegnati (sic!), ammesso che le attività si trovino in condizione di investire in questo momento. Questi fondi sono gli unici disponibili subito in quanto i fondi rotativi previsti in legge sono semplici anticipazioni di cassa alle strutture pubbliche e non alle imprese. Se avessimo utilizzato i 6 milioni di euro per le micro imprese e per i giovani professionisti con basso volume di affari e se lo avessimo fatto con contributi a fondo perduto avremmo dato almeno una risposta concreta e veloce, ma soprattutto lo avremmo fatto nei confronti di chi in questi giorni realmente sconta le difficoltà della sofferenza economica".

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Coronavirus, D’Alfonso (Pd): norme tutela Inail pensate 55 anni fa. Vanno riviste.

 

"La pandemia ci spintona a rivedere il testo unico DPR 1124 del 1965. Le norme della tutela Inail sono state pensate 55 anni fa, per un mercato del lavoro ormai rivoluzionato, e sono acqua piovana quanto all'attesa di tutela per circa 3 milioni di lavoratori che per ragioni di applicazione lavorativa lottano tutti i giorni in presenza dei rischi aggressivi di infortunio o di infezione da pandemia derivanti da situazioni specifiche di lavoro purtroppo allo stato senza alcuna copertura INAIL".Lo afferm il senatore Luciano D'Alfonso, capogruppo Pd in commissione Bilancio.

"L'art 1 del DPR 1124 del 1065 è assolutamente incapiente e superato. Vanno riviste le attività protette in ragione degli infortuni e delle malattie professionali coincidenti con una platea da ampliare di lavori e di lavoratori come medico di famiglia, vigili del fuoco, alcune tipologie di insegnanti e anche persone che realizzano lavoro a partita iva indiscutibile la necessità di mettere in discussione l'Ordinamento risalente di cui disponiamo, poiché insediato in un tempo superato dai fatti dell'economia, della società e della evoluzione della categoria del rischio e dell'infortunio invalidante da svolgimento dell'attività lavorativa",

 

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Vertice Legnini – Marsilio per le 200 assunzioni per gli uffici della ricostruzione

"Tra poco incontrero' il commissario per il sisma del Centro Italia, Giovanni Legnini, che ci ha convocato come Cabina di regia. Vi posso annunciare che potrebbe essersi risolta la vicenda delle 200 assunzioni del personale del sisma 2016 che erano state approvate nello 'Sblocca cantieri' dello scorso giugno e osservate dalla Corte dei conti". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, intervenendo nella seduta del Consiglio regionale in corso di svolgimento all'Aquila. 

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Coronavirus, quasi 2 milioni di euro per la didattica a distanza in Abruzzo

Le risorse destinate alle scuole della Regione Abruzzo, per il potenziamento della didattica a distanza, ammontano a 1.922.820,28 euro. In seguito alla firma del decreto di riparto degli 85 milioni stanziati nel decreto del Governo ''Cura Italia, avvenuta da parte della Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina lo scorso 26 marzo, sono state infatti individuate le somme regione per regione. In particolare, informa una nota, in Abruzzo 225.900,67 euro sono destinati alle piattaforme e agli strumenti digitali, 1.583.969,23 alla connettività di rete e ai dispositivi digitali e 112.950,38 alla formazione del personale scolastico. ''Stiamo lavorando con rapidità per potenziare la didattica a distanza, mettendo tutti gli studenti in condizioni di poterla seguire e dando a tutti gli insegnanti le conoscenze per poterla effettuare - sottolinea la Ministra Azzolina -. Per la ripartizione delle risorse abbiamo scelto un criterio che ci consente di raggiungere meglio le zone del Paese e le famiglie dove c'è maggiore necessità. Ma se oggi rispondiamo a un'emergenza, al contempo costruiamo un patrimonio per il futuro e gettiamo le basi affinché la scuola possa crescere e migliorarsi, utilizzando queste tecnologie anche quando saremo tornati alla normalità'' conclude.

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Sei milioni di euro per sostenere la ripartenza di microimprese e lavoratori autonomi

Sei milioni di euro per sostenere la ripartenza di microimprese e lavoratori autonomi e stimolare gli investimenti per migliorare le attivita' di impresa ed adeguarle alle nuove esigenze del mercato. Il gruppo della Lega alla Regione Abruzzo e' soddisfatto dell'approvazione degli emendamenti proposti, a cominciare da questo, e inseriti nel progetto di legge approvato oggi dal Consiglio regionale sulle misure straordinarie a sostegno di economia e occupazione con cui, complessivamente, sono stati stanziati 100 milioni di euro. "Il gruppo consiliare della Lega ha dimostrato qualita' e attaccamento ai territori - scrivono i consiglieri del Carroccio in una nota - Siamo la maggioranza in Regione e abbiamo il dovere di dare un aiuto a tutti in questo momento di 'fermo lavorativo'. Uno dei nostri obiettivi e' colmare, soprattutto, li' dove il governo centrale non ha ottemperato a sufficienza - aggiungono -; vale a dire nei confronti delle imprese e dei lavoratori autonomi". Un intervento, quello previsto dall'emendamento, che "puo' e deve essere considerato di somma urgenza e finalizzato a rimettere in circolo un minimo di liquidita'". Si partira' con le anticipazioni a favore degli enti locali circa i fondi regionali di loro spettanza e "sosterremo le attivita' che gli stessi enti hanno messo in campo per lo smart working , modello di lavoro agile che ci ha consentito, in questo periodo di emergenza, di rimanere in contatto e di lavorare all'unisono".

Sospesi, fino alla cessazione dello stato di emergenza, tutti i pagamenti per i canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e la "pace legale" per le aziende che hanno 30 gironi dall'entrata in vigore della legge, per presentare le loro proposte transattive. 

Tra i provvedimenti adottati anche l'istituzione di un fondo rotativo di 10 mln di euro a favore dei Consorzi di bonifica per il pagamento di fatture e per sopperire alle loro esigenze finanziarie per interventi di natura eccezionale causati da eventi naturali avversi e a tutela dell'incolumita' pubblica. Per quanto riguarda gli organismi di formazione, spiegano, e' prevista la sospensione fino alla cessazione dello stato di emergenza dei termini stabiliti negli avvisi pubblici inerenti i corsi formativi e l'autorizzazione all'erogazione di tutti i corsi formativi gia' autorizzati o interrotti per l'emergenza nazionale in modalita' Formazione a Distanza (Fad) e tramite piattaforme "webinar" in modalita' digitale e/o aule virtuali. Sospesi, come annunciato, il pagamento del bollo auto e i tributi regionali. Infine, concludono gli esponenti della Lega, "e' stata inserita una norma che combatte la mafia dei pascoli e favorisce gli allevatori locali e abruzzesi per l'assegnazione dei terreni di uso civico per i pascoli. Ci batteremo anche a livello europeo per reperire quanti piu' fondi possibile per dare nuovi impulsi all'economia della nostra regione".

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