Politica

Rixi visita il porto di Pescara: massimo impegno del Governo per risolvere il problema dei fondali

Il viceministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti Edoardo Rixi ha effettuato un sopralluogo al porto di Pescara, accompagnato dal presidente dell'Autorita' di sistema Mar Adriatico Centrale Rodolfo Giampieri e dal direttore marittimo Donato De Carolis ."La prima strategia e' quella di mettere attorno ad un tavolo tutti gli attori. Entro un mese dobbiamo avere chiaro il fatto che la vasca di colmata deve essere portata a livello per poterla coprire e devono essere smaltiti i sette metri che ci sono sopra prima della stagione estiva, anche perche' e' impensabile farlo in estate, per non correre il rischio di derogare un altro anno, cosa inaccettabile o addirittura rischiare che quella diventi stabilmente una discarica. E con questo vorrebbe dire la fine di tutto il porto di Pescara", ha detto Rixi. Il vice ministro ha promesso il massimo impegno del Governo per risolvere il problema riguardante i bassi fondali, non negando il rischio di un commissariamento. "L'altro tema e' quello di come cercare di sveltire le procedure - ha aggiunto - e soprattutto al limite di procedere anche con un commissariamento nel caso con un commissario straordinario dedicato proprio al porto di Pescara. E' chiaro che da questo punto di vista dobbiamo capire a livello normativo i percorsi possibili, ma visto che il Governo nei prossimi mesi si occupera' di uno sblocca cantieri, credo che il cantiere piu' importante da sbloccare sia quello del porto di Pescara. Mi sorprende che in passato sia stata bucata una diga foranea senza aver prima avuto una procedura di Via positiva per tutta l'opera, e questo a mio avviso e' stato un errore, con una sottovalutazione di quelli che sono i danni che si arrecano alle infrastrutture con provvedimenti presi con troppa superficialita'". "Resta - ha concluso - una situazione urgente, con il dragaggio che resta un palliativo per ripristinare un minimo di funzionalita' del porto, visto che anche la notte scorsa ci sono stati di nuovo problemi con alcune imbarcazioni che si sono incagliate, ma quello che ho visto a Pescara e' incredibile, visto che l'ultima nave commerciale e' entrata nel 2014".

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Salvini: Sarà un voto per gli abruzzesi

"Mai come domenica 10 febbraio non solo tutta Italia, tutta Europa guarderà cosa fanno gli abruzzesi. Ogni singolo voto di ogni aquilano non solo fa la storia dell'Abruzzoma è un segnale dirompente all'Italia e ai signori di Bruxelles". Lo ha detto Matteo Salvini a L'Aquila, nel primo dei tre giorni finali della campagna elettorale in Abruzzo del vicepremier a sostegno del candidato presidente Marco Marsilio. "Pensate - ha proseguito Salvini - a che punto sono arrivati. Abbiamo messo in manovra economica un miliardo e mezzo per risarcire gli italiani truffati dalle banche e da Bruxelles ci hanno mandato una lettera dicendoci che non potevamo darglieli così perché ci hanno detto 'sono aiuti diretti ai cittadini italiani. Se lo fate fate un'infrazione e vi diamo una multa'. Sapete che facciamo? Glieli diamo e ce ne freghiamo, tanto il 26 maggio cambia anche L'Europa". "Sarà un voto per gli abruzzesi, ma se va come va mi date una bella forza che possono aprire altre 15 inchieste ma non mi sfiorano neanche di striscio", ha concluso il leader della Lega.

"Gli abruzzesi e gli italiani sono tra i popoli più accoglienti. Ma se becco un richiedente asilo che spaccia droga lo rispedisco a casa due giorni dopo". Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, durante la sua visita a L'Aquila.

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Videosorveglianza, in arrivo fondi per l’Abruzzo

Per la videosorveglianza in arrivo 420.258,85 euro per i Comuni dell'Abruzzo. Si tratta dei fondi dell'ultimo bando. "E' solo un primo passo, perche' il governo ha gia' stanziato altri 90 milioni previsti dal decreto Sicurezza. Uno sforzo finanziario aggiuntivo che intende aumentare il numero di Comuni coinvolti in tutta Italia - spiega il Viminale in una nota -. L'obiettivo e' migliorare il controllo del territorio, con una particolare attenzione ai centri piu' piccoli. Al momento nella provincia di Chieti arriveranno 345.758,85 euro, in quella di Pescara 59.500 euro e in quella di Teramo 15.000 euro". "Avevamo promesso attenzione e maggiore sicurezza alle comunita' locali. Il finanziamento agli impianti di videosorveglianza va in questa direzione e si aggiunge al fondo sicurezza urbana per i grandi centri - afferma il ministro dell'Interno Matteo Salvini -. In questo modo confermo la nostra determinazione per contrastare tutti i fenomeni

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Lolli: nessuna riduzione di posti letto negli ospedali di Popoli e Penne

"Allo stato degli atti non esiste alcun provvedimento che riduce i posti letto degli ospedali di Popoli e Penne". Lo afferma il presidente vicario della Giunta regionale Giovanni Lolli chiarendo la posizione della Regione Abruzzo in merito alle notizie di provvedimenti riduttivi dei posti letto da parte della Asl di Pescara. "L'ultimo provvedimento, la delibera 134 della Asl di Pescara - chiarisce Lolli - fuga ogni dubbio sulle decisioni che riguardano i due ospedali. Viene scritto chiaramente che la delibera 113 del 31 gennaio, quella che avrebbe apportato modifiche alla dotazione dei due ospedali, viene rettificata in quanto 'sono stati riportati valori non corretti'. I dati e i valori, cioè posti letto e dotazione organica, che riguardano i due ospedali sono quelli indicati dalla delibera 134 che non apporta alcuna decurtazione. Parlare di riduzione dei posti letto per gli ospedali di Popoli e Penne, così come di tutti gli altri ospedali abruzzesi, è una forzatura che ha una matrice essenzialmente elettorale". "E' mio dovere, in qualità di Presidente vicario, chiarire la posizione della Regione e soprattutto rassicurare i cittadini di Popoli e Penne, così come quelli delle altre città che ospitano ospedali, che non esiste alcuna misura di ridimensionamento", ha detto Lolli.

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Lavoro, Legnini lancia un pacchetto di proposte per i giovani

Centodieci milioni di euro per "concretizzare la priorità del lavoro" e far sì che l'Abruzzo torni a essere una regione "dei giovani e per i giovani": è il cosiddetto 'Pacchetto Lavoro' contenuto nel programma del candidato presidente della coalizione di centrosinistra, Giovanni Legnini, alle elezioni regionali di domenica prossima 10 febbraio, le prime in cui a votare saranno anche i nati nel 2000. Tra gli interventi previsti 'Torna in Abruzzo', incentivo per favorire l'occupazione per tutti quei giovani che stanno facendo un'esperienza di lavoro all'estero e vogliono rientrare; e poi 'Mi formo e torno', sostegno economico dedicato a coloro che vogliono fare un'esperienza formativa all'estero o in un'altra regione, prevedendo un contributo per le imprese che poi li assumeranno, fino a misure per la trasformazione dei contratti a termine in rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Quattro, più in generale, gli 'assi strategici' previsti nel Pacchetto Lavoro del programma elettorale della coalizione di centrosinistra: autoimprenditorialità, rafforzamento dei consorzi fidi per l'accesso al credito delle Pmi, cofinanziamento di progetti per l'industria sostenibile in attuazione della Carta di Pescara, nuove imprese giovani in agricoltura. Nel corso di una conferenza stampa nel suo comitato elettorale di via Piave, a Pescara, Legnini ha spiegato che per quanto riguarda le risorse si attingerà "al Fondo sociale europeo (Fse), al Fondo di sviluppo rurale, al Fondo sviluppo e coesione (Fsc), quello confluito nel Masterplan, prevedendo una riprogrammazione, così da poter utilizzare parte delle risorse per sostenere e creare lavoro e incentivare assunzioni stabili e di qualità". Attenzione anche a turismo, cultura e terzo settore, "che generano occasioni di lavoro".

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Marsilio: sulle autostrade assurdo balletto del M5S

"Il trasformismo e l'arroganza dei Cinque Stelle non conoscono confini. Bisognerebbe capire con che coraggio il ministro Danilo Toninelli e la candidata Sara Marcozzi si sono presentati a braccetto in questa regione dopo aver rifiutato più volte di ricevere, a Roma, i sindaci che chiedevano semplicemente garanzie sulla messa in sicurezza delle nostre autostrade e chiarimenti sui rincari dei pedaggi". E' quanto dichiara il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il giorno dopo la visita del ministro Toninelli a Pescara. "Ma c'è di più - aggiunge Marsilio - perché il ministro Toninelli pare affetto da una singolare forma di amnesia. Continua a sollecitare interventi urgenti su questo tema, continua ad accusare tutti di lassismo, ma dovrebbe guardare in primis dentro casa sua: dopo un assurdo balletto e tante polemiche, il Governo ha reso disponibili le somme per i lavori nel decreto Genova, ma da allora, ovvero dal 28 settembre, sono passati mesi senza che sia avvenuto nulla. Le risorse non sono ancora disponibili e neanche i relativi decreti autorizzativi, fermi sulle scrivanie del ministero. D'altronde la stessa candidata Sara Marcozzi, quella che oggi gira a braccetto di Toninelli, disse a ottobre scorso che il ministero aveva sbagliato nello 'scippare' le risorse per i lavori alle casse abruzzesi". 

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Bonafede: il personale nei tribunali in base alle esigenze

 "Il primo passo era assumere personale, che abbiamo finanziato nella legge di bilancio. Il secondo step sarà dislocare nelle varie realtà territoriali il personale degli uffici giudiziari in base alle esigenze di ogni realtà e alle emergenze. I primi risultati si vedranno entro marzo". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, visitando oggi il tribunale di Sulmona. "Sotto l'aspetto delle emergenze l'Abruzzo ha peculiarità che sono importanti, non soltanto per le calamità naturali che ha subito, ma anche per la situazione geografica. Ripeto che non bisogna guardare solo ai numeri della popolazione - ha concluso Bonafede - ma anche all'importanza che lo Stato dia una risposta di giustizia a tutti i cittadini". 

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Elezioni regionali. La rivoluzione della sanità per Zelli.

“Applicazione del fascicolo sanitario elettronico, creazione delle “cure intermedie” ovvero presa in carico della popolazione anziana, assistenza domiciliare, ambulatori infermieristici, attivazione della rete delle cure palliative e degli ospedali di comunità e rafforzamento dei distretti: sono solo alcuni dei punti cardine della rivoluzione sanitaria proposta da Azione Politica per invertire la rotta sul fallimento, ormai certificato, del sistema abruzzese a gestione PD”. Gianluca Zelli, coordinatore regionale del movimento civico, lancia una serie di proposte che dovranno guidare la ricostruzione del sistema di cura regionale a partire dall’11 febbraio prossimo, a fronte di un quadro difficile dove “i primi a perdere sono i cittadini. Si pensi che in Abruzzo subiamo, per i farmaci, una spesa maggiore rispetto ad altre regioni: 201,3 euro a fronte di quanto accade in Emilia Romagna con 132 euro. La Regione Abruzzo sta accumulando "enormi ritardi" nel Piano di riqualificazione, e nessuno degli obiettivi fissati risulta completato. È destinata a far rumore – prosegue Zelli con la sua denuncia - la stroncatura da parte della sezione regionale della Corte dei Conti, sull'operato dell'esecutivo regionale rispetto all’azione di riforma prevista nel Piano di riqualificazione del servizio sanitario regionale 2016-2018, la cui attuazione, secondo le tempistiche e i programmi ben precisi e verificabili, è stata imposta dal governo, in occasione dell'uscita della sanità abruzzese dal commissariamento, il 15 settembre 2016, dopo anni di tutela governativa”.
Il territorio regionale, per la sua conformazione, richiede una serie di attenzioni: “l’arrivo del primo mezzo di soccorso nei LEA è pari a 21 minuti nel 2017, dato stabile ormai da 3 anni e al di sopra della soglia ritenuta adeguata che dovrebbe essere meno di 18 minuti. Persino tra le quattro Asl abruzzesi, e nei rispettivi ambiti territoriali, vigono organizzazione e procedure differenti. Per non parlare dei tempi eccessivamente lunghi sulle liste di attesa e la troppa mobilità passiva (il 16% dei ricoveri dei residenti, per acuti in regime ordinario).
La Regione Abruzzo è rimasta indietro su tutto, sulle infrastrutture solo a titolo di esempio, e l’investimento in tecnologia e in parte informatica è talmente inadeguato da averci fatto accumulare un ritardo di almeno 20 anni. La salute per noi non è una voce di spesa, ma un vero e proprio investimento, motore per l’economia e per la coesione sociale della nuova Regione che intendiamo rimettere in moto”, conclude Zelli.

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Regionali Abruzzo: Meloni e Marsilio incontrano gli artigiani a Chieti

"Parliamo stamattina con gli artigiani qui in Abruzzo, una regione che ha grossi problemi con le infrastrutture. I nostri prodotti sono i prodotti migliori del mondo, ma senza infrastrutture non arriveranno da nessuna parte. E quindi noi sfidiamo il Governo su questo tema". Lo afferma la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che stamani, insieme al candidato presidente della Regione Abruzzo per il centrodestra in vista delle elezioni regionali del 10 febbraio, Marco Marsilio, ha incontrato gli artigiani a Chieti.

L'iniziativa, che si è svolta nella sede di Academy ForMe, è stata promossa da Confartigianato Chieti L'Aquila. Oltre a Meloni e Marsilio, all'incontro hanno preso parte il presidente, il vicepresidente ed il direttore generale dell'associazione, Francesco Angelozzi, Alberto De Cesare e Daniele Giangiulli.

Meloni ha detto di riconoscere l'importante ruolo dei corpi intermedi ed ha sottolineato, in tal senso, come quella di Confartigianato per un incontro con artigiani e Pmi non sia stata una scelta a caso. La leader di Fdi, che ha molto apprezzato il lavoro di Academy ForMe - la scuola dei mestieri più grande d'Abruzzo creata proprio da Confartigianato - rivolgendosi al candidato governatore, lo ha stimolato sul ruolo della formazione professionale, ricordando uno dei suoi sogni, cioè la creazione di un liceo del 'made in Italy'.

Rivolgendosi ai piccoli e medi imprenditori presenti in platea e sottolineando che "l'Italia è in recessione" e "questo Governo nella sua manovra economica non ha saputo imprimere una svolta", Meloni afferma che "la gran parte dell'Italia che votò centrodestra il 4 marzo voleva una ricetta economica simile a quella che sta portando avanti Trump in America con ottimi risultati: taglio delle tasse netto e investimenti pubblici. E' accaduto l'esatto contrario. Per queste aziende aumentano le tasse, aumenta la burocrazia, e la fatturazione elettronica è un vero disastro, diminuiscono le infrastrutture e gli investimenti".

"Noi - aggiunge - raccogliamo il grido di questi mondi produttivi che sono l'ossatura dell'Italia, del suo futuro della sua ricchezza. Il lavoro si costruisce mettendo chi può assumete in condizione di farlo ed è quello su cui lavora Fratelli d'Italia".

"Al candidato presidente di Regione - afferma il direttore di Confartigianato Chieti L'Aquila, Daniele Giangiulli - ho detto che qualora dovesse essere eletto vogliamo un'interlocuzione concreta, non fatta di proclami, con lui e il suo staff. Cinque, per noi, i punti strategici: formazione professionale, accesso al credito, turismo, infrastrutture e ottimizzazione della spesa dei fondi strutturali. Artigiani e Pmi rappresentano il cuore pulsante dell'economia abruzzese. Proprio per questo stiamo promuovendo un confronto tra gli operatori e i candidati, affinché coloro che aspirano a governare la nostra regione siano ben consapevoli di priorità ed esigenze del territorio. Compatibilmente con i numerosi impegni in vista del voto - conclude - siamo al lavoro per organizzare, in questi ultimi giorni di campagna elettorale, incontri analoghi con le altre forze politiche e con i loro leader nazionali".

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